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ar
Lo studente_ dovrà formulare e analizzare idee progettuali mediante disegni concettuali, modelli tridimensionali e
commenti scritti.
Temi :
• interpretazione del luogo del suo orientamento e della sua forma (morfologia ).
• organizzazione dell’organismo architettonico e sue qualità spaziali.
L. Kahn
0rganizzazione dello spazio
Una strada vuol essere una costruzione. Questi spazi emergono da progetti e desunti da un ordine del
movimento che distingua il movimento intermittente da quello continuo e che includa l’idea di fermata ….
L. Kahn.
Ci sono immagini che vanno lette in una sequenza prescritta, viceversa ci sono opere e configurazioni che
non sono sequenziali ma che esprimono sul piano visivo e simbolico la simultaneità e la succesione.
La simultaneità è una qualità percettiva dello spazio direzionato e non, che consente/impone l’assimilazione
sia in senso concettuale che visivo dell’opera attraverso un immediato e contemporaneo possedimento
del rapporto tra canale e meta. La qualità essenziale e strutturale di questa configurazione è la semplicità
dello schema di base: un’aula intesa come “stanza” direzionata, un’unità spaziale introversa che mediante
forti contrasti “luce/ombra”, materico/immaterico, scabro/levigato, dinamico/statico, orienta l’osservatore
in un cammino concettuale atemporale .
La sequenza è la condizione necessaria che manifesta la volontà di uno spazio direzionato di raccontarsi
attraverso il tempo, mediante una serie ordinata di elementi sintatticamente e gerarchicamente connessi
l’uno all’altro atti ad esprimere un nucleo narrativo unitario. L’opera a poco a poco diventa un tutto e man
mano che se ne accompagna lo svolgimento , ogni nuovo elemento in arrivo trova posto nell’ordine
complessivo, ogni nuovo elemento in arrivo trova posto nell’ordine complessivo che regolamenta il nostro
procedere ritmato dal canale verso la meta.
La successione è una sequenza spezzata di eventi spaziali non regolamentati che si susseguono l’uno
all’altro in un costante mutamento. Queste fasi assumono valore momentaneo in modo tale che ilnostro
percorrere all’interno di uno spazio direzionato, sia costituito da una mera sommatoria di eccezione
trattenute insieme da un elemento autonomo di connessione. Il rapporto tra canale e meta viene
continuamente interrotto, rallentato , facendo si che ogni variazione assuma una propria identità.
L’architettura spesso esprime il contrasto paradossale tra diversi livelli d’intenzionalità includendo
all’interno di una stessa configurazione molteplici tensioni spaziali.
Organizzazione lineare
La simultaneità è una qualità percettiva dello spazio direzionato e non, che consente/impone l’assimilazione
sia in senso concettuale che visivo dell’opera attraverso un immediato e contemporaneo possedimanto del
rapporto tra canale e meta. La qualità essenziale e strutturale di questa configurazione è la semplicità dello
schema di base: un’aula intesa come “stanza” direzionata, un’unità spaziale introversa che mediante forti
contrasti “luce/ombra”, materico/immaterico, scabro/levigato, dinamico/statico, orienta l’osservatore in un
cammino concettuale atemporale .
.
Organizzazione lineare
La sequenza è la condizione necessaria che manifesta la volontà di uno spazio direzionato di raccontarsi
attraverso il tempo, mediante una serie ordinata di elementi sintatticamente e gerarchicamente connessi
l’uno all’altro atti ad esprimere un nucleo narrativo unitario. L’opera a poco a poco diventa un tutto e man
mano che se ne accompagna lo svolgimento , ogni nuovo elemento in arrivo trova posto nell’ordine
complessivo, ogni nuovo elemento in arrivo trova posto nell’ordine complessivo che regolamenta il nostro
procedere ritmato dal canale verso la meta.
.
Organizzazione lineare
La successione è una sequenza spezzata di eventi spaziali non regolamentati che si susseguono l’uno
all’altro in un costante mutamento. Queste fasi assumono valore momentaneo in modo tale che ilnostro
percorrere all’interno di uno spazio direzionato, sia costituito da una mera sommatoria di eccezione trattenute
insieme da un elemento autonomo di connessione. Il rapporto tra canale e meta viene continuamente
interrotto, rallentato , facendo si che ogni variazione assuma una propria identità. L’architettura spesso
esprime il contrasto paradossale tra diversi livelli d’intenzionalità includendo all’interno di una stessa
configurazione molteplici tensioni spaziali.
Organizzazione lineare
I percorsi possono essere relazionati agli spazi che uniscono nei seguenti modi.
Tracciato regolatore
struttura
distribuzione
serventi /serviti
servente
servito
servente
servito
servente
servito
servente
servito
Y HOUSE
Catskills, NY, United States, 1997-1999
Procedere in direzione di uno spazio.
Il posizionamento di uno spazio determina la
necessità del percorso.
L’attacco a terra e la ricerca dell’orizzontalità
Radicamento, appoggio e sospensione.
Stilobati e terrazzamenti.
Granada, Alhambra
Organizzazione lineare
sospensione/scollamento
appoggio
radicamento
terrazzamento
Sospensione
Fienili in Galizia
Le Corbusier, Convento della Tourette , 1957
Mies Van der Rohe, Villa Fanswort
Appoggio su basamento su terreno in declivio
1. Sistema lineare asimmetrico costituito da due campate a sviluppo parallelo e contiguo, contraddistinto dal rapporto tra
spazi serviti e spazio servente. La configurazione è caratterizzata da un fronte chiuso ed introverso e un fronte aperto
estroverso.
Organizzazione lineare
2. Sistema lineare simmetrico costituito da tre campate a sviluppo parallelo e contiguo, contraddistinto dal rapporto
servito/servente/servito ; configurazione caratterizzata da un fronte chiuso ed introverso e un fronte aperto.
Organizzazione lineare
3. Sistema lineare costituito da una sequenza regolare o irregolare di ambiti spaziali relazionati l’uno all’altro con strutture
ripetitive a carattere servente, con andamento trasversale rispetto a quello principale. Lo schema della configurazione
presenta la doppia possibilità tra un fronte chiuso e un fronte aperto o entrambi i fronti aperti aperti.
Organizzazione lineare
F.L. Wright
4. Sistema lineare asimmetrico costituito da spazi simili uniti attraverso uno spazio distinto per funzione, forme e
dimensione. Quest’ultimo costituisce una canale direzionato servente sul quale si organizzano in modo irregolare o
regolare gli spazi serviti.
Organizzazione lineare S. Fehn
5. Sistema lineare costituito da un unico invaso direzionato ad unica campata all’interno del quale vengono contenuti dei
volumi serventi secondo una disposizione libera sia in senso longitudinale che trasversale regolamentata dal rispetto di una
griglia strutturale modulare di base e dell’organizzazione delle funzioni. Lo schema della configurazione può presentare la
dualità tra un fronte chiuso ed introverso e un fronte aperto estroverso.
Organizzazione lineare
Da uno spazio direzionato ad unica campata
Caso 1
La civiltà mesopotamica
Babilonia . La grande casa
Catal Ooyuk ( Anatolia del sud) V millennio a.C
L’organizzazione a corte
Ur.Quartiere occidentale
III millennio a.C
L’organizzazione a corte
…Ti meravigli per il fatto che mi sia di tanto diletto Laurentino - se preferisci Laurento; cesserai di
meravigliarti quando conoscerai la grazia della villa, la bella disposizione del luogo, lo spazio litoraneo.
Dista da Roma 17 mila passi. Vi si giunge non per una sola via; la raggiungono infatti sia la Laurentina che la
Ostiense, ma bisogna abbandonare la Laurentina dalla 14° pietra miliare e l'Ostiense dall'11°; con il cavallo
il viaggio è breve e leggero. La via è è tra boschi a tratti, talora il paesaggio si distende e si apre in vastissimi
prati; molte greggi di pecore, molte mandrie di cavalli e di buoi, mandrie che che di inverno allontanatesi
dai monti si ingrassano in quegli abbondanti pascoli al tepore primaverile..
La mia villa di campagna è sufficiente alle necessità, e dalla gestione non dispendiosa. Nella zona anteriore
un atrio modesto ma non meschino poi il portico che ruota in forma di lettera D e che racchiude un cortile
piccolo ma allegro. .Eccellente rifugio nel temp avverso; infatti tutto è protetto da vetrate molto alte in
senso verticale. Di fronte si trova un cortile interno piacevole, poi un triclinio alquanto bello che va a
declinare verso il litorale, quando il mare è mosso dal vento africano è leggermente sfiorato dalla risacca.
Da ogni parte imposte o finestre non più piccole delle porte e così dai lati e dalla fronte guarda come tre
mari; da tergo un cortile un portico - galleria, un cortile, di nuovo un portico, e subito dopo un atrio che
guarda i boschi e i lontani monti. Alla sua sinistra alquanto più interno - o nascosto - si trova un ampio
cubicolo e subito accanto un cubicolo più piccolo, questi con una finestra guoarda a oriente mentre una
seconda finestra si volge a occidente; la marina sotto scivola per lungo tratto ma con più sicurezza per la
villa. Di contro a questo cubicolo c'è uno spazio chiuso che trattiene il sole purissimo e lo accende, è il mio
appartamento invernale e palestra dei miei. Qui tacciono i venti, eccetto quelli che portano nembi, . Si
annette a questo angolo un cubicolo curvato,a forma ricurva, che segue da ogni finestra il passare del sole
Alla sua parete è incassato un armadio a forma di biblioteca, adatto non tanto a studiare libri ma a
leggiucchiare. Adiacente un vano camera da letto , inserito un passaggio che, sospeso in alto un tabulato
fornito di tubi, dirige e distribuisce qui e là il vapore prodotto a temperatura salubre
.La parte restante di questo lato è riservata a servi e liberti, é cosi ben messa che potrebbe ricevere gli i miei
ospiti. Dall'altro lato si trova un elegantissimo cubicolo, e indi o un vasto cubicolo o media stanza da pranzo,
questa risplende di sole e di mare .Accanto un cubicolo
con anticamera , per altezza adatto all'estate e per le protezioni invernale.é infatti sottratto ad ogni vento.
Si congiungono a questo un altro cubicolo e una anticamera con una parete comune.. Indi la stanza per il
bagno freddo, spaziosa e larga, alle pareti si insinuano due vasche come fossero esiliate, abbondantemente
capaci ,se penserai che il mare è in prossimità.. Sono adiacenti un untorio, una stanza sotterranea che
irradia aria calda, e ancora adiacente una stanza di bagno caldo, poi due piccole stanze più eleganti che
sontuose;poi si affianca una meravigliosa piscina calda da cui mentre si nuota si guarda il mare, e non
lontano lo sferisterio. Qui si erige una torre, sottostante due appartamenti- stanze- e altrettante
all'interno..Si alza un'altra torre, in cui è un cubicolo , il sole vi nasce e tramonta., una vasta cella delle
provviste e un granaio, al di sotto un triclinio che sente del mare se non il suono e lo sciabordio., che infatti
il rumore giunge ormai languente .Un viale di busso o rosmarino ,quando il busso si spoglia ; il busso , ove è
protetto da muri, cresce vigoroso; a cielo libero e aperto ai venti e, sebbene lontani gli spruzzi marini, si
inaridisce. Vicino al viale in zona alquanto interna in forma circolare una tenera e ombrosa vigna..il moro e
il fico, in gran numero, riveste l'orto , la terra vi è infatti molto ferace per questi tipi di alberi,,meno per altri.
Di li parte e si estende una galleria coperta Dall'una e dall'altra parte finestre , più dalla parte del mare,
dall'orto singole alternate a più piccole…. Di fronte al criptoportico un viale alberato odorato di viole. Il
criptoportico accresce il tepore per il riflesso del sole, così come trattiene il sole allontana il vento aquilone
del nord, ugualmente si ferma il vento del sud .Spazio piacevole in inverno e ancor più in estate.Infatti
antimeridie iil porticoo-viale, e postmeridie il viale e la zona vina dell'orto con le sue obrecosi' le ombre
cadono più brevi e più lunghe col crescere e rramontare del giorno. Il criptoportico è soprattutto priva di
sole quando questi brucia a picco.
In cima al viale , dopo il criptoportico dell'orto-giardino, c'è lo spazio I miei amori: lo ho posizionato da me. Gaio Plinio Cecilio Secondo 61-113 detto Plinio il Giovane Epistolario
In essa l'eliocamino (...)
L’organizzazione a corte
La villa romana
La villa di forma aperta,organica, come Piazza Armerina, è più congeniale ad esaltare i caratteri ambientali e morfologici del
luogo. Essa si espande in modo “informale” con una modalità compositiva di tipo aggregativo. Essa si espande mediante
giustapposizione di blocchi edilizi caratterizzati sul piano tipologico descrivendo una composizione mutevole ed organica.
L’assetto cubico esalta l’ambiente naturale, diventando contrappunto figurale finito rispetto al continuum spaziale
dell’ambiente, mentre la struttura aperta ne diventa parte integrante, imitando le forme naturali e l’irregolarità del profilo
orografico.
L’organizzazione a corte
La villa romana a schema compatto
A.Mateus
P.Zumthor
L’organizzazione a corte
Trasformazione della forma
Configurazione:
Chiusa
Aperta ad U;
Aperta ad U con loggia;
Aperta con corpi paralleli;
Chiusa con nucleo intercluso;
Ad L,T ecc.;
Chiusa con corpi di fabbrica diseuguali;
Recinto con un corpo semplice;
Recinto con un corpo semplice traslato;
Chiusa con corte interna di forma e posizione irregolare;
Chiusa con corpi giustapposti a corona;
Aperta con corpi traslati;
Aperta con elementi raggruppati;
Chiusa a due o più corti.
Avvicinamento ad un edificio a corte
Assiale
Tangenziale
L’organizzazione a corte
Configurazione ad U
Questo tipo di organizzazione è definita da un recinto chiuso o aperto – a seconda dell’andamento orografico del terreno –
all’intero del quale si giustappone un unico corpo di fabbrica costituito da due fasce funzionali una a carattere servente l’altra,
quella contigua alla corte, a carattere servito.
Mentre lungo i perimetri esterni dovrà essere garantito un forte grado di chiusura, all’interno il rapporto con la corte sarà diretto.
Organizzazione a corte
Configurazione ad unico corpo di fabbrica