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VFX School

MINI GUIDA COMPOSITING

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INDICE

INTRODUZIONE pag 1

CAPITOLO 1 pag 2
Cos’è il compositing

CAPITOLO 2 pag 6
Chi è il compositor e quali sono le sue skills

CAPITOLO 3 pag 10
Quali sono i migliori software per compositing

CAPITOLO 4 pag 14
I settori lavorativi in cui poter lavorare con il compositing

CAPITOLO 5 pag 17
Come diventare un compositor
INTRODUZIONE

L’idea di questa piccola guida è nata dalla necessità di voler condivide-


re le nostre conoscenze e renderle fruibili a tutti. Per questo abbiamo
creato dei contenuti rivolti non solo a coloro che hanno già delle co-
noscenze riguardo al mondo dei VFX ma anche a chi, anche solo per
mera curiosità, vuole approfondire i concetti base del compositing.

Abbiamo quindi cercato di immaginare cosa si chiede chi sta cercan-


do di raccogliere delle informazioni sulla figura del compositor e più
in generale sul compositing. Il risultato è stato una serie di articoli che
approfondissero innanzitutto cos’è il compositing, ci si è poi soffer-
mati sulla figura professionale del compositor e su quali sono le sue
skills principali, successivamente si è continuato analizzando anche i
settori lavorativi in cui è possibile svolgere questa attività concluden-
do con una panoramica sui migliori software per fare compositing.

Tutte le parti di questa mini-guida quindi sono volte a creare una


maggiore consapevolezza del lavoro che si trova dietro alla creazione
dei grandi film di Hollywood e delle serie tv. Ci auguriamo quindi che
questi articoli ti aiuteranno a fare chiarezza sul tuo futuro e divente-
ranno il mattoncino di partenza per costruire la tua carriera.

Il team Black Sheep

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CAPITOLO 1

Cos’è il compositing?

Quando si guarda un film o una serie tv, si rimane sempre un po’ stu-
piti dalla quantità di elementi che si possono ritrovare in una scena.
Può capitare quindi di chiedersi come sia possibile che in un’unica
ambientazione sia stato possibile ricostruire o creare uno scenario
del tutto realistico in un set cinematografico o in che misura quel-
lo che si guarda sia reale o meno. La risposta a tutti questi interro-
gativi sta nel compositing.

Il compositing infatti è proprio quel processo tramite il quale tutti


gli elementi che si vogliono inserire in una sequenza video vengono
uniti e mescolati in modo da risultare credibili e realistici all’oc-
chio di chi guarda. In un certo senso il compositing è un processo
invisibile per lo spettatore dato che se il lavoro è stato svolto corret-
tamente, quasi ci si dimenticherà che ciò che si sta guardando è in
realtà frutto di software sofisticati.

Come si fa quindi a mettere insieme degli elementi sconnessi tra


di loro e renderli un unico insieme realistico? I compositor non
mettono solo insieme “livelli” creati da altri ma attuano su questi
ultimi dei perfezionamenti che li rendono coerenti tra di loro. Ve-
diamo nello specifico come.

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1.1 Come fare compositing in maniera creativa e realistica

La prima cosa di cui si tiene conto durante la fase di compositing è la


luce. La luce è fondamentale per dare a tutti gli elementi delle sem-
bianze che assomiglino il più possibile a quelle reali e quindi per
creare una sequenza video verosimile. Questo vale per ogni tipologia
di risorsa da inserire, dai background ai personaggi creati al computer.

Lo stesso discorso può essere fatto per i colori. I compositor potreb-


bero ricorrere a delle color correction che sostanzialmente servono
a rendere omogenea la palette di colori propria di un determi-
nato film (o altro lavoro). Sfumature, ombreggiature e matching dei
colori, nonchè dei bianchi e dei neri, sono quindi le parole chiave per
un compositing ben riuscito.

1.2 Conoscere la figura del compositor e capire le sue skills

Quando ci si chiede cos’è il compositing è naturale chiedersi anche


chi sia la figura del compositor. Il compositor è colui che nel mondo
dei VFX svolge l’attività di compositing. Si occupa quindi di mette-
re insieme in maniera creativa e artistica gli elementi forniti da
altri reparti dei VFX tenendo conto delle esigenze del progetto a cui
sta lavorando.

Il suo lavoro consiste quindi anche nel continuo confronto con altre
figure professionali in particolare nel caso in cui lavori in uno studio
di post-produzione. Le skills del compositor quindi sono un mix di
skills tecniche e soft skills personali che gli permettono di gestire
al meglio il rapporto con gli altri digital artists e allo stesso tempo di
portare a termine con successo il lavoro tecnico richiesto.

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1.3 Come diventare un compositor?

Il percorso formativo del compositor può seguire due vie. La prima


da autodidatta è incentrata sull’apprendimento individuale. Que-
sto vuol dire che l’aspirante compositor si servirà di blog, tutorial,
canali YouTube e manuali per sviluppare un percorso di studio per-
sonalizzato e adatto alle proprie esigenze.
La seconda modalità di formazione è quella del corso professionale
in aula o online. Se si fosse optato per questa soluzione è opportuno
valutare le offerte formative delle università o delle scuole di VFX,
considerarne i costi e la validità degli insegnanti tenendo conto che
fare pratica è fondamentale per diventare un buon compositor quindi
più se ne riuscirà a fare e meglio sarà per le vostre skills tecniche.

1.4 Quali sono i migliori software per fare compositing?

Sapere cos’è il compositing e acquisire le nozioni teoriche di base è sì


importante per la vostra formazione ma ancora di più lo è trasmet-
tere queste nozioni al meglio tramite i software per compositing.
I software più utilizzati per fare compositing sono Nuke, After
Effects e Fusion ma se vi state chiedendo se sia meglio utilizzarne
uno piuttosto che un altro sappiate che non esiste una risposta uni-
versale a questa domanda.

Valutate quali sono i vostri obiettivi lavorativi ovvero quali tec-


nologie utilizza lo studio di post-produzione a cui vorreste inviare la
vostra candidatura o cosa volete offrire al mercato dei VFX in caso
foste dei compositor freelance. Fate la vostra scelta ed esprimete al
meglio la vostra arte digitale.

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1.5 A quali settori lavorativi posso rivolgermi come compositor?

Quando si pensa al compositing si pensa subito al mondo dei grandi


film di Hollywood o a quello delle serie tv. In effetti quello della cine-
matografia è il settore lavorativo principale per questo tipo di atti-
vità, ampliato negli ultimi anni dalla produzione sempre più massiccia
di serie tv. In realtà il compositor è una figura di rilievo anche in
altri ambiti come ad esempio quello pubblicitario, in architettura
e per quanto riguarda l’interior design.
Infatti, la volontà di arricchire gli spot pubblicitari con effetti visivi
d’impatto e l’esigenza di creare video che raffigurino progetti archi-
tettonici o d’arredamento in fase di progettazione ha fatto sì che il
compositor diventasse necessario anche in questi ambiti. Il consiglio
quindi è quello di non concentrarsi solo sul mondo del cinema ma di
esplorare anche altri ambiti soprattutto se siete agli inizi.

Abbiamo visto quindi una panoramica sui concetti chiave relativi


al compositing oltre ad aver sviscerato il concetto di compositing
stesso. Di ogni tematica troverete degli ulteriori approfondimenti che
vi permetteranno di chiarire meglio tutti gli aspetti trattati finora.

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CAPITOLO 2

La figura del VFX compositor e le sue skills


professionali
Come suggerisce il nome un VFX compositor è quella figura profes-
sionale che, in uno studio di post-produzione si occupa dell’attività
di compositing. La sua abilità entra in gioco quindi nell’ultima fase
della cosiddetta pipeline che non è altro che il processo di produ-
zione per la creazione di VFX.

Proprio il fatto che il suo lavoro si svolga in molti casi successivamente


a quello di altri digital artists rende la sua figura un elemento chiave
per la riuscita del progetto. Questo perché la bravura del compositor
il più delle volte sta proprio nel rendere ancora più coerente e coeso
il lavoro svolto in precedenza dagli altri professionisti.

Il suo lavoro infatti non si limita all’assemblaggio di elementi realizzati


dai suoi colleghi creatori di VFX ma è anche quello di trovare un filo
conduttore che leghi tutti questi elementi e li renda armonici tra
di loro. Ma in cosa consiste nello specifico il lavoro di un compo-
sitor? Vediamo quali sono le principali attività che svolge in uno
studio di post-produzione.

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2.1 In cosa consiste il lavoro del compositor?

Lo svolgimento di una giornata tipo di un compositor che lavora


in uno studio di post-produzione è solitamente cadenzato da con-
segne. Generalmente poi chi lavora in uno studio di VFX si trova a
stretto contatto con roto artists, prep artists e direttori tecnici
della luce.

Il confronto con queste figure è fondamentale e avviene durante del-


le riunioni giornaliere chiamate dailies. Le dailies possono essere
anche più di una al giorno e sono presiedute non solo dagli artisti
ma anche dai loro supervisori che hanno il compito di verificare
l’omogeneità e la validità del lavoro svolto fino a quel momento.
Nei grandi studi internazionali quindi il lavoro del compositing si svol-
ge, nelle modalità, come un normale lavoro di ufficio, in cui sono pre-
senti vari dipartimenti che comunicano costantemente tra di loro per
garantire un risultato finale coerente in tutte le sue parti.

Per lavorare in armonia in un ambiente come questo quindi non


sono necessarie solo delle skills professionali ma anche delle soft
skills personali che aiuteranno un compositor ad avere una marcia
in più all’interno dell’ambiente lavorativo. Eccone alcune.

2.2 Le skills da implementare per diventare un bravo


compositor

2.2.1 Skills tecniche

Le skills tecniche sono alla base della carriera di un compositor.


È naturale affermare che avere delle skills tecniche poco sviluppate
non aiuterà a farvi crescere nella vostra carriera sia che lavoriate in
uno studio di VFX o che siate dei freelance. Nel primo caso perché
molti studi offrono la possibilità di crescere durante il proprio per-
corso e affermarsi come compositor significa avere l’opportunità di

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poter aspirare a figure più in alto come ad esempio quella di VFX
supervisor o di compositing supervisor.
In caso foste un freelance, beh, perché un cliente dovrebbe scegliere
voi piuttosto che un altro? Qual è quel qualcosa in più che siete in
grado di offrire? Pensate alla concorrenza e cercate di essere sempre
in linea o sopra gli standard di mercato. Di base quindi un VFX com-
positor dovrebbe:

• saper utilizzare un software di compositing (come After Effects,


Nuke o Fusion) nella maniera più completa e aggiornata possibile;

• saper lavorare con la luce e creare durante la fase di compositing


delle zone fotograficamente quanto più realistiche possibili o, se il
caso lo richiede, artisticamente interessanti;

• saper fare keying ovvero lavorare su immagini girate su green


o blue screen;

• conoscere la fotografia (non guasterebbe saper utilizzare Photoshop);

• sapere i rudimenti di realizzazione di film e inquadrature.

2.2.2 Soft skills

Lavorare in uno studio di post-produzione può essere per alcuni


versi stressante ma allo stesso tempo molto stimolante. Per imparare
a gestire il vostro lavoro e trarre il meglio dall’ambiente lavorativo
in cui vi trovate sarebbe utile sviluppare delle capacità personali che
vi aiutino nella vostra quotidianità in ufficio. Eccone alcune:

• avere una spiccata capacità di problem solving per offrire una


soluzione efficace nel minore tempo possibile e rendere il lavoro più
fluido e intelligente;

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• saper lavorare in un team, come è necessario che sia in uno
studio e trarre tutti i benefici possibili che possono nascere dal
confronto con altri digital artists;

• avere uno spiccato occhio d’insieme per capire se effettivamente


tutte le parti montate insieme e lavorate risultino realistiche;

• gestire in maniera appropriata lo stress di lavorare con continue


scadenze a volte anche molto ravvicinate tra di loro.

2.3 Le figure professionali con cui collabora un compositor

Quali sono le figure professionali che lavorano a stretto contatto


con un VFX compositor? Ecco gli artisti con i quali imparerete a con-
frontarvi durante la vostra attività lavorativa:

Roto Artist

Il roto artist si occupa dell’attività di rotoscoping ovvero di tagliare da


una serie di fotogrammi degli elementi per renderli pronti all’uso in altri
contesti. Questi elementi che si ricavano sono chiamati matte e ad esem-
pio potrebbero essere molto utili quando si hanno delle scene in cui una
computer generated image si relaziona con un personaggio reale.

Prep artist

I prep artist attuano un’azione di pulizia sui background delle sce-


ne per prepararli al successivo inserimento degli effetti visivi da parte
degli altri artisti.

Il lavoro del compositor quindi va al di là delle sue skills tecniche, che


seppur necessarie e fondamentali non bastano per avere veramente
successo nel campo.

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CAPITOLO 3

I migliori software per compositing

Se è vero che la creatività è la base per l’attività di ogni digital artist,


i software sono lo strumento principale di cui si servono per espri-
mere al meglio le loro capacità. Un software per compositing effi-
cace e performante quindi è fondamentale per portare a termine il
processo creativo e arrivare all’obiettivo finale del progetto.

Questi software però non sono tutti uguali e differiscono per strut-
tura, costo e mercato di riferimento e saperli utilizzare con mae-
stria richiede tempo e dedizione. Su quale di questi quindi ci si deve
soffermare maggiormente? Ecco i fattori da tenere in considerazione
per scegliere il software più adatto alle vostre esigenze lavorative.

3.1 3 fattori da tenere in considerazione per scegliere un


software per compositing

Il mondo dei VFX offre molteplici software che vengono continuamen-


te implementati per rispondere alle esigenze di ogni VFX artist. Ma
esistono davvero dei software che possono essere ritenuti più validi di
altri? Le situazioni possono essere varie e le esigenze sempre differenti,
quindi non può esistere una risposta universale a questa domanda e
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alla fine scegliere quale software prediligere può diventare difficile.
Vediamo quindi alcuni consigli generali per trovare gli strumenti più utili:

• Capire a quale mercato rivolgersi: i software hanno delle


funzioni e dei prezzi differenti. Bisogna chiedersi quindi se si vuole
intraprendere una carriera da freelance oppure se si aspira
ad entrare in un grande studio di VFX. In caso aveste scelto la
seconda opzione dovete capire quale software rappresenta lo
standard di riferimento nel campo al quale vi state rivolgendo
in quel momento. Un esempio potrebbe essere Nuke per il
compositing in ambito cinematografico o Maya per il modeling 3D.

• Sei agli inizi? I budget da investire nell’acquisto di questi


software possono arrivare anche a cifre molto alte e,
soprattutto se si è agli inizi, è bene verificare se ci sia una licenza
di prova gratuita (chiamata anche educational o student
license) per capire se il software in questione possa soddisfare
le vostre esigenze, valere i vostri soldi e il tempo di apprendimento
prima di procedere all’acquisto.

• Trovate un equilibrio interfaccia/resa: a meno che non


abbiate intenzione di entrare a lavorare in un determinato studio
e quindi abbiate la necessità di imparare ad usare i software
da loro utilizzati, scegliete dei software che assecondino
il più possibile il vostro modo di lavorare. Se ad esempio
capite che la struttura di un’interfaccia non è adeguata al vostro
progetto o al vostro modo di ragionare provatene un’altra e
individuatene difetti e punti di forza.

3.2 I software migliori per un compositing impeccabile

L’arte del compositing ha bisogno di essere supportata da un softwa-


re che sia in grado di svolgere varie funzioni come quella di keying,
rotoscoping, matte painting, tracking e di ritocco. Vediamo quin-

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di quali sono le principali caratteristiche dei migliori software per
compositing:

After Effects by Adobe

After Effects è un software layer based ossia un software struttura-


to in modo che ogni elemento rappresenti uno strato che, durante
il compositing, viene sovrapposto all’altro. Il risultato finale quindi
sarà una stratificazione dei vari elementi combinati artisticamente
dal compositor per raggiungere l’obiettivo del progetto.

After Effects non è un software che supporta immagini 3D ma per


quanto riguarda il 2D è ancora fortemente in uso. La sua forza prin-
cipale sta nella sua economicità rispetto ad altri software per com-
positing come Nuke ad esempio, per questo rappresenta ancora la
scelta principale di molti in ambito di compositing 2D.

Nuke by Foundry

In fatto di compositing Nuke rappresenta lo standard da rag-


giungere per poter lavorare nell’industria cinematografica. È un
software che si basa su una struttura a nodi e nell’interfaccia è come
se ogni elemento fosse una card da mettere in relazione con le altre.
Queste interazioni e relazioni tra le card vengono create tramite dei
collegamenti chiamati nodi.

Il grande vantaggio di Nuke, oltre a quello di poter lavorare anche


con immagini 3D, è di avere sempre questi collegamenti davanti a
sé mentre si lavora senza doversi muovere su altre parti del software
come invece accade con After Effects. Questo rende il lavoro meno
dispersivo e più organizzato visivamente.

Grazie a questa struttura a nodi inoltre non è difficile tornare sui pro-
pri passi se si è sbagliato qualcosa, lo stesso invece non si può dire di
una struttura layer based che in situazioni più complesse potrebbe

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risultare confusionaria da modificare.
Lo svantaggio principale di Nuke è il prezzo che raggiunge cifre piut-
tosto elevate, quindi valutate bene prima di un eventuale acquisto.

Fusion by Black Magic

Come Nuke anche Fusion è un software node based ma a differenza


del primo è un software gratuito. Può non essere avanzato come
Nuke nella risoluzione di alcuni problemi ma sicuramente merita
un’opportunità di utilizzo se cercate un’alternativa a Nuke.

3.3 I software di supporto più utili per migliorare il


compositing

Quando si presentano delle situazioni più complesse si potrebbe avere


bisogno di un software più specifico che vada a colmare le lacune
del software per compositing principale. Ecco quindi due software
che potranno supportare il vostro lavoro rivelandosi degli ottimi alleati:

Mocha PRO by Boris FX

Mettiamo il caso stiate utilizzando After Effects come vostro software


compositing principale. After Effects ha già incluse funzionalità di
tracking e rotoscoping al suo interno ma se si vuole uno strumento
più potente per svolgere entrambe Mocha PRO farà al caso vostro.

Photoshop by Adobe

Anche Photoshop non è uno strumento da sottovalutare dato che la


funzione ritocco inclusa nei software potrebbe non essere adegua-
ta al lavoro che dobbiamo svolgere. Photoshop fornirà tutti gli stru-
menti necessari durante la fase ritocco del compositing e renderà
migliore e più preciso il vostro lavoro.

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CAPITOLO 4

In quali settori si può lavorare con il digital


compositing?

Conoscere il proprio ambito lavorativo è fondamentale per capire


quali sono le opportunità proposte dal mercato in un determinato
ambito e selezionare le skills che si vogliono acquisire per arrivare
al proprio obiettivo. Il mondo dei VFX è in continua ricerca di digital
artist validi e le figure professionali che lo compongono sono
numerosissime.

Il compositor è una di queste ma per arrivare ad ottenere il lavoro


desiderato non basta avere talento artistico e skills appropriate biso-
gna analizzare le offerte di lavoro che più ci interessano per perso-
nalizzare le future candidature e capire quali sono gli standard di
mercato.

Infatti, nonostante il numero esiguo di figure professionali e le richie-


ste sempre in crescita il mondo dei VFX non è così accessibile so-
prattutto se si è alle prime armi. Ecco quindi alcuni consigli per pre-
parare al meglio le vostre candidature e selezionare dei progetti
adatti alle vostre skills.

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4.1 I tips più utili per le tue candidature
Per aumentare le possibilità di avere successo quando si invia una
candidatura di lavoro è necessario tenere conto di alcuni aspetti che
forse finora non avevi considerato nella giusta maniera.

Selezionate le offerte di lavoro

Quando vi trovate davanti una lista di studi di post-produzione


che cercano delle nuove reclute cercate di selezionare quelli
che più si avvicinano alle skills che già possedete. Nella fase
iniziale della vostra carriera può non essere molto produttivo
fare richiesta solo negli studi più prestigiosi bensì puntate ad
una realtà che seppur più piccola vi darà un maggiore margine
di crescita per acquisire l’esperienza di cui avete bisogno e an-
dando avanti puntate a qualcosa in più.

Capire le tecnologie utilizzate

Molti studi preferiscono utilizzare determinati software piuttosto


che altri quindi se aspirate ad entrare in un particolare studio
imparate a padroneggiare le tecnologie da loro utilizzate.
I corsi di formazione sono molto importanti ma vanno selezionati
in base alle proprie esigenze. Scegliete quindi dei corsi che vi
daranno delle nozioni teoriche ma soprattutto che vi facciano
mettere in pratica da subito quello che state imparando
magari confrontandovi con altri esperti del settore.

Personalizzate la reel

Una qualsiasi candidatura parte dall’invio di una reel, ovvero un


video di presentazione dei vostri lavori in cui mostrate le vo-
stre capacità della durata massima di 90 secondi. La reel però
non deve essere necessariamente sempre uguale. Certo per
questioni di tempo potreste presentare sempre la stessa ma
personalizzarla in base alle esigenze dello studio al quale state
mandando la candidatura vi darà sicuramente una marcia in più.

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Se ad esempio state facendo richiesta per un lavoro in uno stu-
dio VFX non specializzato in animazione 3D sarà poco vantaggio-
so mostrare solo quell’aspetto del vostro lavoro. Non importa
se siete i migliori in quel campo, non è quello che l’azienda sta
cercando. State attenti anche alla durata che non deve superare
i 90 secondi, i recruiter non hanno tempo illimitato e il rischio è
quello di essere scartati a prescindere.

4.2 I principali ambiti lavorativi per compositor

Quando si pensa al digital compositing il primo settore lavorativo che


salta alla mente è quello cinematografico. Tutti i film di Hollywood
si servono di una massiccia dose di attività di post-produzione so-
prattutto quando si tratta di film fantasy o riguardanti i supereroi.
Per non parlare poi della crescita esponenziale della produzione di
serie tv degli ultimi anni che ha fatto alzare notevolmente la richiesta
dell’attività di compositing all’interno degli studi di VFX.

In effetti, la figura del compositor è indispensabile per la realizza-


zione di film e serie tv 3D e non ma sta diventando indispensabile
anche in altri ambiti come:

• Pubblicità: la necessità di rendere sempre più accattivante


uno spot pubblicitario ha reso la figura del compositor
una figura chiave anche per il campo pubblicitario. Dalle auto
mobili ai dispositivi tecnologici sono molte le aziende che
decidono di arricchire di elementi scenografici le loro
pubblicità lasciando nel potenziale cliente una sensazione di
stupore e curiosità.
• Architettura e interior design: questi due campi di applicazione
del digital compositing possono sembrare poco stimolanti per
chi è già un compositor avviato ma possono rappresentare
un’opportunità di crescita e un trampolino di lancio per
chi è alle prime armi o per chi intende specializzarsi nel settore.

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CAPITOLO 5

Come diventare un compositor?

Scegliere il proprio percorso formativo non è sempre qualcosa di


immediato e a volte, anche quando si hanno le idee chiare, non è
comunque facile reperire le giuste informazioni per capire quali
sono i corsi e le strade più adatte a noi. Il mondo dei VFX poi è un
mondo ampio, le figure professionali sono tante e capire in cosa ci
si vuole specializzare può risultare un percorso dispersivo.

Ipotizziamo però che il vostro obiettivo sia quello di diventare un com-


positor. Quali sono le opzioni che si hanno per diventarlo? È meglio
un percorso da autodidatta o uno studio seguito tramite corsi di
formazione? Per prima cosa dovete valutare le vostre condizioni di par-
tenza in modo da capire quale sia la strada più adatta da percorrere.
Vediamo quindi alcuni consigli che vi aiuteranno nella scelta.

5.1 Diventare compositor: autodidatta o corso formativo?

Uno dei dubbi più grandi quando si decide di imparare un mestiere


come quello del compositor è: posso diventarlo da autodidatta?
Come per tutte le altre professioni non esiste una risposta universale
a questa domanda. Per scegliere bisogna dedicarsi ad un momento

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di autoanalisi per capire quali metodi di apprendimento fanno al
caso vostro e valutare le possibilità di partenza. Ecco quindi alcuni
fattori da tenere in considerazione per scegliere la propria strada
da compositor autodidatta o meno:

Metodo di apprendimento

Se seguire i programmi poco flessibili di un corso vi fa sentire li-


mitati e avete capito che il modo migliore per apprendere è di
gestire voi stessi la mole di studio allora forse la strada da au-
todidatta potrebbe fare al caso vostro. Al contrario se invece
pensate di non essere in grado di costruirvi un percorso forma-
tivo su misura per voi affidatevi a mani più esperte che sapranno
guidarvi lungo l’apprendimento.

Disponibilità economica

Decidere di iniziare un percorso di laurea o un corso di formazione


sul compositing vuol dire automaticamente avere una disponi-
bilità economica piuttosto elevata. Se quindi in questo preciso
momento della vostra vita non riuscite a sostenere le spese per
frequentare un corso optate per un inizio da autodidatta, nulla vi
vieterà di sceglierne uno in seguito.

Aspirazioni lavorative

Se il vostro obiettivo è quello di puntare a lavorare in un parti-


colare studio di post-produzione che richiede delle certificazioni
che attestino le vostre competenze allora sceglierete sicuramente
un corso formativo in grado di rilasciarvi un diploma di parteci-
pazione o un titolo di laurea.

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5.2 Come diventare un compositor da autodidatta

Le risorse offerte da internet per intraprendere una carriera da


compositor autodidatta sono numerosissime. Tutorial, blog e ca-
nali YouTube vi aiuteranno a chiarire i vostri dubbi e capire i vostri
errori. Anche alcune letture possono rivelarsi un aiuto fondamentale
per acquisire i concetti teorici di base di cui avete bisogno. Questi i
libri consigliati per ampliare le vostre conoscenze:

Digital Compositing for Film and Video: Production Workflows


and Techniques di Steve Wright

Questo libro è considerato da molti un punto di riferimento per ini-


ziare ad acquisire le nozioni base del compositing ma non solo. In-
fatti, parte da un livello base fino ad addentrarsi sempre più nel
profondo nelle principali tecniche utili al compositor e applicabili ai
principali software per compositing.

The VES Handbook of Visual Effects: Industry Standard VFX


Practices and Procedures a cura di Susan Zwerman e Jeffrey A. Okun

Libro più completo rispetto a quello citato in precedenza poiché non


si sofferma solo sul compositing ma anche su molti altri campi
dei VFX. Tratta ogni sua parte in maniera approfondita quindi vale
la pena leggerlo anche se siete interessati esclusivamente al compo-
siting e inoltre potrete sfruttare le altre parti per ampliare la vostra
panoramica conoscitiva.

The Art and Science of Digital Compositing: Techniques for Visual


Effects, Animation and Motion Graphics di Ron Brinkmann

Anche questo testo è considerato una pietra miliare tra le letture in


fatto di compositing. Inoltre, la marcia in più di questo volume è la
presenza di alcuni case studies al suo interno che vi aiuteranno a

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capire in maniera pratica le caratteristiche e le eventuali difficoltà di
alcuni lavori su film e pubblicità.

5.3 Come diventare un compositor tramite un corso formativo

Se avete optato per un corso formativo, adesso è il momento di sce-


gliere quello che fa al caso vostro. Quali sono però le variabili da
tenere in considerazione durante la scelta? Ecco alcuni consigli utili
che vi aiuteranno a capire il percorso più adatto ai vostri obiettivi:

Corso online o in aula?

Frequentare un corso in aula può offrire numerosi vantaggi. Primo su


tutti quello di essere seguiti da un professionista del settore che vi
starà facendo da docente in quel momento. In questo modo è possibile
avere un feedback immediato sul proprio lavoro e confrontarsi con il
vostro insegnante in caso di dubbi e difficoltà.

In più, avere la possibilità di vedere il modo in cui lavora qualcuno più


in alto di voi è un’importante fonte di apprendimento da cui partire per
elaborare il vostro metodo di lavoro personale. Se invece vi state avvici-
nando ora al mondo del compositing e magari venite da un altro ambito
lavorativo potete optare per un corso online, che vi permetterà di man-
tenere il vostro lavoro attuale prima di fare il grande salto nel mondo del
compositing.

Laurea o corso professionale?

Queste due tipologie di percorsi formativi hanno due differenze


fondamentali. La prima riguarda la durata, un corso di laurea
triennale ha una durata minima di 3 anni quindi bisogna avere
una disponibilità di tempo molto più ampia rispetto ad un corso
singolo che solitamente ha una durata media di 4-6 mesi.

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La seconda differenza sostanziale sta negli argomenti trattati
dato che in un corso di laurea si tratteranno sicuramente molte
più tematiche rispetto a un corso verticale ma il rischio potreb-
be essere quello di non approfondirne realmente nessuno. Un
corso di formazione specifico invece offre il vantaggio di formarvi
esclusivamente su ciò che vi interessa maggiormente o di cui
avete bisogno durante la vostra carriera come compositor.

Valutare il programma e i docenti

Esaminare con attenzione l’offerta formativa di scuole e univer-


sità è un passo fondamentale. In questo modo riuscirete a capire
effettivamente tutto ciò che tratterete durante le lezioni e se
concretamente è quello che state cercando. Se avete dei profes-
sionisti che seguite e stimate particolarmente il loro lavoro infor-
matevi sul fatto che tengano corsi o meno.

Valutate anche se questi corsi prevedano o meno una parte pratica


consistente fondamentale per il compositing, in modo da non
acquisire solo nozioni che, seppur importanti, non bastano da sole
a rendervi dei bravi compositor.

Scegliete software standard di mercato

Quando selezionate un corso fate caso ai software che andrete ad


utilizzare e verificate che in quel momento rappresentino il meglio
che il mercato può offrire. In questo modo sarete al passo con le
più avanzate tecniche di compositing e potrete offrire il livello di
tecnologia più avanzato al vostro futuro cliente o datore di lavoro.
Placement professionale

Scegliere una scuola o un’università che abbia degli accordi con degli
studi di post-produzione e vi permetta di fare un periodo di colla-
borazione stando a stretto contatto con dei professionisti potrebbe
risultare un grande trampolino di lancio per la vostra carriera.

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L’ambito dei VFX quindi offre numerose possibilità e non esiste una
risposta universale alla domanda come diventare un compositor,
fate le giuste valutazioni e scegliete il percorso che più si adatta alle
vostre esigenze.

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VFX School

Black Sheep VFX è l’unica scuola italiana di VFX all’interno di un vero


studio di Post Produzione.

Black Sheep VFX E Frame By Frame


La Partnership nasce dal bisogno sempre maggiore che le gran-
di aziende come Frame by Frame hanno di reclutare, Digital Artist
competenti e lungimiranti.

Non è un segreto che il mondo dei VFX e del 3D più in generale sia in
forte espansione, lo si riscontra nelle commercial sempre più “digi-
tal”, nel cinema, nelle serie TV, nell’architettura, nella fotografia, nell
arte, nell’ advertising statico e infine nel gaming che, di pari passo con
l’hardware richiede sfide sempre maggiori.

Frame by Frame e il suo enorme reparto VFX (il più grande d’Italia)
sono SEMPRE alla ricerca di nuovi talenti, persone dinamiche e ca-
paci, i Digital Artist di domani, ed è probabilmente grazie a questa
volontà di arricchire l’organico con artisti competenti e specializzati
che quest’anno con Frame by Frame abbiamo ottenuto il David di
Donatello per i miglior effetti visivi.

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L’obiettivo di Black Sheep VFX è infatti quello di formare al meglio
e fin da subito, fornendo le adeguate competenze, i corsisti, avva-
lendosi di esperti di ogni settore: compositing, sculpting, texturing,
shading, look dev, rigging e animazione ma anche asset developer
e programmatori per il gaming, non solo docenti quindi ma artisti
esperti, punte di diamante con esperienze internazionali nei quali
abbiamo investito e che sono attualmente impiegati nelle numerose
lavorazioni in Frame by Frame.

Contattaci per toglierti ogni dubbio sul mondo del compositing e


fare un giro nella nostra sede.

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BLACK SHEEP VFX

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