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Tra i filosofi da ricordare troviamo Kant, che sosteneva che la religione fosse il male del
mondo, e che le confessioni oscurino il mondo.
Nonostante questa concezione, pochi di loro erano atei, ma molti ad esempio come
Voltaire, rifiutavano fanatismi (preghiere e riti), credevano che Dio rappresentasse la
ragione, e che non debba manifestarsi nella vita degli uomini. Egli infatti è visto solo come
creatore del mondo. Questo tipo di religione è detta “deista”.
Gli Illuministi sono tutti contro l’assolutismo, possiedono una concezione ottimistica
dell’uomo, e credono che la ragione sia necessaria per una società più corretta, società
definita “perfettibile” ossia migliorabile.
Non vedono il Medioevo come un secolo di civiltà, infatti secondo loro, in quel periodo non
si utilizzava la ragione, mentre il periodo migliore fu il 700.
Durante la civiltà dei lumi (avvento illuminismo), nasce l’enciclopedia, scritta da Diderot e
Alembert. Essa è simbolo di arte, scienza, mestiere, ma soprattutto costituisce il primo
dizionario ragionato. Di quest’opera vennero fatte diverse traduzioni, ma poi venne
censurata, così Alambert smise di lavorarci.
Questo periodo fu importante per quanto riguarda lo sviluppo ed il progresso, infatti
troviamo Linneo (biologia, classificazione esseri viventi) e Lavoiser (chimica, isolazione
ossigeno molecolare).
Per le scienze umane troviamo Voltaire, con la sua opera più famosa il Candid. Lavorò per la
corte di Federico II, e diede al sovrano un’impronta illuminista. Viene ricordato per il suo
pensiero sulla tolleranza, dove scrive “il trattato sulla tolleranza”, nel quale ricorda quanto
quest’ultima sia importante, prendendo come esempio un protestante ucciso dai cattolici, e
facendo notare come l’intolleranza rovini la società.
Russeau:
Secondo lui lo stato originale (uomo primitivo) era il migliore, infatti non possedeva
disuguaglianze, la sovranità era del popolo, rappresentanti governavano e non c’erano
sudditi ma cittadini. Nonostante ciò Russeau ebbe una rottura con il mondo illuminista, che
non credeva che l’uomo primitivo usasse la ragione.