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Protocollo PROFIBUS-DP
Slave
Doc. MS040006
Ed.02 - Italiano - 26 gennaio 2005
Protocollo PRUFIBUS-DP
IMPORTANTE
La CMZ Sistemi Elettronici si riserva il diritto di apportare modifiche ai prodotti descritti in questo
manuale in qualsiasi momento e senza preavviso.
Il presente manuale è stato preparato da CMZ Sistemi Elettronici esclusivamente per l'uso da parte
dei propri clienti garantendo che esso costituisce, alla data di edizione, la documentazione più
aggiornata relativa ai prodotti.
È inteso che l'uso del manuale avviene da parte dell'utente sotto la propria responsabilità e che
l'utilizzo di certe funzioni descritte in questo manuale, deve essere fatto con la dovuta cautela in
modo da evitare pericolo per il personale e danneggiamenti alle macchine.
Nessuna ulteriore garanzia viene pertanto prestata da CMZ Sistemi Elettronici, in particolare per
eventuali imperfezioni, incompletezze e/o difficoltà operative.
SOMMARIO
SOMMARIO ...................................................................................................................................... 3
INTRODUZIONE.............................................................................................................................. 5
In questo manuale viene descritto l’utilizzo del pacchetto software di comunicazione Profibus-DP
Slave che permette lo scambio dati tra uno o più sistemi CMZ e altri dispositivi che prevedono
questo protocollo.
Il software per la gestione del Profibus-DP non è residente nel sistema operativo del sistema CMZ
e viene consegnato sul dischetto allegato a questo manuale.
Il software deve essere installato su PC e quindi compilato nel sistema con le procedure descritte in
[1] e riportate nel capitolo 4.
IMPORTANTE
Il protocollo di comunicazione Profibus-DP utilizza una periferica di interfaccia disponibile solo
per i seguenti sistemi:
• TS1002
• CTE240
• CTN330
ATTENZIONE
Questo manuale descrive il software per la gestione del protocollo PROFIBUS-DP ver. 1.00. Per
conoscere la revisione del PROFIBUS-DP consultare il file LEGGIMI.TXT presente nel disco di
distribuzione PROFIBUS-DP PROTOCOL.
Successive revisioni del software saranno aggiornate, se necessario, con un documento integrativo o
con una nuova edizione del manuale. Le informazioni riportate in questo manuale possono essere
parzialmente corrette per versioni precedenti del software.
IMPORTANTE: Deve sempre essere consultato il file LEGGIMI.TXT per verificare, oltre alla
versione del pacchetto software, anche la compatibilità del software con i vari sistemi. In ogni caso
l’ufficio software CMZ è a disposizione per chiarimenti.
INTRODUZIONE
Il mezzo di comunicazione per questo tipo di rete è un cavo schermato con una coppia di conduttori
twistati. La velocità di comunicazione per il bus va da 9.6 Kbaud fino a un massimo 12 Mbaud.
La rete Profibus-DP può collegare fino a 126 nodi e consente di scambiare 244 bytes di output e
244 bytes di input con ogni modulo.
La soluzione Profibus-DP, adottata dalla CMZ, si basa su un modulo di commercio che implementa
tale funzionamento. Il sistema è un nodo slave della rete Profibus-DP ed è gestito dal master di rete
come un dispositivo di I/O digitali (massimo 244 + 244 bytes). Per quanto riguarda il
riconoscimento del modulo da parte del master, l’utente dovrà far riferimento al file GSD che
contiene le informazioni necessarie secondo lo standard Profibus-DP. Tale file è distribuito da CMZ
con questa libreria.
La CPU del sistema gestisce il modulo di comunicazione tramite un memoria di tipo DPRAM su
cui è mappata l’immagine degli I/O del master. L’accesso a questa memoria avviene per mezzo di
una sequenza di handshake. È stato quindi implementato un funzionamento ad interrupt e l’utente
può accedere all'area immagine utilizzando delle particolari routine. La procedura di accesso alla
DPRAM può essere avviata su comando dell’utente oppure dal servizio di RTC ad intervalli di
tempo programmabile.
Nel software di gestione l’utente può avviare, fermare e configurare la gestione del modulo e
sorvegliare l’attività della rete. Per comodità è stata implementata una procedura di trasferimento
delle aree del modulo (DPRAM) in aree dell’utente e viceversa. Le aree utente devono essere
definite dal programma applicativo.
La libreria SW che ci apprestiamo a documentare tratterà tutti i comandi necessari per
implementare e gestire la rete.
Lo scambio di informazioni tra i sistemi ed il master (un qualsiasi dispositivo che segue lo standard
Profibus-DP) avviene tramite l’immagine degli I/O digitali. Se le informazioni da scambiare con il
master non sono rappresentabili con lo stato di questi segnali digitali, ma sono ad esempio dei
pacchetti di byte, l’utente deve prevedere una trasmissione dei dati in modo consistente (opzione
prevista nella configurazione del dispositivo master) cioè in modo che la trasmissione/ricezione del
pacchetto dati tra master e slave avvenga in modo continuato e non suddiviso in più trasmissioni di
pacchetti di dimensioni inferiori a quelle del pacchetto consistente.
La lunghezza massima del pacchetto consistente è limitata (ad esempio 32 bytes); se la
trasmissione prevede pacchetti di dimensioni maggiori, l'utente deve implementare un handshake
con il master.
ATTENZIONE
Da ora in poi quando faremo riferimento ad I/O digitali intenderemo sempre gli I/O del master di
rete.
In questo capitolo verranno elencate e spiegate le parole Forth che servono alla gestione del
protocollo Profibus-DP.
Per la comprensione di questo capitolo è necessaria la conoscenza del linguaggio Forth (vedi [2]).
SET_PBUS
Permette di configurare il software di gestione.
Sintassi: InpTime OutTime LockMode Mode IrqLev InpBytes OutBytes NodeAddr HWType --- Error
Argomenti: Vedi sotto
Vedi anche:
• IrqLev: indica il livello di priorità dell’interrupt generato dal modulo Profibus-DP, consente di
assegnare priorità diverse alla gestione dell’accesso alle aree. Valori consentiti sono: 1 2 3 5.
• InpBytes: numero di bytes di ingresso al master. Il numero deve coincidere con quanto
dichiarato nel master altrimenti la procedura di configurazione fallisce. I valori ammessi sono da
0 a 244.
• OutBytes: numero di bytes di uscita dal master. Il numero deve coincidere con quanto dichiarato
nel master altrimenti la procedura di configurazione fallisce. I valori ammessi sono da 0 a 244.
• NodeAddr: è l’indirizzo del sistema nella rete. Se impostato a 0 l’indirizzo viene letto dagli
switch rotativi del modulo (vedi [5]), altrimenti se impostato diverso da 0 viene considerato
come indirizzo del modulo (in quest'ultimo caso gli switch rotativi del modulo devono essere
impostati al valore 0). Gli indirizzo possibili sono da 1 a 126.
• HWType: è il tipo di modulo da gestire, attualmente è ammesso solo il tipo 2 che indica il
modulo HMS ANYBUS-S PDP.
• Error: è l’eventuale codice d’errore della procedura di configurazione, la lista dei codici
d’errore è la seguente:
Codice Significato
0 Nessun errore.
1 Tipo di modulo PROFIBUS-DP non disponibile.
2 Indirizzo del nodo non ammesso.
3 Numero di bytes di input non ammesso.
4 Numero di bytes di output non ammesso.
5 Livello di interrupt non ammesso.
6 Modalità di gestione non ammessa.
7 Modalità lock non ammessa.
8 Tempo di aggiornamento area uscite non ammesso.
9 Tempo di aggiornamento area ingressi non ammesso.
IMPORTANTE
Il comando SET_PBUS deve essere dato prima di avviare il protocollo con il comando GO_PBUS.
GO_PBUS
Inizializza il modulo di gestione della rete e avvia la gestione sul sistema.
• Error: è l’eventuale codice d’errore della procedura di configurazione, la lista dei codici
d’errore è la seguente:
Codice Significato
0 Nessun errore.
1 Time out nella procedura di invio delle mailbox.
2 Errore di configurazione.
3 Modulo di gestione della rete assente.
4 Interrupt iniziale non intercettato.
5 Errore sul test hardware del modulo.
6 Errore sul test bytes della DPRAM del modulo.
7 Errore sul test move della DPRAM del modulo.
ERR_PBUS
Lettura delle informazioni messa a disposizione dal modulo in caso di errore di configurazione.
• ExtInf: è il contenuto del registro “Extended Fault Information” del modulo. Per
l’interpretazione del contenuto di questo registro contattare la CMZ.
STP_PBUS
Permette di fermare la gestione dell’accesso alle aree di memoria con l’immagine degli ingressi e
uscite del master.
Sintassi: ---
Argomenti:
Vedi anche: GO_MBUS
LINK_PBUS
Permette di agganciare le routine utente per la lettura/scrittura delle aree di memoria con lo stato
degli ingressi e delle uscite.
• Addr: è l’indirizzo della routine utente che deve essere scritta in assembler e non deve alterare
alcun registro della CPU.
NOTA
Gli indirizzi di memoria sono indicati dalle seguenti costanti:
AddrInpPBUS = Indirizzo di memoria dell’area ingressi.
AddrOutPBUS = Indirizzo di memoria dell’area uscite.
BUFFER_PBUS
Permette di definire le aree utente su cui trasferire l’immagine degli ingressi e delle uscite del
modulo di comunicazione.
• Lenght: è la dimensione in bytes dell’area utente, non deve superare la lunghezza del blocco dati
trasmessi/ricevuti dal modulo sulle rete. Se impostato a 0 il trasferimento automatico dell’area
viene disabilitato.
Codice Significato
0 Nessun errore.
1 Numero di blocco errato.
2 Lunghezza non ammessa.
?FBON_PBUS
Permette di controllare se la rete è attiva.
FBDG_PBUS
Restituisce lo stato del segnale di diagnostica della rete (led lampeggiante del modulo).
• Error: è l’eventuale codice d’errore nella rete, la lista dei codici d’errore è la seguente:
Codice Significato
0 Nessun errore.
1 Led lampeggiante con frequenza 1 Hz.
Errore nella fase di configurazione.
2 Led lampeggiante con frequenza 2 Hz.
Errore nei parametri utente.
4 Led lampeggiante con frequenza 4 Hz.
Errore nella fase di inizializzazione.
?ACCREQ_PBUS
Testa se è consentito l’invio di un comando di richiesta accesso alle aree. Questo comando è
utilizzabile quando la modalità di gestione selezionata è quella utente (Mode=2).
• Flag: flag che indica se il comando di richiesta d’accesso alle aree è inviabile.
0=Accesso non consentito
1=Accesso consentito.
ACCREQ_PBUS
Comando che avvia la sequenza di handshake per l’accesso alle aree di memoria con l’immagine
degli ingressi e uscite. Questo comando è utilizzabile quando la modalità di gestione selezionata è
quella utente (Mode=2).
Bit Significato
0 Richiede l’accesso alla area di rete e ai control register
1 Richiede l’accesso all’area delle uscite dal master
2 Richiede l’accesso all’area degli ingressi del master.
3 Indica la modalità di accesso “locked” alla richiesta.
4 Indica la modalità di accesso “locked” al rilascio.
NOTA
La richiesta di accesso alle aree di input e output possono essere simultanee.
Supponiamo di voler connettere un sistema ad una rete Profibus-DP con indirizzo impostato negli
switch rotativi del modulo e di voler scambiare 32 bytes di ingressi e uscite con il dispositivo
master della rete. La gestione deve prevedere un aggiornamento delle aree ogni 10 millisecondi
gestita dal servizio di RTC con l’aggiornamento delle aree utente automatico.
Innanzitutto si dovranno definire l’area di memoria utente in cui depositare lo stato delle uscite lette
dalla DPRAM del modulo e l’area di memoria utente da cui leggere lo stato degli ingressi per il
master da trasferire nella DPRAM del modulo:
File: Esempio.pdp
File: Esempio.pdp
: RESETT
RESETT
( Configurazione della gestione
10 10 1 1 32 32 0 0 SET_PBUS
IF
.” ERROR IN PROFIBUS-DP” ABORT ( Errore di configurazione
THEN
AreaOut 32 1 BUFFER_PBUS
IF
.” DEFINITIONS ERROR IN PROFIBUS-DP” ABORT
THEN
;
Nel task delle emergenze si dovrà gestire il segnale di fielbus ON/OFF in modo da segnalare
l’impossibilità di scambiare dati con il master:
File: Esempio.pdp
...
?FBON_PBUS 0=
IF
( Allarme )
ELSE
( Rete attiva e scambio dati possibile )
THEN
...
;
Infine il task di avvio, oltre alla gestione dei reset come spiegato in [2] e dell’avvio di altre
applicazioni, dovrà prevedere l’avvio della gestione Profibus-DP.
File: xxxxxx.xxx
: TASK
...
...
Nel caso in cui l’utente ha l’esigenza di definire delle routine per l’accesso alla DPRAM del
modulo deve seguire il seguente esempio:
File: Esempio.pdp
File: xxxxxx.xxx
: TASK
...
...
In questo capitolo verranno elencate e spiegate le funzioni AWL che servono alla gestione del
modulo di comunicazione Profibus-DP.
Per la comprensione di questo capitolo è necessaria la conoscenza del linguaggio AWL (vedi [3]).
IMPORTANTE
Per l’uso di alcune funzioni AWL è consigliata l’installazione del pacchetto AWLUTI (vedi [4]).
La configurazione del Profibus-DP in AWL avviene all’interno del blocco #DEFPLC utilizzando
alcuni parametri di configurazione descritti di seguito. Questi parametri vanno ad aggiungersi a
quelli già riconosciuti (DATA; MERKER; ecc.).
PROFIBUS
HWTYPE HWType
Parametri HWType
• HWType: È una stringa che identifica il tipo di interfaccia hardware utilizzata, unico modello
riconosciuto è il seguente: HMS ANYBUS-S PDP
INPUT InpBytes
Indica il numero di bytes di ingresso al master. Sono ammessi tutti i numeri da 0 a 244, questa
dichiarazione deve coincidere con quella fatta nel dispositivo master.
Parametri InpBytes
OUTPUT OutBytes
Indica il numero di bytes di uscita dal master. Sono ammessi tutti i numeri da 0 a 244, questa
dichiarazione deve coincidere con quella fatta nel dispositivo master.
Parametri OutBytes
• Req_Locked: abilita la modalità locked su richiesta di accesso (valida solo se mode=1 ovvero
gestione su RTC).
• Rel_Loched: abilita la modalità locked al rilascio dell'accesso (valida solo se mode=1 ovvero
gestione su RTC).
ADDRPBUS NodeAddr
Assegna l’indirizzo del nodo nella rete. Questo comando può essere omesso, ma se presente e con
indirizzo diverso da 0 è necessario che gli switch rotativi del modulo siano impostati a 0.
Parametri NodeAddr
• NodeAddr: Indirizzo del nodo nella rete. I valori ammessi vanno da 1 a 126.
IRQLEV IrqLev
Permette di fissare il livello di priorità con cui viene gestito l’interrupt generato dal modulo di
comunicazione e di conseguenza stabilire la priorità con cui viene eseguito il blocco AWL
Parametri IrqLev
• Area: indica l’area a cui si riferiscono le successive informazioni, i valori possibili sono i
seguenti:
0 – Area ingressi.
1 – Area uscite.
Dbn Identifica un’area di data byte del PLC, n è l’indice della prima locazione dell’area.
Mbn Identifica un’area di merker byte del PLC, n è l’indice della prima locazione dell’area..
Ebn Identifica un’area con l’immagine degli ingressi del PLC, n è l’indice della prima locazione
dell’area.
Abn Identifica un’area con l’immagine delle uscite del PLC, n è l’indice della prima locazione
dell’area.
Kzn Esprime l’indirizzo di memoria con un numero (n) decimale
KHn Esprime l’indirizzo di memoria con un numero (n) esadecimale
“Variabile_Forth” Tra apici si racchiude una stringa ASCII che in linguaggio Forth rappresenta un indirizzo di
memoria
ENDPBUS
Parametri
GOPBUS
Avvia la gestione del modulo di comunicazione Profibus-DP. È consigliato mettere questo comando
verso la fine del blocco #DEFPLC quando tutte le configurazioni (anche di altri pacchetti) sono
state eseguite.
Parametri
STPPBUS
Non avvia la gestione del modulo di comunicazione Profibus-DP, in questo caso viene solo
configurato. È consigliato mettere questo parametro verso la fine del blocco #DEFPLC quando tutte
le configurazioni (anche di altri pacchetti) sono state eseguite.
Parametri
go_pbus
Configura il modulo di comunicazione attivando la sua presenza nella rete e avvia la gestione
dell’accesso alla DPRAM per la lettura/scrittura delle aree output/input. Le funzioni go_pbus e
stp_pbus vanno usate se esiste la necessità di fermare e riavviare la comunicazione run time,
altrimenti possono essere omesse ed usare il solo GOPBUS all’interno del #DEFPLC, in questo
caso la comunicazione viene avviata all’accensione e non viene più fermata.
Codice Significato
0 Nessun errore.
1 Time out nella procedura di invio delle mailbox.
2 Errore di configurazione.
3 Modulo di gestione della rete assente.
4 Interrupt iniziale non intercettato.
5 Errore sul test hardware del modulo.
6 Errore sul test bytes della DPRAM del modulo.
7 Errore sul test move della DPRAM del modulo.
stp_pbus
Ferma la gestione dell’accesso alle aree della DPRAM del modulo mantenendo attiva la
comunicazione del modulo con il master. Le funzioni go_pbus e stp_pbus vanno usate se esiste la
necessità di fermare e riavviare la comunicazione run time, altrimenti possono essere omesse ed
usare il solo GOPBUS all’interno del #DEFPLC, in questo caso la comunicazione viene avviata
all’accensione e non viene più fermata.
err_pbus
Lettura delle informazioni messa a disposizione dal modulo in caso di errore di configurazione.
set_pbus
Permette di configurare il software di gestione. In ACC1 deve essere caricato l’indirizzo della
tabella dei parametri così organizzata:
4 4 byte NodeAddr: è l’indirizzo del modulo nella rete. Se impostato a 0 l’indirizzo viene letto
dagli switch rotativi del modulo, altrimento se impostato diverso da 0 viene considerato
come indirizzo del modulo ma negli switch rotativi del modulo deve essere impostato il
valore 0. Gli indirizzo possibili sono da 1 a 126.
8 4 byte OutBytes: numero di bytes di uscita dal master. Il numero deve coincidere con quanto
dichiarato nel master altrimenti la procedura di configurazione fallisce. I valori ammessi
sono da 0 a 244.
12 4 byte InpBytes: numero di bytes di ingresso al master. Il numero deve coincidere con quanto
dichiarato nel master altrimenti la procedura di configurazione fallisce. I valori ammessi
sono da 0 a 244.
16 4 byte IrqLev: indica il livello di priorità dell’interrupt generato dal modulo Profibus-DP,
consente di assegnare priorità diverse alla gestione dell’accesso alle aree. Valori
consentiti sono: 1 2 3 5.
20 4 byte Mode: modalità di gestione della scansione delle aree ingressi/uscite: 0=Riservato 1=Su
RTC 2=Su comando dell’utente.
24 4 byte LockMode: la modalità di accesso alla DPRAM quando la gestione dell'aggiornamento
avviene su RTC (mode=1): bit 0 - Lock alla richiesta di accesso bit 1 - Lock al rilascio
dell'accesso.
28 4 byte OutTime: è il tempo di scansione in millisecondi dell’area uscite se la gestione
dell’aggiornamento avviene su RTC. Se il valore è 0 la scansione dell’area uscite non
avviene.
32 4 byte InpTime: è il tempo di scansione in millisecondi dell’area ingressi se la gestione
dell’aggiornamento avviene su RTC. Se il valore è 0 la scansione dell’area ingressi non
avviene.
Codice Significato
0 Nessun errore.
1 Tipo di modulo Profibus-DP non supportato.
2 Indirizzo del nodo non ammesso.
3 Numero di bytes di input non ammesso.
4 Numero di bytes di output non ammesso.
5 Livello di interrupt non ammesso.
6 Modalità di gestione non ammessa.
7 Modalità locked non ammessa.
8 Tempo di aggiornamento area uscite non ammesso.
9 Tempo di aggiornamento area ingressi non ammesso.
IMPORTANTE
Il comando set_pbus deve essere dato prima di avviare il protocollo con il comando go_pbus.
fbdg_pbus
Restituisce in ACC1 lo stato del segnale di diagnostica della rete (led lampeggiante del modulo ).
Il codice di errore della rete può assumere i seguenti valori con relativi significati:
Codice Significato
0 Nessun errore.
1 Led lampeggiante con frequenza 1 Hz.
Errore nella fase di configurazione.
2 Led lampeggiante con frequenza 2 Hz.
Errore nei parametri utente.
4 Led lampeggiante con frequenza 4 Hz.
Errore nella fase di inizializzazione.
?fbon_pbus
Permette di controllare se la rete è attiva.
?accreq_pbus
Permette di controllare se è possibile inoltrare una richiesta di accesso alla memoria del modulo.
accreq_pbus
Invia una richiesta di accesso alla memoria del modulo, in seguito alla richiesta verrà eseguito
l’aggiornamento delle aree utente, se definite, o verrà eseguita la routine utente se prevista.
La modalità di accesso viene indicata con una maschera di bits con il seguente significato:
Bit Significato
0 Richiesta di accesso all'area di rete e control register. Al momento non è consentito all’utente l’accesso
a questa area.
1 Richiesta di accesso all’area di output.
2 Richiesta di accesso all’area di input.
3 Indica la modalità di accesso “locked” alla richiesta.
4 Indica la modalità di accesso “locked” al rilascio.
NOTA
Le richieste di accesso alle aree di input e output possono essere simultanee.
La libreria AWL mette a disposizione il blocco funzionale #PROFIBUS che consente di definire
una sequenza AWL eseguita quando il modulo di gestione del Profibus-DP consente l’accesso alle
aree di input/output.
#PROFIBUS
Identifica l’inizio del sottoprogramma AWL che consente di definire una sequenza eseguita quando
il modulo consente l’accesso alle aree di input/output. È possibile definire un solo blocco
#PROFIBUS.
Esempio:
L’utente desidera programmare il blocco per l’interpretazione dei dati da trasferire. Vengono
trasferiti in aree diverse a seconda del valore del primo byte di output.
#PROFIBUS
BE
NOTA
L’istruzione LAB è disponibile solo se è stata compilata la libreria AWLUTI.
La libreria per la gestione del Profibus-DP da AWL introduce un nuovo tipo di DATA SYSTEM
(DSPBUS) mediante la quale è possibile accedere alle variabili di configurazione del protocollo.
... DSPBUS x
Identifica alcuni parametri della gestione Profinbus-DP, il numero (x) è un indice il cui significato
viene riportato nella tabella seguente.
Istruzioni ammesse: L T
Test operando: Non Ammesso
Esempio:
Si vuole cambiare il tempo di aggiornamento area input da 10 a 20 msec.
L KZ20
T DSPBUS15
IMPORTANTE
Quasi tutte le data system riguardano la configurazione della gestione del Profibus-DP. È quindi
consigliabile non modificare run-time il valore di queste data-system. Nel caso si renda necessaria
una riconfigurazione è necessario fermare la gestione (stp_pbus), eseguire il cambio dei parametri
attraverso le data system e riavviare il la gestione (go_pbus).
Supponiamo di voler connettere il sistema CMZ in una rete Profibus-DP e scambiare dati con un
dispositivo master per mezzo di 32 byte di input e 64 byte di output, con modalità di gestione
dell’accesso alla aree su RTC ogni 5 msec, configurando la gestione automatica del trasferimento
delle aree utente (DB100= area input e DB200=area output):
File: profibus.awl
#DEFPLC
( Configurazioni base del PLC
DATA 1000
. . .
. . .
Ora nel sistema va gestito il segnale di rete attivo in modo da rilevare se il dispositivo è in grado di
comunicare:
File: profibus.awl
#USER 10 * Gestione allarmi
. . .
UN ?fbon_pbus
S M100.0
. . .
BE
Quindi si dovrà dal blocco #MAIN chiamare la #USER 10 per la gestione degli allarmi.
File: profibus.awl
#MAIN
...
JSR 10
...
BE
TST_PBUS
Sintassi: ---
Argomenti:
Vedi anche:
ATTENZIONE
L’avvio del programma di test deve essere fatto con tutti i task fermi (<Ctrl>+<Shift>+<Esc> e
<Esc>).
Durante la fase di avvio della gestione è possibile rilevare eventuali errori nella configurazione del
modulo ed in seguito vedere lo stato della rete (ON/OFF) con relativi codici di errore.
Nell’ultimo campo in basso sono visibili delle informazioni sull’efficienza della gestione, ovvero i
tempi di aggiornamento delle aree del modulo misurati.
Con il tasto F3 è possibile attivare/disattivare una procedura di test che sospende il trasferimento
dati automatico del PLC e l'esecuzione del blocco #PROFIBUS e attiva una procedura che misura
l’efficienza di un handshake di dati con il master, questo però implica che nel master sia
implementata una gestione strutturata come segue:
1. Lo slave fa l’eco del primo e ultimo byte delle aree scambiate quindi il master può misurare il
tempo necessario allo slave per interpretare e rispondere ad un comando.
2. Il master deve fare l’eco del secondo e penultimo byte delle aree scambiate in modo che lo slave
possa misurare l’efficienza del master nell’interpretare e rispondere ad un comando.
3. Lo slave trasmette nella locazione con offset 2 e dimensione double (4 byte) un valore
incrementato ogni millisecondo in modo che il master possa avere una informazione sulla
frequenza delle comunicazioni.
Per usare la libreria del protocollo Profibus-DP si deve innanzitutto installarla nella directory delle
librerie. Per fare questo inserire il disco ‘PROFIBUS-DP PROTOCOLL’ nel drive, lanciare il
programma INSTALL da questo drive e seguire le indicazioni.
Dopo questa operazione nella directory delle librerie ci sarà una nuova sottodirectory:
Ora quando si userà il programma MAKEPRJ per iniziare un nuovo lavoro ci sarà una nuova
sezione ‘PROTOCOLLO DI COMUNICAZIONE PROFIBUS-DP’ con due possibili selezioni.
PROTOCOLLO DI COMUNICAZIONE PROFIBUS-DP
[ ] Protocollo PROFIBUS-DP: nucleo base
[ ] Protocollo PROFIBUS-DP: programma di test
[ ] Protocollo PROFIBUS-DP: gestione AWL
NOTA
Per la gestione del protocollo PROFIBUS-DP da AWL è consigliata l’installazione del pacchetto AWLUTI.
Ad esempio selezionando il nucleo base, il programma di test e la gestione AWL, la directory del
lavoro sarà:
NOTA
Si ricorda che per la gestione AWL del protocollo è consigliata l’installazione del pacchetto AWLUTI.
NOTA
Il file PBUS_T.DRV può essere omesso se non si desidera utilizzare il programma di test.
Ad ogni dispositivo che si connette ad una rete Profibus-DP è associato un file GSD che contiene
tutte le informazioni per la gestione da parte del master dello stesso. Questo file è utilizzato dal
programma di configurazione della rete durante la fase di inizializzazione.
Il file dovrà essere riconosciuto dell’ambiente utilizzato per lo sviluppo del progetto sul master (si
rimanda alla documentazione del dispositivo master).
La CMZ comunque distribuisce il file GSD e viene memorizzato come file di libreria anche se di
fatto non viene utilizzato, ma ciò consente di archiviare il file assieme al progetto dello slave in
modo da renderlo comunque reperibile anche in caso di revisioni del file stesso.
Il file viene distribuito in due versioni, la prima “hms1003.gsd” è la versione originale distribuita
dal costruttore del modulo e certificata dagli organi competenti, mentre la seconda versione
“hms1003r.gsd” include una modifica od opera CMZ per consentire la gestione della consistenza
dei dati nel master.
BIBLIOGRAFIA