Tardo classicismo ed ellenismo

Numero: 8
Alunno: Miriam Corda 3D s.u.
Artista: Eumene II
Titolo dell’opera: Altare di Pergamo
Anno: fra il 197e il 159 a.C.
Descrizione:
L’Altare di Pergamo è stato costruito fra il 197 e il 159 a.C. e risale all’età media
dell’arte ellenistica, la zona di provenienza è Pergamo che si trova in Asia minore,
attualmente è conservata al Pergamonmuseum di Berlino; fu fatto erigere dal re di
Pergamo Eumene II in onore di Zeus Sotèr e di Athena Nikèphoros per celebrare la
vittoria sui Galati (Galli), il materiale con il quale è costruito è il marmo. Tale
struttura si appoggia su un basamento formato da cinque gradini, è circondato da un
portico sui i tre lati formato da colonne ioniche. L’Altare è ornato da due fregi: il
primo è un fregio ad altorilievo, lungo 120 m e alto 2,3 m, in cui viene rappresentato
una “Gigantomachia”, uno scontro tra gli dèi e i Giganti i quali vennero raffigurati
come degli uomini di natura bestiale (testa di leone, spire di serpente al posto delle
gambe), inoltre questo fregio rappresentava non più li dèi come enti superiori ma
bensì come dei furiosi uguali ai Giganti; il secondo fregio è stato costruito all’interno
del portico e rappresentava le imprese di Telefo. Facendo una descrizione più
approfondita possiamo notare come nel primo fregio (gigantomachia), le figure
rappresentate sono tutte molto vicine, proprio per simboleggiare la crudeltà di tale
scontro, accanto sono raffigurati Zeus e Atena che lottano contro i Giganti Porfirione
e Alcioneo ed infine accosto a questa scena si può notare la raffigurazione dello
scontro tra Atena e Alcioneo in cui si può percepire la sofferenza rappresentata
tramite i volti dei giganti e tramite la posizione dei vari corpi. Invece parlando del
secondo fregio (Telefo), possiamo notare come le figure non occupino tutto lo
spazio per far intendere una situazione di tranquillità. A differenza delle opere
dell’età classica le figure dell’Altare di Pergamo sono caratterizzate da un dinamico e
accentuato espressionismo, anche i canoni estetici cambiarono, infatti il corpo
umano acquisiva interesse indipendentemente dal suo aspetto.