Indice

1. I Magneti

2. Il Campo Magnetico

3. Linee Di Forza E Spettro Magnetico

4. Campo Magnetico Terrestre

5. Esperienza Di Oersted

6. Il Vettore Di Induzione Magnetica

7. La Legge Di Biot-Savart

8. L’interazione Fra Due Correnti

9. La Forza Di Lorentz

10. Il Selettore Di Velocità

11. Le Traiettorie Circolari

12. Il Solenoide

13. Permeabilità Magnetica E Classificazione Delle Sostanze

14. Magnetismo Residuo

15. Flusso Magnetico

16. Il Teorema Di Ampère


MAGNETISMO !1
MAGNETISMO !2
1. I Magneti
La proprietà che hanno alcuni corpi di
attirare sostanze come il ferro è detta
magnetismo. I corpi che possiedono tali
proprietà sono detti magneti o calamite e le
sostanze, che come il ferro e le sue leghe
possono essere attirate da essi, sono dette
ferromagnetiche.
Le calamite, qualsiasi sia la loro forma,
possiedono la proprietà di attirare le sostanze
ferromagnetiche in modo più accentuato in
alcune zone; tali zone sono dette poli.
Si è constatato che un piccolo magnete a
forma di losanga (ago magnetico), libero di
ruotare in un piano orizzontale, si orienta in
modo tale da rivolgere il medesimo polo sempre
verso lo stesso polo geografico. Di conseguenza
si è convenuto chiamare tale polo polo Nord e
l’altro polo Sud. Poli dello stesso nome si
respingono, poli di nome diverso si attraggono.
Ciò è un’analogia con il comportamento delle
cariche elettriche. Inoltre, a differenza di queste
ultime, c’è da osservare che su ogni magnete
agisce sempre una coppia di
forze e i poli magnetici non si
possono separare. Infatti
spezzando una sbarretta
magnetizzata, non si ottiene
2. Il Campo Magnetico
Poiché un magnete ha la proprietà di
esercitare delle forze, genera nello spazio ad esso
circostante un campo di forze (campo
magnetico). Un ago magnetico posto in un
punto di tale campo si orienterà in una
determinata direzione. La direzione del campo
magnetico è, appunto, fornita da tale direzione
mentre il verso è indicato dal polo Nord
dell’ago.
Possiamo definire “campo magnetico una
regione dello spazio dove un dipolo magnetico o una
carica elettrica in moto in esso sono sollecitate da
forze.”
3. Linee Di Forza E Spettro
Magnetico
La linea la cui tangente in ognuno dei suoi
punti coincide con la direzione che l’ago magnetico
assumerebbe se fosse posto in tali punti rappresenta

la separazione dei due poli, una linea di forza del campo magnetico.
bensì la for mazione di due calamite. L’insieme delle linee di forza è definito

L’attrazione, infine, esercitata da una calamita spettro magnetico.

su una sostanza ferromagnetica si giustifica in
quanto tale materiale si magnetizza per
induzione quando viene accostato al magnete in
modo tale che le polarità affacciate si presentano
di segno opposto e, quindi, si attraggono.

MAGNETISMO !3
4. Campo Magnetico
Terrestre
Un ago magnetico, ad esempio l’ago di
una bussola, si orienta lungo una direzione
preferenziale anche in assenza di altri copri
magnetizzati. Se ipotizziamo che tale
orientamento forzato possa essere dovuto solo
alla presenza di un campo magnetico, possiamo
concludere che la Terra si comporta come un
grande magnete, avete i poli in prossimità dei
poli geografici. Un ago magnetico libero di
ruotare in un piano orizzontale assume una
direzione, che forma
un certo angolo con
l a d i re z i o n e d e l
m e r i d i a n o
geografico del luogo.
Tale angolo ∂ è
detto angolo di
declinazione
magnetica.
Il suo valore è diverso per ciascuna
località e varia nel tempo, anche se lentamente.
Disponendo l’ago magnetico in modo che
possa ruotare in un piano verticale, possiamo
osservare che esso si dispone lungo una
direzione che forma con l’orizzonte un angolo i,
detto angolo di inclinazione magnetica.
Tale angolo varia andando dall’equatore
ai poli. Mentre all’equatore misura 0°, ai poli
misura 90°.
MAGNETISMO
5. Esperienza Di Oersted
Un ago magnetico posto in vicinanza di
un conduttore si mette in oscillazione quando
quest’ultimo è percorso da corrente. Tale
scoperta fu fatta dal fisico danese H.C. Oersted,
il quale ne dedusse che la corrente elettrica ha la
proprietà di generare un campo magnetico.
Tale scoperta indusse il fisico francese
A.M. Ampere ad avanzare l’ipotesi che le
proprietà magnetiche di un corpo siano dovute
a particolari correnti presenti in esso. Queste
correnti definite da Ampere correnti
molecolari danno luogo a tanti magnetini.
Questi magnetini, secondo Ampere, nei
corpi magnetizzati sono disposti in modo tale da
dare luogo a un campo magnetico risultante
diverso da zero. Tale ipotesi si rivelò in seguito
praticamente esatta. Le correnti molecolari di
Ampere altro non sono che i numerosissimi
circuiti dovuti al moto degli elettroni intorno ai
nuclei.
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6. Il Vettore Di Induzione
Magnetica
Consideriamo l’elemento l di un
conduttore rettilineo, percorso da
una certa corrente i e posto tra le
espansioni polari di una calamita.
Osserviamo che al passaggio della
corrente nell’elemento l del
conduttore, quest’ultimo risulta
sollecitato da una forza F. La forza F è
perpendicolare alla corrente i che passa nel
conduttore l, come pure alla direzione Nord-
Sud dei due poli della calamita.
Sperimentalmente, l’intensità della forza F
è direttamente proporzionale a i e l, ossia:
F = B • i • l • sen α
B è un vettore detto vettore induzione
magnetica, avente per direzione e per verso
quelli delle linee di forza del campo. L’unità di
misura nel S.I. è il Tesla (T).
7. La Legge Di Biot-Savart
Un conduttore rettilineo, percorso da corrente,
genera un campo magnetico il cui vettore di
induzione B in un punto qualunque del campo ha un
modulo che è direttamente proporzionale l’intensità
della corrente ed è inversamente proporzionale alla
distanza alla quale si trova il punto considerato.
µ0 i
B= — • —
2π r
MAGNETISMO
8. L’interazione Tra Due
Correnti
In due conduttori rettilinei, posti a una
certa distanza, il campo di forza B generato
dalla corrente i 1 che circola nel primo
conduttore esercita una forza F sul tratto l del
secondo conduttore. Il modulo è dato da:
F = B • i2 • l • sen α
Sostituendo in tale equazione il valore di
B fornito dalla legge di Biot-Savart, avremo
µ0 i1 • i2
F = — • ——— • l
2π r
Tale forza sarà attrattiva se e correnti
sono concordi o repulsiva se le correnti sono
discordi.
9. La Forza Di Lorentz
La forza di modulo F = B • i • l • sen α
agente su un conduttore rettilineo percorso da
una corrente i e posto in un campo magnetico
B, non è altro che la forza agente sugli elettroni
di conduzione che danno luogo alla corrente
elettrica.
Ogni particella carica, che si muove in un
campo magnetico con velocità V e con carica q, è
sollecitata da una forza F detta forza di Lorenz.
F = q • v • B • sen α
Partendo da F = B • i • l • sen α, si
esplicita i come q/t. Dunque F = B • l • q/t •
sen α. Divido e moltiplico per t. Ottengo F = B
• l/t • q • sen α. Ma l/t è velocità (v).
Da qui ricaviamo F= B • v • q • sen α.
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10. Il Selettore Di Velocità
Un selettore di velocità è un dispositivo
per misurare la velocità di una particella cerca.
Consiste di un condensatore piano immerso in
un campo magnetico B, in modo tale che il
campo elettrico E fra le ar mature sia
perpendicolare a B.
Felettrica = q • E
FLorentz = q • v • B • sen 90°
q•E=q•v•B•1
E A seconda del valore di µr, le sostanze
v= —
B
11. Le Traiettorie Circolari
La massa di una particella carica che si
muove in un campo magnetico è data
dall’unione di
Fcentripeta = m • v2/r
FLorentz = q • v • B • sen α
m • v2/r = q • v • B • sen α
q • r • B • sen α
m = ———————
v
12. Il Solenoide
Un solenoide è un lungo avvolgimento di
filo a forma elicoidale. Quando il solenoide è
molto lungo rispetto al diametro, il campo
magnetico all’esterno del solenoide è nullo,
mentre all’interno, lontano dalle estremità, è
uniforme e parallelo all’asse del solenoide. Il
campo magnetico ha intensità:
N
B = µ0 • — • i
l
MAGNETISMO
13. Permeabilità Magnetica
E Classificazione Delle
Sostanze
La costante di permeabilità magnetica µ0
vale nel vuoto 4π • 10-7 T •m /A.
Il valore della permeabilità magnetica
relativa µr vale
µ
µr = —
µ0
vengono anche classificate in diamagnetiche,
paramagnetiche e ferromagnetiche. Le prime
hanno µr poco minore di 1, le seconde hanno µr
poco maggiore di 1, mentre le ultime hanno µr
molto maggiore di 1.
14. Magnetismo Residuo
Le sostanze ferromagnetiche hanno la
caratteristica di magnetizzarsi subito e
smagnetizzarsi altrettanto prontamente al
cessare della causa che ha indotto in esse lo stato
magnetico. Per tale motivo, tali sostanze sono
dette magneti temporanei. Altre sostanze,
invece, hanno la proprietà di magnetizzarsi con
maggiore difficoltà, ma una volta magnetizzate
conservano tale stato magnetico a lungo
(magneti permanenti). In realtà, anche una
sostanza ferromagnetica presenta, al cessare
della causa inducente, un certo magnetismo
residuo.
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15. Flusso Magnetico 16. Il Teorema Di Ampère
Si definisce flusso magnetico attraverso La circuitazione del capo magnetico B
una superficie S posta in un campo magnetico il lungo una curva chiusa γ qualsiasi è uguale al
prodotto: prodotto:

Φ (B) = B • S • cos α Γγ(B) = µ0 • ∑ I

dove α indica l’angolo formato dalla
direzione di B e la perpendicolare n alla
Dalla circuitazione a Biot-Savart
superficie. Il flusso sarà massimo quando B e S
Γγ(B) = ∑B • ∆s • cos α
sono perpendicolari; sarà nullo quando B e S
In ogni tratto α = 0°
sono paralleli.
Γγ(B) = ∑B • ∆s • cos 0° = ∑B • ∆s • 1
Nel S.I., l’unità di misura del flusso è il
Su γ il campo magnetico è uniforme
weber (Wb).
Γγ(B) = B • ∑∆s
In una superficie gaussiana, il flusso del
La sommatoria è uguale alla lunghezza
campo magnetico è nullo.
della circonferenza (2πr)
Γγ(B) = B • 2πr
Per il teorema di Ampère Γγ(B) = µ0 • ∑ I
∑I = I positiva perché genera un campo
magnetico con lo stesso verso di γ
B • 2πr = µ0 • I
µ0 I
B= — • —
2π r

MAGNETISMO !7