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041)
Seconda release
MAN_11008_2 - 14/03/2012 1 / 54
mod. 1g
ROBOX S.P.A. Scheda CPU P2020 per RBXM (AS5023.041)
INDICE
INDICE.............................................................................................................................................................................. 2
REVISIONI....................................................................................................................................................................... 4
PREMESSA: ..................................................................................................................................................................... 5
Sigle utilizzate:
Tipi di file di licenza per firmware RTE (SD Memory cartella /KEY/):
1.1 GENERALITA’
La CPU P2020 per RBXM è in grado di gestire, attraverso le opportune schede di espansione del
modulo RBXM:
•Motori in modo interpolato (Can standard CIA DS402 – EtherCAT CoE SoE) mediante invio a
cadenza fissa di ennuple di quote/velocità/coppie agli azionamenti/Inverter vettoriali (Sync
message o Distributed Clock)
•nodi di I/O (Can standard CIA DS401 – EtherCAT CoE) remotato (DI, DO, AI, AO,
termocoppie/termoresistenze, ecc..)
•Comunicazioni verso altri dispositivi (Scada, videoterminali etc) per scambio di informazioni
relative al processo controllato (seriale/ethernet tramite OPC-Server o activeX di
comunicazione)
La programmazione viene effettuata utilizzando l’ambiente di sviluppo RDE.
Il sistema operativo RTE mette a disposizione del programmatore i seguenti task:
N.B. Consultare manualistica del firmware RTE accessibile da RDE, menu visualizza Æ finestra di
documentazione Æ documentazione firmware Æ firmware RTE Æ gestione multitasking.
I linguaggi a disposizione per la programmazione sono:
•R3 Testo strutturato (motion)
•Ladder IEC1131 (logica)
•RPE testo strutturato (robotica)
•C++ Object Block (classi) che possono essere utilizzate dagli altri linguaggi
•ISO (set limitato di istruzioni)
La manualistica relativa è inglobata in modo organico nell’ambiente di sviluppo RDE
1.2 CONFIGURAZIONE HARDWARE
La CPU P2020 AS5023.041 possiede le seguenti risorse hardware:
•Microprocessore Power PC Freescale P2020 1,2GHz dual-core.
•Boot up (OSEP) e software diagnostici di base, residente in banco flash eprom.
•512 Mbyte di memoria dinamica DDR3.
•SD Memory card rimovibile (450 Mbytes) per l'archiviazione su supporto non volatile dei
sistemi operativi e dei programmi utente.
•128 Kbyte di memoria ritentiva magnetica usata per registri non volatili, parametri e storico
allarmi.
•2 canali seriali RS232 full duplex con velocità di trasmissione/ricezione programmabile da
9600 baud a 115.2 Kbaud. Di default la porta è programmata per comunicare con l’ambiente di
sviluppo RDE mediante il protocollo BCC3.
•2 canali seriali asincroni RS422/RS485.
•1 canale seriale asincrono RS422 per la connessione ai terminali operatore Robox
DISPAN/µVISPAN.
•Circuiteria di watch dog con relè di sicurezza approvato (norma ZH1/457), alimentato con
tensione 5VDC interna. Il relè dinamico a sicurezza intrinseca permette di prevenire
comportamenti errati del sistema, in particolare in caso di errori non recuperabili. Il relè si
diseccita se, per qualunque ragione, il microprocessore non esegue i blocchi di istruzioni
previsti, con le modalità temporali stabilite. Per ragioni di sicurezza del sistema, un contatto
normalmente aperto del relè di watch dog dovrà essere collegato in serie alla catena di
eccitazione dei teleruttori di alimentazione degli azionamenti.
•3 canali Ethernet 10/100 Mbit/s.
•Display di monitoraggio stato CPU a due digit.
•Orologio/calendario real-time.
1.3 SD Memory (AS3024.1nn)
Essa ha una dimensione di 450 Mbyte e viene fornita già inizializzata con un file system standard
FAT32 e con la seguente struttura:
Essa dispone di una partizione di back-up nella quale viene eseguita una immagine della predetta
struttura al fine di permettere, in caso di perdita dei files o di cartelle, un suo ripristino. (cap 3.3)
È a cura dell’utente eseguire eventualmente una nuova immagine di back-up della SD Memory ad
applicativo definitivo.
È a cura dell’utente caricare nella cartella /FA/ i file relativi al software di gestione della macchina
automatica controllata.
Tramite lo strumento shell dell’ambiente RDE è possibile inviare comandi di upload, download,
rename, makedir, etc (ciò comporta che la scheda CPU sia connessa tramite linea seriale o
ethernet a un personal computer dove sia installato il programma RDE).
N.B. Consultare manualistica del firmware RTE accessibile dal menu visualizza Æ finestra di
documentazione Æ documentazione firmware Æ firmware RTE Æ elenco allarmi di sistema
1.5 DESCRIZIONE CONNETTORI E LED DIAGNOSTICI
Le connessioni elettriche sono realizzate tramite connettori industriali, situati sulla parte frontale
dell’involucro e sono contraddistinte dalla seguente serigrafia
Sigla Descrizione
P.GUN Porta per la connessione ai terminali operatore Robox
DISPAN/µVISPAN.
MESSAG CODE Display a due digit di informazione.
In fase di inizializzazione viene gestito da RTE (vedi sotto). In seguito la
gestione può essere a cura dell’utente.
L7 Led segnalazione allarme minore presente (se lampeggiante)
L8 Led segnalazione allarme maggiore presente (se lampeggiante)
FEED+ Pulsante FEED+
FEED- Pulsante FEED-
SDA Led di segnalazione attività sulla SD Memory
SD MEMORY Memoria di massa. Essa può essere letta/scritta anche da PC.
ADV Pulsante di advance.
Durante il funzionamento la sua pressione genera un comando di reset
allarme.
Se tenuto premuto all’accensione consente di accedere al sistema
operativo di base OSEP
MODE Pulsante MODE
WD Led di stato relè di watch dog. Esso deve essere sempre in stato ON
(acceso).
MODE Led segnalazione programmi in RUN (lampeggiante) / STOP (spento)
ETH1 Porta Eth 10/100 Mbaud
ETH2 Porta Eth 10/100 Mbaud
ETH3 Porta Eth 10/100 Mbaud
P.SER 1 Primo canale seriale RS 232. Di default la sua programmazione è
settata per comunicare con l’ambiente di programmazione RDE.
(Protocollo BCC 115200,n,8,1)
P.SER 2 Secondo canale seriale RS 232. Di default la sua programmazione è
settata per comunicare con l’ambiente di programmazione RDE.
(Protocollo BCC 115200,n,8,1)
P.SER 3 Primo canale seriale RS 422/485 o terminali µVISPAN/DISPAN. Questi
ultimi, per essere gestiti da RTE, necessitano di un apposito comando
nel file rhw.cfg. (Vedi cap 3.1). Di default la sua programmazione è
settata per comunicare con l’ambiente di programmazione RDE.
(Protocollo BCC 115200,n,8,1)
P.SER 4 Secondo canale seriale RS 422/485 o terminali µVISPAN/DISPAN.
Questi ultimi, per essere gestiti da RTE, necessitano di un apposito
comando nel file rhw.cfg. (Vedi cap 3.1). Di default la sua
programmazione è settata per comunicare con l’ambiente di
programmazione RDE. (Protocollo BCC 115200,n,8,1)
WD Connettore dei segnali di Watch-Dog
1.5.1 SIGNIFICATO DEL CODICE NUMERICO PRESENTE SUL DISPLAY
Per l’interpretazione corretta del codice numerico visualizzato in fase di boot da RTE occorre
conoscere anche lo stato dei led L7 ed L8.
L7 L8 Significato
Spento o Spento o Messaggio da software applicativo (Il display viene gestito dal
lampeggiante lampeggiante software applicativo)
A questo punto è possibile verificare il significato del codice facendo riferimento alla tabella
corrispondente
N.B.
RTE comanda lo stato di lampeggio al led L7 se nello stack allarmi è presente un allarme minore
RTE comanda lo stato di lampeggio al led L8 se nello stack allarmi è presente un allarme grave
16 Cache abilitate
33 Interrupt abilitati
43 Restore SD Card
44 Save SD Card
52 Configurazione modulo in e2prom non valida (con CPU 586: Power Failure)
08 Abilitazione NMI
14 Inizializzazione heap
15 Inizializzazione seriali
16 Abilitazione interrupts
19 Start multitasking
36
37
44 Start command interpreter del sistema operativo in flash poiché i software di main e di
test non sono presenti
50 Autoconfigurazione in corso
55 Free
56 Free
57 Free
58 Free
59 Reserved
60 Reserved
02 Power Failure
03 Debug
16 Floating-point exception
17 Alignment
18 Machine check
19 Data storage
20 Instruction storage
21 Program
2.1 Premessa:
n.b. Usare il comando “sysinfo” (vedi capitolo 2.3.1) per avere informazioni al riguardo.
2.2 Prepararsi ad interagire con il sistema
In questa sezione viene descritto a grandi linee l’utilizzo dell’ambiente di sviluppo ROBOX RDE.
Per gestire la scheda CPU P2020 è necessario utilizzare RDE versione 3.10.0 o superiore. Per
ulteriori dettagli fare riferimento al relativo manuale MAN07016 e al relativo help in linea.
1 Come prima operazione occorre installare sul proprio Personal computer l’ambiente di
sviluppo RDE.
N.B. Se si utilizzano i percorsi di default la struttura che viene creata è la seguente:
Cartella di installazione
Cartella compilatore linguaggio R3 (processore PPC)
Versione compilatore linguaggio R3 (genera ELF)
Cartella RDE
Versione RDE (copiare qui il file di licenza)
Cartella eseguibile rde3.exe
Cartella eccetera (manuali, samples, eds, cot, object block etc …)
N.B. Il file rde3.dat contiene tutte le impostazioni personalizzabili dell’utente (es.: colore di sfondo
dell’oscilloscopio piuttosto che il font dell’editor, progetti recenti etc…). In caso di aggiornamento di
versione RDE basterà copiarlo ed incollarlo nella nuova direttrice di installazione.
3 Collegare il cavo seriale alla P.SER 1 della CPU P2020 AS5023.041, e ad una COM
RS232 lato personal computer. Per lo schema di cablaggio consultare le IU5023.041
allegate.
4 Inserire la SD Memory (AS3024.1xx) . Alimentare quindi il sistema.
5 Lanciare il programma RDE
6 Creare uno strumento di tipo SHELL (workspace Æ crea oggetto Æ strumenti Æ shell
comandi)
8 Scegliere nel menù sorgente dati connessione bcc1 se si utilizza la COM1, bcc2 se COM2
e via discorrendo.
9 Selezionare quindi “Conferma”
10 Sulla linea di comando è ora possibile inviare una serie di comandi alla scheda CPU P2020
(vedi capitolo 2.3. principali comandi)
2.3 Comandi principali
(per la lista completa consultare il manuale RTE) oppure cliccare sulla freccia in basso a sinistra
sulla finestra di shell:
Da qui l’utente può verificare quali sono i task che al momento sono caricati in DRAM e se sono in
esecuzione
Data ed ora sono relative all’orologio interno. Per visionare data ed ora usare i comandi “date” e
“time”.
N.B. Utilizzare report –s per avere lo stesso report da parte del sistema operativo di base [tipo 2]
2.3.8 DV (help dv)
Mostra la finestra di selezione generica delle variabili. Tramite questa finestra è possibile
ispezionare i seguenti gruppi di variabili:
Assi controllati (AXE) Variabili relative agli assi max_str, min_str, etc…
Gestione potenza (POWER) Variabili relative ai gruppi di Gruppi in potenza, potenza
potenza (vedere LOV per ulteriori generale abilitata
informazioni)
Gestione programmi (TASK) Variabili relative ai task Tempi, regole attive, etc
Miscellanee (MISC) Variabili miscellanee TFB, date, etc..
RTE TASKn (nome task) Variabili locali dei task Tutte le variabili utente definite
locali ai task
Variabili di sistema (SYS) Variabili di sistema canali di input, inp_word, registri,
etc…
Variabili hardware (HW) Riservate
LIT Dà accesso alle definizioni dei Es:
literally utente. Tipicamente nomi Lit manualSpeed rr(1)
simbolici assegnati a registri e Lit inputStart inp(1)
canali di i/o
LOV (Logical Variables) Dà accesso alle variabile logiche
definite nel configuratore di
progetto (power set, gruppi di assi,
object block, etc …)
Utilizzare il comando “DV” da shell, quindi selezionare il gruppo RTE LOGical variables (LOV) e
poi la variabile di tipo power set di cui si vogliono le informazioni.
Significato:
Grandezze: Significato:
LOV:POWER.POWER_ENABLE = vero Mostra lo stato dell’abilitazione del Comandabile da
power set. (istruzione istruzione e da shell
PS_POWER_ENABLE).
LOV:POWER.EBA = falso consenso alla messa in potenza da Solo lettura
parte della gestione degli allarmi
LOV:POWER.PRQ = falso Stato della presenza del segnale di Solo lettura
andata in potenza
LOV:POWER.STATUS = 0 (0x00000000) Mostra lo stato del power set Solo lettura
0x00000001 uno o più drive in fault
0x00000002 Powered
0x00000004 uno o più drive abilitati
0x00000008 tutti i drive sono abilitati
0x00000010 stato (eventualmente)
ritardato del feedback
0x00000020 reserved
0x00000040 conteggio in corso
0x00000080 conteggio in corso
0x00000100 stato effettivo del feedback
0x00000200 sono presenti i feedback di
tutti i drive del power_set
0x00000400 sono presenti i feedback di
tutti i drive del power_set ai quali è stata
comandata l'abilitazione (istruzione
PS_CHANNEL_ENABLE)
N.B.: Consultare il manuale del firmware RTE capitolo gestione potenza per maggiori informazioni
3 MISCELLANEE
Menu disponibili:
Comando “d al”
Comando “rdir”
Comando “fdir”
Comando “autoconfig”
Comando “report”
N.B. Consultare la manualistica del firmware RTE accessibile dal menu visualizza Æ finestra di
documentazione Æ documentazione firmware Æ firmware RTE Æ utilizzo dispositivi di
programmazione DISPAN/µVISPAN
3.2 FIRMWARE DI BASE OSEP
La CPU rimane controllata dal firmware di base OSEP se al boot up:
•La SD Memory non è inserita
•La SD Memory è inserita ma nella cartella /F@/ non è presente il firmware RTE (file: rte_PPC-
P2020_vv-r-b.bin)
•La SD Memroy è inserita , nella cartella /F@/ è presente il firmware RTE (file: rte_PPC-
P2020_vv-r-b.bin) ma vengono tenuti premuti per 10 secondi i tasti “FEED+” e “FEED-”
presenti sul pannello frontale.
Attendere la fine del caricamento verificando che l’operazione venga portata a termine
correttamente, in caso contrario inviare nuovamente il comando
N.B. Per avere informazioni circa la versione BIOS è necessario inviare il comando “sysinfo” ed
ottenere la risposta da RTE (vedi par. 2.3.1.)
3.2.2 AGGIORNAMENTO DI OSEP
Collegare il cavo seriale del pc alla porta P.SER1 della CPU P2020.
Accendere il cesto RBXM con la CPU P2020 da aggiornare SENZA la SD Memory inserita
Lanciare il programma RDE ed inviare dallo strumento shell il seguente comando:
Dato che la precedente operazione provoca la cancellazione del BIOS, è necessario procedere al
suo caricamento inviando da shell RDE il comando:
Seconda (consigliata ma lenta) che presuppone che sulla CPU P2020 sia attivo il firmware
RTE da aggiornare
Da shell RDE:
cancellare il firmware usando il comando fdel /f@/ rte_PPC-P2020_vv-r-b.bin
caricare il nuovo firmware usando il comando fload drive:\percorso\ rte_PPC-P2020_vv-r-b.bin
/f@/
(il comando verrà onorato perché in Dram è ancora presente il precedente RTE)
Collegare il cavo seriale del pc alla porta P.SER1 della CPU P2020.
Accendere il cesto RBXM con la CPU P2020 da aggiornare CON la SD Memory inserita tenendo
premuti i tasti “FEED+” e “FEED-” per 10 secondi.
Premere il tasto ADV.
Lanciare il programma RDE ed inviare dallo strumento shell il seguente comando:
FLOAD –MAIN drive:\percorso\ rte_PPC-P2020_vv-r-b.bin
Attendere la fine del caricamento verificando che l’operazione venga portata a termine
correttamente, in caso contrario inviare nuovamente il comando
A fine procedura, RTE sarà in esecuzione in memoria DRAM, di conseguenza sarà necessario
copiare il file sulla SD Memory tramite il comando
FLOAD drive:\percorso\ rte_PPC-P2020_vv-r-b.bin /F@/
A questo punto alla prossima accensione verrà caricato il sistema operativo RTE.
N.B. Usare il comando “sysinfo” oppure “d ve” da shell rde per visionare la versione corrente di
RTE
3.3 REINIZIALIZZAZIONE DELLA SD MEMORY
N.B. Questa operazione deve essere effettuata solamente in casi estremi e seguendo
scrupolosamente la sequenza di operazioni sotto riportate.
FASE 1: Preparazione
23) La risposta al comando “sysinfo” da shell RDE deve essere quella al capitolo
2.3.1(firmware RTE attivo)
24) La risposta al comando “fdir” da shell RDE deve essere l’elenco esatto dei files
precedentemente caricati
25) Sull’eventuale Display Dispan/µVispan devono essere attivi i menu descritti al capitolo 3.1
3.4 INSTALLAZIONE DEL FILE DI LICENZA
La SD Memory di cui è dotata la CPU P2020 è già precaricata con il file di licenza relativo.
In linea di principio la procedura sotto illustrata non dovrà mai essere utilizzata.
Nel caso in cui per qualsiasi ragione tale file non dovesse essere presente, bisognerà copiarlo
nella partizione /KEY/ della SD Memory.
Questo file è generato direttamente da ROBOX ed è legato ad un codice univoco identificativo
della SD Memory (AS3024.1xx); ciò significa che verrà riconosciuto correttamente solo sul
supporto originale. Nel caso ci fosse la necessità di cambiare SD Memory, bisognerà contattare
ROBOX (sales@robox.it) che provvederà alla generazione del nuovo file.
N.B.: Per verificare le prestazioni abilitate utilizzare il comando “license” da strumento shell RDE.
3.5 AUTOCONFIGURAZIONE ED ESITO (File RHW.cfg/RSW.cfg)
La SD Memory di cui è dotata la CPU P2020 è fornita già precaricata con il file rhw.cfg e rsw.cfg.
Il file Rhw.cfg deve essere presente nella cartella /f@/ della SD Memory. In caso contrario in
accensione RTE genera l’allarme:
988 Bad RHW.CFG code = code (allarme visibile con il comando D AL (par 2.3.6))
dove “code” vale:
4 = Problemi durante la scrittura del file RHW.CFG
5 = File RHW.CFG mancante
6 = File RHW.CFG con errori sintattici
In caso il file RHW.cfg non fosse presente sulla SD Memory l’utente può:
1. Copiarlo con uno scrittore di SD Memory card (se il file è presente sul proprio personal
computer).
2. Generarlo dando il comando “autoconfig” dallo strumento shell dell’ambiente RDE (il file
viene auto generato dal firmware RTE e scritto nella cartella /F@/ della SD Memory.
L’eventuale µVispan/Dispan collegato non viene visto e, se necessario, il file RHW.CFG dovrà
essere modificato (vedi par 3.1).
3.Generarlo con l’apposito menu del dispositivo di programmazione DISPAN/µVISPAN se
presente.
(il file viene auto generato dal firmware RTE e scritto nella cartella /F@/ della SD Memory)
P.S. Il file RHW.CFG viene generato dal configuratore RDE in accordo ai “desiderata” del
programmatore. Appare quindi evidente che la soluzione 1 sia la migliore in quanto carica il file
RHW.CFG relativo al progetto originale
Ogni volta che viene a mancare l’alimentazione del cesto RBXM, tutte le variabili di tipo ritentivo
definite nel configuratore di progetto (nvr, nvrr, nvsr), le variabili predefinite (registri parametro) e lo
storico allarmi vengono memorizzati in una apposita memoria ritentiva CMOS.
Per comandare l’azzeramento di questa area di memoria ci sono due modi:
1.Tramite il comando “cmos_reset” da strumento shell, ambiente RDE
Ad ogni accensione del sistema RTE esegue una verifica di congruenza dei dati di tale area.
In caso di errori vengono generati gli allarmi
1 User Registers loss, se:
-controllo ritentività dei registri nvr, nvrr, nvsr fallisce
2 Parameter Registers loss , se:
-Controllo ritentività dei parametri fallito (max_spe , max_acc , etc)
-Aggiornamento di RTE con una release con differente numero di parametri
3 Alarm History loss , se:
-controllo ritentività dello storico allarmi fallisce
Se viene comandato il reset della memoria ritentiva, il valore di tutti i registri viene azzerato, le
variabili predefinite (parameters registers) assumono il valore di default (vedi manuale linguaggio
R3) e lo storico allarmi viene svuotato.
3.7 ACCESSO ALLO STORICO ALLARMI
Il sistema operativo gestisce di default uno storico allarmi di 100 posizioni. Esso viene gestito
come un buffer circolare.
Il numero di posizioni dello storico viene definito tramite il configuratore di progetto dall’ambiente
RDE.
N.B Se si desidera esportare il contenuto della shell in un file di testo utilizzare il menu strumenti Æ
esporta testo.
È possibile inoltre agire sulla variabile predefinita SYS_LOG (vedi manuale R3)
Questa Variabile permette di creare un file di report sulla SD Memory.
Il file generato ha il nome SYSTEM_LOG.TXT e viene inserito nella direttrice /LOG/
Nel caso la direttrice /log/ non dovesse esistere viene auto creata da RTE
Fare riferimento al manuale del linguaggio R3 per ulteriori informazioni
Esempio:
Da SHELL RDE
SYS_LOG 0xfff01 ; tutti i bit in 1 (ogni bit esegue un opzione)
Il file generato SYSTEM_LOG.TXT sarà il seguente:
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
System Log - created on(d/m/y) 13/7/2011 at 13:10:46
Da SHELL RDE
SYS_LOG 0x3ff01 ; tutti i bit in 1
>d nvsr 1
""
>ps_list
'sys' code <5462355>
>ps_status sys
Enable By Alarms<TRUE > PowerAllowed<false> 'sys'.PowerEnable<TRUE >
PowerRequest(E)<false> ST_power.enable<false> ST_power.q<false><100.000>
G.P.Fb.(1)<false><0x0> G.P.Fb.CAN (PAM)<0x0> GlobalPower<false>
POffOnNoFb(false)<0.000> POffOnAlarm(false)<0.000>
Prog.Ch.Enab<0x0> Act.Ch.Enab<0x0> Ch.FeedBack<0x0>
Channels in Reset(LAM)<0x0> Inihbit Time Active(LAM)<0x0>
Channels in Fault(LAM)<0x0> Channel in Fault Reset(LAM)<0x0>
>license
LICENSED LIST ELEMENTS - CF signature <0x192a4852>
PN<AS5023.041> has been qualified to operate
LICENSE : TRANSDUCER number ... <32>
LICENSE : AXES number ........ <32> Any kind of axes
LICENSE : LADDER ............. <ENABLED>
LICENSE : PATH EXECUTOR ...... <ENABLED>
LICENSE : OB EXECUTOR ........ <Factory OB user>
--- OB ---
Defined OB: 0 instanze:0 occurence:0
Defined OB: 0 instanze:0 occurence:0
Altrimenti il file può essere modificato editando con un editor ascii il file ipaddr.def
Al suo interno, nella prima riga, specificare l’indirizzo come segue:
Sintassi:
“ETHn” aaa.aaa.aaa.aaa mmm.mmm.mmm.mmm [ggg.ggg.ggg.ggg [-Pnnnn]]
n = 1-3 Indice canale
aaa.aaa.aaa.aaa: = indirizzo IP
mmm.mmm.mmm.mmm: = netmask
ggg.ggg.ggg.ggg: = gateway (opzionale)
-Pnnnn:= porta (opzionale default 8000)
Esempio:
10.0.33.1 255.0.0.0
; Generated IP network configuration file. DO NOT EDIT THIS FILE MANUALLY
; 12/07/2011 9.19.35 by Robox Development Environment, v3.10.1, source (2 dirve
sercos (p2020_tpdm_imd))
"ETH1" 10.0.33.1 255.0.0.0
"ETH3" 192.168.1.99 255.255.0.0 0.0.0.0
Per conoscere l’indirizzo tcp/Ip corrente, utilizzare il comando “ETH_INFO n” da strumento shell
ambiente RDE
N.B. Consultare manualistica del firmware RTE accessibile dal menu visualizza Æ finestra di
documentazione.
Esempio:
N.B.: per ulteriori informazioni, consultare la manualistica integrata nell’ambiente RDE, accessibile
dal menu visualizza Æ finestra di documentazione.
3.10 ISTRUZIONI PER GESTIONE DEGLI INDIRIZZI IP
Queste istruzioni sono valide in caso di utilizzo della CPU P2020 con una connessione EtherCAT
sulla porta ETH1 e comunicazione TCP/IP su ETH2.
3.10.1.1 Definizione degli indirizzi IP delle porte Ethernet della CPU P2020
In questo esempio non è possibile comunicare con il controllo mediante una rete esterna. Qualora
fosse necessario, abilitare default gateway e impostarne l'indirizzo nella finestra sottostante.
Impostazione indirizzo e netmask associato ad ETH1 che farà anche da gateway verso ETH2
(visto che è abilitato routing interno protocollo IP).
Impostazione indirizzo e netmask associato ad ETH2 che farà anche da gateway verso ETH1
(visto che è abilitato routing interno protocollo IP).
3.10.1.2 Impostazione in RFBCED dell'indirizzo IP di dispositivo EtherCAT che utilizza
EoE per comunicare via TCP/IP
ROUTE PRINT
===========================================================================
Route permanenti:
Nessuno
Verificare che non ci siano conflitti tra gli indirizzi presenti e quelli da voi impostati nella vostra rete
(il controllo va fatto sul valore risultante dell'AND binario del numero dell'IP e la Mask.
Esempio:
IP: 192.168.81.0
Mask: 255.255.255.0
identifica un sottorete con indirizzo compresi tra 192.168.81.0 e 192.168.81.255).
3.10.4 Impostazione route entry in tabella di routing
Per aggiungere la route entry in tabella usare il comando tipo:
dove:
===========================================================================
Route permanenti:
Nessuno
n. b. Consultare il manuale del firmware RTE accessibile dal menu visualizza Æ finestra di
documentazione dell’ambiente RDE
.
3.13 LANCIARE RDE IN LINGUA INGLESE
Per utilizzare l’ambiente RDE in lingua inglese bisogna modificare il collegamento sul desktop
aggiungendo i caratteri “–us” sulla riga di comando:
n.b. Consultare dall’ambiente RDE la relativa manualistica accessibile dal menu visualizza Æ
finestra di documentazione
Ogni cura è stata posta nella raccolta e nella verifica della documentazione contenuta in questo manuale: tuttavia la ROBOX SPA non
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