Sei sulla pagina 1di 1

La Politica di Platone

Platone dice che i naturalisti hanno cercato di spiegare la natura attraverso la sensibilità
senza cose certe quindi senza fonti di certezza. Platone dice, attraverso il linguaggio dei
marinai che quest’ultima è una prima navigazione tramite la vista cioè la vela e non
arriva alla verità, la seconda invece tramite i remi rappresenta la ragione portando alla
scoperta della verità.
Platone sosteneva che la città nasce poiché ognuno di noi da solo non può soddisfare i
propri bisogni perciò deve stare insieme agli altri e tramite l’aiuto reciproco si arriva ad
una prima organizzazione della città (società dei maiali, poiché rudimentale). Andando
avanti la società migliora e si passa alla Callipolis cioè bella città chiamata così poiché al
crescere dei bisogni aumentarono le specializzazioni. Alla base di ogni organizzazione
sociale Platone mette la giustizia poiché solo con i filosofi scomparirebbero le ingiustizie.
Platone distingue 3 tipi di cittadini:
- Agricoltori, anima concubiscibile, li identifica nella temperanza (che però
accumuna tutti i cittadini) e nel cavallo nero rifacendosi al mito della biga alata
- Guerrieri, anima irascibile, li identifica nel coraggio e nel cavallo bianco
- Filosofi, anima razionale, li identifica nella sapienza e nell’auriga
Ad ognuno di queste classi perciò Platone affianca una virtù e fa corrispondere un tipo di
anima, la classe sociale inoltre dipende dal tipo di anima che prevale.
Platone inoltre associa alle varie classi un metallo oro ai filosofi, argento ai guerrieri e
bronzo agli agricoltori.
In questo stato ci sarebbe la mobilità sociale: se un bambino ferreo nasce da una classe
aurea deve retrocesso e viceversa. Egli però distrugge questo discorso in seguito poiché i
bambini sono simili ai genitori. Inoltre egli ammette la comunanza dei beni e delle donne
e dice, per motivi eugenici, come devono avvenire gli accoppiamenti.
I futuri governanti filosofi studieranno inizialmente musica e ginnastica poi discipline
propedeutiche alla filosofia come matematica astronomia geometria. fra i 30 - 35 anni
cominciano a studiare filosofia o dialettica.
coloro che superano il corso di filosofia tra i 35-50 anni seguiranno tirocinio pratico nelle
pratiche militari e solo dopo 50 anni sono in grado di governare.
platone ritiene che la filosofia sia superiore alla matematica
nonostante esalti il valore della matematica al punto di scrivere sul portone
dell'accademia " non entri chi non è matematico " sostiene che la matematica sia
inferiore della filosofia perché è legata al mondo sensibile perché i concetti della
geometria: punto, linea, triangolo, superfici solidi sono presi da osservazioni sensibili e
pertanto da ipotesi indimostrabili.
la filosofia parte da ipotesi per risalire ai principi supremi. platone per spiegare
l'educazione riproduce il mito della caverna.
platone considera l'arte copia di una copia, 3 volte lontana dalla realtà =
1 idee
2 cose sensibili
3 arte

Potrebbero piacerti anche