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Storia dell’Architettura

Decima Lezione: Le Ville


Storia della Villa

Roma: Creazione tipicamente romana, la villa nacque come fattoria agricola


e abitazione del proprietario terriero che, con la familia dei servi, viveva,
almeno periodicamente, sul proprio fondo. Era questa la villa rustica di età
repubblicana, centro dell'azienda agricola, spesso difesa da torri come un
fortilizio, nota dalle fonti letterarie e dagli avanzi archeologici.

Con l'età imperiale si sviluppò sempre più un tipo di villa utilizzata come
luogo di soggiorno, di villeggiatura, di svago: la villa urbana, simile, per
comodità e decoro, alle residenze cittadine, ma caratterizzata da una
maggiore libertà planimetrica, dalla posizione panoramica, dalla ricchezza di
giardini, di portici, di fontane, di piscine.

In un tipo intermedio di villa urbano-rustica coesistevano l'elegante quartiere


residenziale e l'impianto agricolo-commerciale, come nella villa pompeiana di
Boscoreale.

La libertà architettonica delle ville, legata al paesaggio e al clima delle varie


regioni dell'Impero, rende difficile una classificazione tipologica. Tra gli
esempi più noti si possono citare le ville pompeiane “dei Misteri” e “di
Diomede”, quella ercolanese dei Pisoni, le ville di Tiberio a Capri e a
Sperlonga, quella dei Quintili sull'Appia, le ville di Russi e di Sirmione
nell'Italia settentrionale, le ville della Renania, della Gallia, della Britannia,
della Pannonia, dell'Africa (riprodotte talora anche in mosaici locali).

Estremamente complesse e fastose furono le ville imperiali, dalla Villa


Adriana di Tivoli a quella siciliana di Piazza Armerina, che alla varietà
altimetrica e planimetrica unisce lo sfarzo dei mosaici, fino a quella villa-
fortezza che è il palazzo di Diocleziano a Spalato, costruito su un rigido
schema castrense.
Medioevo: La tipologia della villa praticamente scomparve in epoca
medievale, per le mutate condizioni politiche e socioeconomiche, ma il
termine rimase in uso a indicare l'insediamento agricolo, distinto dall
insediamento accentrato (borgo o castello); tuttavia in alcune zone (Toscana,
Veneto) nei sec. XIII e XIV l'edificio rurale assunse caratteristiche proprie,
che ripropongono in certo modo lo schema della villa fortificata, con torri e
merlature.

La Villa:
Il termine "Villa" è longevo: è un edificio senza vincoli a differenza degli
altri edifici del tessuto urbano e, per sua definizione:
• Nasce nello spazio aperto;
• Deve valorizzare il panorama;
• Deve essere esposta alla luce;
• Il fine è lo svago del proprietario; Il fine: l'otium — Svago che
nell'antichità è l'otium delle lettere, nel Medioevo diventa ozio per
assicurarsi una riserva di cibo e per sfuggire a pestilenze e nel
Rinascimento si recupera la definizione dell'otium latino per enfatizzare
l'aspetto culturale della villa, specialmente in seguito con l'età barocca.

L'azienda agricola
La villa può essa stessa rispondere a esigenze di tipo produttivo (azienda
agricola, infatti in latino "villa" significa anche "fattoria"), oppure
mantenere la propria identità e distinguersi dai luoghi dell'utile. Se
prendiamo come casi studio le ville cinquecentesche venete e toscane e le
poniamo a confronto troviamo che l'aspetto produttivo è molto più
presente in quelle venete piuttosto che in quelle toscane; in Palladio —
celebre architetto veneto — non c'è una separazione netta tra edificio della
produzione e edificio del proprietario, le due strutture sono l'una
all'interno dell'altra.

Villa:
panoramicità, soddisfa l’azione del proprietario. Costituisce l’aspetto
culturale. Può essere costruito anche per esigenze produttive: come la
fattoria, sede agraria.

La villa ha una decorazione più marcata, uno stile più ornamentale.


Palladio: Valenza paesaggistica che è il motore primario della villa.
Le caratteristiche della villa
● Un solo piano, sviluppo in orizzontale. In maniera centrifuga.
● Si scelgono luoghi più alti, ad alta quota. Infatti, vengono creati
terrazzamenti.
● Molti si ergono su una sostruzione
● Si cercano luoghi vicini a sergenti d’acqua
Petrarca pensa alla villa come luogo di ozium, per l’imitazione antica, per
riflettere.
La villa di Carreggi: regolarità del loggiato
Giovanni e Alberti a Fiesole: Regolarità, simmetria, panoramicità diventano
fondamentale
Cosimo e Michelozzo: rafforzare la figura di Cosimo e riprende il tempio. Gli
altri riprendono edifici già creati.

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