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CAMPI MAGNETICI VARIABILI E CORRENTI ELETTRICHE

Faraday costruì un macchinario formato da due bobine avvolte a un anello ferromagnetico.

Bobina A collegata a generatore, quindi circola corrente quando l’interruttore è CHIUSO e Bobina B
collegata a GALVANOMETRO → Interruttore CHIUSO (si circolaz. Corrente) = indice galvanometro non si
muove.

Breve intervallo in cui interruttore viene chiuso/aperto = ago si muove bruscamente per poi tornare a zero.
Deduce che: un campo magnetico genera per induzione una corrente elettrica solo durante una fase di
variazione (quindi quando apriamo o chiudiamo un circuito). LE VARIAZIONI DI UN CAMPO MAGNETICO
GENERANO UNA CORRENTE ELETTRICA INDOTTA.

Vero anche senza anello elettromagnetico. Modificando la differenza di potenziale, e quindi l’intensità di
corrente, nel circuito A con un generatore capace di fornire una differenza di potenziale variabile, nel
tempo cambia il campo elettromagnetico da esso generato e si misura una corrente elettrica nel circuito
indotto B.

MAGNETI IN MOVIMENTO E CORRENTI ELETTRICHE

Risultato vero anche per variazioni di direzione e verso → Inserire magnete a barra in bobina collegata con
galvanometro: durante l’inserimento il suo campo magnetico cambia direzione e verso senza però
cambiare intensità → le linee di campo si muovo insieme al magnete e vengono trascinate dentro e fuori la
bobina, all’interno della quale si misura una corrente INDOTTA.

INTERAZIONE ELETTROMAGNETICA: la CORRENTE ELETTRICA INDOTTA in un CIRCUITO in presenza di


campo elettromagnetico, è PROPORZIONALE alla VARIAZIONE del NUMERO di LINEE DI FORZA del campo
che attraversano circuito nell’UNITÀ DI TEMPO.

Ioni metallici si muovono trascinati dal movimento rotatorio della terra e generano correnti, le quali
generano un campo magnetico il quale, ruotando, alimenta la corrente stessa, dando origine al campo
magnetico terrestre → CARICHE ELETTRICHE IN MOVIMENTO GENERANO CAMPI MAGNETICI E CAMPI
MAGNETICI IN MOVIMENTO FANNP MUOVERE LE CARICHE

DESCRIZIONE CAMPO GEOMAGNETICO

la direzione campo magnetico terrestre è inclinata di 11° rispetto all’asse di rotazione terrestre. I poli
magnetici sono INVERTITI rispetto a quelli geografici ma per semplicità al polo geografico si fa
corrispondere quello geomagnetico.

Poli magnetici non occupano posizioni fisse, ma si muovono lentamente e irregolarmente. Attualmente
polo GEOMAGNETICO NORD si sta spostando da ARCIPELAGO ARTICO CANADESE in direzione della SIBERIA.

L’intensità del campo magnetico terrestre in superficie cambia da luogo a luogo MASSIMO DI 7 X 10 -5 NEI
POLI E MINIMO DI 2 X 10-5 ALL’EQUATORE → le linee di forza del campo sono più dense ai poli che non
all’equatore. Anche l’intensità e la direzione del campo geomagnetico non sono costanti nel tempo perché
cambiano lentamente.

BUSSOLA

L’ago della bussola è un piccolo ago magnetizzato libero di ruotare intorno ad un asse centrale ad esso
perpendicolare che permette di rilevare linee del campo elettromagnetico terrestre grazie all’interazione
con il suo campo magnetico. La sua magnetizzazione è tale che la sua punta indichi sempre il polo nord
geomagnetico → dato che il polo nord geomagnetico non corrisponde al polo nord geografico bisogna
apportare correzioni alla lettura della bussola.

PALEOMAGNETISMO

Tutte le variazioni di intensità e direzione del campo magnetico terrestre sono registrate nelle rocce
(magma = presenza di piccole porzioni di materiale ferromagnetico che, risalendo al periodo di formazione
della roccia, permettono di risalire all’intensità e all’orientazione del campo geomagnetico dell’epoca ).
Crosta oceanica = formatasi per regolare fuoriuscita di magma dalla DORSALE ATLANTICA (lunga spaccatura
longitudinale). Studiando il magnetismo residuo dei fondali oceanici ci si accorse che in essi sono presenti
segni delle inversioni della polarità secondo strisce longitudinali, ovvero il polo nord e il polo sud si sono
scambiati più volte nella storia geologica terrestre.

FASCE DI VAN ALLEN

Le linee di forza del campo magnetico terrestre sono influenzate dal VENTO SOLARE (= flusso di particelle
elettricamente cariche provenienti dall’atmosfera del sole). Queste particelle interagiscono con campo
elettromagnetico terrestre dandogli forma allungata con lunga coda opposta alla posizione del sole. Alcune
di queste sono catturate dal nostro campo magnetico e intrappolate nelle FASCE DI VAN ALLEN. Queste
proteggono gli organismi viventi dalle particelle ionizzanti, catturandole al loro interno e impedendogli di
arrivare fino alla superficie terrestre. Le particelle cariche si muovono in moto spiraleggiante, secondo la
FORZA DI LORENTZ, lungo le linee del campo magnetico. In regioni dove l’intensità è maggiore queste
possono entrare in collisione tra loro o tra le particelle atmosferiche creando intensi bagliori luminescenti
detti AURORE POLARI.

LA CAUSA DEL CAMPO GEOMAGNETICO

Correnti elettriche generano campi magnetici: questo ha fatto pensare alla presenza di correnti elettriche
all’interno del pianeta in modo da avere poli orientati lungo asse terrestre. Ma questa teoria ha diversi
problemi:

- le cariche dovrebbero essere molto intense per giustificare l’entità dell’interazione magnetica sulla
superficie

-loro moto ordinato equatoriale sarebbe improbabile e non tiene conto delle inversioni

TEORIA DELLA DINAMO AD AUTOECCITAZIONE: l’origine del campo geomagnetico sta nel movimento delle
particelle cariche presenti nel nucleo fluido (plasma ad alta temperatura). In presenza di campo magnetico
iniziale queste vengono mese in movimento. Il nucleo interno (solido) è di materiale ferromagnetico e
amplifica il campo generato dal moto delle cariche → campo magnetico intenso orientato lungo l’asse di
rotazione terrestre che ruota insieme a terra. Questo movimento fa di lui un campo magnetico variabile
che induce le correnti elettriche nel nucleo esterno fluido. A partire da un debole campo magnetico iniziale
è possibile che si crei una situazione tale da riprodurre un campo magnetico terrestre.

Resta ancora non chiaro il meccanismo di inversione della polarità. Per spiegarlo è stato provato un
modello a due dinamo ad autoeccitazione (con campi magnetici opposti l’uno all’altro). Campo magnetico
totale = sovrapposizione campi magnetici e loro fluttuazioni nel tempo, in quanto nel tempo l’uno potrebbe
prevalere sull’altro.

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