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San Paolo
comune
Localizzazione
Stato Brasile
Amministrazione
Altre informazioni
Prefisso 11
Cartografia
San Paolo
Sito istituzionale
San Paolo (in portoghese São Paulo) o San Paolo del Brasile è la capitale dello
stato brasiliano di San Paolo, nonché parte delle omonime mesoregione
metropolitana e microregione. Con i suoi 12 106 970 abitanti vanta alcuni primati: oltre a
essere la città più popolosa del Brasile, è anche la città più popolosa dell'emisfero
australe, dell'intero continente americano e la più popolosa di entrambi gli emisferi,
nonchè la città lusofona più popolosa e l'undicesima del mondo. Nella Regione
Metropolitana di San Paolo, costituita da 39 comuni, vivono 27 milioni di persone (circa il
70% della popolazione dell'intero Stato di San Paolo che ne conta più di 40 milioni) che ne
fanno la quinta area metropolitana più popolosa del mondo
dopo Chongqing, Tokyo, Shanghai e Pechino.
Il demonimo della città di San Paolo è paulistano(a) (a differenza di quello dello Stato che
è paulista). Il motto della città è Non ducor, duco, latino per Non mi faccio condurre,
conduco.
Geografia fisica
Territorio
La vista della città dal "Pico do Jaragua", il suo punto più alto.
San Paolo è situata su un altopiano parte della catena Serra do Mar, (che in portoghese
significa Catena del mare) essa stessa parte della macroregione conosciuta
come Planalto Brasileiro (altopiano brasiliano). L'altezza media della città è di 800 m
s.l.m., anche se dista solo 70 km dall'Oceano Atlantico. La metropoli si trova esattamente
sul Tropico del Capricorno. Esistono due autostrade che percorrono questo tragitto: la
Rodovia Anchieta e la Rodovia dos Imigrantes, che scendono verso il mare, fino alla città
portuale di Santos e alla spiaggia di Guarujá.
Mesi Stagioni
Ann
Mese
Ge Fe Ma A M Gi L A Se No Au o
Ott Dic Est Inv Pri
n b r pr ag u ug go t v t
T. max. 26, 27, 26, 24 22, 22 21 22 22 23, 24, 25, 26, 24, 22, 23,
24,1
media (°C) 3 0 2 ,1 6 ,1 ,8 ,3 ,9 8 9 3 2 3 1 9
T. min. 16, 18, 17, 15 12, 11 10 11 12 13, 14, 15, 17, 15, 11, 13,
14,3
media (°C) 7 8 2 ,3 8 ,4 ,7 ,8 ,9 3 6 7 1 1 3 6
Precipitazio 23 21 15 75 73, 55 44 38 80 12 14 20 65 30 13 34 1 45
ni (mm) 8,7 7,4 9,8 ,8 6 ,7 ,1 ,9 ,5 3,6 5,8 0,9 7,0 9,2 8,7 9,9 4,8
Giorni di
18 16 13 9 9 6 7 7 9 11 13 16 50 31 20 33 134
pioggia
Medie riferite al periodo 1961-1990.[1]
Storia
Società
Etnie
Secondo le statistiche della IBGE, la popolazione di San Paolo è composta da:
Bianchi - 69,9%
Mulatti e Meticci 24%
Afro-Americani - 4,0%
Asiatici - 2,0%
Indigeni - 0,1%
San Paolo è la città più multiculturale del Brasile, e una delle più varie del mondo. A
partire dal 1870, circa 2,3 milioni di immigranti arrivarono nello Stato, giungendo da
ogni parte del pianeta. Tuttavia l'immigrazione dall'Italia è stata la più consistente. Tra
il 1888 ed il 1919 il 44,7% degli immigrati erano italiani, il 19,2% spagnoli ed il 15,4%
portoghesi.
L'Università di San Paolo (USP) inoltre condusse nel 2001 un censimento tra i suoi
studenti dove veniva richiesta anche la discendenza della loro famiglia; l'81% rispose
che discendevano da persone nate all'estero, tra questi il 30,5% provenienti dall'Italia,
il 23% dal Portogallo, il 14% dalla Spagna, l'8% dal Giappone, il 5,6% dalla Germania.
Il 7% ha affermato di avere una doppia nazionalità o la possibilità di un doppio
passaporto grazie alle proprie origini: il 56,7% italiano, il 9,3% portoghese, l'8,5%
spagnolo, il 6% tedesco.
Italiani
Edifício Itália è un grattacielo (sinistra) costruito tra il 1956 e il 1965 dalla comunità
italiana locale.
Immigrati da ogni parte d'Europa arrivarono a San Paolo soprattutto tra la fine
dell'Ottocento e l'inizio del Novecento; tuttavia la comunità italiana è la più numerosa,
diffusa in tutta la città, ed è anche considerata la maggiore concentrazione di oriundi
italiani fuori dall'Italia. Solo nella città di San Paolo si stima che circa 6 milioni di
persone abbiano almeno 1 ascendente italiano nella loro famiglia. San Paolo ha più
italiani di qualsiasi città italiana (il comune di Roma ha 2,9 milioni di abitanti e la città
di Milano "solo" 1,3 milioni). Inizialmente si raggrupparono in quartieri etnici, come
Brás, Bixiga o Mooca, che ancora oggi mantengono un'influenza italiana. All'inizio
del XX secolo, la lingua italiana era più parlata del portoghese in città. I dialetti e le
lingue minoritarie d'Italia contribuirono alla creazione del dialetto paulistano attuale.
San Paolo è la prima città al mondo per consumo di pizza.
Nei primi anni del Novecento, San Paolo è stata vista come una "città italiana". Si
vedeva subito il carattere italiano della città: in cucina, negli annunci (anche avvisi di
pagamento delle imposte comunali sono state scritte in italiano e portoghese), nello
stile delle case. Per le strade si sentiva più italiano (o dialetti) che portoghese. Il
governatore dello Stato affermò che se sul tetto di ogni casa fosse stata esposta la
bandiera del Paese di origine del proprietario, San Paolo, vista dall'alto, poteva
sembrare una città italiana. La città di San Paolo è cresciuta rapidamente in seguito ad
una massiccia immigrazione, tanto che, nel 1920, quasi due terzi dei suoi abitanti
erano stranieri o figli di immigrati e gli italiani rappresentavano oltre la metà della
popolazione maschile della città.
Popolazione nata
in Italia a San
Paolo
Altri europei
Immigrati italiani in una fabbrica di San Paolo, all'inizio del secolo scorso.
La comunità di origine portoghese è la più numerosa dopo quella italiana. Altre
discendenze importanti sono quella spagnola e tedesca. Esiste anche un'importante
comunità ebraica, proveniente soprattutto dalla Russia e dalla Polonia, composta da
circa 60 000 persone, concentrate principalmente nei quartieri di Higienópolis e di Bom
Retiro.
Arabi
Una delle comunità più importanti dell'intera area metropolitana di San Paolo è di
origine araba cristiana (circa 1 milione di persone). Cristiani libanesi e siriani arrivarono
in gran numero nei primi tre decenni del secolo scorso. Oggi i loro discendenti sono
totalmente integrati con la popolazione locale; tuttavia, aspetti culturali di origine araba
segnano ancora oggi la cultura della capitale paulista. Abbondano i ristoranti di cucina
araba in tutta la città, che preparano piatti entrati definitivamente nella cultura
gastronomica brasiliana. La Rua 25 de Março fu creata dagli arabi, che erano in
maggior parte commercianti.
Asiatici
Liberdade, San Paolo: quartiere abitato da immigrati giapponesi.
La città di San Paolo conta il maggior numero di abitanti che si dichiarano di
origine asiatica (non araba) del Brasile. Il 4% dei suoi abitanti, circa 456 000 persone,
sono di origine orientale. La comunità giapponese della città è la maggiore fuori dal
Giappone.[10] Gli immigrati giapponesi cominciarono a giungere a San Paolo dal 1908,
e immigrarono in gran numero negli anni cinquanta. La maggiore concentrazione di
orientali in città si trova nel Bairro da Liberdade. In questo quartiere si possono vedere
cartelli scritti in giapponese, negozi tipici del Giappone e la lingua parlata nelle strade è
il giapponese. Anche la componente coreana è di notevole importanza nella
demografia della città: sono più di 60 000 le persone di origine sud coreana,
particolarmente concentrate nel quartiere Aclimação. I cinesi sono abbastanza
numerosi nel quartiere di Liberdade.
Africani
La città già contava una popolazione di origine africana nel XIX secolo, ma fu a partire
dalla seconda metà del XX secolo che la popolazione nera iniziò a crescere
rapidamente, con l'arrivo di persone da altri stati brasiliani, principalmente dalla zona
costiera di Bahia.
Nordestini
Con la diminuzione dell'immigrazione europea e asiatica dopo gli anni trenta, la
principale componente migratoria fu dalla regione del Nord-Est. La maggior parte di
questo enorme flusso migratorio venne dagli Stati
di Pernambuco, Paraíba, Alagoas, Ceará, Bahia e dalla zona a settentrionale dello
Stato di Minas Gerais. A causa della crescita esponenziale della popolazione e alla
mancanza di opportunità per le enormi masse che arrivarono, cominciò, in
contemporanea, un flusso migratorio inverso, in quanto molti migrati cominciarono a
tornare alla loro terra d'origine.
Lingue e dialetti
Come in tutto il Brasile, in San Paolo la popolazione parla il portoghese. Tuttavia, la
grande comunità italiana ha influenzato l'accento e il dialetto della gente del luogo.
All'inizio del XX secolo, molti dialetti italiani erano parlati nella città.[11]
Religione
La Cattedrale Metropolitana di San Paolo (a Catedral da Sé), situata nella Praça da
Sé, è considerata una delle cinque maggiori chiese gotiche del mondo.
A San Paolo, così come c'è una grande varietà culturale, ci sono diversi culti religiosi
nella città. Inizialmente, la cultura religiosa era unicamente cattolica, oggi, invece, a
causa di nuove ondate migratorie, è possibile incontrare decine di denominazioni
protestanti differenti, così come esistono templi buddisti, tra gli altri. Negli ultimi
decenni il buddismo è stata la religione orientale a più alta crescita nella città. Si stima
che ci siano più di centomila seguaci buddisti, seichonoisti, induisti e shinto. È anche di
considerevole importanza la comunità ebraica, che conta circa 60 000 seguaci, la
comunità degli spiritisti e le religioni afro-brasiliane. Considerevole è il numero
dei Testimoni di Geova che contano 100 000 appartenenti.
Cattolicesimo[modifica | modifica wikitesto]
La Chiesa cattolica divide il territorio del municipio di San Paolo in quattro circoscrizioni
ecclesiastiche: l'arcidiocesi di San Paolo, la diocesi di Santo Amaro, la diocesi di São
Miguel Paulista e la diocesi di Campo Limpo, le ultime tre sono suffraganee della
prima. L'archivio dell'arcidiocesi, chiamato l'Arquivo Metropolitano Dom Duarte
Leopoldo e Silva, è situato nel quartiere Ipiranga, e contiene uno dei patrimoni
documentali più importanti del Brasile.
Il patrono della città, è, ovviamente, San Paolo apostolo e l'edificio di culto principale
della città è la Cattedrale Metropolitana di San Paolo.
Protestantesimo[modifica | modifica wikitesto]
In città convivono i più disparati credi evangelici, tra cui la Chiesa Battista, la Chiesa
Universale del Regno di Dio, la Chiesa Luterana e la Chiesa Presbiteriana. Queste
denominazioni stanno prendendo piede, specialmente nella periferia della città.
Cultura
San Paolo possiede un'ampia rete di teatri, locali per spettacoli, palcoscenici, istituti di
formazione, musei e gallerie d'arte, e non è raro che queste istituzioni siano a livelli
eccezionali: per esempio in città ha sede la maggiore università pubblica del Paese
(l'Universidade de São Paulo), la maggiore università privata (l'Universidade Paulista),
e il maggior locale per spettacoli del Paese (il DirecTV Music Hall).
Il “Teatro Municipal de São Paulo”, è un teatro dell'opera di São Paulo
La cultura della città fu ampiamente influenzata dai diversi gruppi di immigrati che vi si
stabilirono, principalmente italiani.
San Paolo è considerata il polo culturale del Brasile, dato che è stato un consolidato
luogo di origine di tutta una serie di movimenti artistici e estetici nel corso del XX
secolo. Nonostante la rivalità con Rio de Janeiro su quale sia la sede delle principali
istituzioni culturali del paese, è a San Paolo che la cultura brasiliana cosiddetta "colta"
continua a formarsi.
Questo complesso culturale si trova generalmente nelle regioni centrali della città, o in
quello che è chiamato "Centro expandido", il che ha attirato critiche perché trascura gli
abitanti delle zone più periferiche della città. Questa San Paolo di fiorente cultura,
pertanto, è spesso considerata la San Paolo ideale, visto che non corrisponde alla
realtà della maggior parte della popolazione.
Istruzione
La città di San Paolo conta una rete di più di 1 350 scuole elementari e medie, la
maggior rete pubblica municipale del Paese, con più di 1 083 000 alunni immatricolati
(dati marzo 2006). Esistono anche scuole e superiori private che sono tra le migliori del
Paese, come il Colégio São Bento, Colégio Paulicéia, l'Objetivo e l'Anglo, solo alcune
tra molte buone scuole. Nella città è presente il maggior concorso vestibular del
Brasile, il Fuvest; il vestibular è un esame da sostenere per entrare nelle università
pauliste.
Museo d'arte di San Paolo (in portoghese: Museu de Arte de São Paulo)
Museu Brasileiro de Escultura
Museu da Língua Portuguesa
Museu Paulista
Pinacoteca do Estado de São Paulo
Museu Afro Brasil
Museu do Ipiranga
Museu de Arte Moderna de São Paulo
Casa das Rosas
Paço das Artes
Fundação Memorial da América Latina
Musica
La città è il principale scenario musicale del Paese, con diverse eccellenze in questo
campo.
”Sala São Paulo" del'Orchestra Sinfonica dello Stato di San Paolo (OSESP).
La città vanta il più vecchio gruppo musicale brasiliano, i Demônios da Garoa, un
gruppo di samba degli anni quaranta ancora oggi in attività.
Negli anni settanta e ottanta, diverse bande rock nacquero in città, così come è
importante l'influenza della città nel movimento Hip-hop (break, grafite e rap), in quanto
i principali esponenti di questo movimento, ad esempio i Facção Central, vivono a San
Paolo. Come non si può dimenticare l'influenza nella mondo della musica elettronica,
con diversi rave e feste, come la Skol Beats, Nokia Trends e la Spirit of London,
alcune tra le principali feste del settore.
San Paolo è anche la città nativa dei componenti della band Progressive-Power
Metal Angra, molto apprezzata dagli estimatori del genere.
A causa della sua conformazione urbana, la città si rinnova spesso musicalmente,
assorbendo ritmi differenti, da ogni parte del Paese.
San Paolo è anche un importante centro di musica classica. L'orchestra brasiliana più
famosa nel mondo è l'Orchestra Sinfonica dello Stato di San Paolo (OSESP).
Televisione
San Paolo è stata la prima città ad avere una stazione televisiva in America Latina. Nel
1950 è stato inaugurato il "TV Tupi".
Economia
Aeroporto "Congonhas" (CGH) a sud della città.
Grattacielo "Banespa"
San Paolo è il centro finanziario e industriale dell'America Latina. Si stima che in città
abbiano sede più aziende tedesche che in ogni altra singola città al di fuori
della Germania. Allo stesso modo, non c'è città, fuori dagli Stati Uniti, sede di un
numero maggiore di aziende. Il Pil di San Paolo è pari a circa 76 miliardi di dollari
(dollaro del 2006), mentre il Pil dell'area metropolitana è di 260 miliardi.
La borsa di San Paolo è la Bovespa, mentre la borsa futures è la BM&F. I suoi distretti
finanziari sono nei dintorni dell'Avenida Paulista e nel Centro Velho. Altri importanti
distretti finanziari sono nei quartieri di Pinheiros e di Santo Amaro.
Mercado Municipal
Ci sono numerosi distretti industriali, come Bom Retiro e Brás (distretti tessili),
Consolação (strumenti di illuminazione), Rua Santa Ifigênia (componenti elettriche e
elettroniche), Rua Teodoro Sampaio (strumenti musicali e arredamento), l'elegante
Rua Oscar Freire (botique di designer e di marca), Avenida Europa (automobili
d'importazione) e l'affollata Rua Vinte e cinco de Março. A San Paolo hanno anche
sede numerose aziende televisive e di pubblicità.
Negli ultimi anni, San Paolo ha acquisito importanza come centro di fiere e congressi
di ogni tipo, da quelli scientifici a quelli artistici, da quelli commerciali a quelli
imprenditoriali, attirando persone dal Brasile e dall'estero. Tra i più importanti eventi
che hanno luogo nella città:
Infrastrutture e trasporti
La città è un importante nodo autostradale del Paese; le autostrade Rodovia
Presidente Dutra, Rodovia Régis Bittencourt, Rodovia Fernão Dias, Rodovia Ayrton
Senna, Rodovia Anhangüera, Rodovia dos Bandeirantes, Rodovia Anchieta, Rodovia
dos Imigrantes, Rodovia Raposo Tavares e Rodovia Castelo Branco passano o
partono da San Paolo. Anche alcune linee ferroviarie attraversano la città; sono però
piuttosto vecchie, e furono costruite non per il trasporto di persone, ma per trasportare
il caffè al porto di Santos.
Stazione Luz (automotrice elettrica)
Sport
Calcio
Il calcio è di gran lunga lo sport più seguito in città. I club principali sono il Corinthians,
il Palmeiras e il São Paulo. Queste tre squadre, il cosiddetto "Trio de Ferro", militano
attualmente in serie A. Un'altra squadra seguita in città è il Santos, anche se questa
squadra è di Santos, città afferente alla mesoregione metropolitana San Paolo.
La Portuguesa de Desportos è sostenuta da una parte della comunità portoghese.
Il Juventus ed il Nacional fanno un piccolo derby. Questa è una lista delle maggiori
squadre cittadine:
Squadre di calcio
Squadra Serie Stadio Fondata nel
Nacional-
Campeonato Paulista Série A3 Nicolau Alayon 1919
SP
E' basata principalmente sul Corano, il libro che contiene le rivelazioni di Allah a Maometto, e sulla
consuetudine (la sunna) che raccoglie norme di diverso tipo. Vede uomini e donne come uguali agli
occhi di Dio, ma i diritti e gli obblighi loro conferiti (in particolare quelli economici) sono molto
diversi. Ci sono poi interpretazioni estreme come quelle invocate dai terroristi islamici per
giustificare i loro attentati e sgozzamenti
Si sono impegnati a rispettare i diritti delle donne ma solo “all’interno della Sharia”. Cioè la
legge islamica che nelle sue applicazioni più estreme le relega ai margini della società. La
Sharia è la legge sacra dell’islamismo, basata principalmente sul Corano, il libro che
contiene le rivelazioni di Allah a Maometto, e sulla consuetudine (la sunna) che raccoglie
norme di diverso tipo.
Sharìa in arabo letteralmente vuol dire “strada battuta“, anche se il senso comune è “legge”
ed i suoi principi sono “la principale fonte della legislazione” dei Paesi islamici: come nel
caso dell’Egitto che, pur moderato e con una rispettata minoranza cristiana, ha scolpito
questo concetto nell’articolo 2 della propria Costituzione, quella che sta consentendo
progressi nei diritti delle donne.
Ci sono però interpretazioni estreme della Sharia come quelle invocate dai terroristi
islamici per giustificare i loro attentati e sgozzamenti, o da Stati come Nigeria, Arabia
Saudita, Sudan, Emirati Arabi Uniti, Pakistan, Yemen e, appunto, Afghanistan per
mantenere addirittura la lapidazione nella propria legislazione, sebbene manchino
riferimenti diretti nel Corano a questa barbara punizione.
Ma sono anche la decapitazione, la mutilazione di arti (in teoria il furto viene punito con
il taglio della mano destra) e le frustrate a confliggere con i principi del diritto occidentale,
che peraltro non riconosce come delitti scelte quali l’adulterio, il consumo di alcol e
l’apostasia, ossia il cambio di religione: tutti comportamenti inammissibili per la Sharia.
La legge islamica vede uomini e donne come uguali agli occhi di Dio, ma i diritti e gli
obblighi loro conferiti (in particolare quelli economici) non sono identici, con
gigantesche discriminazioni del genere femminile in fatto ad esempio di eredità e libertà
personali, limitate dal tutore maschile quando si tratta ad esempio di viaggiare all’estero.
Il corano
Il Corano (in arabo: القرآن, al-Qurʾān; letteralmente: «la lettura» o «la recitazione salmodiata») è il testo
sacro dell'Islam.
Per i musulmani il Corano, così come viene conosciuto e letto oggi, rappresenta il
messaggio rivelato intorno al 600 d.C. da Dio (in arabo: هللا, Allah)
a Maometto (in arabo: ُم ـَح ـَّم ـد, Muḥammad) per un tramite angelico – a partire dal 22 dicembre 609 – e
destinato a ogni essere umano sulla Terra. Opera culminante di una Rivelazione cominciata
con Adamo (in arabo: آدم, Ādam) – primo uomo e primo profeta musulmano – e passata per un grande
numero di Profeti e Messaggeri provenienti da differenti contesti culturali e religiosi che il Corano e la
tradizione islamica incorporano, sebbene con alcune importanti differenze rispetto alla narrazione
biblica.
Struttura
Il Corano è diviso in 114 capitoli, detti sūre, a loro volta divise in 6236 versetti (sing. āya, pl. āyyāt),
77.934 parole e 3.474.000 consonanti. Questo numero però varia per la redazione messa a punto in
alcuni ambienti sciiti che vi comprendono infatti alcuni versetti riguardanti l'episodio del Ghadir
Khumm e due intere suwar, chiamate "delle due luci" (sūrat al-nūrayn) e "della Luogotenenza" (sūrat al-
wilāya).[2] Ogni sura, con l'eccezione della nona, comincia con: "Nel nome di Dio, il clemente, il
misericordioso", un versetto che è conteggiato come tale solo nella prima sura.
Corano
Riproduzione del Corano, con commento
(tafsīr) in margine
Ambientazione Arabia
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il
pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri
dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development
Goals, SDGs – in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi.
L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del
2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi,
infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030.
Gli Obiettivi per lo Sviluppo danno seguito ai risultati degli Obiettivi di Sviluppo del
Millennio (Millennium Development Goals) che li hanno preceduti, e rappresentano
obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo: la lotta alla povertà,
l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico, per citarne solo alcuni.
‘Obiettivi comuni’ significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne
è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo
sulla strada della sostenibilità.
Obiettivo 7: Assicurare a tutti
l’accesso a sistemi di energia
economici, affidabili, sostenibili e
moderni
L’energia è un elemento centrale per quasi tutte le sfide e le opportunità più importanti che il mondo
si trova oggi ad affrontare. Che sia per lavoro, sicurezza, cambiamento climatico, produzione
alimentare o aumento dei redditi, l’accesso all’energia è essenziale.
Il Segretario Generale ONU Ban Ki-moon è stato iniziatore dell’iniziativa Energia Rinnovabile per
Tutti (Sustainable Energy for All) per assicurare l’accesso universale ai servizi energetici moderni,
migliorare l’efficienza energetica e accrescere l’uso di risorse rinnovabili.
Fatti e cifre
Traguardi
7.1 Garantire entro il 2030 accesso a servizi energetici che siano convenienti, affidabili e moderni
7.2 Aumentare considerevolmente entro il 2030 la quota di energie rinnovabili nel consumo totale
di energia
7.a Accrescere entro il 2030 la cooperazione internazionale per facilitare l’accesso alla ricerca e alle
tecnologie legate all’energia pulita – comprese le risorse rinnovabili, l’efficienza energetica e le
tecnologie di combustibili fossili più avanzate e pulite – e promuovere gli investimenti nelle
infrastrutture energetiche e nelle tecnologie dell’energia pulita
7.b Implementare entro il 2030 le infrastrutture e migliorare le tecnologie per fornire servizi
energetici moderni e sostenibili, specialmente nei paesi meno sviluppati, nei piccoli stati insulari e
negli stati in via di sviluppo senza sbocco sul mare, conformemente ai loro rispettivi programmi di
sostegno.