Sei sulla pagina 1di 8

S a n d e

M ire

tunne

tunne...

Informazione, cultura, societ e sport - Anno III - N. 1 - Marzo 2011


Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale -70% Teramo Aut. N. 125/2009

Fratelli dItalia

Ziggurat

Ricordi
Eravamo felici ma non lo sapevamo

Cosa pensano i Santomeresi dei 150 anni dellUnit dItalia? Sono la cucina e la grande tradizione letteraria comune a tenere uniti gli italiani secondo la maggioranza dei santomeresi (75%). La nazionale di calcio come fattore di unit risulta soltanto al terzo posto e con un distacco notevole dalle prime due motivazioni. Lo aerma infatti il 58,33% di coloro che hanno risposto al sondaggio lanciato ed eettuato dalle pagine del nostro giornale. Altre variabili proposte per vericare lidea di unit dItalia dividono invece esattamente a met lopinione pubblica. infatti il 50% a dichiarare che sono luso della lingua italiana e le tradizioni religiose comuni gli elementi principali di aggregazione e di identit nazionale. Grande tradizione letteraria sentita come patrimonio di tutti, ma non luso della lingua, che stata s uniformata e omogeneizzata soprattutto dai mezzi di comunicazione di massa, ma che forse non sentita no in fondo come lingua di tutti. In tempi in cui viene ampiamente propagandato luso del dialetto la cosa non stupisce. Sarebbe anzi da considerare quote percentuali cos elevate come un ulteriore indice di come sia proprio la lingua ad unire il popolo italiano, che per denizione fortemente individualista e pi propenso a mettere in luce le singole peculiarit piuttosto che le uniformit. In questo senso possibile forse leggere anche il dato relativo alla religione ed alle tradizioni religiose comuni, che sembra dividere in due le opinioni espresse. Si potrebbe ipotizzare che tale dato sia da ricollegare anche al momento dicile che sta attraversando la Chiesa Cattolica (nel mondo ed in Italia), o se sia indice della strisciante secolarizzazione della societ che riguarda tutte le chiese e non soltanto i Cattolici. In ogni caso resta la combinazione di elementi culturali a costruire lidentit italiana e

a pag. 4

Gnor Gigg
Personaggi santomeresi

Povert, occupazione e sviluppo locale


Attiva da qualche mese una sezione della Caritas a SantOmero
Molte le notizie che si rincorrono e rendono animate le discussioni e le polemiche nella comunit santomerese dagli ultimi giorni del 2010 e no a questi primi mesi del 2011. C la questione dellospedale, che forse si avviata a conclusione; ci sono gli edici scolastici che, a quanto dato di sapere, hanno qualche problema; c la grande contestazione circa la verica e il pagamento delle tasse per il quinquennio 2005/2010; ancora si parla delle condizioni della chiesa parrocchiale e di quella di San Rocco e fa discutere la gigantesca sopraelevazione del palazzo marchesale, nel cuore del centro storico, con forte modica dello skyline urbano del capoluogo; ci sono le installazioni del fotovoltaico e inne le frane e gli allagamenti che hanno fatto ingenti danni e cambiato gli assetti di Vibrata e Salinello, minando la stabilit dei ponti e la percorribilit delle strade. Una notizia, tra tante, per passata quasi sotto silenzio ed invece importante. Su di essa vogliamo fermare lattenzione dei lettori: a SantOmero, sotto la spinta del parroco don Luigi Consorti, che ne presidente, nata la Caritas parrocchiale per dare concreto aiuto al prossimo, inteso come povero e debole, bisognoso dellattenzione degli altri parrocchiani, in unottica di carit cristiana e di attenzione caritatevole. La fondazione della Caritas si presta per ad essere interpretata in pi modi: certamente come un indicatore dellesistenza, se non dellaumento, di sacche di povert nel territorio comunale, quindi come risposta a una domanda emergenziale di risorse (alimenti, vestiario, minimo segretariato sociale), che concorrano a rimuovere bisogni primari, quindi come indice del mutamento degli standard socio-economici tradizionali e inne come segnale del peggioramento della qualit della vita, intesa come opportunit occupazionali e risorse materiali, in quello che fu denito il cuore della Valle dellEden. Lorganismo sorge infatti per rispondere alle istanze di un segmento della popolazione santomerese che presenta emergenze non pi risolvibili direttamente o con laiuto delle famiglie. In unepoca che sembrava aver superato denitivamente lo stadio del sottosviluppo per entrare in una condizione in cui non ci si doveva pi preoccupare di soddisfare le strette necessit primarie, ma semmai i bisogni secondari (marginalit intellettuali, di istruzione, di ricerca di senso della vita, ecc.), ci si accorge che c chi non riesce a coniugare il pranzo con la cena. Tutto questo appare ancora pi grave perch contestualizzato in una dimensione di microcontesto semirurale come il nostro, in cui in fondo anche risorse agricole di risulta, o laiuto del vicinato, hanno da sempre - in altre epoche - concorso ad alleviare, se non a risolvere, i problemi della fame. Oggi neanche questo concorre pi. A fronte di condizioni produttive che appaiono mutate al ribasso, sembra evidente che neanche gli enti pubblici (es. comuni) sanno pi andare oltre unottica lantropica, rimanendo nellimmobilismo e nellindierenza davanti ai problemi dellinclusione sociale e del lavoro. Incapaci di promuovere e/o incentivare insediamenti produttivi, di cercare/orire opportunit di sviluppo locale, mirando soltanto ad aumentare le entrate tributarie per far quadrare bilanci le cui voci attive riguardano prelievi irpef, proventi da autovelox, tarsu e simili. Ma nessun investimento, nessuna iniziativa. Perdita di senso del pubblico? Smarrimento della fantasia gestionale? Incapacit amministrativa? Nessuna seria proposta di sviluppo si programma a fronte di bisogni che si fanno urgenti. Ad essi, ma unottica soltanto riparativa, rispondono gli operatori della Caritas, che fanno appello alle persone di buona volont anch vogliano contribuire concretamente allo sviluppo delliniziativa. Lo sportello del banco alimentare comunque attivo da un paio di mesi, aperto il secondo e il quarto sabato del mese (dalle 15 alle 18) in una sede provvisoria sita in via Metella Nuova e assiste a tuttoggi in media quasi il 4,42% della popolazione residente (corrispondente a poco meno del 3,5% delle famiglie). Sono cifre soltanto in apparenza basse e in ogni caso inaspettate nella realt del nostro benessere fatto spesso di superuo, di apparenze, di cose efmere.

a pag. 6

Soft air
Intervista a Renato De Bartolomeis

a pag. 7

Calcio a 7
La Polisportiva SantOmero

a pag. 7

continua a pag. 2

2
Fratelli dItalia
lUnit del nostro popolo secondo i santomeresi, come si pu meglio osservare nelle tre tabelle che si riportano. L83,3% dei 120 santomeresi intervistati, suddivisi per sesso ed et dichiara peraltro in modo indiscutibile che lItalia una e indivisibile. Tale aermazione si precisa meglio con i dati relativi al valore ed ai contenuti del concetto di patria. LUnit dItalia lunione di tutti gli Italiani sotto ununica Patria, aerma il 66,68% degli intervistati e aggiunge, per una pari quota, che La difesa della patria sacro dovere del cittadino , seguendo in ci il dettato costituzionale. Gli ideali unitari ed i valori della Costituzione repubblicana sembrano essere ben vivi nellanimo dei santomeresi, che ribadiscono questo loro sentire con una erezza ed una forza che sinceramente non ci si sarebbe aspettate. Lo ribadiscono in termini negativi (per il 75%) quando negano recisamente che lUnit dItalia non sia mai esistita e, con riguardo al Meridione, quando aermano che se fosse uno stato autonomo vi sarebbe pi ricchezza per tutti. Tant che allaermazione Sarebbe op-

Marzo 2011

portuno tornare agli Stati preunitari una schiacciante maggioranza, il 91,67%, ribadisce il proprio assoluto e inderogabile no! Altrettanto recise sono le risposte negative a proposito della desiderabilit di tante polizie regionali, o riguardo alle aermazioni circa la proposta, da parte di insegnanti e pubblici dipendenti in genere, di dover svolgere il proprio lavoro o b b l i g a toriamente ed esclusiv a m e n t e nelle localit di nascita. sempre il 91,67% a riutare tale ipotesi. I santomeresi mostrano in ci un grande senso della realt; apparirebbe infatti incongruo, oltre che anacronistico,

legare il lavoro al luogo di nascita in un momento storico di massima globalizzazione, in cui sono caduti anche i grossi ostacoli alla mobilit sica e occupazionale rappresentati in passato dalle frontiere degli stati nazionali e che molti lavori di tipo burocratico si svolgono addirittura con modalit telematiche (telelavoro) rimanendo comodamente a casa propria. noto come molte attivit anche italiane (si pensi ad esempio soltanto a certi call-center) vengano svolte addirittura in Spagna, nel Regno Unito o addirittura in India, che al momento sembra divenire davvero il centro mondiale del lavoro svolto telematicamente. Fortemente contrari (83,33%) sono i nostri concittadini anche ad una regionalizzazione delle Forze Armate, e nella stessa misura alla sostituzione dellInno di Mameli con il Va pensiero o alla ipotetica e pi volte ventilata secessione della Padania. Appare dunque dalle risposte come i valori ed i simboli dellItalia Unit siano ancora ben saldi nelle coscienze dei nostri concittadini. La

cosa non pu che rallegrarci e renderci pi sereni. Questo anche alla luce di quanto aermato nellultima serie di domande proposte al vaglio dellopinione pubblica. Tali domande, come si pu ben osservare nella tabella 3 Si infatti chiesto per quale entit lintervistato sarebbe disposto a dare la proprio vita. Anche a questo riguardo una larga maggioranza (66,67%) ha risposto per difendere lItalia, mostrando come questo sia il bene maggiore da tutelare e da difendere anche con il sacricio della propria vita. Non altrettanto per avviene con le altre opzioni di risposta. Soltanto il 25,00% infatti darebbe la vita per difendere lEuropa, lAbruzzo e la stessa SantOmero, mentre pochi di pi, il 33,33%, si sono dichiarati disponibili al sacricio estremo per difendere il proprio popolo. Sono dati questi che da un lato confortano,

gradualit e della relativit della scala dei valori in cui si dispongono le altre realt territoriali. Ci che in fondo stupisce non tanto che manca un sentimento di forte identicazione con lEuropa e lAbruzzo, che sono in realt delle entit quasi esclusivamente di tipo amministrativistico o geograco, ma che siano cos basse le quote di chi considera come valore difendere la propria citt e soprattutto il proprio popolo, la gente con cui vive. Viene in fondo da chiedersi se i santomeresi amino davvero il proprio paese e se abbiano un sentimento di identit comune, se cio si considerino un corpo unitario allinterno dei conni comunali. Dai dati emersi non sembrerebbe. A fronte del paradosso che vedrebbe i santomeresi ritrovarsi uniti nei valori e negli ideali nazionali e divisi nel proprio comune e nel proprio popolo, al di l di ogni lettura allarmistica, da considerare come questo possa rappresentare soltanto laccentuazione di quello spirito particolaristico ed individualista che sarebbe tipico dellitaliano medio. Lideale nazionale inne accende gli animi e guida ad egregie cose, no a dare la

in quanto indici del possesso di quel sentimento di identit nazionale che proprio simboleggiato dallUnit della patria, ma che dallaltro lato fanno riettere sulla

vita; il particolarismo del quotidiano che fa emergere le dierenze, le dissomiglianze, le diverse posizioni di status nella scala sociale, viene vissuto in senso limitativo, forse come un peso un po troppo coartante ed invadente, percepito con dicolt e con qualche disagio. Ma non tutto questo alla base della logica del nimby? Mi sento cittadino del mondo, disposto anche a dar la vita per la mia patria, ma a casa mia, in buona sostanza, io sono sovrano e il resto del mondo deve transitare not in my back yard, fuori dal mio cortile. Le risposte al sondaggio, proposto dalle pagine del nostro giornale nel numero di settembre, ci sono pervenute per e-mail, sono state inviate a mezzo del gruppo facebook e anche riconsegnate a mano. I relativi dati sono stati elaborati statisticamente e presentati in percentili nelle tabelle che si riportano.

Marzo 2011

3
Ziggurat
compivano altres vere e proprie cerimonie destino, no al Burj Dubai, il grattacielo pi rituali nel corso dalle quali si potevano scru- alto al mondo, inaugurato il 5 gennaio 2010 tare i corpi celesti al ne di trarne auspici e proprio nellomonimo emirato arabo, che si profezie. Laboratori scientici dunque, che alza per oltre 828 metri, voluto dallo sceicco possono far pensare allo sviluppo dei primi Mohammed bin Rachid Al-Maktoum (160 rudimenti della scienza astronomica, o edici piani abitabili dei quali 18 riservati allhotel di culto in cui, per propiziarsi la divinit, si ed agli appartamenti di Armani), appaiono svolgevano riti esoterici legati alla prostituzi- quasi unespressione concreta della vanit one sacra, eramonumentalistino comunque ca delluomo che visibili e conincita a costruire crete rappreesempi elevati sentazioni del proprio vano del potere di potere terreno. scienziati, Resta da chiedersi grandi sacse siano simboli erdoti o di di status, espressovrani, come sioni di ricchezza Assurbnipal, o anche motori che i greci di sviluppo sociochiamavano economico. Di SantOmero - Panorama dal Colle della Croce - Anni 20 Sardanaplo, certo il simbolo che si autodenisce iniziato nella scienza dei esoterico di una volont di dominio, che sppresagi del cielo e della terra. inge a lasciar traccia di s, istiga a modicare Gli emuli della torre di Babele nel corso dei la realt a propria immagine e somiglianza. secoli sono stati tanti. Sono mutate le mo- La tentazione dello ziggurat dunque semdalit di costruzione, sono cambiati i ni e le pre fortissima. Che si tratti di luoghi di culto destinazioni duso, ma gli esempi nella storia o di laboratori scientici, di osservatori asuniversale non mancano. Dal Faro di Ales- tronomici o di pagani templi del piacere, di sandria di Egitto, che con lo ziggurat-giardi- confortevoli resorts o di lussuosi condomni no pensile di Babilonia era tra le meraviglie il discorso poi non cambia molto. del mondo antico, alle Twin Towers dal triste alvarodemendoza@hotmail.it

Nella Bibbia, libro della Genesi, capitolo XI, il Signore li disperse su tutta la terra (Genesi, versetti 1,9, scritto che la torre di Babele v. 9). Quella di Babele non fu tuttavia lunica si trovava nel paese di Sennaar, regione geo- torre di quellarea, anzi pare che nel mondo graca compresa tra il Tigri e lEufrate pi antico ogni citt avesse una propria torre. Gli nota come Mesopotamia e che coincideva archeologi fanno in aggiunta rilevare come sostanzialmente con lattuale Iran. Gli uo- ogni citt mesopotamica abbia grandi ammini, in buona parte pastori e nomadi, in massi di pietrame che potrebbero testimouna delle loro migrazioni arrivarono dunque niare la distruzione di una torre alta no al in quella terra fertilissima e vi cielo. Erano gli ziqqurat si stabilirono. Tutta la terra, o ziggurat, dalla radice allepoca, aveva una sola lingua zqr che vuol dire costrue utilizzava le stesse parole. Si ire in alto, verosimilmente dissero cos luno con laltro: dei templi, fatti ad imitaziVenite, facciamoci mattoni e one della montagna sacra cociamoli al fuoco. Il mattone mitica sede divina, molto serv loro da pietra e il bitume simili alle piramidi a grada cemento. Poi dissero: Venite, doni dellAmerica centrale. costruiamoci una citt e una Erodoto, grande storico torre, la cui cima tocchi il cielo greco della met del quinto e facciamoci un nome, per non secolo avanti Cristo, giunto disperderci su tutta la terra. a Babilonia, descrive un ginoto come il Signore scese a gantesco ziggurat composto vedere la citt e la torre che gli Palazzo Marchesale - Prima met di otto torri sovrapposte e del 900 uomini stavano costruendo e con un tempio sullultima, volle punire quellatto di superbia costru- cio la nona. Lo stesso sostiene che, sulla ire no al cielo ed eguagliare laltezza divina sommit, fosse situato un letto, anch si non soltanto distruggendo la costruzione, consumasse il legame sacro tra la grande sacma costituendo di fatto tante trib dierenti erdotessa e il sovrano in veste di Dio. Diodoro e anche confondendo le lingue, in modo che Siculo, altro grande storico greco di origine nessuno pi comprendesse la lingua dellaltro. siciliana, vissuto tra il 90 ed il 27 a.C., afPer questo la si chiam Babele, perch l il Si- ferma invece che esistevano per osservare la gnore confuse la lingua di tutta la terra e di l grandezza del rmamento e i suoi astri. Vi si

Reportage fotograco sullalluvione del 1-2 Marzo 2011

Bivio di SantOmero

Campo Sportivo Comunale - SantOmero

Ponte sul Salinello in Loc. Villa Ricci

La furia dellacqua

Sottopasso uscita A14 Mosciano S. Angelo

Il letto del Salinello mangia un pezzo della Statale 262

Ponte sul Salinello in Loc. Salino

Il letto del Salinello

4
Lorgoglio di essere donna
Fragile,opulenta donna, matrice del paradiso sei un granello di colpa anche agli occhi di Dio malgrado le tue sante guerre per lemancipazione (A. Merini) Da poco si spento leco della festa della donna (questanno in verit svoltasi un po sotto tono a causa della crisi economica): cene, banchetti, balli, spogliarelli. Da anni si perso il vero signicato della ricorrenza dellotto marzo a favore di motivazioni commerciali. Questo giorno, dedicato alle donne, ha una denominazione molto pi signicativa Giornata internazionale della donna. Ricorda infatti il percorso di un secolo di storia, un cammino lungo, complesso, durante il quale le donne di tanti paesi hanno lottato e soerto per la loro emancipazione e libert. pur vero che, purtroppo, per molte quella serata rappresenta uno dei pochi momenti di evasione da una realt non sempre rosea. Non bisognerebbe per dimenticare lepisodio storico che ha determinato tale ricorrenza. Era il 1908 quando 129 operaie (in gran parte immigrate anche italiane) dellindustria Cotton di New York scioperarono per alcuni giorni in segno di protesta contro le disumane condizioni in cui erano costrette a lavorare. Mister Johnson, datore di lavoro, dopo qualche giorno, blocc le porte dello stabilimento per impedire alle operaie di uscire. Divamp un incendio e tutte morirono arse dalle amme. A loro ricordo, come simbolo delle vessazioni pensatori ribadivano la soggezione della donche la donna ha subito nel corso dei secoli e na alluomo. Gioberti cos si esprimeva:la come punto di partenza per il riscatto della donna in un certo modo verso luomo ci propria dignit, sorto l8 marzo. Anche il che il vegetale verso lanimale, menore-simbolo (per altro scelto dalle italiane) tre Rosmini:Compete al marito, secondo ha una sua giusticazione: la convivenza della natura, la mimosa come tutte le essere capo e signore. acacie simboleggia la rinasAngelo del focolare, ancella cita; nellaspetto appare della casa, fattrice, queste fragile, ma nasconde vitalit ed altre dello stesso tenore e robustezza che evocano erano le denizioni che si lenergia, in massima parte davano in genere alle donne. celata, nella femminilit. Le ragazze ebbero la facolt Teniamo a mente le lotte di frequentare il liceo ed ische le donne, molto pi decriversi alluniversit solo gli uomini, hanno dovuto nel 1874, ma fu nel 1900 sostenere per occupare nella che si registrarono 250 presociet il posto che era stato senze femminili negli atenei. sempre loro negato ma soSicuramente erano ragazze prattutto le tante donne che fortunate essendo riuscite hanno combattuto con Egon Schiele - Donna seduta - 1917 a strappare il consenso al determinazione, soerenza capo-famiglia, oltre che ape spesso in solitudine fra le mura domestiche partenere ad un ceto abbiente. In questi anni per rivendicare una maggiore autonomia sorgono associazioni, legate a vari partiti e a nelle scelte importanti della propria vita. diverse ideologie (cattoliche, laiche). Nel Pari dignit, pari opportunit: occupare il 1861 Papa Leone XII emana lenciclica, posto che spetta in base agli eettivi meriti RERUM NOVARUM nella quale veniva personali e non alla conformazione anatom- arontata, per la prima volta, la questione ica, questo lobiettivo. Non passato molto sociale dalla Chiesa ma, per quanto attiene tempo da quando la donna era ritenuta un le donne fra laltro si legge:le donne sono accessorio del capofamiglia (padre prima, fatte da natura per i lavori domestici, i quali marito poi). Nel risorgimento molti illustri grandemente proteggono lonest del sesso

Marzo 2011

Eravamo felici ma non lo sapevamo


Sar perch ormai ho superato i sessanta, sar perch sono in pensione, sar perch gli anni che viviamo sono piuttosto dicili e tolgono la speranza al futuro, sempre pi frequentemente mi sovviene di pensare alla mia giovinezza, con nostalgia e rimpianto. Cominciammo ad uscire fuori da SantOmero con linizio della scolarizzazione di massa sul nire degli anni 50, per andare a studiare a Teramo, Ascoli Piceno o addirittura a Fermo. I nostri genitori, quasi tutti operai, piccoli artigiani ed impiegati, cominciarono a capire che anche le donne, con un pezzo di carta in mano, avrebbero potuto migliorare la loro condizione ottenendo pi facilmente un posto di lavoro pi decoroso e meno faticoso del loro. Iniziava la nostra evoluzione e se no a quel momento leducazione ricevuta ci faceva accettare tutto quello che ci veniva imposto, da allora cominciammo a far sentire la nostra voce e ad esprimere i nostri pensieri, e ogni piccola cosa che con grande fatica riuscivamo ad ottenere dai nostri genitori era una conquista; e dire che ci accontentavamo veramente di poco! Frequentavamo assiduamente la Chiesa, in particolare lAzione cattolica stata per tanto tempo il diversivo principale delle nostre Domeniche (altro che discoteche!). Frequentarla era per noi la cosa pi normale del mondo perch era pur sempre un modo per uscire di casa e relazionare sede del catechismo dalla Chiesa di SantOmero a Giulianova Paese (la spiaggia la vedevamo solo dallalto); nonostante tutto, riuscivamo ugualmente a divertirci e quelle giornate nella loro semplicit e genuinit ci permettevano di allontanarci dalla quotidianit. Le nostre aspettative di divertimento erano comunque quasi interamente riposte nel Natale. Come erano belli quei giorni! Tutto era coinvolgente sia per laspetto religioso, sia per quello pi profano. Ogni sera in tanti, giovani, adulti e anziani ci si riuniva in case diverse per giocare a carte e a tombola. Imperdibile era il Mercante in Fiera a casa di Ndun lu barbir, e della mitica Teresina, la storica benzinaia di SantOmero. Ndun con le carte da gioco era formidabile e per quei fortunati che erano invitati, erano le serate pi attese: tanta compagnia, tanti dolci, tanto divertimento con pochissimi spiccioli e Ndun come intrattenitore impareggiabile! Oggi, dopo tanti anni, mi rendo conto che quellatmosfera e quelle situazioni sono irripetibili perch, purtroppo, noi non siamo pi gli stessi e ricordare quei momenti che, nel bene e nel male, hanno segnato la nostra giovent anche un po triste in quanto c la consapevolezza che sono trascorsi troppo velocemente; quella consapevolezza che spesso mancata quando eravamo l, da giovani, a viverli. Come dire: eravamo felici, ma non lo sapevamo! Franca Tarquini

Gita a Lanciano con Don Mario: Concettina Viscioni, Maria Antonietta Pediconi, Maria Pia e Olga Di Giovanni, Franca Tarquini, Daniela Cagnetti, Alfredo Di Addezio

con gli altri, per fare scampagnate, piccole gite nei dintorni e anche recite teatrali. Quando iniziavano le vacanze estive le cose non cambiavano di molto perch le nostre mamme (alle quali non passava neanche per la mente che avessimo bisogno di svagarci) altro non facevano che metterci in mano lago in quanto dovevamo assolutamente preparare il corredo; le nostre vere vacanze si riducevano, quindi, a quei pochi giorni in cui ci permettevano di andare, sempre con lazione Cattolica, al campeggio a Giulianova in una grande villa di propriet della curia che nel corso dellestate ospitava solo ragazze provenienti dalle varie Diocesi della provincia anche se, nella sostanza, trasferivamo solo la

debole. Durante il periodo fascista furono coniati tanti slogan che certamente umiliavano le donne:la maternit sta alle donne come la guerra sta alluomo, La donna deve stare sotto la sudditanza delluomo perch si ravvisa inferiorit spirituale, culturale ed economica (Politica della famiglia - Loffredo). Nonostante la scarsa considerazione che si ha delle capacit intellettuali delle signore, e gli innumerevoli pregiudizi (uno per tutti: sbalzi umorali dovuti al menarca ne inciano la serenit di giudizio e coerenza), lemancipazione, anche se a piccolissimi passi, va avanti. E doveroso ricordare insieme alcune epocali conquiste delle donne italiane: 1907 una donna ottiene la patente di guida; 1946 diritto al voto anche alle donne; 1951 prima donna Sottosegretaria al governo; 1966 anche alle donne viene aperta la carriera in magistratura; 1975 nuovo diritto di famiglia (non pi la subordinazione nei rapporti personali e patrimoniali della moglie al marito); 1976 carica di Ministro del Lavoro; 1976 Presidente della Camera dei Deputati; 1981 abrogazione legge sul delitto donore (un delitto perpetrato da un marito, padre, fratello, al ne di salvaguardare lonore veniva sanzionato con pene molto ridotte). Oggi le donne dovrebbero essere padrone di se stesse e godere delluguaglianza sotto tutti gli aspetti, ma non sempre cos, certamente la strada per arrivare qui stata impervia, si raggiunto un ottimo traguardo, per ancora siamo in salita poich quotidianamente molte devono battersi per una vita dignitosa e limpida per se stesse, per i gli, per la famiglia. Tantissime (la stragrande maggioranza) non accettano lumiliazione di essere ridotte ad oggetto, di scendere a compromessi pur di vivere nel lusso e raggiungere emeri obiettivi. Non vogliono barattare la loro libert in cambio del successo. Sono consapevoli che luomo non si pu identicare solo nello stereotipo del maschio, che per essere ritenuto tale, deve mostrare la propria virilit, pu essere sicuramente altro. Conquistano con sacrici, rinunce, meriti e capacit le mete. Molte lavorano, senza raggiungere la fama, nellombra e, con il loro quotidiano impegno, dimostrano che luguaglianza fra i sessi possibile. Meritano rispetto! Alcune (poche) invece, con il loro comportamento cancellano un secolo di storia scritta per conquistare libert e dignit. Sono pronte a barattare il proprio corpo, a farsi scegliere dal maschio, a vendersi, ad umiliarsi oendendo la cultura e la moralit laica o cattolica che sia. Siano orgogliose le donne che hanno raggiunto o vogliono raggiungere senza asservirsi a chicchessia, ma con sacricio, i loro obiettivi. Procedano a testa alta per sfatare il detto piuttosto volgare La donna siede su una miniera doro dimostrando che s il tesoro ce lhanno ma in testa e nel cuore. Chi pronto a dar via le proprie libert fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita n la libert n la sicurezza (B. Franklin 11 nov. 1755). Naturalmente rivolto ad entrambi i sessi . Vera Cristofori

Marzo 2011

5
Musica Gari-Baldino
mente il disco pi brutto della loro produzione) e i segnali di ripresa visti con Accellerate escono con la loro 15 fatica in 31 anni di storia: Collapse into now. Se Accelerate partiva dallesigenza di realizzare brani brevi e di impatto immediato, Collapse, registrato interamente a Berlino, ci mostra il lato dei Rem pi passionale ed epico con canzoni pi ariose e meglio denite. Il risultato convincente ma con qualche caduta di tono come Mine Smell Like Honey e Every day is your to win che per non vanno a rovinare il giudizio, ampiamente positivo, del lavoro. Discover REM al 100%, mentre Oh my Heart e It happened today (con la partecipazione di Eddie Wedder dei Pearl Jam) sono uno splendido intermezzo folk che precedono di poco la tirata That someone is you prima del gran nale con Blue cantata insieme alla poetessa del rock Patty Smith. Se amate i Rem, questo disco non vi deluder. Se non li conoscete, Collapse into now un buon compendio (in senso positivo) della loro carriera trentennale. Fabrizio Cardelli

Radiohead vs REM
Sparire per poi improvvisamente ritornare e pubblicare, appena una settimana dopo lannuncio, il loro nuovo e attesissimo album. Con kings of the Limbs i RADIOHEAD tornano a sorprenderci ed , in un certo senso, il disco che ci si aspettava. Rimane poco della bellezza pop del lavoro precedente, In Rainbows; qui si osa di pi ed il risultato un po una sorta di compendio della loro produzione di questultimo decennio, tra sperimentazioni e melodia. Non un lavoro pop, non elettronica, non rock ma una via di mezzo composta da 8 canzoni (poche rispetto alla loro media di 12) abbastanza dicili per chi preferisce limmediatezza e la melodia ma che, con un ascolto pi attento e approfondito (e un po di pazienza), regalano emozioni. Tra tutte le canzoni segnaliamo liniziale Bloom un brano ipnotico in bilico tra elettronica e sinfonia e la splendida ed eterea Codex. Un disco breve - trentasette minuti - ma corposo e, forse, il pi intimo e dicile della loro storia. A tornare sono anche i REM che dopo lo scivolone di Around the Sun (probabil-

Film
Buena Vista Social CLub
Buena Vista Social Club (1999) un film documentario di Wim Wenders sulla musica di Cuba. Buena Vista Social Club era il nome di un club riservato ai neri nellAvana degli anni della dittatura. Nel 1959 il club fu chiuso assieme a tutti quei luoghi che potevano ritenersi retaggio del degrado del passato. Quasi quarantanni dopo la chiusura del club, un gruppo di all star cubane, tutte oltre gli ottanta, alcuni oltre i novanta, si fondono nellAfro-Cuban All Stars. Il disco, dal nome Buena Vista Social Club, esce nel 1996. Wenders filma le session e non perde loccasione di registrare il gruppo in una famosa performance alla Carnegie Hall di New York. il 7 settembre del 1999 quando esce il film-documentario, che anchesso un successo strepitoso, incassando in tutto il mondo 23.002.182 dollari. Il film stato nominato per un Academy Award per il miglior film documentario nel 2000 ed ha vinto il premio come miglior documentario nel European Film Awards. Nel film tutti raccontano di quegli anni lontani, del Club in cui si esibivano e naturalmente Wenders non ignora La Havana, la povert, i colori, le vecchie Cadillac rimaste l dai tempi di Batista, gli alberghi lussuosi rovinati dal vento e dal mare, le prostitute, i mendicanti, i bambini che rincorrono i turisti. Il film comincia col grande concerto di New York del gruppo e, ricordo dopo ricordo, ritorna al concerto. Da allora i musicisti, vitali, eterni, girano i teatri del mondo e vendono milioni di dischi come Ibrahim Ferrer, Compay Segundo, Rubn Gonzlez, Eliades Ochoa. Un grande film, senza dubbio il miglior Wenders Antonello Cristofori

Libro
Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere
Tanto tempo fa, i marziani e le venusiane si incontrarono, si innamorarono e vissero felici insieme perch si rispettavano e accettavano le loro differenze. Poi arrivarono sulla Terra e furono colti da amnesia: si dimenticarono di provenire da pianeti diversi. Da anni Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere un bestseller mondiale, costantemente presente nelle classifiche di vendita di numerosi Paesi. Il libro di John Gray - che intanto ha raggiunto fama planetaria diventando un vero e proprio guru della coppia - si basa su un pensiero tanto semplice quanto efficace: gli uomini e le donne hanno due diversi modi di pensare, di parlare, di amare. I comportamenti di uomini e donne assumono quindi spesso significati diametralmente opposti. Per esempio, tanto luomo in determinati momenti della sua giornata ha bisogno di ritirarsi nella sua caverna, in solitudine, quanto la donna, alle prese con le stesse problematiche del partner, sente di dover condividere i propri sentimenti con gli altri. Il dialogo, contrariamente a quanto si possa pensare, non per impossibile, anzi: dal momento che si imparano a riconoscere e apprezzare le differenze tra i due sessi, tutto diventa pi facile, le incomprensioni svaniscono e i rapporti si rafforzano. E, cosa pi importante, possiamo imparare ad amare e a sostenere nel modo migliore le persone che sentiamo vicine. Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere un libro illuminante e divertente, che fornisce un punto di vista originale sulla vita di coppia, aiutando realmente i lettori a fare chiarezza nel meraviglioso caos dellamore. Antonello Cristofori

6
Personaggi santomeresi: Gnor Gig

Marzo 2011

stato un grande medico, un uomo colto e dap... (che in seguito, appena potremo, ci ale di canfora e morna con sotto il vestito, Il dott. Tanzj raggiunto un primo obiettivo: aigeneroso, che ha amato gli abitanti di questa sdebiteremo con te). Il medico per non si il- indossato frettolosamente, la camicia da notte. utare chi aveva bisogno di cure, si impegn con vallata facendo della professione una missione. lude, conoscendo le risorse pecuniarie dei pi, Era lunica occasione che io ricordo, in cui non passione per fornire i mezzi per farlo al meglio. Si sempre impegnato per dare alla Val Vibrata sapeva che quel c dap sarebbe rimasto un curava labbigliamento. A volte la mia richiesta Riteneva indispensabile creare una struttura una struttura ospedaliera pubblica eciente. impegno insoluto. Perci provvedeva, a volte, di aiuto era dettata solamente dalla paura e non pubblica, ovvero un ospedale che accogliesse Tutti lo chiamavamo con aettuoso rispetto a fornire anche i farmaci prescritti. Luigi Tanzj sapevo valutare la necessit o meno di un in- i vibratiani. Super mille dicolt e sicuraGnor Gig, tutti per lui eravamo o bello. aveva un aspetto burbero, ma non era certo tervento medico e nellindecisione correvo da mente anche lo zoccolo pi duro costituito dai Luigi Tanzi nacque a Sant Omero il 24 luglio privo di humor. Si narrano tanti aneddoti di- Tanzj. Ebbene lui non mi ha mai rimproverato potentati privati del territorio. Ebbe inizio da 1895. Giovanissimo si laure in medicina presqui la storia dellospedale di SantOmero. Presso la Regia Universit di Napoli specializzanso la casa dietro le mura, citata nel lascito tesdosi, poi, in chirurgia generale. Nellospedale tamentario del marchese Alvaro De Mendoza, di Tivoli, dove inizi a esercitare la professione avvi uninfermeria, dotata di attrezzature fu prima assistente poi aiuto delleminente indispensabili e due posti letto. Fu il padre, chirurgo prof. Parrozzani. Lo attendeva, nella dott Giuseppe Tanzj (Gnor Pipp) ad aiutarlo citt laziale, una brillante carriera alla quale economicamente per permettergli la realizzazirinunci, lasciando increduli e stupiti il suo one dei suoi nobili desideri. Nel 1930 nacque maestro e i suoi colleghi, per i quali Luigi lOpera Pia Ricovero di Mendicit con Cura rappresentava un punto di riferimento, per degli Infermi Poveri, amministrata dalla Contornare in questo piccolo e sconosciuto paese gregazione di Carit di SantOmero. Gnor ad esercitare la professione. Il suo rientro a Gig esercit la professione sia come medico SantOmero fu capito e apprezzato negli anni condotto che come chirurgo avvalendosi seguenti, soprattutto dai compaesani. Vinse per gli interventi di una certa rilevanza della il concorso per Medico Condotto e Uciale collaborazione di colleghi di fama. Grazie Sanitario, che svolse sin da subito con lintento allinteressamento del consuocero, prof. Vindi migliorare le condizioni socio-igienico-sanicenzo Monaldi, senatore della repubblica e poi tarie della popolazione. In un rapporto redatto Ministro della Sanit, a cui con passione espoper il Ministero della Sanit denunci duraneva ad ogni incontro la necessit di una strutmente le problematiche dei cittadini, le carentura pi idonea, linfermeria crebbe strutturalDa sinistra davanti: dott. Tanzi, Gennaro Cristofori, Virgilio Di Francesco, Vito Pelliccioni. ze sanitarie, le loro cause e gli egoismi di coloro mente e qualitativamente, tanto che nel 1951 Dietro i dottori Pilotti, Di Marcantonio e De Sanctis che riteneva massimamente responsabili. Denalmente il nostro paese ebbe un Ospedale scrisse con accenni lirici il territorio comunale vertenti: valga uno per tutti. Una mattina di n ha mostrato mai disappunto, irritazione o di terza categoria. Continu negli anni ad esquindi cos si espresse:la massima parte de- buonora si vest in modo impeccabile, come al contrariet costatando che il suo intervento era ercitare la professione con la stessa devozione gli abitanti agricola e vive in abitazioni che solito, non dimenticando limmancabile papil- stato superuo. Credo che di episodi simili ne di sempre. Conosce tutti gli acciacchi dei non rispondono alle buone regole delligiene. lon, la moglie, la signora Ada, donna distinta, siano accaduti tanti, non solo a me e alla mia suoi pazienti e per ogni Fio Bello ha una riMoltissime contengono un numero esuber- ranata e colta, nel salutarlo gli chiese dove famiglia. Appare allora evidente la sua nobilt cetta medica e psicologica. Dal 1953 al 1963 ante di persone. Questo territorio ben vasto andasse cos presto. Gnor Gig con imper- danimo e come avesse interiorizzato il giu- Tanzj lasci lattivit di chirurgo ospedaliero, (2769 ettari) , per oltre la met, posseduto da turbabile sorriso le rispose:Ada, oggi vado a ramento di Ippocrate. Per raggiungere i suoi essendo questo ruolo incompatibile con quello appena tre milionari, ai quali dovrebbe essere riscuotere qualche C dap. numerosi pazienti utilizzava, quando possibile di U. Sanitario. Lospedale diverr Ente Puba cuore la salute dei loro coloni ma non pon- Ricordo che la mia famiglia era esonerata dal lauto, ma generalmente, essendo le strade di blico Ospedaliero denominato Istituto di Cura gono troppa cura nella costruzione delle case. rito della riscossione in quanto, sebbene in campagna semplici tacciati su terra battuta, e di Ricovero. Per cinque anni (1963-1967) Spesso sono costrumodo pi che dig- ricorreva al calesse sar Presidente ite di sola creta misnitoso, viveva in guidato dal fedele dellEnte, durante ta a paglia ovvero le povert, ed era is- Antonio Bronzi. i quali, grazie alla PINCIAIE, oscucritta nellapposito Gigino, come messa in funzione re ricettacoli per i elenco dei poveri lo chiamavano i di nuovi reparti germi infettivi. Lo del Comune per- familiari, coltie servizi si regscoramento assale il tanto usufruiva- vava due passioni: istrarono ottimi medico che vi enmo della gratuit lautomobilismo e risultati a livello tra.... Sono anni dellassistenza sani- la letteratura. Era sanitario ed ecoveramente grami (la taria. Avevo nove estimatore (oggi nomico in tutta la cosiddetta Mutua anni quando mia si direbbe fan) Val Vibrata, grazie nascer nel 1943), madre si ammal in di Achille Varzi, ai posti di lavoro i benestanti si conmodo piuttosto se- grande pilota anche si vennero a tano sulle dita di rio e ci lasci. Du- tagonista di Tazio creare. Il sogno una mano, i poveri rante la malattia, Nuvolari. Quando della sua vita si sono tanti, troppi. durata dieci anni, occasionalmente realizza nel 1966 Le visite mediche visse tra il letto di viaggiavo con lui allorch viene apvengono remunercasa e quello di vari sulla Lancia Approvato il progetto ate con i prodotti ospedali. Nelle not- pia con guida a del Nuovo Ospeddella terra che, spesti in cui le sue con- destra personalizale, che purtroppo so, sono scarsi o indizioni peggiora- zata mi mostrava sar funzionante esistenti per cause vano, seminudo la tecnica di Varzi solamente 17 anni meteorologiche o correvo a chiedere nellarontare le dopo, per ingperch prioritariaaiuto a Gnor Gig. curve, ci divertihippi burocratici, mente destinate alle Appena suonavo vamo entrambi. quando ormai lui numerose bocche il batacchio del Amava la letnon potr pi veDott. Luigi Tanzi Il vescovo di Teramo Abele Conigli in visita allospedale da sfamare in famigrande portone, la - teratura ma in dere realizzato il sogno nella vecchia sede - anni 60 glia. I pazienti, imbarazzati ma ottimisti, per nestra della sua stanza da letto si illuminava, egli modo particolare della sua vita, per il mostrare la loro riconoscenza si esprimevano si aacciava e mi tranquillizzava:Fio bello, va DAnnunzio di cui nessuna opera gli era scon- quale aveva lottato, sperato, lavorato intensasempre con la medesima frase:Gnor Gig, c a casa che arrivo!!!. Infatti eccolo arrivare con osciuta, anzi ne aveva memorizzate gran parte. mente. Gennaro Cristofori

SantOmero - Tel. 0861 818267 Nereto - Tel. 0861 843117

Avviso ai collaboratori Si invitano quanti inviano articoli per la pubblicazione a non superare una cartella di testo (max 20-24 righe, corpo 14, spaziatura singola). La redazione si riserva comunque di ridurre o sintetizzare gli scritti inviati per adattarli allo spazio disponibile.

Marzo 2011

7
Soft air
tettivi, pur mantenendo una gittata (40 - 50 m) ed una precisione accettabile (le rosate vanno dai 10 ai 20 cm). Questo rende le ASG sicure ed utilizzabili tranquillamente per il soft air Soft air e guerra? NO! Il Softair uno sport come gli altri ma a dierenza di altri sport per vincere non si devono usare solo i propri muscoli ma bisogna usare prima di tutto la testa. Avere quindi prima una precisa tattica ed una squadra su cui contare e solo in un secondo tempo usare i muscoli per correre, saltare fossi, ecc.. Cosa pensi delle persone che deniscono i club di soft air come paramilitari? Penso che dovrebbero provarlo di persona prima di giudicare. Il soft air uno sport dove non muore nessuno e alla ne di ogni partita le squadre avversarie si riuniscono e si complimentano del gioco di squadra svolto. Parlami del vostro club! Il nostro club si chiama Comsubin s.a.t. ed nato nel 2010. I responsabili sono Renato De Bartolomeis (Presidente), Mario Ippoliti (Vicepresidente ), Pierpaolo Azzari (Segretario), Raaele DAntonio (Tesoriere) ed i consiglieri Roberto De Bartolomeis, Giampaolo Sabini, Arduino Di Pasquale. In cosa consiste un addestramento tipo? Esistono diversi tipi di addestramento, si va dal conquistare la bandiera altrui, ad eettuare vere e proprie pattuglie di ricognizione per conquistare obiettivi di diversa natura (testimoni, materiali, eccetera) naturalmente neutralizzando gli avversari bersagliandoli con le apposite armi ad aria compressa ed eliminandoli cos dal gioco. Quali sono i principi base che ogni membro del club deve rispettare? Lunico regolamento, oltre alla massima seriet in gioco, luso degli occhiali protettivi dallarrivo in campo alla ne della partita. Le regole di base sono anche regole di buon senso, in particolare non bersagliare giocatori che siano sprovvisti di protezione agli occhi; non bersagliare giocatori a distanza ravvicinata; non bersagliare per alcun motivo animali; se vieni colpito dichiaralo subito gridandolo forte COLPITO!; se durante uno scontro pensi di essere stato colpito, nel dubbio dichiarati colpito, ci guadagnerai in onest e si eviteranno interruzioni e discussioni durante la partita, ricorda che avrai tempo per rifarti. Bisogna darsi dellavversario. Onest e buon senso sono regole doro di questo gioco. A volte si possono anche trovare i cosiddetti highlander, coloro che anche se gli spari da 2 metri non si dichiarano mai colpiti, prima o poi vengono oggettivamente riconosciuti ed espulsi dal gruppo. La base del softair sempre la correttezza e lonest. Se siete curiosi e volete provare potete giocare con noi e verrete forniti di occhiali protettivi, fucile, batteria e pallini. Per informazioni contattare Renato De Bartolomeis al numero 3472783349. Antonello Cristofori

Intervistiamo Renato De Bartolomeis, presidente del primo club di soft air del nostro territorio. Cos il soft air? Il Soft Air e un gioco di simulazione di guerra reale in cui si usano delle armi ad aria compressa o Air Soft Gun (ASG). Ci si diverte simulando un combattimento tra eserciti che hanno una propria missione da portare a termine. Dove si gioca? I campi da gioco si dividono in varie tipologie: boschivi, sabbiosi, urbani. Noi di solito ci alleniamo nel bosco adiacente la Fonte Vecchia, sotto SantOmero. Che tipo di armi si usano? Le Air Soft Gun sono modelli in scala 1:1 di vere armi da fuoco, ma hanno allinterno un meccanismo che funziona ad aria compressa a bassa potenza (sotto 1 Joule) che lancia dei pallini di plastica del diametro di 6 mm, chiamati BB bullets. Parlando di armi ad aria compressa, esiste la possibilit che qualcuno si faccia male? La velocit di uscita di questi pallini e abbastanza bassa da non creare pericoli ad una persona munita di occhiali pro-

Polisportiva SantOmero
La Polisportiva SantOmero nasce nel Luglio 2010 dalla volont di alcuni giovani compaesani di proporre qualcosa di nuovo, unopportunit ricreativa e con il forte spirito di aggregazione. Come intuibile dal logo e come espressamente citato nel nome, la Polisportiva SantOmero intende promuovere lo sport sul territorio comunale, con un occhio ai giovani, ma sicuramente aperti a ogni fascia di et. La prima attivit messa in atto la formazione di una squadra di calcio a 7, categoria open, con iscrizione al campionato CSI nazionale nella fase provinciale di Teramo. Gli affiliati della squadra sono di tutte le et, dai 50 ai 20, e di tutte le esperienze calcistiche, da ex professionisti a persone che non hanno mai messo gli scarpini. Lesperienza in questi 6 mesi di attivit a riscosso diverso entusiasmo sia per i risultati agonistici essendo gi qualificati per le fasi finali provinciali sia per leffetto dei tifosi (amici, spose e parenti) ma anche del gruppo storico Cani Sciolti, sempre presenti alle partite, che per lentusiasmo di tutti i componenti la squadra. Il grido solo uno tutti a Rimini per la fase finale nazionale. Un ringraziamento va a tutte le persone che hanno collaborato e anche nel loro piccolo dato un contributo sia economico che fattivo nella realizzazione del progetto. In primis Alluminio Val Vibrata sponsor primario e nella persona di Stefano Di Emidio prodigo nella realizzazione del progetto insieme allattuale presidente della polisportiva Piergiorgio Spinozzi. Il ringraziamento va anche a tutte le altre attivit economiche che hanno dato il loro contributo. Gli atleti (ovviamente con leccezione non professionale del termine) attivi nel progetto sono tutti ragazzi uniti in prima istanza da un rapporto di amicizia e lintegrazione sia con le persone pi mature che con le pi esperte stata la vera scommessa che possiamo al momento dire vinta. Si sono anche riscontrate varie difficolt come la mancanza di strutture appropriate sul territorio in grado di poter facilitare lattivit di aggregazione coinvolgendo negli allenamenti e nelle attivit goliardiche anche persone non direttamente coinvolte nel progetto. Questa non vuole essere una critica ma uno sprone affinch tali iniziative trovino sia nella partecipazione/aggregazione sempre maggiore che nella collaborazione delle istituzioni il giusto riscontro ed appoggio incondizionato. Detto ci non vorremmo fermare le nostre attivit a questa prima iniziativa e se volete o avete nuove idee di aggregazione sportiva fatevi avanti senza timore e contattate la Polisportiva al 347.2942939 Composizione della s o c i e t : Pre d i d e n t e : Spinozzi Piergiorgio - Vice Presidente: Di Emidio Gianluca - Segretario: Di Emidio Stefano - Consiglieri: Vannitelli Massimiliano, Belfiore Samuel - Allenatore: Di Stanislao Massimiliano La squadra: Di Francesco Guido; Irelli Antonio, Vannitelli Massimiliano, Acciaroli Marco, Belfiore Samuel, Ciabattoni Davide, Di Emidio Stefano, Di Filippantonio Gabriele, Di Leonardo Gianluca, Di Stanislao Massimiliano, Bolsieri Luca, Gagliardi Marco, Amicone Pasqualino, DAmario Claudio, Di Emidio Gianluca, Di Gennaro Paolo, Di Serafino Pasqualino, Manari Mirco, Camelo Simone, Cardelli Lorenzo, Di Pierdomenico Cristian, Frat Andrea (Capitano), Spinozzi Piergiorgio, Lamaj Altin Piergiorgio Spinozzi

Associazione Pro-Loco SantOmero


Via Renato Rascel, 4 - SantOmero (Te) Tel. e fax 0861 88068 - 3383031124 E-mail: prolocosantomero@hotmail.it

8
Festa 3 giugno
Il Comitato Festa Santo Patrono e Associazione Culturale Universitas Sancti Homeri, in occasione della ricorrenza del 3 giugno, organizzano anche questanno levento che apre le porte allestate santomerese. Il Comitato, costituito nel 2000 per volont del nostro parroco Don Luigi Consorti, che ricopre la carica di Presidente, comprende il Vice Presidente Alfredo Di Addezio, il Segretario Serano Viscioni e i Consiglieri Paolo Di Serano, Renato Fan, Ernesto Azzari, Rosolino Di Sabatino, Guido Ippoliti, Arduino Di Pasquale, Gloria Di Pierdomenico, Gianluca Ippoliti, Leo Galli, Simone Venturini e Gianni Andrenacci. Il concerto nale ha visto approdare a SantOmero cantanti come Ron, Matia Bazar, Enrico Ruggieri, Michele Zarrillo, Stadio, Massimo Di Cataldo, Drupi, Audio 2, Paola Turci, Arisa, Luca Carboni. Consapevoli delle dicolt, condiamo sempre nella generosit che ogni anno i santomeresi e gli operatori economici locali ci dimostrano, dice Paolo Di Serano, non facile riuscire a mettere insieme le risorse necessarie. Finora ce labbiamo sempre fatta, grazie al preziosissimo lavoro di tutto il Comitato ma anche di persone che contribuiscono volontariamente alla questua. Ancora una volta, per la riuscita della festa, non ci rimane che condare in Lui, nostro caro patrono, operatore di mille prodigi e gran pastore della comunit, SantOmero o, aettuosamente per i santomeresi, Sandmir!

Marzo 2011

Gnocchi alla romana


per almeno 15-20 minuti. Macinare finemente nel robot la mortadella. Togliere la pentola dal fuoco e unire luovo, la mortadella, met del grana e una grattata di noce moscata. Rovesciare il composto sul piano di lavoro e livellarlo a 1 cm scarso di spessore, con una spatola bagnata. Pi sar freddo, pi lo strato di semolino avr consistenza, perci bisogna lasciarlo raffreddare. Con un bicchiere o una formina tagliare dei dischi e disporli in una pirofila imburrata; cospargerli con le noci tritate, i fiocchetti di burro e il grana rimasti. Passare in forno caldo a 180 per circa 20 minuti, finch non saranno ben dorati. un piatto nutriente, di poca spesa e soprattutto ottimo. Bianca Tarquini

Dialettezze
Lu mam = s.m. = pl. li mam = luomo nero, il diavolo mammone, lo spavento. Fraseologia: Mo chiame lu mam = adesso chiamo mam = Detto ai bambini per spaventarli e tenerli buoni. Scudellare = s.m.= art. lu, pl. li = piattaia, mobile su cui riporre le scodelle. Li bistije = s.f. pl. = le bestie. Metafora per indicare i bovini allevati nella stalla. Nzimbre = avv. = insieme, in compagnia. Appijecate = part. pass. verbo tr. Appijec = unire, mischiare. Fraseologie: 1) lu pa pijeccate = il pane misto di farina di grano e di mais; 2) sappijecate fave e cici = si sono mischiati fave e ceci, c un miscuglio non separabile di oggetti, ma anche metafora sessuale per indicare che si sono uniti e non si possono pi separare maschi e femmine. Lu sbannmende = s.m. = pl. li = lesposizione degli oggetti che vanno in asta. Mostra degli oggetti venduti allincanto. Asta pubblica. Modi di dire Lu tembe se cagne = il tempo peggiora. Nn steme a jic a pallette = esortativo = non stiamo a giocare con le palline o le biglie come dei bambini, cio stiamo facendo cose serie. Puzza sta cientanne sotta lu camm, puzze sembre de cuntad = proverbio tradizionale = Puoi stare centanni sotto il camino, puzzerai sempre di contadino. Metafora per indicare che chi nasce contadino non potr mai cambiare stato sociale.

Ingredienti per 4 persone affamate: 250 g di semolino; 1 litro di latte intero; 80 g di burro; 80 g di grana; 150 g di mortadella; 1 uovo; 2 cucchiai di gherigli di noci tritate; Noce moscata, sale, pepe q.b.. C qualcuno a cui non piacciono gli gnocchi? Quando si portano in tavola subito festa. Non c regione italiana che non abbia i suoi gnocchi, ma una vera bont sono quelli di semolino, detti anche alla romana. Prepariamoli cos: versare 1 litro di latte intero in una casseruola, salarlo e unire 20 g di burro. Portare al limite del bollore, poi versare a pioggia e lentamente 250 g di semolino, mescolando per evitare grumi; cuocere

Il Capo del Governo


Il capo del Governo si macchi ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbe meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorit di governo. Perch il popolo toller e addirittura applaud questi crimini? Una parte per insensibilit morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attivit criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Cos un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile eetto, un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tuttal pi il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, oensivo per il buon senso della gente a causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia diventato il capo del governo. Ed dicile trovare un pi completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, ntamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di prottatori; mimo abile, e tale da fare eetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare. Elsa Morante *Qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a B. Mussolini...*

Larte come critica sociale


Emilio Patalocchi
ure-oggetto protese verso denitivi e macabri gesti annunciati ineluttabilmente da pistole pronte a sparare, da una lattina di killer-bevanda, da un ibrido fallo di carne e circuiti elettrici, ancora collegato alla rete, ma ridotto allimpotenza, mozzato e sanguinolento. la ritualit disperata di chi si chiede perch non felice, pur possedendo tutti gli oggetti del desiderio. In realt emergono note e tonalit dierenti, registri e cromatismi cinetici, che muovono le larve e gli insetti dalle zampettine rosa a risanare i luoghi della prevista apocalisse. E citazioni classiche: il topolino nellangolo, retaggio iconico di antiche pitture, ironico e un po beardo autoritratto di un artista, spettatore di tanto orrore, che grida (ghigna) la sua protesta verso una societ ridotta a rappresentazione angosciosa di se stessa e al contempo volge lo sguardo al destino delluomo senza cessare di essere pietoso, indulgente, recando i colori che orano almeno qualche opportunit di riscatto. Quasi a voler aermare, tra i pigmenti fosforescenti, che in fondo la vicenda umana, pur sempre uguale a se stessa, forse non segnata, non ancora conclusa.

S@NTOMERO Periodico di informazione, cultura, societ e sport della Pro-Loco di SantOmero. Iscritto al Registro Stampa Trib. Teramo n 608 del 16/09/2009 Direttore Responsabile: Gabriele Di Francesco Redattori capo: Danilo Camaioni Antonio De Ascaniis Segretaria di redazione: Danila Cordoni Disegni e Vignette: Fabiano Di Damaso Impaginazione Graca: Antonello Cristofori Stampa: Grache Martintype Srl Tiratura media: 1.500 copie - Di. Gratuita La redazione di S@ntomero lieta di ospitare articoli, lettere, racconti, poesie, foto, vignette, che possano arricchire la nostra e vostra iniziativa giornalistica. Si invita a non superare una cartella di testo (max 20-24 righe, corpo 14, spaziatura singola). I nostri recapiti sono: c/o Pro Loco SantOmero Via R. Rascel 4 - 64027 SantOmero (TE) Tel. e fax 0861/88068 giornalesantomero@alice.it S@ntomero consultabile on line nei siti: www.prolocosantomero.it www.santomerocalcio.it Gli articoli inviati per la pubblicazione sono sottoposti allesame insindacabile della direzione e del comitato di redazione che si riserva comunque il diritto di ridurre o sintetizzare gli scritti inviati per adattarli allo spazio disponi bile. Le opinioni, eventualmente espresse in essi, rispecchiano esclusivamente il pensiero dellautore, non impegnando di conseguenza la responsabilit della direzione e del comitato di redazione. E consentita la riproduzione degli articoli citando la fonte. I manoscritti e le fotograe, anche se non pubblicati, non saranno restituiti. Chiunque non desideri ricevere ulteriori numeri di S@ntomero pu comunicarlo ad uno dei seguenti recapiti: E-mail: giornalesantomero@alice.it Posta: Pro-Loco SantOmero via R. Rascel, 4 - 64027 SantOmero (Te)

Una pittura, quella di Emilio Patalocchi, dai toni brillanti e dal contenuto colmo di amaro sarcasmo, pervaso da un lancinante ghigno di derisione. Lartista gioca con le nostre identit, con i nostri miti consumistici, presentando unumanit frammentata, isolata, agghiacciante, ma in fondo ridicola, che ha perso il senso del suo esistere ed incapace di dire perch sia l e cosa realmente ci faccia seduta a tavoli ingombri di cose quotidiane e macabre, sporche di sangue o di riuti. Bottiglioni, coltelli, mannaie, lattine di bibite e ritagli di foto porno, banconote e carte da gioco, oggetti quasi messi allincanto sui tavoli dellattualit insieme con le persone vendute allasta dellesistenza. Una realt rituale, si direbbe simbolicamente religiosa, costruita su luoghi comuni sgargianti come cravatte, vuota come fumetti non scritti. I soggetti sono interni di uomini e donne solipsisticamente abbarbicati alle loro chiusure esistenziali, vissute grazie al marchio di fabbrica, al logo di prestigio. Fig-

Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale -70% Teramo Aut. N. 125/2009

Potrebbero piacerti anche