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Beta 4.

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LIGHTROOM

Guida all’uso.
ADOBE PHTOTOSHOP

INDICE DEGLI ARGOMENTI

A cosa serve Adobe Photoshop Lightroom? ...................... pag.2


Perché una Beta pubblica? .................................... pag.3
Come si scarica la versione Beta 4.1 ......................... pag.4
L’interfaccia ................................................ pag.5
Un software su misura ........................................ pag.6
Il modulo Library ............................................ pag.7
Il modulo Develop ............................................ pag.13
Il modulo Slideshow .......................................... pag.19
Il modulo Print .............................................. pag.21
Il modulo Web ................................................ pag.23
Utilies & Credits ............................................ pag.25

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07.01.2007 - A cura di Marianna Santoni www.mariannasantoni.biz
Beta 4.1

LIGHTROOM
A COSA SERVE ADOBE PHOTOSHOP LIGHTROOM?
Domanda legittima visto che Photoshop ci consente di fare “praticamente tutto”.

noi fotografi continuiamo a fare i fotografi, ad un software bene integrato con il fratello
ma dentro e fuori di noi tutto è cambiato. maggiore e che tuttavia nasce per svolgere
Un software progettato da Ecco perché, tra le tante novità, si è an- un ruolo complementare rispetto a esso. Se
infatti Photoshop è un software dedicato
fotografi per fotografi che affermata la tendenza da parte di diverse
all’image editing, e cioè al fotoritocco, con
software house a sviluppare programmi appo-
sta per i fotografi. Tuttavia viene legittimo Lightroom ci troviamo di fronte a un prodotto
Lanciato il 10 gennaio 2006 chiedersi a cosa possano servire altri software pensato per il photo editing, che non è la
in versione Beta pubblica, stessa cosa. Il mestiere del photo editor
dal momento che con Photoshop ci permette
Adobe Photoshop Lightroom
di fare praticamente “qualsiasi cosa”. Bene, la esiste infatti da ben prima della diffusione
non è, allo stato attuale,
un vero e proprio software risposta a questa domanda va rintracciata non della fotografi a digitale ed è il lavoro di chi,
quanto piuttosto un proget- tanto nella semplice diffusione delle fotocame- ad esempio, all’interno di una redazione si
to in divenire. re digitali, quanto piuttosto nelle conseguenze occupa di scegliere e gestire le grandi quan-
Ultimo “figlio” di casa che la diffusione delle fotocamere digitali ha tità di immagini che arrivano quotidianamen-
Adobe, questo applicativo è portato con sé, soprattutto per quanto riguar- te, per poi selezionare quelle più adatte ai
interamente dedicato al vari scopi.
da il metodo e il flusso di lavoro. Tra i tanti
flusso di lavoro del foto- Oggi la fase di photo editing è parte inte-
aspetti coinvolti in questa rivoluzione focaliz-
grafo professionista e per- grante del flusso di lavoro di ogni fotografo, il
mette di gestire centinaia ziamoci per un momento su uno soltanto:
l’eliminazione del rullino. Innanzitutto ha indot- quale realizza spesso centinaia di immagini
di immagini simultaneamente
- dall’archiviazione, allo to i fotografi a realizzare molti più scatti: laddo- e in postproduzione si ritrova a doverle con-
sviluppo, alla stampa - frontare, selezionare, gestire e archiviare
ve prima si facevano 2 o 3 foto, oggi se ne
attraverso un'unica pratica ancora prima di doverle ritoccare, quando
scattano almeno 10. In secondo luogo, la con-
interfaccia senza discrimi- necessario, con appositi software.
sapevolezza da parte del mercato dell’annul-
nazioni di formato (RAW, Lightroom non serve dunque a fare fotori-
lamento dei tempi di sviluppo ha imposto
JPG, TIF, PSD). tocco (questo lo fa già egregiamente Pho-
tempi di consegna sempre più serrati: ora i
toshop) ma ha lo scopo di fornire ai fotografi
clienti vogliono vedere e avere le immagini uno strumento completo per la gestione
subito o quasi. In sintesi il fotografo di oggi si veloce del flusso di lavoro fotografico, con-
Negli ultimi anni, con il diffondersi delle
ritrova a gestire almeno il triplo delle foto sentendo di espletare, attraverso un’omoge-
fotocamere digitali, il mondo della fotografia ha
rispetto a prima, pur disponendo di molto nea interfaccia a pieno schermo, tutte le
vissuto un cambiamento epocale, una rivolu-
quotidiane operazioni dedicate alla selezio-
zione che non si è fermata alla semplice sosti- meno tempo… e in più deve anche occuparsi
ne, archiviazione, correzione, condivisione,
tuzione dell’attrezzatura, ma, come tutte le della postproduzione, elaborando le immagini
pubblicazione sul web e stampa.
rivoluzioni che si rispettino, ha trasformato nel digitalmente! Si tratta in pratica di un’autentica “camera
profondo l’intero sistema fotografico, dal modo Con Lightroom non siamo di fronte ad un chiara” dove eseguire tutto quello che serve
di scattare al modo di gestire le immagini, dalla “Photoshop killer”, come qualcuno ha so- prima di ancora di dover aprire Adobe Pho-
vendita delle foto alla loro fruizione. In pratica spettato in prima istanza, quanto piuttosto toshop.

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07.01.2007 - A cura di Marianna Santoni www.mariannasantoni.biz
Perché una Beta pubblica?
Il Project: Lightroom ha assunto da subito grande risonanza tra i fotografi soprattutto grazie alla
soluzione della Beta pubblica che, per la prima volta, sta dando realmente voce alle nuove esigenze
del mondo della fotografia professionale. A chi si rivolge
Grazie alla pubblicazione della Beta ai fotografi di ogni parte del mondo è stata data l’opportuni-
questa guida
tà di prendere parte a questo progetto in qualità di beta tester, scaricando e utilizzando gratuitamen-
te la versione non ancora terminata del software per provarla e a dire la loro sulle tutte le possibili Questa breve guida non
implementazioni. E’ proprio sulla base delle specifiche richieste da parte degli utenti che la Adobe intende essere esau-
sta dando vita ad un software davvero fotografico. stiva, ma ha lo scopo
principale di offrire
L’ultima versione, la Beta 4.1, è stata rilasciata il 19 ottobre 2006 ed è la ai fotografi profes-
versione alla quale questa breve guida fa riferimento. sionisti una panorami-
Questa Beta, disponibile solo in lingua inglese sia per Mac sia per ca sul software utile
Windows, è ad un ottimo punto ed è già realmente utilizzabile nel sia per coloro che non
Un modo nuovo proprio flusso di lavoro fotografico quotidiano. Va tenuto conto hanno mai provato ad
usare questo software
di lavorare. tuttavia del fatto che non siamo di fronte ad un software ultimato,
sia per coloro che,
per cui l’aspetto e la posizione di diversi comandi potrebbe
già da qualche tempo,
Un modo tradizionale ancora cambiare e soprattutto molte funzioni ancora saranno lo hanno abbracciato
di pensare. implementate nella versione finale. L’attuale Beta 4.1 scadrà il come principale stru-
28 febbraio 2007. Prima di questa scadenza sarà rilasciata un’altra mento di lavoro.
Beta pubblica oppure la prima release vera e propria del software.

PUNTI DI FORZA: VELOCITA’ PRATICITA’ QUALITA’ LIBERTA’

Una velocità La praticità di Una qualità di La libertà di un


produttiva del poter gestire elaborazione dei applicativo che
tutto nuova diversi formati file “garantita ha requisiti
dovuta alla di file (RAW, Adobe” e quindi minimi di siste-
comodità di .JPG, .TIF, analoga a quella ma davvero mini-
un’unica inter- .PSD, .DNG) an- di Photoshop, ma mi e che non fa
faccia full che simultanea- con una marcia alcuna discrimi-
screen (= a mente con i me- in più data dal- nazione di piat-
schermo pieno) desimi strumenti l’editing non taforma, essendo
che consente di e cursori. distruttivo. perfettamente
gestire il Grazie a questo compatibile sia
flusso di lavo- i file originali con Mac sia con
ro fotografico non vengono mai Windows.
in modo estre- alterati e la
mamente logico versione modifi-
e fluido. cata occupa po-
chissima memoria
su disco.

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07.01.2007 - A cura di Marianna Santoni www.mariannasantoni.biz
Come si scarica Adobe La pagina seguente è dedicata alla com-

Photoshop Lightroom pilazione del modulo di registrazione.

Beta 4.1
Questa pagina illustra, passo per passo,
tutta la procedura per scaricare gratuitamente
la versione Beta 4.1 di Adobe Photoshop Li-
ghtroom. Si tratta di per sé di un’operazione
piuttosto semplice, ma il sito è in lingua inglese
e per questo abbiamo pensato potesse essere
utile qualche chiarimento.
La pagina ufficiale di Adobe dedicata a
Photoshop Lightroom è :

http://labs.adobe.com/technologies/lightroom/

Dalla pagina che segue è possibile scari-


care la versione Beta dell’applicativo (poco
più di 10 MB). Nella stessa pagina è anche
disponibile un’altra versione di oltre 100 MB,
che mette a disposizione all’interno della Libra-
Per scaricare il software fare clic sul pul- ry alcune immagini di esempio utili per prende-
sante Download the Mac or Win Beta. re dimestichezza con il software.
Questo pulsante porta alla pagina dedica-
ta al log-in. Se già si è iscritti al sito Adobe è
sufficiente inserire il proprio indirizzo e-mail e la
propria password. In caso contrario occorre Requisiti minimi di sistema
seguire la procedura di registrazione scrivendo
il proprio indirizzo e-mail e selezionando l’op- (relativi alla Beta 4.1)
Una volta compilato il modulo si accede
zione No, I will create one now.
ad un’ultima pagina nella quale si forniscono
ulteriori informazioni di carattere generale.
MACINTOSH: OS 10.4 o su-
periore.

PROCESSORE:
G4, G5, or Intel

RAM:
768 MB (1 GB consigliato)

HARD DISK:
almeno 1 GB di spazio
libero

WINDOWS: XP SP2

PROCESSORE:
Pentium 4

RAM:
768 MB (1 GB consigliato)

HARD DISK:
almeno 1 GB di spazio
libero

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07.01.2007 - A cura di Marianna Santoni www.mariannasantoni.biz
L’INTERFACCIA Un’unica interfaccia full screen
Uno dei punti di forza di questo software è rappresentato proprio
dalla sua interfaccia caratterizzata da una logica particolarmente
1 - La Barra dei menu.
pratica e fotografica.
2- Il Nome dell’applicativo, accompagnato dal numero della Ponendo al primo posto immediatezza e semplicità il team di
versione Beta correntemente installata. Quest’area è inoltre desti- sviluppo di Adobe Photoshop Lightroom è riuscito a organizzare
nata alla visualizzazione delle informazioni sullo stato del Progess. ogni funzione all’interno di un’unica semplice interfaccia, alta-
3- I cinque pulsanti principali che dividono le competenze del- mente personalizzabile e interattiva, nella quale regna sovrano
l’applicativo in 5 moduli: una sorta di percorso sequenziale che il drag & drop e tutto è a portata di mano. Il ricorso alla Barra dei
scandisce il flusso di lavoro fotografico attraverso un’autentica menu è esclusivamente limitato alle operazioni meno frequenti.
procedura guidata: dall’importazione e archiviazione delle immagini Per usare agilmente l’interfaccia di Adobe Photoshop Lightroom
alla loro elaborazione; dalla creazione di presentazioni fino alla c’è un’unica semplice regola da seguire: “leggerla” muovendosi
stampa e al web. Ad ogni modulo sono associati specifici Pannelli e da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso.
Barra dei menu.
Come in tutti i programmi Adobe l’interfaccia è flessibile in modo
4- L’ Area del contenuto destinata all’anteprima dell’immagi-
da consentire una ridistribuzione delle aree occupate dai vari
ne o al gruppo di immagini selezionate.
elementi tale da conformarsi all’utilizzo che si fa del software
5- La Barra degli strumenti con i pulsanti per le diverse mo-
nelle varie fasi della postproduzione. Ad esempio se si desidera
dalità di visualizzazione. lasciare più spazio all’anteprima centrale durante la fase di svi-
6- I Pannelli dedicati al modulo selezionato. A sinistra troviamo luppo delle immagini si può scegliere la configurazione a scom-
tutti i comandi e i Templates che servono a lavorare velocemente. A parsa dei Pannelli laterali e del Filmstrip. Per attivarla basta fare
destra troviamo invece gli strumenti e le regolazioni che consento- clic sul piccolo triangolo posto a margine (vd. n.9 nella figura
no di intervenire sulle immagini manualmente con il massimo con- della prossima pagina) oppure usare le scorciatoie da tastiera
trollo. indicate nella tabella in fondo alla pagina seguente. In questo
7- Il Filmstrip che visualizza l’intera sequenza di foto presenti modo l’anteprima centrale può sfruttare appieno la grandezza del
nel gruppo selezionato dalla Library. Il Filmstrip rimane sempre monitor. In qualunque momento sia i Pannelli sia il Filmstrip tor-
disponibile nell’area inferiore dell’interfaccia con qualunque modulo nano nuovamente disponibili non appena si sposta il cursore
selezionato. verso il margine laterale o inferiore dell’interfaccia. Inoltre la
8 - La Barra delle opzioni del Filmstrip che consente di filtra- grandezza delle miniature del Filmstrip è scalibile manualmente:
re le immagini, scorrerle una ad una con le due frecce o cambiare posizionandosi con il cursore lungo il bordo superiore basta
modalità di visualizzazione. semplicemente fare clic e trascinare verso l’alto o verso il basso
(vd. n.10 nella figura della prossima pagina).

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Un software
Altre personalizzazioni della visualizzazione
“su misura” Per visualizzare un solo Pannello alla volta in modo che tutti
gli altri si chiudano automaticamente e simultaneamente: fare
Adobe Photoshop Lightroom clic sopra il nome del Pannello (una sola volta) tenendo premuto
si conforma all’utente che lo usa al il tasto ALT. Questa modalità è molto utile per evitare di af-
punto che ogni fotografo può sosti- follare l’interfaccia. Ripetendo l’operazione la visualizzazione
tuire il nome del software persona- ritorna come di default.
lizzandolo con il proprio nome o Per nascondere alcuni Pannelli: attivare il menu contestuale fa-
marchio (vd. n.11 nella figura). Il cendo clic sul nome del Pannello con il tasto destro (CTRL clic
comando per farlo si trova nel me- per gli utenti Mac).
nu Lightroom > Identity Plate Se-
tup. Dalla finestra di dialogo che
compare è anche possibile perso-
nalizzare i pulsanti dell’interfaccia Note:
determinandone font, dimensione e
colori (vd. n.12 nella figura). E’ con- SCORCIATOIE DA TASTIERA: Attualmente tutte le scorciatoie da ta-
sigliato tuttavia di privilegiare sem- stiera della beta 4.1 di Adobe Photoshop Lightroom sono English-
pre tinte neutre per non viziare la based e in alcuni casi non corrispondono con quelle della ta-
percezione cromatica delle imma- stiera italiana.
gini. Per applicare le modifiche
all’interfaccia occorre selezionare la RISOLUZIONE DEL MONITOR: La versione beta 4.1 non è ancora otti-
mizzata per la risoluzione 1024x768, quindi se ne consiglia un
casellina Enable Identityt Plate.
utilizzo su monitor a risoluzione superiore.

SCORCIATOIE DA TASTIERA: TAB TAB + SHIFT T F

Molti tasti di questo software Nasconde i Pan- Nasconde simul- Nasconde la Bar- Alterna le tre
supportano il long press beha- nelli. taneamente sia ra degli stru- modalità di vi-
vior, ciò significa che tenendoli Lo stesso tasto i Panneli sia menti. sualizzazione:
premuti prolungatamente attivano in Photoshop il Filmptrip. schermo stan-
la loro funzione per poi disatti- nasconde le Pa- dard, schermo
varla non appena si rilascia il lette. intero, schermo
tasto. Nella modalità di visua- intero senza
lizzazione provvisoria è comunque menu.
possibile lavorare usando il mou-
se normalmente.

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Importare le immagini
LIBRARY PER ORGANIZZARE IL LAVORO nella Library

L’importazione è la prima operazione


Il primo modulo, chiamato Library (Libreria), è dedicato da svolgere per poter visualizzare e lavorare
all’organizzazione del lavoro ed è qui che avviene l’im- le proprie immagini all’interno di Adobe
portazione, la selezione e l’archiviazione delle nostre Photoshop Lightroom.
immagini.
Per eseguire l’importazione basta fare
In pratica si tratta del modulo che, all’interno di
clic sul pulsante Import. La finestra di dia-
Adobe Photoshop Lightroom, ci consente di svolgere parte
logo che si apre ci permette di selezionare i
delle operazioni che normalmente possiamo svolgere con
singoli file o la cartella di immagini che si
software come Adobe Bridge, oltre a molte altre di nuova
desiderano importare. Facendo clic sul
concezione.
pulsante Choose si accede alla finestra di
In questo modulo possiamo:
dialogo dell’importazione.
- importare le immagini da diverse periferiche: hard
disk, CD, DVD o direttamente dalla card della nostra fo-
tocamera;
- visualizzare, comparare e selezionare gli scatti at-
traverso diverse modalità di visualizzazione;
- raddrizzare e contrassegnare le immagini con stelline
e come Quick Collection;
- organizzare, catalogare e archiviare tutte le nostre
foto attraverso l’uso di cartelle, collezioni, parole
chiave e dati IPTC;
- eseguire ricerche di immagini specifiche in base a di-
versi parametri;
- effettuare alcune regolazioni semplici e veloci sulle
immagini. Grazie alle opzioni relative al menu File
Handling stabiliamo dove localizzare le
Questa sezione è già ad un ottimo punto nello sviluppo, immagini che importiamo all’interno della
ma sarà arricchita di nuove importanti funzioni nella
Library. In tal senso ogni professionista può
versione finale nel software.
fare le sue scelte, ma è indubbiamente
sensato mantenere il medesimo metodo di

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importazione per tutte le foto del proprio no essere modificate anche successiva-
archivio. mente all’interno della Library (pannelli
Reference files in existing location: Metadata e Applied Keywords) e del modu- Ridimensionamento delle
crea un collegamento alle immagini la- lo Develop (pannello Presets), ma potrebbe immagini durante l’espor-
sciandole nella loro posizione (siano esse risultare molto utile prendere la sana abitu-
all’interno dell’hard disk o di una memoria dine di farlo subito. tazione
esterna). Questo metodo, sicuramente Nella finestra di dialo-
consigliato tra quelli a disposizione, per- go dell’esportazione c’è
mette di non appesantire, e conseguente- l’opzione Constrain Size
mente rallentare, la libreria. Se viene modi- Rimuovere le immagini che permette di ridimen-
sionare le immagini du-
dalla Library
ficata la posizione originale delle immagini
rante l’esportazione.
ad esempio all’interno dell’hard disk) o I valori numerici che si
viene modificato il nome della cartella che inseriscono nei campi
Per rimuovere le immagini dalla Library
le contiene, Photoshop Lightroom potrebbe Maximum Width/Height
non è sufficiente cancellare lo Shoot o la
non riconoscerle e a volte lo segnala con un determinano la dimensio-
foto da una Collection o Quick Collection. ne del lato più lungo
piccolo punto interrogativo sulla miniatura.
In questo caso le immagini rimarranno co- della foto. Quindi nel
Attualmente la versione Beta 4.1 non è in
munque all’interno della Library. Se inten- caso in cui stiamo
grado di rilocalizzare i file.
diamo rimuovere definitivamente una o più esportando immagini sia
Copy files to Lightroom Library: orizzontali sia vertica-
foto dalla Library dobbiamo fare clic con il
duplica i file all’interno della Library. li è opportuno specifi-
tasto destro (CTRL per gli utenti Mac) sulle
Move files to Lightroom Library: care la stessa misura su
immagini selezionate e scegliere l’opzione
sposta fisicamente i file all’interno della entrambe le caselle.
Remove from Library. Scegliendo invece
Library.
Remove and Trash i file originali vengono
Copy photos as Digital Negative
fisicamente rimossi sia dalla Library sia
(DNG): importa le immagini convertendole
dalla loro posizione originale nell’hard disk
in DNG, di qualunque formato siano i files
e vengono spostati direttamente nel cestino Se invece si ha la necessità di importa-
originali, anche .JPG, .TIF o .PSD.
del computer. re una o più immagini in Photoshop per
Se si sceglie una di queste ultime tre
eseguire operazioni di fotoritocco si può di
opzioni è anche possibile rinominare i file in
utilizzare la procedura indicata nel box a
fase di importazione (Rename Files).

Esportare le immagini
pag. 11.
Il gruppo di opzioni Segment by con-
Infine per masterizzare le foto diretta-
sente di importare le immagini per cartelle
(Folder) mantenendo il loro nome originale fuori da Lightroom mente dalla Library si può utilizzare il co-
mando da menu Library > Burn Disc as
o modificandolo facendo doppio clic, oppu-
Photo Binder.
re di importarle per data (Date), in questo Per esportare le immagini fuori da
caso le immagini saranno raggruppate a Lightroom si fa clic sul pulsante Export.
seconda del giorno in cui sono state scatta-
te. Dal menu Within Shoot è possibile se-
lezionare uno degli Shoot già presenti nella
Library per collocare al suo interno i file che
Trasferire la Library tra
stiamo importando. due o più computer
I menu relativi a Information for all A volte potrebbe verifi-
Shoots consentono di aggiungere o modi- carsi la necessità di
ficare i metadati delle nostre immagini e/o dover trasferire la pro-
l’aspetto delle immagini stesse già in fase di pria libreria di immagi-
importazione. ni in un altro computer
Dal menu Metadata è possibile asse- senza voler perdere tut-
te le regolazioni fatte
gnare gruppi di dati IPTC. Per snellire le
all’interno di Photoshop
normali operazioni di routine può essere Lightroom. In questi
molto utile creare dei Presets di metadati casi le foto vanno
selezionando la voce New e compilando i esportate come Photo
campi più frequenti, come ad esempio Binders (Modulo Library
quelli relativi al copyright. Dalla finestra di dialogo è possibile > Library > Export Pho-
Dal menu Develop Settings è possibi- specificare: tos as Photo Binder).
Export Location: per determinare Così facendo viene crea-
le applicare a tutte le immagini, già in fase
ta una cartella conte-
di importazione, uno dei Presets disponibili dove si intende salvare i file; nente una copia di tutte
all’interno del proprio modulo Develop. File Naming: per rinominare i file; le foto originali più
Infine possiamo assegnare specifiche File Settings: per specificare il forma- alcuni file che riporta-
parole chiave (Keywords) al gruppo di foto to di salvataggio, la profondità di bit, lo no una copia del databa-
che stiamo importando in modo da poterle spazio colore, e eventualmente anche il se di Adobe Photoshop
ritrovare più velocemente all’interno del ridimenzionamento (vd. box nella pagina). Lightroom relativa alle
Post-processing: permette di sceglie- operazioni svolte sulle
nostro archivio.
foto selezionate.
Le opzioni relative a Information for all re dal menu un’azione da eseguire sulle
Shoots e Shoot-specific Information posso- immagini al termine dell’esportazione.

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Le diverse modalità di visualizzazione e
classificazione delle immagini
Per poter esaminare, comparare e selezionare le immagini che abbiamo impor-
tato disponiamo di diverse modalità di visualizzazione selezionabili da scorcia-
toia (vd. tabella a pag.12) oppure attraverso comodi pulsanti posti sulla barra
degli strumenti (vd. box a sinistra).

Durante la scelta delle immagini è particolarmente utile la visualizzazione in


modalità “luce spenta” (attivabile con la scorciatoia da tastiera L) che consente
di osservare le immagini su fondo scuro astraendole dalla distrazione arrecata
dall’interfaccia. Questa funzione è disponibile in tutte le modalità di visualizza-
Grid (= Griglia) zione su uno o più file selezionati. L’immagine che segue mostra la modalità
Visualizza le miniature delle im- luce spenta con la visualizzazione Compare a sinistra e Grid a destra.
magini selezionate. In questa mo-
dalità è possibile variare la di-
mensione delle anteprime facendo
clic sui pulsanti XS, X, M, L, XL.

Inoltre è possibile organizzare le immagini in un ordine


diverso in base ai parametri disponibili nel menu con-
testuale del comando Sort.

Solo in alcune delle versioni Beta fino ad ora pubblicate è stato


possibile modificare la sequenza delle foto trascinandole manualmente una ad
una o a gruppi.
Loupe (= Lente) Per ruotare le immagini fare clic sul simbolo della rotazione associato
Visualizza una grande anteprima all’anteprima in modalità Grid. Per assegnare una classifica da zero a 5
dell’immagine adattandola alle stelline basta fare clic su uno dei 5 puntini presenti sotto l’anteprima
dimensioni dello schermo. dell’immagine.

Compare (= Confronta)
Permette di confrontare tra loro
due o più immagini selezionate.
Facendo clic sull’anteprima men-
tre si schiaccia il tasto MELA
(CTRL su Windows) possiamo esclu-
dere una o più immagini dalla com-
parazione.

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Pannello visualizza tutti gli Shoots che nel
I Pannelli della Library Il Pannello LIBRARY tempo sono stati importati all’interno della
Library. Gli Shoots possono essere rinominati e
anche trascinati l’uno sull’altro per creare una
gerarchia logica di contenuti. In questo modo
Il Pannello NAVIGATOR possiamo raggruppare per temi tutti gli scatti
che abbiamo importato cosicché gli Shoots
principali contengano ad esempio il nome del
cliente oppure la tipologia di servizio fotografi-
All Photographs: permette di accedere a co (“matrimonio”, “ritratto in studio”, “still li-
tutte le foto importate nella libreria. fe”…). Per spostare una o più foto in un altro
Quick Collection: permette di raggruppa- Shoot basta selezionarle e trascinarle sopra il
re velocemente alcune immagini per vari scopi. nome dello Shoot. Una foto può essere pre-
Un uso molto frequente se ne fa ad esempio sente solo all'interno di un unico Shoot. Per
quando si desidera contrassegnare le foto che ottimizzare l’organizzazione delle immagini si
si intendono postprodurre nel modulo Develop. utilizzano le Collections o le Quick Collections.
Previous Import: visualizza l’ultimo grup- I pulsanti +/– consentono di creare o eli-
po di foto importate. minare uno Shoot. Se si elimina uno Shoot
facendo clic sul tasto “–“ le immagini riman-
gono comunque all’interno della Library (vd.
pag. 8).
Il Pannello FILTERS I nomi o la gerarchia degli Shoots che
stabiliamo all’interno della Library di Lightroom
Il Pannello Navigator posto in alto a sini- viene memorizzata solo all’interno del databa-
stra è molto simile al Navigatore di Photoshop se di Adobe Photoshop Lightroom e non modi-
anche se presenta caratteristiche più evolute. fica la posizione o il nome delle cartelle all’in-
I piccoli pulsanti dedicati consentono di terno delle quali si trovano le immagini originali
visualizzare l’immagine con diversi rapporti di (ad esempio all’interno dell’hard disk o del
ingrandimento predefiniti: server). Il nome e la posizione di queste cartel-
- Fit (= adatta allo schermo) visualizza le vengono realmente modificati solo nel caso
l’immagine nella sua interezza adattandone la in cui in fase di importazione abbiamo copiato
dimensione in rapporto allo spazio disponibile o spostato le immagini all’interno della Library
nell’area del contenuto; scegliendo l’opzione Copy Files to Lightroom
- Fill (= riempi lo schermo) permette al- Library o Move Files to Lightroom Library
l’anteprima di riempire completamente l’area dal menu File Handling della finestra di dialo-
del contenuto indifferentemente dal fatto che Il Pannello Filters onsente di filtrare le go dell’importazione.
l’immagine sia orizzontale o verticale; immagini visualizzate nell’area del contenuto in
- 1:1 visualizza la foto al 100% per con- base alla data di creazione, alla classifica che
sentire una verifica immediata di nitidezza, gli abbiamo assegnato (da una a 5 stelline) e
punto di messa a fuoco, rumore digitale, arte- ad altri parametri. Scegliendo Preset > Save as
fatti, aberrazioni cromatiche... ; è anche possibile salvare uno o più Presets Il Pannello COLLECTIONS
- 4:1 visualizza l’immagine al 400%. relativi a diversi filtri di visualizzazione che una
Facendo clic nell’area del contenuto si volta salvati appaiono sul menu contestuale All
alterna la modalità di visualizzazione Fit a quel- Photos posto al margine destro della barra
la 1:1. delle opzioni del Filmstrip (vd. area cerchiata in
L’anteprima del Navigator offre inoltre una bianco nella figura a pagina 7).
previsualizzazione de:
- l’effetto dei Template sull’immagine; Questo Pannello consente di creare delle
- l’effetto di alcuni strumenti e regolazioni (co- Collections (= Collezioni) che, parallelamente
me il Bilanciamento del Bianco nel modulo Il Pannello SHOOTS agli Shoots, offrono un’organizzazione trasver-
Develop); sale delle foto, consentendo ad una stessa
- l’anteprima della foto sopra la quale si trova il immagine di essere presente in diverse Collec-
cursore. tions senza alcuna necessità di essere mate-
rialmente duplicata o spostata dalla sua posi-
zione originale ad esempio nell’hard disk.
Creare una Collection può tornare utile
quando si devono raggruppare tra loro foto
appartenenti a diversi progetti. E’ il caso ad
esempio di quando dobbiamo fare alcune
Ogni gruppo di immagini importato all’in- ristampe per diversi clienti oppure quando
terno di Adobe Photoshop Lightroom prende il desideriamo tenere sempre aggiornato il no-
nome di Shoot. Il numero che compare alla stro portfolio: un fotografo può infatti creare
destra del nome dello Shoot indica il numero di diverse Collections in base ai generi fotografici
immagini contenute al suo interno. Questo nell’ambito dei quali lavora e di volta in volta

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07.01.2007 - A cura di Marianna Santoni www.mariannasantoni.biz
può trascinarvi le immagini migliori (classificate re aggiunte a quelle inserite in fase di importa-
Il Pannello QUICK DEVELOP
con 4 o 5 stelline) relative a quel genere. zione, ma volendo anche sostituite. Mentre si
Per aggiungere una o più foto ad una digitano le parole chiave appare un menu con-
Collection basta selezionarle e trascinarle so- testuale che visualizza le parole chiave già
pra il nome della Collection. presenti nel database che iniziano con la stes-
Anche le Collections così come gli Shoots sa radice. Nel momento in cui vengono invece
possono essere create o eliminate attraverso i inserite nuove parole chiave queste vanno ad
tasti +/– e possono essere organizzate in modo aggiungersi automaticamente alla lista delle
gerarchico trascinandole le une dentro le altre. Keyword Tags nel Pannello di sinistra.

Il Pannello KEYWORDS
Integrazione con Photoshop
Adobe Photoshop Lightroom
è naturalmente ben inte-
grato con il suo fratello
maggiore Photoshop. Sele-
zionando il menu Photo >
Edit in Adobe Photoshop
CS2 possiamo esportare
l’immagine direttamente
all’interno di Photoshop
per eseguire ad esempio
operazioni di fotoritoc-
Il Pannello Quick Develop, chiamato “svi- co. La finestra di dialo-
Il Pannello Keywords visualizza in ordine go che si apre offre 3
luppo veloce”, mette a disposizione all’interno
alfabetico tutte le parole chiave che nel tempo del modulo Library alcuni comandi molto sem- scelte:
sono state associate alle immagini, sia in fase - Edit Original edita
plici per un’elaborazione veloce delle immagini.
di importazione sia direttamente dal Pannello l’originale (non attivo
La correzione dell’immagine può essere ese-
Applied Keywords. guita in modo automatico facendo clic sul se il file originale è in
Anche in questo caso è possibile creare pulsante Auto oppure manualmente passando formato RAW)
una struttura gerarchica trascinando le key- in rassegna i diversi cursori relativi alle specifi- - Edit a Copy edita una
words le une dentro le altre in modo da dispor- che regolazioni. Del tutto simili per nome e copia dell’originale (non
re di un’organizzazione logica e fruibile. Ad funzione ai comandi presenti nel modulo Deve- attivo se il file origi-
esempio, anziché avere nel primo livello parole lop ne rinviamo il loro approfondito alle pros- nale è in formato RAW)
chiave relative a vari nomi di fiori sarà più utile - Edit a Copy with Li-
sime pagine. La praticità di questi semplici
inserirle all’interno di una macro parola chiave ghtroom Adjustments crea
comandi all’interno della Library risiede nella
chiamata “fiori” collocata all’interno di un’altra una copia della foto ori-
possibilità da un lato di perfezionare molto
chiamata “natura” la quale magari potrebbe ginale all’interno della
velocemente le immagini che sono già buone,
ospitare anche un altro sottogruppo di parole stessa cartella.
dall’altro di intervenire su foto “sbagliate” già al
chiave chiamato “animali”. Una volta in Photoshop
momento della scelta in modo da poterle vi-
Per aggiungere una parola chiave o un possiamo eseguire sul
sualizzare correttamente e, volendo, sondarne
gruppo di parole chiave ad una o più immagini file tutte le operazioni
già in fase di selezione gli eventuali margini di di fotoritocco di cui
basta selezionarle e trascinarle sopra la parola correzione. Facendo poi clic sul pulsante Con- potremmo avere bisogno e
chiave da associare. tinue in Develop è possibile passare diretta- poi scegliere Salva dal
Anche le Keywords come gli Shoots e le mente al modulo successivo per perfezionare menu File. Photoshop ci
Collections possono essere create o eliminate le impostazioni assegnate. riporta poi automatica-
attraverso i tasti +/–.
mente all’interno della
Library di Lightroom nel-
la quale appaiono due
copie dello stesso file:
Il Pannello APPLIED KEYWORDS
Il Pannello HISTOGRAM l’originale importato in
Lightroom e la copia mo-
dificata in Photoshop
rinominata con il suffis-
so -edit.

Questo Pannello visualizza in modo dina-


Il campo di testo disponibile in questo
mico l’istogramma dell’immagine selezionata e
Pannello permette l’inserimento manuale di
alcune informazioni utili relative allo scatto.
una o più parole chiave. Queste possono esse-

[11]
07.01.2007 - A cura di Marianna Santoni www.mariannasantoni.biz
Il Pannello METADATA
SCORCIATOIE DA TASTIERA:
Vd. figura nel box a sinistra.
G Modalità di vi-
sualizzazione
Questo Pannello, molto simile all’omoni- Grid.
mo già presente in Adobe Bridge, offre una
visione combinata di tutti i metadati associati
alle immagini selezionate e mette a disposizio- E Modalità di vi-
sualizzazione
ne diversi campi e comandi per l’assegnazione Loupe.
di nuovi metadati.
Anche da questo Pannello è possibile
C Modalità di vi-
assegnare le stelline, ma soprattutto è da qui sualizzazione
che possiamo associare i dati IPTC relativi ad Compare.
esempio al copyright o ai recapiti dell’autore.
Sempre nell’ottica di offrire un programma per COMANDO* In modalità di
la gestione veloce del flusso di lavoro sce- visualizzazione
gliendo la voce New dal menu Preset è possi-
CLIC Compare consente
di escludere una
bile creare dei Presets di dati IPTC che com- o più immagini
paiono poi nel relativo menu contestuale e che, dalla comparazio-
una volta selezionati, compilano automatica- ne.
mente interi gruppi di metadati su una o più
immagini selezionate. Questi Presets compari-
L Spegne la luce
ranno poi anche nel relativo menu a cascata visualizzando le
disponibile nella finestra di importazione. immagini su
un’interfaccia
scurita o su fon-
do nero.

B Aggiunge l’imma-
gine selezionata
alla Quick Col-
lection.

COMANDO* Visualizza la
Quick Collection.
B

COMANDO* Zooma l’anteprima


dell’immagine se-
Lightroom e Google Maps = condo i fattori
di ingrandimento
Alcune tra le fotocamere predefiniti del
digitali più evolute e Navigator (N.B.
recenti consentono di re- attualmente in
gistrare tra i metadati alcune tastiere
dell’immagine le coordina- di utenti Windows
non funziona).
te GPS relative al luogo
in cui è avvenuto lo scat-
to. Questo metadato, quan- COMANDO* Scala l’anteprima
dell’immagine se-
do presente nel file, com-
- condo i fattori
pare automaticamente nella
di ingrandimento
lista. Se si fa clic sulle predefiniti del
coordinate da un computer Navigator.
connesso a Internet Li-
ghtroom è in grado di lan-
ciare automaticamente *Il tasto Comando equivale al tasto
Google Maps visualizzando MELA su Mac e a CTRL su
la foto satellitare del Windows.
punto esatto del globo in
cui è stato realizzato lo
scatto! Questa funzione
apparentemente divertente
offre in realtà grandi
vantaggi nell’ambito della
fotografia scientifica.

[12]
07.01.2007 - A cura di Marianna Santoni www.mariannasantoni.biz
DEVELOP PER “SVILUPPARE” LE FOTO IN UNA “CAMERA CHIARA”
Il modulo Develop è il vero cuore del programma: un’autentica camera oscura, anzi “chiara”, con tutto
ciò che potremmo sognare per lo sviluppo ottimale delle nostre immagini. E’ in questo modulo che sono
state integrate tutte le regolazioni già presenti nel plug-in Camera RAW di Photoshop CS2, riorganiz-
zandole e aggiungendo diverse novità per un controllo davvero estremo.
Oltre ad alcuni comandi, una tra le innovazioni più importanti per il mondo dei fotografi è data dalla
possibilità di utilizzare tutti i cursori senza discriminazione di formato, questo implica che perfino
regolazioni come il bilanciamento del bianco, legate per loro natura al formato RAW, possono essere
applicate su file in formato .JPG, .PSD o .TIF! Naturalmente la risposta di un file agli interventi di
postproduzione è strettamente correlata al formato con il quale è stato salvato, tuttavia poter usare i
medesimi comandi su file di formati diversi offre un’indubbia praticità che semplifica la vita accor-
ciando sensibilmente i tempi produttivi. In questo modo il flusso di lavoro è davvero fluido e non vie-
ne interrotto dalla necessità di aprire altre finestre di dialogo o altri programmi. Inoltre tutte le
regolazioni applicate ad un’immagine possono essere applicate simultaneamente a decine e centinaia di
immagini, perfino se i gruppi di file selezionati hanno estensioni tra loro diverse.
Inoltre, sempre nell’ottica di un software facile da capire e da utilizzare, sono stati implementati
piccoli accorgimenti che ne rendono facile l’utilizzo anche ai fotografi meno esperti di postproduzione
digitale. Un esempio di questo è la colorazione di tutti i cursori (vd. il Pannello Basic nella figu-
ra), così come la riprogettazione squisitamente “user friendly” del comando Tone Curve.
Infine anche in questo modulo la logica della Library offre diversi vantaggi. Primo tra tutti il fatto
che l’elaborazione delle immagini avviene in maniera non distruttiva, ciò significa che tutte le rego-
lazioni che andiamo ad eseguire non alterano in alcun modo il file originale, ma vengono semplicemente
memorizzate sul database del programma. Questo approccio consente, tra le altre cose, di non appesanti-
re l’hard disk duplicando il file e di non correre il rischio di trascrivere l’originale. Inoltre i
cursori rimangono sempre nella posizione in cui li abbiamo lasciati, anche dopo che il programma è sta-
to chiuso e riavviato, permettendo di ritornare in qualunque momento sui propri passi attingendo sempre
le informazioni dall’immagine originale.

Considerando che si tratta ancora di una Beta il modulo Develop è tra tutti quello che appare ad uno
stadio più maturo. In questo senso Adobe Photoshop Lightroom ha beneficiato molto della bella eredità
lasciata dal plug-in Adobe Camera RAW, non solo dal punto di vista della ricchezza di funzioni, ma an-
che e soprattutto per quanto concerne l’alta qualità dei risultati di elaborazione.

[13]
07.01.2007 - A cura di Marianna Santoni www.mariannasantoni.biz
all’immagine una serie di caratteristiche
Il Pannello HISTORY
ottenibili usando una o più delle regolazioni
Come in una procedura disponibili sui Pannelli di destra.
guidata... Muovendo il cursore sopra i nomi dei
Presets la miniatura del Navigator si aggior-
Così come per tutte le na mostrandone un’anteprima dell’effetto
interfacce ben proget- (vd. figura della pagina precedente).
tate, anche Adobe Pho- L’uso di queste impostazioni offre già
toshop Lightroom pre- di per sé risultati decisamente soddisfacenti
senta i comandi nel- ed è quindi ideale per snellire flussi di lavo-
l’ordine ideale in cui ro con centinaia di immagini nei quali lo
le regolazioni andreb-
“sviluppo” dei file potrebbe tranquillamente
bero eseguite, ed è in
considerarsi concluso con la semplice as-
questo modo che andreb-
segnazione di uno dei Presets. In altre si-
bero esplorati ed uti-
tuazioni più complesse si può scegliere di
lizzati.
considerare i Presets come una comoda
base da cui partire per andare poi ad inter-
venire manualmente sull’immagine, regola-
zione dopo regolazione, grazie ai Pannelli
posti sulla destra. Uno dei Presets più adat-

I Pannelli del Develop ti a questo scopo è certamente il Tone


Curve – Lightroom Default che nella mag-
gior parte dei casi regala già da solo
un’immagine piacevolmente brillante e
Il Pannello NAVIGATOR contrastata.
Il Pannello History, molto simile al-
l’omonima palette presente in Photoshop,
E’ analogo a quello descritto nel mo- A questi Presets possiamo aggiunger-
tiene traccia delle operazioni che svolgiamo
dulo Library (vd. pag 10). ne altri creati direttamente da noi facendo
sull’immagine e le registra aggiungendo un
clic sul pulsante sottostante Add. Ogni
nuovo stato ad ogni modifica apportata.
volta che creiamo un nuovo Preset apparirà
L’ordine di visualizzazione degli stati è però
poi sempre disponibile nella lista principale
Il Pannello PRESETS in fondo agli altri. A tale scopo può essere invertito rispetto a quello cui Photoshop ci
ha abituati.
molto utile crearne alcuni per le curve di
contrasto o di viraggio usate più frequen-
temente, piuttosto che per le impostazioni
del bianco e nero, o anche Presets relativi Il Pannello HISTOGRAM
alla calibrazione della fotocamera. In qua-
lunque momento è comunque possibile
riportare l’immagine al suo aspetto originale
selezionando il Presets Zero’d.

Una Storia “indelebile”


Anche nel modulo Deve-
lop emergono evidenti i
vantaggi offerti dalla
Questo Pannello offre un istogramma
logica della Library.
di ultima generazione dinamico e interatti-
Infatti oltre all’edi-
ting non distruttivo vo. Non appena vengono modificati i curso-
anche il Pannello Hi- ri sottostanti si aggiorna in tempo reale e
story ne trae i suoi può perfino essere manipolato manualmen-
vantaggi conservando te. Muovendo il cursore sopra l’istogramma
tutti gli stati recenti appare infatti una segnalazione relativa alle
delle modifiche che quattro aree tonali cui corrispondono i co-
abbiamo apportato al- mandi degli aggiustamenti tonali. Basta
l’immagine durante le trascinare il cursore verso destra o verso
nostre sessioni di la- sinistra per andare a spostare la distribu-
voro. Anche dopo che il zione dei toni dell’immagine in modo da
programma è stato riav- schiarirla o scurirla.
In questo Pannello troviamo alcuni viato la Storia rimane
I due quadratini posti ai due angoli
settaggi predefiniti che, paragonabili per sempre in memoria.
in alto visualizzano sull’anteprima dell’im-
certi versi alle pellicole usate nella fotogra-
magine l’avvertimento delle luci e delle
fia analogica, ci consentono di applicare
ombre.

[14]
07.01.2007 - A cura di Marianna Santoni www.mariannasantoni.biz
Dal menu a cascata possiamo inoltre bilan- Questi due cursori agiscono infatti separa-
Il Pannello BASIC ciare il bianco automaticamente scegliendo tamente solo sulle alte luci e solo sulle om-
Auto o una delle temperature colore asso- bre profonde dell’immagine consentendo di
ciate alle diverse fonti di luce. Infine pos- recuperare eventuali tonalità tagliate (se-
siamo inserire il valore numerico dei gradi gnalate dell’avvertimento luci e ombre) e/o
Kelvin direttamente all’interno della casella di riequilibrare i contrasti dell’immagine.
oppure intervenire sulla regolazione delle Naturalmente la capacità di ripristino di
dominanti manualmente muovendo i cursori questi cursori è fortemente vincolata dal-
mentre osserviamo mutare l’aspetto del- l’ampiezza tonale del sensore che ha realiz-
l’immagine. L’opportunità di usare gli stru- zato la foto e dal formato con il quale la foto
menti del bilanciamento del bianco anche è stata salvata, tuttavia la mia opinione di
su file .JPG è indubbiamente molto utile fotografa è che la qualità dell’intervento di
anche se va tuttavia tenuto conto del fatto questi cursori è così elevata da poterne
che l’efficacia di questo tipo di strumenti è trarre giovamento nella quasi totalità delle
limitata su file non RAW per i limiti intrinseci immagini. Infatti, soprattutto nel caso di
che caratterizzando questi formati di file. immagini sovraesposte, l’uso del Recovery
Il secondo gruppo di cursori offrono il può essere una valida alternativa alla diffu-
massimo controllo sulla regolazione della sa consuetudine a inibire il cursore esposi-
gamma e del contrasto consentendo di zione (evitando di bruciare le luci) per poi
ottenere un istogramma “pieno” e un equi- schiarire l’immagine con la regolazione
librio ottimale nella distribuzione dei toni. I Brightness.
comandi Exposure (= Esposizione) e La regolazione Brightness (= Lumino-
Nel Pannello Basic troviamo raggrup- Blacks (= Ombre), già presenti in Camera sità) corrisponde all’omonimo cursore in
pati tutti i cursori destinati alle regolazioni RAW con i nomi di Exposure e Shadows, Camera RAW e consente di regolare i mez-
tonali e cromatiche di un’immagine. regolano rispettivamente il punto di bianco zitoni dell’immagine agendo in modo molto
Il Mode ci consente di stabilire da e di nero dell’immagine. I valori numerici simile al cursore centrale della regolazione
subito se intendiamo trattare la nostra im- indicano l’equivalente in stop fotografici (+1 Livelli presente in Photoshop. Il cursore
magine come una foto a colori (Color) o in corrisponde a +1 stop). I cursori Recovery Contrast regola invece il contrasto genera-
bianco e nero (Grayscale). A seconda della (= Ripristino) e Fill Light (= Luce di Riem- le dei mezzitoni.
modalità selezionata possiamo accedere ad pimento) sono del tutto nuovi, ma risultano
alcune regolazioni e Pannelli e non ad altri. familiari agli utenti che già utilizzano il co-
In prima posizione troviamo i comandi mando Ombre/luci di Photoshop.
per il White Balance (= Bilanciamento del
Bianco) che può essere eseguito in vari Le opzioni offerte
modi a seconda delle caratteristiche del-
l’immagine. In posizione privilegiata trovia- dal tasto ALT
mo il relativo strumento che si attiva come Così come in Photoshop
un normale pulsante. Spostandosi sull’im- anche in Lightroom il
magine e facendo clic su un pixel apparte- tasto ALT modifica il
nente ad un elemento di colore neutro (pre- comportamento di alcuni
feribilmente grigio) la foto viene automati- cursori.
camente bilanciata. Quando questo stru- Nel Pannello Basic se
mento è attivo muovendosi sull’immagine si si tiene premuto il
può vedere sul Navigator un’anteprima tasto ALT metre si re-
dell’aspetto che la foto assumerà facendo golano i cursori Expo-
clic in quell’esatto punto. La visione ingran- sure, Recovery, Fill
dita dei singoli pixel offerta da questo stru- Light e Blacks appare
mento permette di selezionare con preci- nell’area del contenuto
sione il pixel giusto evitando ad esempio una visualizzazione
quei punti il cui colore è influenzato dal canale per canale delle
disturbo di croma causato da sottoesposi- zone dell’immagine che
zioni o da ISO elevati. stanno perdendo detta-
glio diventando bianco
carta o nero solido.
In relazione invece al
Pannello Split Toning
premendo ALT mentre si
regola il cursore Hue
si ha un’anteprima
istantanea della tinta
di viraggio con satura-
zione 100%.

[15]
07.01.2007 - A cura di Marianna Santoni www.mariannasantoni.biz
I cursori successivi regolano la satura- Inoltre, per i fotografi che di curve non
Il Pannello TONE CURVE
zione dell’immagine. ne vogliono proprio sapere, ci sono i cursori
Anche in questo caso è stata introdot- sottostanti che permettono di eseguire la
ta un’importante novità di concezione squi- regolazione concentrandosi sull’immagine
sitamente fotografica ispirata al software senza preoccuparsi della forma che la cur-
RawShooter: il comando Vibrance (= Viva- va dovrà assumere: in questo caso è Pho-
cità), che consente di ridare vitalità ai colori toshop Lightroom a crearla automaticamen-
saturando l’immagine in un modo molto te per conto del fotografo.
simile al concetto di saturazione conosciuto
nella fotografia analogica.
In pratica mentre il comando Satura-
tion satura in modo lineare tutti i colori
indifferentemente dal fatto che alcuni di loro
siano o meno già saturi, il comando Vibran-
ce riempie di vita i colori delle nostre foto -
in perfetto stile Stock Photo - evitando
artefatti e senza esasperare gli incarnati.

Il Pannello Tone Curve mette a dispo-


sizione una curva del tutto nuova partico-
larmente intuitiva e pratica da usare. A di-
spetto delle sue sembianze si tratta di qual-
cosa di molto diverso rispetto alla curva
nota agli utenti di Photoshop.
Molti fotografi, lavorando fino a non
molto tempo fa con la pellicola non si tro-
Subito sotto le curve ci sono 3 cursori
vano ancora del tutto a proprio agio con
triangolari destinati agli utenti più esperti
comandi “astratti” come le curve. Per que-
sta ragione, una volta per tutte, la Adobe ha che desiderano ampliare o restringere il
deciso di renderle smaccatamente user campo di intervento dei singoli cursori sulle
friendly per facilitarne davvero l’uso. 4 sezioni tonali.
Una delle novità più consistenti è data
dalla possibilità di manipolare la curva usu-
fruendo di punti di ancoraggio precostituiti
che ne circoscrivono e influenzano il com-
portamento. Passando il cursore sopra la
curva appare un avvertimento che mostra la
sezione che viene modificata e la forma che
assume in base alla tonalità sulla quale
stiamo agendo. Queste “briglie invisibili”
modificano la curva soltanto in una sezione
alla volta impedendole di condizionare le
altre tonalità dell’immagine e aiutando i Infine, come già in Camera RAW, an-
fotografi meno esperti a non danneggiare che in Adobe Photoshop Lightroom sono
l’immagine con curve troppo esasperate. disponibili due curve di contrasto predefini-
Inoltre spostandosi con il cursore so- te che in questo software possono però
pra l’anteprima centrale dell’immagine ap- essere applicate anche alla curva che si è
pare, così come in Photoshop, la segnala- appena personalizzata.
zione sulla curva del punto tonale esatto cui
appartiene quell’area della foto.

[16]
07.01.2007 - A cura di Marianna Santoni www.mariannasantoni.biz
Il Pannello CROP & STRAIGHTEN Il Pann. COLOR ADJUSTMENTS

Questo Pannello è dedicato al ritaglio e


alla rotazione dell’immagine. La casellina
Show Crop Overlay mostra la sezione di
ritaglio in sovrapposizione all’immagine
originale. Agganciando con il cursore uno
degli angoli del rettangolo di ritaglio è pos-
sibile modificarne la grandezza e la propor-
zione del ritaglio. Posizionandosi invece al
di fuori dell’area di ritaglio è possibile effet-
Il Pannello Color Adjustments appare La comodità ed efficacia di questo nuovo
tuare la rotazione, che può comunque esse-
solo quando è selezionata la modalità Color modo di convertire il colore è tale da essere
re eseguita anche con il cursore Angle o
nel Pannello Basic.
inserendo manualmente i gradi nell’apposi- stata implementata tra le novità di Photos-
I cursori raggruppati in questo Pannel- hop CS3 in una regolazione molto simile
to spazio. La casellina Constrain Aspect
lo consentono di intervenire sui singoli colo- che prende il nome di Black & White.
Ratio blocca la proporzione del ritaglio. Dal
ri dell’immagine in termini di Hue (= Tinta),
menu a tendina dedicato è possibile impo-
Saturation (= Saturazione) e Luminance (=
stare diverse proporzioni o personalizzarle
Luminosità). Questo Pannello, simile al la
selezionando la voce Enter Custom.
regolazione Tonalità/Saturazione di Photos-
Reset azzera tutte le impostazioni di
hop, è molto utile per interventi cromatici
Il Pannello SPLIT TONING
ritaglio riportando l’immagine alla grandez-
mirati, soprattutto quando il bilanciamento
za originale.
del bianco non è sufficiente a soddisfare i
Da apprezzare il fatto che anche una
nostri intenti.
funzione semplice come il ritaglio sia stata
reinterpretata in chiave fotografica al fine di
rendere disponibile in overlay, durante il
ritaglio, il noto schema compositivo della
“regola dei terzi”. Il Pannello GRAYSCALE MIXER

Il Pannello Split Toning permette di


virare in modo separato le luci e le ombre
dell’immagine sia in modalità Color sia in
modalità Greyscale.

Naturalmente anche il ritaglio, così Questo Pannello appare solo quando è


come tutti gli altri comandi di Adobe Pho- selezionata la modalità Greyscale nel Pan-
toshop Lightroom, non modifica in alcun nello Basic.
modo l’immagine originale e pertanto può Grazie a controlli separati per i singoli
essere rimodificato in qualunque momento. canali dell’immagine è possibile convertire
immagini a colori in bianco e nero con il
massimo controllo, simulando perfettamen-
te l’uso che si faceva dei filtri colorati con le
Con la regolazione Hue si stabilisce la
pellicole in bianco e nero.
tinta verso la quale si intende virare l’imma-
gine. Con la regolazione Saturation se ne
determina l’intensità. Lo Split Toning può
essere interpretato come una comoda rivi-

[17]
07.01.2007 - A cura di Marianna Santoni www.mariannasantoni.biz
sitazione del comando Bilanciamento colo- bordi del fotogramma, mentre il cursore fondo ai Pannelli di destra. Questo pulsante
re che in Photoshop consente di ottenere Midpoint (= Punto Medio) stabilisce se apre una finestra di dialogo dalla quale è
risultati molto simili. estendere questo effetto verso il centro del possibile scegliere quali impostazioni si
fotogramma o comprimerlo verso gli angoli. intendono prendere in considerazione per la
sincronizzazione.
Scegliendo invece il pulsante Previous
si applicano le regolazioni eseguite sull’ul-
Il Pannello DETAIL timo fotogramma.
Il Pann. CAMERA CALIBRATION Il pulsante Reset riporta tutti i cursori
alla modalità Tone Curve – Lightroom
Default che in pratica applica all’immagine
un leggero contrasto.

Analogo all’omonima Palette presente La Barra degli STRUMENTI


in Camera RAW, il Pannello Detail offre
controlli per la nitidezza dell’immagine
(Sharpen) e per l’attenuazione del disturbo
digitale che si manifesta in foto sottoespo-
ste e in immagini scattate con valori ISO
molto elevati. Anche in questo modulo la barra degli
strumenti offre pulsanti relativi alle opzioni
di visualizzazione.
Il Crop Overlay (primo pulsante da
sinistra), visualizza il ritaglio sull’immagine
Il Pannello Camera Calibration fornisce originale. Il secondo pulsante da sinistra,
i cursori necessari per profilare la propria Cycles between before and after views,
fotocamera digitale, tuttavia può anche consente di confrontare le due versioni
essere utilizzato per scopi creativi. Il suo dell’immagine “prima e dopo” l’elaborazio-
utilizzo per la profilatura si consiglia solo in ne. Se il Navigator è in modalità FIT le due
casi molto specifici ed esclusivamente da versioni vengono affiancate orizzontalmente
parte di utenti esperti. o verticalmente. Se invece è in modalità 1:1
facendo clic una seconda volta sulla stessa
icona l’anteprima mostra l’immagine divisa
Anche in questo caso la rimozione del ru-
a metà mostrandone una parte trattata e
more affronta in modo separato il problema
della grana, riconducibile alla luminanza SINCRONIZZAZIONE delle impo- l’altra no.

(Smooth), e il problema del rumore di cro- stazioni su più immagini


ma (De-noise) che si manifesta attraverso
piccole macchie rosse, verdi e blu partico-
larmente vistose nelle aree più buie del-
l’immagine.

Il Pannello LENS CORRECTIONS

Quando è attiva la visualizzazione in com-


parazione del “prima e dopo” compaiono
sulla barra degli strumenti altre due icone
che permettono di applicare le impostazioni
del “prima” alla visualizzazione del “dopo” e
Nell’ottica di un software che velocizzi viceversa.
il flusso di lavoro Adobe Photoshop Li-
ghtroom offre la possibilità di sincronizzare
alcune impostazioni tra due o più imma-
Anche questo Pannello è analogo al- gini selezionate. Una volta eseguita l’ela-
l’omonima palette presente in Camera RAW borazione di un’immagine basta selezionare
e serve alla correzione dell’aberrazione dal Filmstrip le foto che si intendono uni-
cromatica (Reduce Fringe) e della vignetta- formare – anche centinaia simultaneamente
tura (Lens Vignetting): il cursore Amount (= – e poi fare clic il pulsante Sync posto in
Quantità) regola il fattore di scurimento dei

[18]
07.01.2007 - A cura di Marianna Santoni www.mariannasantoni.biz
SLIDESHOW PER CREARE VELOCEMENTE PRESENTAZIONI ACCATTIVANTI
Il modulo Slideshow è interamente dedicato alla creazione di presentazioni, da visualizzare
a monitor o da esportare, completamente personalizzabili con foto in dissolvenza e sfondo
musicale.
Questo modulo è ancora piuttosto incompleto e verrà integrato con molte utili funzioni nel-
la versione finale nel software.

Questi due Pannelli mettono a disposi-


I Pannelli PREVIEW e zione alcuni Templates “pronti all’uso” per
Esportazione TEMPLATE BROWSER diverse tipologie di Slideshow. Passando
dello Slideshow con il mouse sopra i diversi Template
Browser il Preview ne visualizza un’ante-
Per esportare la pre- prima, analogamente a come avviene con i
sentazione si deve se- Presets e il Navigator all’interno del modulo
lezionare la voce Ex- Develop. Possiamo utilizzare questi Templa-
port Slideshow dal menu tes esattamente così come sono o perso-
Slideshow. nalizzarli tramite i cursori disponibili sui
Attualmente questa fi- Pannelli di destra oppure trascinando i vari
nestra di dialogo è
elementi direttamente sull’anteprima inte-
piuttosto scarna, ma la
rattiva.
presenza di menu a ca-
Così come per i Templates del modulo
scata con una sola op-
Develop è possibile aggiungere nuovi Tem-
zione lascia intuire
plates personalizzati o rimuovere i preesi-
che nella versione fi-
stenti facendo clic sugli appositi pulsanti
nale del software go-
Add e Remove posti in fondo ai Pannelli di
dremo di molte più
scelte. sinistra. Attualemte nella Beta 4.1 il Templa-
te viene applicato a tutte le slide.

[19]
07.01.2007 - A cura di Marianna Santoni www.mariannasantoni.biz
Il Pannello OPTIONS Il Pannello OVERLAYS Il Pannello BACKDROP

Il Pannello Options determina il ritaglio


dell’immagine, il colore del bordo e l’ombra:
caratteristiche generali legate allo stile e al
genere di presentazione.
Auto-Fill Frame ingrandisce automati-
camente l’immagine fino a riempire comple-
tamente il quadro sia se l’immagine è oriz- Il Pannello Backdrop consente di per-
zontale sia se è verticale. Per ricomporre sonalizzare lo sfondo delle slide con una
l’inquadratura basta trascinare la foto con il sfumatura (Color Wash), un colore uniforme
cursore direttamente sull’anteprima centra- (Background Color) o un’immagine di
le. sfondo (Background Image), trascinandola
Stroke Border applica un sottile bordo dal Filmstrip direttamente sull’anteprima.
Questo Pannello permette di apporre
intorno all’immagine ed è possibile deter-
alla presentazione alcuni elementi grafici o
minarne il colore facendo clic sul capione.
testuali che ne personalizzano l’aspetto.
Cast Shadow applica un’ombra al-
Il flag Identity Plate consente di inseri-
l’immagine e ne controlla l’aspetto. Opacity
re uno stesso elemento grafico in ciascuna Il Pannello PLAYBACK
regola l’opacità. Offset determina la distan-
slide come ad esempio il proprio nome, il
za dell’ombra dalla foto. Radius controlla
nome del cliente o anche un marchio. Per
l’estensione del suo aspetto rendendola
personalizzarlo basta fare clic sul piccolo
netta o molto sfumata. Angle ruota l’ango-
preview a scacchiera e scegliere dal menu
lazione cioè la direzione verso cui si proiet-
a cascata la voce Edit. I cursori Opacity e
ta.
Scale regolano rispettivamente l’opacità e
la dimensione dell’Ideantity Plate.
L’opzione Place behind images posi-
ziona la scritta sotto l’immagine. Per perso-
Il Pannello LAYOUT nalizzarne la posizione in rapporto all’impa-
ginazione basta spostarsi con il cursore
sull’anteprima centrale e trascinarla con il
mouse; un elemento grafico calamitato ne Quest’ultimo Pannello consente di
aiuta il posizionamento agganciandosi ai stabilire, oltre alla musica di sfondo, anche
vari elementi della pagina. il ritmo, la dissolvenza e l’ordine con il quale
L’opzione Rating Stars fa comparire le immagini si intendono proiettare. Allo
sullo Slideshow le stelline associate alle stato attuale la Beta 4.1 di Adobe Photos-
singole immagini dal modulo Library e con- hop Lightroom non può inglobare la musica
sente di determinarne colore e grandezza. nelle presentazioni esportate.
Text Overlays fa comparire un testo
sotto l’immagine (nome del file, parole chia-
ve…) in relazione al Template selezionato.
Il Pannello Layout definisce l’impagina- Shadow crea un’ombra sull’Ideantity
zione della presentazione, controllando la Plate con la stessa logica già illustrata per il La Barra degli STRUMENTI
posizione e la grandezza delle immagini. Pannello Options. Nella Beta 4.1 questi
Show Guides mostra le guide entro le cursori non sono tuttavia ancora disponibili.
quali viene automaticamente posizionata
l’immagine. Left, Right, Top e Bottom spo-
stano l’immagine rispettivamente verso Questa Barra offre due pulsanti per
destra, verso sinistra, in basso o in alto. Il l’inserimento e la personalizzazione di un
flag Link collega due o più cursori tra loro testo sul Template delle slide e i pulsanti
in modo da muoverli simultaneamente. per la visualizzazione della presentazione.

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07.01.2007 - A cura di Marianna Santoni www.mariannasantoni.biz
L’anteprima interattiva I Pannelli PREVIEW e
PRINT PER STAM- TEMPLATE BROWSER

PARE SEMPLICEMENTE
E’ veloce, facile ed estre-
mamente visivo, per questo
il modulo Print rappresenta
attualmente una delle solu-
zioni più complete per una
gestione rapida ma precisa
della stampa fotografica:
dall’impostazione del layout
di pagina fino alla comple-
ta gestione del colore.
Tra le caratteristiche più
comode c’è la praticità di
avere un’anteprima di stam-
pa completamente interatti-
va.
Questo modulo è ancora
piuttosto incompleto e ver-
rà integrato con numerose
nuove funzioni nella ver-
sione finale nel software.
Tuttavia già se ne apprez- Per personalizzare l’impaginazione
zano diversi pregi: oltre basta infatti fare clic sui bordi della foto e
all’accurata gestione del trascinare. Per centrare un’immagine nello
colore è davvero apprezza- spazio di ritaglio basta invece fare clic diret-
bile la grande velocità con
tamente sull’immagine, il cursore si tra-
la quale Lightroom è in I Pannelli Preview e Template Browser
grado di impaginare in tem- sforma in una mano come quando premia-
sono analoghi a quelli già descritti nel mo-
po reale decine e decine di mo la barra spaziatrice in Photoshop.
dulo Slideshow (vd. pag. 19). Così come
pagine con centinaia di
provini a contatto. negli altri moduli, anche nel Print i Templa-
tes a disposizione sono vari e personalizza-
bili. Anche selezionando centinaia di file

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simultaneamente Photoshop Lightroom è in Questo Pannello determina le opzioni
Il Pannello OVERLAYS
grado di creare un’anteprima in tempo reale di output.
di tutti i relativi provini a contatto. Draft Mode Printing è un’opzione che
consente di andare in stampa utilizzando
l’anteprima ad alta risoluzione generata da
Adobe Photoshop Lightroom (anziché il file
Il Pannello IMAGE SETTINGS originale). A dispetto del suo nome questa
opzione non inficia la qualità finale della
stampa (se si rimane entro formati ragione-
volmente contenuti), ma accorcia in modo
impressionante i tempi per l’elaborazione
dei file in fase di esportazione: sia da parte
di Adobe Photoshop Lightroom sia da parte
della stampante.
Print Resolution consente di specifi-
Il Pannello Image Settings consente di
care la risoluzione di stampa.
determina alcune opzioni legate al taglio
Print Sharpening applica una ma-
dell’immagine, la rotazione e la stampa di
schera di contrasto con 3 diversi livelli di
diverse copie di una sola foto sullo stesso
intensità.
foglio.
Color Management consente di spe-
cificare il profilo della stampante (Profile) e
l’intento di rendering (Rendering Intent). Dal
Il Pannello PAGE LAYOUT menu Profile selezionando Other compare
una lista completa dei profili di stampa
presenti nel nostro computer; i profili dei
quali si è spuntata la casellina saranno
sempre disponibili direttamente dal menu a
cascata Profile.
Salvando le impostazioni come nuovo
Questo Pannello, in modo simile al- Template Browser non sarà necessario
l’omonimo presente nel modulo Slideshow, riconfigurarle ad ogni nuovo progetto.
consente l’inserimento di elementi grafici o
testuali da accompagnare alle immagini.
Oltre all’Identity Plate è possibile aggiun- La Barra degli STRUMENTI
gere molteplici informazioni testuali relative
alle singole immagini selezionandole dal
menu Photo Information. Questo tipo di
informazioni sono particolarmente utili
quando si stampano provini a contatto.
Font Size determina la grandezza del font. La Barra degli Strumenti di questo
Le caselline relative a Other Options modulo offre la scelta del formato della
(= Altre Opzioni) specificano la numerazione carta, i pulsanti per lo scorrimento delle
delle pagine (Page Number), il bordo delle anteprime di stampa e un comodo pulsante
foto (Border), alcune informazioni a fondo per la selezione della stampante. La scritta
pagina relative a Sharpening/Prifile/Printer Page 1 of 12 segnala il numero totale di
(Page Info) e i segni di taglio (Crop Marks). pagine che andranno in stampa in base al
Template Browser che è stato impostato.

Il Pannello PRINT JOB


Questo Pannello offre tutti i cursori
I pulsanti Page Setup e Print…
necessari a personalizzare il layout di impa-
ginazione: margini (Margins), righe e colon-
I pulsanti Page Setup e Print aprono
ne (Grid), spaziatura tra le celle (Cell
Spacing), dimensione delle celle (Cell Si- le finestre di dialogo per le impostazioni di
pagina e di stampa delle stampanti in uso
ze), visualizzazione delle guide (Show Gui-
des). Queste ultime naturalmente non ver- su proprio computer.
ranno stampate, ma servono solo da riferi-
mento per gli allineamenti durante l’impagi-
nazione.
Molte delle personalizzazioni eseguibili
con i cursori possono essere svolte diret-
tamente sull’anteprima centrale di stampa
completamente interattiva.

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WEB PER CREARE ELEGANTI FOTOGALLERY DA PUBBLICARE SU INTERNET
Il modulo Web chiude in bellezza il flusso di lavoro fotografico consentendo di pubblicare
direttamente su Intenet, senza nemmeno uscire dal programma, un’accattivante galleria delle
foto appena selezionate e/o postprodotte.
Questo modulo può essere utilizzato per creare gallerie dove promuovere i propri lavori, ma
soprattutto è particolarmente utile per fare in modo che i propri clienti consultino il no-
stro lavoro finito o anche le provinature direttamente da casa propria collegandosi su In-
ternet.
Questo modulo è ancora piuttosto incompleto e verrà integrato con molte funzioni nella ver-
sione finale nel software.

I Pannelli PREVIEW E Il Pannello GALLERY STYLE


TEMPLATE BROWSER

Sono analoghi a quelli già descritti nei mo-


duli Slideshow e Print (vd. pag. 19). Al mo-
mento sono disponibili 3 Templates: due in
HTML e uno animato con tecnologia Flash,
tutti caratterizzati da uno stile accattivante, Il Pannello Gallery Style offre al momento
moderno e minimalista. solo due Templates, ma sarà arricchito nella
versione finale di Adobe Photoshop Li-
ghtroom.

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07.01.2007 - A cura di Marianna Santoni www.mariannasantoni.biz
Il Pannel. CUSTOM SETTINGS Il Pannello IMAGE SETTINGS

Il Pannello Image Settings consente di


specificare alcuni dati da visualizzare sotto
l’immagine, come ad esempio il nome del
file o i dati IPTC, in modo da facilitarne
l’identificazione, soprattutto nel caso dei
provini a contatto.

Il Pannello OUTPUT

Il Pannello Custom Settings è dedicato


alle opzioni del layout di pagina e consente
di personalizzare molti aspetti sia grafici sia Il Pannello Output permette di inserire i
contenutistici. propri dati sul server FTP in modo da fare
Layout permette di scegliere 4 diversi l’upload al proprio sito direttamente da
tipi di layout dal menu a tendina dedicato. Lightroom senza dover aprire un software
Grazie ai campi di testo disponibili è
dedicato per la creazione o l’upload di pa-
possibile specificare il titolo del sito, il titolo gine web.
della collezione di foto, la descrizione della
collezione, il nome del fotografo e la relativa
casella di posta elettronica in modo da
essere contattati direttamente via mail circa I pulsanti SAVE E UPLOAD
le scelte e i commenti del cliente.
Il gruppo di campioni colore permette
di specificare diverse tonalità di grigio per
l’interfaccia del mini-sito.
L’opzione Identity Plate è analoga a
quella già vista nei moduli precedenti. Questi due pulsanti servono a salvare
Maximum Size of Images specifica la galleria web in una cartella del proprio
invece la dimensione massima sia delle hard disk (Save) oppure a caricarla diretta-
miniature sia dell’immagine, consentendo di mente sul web sulla base dei dati specificati
adattarla alla risoluzione dei monitor sui nel Pannello Output (Upload).
quali si prevede che sarà visualizzata.

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07.01.2007 - A cura di Marianna Santoni www.mariannasantoni.biz
Adobe Photoshop Lightroom

UTILITIES
C’E’ ANCORA MOLTO DA SCOPRIRE...
In questa pagina tutti i link più utili dai quali reperire molte altre informazioni.

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(in inglese) (in inglese) Manda un’e-mail a:
http://labs.adobe.com/technologies/lightroom/ Le varie versioni Beta di Adobe Photoshop marketing-italia@adobe.com
Lightroom sono state, fin dalla prima, ad un
ottimo punto, tale da permetterci di lavorare a
Gruppi di discussione ufficiali tutti gli effetti con questo software. Non biso-
gna tuttavia dimenticare che si tratta pur sem-
(in inglese) pre di versioni Beta, non ancora del tutto com-
pletate e testate.
Forum Genarale:
http://www.adobe.com/cfusion/webforums/for Suggeriamo quindi, per questioni di sicurezza,
um/categories.cfm?forumid=72&catid=589&en di salvare periodicamente una copia del data-
tercat=y base. Questo file si chiama Photoshop Li-
ghtroom Library.aglib ed è localizzato di default
Forum dedicato agli utenti Windows: in ~/Pictures/Lightroom su Mac e nella cartella
http://www.adobe.com/cfusion/webforums/for Documents and Settings\My Pictures\Li-
um/categories.cfm?forumid=72&catid=593&en ghtroom su Windows.
tercat=y Nel caso in cui la propria libreria di file si dan-
neggi si può inviare una mail direttamente a:
Forum per la richiesta di implementazioni e/ www.adobe.it
o nuove funzioni: Melissa Gaul - mgaul@adobe.com.
http://www.adobe.com/cfusion/webforums/for
um/categories.cfm?forumid=72&catid=590&en
tercat=y

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