CONTENUTI
Progettazione di una rete Master
Software Sycon.net
Configurazione e mappatura della rete Master tramite IO_CNFG e IO_MAP
Test dei segnali di Input e Output
Implementazione del programma MAIN e funzionalità avanzate.
OBIETTIVI
Definire il progetto di una rete Master utilizzando Sycon.net
Descrivere i processi di configurazione e mappatura della rete
Individuare le modalità di test dei segnali di rete
Conoscere criticità e soluzioni del programma MAIN e alcune funzioni particolari
del sistema.
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Progettare la rete Master
Per utilizzare una rete Fieldbus Master occorre:
scegliere il protocollo di comunicazione (Profibus, Profinet, Ethernet/IP, etc.)
montare sul BUS COUPLER il relativo modulo Master.
in base alla quantità di segnali che si desidera gestire, è necessario definire
tipologia e numero di moduli da utilizzare.
Comau dà la possibilità agli utenti di scegliere fra tutti i moduli presenti sul mercato, senza
vincolare all’utilizzo di una tipologia specifica. Per questo fornisce il software Sycon.net, che
! consente la definizione dell’architettura della rete.
Tipologia
Esistono diverse tipologie di moduli Fieldbus, le più utilizzate sono:
moduli compatti, che hanno un numero predefinito di Input e Output
dispositivi modulari, ai quali è possibile aggiungere o rimuovere Input o Output a seconda delle
necessità.
Sycon.net
Un programma della HILSHER che permette di progettare l’architettura di rete e impostare le
caratteristiche dei nodi.
Il progetto di rete
Un file .spb viene generato dall’utente tramite l’utilizzo ordinato dei seguenti
software:
Sycon.net, per la creazione del progetto che definisce l’architettura di rete
WinC5G, per la trasformazione del progetto Sycon.net in un file .spb.
.SPB
A seconda della tipologia di
Unità di Controllo, possono
! essere impiegate delle
alternative a WinC5G. Per
esempio WinR1C per R1C
o R1C4, WinCRC per C5G
Plus.
WinC5G
Il programma WinC5G (come
WinR1C o WinCRC) consente
di interfacciarsi con l’Unità di
Controllo da PC.
Oltre alle funzionalità descritte
nel Modulo 4 del corso «Uso e
Programmazione», permette di
generare file di tipo .spb.
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Creazione di un progetto Sycon.net
I file di descrizione del dispositivo devono essere importati all’interno della libreria
del programma Sycon.net per essere utilizzati all’interno del progetto Sycon.net.
Al loro interno sono presenti i dati fondamentali per la comunicazione con i
moduli (struttura hardware, quantità di byte scambiabili, velocità di comunicazione
supportate, etc.).
Senza questi file, non è possibile configurare la rete Fieldbus.
Le estensioni più utilizzate di questi file sono:
.gsd per moduli Profibus
.eds per moduli Devicenet, Ethernet/IP o CANopen
.xml per moduli Profinet o EtherCAT.
Progetto Sycon.net
È l’insieme dei file generati dal programma, che descrivono l’architettura della rete Master.
Per ogni progetto, Sycon.net genera tre tipi di file: .spj, .csv, .nxd. Questi, attraverso il programma
WinC5G, vengono trasformati in un file unico con estensione .spb, gestibile dall’Unità di Controllo.
Gripper
Dispositivo dotato di un sistema di movimento dedicato al prelievo o al deposito di oggetti.
Il movimento può essere generato elettricamente con un motore o pneumaticamente tramite cilindri
ad aria compressa.
Clamp
La parte meccanica del gripper che fisicamente «afferra» l’oggetto.
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Al momento del salvataggio finale il file .spb assumerà automaticamente un nome
diverso a seconda del tipo di Fieldbus utilizzato:
Profinet, pniomst1.spb
Profibus, pfdpmst1.spb
Ethernet/IP, eipmst1.spb.
Le prime lettere del file .spb (pdfp, pnio, eip) indicano il tipo di Fieldbus impiegato.
Le ultime quattro lettere (mst1) indicano che il file è dedicato al 1° Master dell’Unità
di Controllo.
Per consentire all’Unità di Controllo di riconoscere il file, è necessario che l’utente non ne
modifichi il nome.
!
1° Master
L’Unità di Controllo può essere Master di due reti differenti, montando al suo interno un secondo BUS
COUPLER.
Il nome del file .spb termina con la desinenza «mst» seguita dal «numero della rete» Master al quale
si riferisce.
XXXmst1.spb, per la rete Master primaria sul 1° BUS COUPLER.
XXXmst2.spb, per la rete Master secondaria sul 2° BUS COUPLER.
Il programma FB_UTIL
FB_UTIL permette, tramite la scansione dei nodi connessi alla rete, l’associazione di
indirizzi IP e «nomi dispositivi» (impostati dall’utente all’interno del progetto Sycon.
net) agli indirizzi MAC dei moduli.
Tale procedura è necessaria solamente durante la prima configurazione o in caso di
sostituzione di moduli presenti nella rete in seguito a eventuali malfunzionamenti.
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Per le altre tipologie di dispositivi Fieldbus, il programma FB_UTIL permette di testare
la comunicazione dei moduli Slave configurati e collegati all’Unità di Controllo.
Indirizzi IP
Dall’inglese Internet Protocol address, è un codice numerico utilizzato da tutti i dispositivi connessi a
una rete.
L’indirizzo IP consente di identificare in modo univoco ciascun dispositivo, permettendo così la
comunicazione e lo scambio di informazioni all’interno della rete.
Indirizzi MAC
Dall’inglese Media Access Control, è l’indirizzo fisico che identifica univocamente ogni scheda di rete.
L’indirizzo MAC è formato da 48 bit (6 byte), suddivisi in 12 cifre esadecimali. Le prime sei cifre
individuano il produttore dell’interfaccia di rete, le successive corrispondono al numero di serie della
scheda stessa.
Viene assegnato da ciascun produttore a ogni scheda di rete, sia ethernet che wireless.
La procedura di test dei segnali deve essere effettuata rispettando le norme di sicurezza
vigenti.
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Utilizzo I/O in un programma PDL2
Ricordi come si dichiara e inizializza una variabile utente? Ne abbiamo parlato nel
Modulo 3 del corso «Uso e Programmazione».
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Il programma MAIN: criticità
L’impiego del programma MAIN, per come viene inteso nel corso «Uso e
Programmazione», presenta due principali criticità:
1. possono essere gestiti solamente 4
input e 4 output (U1 – U2 – U3 e U4).
2. Nell’istruzione «WAIT FOR
$FDIN[21] or $FDIN[22]» premendo
contemporaneamente i tasti U1 ed U2
la variabile di sistema $THRD_CEXP
assume valore 1 e viene eseguito
il programmacorrispondente al
CASE(1).
Codice programma
È l’associazione di un valore intero a un programma specifico. Questa deve essere concordata in fase
di mappatura dei segnali con il programmatore del PLC.
CODICE PROGRAMMA
1 Prog_1
2 Prog_2
3 Prog_3
..... ..............................
14 Prog_manutenzione
15 Prog_home
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Il programma MAIN: esempio
Nel nostro esempio, il programma deve soddisfare le seguenti specifiche:
01. deve essere ciclico
02. deve attendere il codice programma dal PLC attraverso la porta $FMI[1], per
ricezione di valori da 0 a 15 in cui 0 corrisponde a nessun programma
03. deve inviare feedback al PLC sul codice programma ricevuto tramite porta
$FMO[1]
04. deve attendere il consenso all’avvio del ciclo tramite porta $DIN[17]
05. deve selezionare il programma da eseguire attraverso la porta $FMI[1]
06. deve inviare un segnale di inizio programma dalle porte $DOUT[18] per PROG_1
e $DOUT[19] per PROG_2
07. deve resettare il segnale di inizio programma al termine del programma
08. deve prevedere il caso in cui il codice programma inviato dal PLC non sia fra
quelli previsti tramite l’uscita $DOUT[17].
01
02
03
04
06
07
06
05
07
08
Feedback
Un segnale in uscita pari al valore in ingresso. Viene utilizzato per permettere al PLC di verificare la
correttezza del segnale ricevuto per confermarlo o modificarlo/segnalarlo, nel caso esso sia errato.
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Test del programma MAIN
La Display Page consente di effettuare delle forzature manuali sui segnali di
ingresso utilizzando il Terminale di Programmazione.
Le porte $DIN possono essere forzate allo stato ON oppure OFF, mentre le porte
$FMI e $AIN possono essere forzate a valori di tipo intero.
La forzatura di un ingresso causa un allarme di tipo LATCHED (sfondo bianco) che
richiede una conferma da parte dell’utente.
La rimozione delle forzature ristabilisce lo stato o il valore effettivo della porta.
Attenzione: non è possibile forzare Ingressi associati ai comandi di sistema (vedi profilo di
sistema Modulo 2) in quanto protetti da forzature
!
Forzature
Con il termine forzature si intende l’impostazione manuale di un valore logico ad una porta di
comunicazione indipendentemente dal suo stato attuale.
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