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Una definizione che racchiude in sé mille significati e, allo stesso tempo, finisce per
non significare nulla. La digitalizzazione avrà sicuramente cambiato le carte in
tavola, la professione si è evoluta e anche il suo nome. Oggi si sente più spesso
parlare di graphic designer, più che di grafico.
Così è nato il web designer, per esempio, una figura professionale relativamente
nuova che ha però seguito le strategie di marketing online che rappresentano uno
dei migliori metodi, per aziende e agenzie pubblicitarie, di implementare
performance e introiti.
Si sente parlare spesso anche di Visual Design. Questo termine è più riferito
genericamente a chi si occupa di comunicazione visiva.
Una prima parte del lavoro di un graphic designer comprende il briefing con il
cliente per stabilire obiettivi, comprendere l'idea e capire qual è il metodo più
efficace per metterla in pratica. E, per rendere il risultato finale davvero efficace,
capire anche a chi dev'essere rivolto il messaggio, qual è il target a cui il prodotto
sarà destinato e quale “tone of voice” si rivelerà più adatto allo scopo.
L’ambito della grafica pubblicitaria è molto vasto e in realtà i ruoli del grafico
professionista possono essere molto differenti tra loro.
I prerequisiti
Le conoscenze di base che riguardano la comunicazione visiva permettono di
affrontare il design grafico con maggior sicurezza. In particolare vanno menzionati:
● La struttura del campo visivo e la pratica del colore;
● la lettura delle immagini;
● il disegno a mano libera per la progettazione;
● le conoscenze delle tecniche informatiche per la realizzazione degli
esecutivi.
Il grafico oltre a saper disegnare, conosce le tecniche di stampa, della
produzione di immagini, foto e illustrazioni, della produzione di grafica
interattiva per il web e gli altri media.
Oggi nessun professionista può permettersi i tempi lenti di una progettazione che
rinunci al computer, quindi è indispensabile saper gestire questo mezzo e i soft-
ware specifici.
Il primo passo per entrare nel mondo del graphic design è capire quali sono i tuoi
obiettivi: le specializzazioni sono molte e anche se le conoscenze di base sono le
stesse, le differenze esistono e richiedono formazione ed esperienza.
Il percorso che stai seguendo al Liceo Artistico ti darà le basi per poi intraprendere
il tuo percorso.
Dopo la maturità potrai scegliere se inserirti subito nel mondo del lavoro facendo
stage in italia o all’estero. Questo sarà un investimento nel tuo futuro, acquisirai
esperienza e nuove competenze. Oppure potrai decidere di specializzarti in un am-
bito preciso e proseguire gli studi.
Personalmente credo che sia fondamentale avere competenze sia teoriche che
tecniche e ho preferito proseguire gli studi. Dopo l’Istituto d’Arte ho frequentato
l’Accademia di Belle Arti, quindi un corso professionale di Progettazione Grafica e
poi un corso professionale di Technical Writer (Computer grafica specifica per
l’editoria) perché amavo moltissimo libri e riviste e volevo lavorare in questo cam-
po. Alla fine degli studi, ho fatto due stage in Agenzie Pubblicitarie per raffrontarmi
con il mondo del lavoro e acquisire ulteriori competenze
I percorsi sono molti, scegli il campo in cui vuoi specializzarti, informati e valuta le
tue opzioni. Poi scegli in base alle tue possibilità e preferenze.
Se stai pensando a una carriera come graphic designer, sappi che le aziende
oggi hanno bisogno di questa figura professionale ma che troverai anche
moltissimi competitors. Iniziare al più presto un percorso che ti insegni basi e
nozioni avanzate è la soluzione ottimale per competere con competenza e trovare
un impiego.
La conoscenza del software
Esistono molti programmi di grafica ma i più usati e fondamentali sono quelli che
fanno parte della suite “Adobe Creative”. I più utilizzati per la grafica sono:
Photoshop (per il ritocco di immagini e le illustrazioni raster)
Illustrator (per la creazione di disegni vettoriali, poster, volantini, ecc.)
InDesign (per la creazione di prodotti editoriali e multi pagina)
Realizzazione di loghi:
Realizzazione di banner2
Cartotecnica (ad esempio i libri pop-up) e Packaging (le confezioni dei prodotti).
Segnaletica
Merchandising3
In questi due articoli trovi affrontati i temi in modo generico ma ben comprensibile:
Fonti: