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Il CLIL nell’insegnamento delle discipline artistiche nella scuola secondaria

Anche in questo caso, la materia che attualmente insegno presso l’Istituto “Da Vinci
– Carli – Sandrinelli” di Trieste mi permette di spaziare tra varie discipline, come la
Storia dell’Arte, la Psicanalisi, la Patografia. Nel caso del Liceo delle Scienze
Umane, inoltre, si può allestire un’UDA che permetta il lavoro contemporaneo del
docente di Scienze Umane e di quello di Storia dell’Arte.

Immaginando questa unità didattica vorrei dunque prendere come spunto proprio
l’esempio citato nelle dispense, ossia quello riferito a Vincent Van Gogh,
arricchendolo di alcuni contenuti approfonditi nelle mie lezioni con una classe quarta;
si può partire dalla tabella degli obiettivi:

Topic Vincent Van Gogh


Content - Art History: knowing more about
Vincent Van Gogh life and work, analysing
the context in which he worked and produced
art

- Vocabulary linked to the artist, to the


whole artistic movement and to the tools an
artist uses to work.
Goals - Helping students be aware of the world
of Van Gogh, knowing his art and the context
in which it was created.

- Showing students the impact of this


artist on the whole artistic world.
Objectives - Learners will be able to use sequenced
procedures in English to complete art
activities

- Learners will be able to formulate goals


and complete their tasks, helping each other
in English

- Learners will be able to analyse the


artist’s work in terms of content and mood.

- Learners will be able to identify art


tools in English, to use them, to sort them
out.

- Learners will be able to predict the


decorative, functional and historical purposes
in art.

- Learners will be able to link Van


Gogh’s emotional and intimate world with
the artistic output

In realtà, proprio il lavoro sulla microlingua può intersecarsi con un’introduzione più
che approfondita sulla biografia del celeberrimo pittore olandese. Si può infatti
cominciare dalla visione (in lingua inglese, sottotitolata) di due film a lui dedicati:
Lust for Life (1956), e Loving Vincent (2017). Gli studenti imparano a familiarizzare
con la terminologia specifica, con i dialoghi più quotidiani presenti nelle varie scene e
con il contesto storico e culturale a lui proprio.

Successivamente, si può proporre la visione della conferenza di Massimo Recalcati (


“La vita e l'opera: psicoanalisi e creazione artistica”) - liberamente a disposizione su
YouTube – e che si occupa di fornire una rilettura esaustiva della parabola
esistenziale di Van Gogh, a cominciare dal nome: è dalla perfetta uguaglianza fra i
nomi che i genitori diedero al pittore e al fratellino più giovane, morto
prematuramente, che si può pensare un lavoro patografico.

La tappa seguente riguarderà un possibile lavoro sui quadri, ed in particolare su quei


capolavori che lasciano ampio spazio allo studio critico, come “Notte stellata”, o
“Girasoli” o “Campo di grano con corvi”; si possono utilizzare i libri di testo, le
spiegazioni orali del docente oppure – al fine di poter sviluppare la competenza
digitale – si possono proporre alcuni video didattici (in lingua inglese), presenti nei
più autorevoli canali dedicati alla Storia dell’Arte. La conoscenza dei fatti di vita, lo
studio dei disturbi mentali che oggi sappiamo aver influito sulla sua visione del
mondo, aiuteranno la classe ad inquadrare il suo particolarissimo stile in un contesto
ora più ampio ed articolato. Qualche esempio: termini come “canva”, “oil painting”,
“starry night” o parole come “bipolar disorder”, “mental illness”, possono essere
trascritti da ogni singolo allievo all’interno di una rubrica specifica e si riveleranno
utilissimi qualora i docenti richiedano un elaborato finale (che può inoltre essere
oggetto di valutazione).

L'utilizzo – pertanto - della metodologia CLIL nell'insegnamento delle discipline


artistiche può offrire numerosi vantaggi: in prima analisi in termini di miglioramento
delle abilità linguistiche degli studenti in modo naturale e contestualizzato, poiché
questi ultimi utilizzano la lingua straniera per comunicare e comprendere i concetti
precipui. In secondo luogo, può aumentare la loro motivazione estrinseca, poiché la
materia viene presentata in modo nuovo e stimolante. Infine, può favorire un
approccio interdisciplinare, poiché gli studenti imparano a relazionarsi con ambiti
differenti, comprendendo i trait d’union che sono di importanza fondamentale per il
rispetto di ciò che il Ministero stesso esige a questo proposito.

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