L’altare di Pergamo
Stile L’ellenismo è il periodo compreso tra la morte di Alessandro Magno (323 a.C) e
la conquista romana dell’Egitto (31 a.C).
L’evento cruciale fu la crisi della polis: i cittadini, stanchi delle interminabili
guerre tra le città, erano convinti che la pace si potesse ottenere solo con
l’intervento di un principe straniero. Intervenne Filippo II di Macedonia: a causa
delle imprese del figlio Alessandro Magno, cessarono tutte le libertà delle poleis
greche, ma grazie ai suoi successi la Grecia vinse contro il popolo persiano.
L’altare di Pergamo
L’approccio
Gli antichi spettatori si sarebbero prima avvicinati all'Altare dal suo retro,
dove i principali protagonisti del
gigantomachia - il dio Zeus e la dea Atena assistiti da Eracle - sconfiggono i
loro antagonisti giganti. Da questo
punto di vista, le figure nel rilievo appaiono inaccessibili mentre si sovrastano
sopra: i loro corpi spesso si
attorcigliano in posizioni quasi impossibili nel bel mezzo della battaglia. Mentre
la piattaforma a gradini ha
permesso di accedere al fregio da vicino, questo avrebbe messo gli spettatori
solo in scomoda vicinanza alla
schermaglia immortale.
Atena contro Alcioneo
La dea Atena afferra il gigante Alcioneo con i suoi capelli ondulati, mentre il
braccio destro di Alcioneo afferra
invano l’avambraccio di Atena.
Alcioneo si inginocchia sulla gamba destra, mentre la gamba sinistra si estende
verso l’esterno, attraversando la
forma striata di Atena.
È incorniciato dalle braccia interconnesse del gigante e della dea, nonché dalle
ali del gigante, che riempiono la
parte superiore del pannello in basso rilievo.
Ge, la dea della terra è l’unica figura ad essere identificata con un’iscrizione sul
fregio stesso (piuttosto che sopra
o sotto, come con gli altri dei e giganti) sottolineando il suo ruolo di
intermediario.
L’altare di Pergamo
Zeus contro Porfirione