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San Paolo (Brasile)

San Paolo
comune

Município de São Paulo

Localizzazione

Stato Brasile

Stato federato San Paolo

Mesoregione San Paolo

Microregione San Paolo

Amministrazione

Sindaco Ricardo Nunes (MDB) dal


16/05/2021
Territorio

Coordinate 23°32′45″S 46°38′17″W

Coordinate: 23°32′45″S 46°38′1


7″W (Mappa)

Altitudine 760 m s.l.m.

Superficie 1 521,110 km²

Abitanti 12 106 970 (2016)

Densità 7 959,3 ab./km²

Altre informazioni

Cod. postale 01000-000

Prefisso 11

Fuso orario UTC-3

Codice IBGE 3550308

Nome abitanti Paulistani

Area Regione Metropolitana di San


metropolitana Paolo

Cartografia
San Paolo

Sito istituzionale

San Paolo (in portoghese São Paulo) o San Paolo del Brasile è la capitale dello
stato brasiliano di San Paolo, nonché parte delle omonime mesoregione
metropolitana e microregione. Con i suoi 12 106 970 abitanti vanta alcuni primati: oltre a
essere la città più popolosa del Brasile, è anche la città più popolosa dell'emisfero
australe, dell'intero continente americano e la più popolosa di entrambi gli emisferi,
nonchè la città lusofona più popolosa e l'undicesima del mondo. Nella Regione
Metropolitana di San Paolo, costituita da 39 comuni, vivono 27 milioni di persone (circa il
70% della popolazione dell'intero Stato di San Paolo che ne conta più di 40 milioni) che ne
fanno la quinta area metropolitana più popolosa del mondo
dopo Chongqing, Tokyo, Shanghai e Pechino.
Il demonimo della città di San Paolo è paulistano(a) (a differenza di quello dello Stato che
è paulista). Il motto della città è Non ducor, duco, latino per Non mi faccio condurre,
conduco.

Geografia fisica
Territorio
La vista della città dal "Pico do Jaragua", il suo punto più alto.
San Paolo è situata su un altopiano parte della catena Serra do Mar, (che in portoghese
significa Catena del mare) essa stessa parte della macroregione conosciuta
come Planalto Brasileiro (altopiano brasiliano). L'altezza media della città è di 800 m
s.l.m., anche se dista solo 70 km dall'Oceano Atlantico. La metropoli si trova esattamente
sul Tropico del Capricorno. Esistono due autostrade che percorrono questo tragitto: la
Rodovia Anchieta e la Rodovia dos Imigrantes, che scendono verso il mare, fino alla città
portuale di Santos e alla spiaggia di Guarujá.

"Jardins" nella parte occidentale della città.


Nelle aree urbanizzate di San Paolo, il territorio è principalmente collinare, ma al nord,
la Serra da Cantareira presenta elevazioni maggiori (il picco del Jaraguá, il rilievo più
elevato della città, raggiunge i 1 135 metri) e consistenti resti della Foresta pluviale
atlantica. L'intera regione è molto stabile tettonicamente, e non si è mai registrata
alcuna attività sismica significativa.
Il fiume Tietê era, in passato, una fonte di acqua potabile e di svago per San Paolo.
Tuttavia, nella seconda metà del XX secolo, è diventato altamente inquinato da scarichi
fognari non depurati e da scarichi industriali; la stessa sorte è toccata al suo
affluente Pinheiros. Un sostanziale programma di depurazione per entrambi i fiumi ha
portato qualche miglioramento. I due fiumi non sono navigabili all'interno dei confini
cittadini, ma il Tietê è un importante via di comunicazione verso il Paraná, siccome il fiume
è parte del bacino del Río de la Plata. Il terzo importante fiume di San Paolo è il fiume
Tamanduateí, affluente anch'esso del Tietê.

Il fiume Tietê e la Marginal Tietê.


Non esistono grandi laghi naturali in zona, anche se le riserve artificiali di Guarapiranga e
Billings sono usate per creare energia, come riserva d'acqua e per svago.
La flora originale era in gran parte formata da un'estesa varietà di magnolie sempreverdi.
Oggi sono invece comuni specie importate, siccome il clima mite e le abbondanti piogge
consentono a una miriade di piante tropicali, subtropicali e temperate di prosperare;
l'eucalyptus è particolarmente diffuso.
Clima
Secondo la classificazione climatica di Köppen, il clima a San Paolo va da subtropicale
umido Cwa. A causa della precipitazione annuale di pioggia, ha caratteristiche
subtropicali, ma ha un clima mite tutto l'anno. Anche se i brasiliani generalmente
considerano il clima di San Paolo piovoso e piuttosto freddo, per gli standard mondiali, il
clima è caldo e mite. Le temperature estive raramente superano i 30 °C, mentre è
rarissimo che la temperatura scenda sotto zero d'inverno. La temperatura massima mai
registrata è di 35,3 °C il 15 novembre 1985, mentre la minima fu
di −2,1 °C nel 1955 (attorno alla città, si registrò una minima di −3,1 °C il 2 agosto 1955).
Secondo i resoconti ufficiali, quella data come una leggera nevicata il 25 giugno 1918, fu
in realtà nebbia congelantesi. Le piogge sono abbondanti, specialmente cicloni tropicali,
mentre presenze di tornado sono infrequenti.

Mesi Stagioni
Ann
Mese
Ge Fe Ma A M Gi L A Se No Au o
Ott Dic Est Inv Pri
n b r pr ag u ug go t v t

T. max. 26, 27, 26, 24 22, 22 21 22 22 23, 24, 25, 26, 24, 22, 23,
24,1
media (°C) 3 0 2 ,1 6 ,1 ,8 ,3 ,9 8 9 3 2 3 1 9

T. min. 16, 18, 17, 15 12, 11 10 11 12 13, 14, 15, 17, 15, 11, 13,
14,3
media (°C) 7 8 2 ,3 8 ,4 ,7 ,8 ,9 3 6 7 1 1 3 6

Precipitazio 23 21 15 75 73, 55 44 38 80 12 14 20 65 30 13 34 1 45
ni (mm) 8,7 7,4 9,8 ,8 6 ,7 ,1 ,9 ,5 3,6 5,8 0,9 7,0 9,2 8,7 9,9 4,8

Giorni di
18 16 13 9 9 6 7 7 9 11 13 16 50 31 20 33 134
pioggia
Medie riferite al periodo 1961-1990.[1]

Storia

Quadro "Fondazione di São Paulo"


I missionari gesuiti Manuel da Nóbrega e san José de Anchieta fondarono il villaggio
di São Paulo de Piratininga il 25 gennaio 1554. Crearono una missione chiamata Colégio
de São Paulo de Piratininga il cui scopo era convertire la tribù
indigena dei Tupi al cattolicesimo. Il nuovo insediamento era situato poco oltre la catena
montuosa Serra do Mar, vicino alla città portuale di Santos e vicino al fiume Tietê. La
posizione strategica, lo rendeva un ingresso naturale dalla costa del sud est al vasto e
fertile altopiano dell'ovest, che diventerà lo Stato di San Paolo.
Nel XVII e XVIII secolo, gruppi di esploratori, chiamati i Bandeirantes setacciarono le
foreste e i nuovi territori dell'America Latina in cerca di oro, diamanti, e altre ricchezze.
I bandeirantes furono infine responsabili per gran parte dell'espansione territoriale
brasiliana oltre la Linea Tordesilhas e per la scoperta di numerose miniere di metalli e
pietre preziose. Ci sono diversi monumenti eretti in onore del loro contributo alla città, tra
cui il Monumento às Bandeiras, uno dei punti di riferimento di San Paolo.

Il Memorial do Imigrante: nel secolo scorso era una casa di immigrati,


principalmente italiani. Oggi è un museo sull'immigrazione verso il Brasile.
San Paolo diventò ufficialmente una città nel 1711. Nel XIX secolo, le esportazioni di caffè,
che erano mandate all'estero dal porto della vicina città di Santos, portarono la città ad un
buon livello di prosperità economica. Dal 1881, iniziarono possenti ondate migratorie
dall'Italia, dal Giappone e da molti altri paesi; gli immigrati lavoravano principalmente nelle
sterminate piantagioni di caffè presenti nello Stato. All'inizio del XX secolo, il commercio di
caffè precipitò, a causa, tra altri fattori, di un crollo nel prezzo del caffè. Gli imprenditori
locali iniziarono, allora, ad investire nello sviluppo industriale di San Paolo, attraendo
nuove ondate migratorie alla città.
Un altro importante punto di riferimento storico è la scuola di Legge dell'Università di San
Paolo, conosciuta anche come Largo São Francisco; probabilmente la più antica
università del Brasile. Fu dapprima costruita in un monastero, fu fondata il primo di
marzo 1828, subito dopo l'inizio dell'Impero Brasiliano, a causa della necessità di avvocati
e politici. Siccome i ricchi brasiliani erano soliti andare a studiare in Portogallo, l'imperatore
brasiliano Pietro I, decise che era necessario creare una scuola nazionale di
giurisprudenza. Questa scuola attrasse studenti da tutto il Paese, il che diede alla città uno
stile di vita bohémien.
Nel 1972 un incendio divampò nell'Edificio Andraus e nel 1974 nell'Edificio Joelma.

Monumenti e luoghi d'interesse


Architetture religiose
Parco Ibirapuera.

 Cattedrale metropolitana di San Paolo (in portoghese: Catedral Metropolitana


de São Paulo). Si tratta della quinta chiesa gotica al mondo per dimensioni.
Opera dell'architetto tedesco Maximilian Emil Hehl, il progetto, in
stile neogotico è ispirato alle grandi cattedrali medioevali europee. I mosaici, le
sculture e molti arredi, furono portati via nave dall'Italia.
 Monastero di San Benedetto (in portoghese: Mosteiro de São Bento). È uno
degli edifici storici più importanti della città, fondato dai primi monaci benedettini
che arrivarono a San Paolo nel 1598. L'edificio attuale fu costruito tra il 1910 e il
1922, su progetto dell'architetto tedesco Richard Berndl.
 Tempio di Salomone della Chiesa universale del regno di
Dio di 80000000 m² ricostruito interamente non a Gerusalemme ma bensì a San
Paolo, iniziato nel 2010 e terminato il 19 luglio del 2014, è diventato un
importante fattore di attrattiva turistica della città paulista.
 Chiesa di Nostra Signora della Consolazione
Architetture civili
 Monumento all'Indipendenza del Brasile, realizzato tra il 1884 ed il 1926 dallo
scultore italiano Ettore Ximenes e dall'architetto italiano Manfredo Manfredi,
sorge nel parco dell'Indipendenza, presso il ruscello Ipiranga. Fu inaugurato,
ancora incompleto, nel 1922. Celebra l'indipendenza del Brasile dal Regno del
Portogallo che fu proclamata proprio nel luogo sul quale sorge il complesso
monumentale. All'interno del monumento riposano le spoglie
dell'imperatore Pietro I del Brasile e delle sue consorti Maria Leopoldina
d'Asburgo-Lorena e Amelia di Leuchtenberg.
 Obelisco di San Paolo (in portoghese: Obelisco de São Paulo), o della
rivoluzione costituzionale del 1932. È uno dei simboli della città, opera dello
scultore italiano Galileo Emendabili. Situato nel Parco Ibirapuera, fu costruito
per commemorare la Rivoluzione Costituzionalista del 1932, il più importante
evento storico che San Paolo ha vissuto nel corso del XX secolo. Alto
settantadue metri, in travertino bianco, la sua costruzione è iniziata nel 1947 e,
a causa della sua grande mole, fu completato oltre venti anni dopo, nel 1970.
L'inaugurazione ufficiale avvenne nel 1955. Custodisce i corpi degli studenti
Martins, Miragaia, Dráusio e Camargo, morti durante la Rivoluzione 1932, e di
altri 713 combattenti.
Museo Ipiranga

 Monumento a Ramos de Azevedo. Talvolta chiamato "Monumento al


Progresso", è un complesso scultoreo di bronzo e granito, opera dello
scultore Galileo Emendabili. Si tratta di un omaggio a Francisco de Paula
Ramos de Azevedo, uno dei più importanti nomi dell'architettura e
dell'urbanistica paulista. Il progetto fu scelto in seguito ad un concorso e il
monumento fu inaugurato nel 1934, in avenida Tiradentes, di fronte all'edificio
della Pinacoteca di Stato. Nel 1973, a causa dei lavori per la metropolitana, il
monumento fu trasferito, tra grandi polemiche, nei pressi della Città
Universitaria Armando de Salles Oliveira, dove si trova tutt'oggi.
È costituito da una grande base rettangolare alta più di 5 metri. Su questa base
sorgono due file di colonne doriche, che sostengono un architrave dove appoggia la
statua allegorica del progresso, composta da un genio su di un cavallo alato e che
stringe la dea Nike, personificazione della Vittoria. L'altezza totale del monumento è
di 23,7 metri. Ai lati del piedistallo si trovano quattro figure femminili che
rappresentano allegoricamente l'Architettura, la Pittura, la Scultura e l'Ingegneria.
Sul lato sud, un gruppo simboleggia i lavoratori. Sul lato nord c'è invece la figura di
Ramos de Azevedo che studia un suo progetto.

 Edificio Matarazzo, sede della municipalità cittadina, fu costruito in stile


razionalista tra il 1938 ed il 1939 su progetto dell'architetto italiano Marcello
Piacentini.
 Edificio Martinelli, costruito tra il 1924 ed il 1934 per volontà dell'imprenditore
italo-brasiliano Giuseppe Martinelli, fu, al momento della sua inaugurazione
il grattacielo più alto del paese e dell'America Latina.
 Edificio Saldanha Marinho, inaugurato nel 1933, primo esempio di stile Art
déco in Brasile.
 Edificio del Banco de São Paulo, eretto tra il 1935 e il 1938 in stile art déco.
 Palazzo delle Industrie, edificio storico ex sede del governo della città ora
museo.
 Palazzo delle Poste, edificio monumentale in stile eclettico, inaugurato nel
1922.

Società
Etnie
Secondo le statistiche della IBGE, la popolazione di San Paolo è composta da:

 Bianchi - 69,9%
 Mulatti e Meticci 24%
 Afro-Americani - 4,0%
 Asiatici - 2,0%
 Indigeni - 0,1%
San Paolo è la città più multiculturale del Brasile, e una delle più varie del mondo. A
partire dal 1870, circa 2,3 milioni di immigranti arrivarono nello Stato, giungendo da
ogni parte del pianeta. Tuttavia l'immigrazione dall'Italia è stata la più consistente. Tra
il 1888 ed il 1919 il 44,7% degli immigrati erano italiani, il 19,2% spagnoli ed il 15,4%
portoghesi.
L'Università di San Paolo (USP) inoltre condusse nel 2001 un censimento tra i suoi
studenti dove veniva richiesta anche la discendenza della loro famiglia; l'81% rispose
che discendevano da persone nate all'estero, tra questi il 30,5% provenienti dall'Italia,
il 23% dal Portogallo, il 14% dalla Spagna, l'8% dal Giappone, il 5,6% dalla Germania.
Il 7% ha affermato di avere una doppia nazionalità o la possibilità di un doppio
passaporto grazie alle proprie origini: il 56,7% italiano, il 9,3% portoghese, l'8,5%
spagnolo, il 6% tedesco.
Italiani

Edifício Itália è un grattacielo (sinistra) costruito tra il 1956 e il 1965 dalla comunità
italiana locale.
Immigrati da ogni parte d'Europa arrivarono a San Paolo soprattutto tra la fine
dell'Ottocento e l'inizio del Novecento; tuttavia la comunità italiana è la più numerosa,
diffusa in tutta la città, ed è anche considerata la maggiore concentrazione di oriundi
italiani fuori dall'Italia. Solo nella città di San Paolo si stima che circa 6 milioni di
persone abbiano almeno 1 ascendente italiano nella loro famiglia. San Paolo ha più
italiani di qualsiasi città italiana (il comune di Roma ha 2,9 milioni di abitanti e la città
di Milano "solo" 1,3 milioni). Inizialmente si raggrupparono in quartieri etnici, come
Brás, Bixiga o Mooca, che ancora oggi mantengono un'influenza italiana. All'inizio
del XX secolo, la lingua italiana era più parlata del portoghese in città. I dialetti e le
lingue minoritarie d'Italia contribuirono alla creazione del dialetto paulistano attuale.
San Paolo è la prima città al mondo per consumo di pizza.
Nei primi anni del Novecento, San Paolo è stata vista come una "città italiana". Si
vedeva subito il carattere italiano della città: in cucina, negli annunci (anche avvisi di
pagamento delle imposte comunali sono state scritte in italiano e portoghese), nello
stile delle case. Per le strade si sentiva più italiano (o dialetti) che portoghese. Il
governatore dello Stato affermò che se sul tetto di ogni casa fosse stata esposta la
bandiera del Paese di origine del proprietario, San Paolo, vista dall'alto, poteva
sembrare una città italiana. La città di San Paolo è cresciuta rapidamente in seguito ad
una massiccia immigrazione, tanto che, nel 1920, quasi due terzi dei suoi abitanti
erano stranieri o figli di immigrati e gli italiani rappresentavano oltre la metà della
popolazione maschile della città.

Popolazione nata
in Italia a San
Paolo

Anno Numero % sulla popolazione della città

1886 5 717 13%

1893 45 457 35%

1900 75 000 31%

1910 130 000 33%

1916 187 540 37%

Altri europei

Immigrati italiani in una fabbrica di San Paolo, all'inizio del secolo scorso.
La comunità di origine portoghese è la più numerosa dopo quella italiana. Altre
discendenze importanti sono quella spagnola e tedesca. Esiste anche un'importante
comunità ebraica, proveniente soprattutto dalla Russia e dalla Polonia, composta da
circa 60 000 persone, concentrate principalmente nei quartieri di Higienópolis e di Bom
Retiro.
Arabi
Una delle comunità più importanti dell'intera area metropolitana di San Paolo è di
origine araba cristiana (circa 1 milione di persone). Cristiani libanesi e siriani arrivarono
in gran numero nei primi tre decenni del secolo scorso. Oggi i loro discendenti sono
totalmente integrati con la popolazione locale; tuttavia, aspetti culturali di origine araba
segnano ancora oggi la cultura della capitale paulista. Abbondano i ristoranti di cucina
araba in tutta la città, che preparano piatti entrati definitivamente nella cultura
gastronomica brasiliana. La Rua 25 de Março fu creata dagli arabi, che erano in
maggior parte commercianti.
Asiatici
Liberdade, San Paolo: quartiere abitato da immigrati giapponesi.
La città di San Paolo conta il maggior numero di abitanti che si dichiarano di
origine asiatica (non araba) del Brasile. Il 4% dei suoi abitanti, circa 456 000 persone,
sono di origine orientale. La comunità giapponese della città è la maggiore fuori dal
Giappone.[10] Gli immigrati giapponesi cominciarono a giungere a San Paolo dal 1908,
e immigrarono in gran numero negli anni cinquanta. La maggiore concentrazione di
orientali in città si trova nel Bairro da Liberdade. In questo quartiere si possono vedere
cartelli scritti in giapponese, negozi tipici del Giappone e la lingua parlata nelle strade è
il giapponese. Anche la componente coreana è di notevole importanza nella
demografia della città: sono più di 60 000 le persone di origine sud coreana,
particolarmente concentrate nel quartiere Aclimação. I cinesi sono abbastanza
numerosi nel quartiere di Liberdade.
Africani
La città già contava una popolazione di origine africana nel XIX secolo, ma fu a partire
dalla seconda metà del XX secolo che la popolazione nera iniziò a crescere
rapidamente, con l'arrivo di persone da altri stati brasiliani, principalmente dalla zona
costiera di Bahia.
Nordestini
Con la diminuzione dell'immigrazione europea e asiatica dopo gli anni trenta, la
principale componente migratoria fu dalla regione del Nord-Est. La maggior parte di
questo enorme flusso migratorio venne dagli Stati
di Pernambuco, Paraíba, Alagoas, Ceará, Bahia e dalla zona a settentrionale dello
Stato di Minas Gerais. A causa della crescita esponenziale della popolazione e alla
mancanza di opportunità per le enormi masse che arrivarono, cominciò, in
contemporanea, un flusso migratorio inverso, in quanto molti migrati cominciarono a
tornare alla loro terra d'origine.
Lingue e dialetti
Come in tutto il Brasile, in San Paolo la popolazione parla il portoghese. Tuttavia, la
grande comunità italiana ha influenzato l'accento e il dialetto della gente del luogo.
All'inizio del XX secolo, molti dialetti italiani erano parlati nella città.[11]
Religione
La Cattedrale Metropolitana di San Paolo (a Catedral da Sé), situata nella Praça da
Sé, è considerata una delle cinque maggiori chiese gotiche del mondo.
A San Paolo, così come c'è una grande varietà culturale, ci sono diversi culti religiosi
nella città. Inizialmente, la cultura religiosa era unicamente cattolica, oggi, invece, a
causa di nuove ondate migratorie, è possibile incontrare decine di denominazioni
protestanti differenti, così come esistono templi buddisti, tra gli altri. Negli ultimi
decenni il buddismo è stata la religione orientale a più alta crescita nella città. Si stima
che ci siano più di centomila seguaci buddisti, seichonoisti, induisti e shinto. È anche di
considerevole importanza la comunità ebraica, che conta circa 60 000 seguaci, la
comunità degli spiritisti e le religioni afro-brasiliane. Considerevole è il numero
dei Testimoni di Geova che contano 100 000 appartenenti.
Cattolicesimo[modifica | modifica wikitesto]
La Chiesa cattolica divide il territorio del municipio di San Paolo in quattro circoscrizioni
ecclesiastiche: l'arcidiocesi di San Paolo, la diocesi di Santo Amaro, la diocesi di São
Miguel Paulista e la diocesi di Campo Limpo, le ultime tre sono suffraganee della
prima. L'archivio dell'arcidiocesi, chiamato l'Arquivo Metropolitano Dom Duarte
Leopoldo e Silva, è situato nel quartiere Ipiranga, e contiene uno dei patrimoni
documentali più importanti del Brasile.
Il patrono della città, è, ovviamente, San Paolo apostolo e l'edificio di culto principale
della città è la Cattedrale Metropolitana di San Paolo.
Protestantesimo[modifica | modifica wikitesto]
In città convivono i più disparati credi evangelici, tra cui la Chiesa Battista, la Chiesa
Universale del Regno di Dio, la Chiesa Luterana e la Chiesa Presbiteriana. Queste
denominazioni stanno prendendo piede, specialmente nella periferia della città.

Cultura
San Paolo possiede un'ampia rete di teatri, locali per spettacoli, palcoscenici, istituti di
formazione, musei e gallerie d'arte, e non è raro che queste istituzioni siano a livelli
eccezionali: per esempio in città ha sede la maggiore università pubblica del Paese
(l'Universidade de São Paulo), la maggiore università privata (l'Universidade Paulista),
e il maggior locale per spettacoli del Paese (il DirecTV Music Hall).
Il “Teatro Municipal de São Paulo”, è un teatro dell'opera di São Paulo
La cultura della città fu ampiamente influenzata dai diversi gruppi di immigrati che vi si
stabilirono, principalmente italiani.
San Paolo è considerata il polo culturale del Brasile, dato che è stato un consolidato
luogo di origine di tutta una serie di movimenti artistici e estetici nel corso del XX
secolo. Nonostante la rivalità con Rio de Janeiro su quale sia la sede delle principali
istituzioni culturali del paese, è a San Paolo che la cultura brasiliana cosiddetta "colta"
continua a formarsi.
Questo complesso culturale si trova generalmente nelle regioni centrali della città, o in
quello che è chiamato "Centro expandido", il che ha attirato critiche perché trascura gli
abitanti delle zone più periferiche della città. Questa San Paolo di fiorente cultura,
pertanto, è spesso considerata la San Paolo ideale, visto che non corrisponde alla
realtà della maggior parte della popolazione.
Istruzione
La città di San Paolo conta una rete di più di 1 350 scuole elementari e medie, la
maggior rete pubblica municipale del Paese, con più di 1 083 000 alunni immatricolati
(dati marzo 2006). Esistono anche scuole e superiori private che sono tra le migliori del
Paese, come il Colégio São Bento, Colégio Paulicéia, l'Objetivo e l'Anglo, solo alcune
tra molte buone scuole. Nella città è presente il maggior concorso vestibular del
Brasile, il Fuvest; il vestibular è un esame da sostenere per entrare nelle università
pauliste.

Università di San Paolo.


La città ospita numerose sedi universitarie, tra le quali:

 Centro Universitário Ítalo Brasileiro (UniÍtalo)


 Escola Superior de Propaganda e Marketing (ESPM)
 Facoltà di Belle Arti di San Paolo (Faculdade de Belas Artes de São Paulo)
 Facoltà di Comunicazione Sociale Cásper Líbero (Faculdade de
Comunicação Social Cásper Líbero)
 Fundação Armando Álvares Penteado (FAAP)
 Fundação Getúlio Vargas (FGV)
 Pontificia Università Cattolica di San Paolo (Pontifícia Universidade Católica
de São Paulo, PUC-SP)
 Scuola Italiana Eugenio Montale (nel quartiere Morumbi).
 Università di San Paolo (Universidade de São Paulo, USP)
 Università Federale di San Paolo (Universidade Federal de São Paulo,
Unifesp)
 Universidade São Judas Tadeu (USJT)
 Universidade Presbiteriana Mackenzie
 Universidade Paulista (UNIP)
Musei

Museo d'Arte di San Paolo (MASP)


I principali musei della città sono:

 Museo d'arte di San Paolo (in portoghese: Museu de Arte de São Paulo)
 Museu Brasileiro de Escultura
 Museu da Língua Portuguesa
 Museu Paulista
 Pinacoteca do Estado de São Paulo
 Museu Afro Brasil
 Museu do Ipiranga
 Museu de Arte Moderna de São Paulo
 Casa das Rosas
 Paço das Artes
 Fundação Memorial da América Latina
Musica
La città è il principale scenario musicale del Paese, con diverse eccellenze in questo
campo.

”Sala São Paulo" del'Orchestra Sinfonica dello Stato di San Paolo (OSESP).
La città vanta il più vecchio gruppo musicale brasiliano, i Demônios da Garoa, un
gruppo di samba degli anni quaranta ancora oggi in attività.
Negli anni settanta e ottanta, diverse bande rock nacquero in città, così come è
importante l'influenza della città nel movimento Hip-hop (break, grafite e rap), in quanto
i principali esponenti di questo movimento, ad esempio i Facção Central, vivono a San
Paolo. Come non si può dimenticare l'influenza nella mondo della musica elettronica,
con diversi rave e feste, come la Skol Beats, Nokia Trends e la Spirit of London,
alcune tra le principali feste del settore.
San Paolo è anche la città nativa dei componenti della band Progressive-Power
Metal Angra, molto apprezzata dagli estimatori del genere.
A causa della sua conformazione urbana, la città si rinnova spesso musicalmente,
assorbendo ritmi differenti, da ogni parte del Paese.
San Paolo è anche un importante centro di musica classica. L'orchestra brasiliana più
famosa nel mondo è l'Orchestra Sinfonica dello Stato di San Paolo (OSESP).
Televisione
San Paolo è stata la prima città ad avere una stazione televisiva in America Latina. Nel
1950 è stato inaugurato il "TV Tupi".

Sedi regionali della TV Globo a São Paulo


San Paolo è sede di alcune delle principali reti televisive del paese, come la SBT,
la Rede Bandeirantes, la Rede TV, la Rede Gazeta e la Rede Record, ma
soprattutto Rede Globo molto conosciuta anche a livello internazionale.
Teatri
I principali teatri sono:
 Teatro municipale: È un teatro dell'opera, la cui costruzione fu terminata nel
1911; opera dell'italiano Claudio Rossi è in stile eclettico ispirato all'Opera di
Parigi.
 Teatro São Pedro
 Teatro Cultura Artística
 Teatro Frei Caneca
 Teatro Santander
 Teatro Teatro Bibi Ferreira
 Teatro Bradesco
 Teatro Oficina
 Teatro Popular do Sesi
 Teatro Italia
 Teatro Sérgio Cardoso
 Teatro Renault
 Teatro Cetip
 Teatro Joseph Safra
 Teatro Folha
 Teatro Maria Della Costa
 Teatro Tuca
Cinema
Nella città di San Paolo si svolgono alcuni Festival cinematografici:

 Mostra Internacional de Cinema


 Festival de Cinema Italiano

Economia
Aeroporto "Congonhas" (CGH) a sud della città.

Grattacielo "Banespa"
San Paolo è il centro finanziario e industriale dell'America Latina. Si stima che in città
abbiano sede più aziende tedesche che in ogni altra singola città al di fuori
della Germania. Allo stesso modo, non c'è città, fuori dagli Stati Uniti, sede di un
numero maggiore di aziende. Il Pil di San Paolo è pari a circa 76 miliardi di dollari
(dollaro del 2006), mentre il Pil dell'area metropolitana è di 260 miliardi.
La borsa di San Paolo è la Bovespa, mentre la borsa futures è la BM&F. I suoi distretti
finanziari sono nei dintorni dell'Avenida Paulista e nel Centro Velho. Altri importanti
distretti finanziari sono nei quartieri di Pinheiros e di Santo Amaro.

Mercado Municipal
Ci sono numerosi distretti industriali, come Bom Retiro e Brás (distretti tessili),
Consolação (strumenti di illuminazione), Rua Santa Ifigênia (componenti elettriche e
elettroniche), Rua Teodoro Sampaio (strumenti musicali e arredamento), l'elegante
Rua Oscar Freire (botique di designer e di marca), Avenida Europa (automobili
d'importazione) e l'affollata Rua Vinte e cinco de Março. A San Paolo hanno anche
sede numerose aziende televisive e di pubblicità.
Negli ultimi anni, San Paolo ha acquisito importanza come centro di fiere e congressi
di ogni tipo, da quelli scientifici a quelli artistici, da quelli commerciali a quelli
imprenditoriali, attirando persone dal Brasile e dall'estero. Tra i più importanti eventi
che hanno luogo nella città:

 Fiera Internazionale della Scarpa e Articoli Sportivi - COUROMODA


 Fiera Internazionale dell'Industria Tessile - FENIT
 Fiera Internazionale dell'Edilizia
 Fiera Internazionale della Scarpa, degli Accessori e dei Macchinari della
Moda - FRANCAL
 Fiera Internazionale della Bellezza e dei Cosmetici- COSMETICA
 Fiera Internazionale dei Prodotti, Servizi e Attrezzature per gli Alberghi -
EQUIPOTEL
 Salone dell'Automobile - Salão do Automóvel
 Biennale Internazionale del Libro - Bienal Internacional do Livro
 Biennale Internazionale di Arte Contemporanea
 Settimana della moda di San Paolo

Vista panoramica della regione centrale della città


A partire dal primo decennio del XXI secolo si è riscontrato un graduale mutamento nel
profilo economico della città: da polo fortemente industrializzato, a polo orientato
all'attività tecnologica ed ai servizi. Industrie ad alto impiego di manodopera sono state
sostituite da numerose industrie ad alta tecnologia, e da servizi di ogni tipo.
L'economia è migliorata, molte nuove università sono state create, e c'è stato un boom
in molti settori, specialmente nei centri commerciali, nei servizi di divertimento,
nell'edilizia e nel turismo congressuale.

Infrastrutture e trasporti
La città è un importante nodo autostradale del Paese; le autostrade Rodovia
Presidente Dutra, Rodovia Régis Bittencourt, Rodovia Fernão Dias, Rodovia Ayrton
Senna, Rodovia Anhangüera, Rodovia dos Bandeirantes, Rodovia Anchieta, Rodovia
dos Imigrantes, Rodovia Raposo Tavares e Rodovia Castelo Branco passano o
partono da San Paolo. Anche alcune linee ferroviarie attraversano la città; sono però
piuttosto vecchie, e furono costruite non per il trasporto di persone, ma per trasportare
il caffè al porto di Santos.
Stazione Luz (automotrice elettrica)

Sao Paulo Railway


Altri collegamenti ad alta velocità sono allo studio tra San Paolo e Campinas e con
l'aeroporto Guarulhos. Un altro importante progetto è l'"Expresso Bandeirantes", che è
un treno a velocità intermedia (160 km/h) da San Paolo a Campinas, che dovrebbe
ridurre il tragitto dall'attuale ora e mezza a circa 50 minuti, collegando San
Paolo, Jundiaí, l'aeroporto di Campinas, e il centro di Campinas. Questa linea
dovrebbe anche collegarsi con la linea che collegherà l'aeroporto di Guarulhos con il
centro di San Paolo. I lavori su quest'ultima linea dovrebbero iniziare nel 2007, data
indicata come inizio del rinnovamento del trasporto passeggeri su rotaia.
San Paolo ha tre aeroporti; nel 2005, circa 33 milioni di persone sono transitate dagli
aeroporti della città, principalmente per Congonhas e Guarulhos International, gli unici
due aeroporti per voli commerciali. San Paolo ha il più affollato spazio aereo
dell'America Latina e dell'Emisfero Australe. Infraero, la principale autorità
aeroportuale brasiliana, prevede che, con la ristrutturazione dell'Aeroporto di
Guarulhos, tra cinque anni gli aeroporti di San Paolo gestiranno circa 45 milioni di
passeggeri. Ci sono anche piani di espandere l'Aeroporto Campinas Viracopos. Tra
circa 15 anni, per lo spazio aereo San Paolo-Campinas tranisteranno circa 100 milioni
di passeggeri, contro i 34 attuali. L'Aeroporto di Congonhas gestisce i voli nazionali e
regionali, principalmente per Rio de Janeiro, Belo Horizonte e Brasilia. L'Aeroporto
Campo de Marte gestisce voli privati e di piccoli aerei. L'Aeroporto Internazionale di
Guarulhos, conosciuto dai paulistanos anche come "Cumbica", dista circa 25 km a
nord est dal centro di San Paolo, nella città limitrofa di Guarulhos e gestisce voli
nazionali e internazionali. È il più grande aeroporto del Sud America.
Stazione della Metropolitana di San Paolo del Brasile.
San Paolo ha il più alto tasso di elicotteri pro capite tra i Paesi in via di sviluppo e
rivaleggia attualmente con Tokyo e New York come capitale mondiale. I proprietari
sono una minuta classe multimilionaria che usufruisce di circa un centinaio di eliporti
per evitare l'intenso traffico e gli aspetti più pericolosi della vita cittadina.
La città dispone di un sistema di metropolitane lungo 74,3 km di cui 34,6 km totalmente
sottosuolo. La Metropolitana di San Paolo è formata da 5 linee (l'ultima inaugurata in
2011) e 64 stazioni, di cui 33 sottoterra; inoltre è presente un passante ferroviario
gestito dalla CPTM (Companhia Paulista de Trens Metropolitanos) lungo 270 km. La
metropolitana e il passante trasportano circa 4 milioni di persone ogni giorno feriale.
Tutti i principali progetti dei sistemi ferroviari e metropolitani di San Paolo per i prossimi
10 anni sono reperibili, in portoghese, nelle pagine della Metrô e della CPTM. I progetti
dovrebbero ampliare il sistema dai 330 km attuali a 500 km nei prossimi 10 anni.
Il grosso del trasporto pubblico (compagnie private e pubbliche) è composto da circa
17 000 pullman, colorati a seconda della periferia che servono. Fino a poco tempo fa
c'era una forte presenza di trasporti pubblici informali, ora pienamente legali e operanti
con i colori ufficiali. San Paolo crebbe velocemente dagli anni quaranta agli anni
ottanta e molte strade e edifici furono costruiti senza una pianificazione adeguata.
Perciò, il traffico intenso è la regola nei principali corsi cittadini, e ingorghi sono
abbastanza comuni nelle tangenziali. I principali mezzi di trasporto sono l'automobile e
l'autobus: si stima che siano presenti in città circa 5 milioni di automobili. Un modo
efficace per impedire ai mezzi pesanti di entrare in città fu pensato dall'ex
governatore Mário Covas e prevedeva un anello di strade che circondava la città,
chiamato Rodoanel Mario Covas Archiviato il 29 novembre 2006 in Internet Archive.;
questo anello è attualmente in costruzione dalla DERSA.

Sport
Calcio
Il calcio è di gran lunga lo sport più seguito in città. I club principali sono il Corinthians,
il Palmeiras e il São Paulo. Queste tre squadre, il cosiddetto "Trio de Ferro", militano
attualmente in serie A. Un'altra squadra seguita in città è il Santos, anche se questa
squadra è di Santos, città afferente alla mesoregione metropolitana San Paolo.
La Portuguesa de Desportos è sostenuta da una parte della comunità portoghese.
Il Juventus ed il Nacional fanno un piccolo derby. Questa è una lista delle maggiori
squadre cittadine:
Squadre di calcio
Squadra Serie Stadio Fondata nel

Corinthians Série A Arena Corinthians 1910

Palmeiras Série A Allianz Parque 1914

San Paolo Série A Morumbi 1930

Portuguesa Série D Canindé 1920

Juventus-SP Campeonato Paulista Série A2 Rua Javari 1924

Nacional-
Campeonato Paulista Série A3 Nicolau Alayon 1919
SP

Barcelona Campeonato Paulista Segunda Divisão Estádio Nicolau Alayon 2004

Corrida di San Silvestro


La Corrida di San Silvestro ha luogo ogni vigilia di Capodanno (31 dicembre). Si tenne
per la prima volta nel 1925, e la lunghezza era di circa 8 000 metri per le vie della città.
Da allora, la distanza è cambiata più volte, ed è oggi fissata a 15 km. Le registrazioni
iniziano il 1º ottobre, e il massimo di partecipanti è di 15 000.
Automobilismo
Nel sobborgo di Interlagos sorge l'Autodromo José Carlos Pace, sede di competizioni
motoristiche, tra cui il Gran Premio del Brasile di Formula 1. A San Paolo sono nati
diversi famosi piloti, tra cui i pluricampioni del mondo di F1 Emerson Fittipaldi e Ayrton
Senna, oltre a Carlos Pace, a cui il circuito è dedicato, il vicecampione 2008 Felipe
Massa, e il tre volte vincitore della 500 Miglia di Indianapolis Hélio Castroneves. La
città ha inoltre ospitato dal 2010 per alcune stagioni una prova della IndyCar Series, su
un circuito cittadino realizzato attorno al sambodromo.

Gran Premio del Brasile Circuito di Interlagos.


Sede di Giochi
La città fu sede dei Giochi panamericani del '63, fu una delle sedi della Coppa
Intercontinentale di calcio nel 2000 e ospitò alcune partite dei Mondiali di calcio del
1950, tra cui le partite dell'Italia. Fu anche sede del Campionato Mondiale di
pallacanestro femminile della FIBA nel 2006 e sarà una delle tappe del Concorso
Mondiale di Salto della FEI nel 2007. Sempre nel 2007 si sono svolti i giochi mondiali
per non vedenti IBSA.
Altri sport
La pallavolo, la pallacanestro e il tennis sono gli sport più praticati, dopo il calcio.
Esistono alcuni antichi circoli sportivi, con squadre in diversi campionati; i più
importanti sono il Pinheiros (pallavolo, pallacanestro e pallamano), il Paulistano
(pallacanestro), il Banespa (pallavolo), l'Hebraica (pallacanestro) e il São Paulo
Athletic Club (rugby).
La città dispone di un ippodromo, l'Hipódromo da Mooca, dove, il 29 ottobre 1876, si
tenne la prima corsa. Per la prima corsa, ci furono solo due
iscritti, Macaco e Republicano; contro i pronostici vinse Macaco.
Villa (storia romana)
La villa in età romana era essenzialmente una grande casa di campagna. Sviluppata
in Italia in particolare a partire dall'età tardo-repubblicana, sorgeva come residenza
padronale al centro di un complesso di edifici e di terreni destinati alla produzione
agricola oppure come luogo per il riposo (otium) dalle attività e dagli affari (negotium)
praticati in città.
Secondo Plinio il Vecchio e Vitruvio vi erano due tipi di villa: la villa urbana, che era una
residenza di campagna che poteva essere facilmente raggiunta da Roma (o da un'altra
città) per una notte o due, e la villa rustica, la residenza con funzioni di fattoria occupata in
modo permanente dai servi o dagli schiavi che ci lavoravano per i padroni.

La villa rustica in età romana

Schema di villa rustica


La villa Rustica in origine era sostanzialmente il nucleo di un'azienda agraria a conduzione
familiare, dove veniva prodotto ciò che era necessario al sostentamento. Col passare degli
anni e l'accrescersi della potenza di Roma, che a ogni conquista trasferiva in Italia
centinaia di migliaia di schiavi da sfruttare nei più svariati lavori, le ville rustiche si fecero
sempre più grandi e sontuose (200-250 ettari sembra comunque la misura media) e la
produzione agricola diventò un'attività il cui scopo non era più semplicemente quello di
sfamare il padrone, ma anche e soprattutto di vendere i prodotti in eccesso anche su
mercati lontani.
In particolare, la villa come azienda agricola fu una forma presente soprattutto in Italia
centrale, dalla Campania all'Etruria (celebre la Villa Settefinestre ad Ansedonia) ed è stata
considerata da alcuni studiosi come la forma produttiva più originale, efficiente e razionale
che l'economia romana abbia prodotto, la più vicina a sfiorare un modo di produzione
propriamente capitalistico.[1] Le produzioni erano
differenziate: piantagioni (soprattutto ulivi e vite), altre coltivazioni intensive, orti, pascoli,
impianti di trasformazione, depositi, mezzi di trasporto. Si trattava, insomma, di una
vera fabbrica rurale organizzata.[2]
Il lavoro era affidato a una massa di schiavi organizzati con disciplina militare, inquadrati
da sorveglianti, schiavi anch'essi, sotto la direzione di un vicario del padrone, il villicus.
Una organizzazione così complessa necessitava di solide competenze, che i romani non
esitarono a tradurre in famosi testi di agronomia, come: il De agri cultura di Marco Porcio
Catone, il De re rustica di Marco Terenzio Varrone e i libri di Columella.
La villa era divisa in diversi settori:
 La Pars Dominica era la zona residenziale, destinata al dominus e alla sua
famiglia;
 La Pars Massaricia suddivisa in:
o La Pars Rustica era la zona destinata alla servitù e ai lavoratori
dell'azienda;
o La Pars Fructuaria era destinata alla lavorazione dei prodotti.

La progressiva riduzione degli schiavi, dovuta al concludersi della fase espansionistica


dell'Impero romano (II secolo d.C.), costrinse l'aristocrazia fondiaria a cedere una parte
sempre più vasta della terra a coloni. Questi ultimi, a differenza degli schiavi, erano liberi,
ma legati al latifondista secondo la forma della commendatio, ovvero in cambio della
protezione garantita dal padrone avevano l'obbligo di prestare servizi (corvée) e pagare
canoni. Nelle ville vigeva la responsabilità collettiva del pagamento delle tasse.

La villa urbana in età romana

Schema di villa urbana


La villa urbana può essere considerata come la sede del prestigio e del benessere dei
Romani più ricchi, il luogo delle relazioni sociali. Col tempo le ville urbane andarono
ampliandosi, diventando pian piano simili alle residenze cittadine. Dotate di ogni comodità,
spesso erano più grandi delle domus di città ed erano auto sussistenti. Potevano
avere biblioteche, sale di lettura, stanze per il bagno caldo, freddo e tiepido,
una piscina scoperta ed una palestra. Ampi porticati permettevano passeggiate all'aperto.
Erano circondate da parchi e giardini molto curati.
Una delle ville romane più maestose che si possono tuttora visitare è Villa Adriana,
a Tivoli. Ma si possono ricordare anche le ville di Baia e Posillipo, la Villa dei Misteri a
Pompei, la Domus Aurea di Nerone a Roma, la villa del Casale di Piazza Armerina, la Villa
Romana di Casignana (RC) ed altre sparse nel territorio dell'Impero Romano.

Schema di villa porticata


La villa in epoca medievale

Modello della villa romana nei pressi di Hummetroth.


Dopo le invasioni barbariche, i latifondisti usavano i barbari come milizia per tenere
soggiogati i coloni affinché non si ribellassero.
Dopo l'invasione longobarda le ville rimasero in mano ai latifondisti latini, ma erano
particolarmente spremute fiscalmente. Da questo periodo presero a chiamarsi curtes.
Ogni villa o curtis poteva avere un'estensione tra i 100 ed i 10.000 ettari (in quest'ultimo
caso se include area boschiva), anche suddivisi in più appezzamenti sparsi (anche fino a
40). Poteva essere laica oppure ecclesiastica.
La Pars rustica era divisa in appezzamenti chiamati manso affidati al singolo colono.
I mansi potevano avere estensione tra 5 e 30 ettari. Esistevano anche mansi liberi da
sudditanza, ed erano chiamati mansi allodiali, che potevano anche essere uniti in villaggi.
A partire dall'anno mille la Pars Dominica cominciò ad essere venduta a borghesi
imprenditori, con redditi ottenuti dai diritti bannali.
Sharia, dalle Costituzioni moderate alle
interpretazioni estreme: come funziona la
legge islamica e cosa prevede per le donne

E' basata principalmente sul Corano, il libro che contiene le rivelazioni di Allah a Maometto, e sulla
consuetudine (la sunna) che raccoglie norme di diverso tipo. Vede uomini e donne come uguali agli
occhi di Dio, ma i diritti e gli obblighi loro conferiti (in particolare quelli economici) sono molto
diversi. Ci sono poi interpretazioni estreme come quelle invocate dai terroristi islamici per
giustificare i loro attentati e sgozzamenti
Si sono impegnati a rispettare i diritti delle donne ma solo “all’interno della Sharia”. Cioè la
legge islamica che nelle sue applicazioni più estreme le relega ai margini della società. La
Sharia è la legge sacra dell’islamismo, basata principalmente sul Corano, il libro che
contiene le rivelazioni di Allah a Maometto, e sulla consuetudine (la sunna) che raccoglie
norme di diverso tipo.

Sharìa in arabo letteralmente vuol dire “strada battuta“, anche se il senso comune è “legge”
ed i suoi principi sono “la principale fonte della legislazione” dei Paesi islamici: come nel
caso dell’Egitto che, pur moderato e con una rispettata minoranza cristiana, ha scolpito
questo concetto nell’articolo 2 della propria Costituzione, quella che sta consentendo
progressi nei diritti delle donne.
Ci sono però interpretazioni estreme della Sharia come quelle invocate dai terroristi
islamici per giustificare i loro attentati e sgozzamenti, o da Stati come Nigeria, Arabia
Saudita, Sudan, Emirati Arabi Uniti, Pakistan, Yemen e, appunto, Afghanistan per
mantenere addirittura la lapidazione nella propria legislazione, sebbene manchino
riferimenti diretti nel Corano a questa barbara punizione.
Ma sono anche la decapitazione, la mutilazione di arti (in teoria il furto viene punito con
il taglio della mano destra) e le frustrate a confliggere con i principi del diritto occidentale,
che peraltro non riconosce come delitti scelte quali l’adulterio, il consumo di alcol e
l’apostasia, ossia il cambio di religione: tutti comportamenti inammissibili per la Sharia.
La legge islamica vede uomini e donne come uguali agli occhi di Dio, ma i diritti e gli
obblighi loro conferiti (in particolare quelli economici) non sono identici, con
gigantesche discriminazioni del genere femminile in fatto ad esempio di eredità e libertà
personali, limitate dal tutore maschile quando si tratta ad esempio di viaggiare all’estero.

Il corano
Il Corano (in arabo: ‫القرآن‬, al-Qurʾān; letteralmente: «la lettura» o «la recitazione salmodiata») è il testo
sacro dell'Islam.
Per i musulmani il Corano, così come viene conosciuto e letto oggi, rappresenta il
messaggio rivelato intorno al 600 d.C. da Dio (in arabo: ‫هللا‬, Allah)
a Maometto (in arabo: ‫ُم ـَح ـَّم ـد‬, Muḥammad) per un tramite angelico – a partire dal 22 dicembre 609 – e
destinato a ogni essere umano sulla Terra. Opera culminante di una Rivelazione cominciata
con Adamo (in arabo: ‫آدم‬, Ādam) – primo uomo e primo profeta musulmano – e passata per un grande
numero di Profeti e Messaggeri provenienti da differenti contesti culturali e religiosi che il Corano e la
tradizione islamica incorporano, sebbene con alcune importanti differenze rispetto alla narrazione
biblica.

Struttura
Il Corano è diviso in 114 capitoli, detti sūre, a loro volta divise in 6236 versetti (sing. āya, pl. āyyāt),
77.934 parole e 3.474.000 consonanti. Questo numero però varia per la redazione messa a punto in
alcuni ambienti sciiti che vi comprendono infatti alcuni versetti riguardanti l'episodio del Ghadir
Khumm e due intere suwar, chiamate "delle due luci" (sūrat al-nūrayn) e "della Luogotenenza" (sūrat al-
wilāya).[2] Ogni sura, con l'eccezione della nona, comincia con: "Nel nome di Dio, il clemente, il
misericordioso", un versetto che è conteggiato come tale solo nella prima sura.

Corano
Riproduzione del Corano, con commento
(tafsīr) in margine

Autore Vari autori (kuttab che


ascoltarono Maometto)

1ª ed. originale VII secolo d.C.

Genere testo sacro

Lingua originale arabo

Ambientazione Arabia
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il
pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri
dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development
Goals, SDGs – in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi.
L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del
2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi,
infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030.

Gli Obiettivi per lo Sviluppo danno seguito ai risultati degli Obiettivi di Sviluppo del
Millennio (Millennium Development Goals) che li hanno preceduti, e rappresentano
obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo: la lotta alla povertà,
l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico, per citarne solo alcuni.
‘Obiettivi comuni’ significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne
è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo
sulla strada della sostenibilità.
Obiettivo 7: Assicurare a tutti
l’accesso a sistemi di energia
economici, affidabili, sostenibili e
moderni
L’energia è un elemento centrale per quasi tutte le sfide e le opportunità più importanti che il mondo
si trova oggi ad affrontare. Che sia per lavoro, sicurezza, cambiamento climatico, produzione
alimentare o aumento dei redditi, l’accesso all’energia è essenziale.

L’energia sostenibile è un’opportunità – trasforma la vita, l’economia e il pianeta.

Il Segretario Generale ONU Ban Ki-moon è stato iniziatore dell’iniziativa Energia Rinnovabile per
Tutti (Sustainable Energy for All) per assicurare l’accesso universale ai servizi energetici moderni,
migliorare l’efficienza energetica e accrescere l’uso di risorse rinnovabili.

Fatti e cifre

• Una persona su cinque non ha accesso a moderni mezzi elettrici


• 3 miliardi di persone dipendono da legno, carbone, carbonella o concime animale per cucinare e per
scaldarsi
• L’energia è il principale responsabile del cambiamento climatico, rappresentando circa il 60% delle
emissioni di gas serra globali
• Obiettivo-chiave di lungo termine è la produzione di energia a bassa intensità di carbonio
migliorare le tecnologie per fornire servizi energetici moderni e sostenibili, specialmente nei paesi
meno sviluppati, nei piccoli stati insulari e negli stati in via di sviluppo senza sbocco sul mare,
conformemente ai loro rispettivi programmi di sostegno

Traguardi

7.1 Garantire entro il 2030 accesso a servizi energetici che siano convenienti, affidabili e moderni

7.2 Aumentare considerevolmente entro il 2030 la quota di energie rinnovabili nel consumo totale
di energia

7.3 Raddoppiare entro il 2030 il tasso globale di miglioramento dell’efficienza energetica

7.a Accrescere entro il 2030 la cooperazione internazionale per facilitare l’accesso alla ricerca e alle
tecnologie legate all’energia pulita – comprese le risorse rinnovabili, l’efficienza energetica e le
tecnologie di combustibili fossili più avanzate e pulite – e promuovere gli investimenti nelle
infrastrutture energetiche e nelle tecnologie dell’energia pulita

7.b Implementare entro il 2030 le infrastrutture e migliorare le tecnologie per fornire servizi
energetici moderni e sostenibili, specialmente nei paesi meno sviluppati, nei piccoli stati insulari e
negli stati in via di sviluppo senza sbocco sul mare, conformemente ai loro rispettivi programmi di
sostegno.

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