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L’ERA KADARIANA ( 1956 – 1989)

La periodizzazione del regime kadariano:

- la rappresaglia e la restaurazione del regime ( 1956 – 62)


- gli anni della dittatura morbida ( 1963 -1985)
- la crisi ed il crollo del regime ( 1985 – 1989)

1. La formazione del nuovo governo

Il 4 novembre 1956 a Szolnok si formó il Governo rivoluzionario degli Agricoltori e degli Operai a
Szolnok. Kádár nel nome del nuovo governo prese il potere. János Kádár era il segretario generale del
Partito Socialista dei Lavoratori Ungheresi. ( MSZMP)

Nagy Imre ed i suoi compagni fuggirono all’Ambasciata della Jugoslavia, Mindszenty fuggí
all’Ambasciata degli USA. Molte persone che partecipavano agli avvenimenti dell’ottobre ’56
fuggirono in Occidente.

2. La rappresaglia ( megtorlás)

In breve tempo restaurava l’ordine di tipo sovietico.

Nel dicembre 1956 la riunione del Partito (MSZMP) definí la rivoluzione „controrivoluzione. Quelli
che partecipavano alla rivoluzione erano arrestati, deportati , giustiziati.

Nel 1957 iniziarono i processi ( perek). Nagy Imre ed i suoi compagni furono portati in Romania.
Siccome nessuno di loro voleva collaborare ,furono riportati in Ungheria e nel 1958 condannati a
morte ( Nagy, Maléter, Gimes).

I numeri: erano piú di 300 quelli che erano condannati a morte

erano piú di 20 000 quelli che erano condannati al carcere

erano circa 200 000 quelli che emigrarono nell ’Europa occidentale perché avevano
paura della vendetta del regime oppure perché non volevano accettare il regime esistente.

La rivoluzione dopo era un tema tabú.

3. Il consolidamento politico

I capi del partito trassero ammaestramento dalla rivoluzione. Capirono ( si resero conto) che ci
volevano cambiamenti, una politica diversa da quella di prima.

Kádár formuló delle critiche nei confronti della politica di Rákosi. Approfittó del ricordo del ’56 e
dell’odio del popolo ungherese verso Rákosi e ostacoló il suo ritorno in Ungheria dall’URSS. ( Lui
morí a Gorkij). Pian piano allontanó i suoi seguaci dal potere.

Il culto della persona non fu piú introdotto ai tempi di Kádár.


Kádár riformuló (1962) il motto ( lo slogan) dell’era di Rákosi :” Chi non é con noi ,é contro di
noi” ( Rákosi).Kádár invece disse „Chi non é contro di noi, é con noi” – cioé erano sostenitori del
regime tutti quelli che non se ne opponevano. Questo contribuí alla restaurazione del regime in
modo che rimase ilsistema unipartitico. Kádár invece usava mezzi meno violenti, agressivi, crudeli
rispetto a Rákosi.

Nel 1963 fu proclamata l’amnistia per quasi tutti quelli che dopo ’56 furono condannati al
carcere.Quest’atto era importantissimo perché diventó la base della convivenza pacifica tra la
societá ed il potere . Si realizzava cioé un compromesso tra la societá e il potere. Era importante
anche perché contribuí al riconoscimento del regime di Kádár sul piano internazionale.

Avvenne la separazione della politica dalla societá.

Il regime non pretendeva l’appoggio attivo del regime ,tollerava la neutralitá politica .

C’era una concezione del potere meno rigida rispetto all’era di Rákosi. Ebbe fine l’aperta
agressione. L’ideologia era passata in seconda linea.

Tutto sommato, per la metá degli anni ’60 si attenuava , si ammorbidí (mérséklődött) la
dittatura ed ebbe inizio il periodo della „dittatura morbida”. (puha diktatúra).

Lo slogan degli anni ’60 e ’70 : „Vivere e lasciare vivere”( „Élni és élni hagyni”).

Lo scopo: aumentare il livello di vita, cosí la gente accettava il regime

4. Il consolidamento economico

Lo scopo: aumentare il benessere dei cittadini, il tenore di vita ( il livello di vita) . In realtá era
una politica paternalista, lo stato ( il partito) si curava del benessere e della sicurezza di tutti, i
cittadini erano solo sudditi .

Agricoltura :- fu cancellata la consegna obbligatoria dei prodotti agricoli( beszolgáltatások)


- fu accelerata la collettivizzazione tra 1959 – 61 ( anche con agevolazioni)
- si formarono in alcuni posti aziende –modello (Bábolna) socialiste
- la gente poteva formare aziende agricole a gestione familiare (háztáji
gazdaságok) o in altri termini aziende in proprio
- cosí era possibile produrre verdure ed allevare bestiame per i propri bisogni
- e migliorava l’alimentazione in tutto il paese.
- nell’industria alimentare c’erano grandi investimenti

L’agricoltura era il settore di successo dell’epoca che aveva una ripresa molto spettacolare. La
meccanizzazione , l’uso dei concimi artificiali e lo sviluppo della coltivazione delle piante
contribuirono alla modernizzazione dell’agricoltura.

Industria: - l’industria pesante rimase un settore primordiale, ma non la forzarono cosí


come nell’era di Rákosi . Non si realizzava un cambiamento strutturale . L ’
industria funzionava in base a piani.( economia pianificata)
L’industria ungherese usava tecnologie arretrate, di conseguenza produceva
prodotti di bassa qualitá.Per poter vendere questi prodotti furono esclusi dal
paese i prodotti dell’Occidente.

Nel 1968 fu introdotto Il Nuovo Meccanismo Economico – Új Gazdasági Mechanizmus . La


riforma economica fu legata al nome di Nyers Rezső, Fock Jenő.
Diminuí il ruolo dei piani centralizzati (quelli triennali e quinquennali). Lo stato decideva solo
nelle questioni piú importanti.
Le ditte / le aziende ( vállalatok) potevano elaborare i propri piani annuali in base alle
direttive centrali.
Grazie alle riforme furono introdotti nell ’economia alcuni elementi dell’economia del
mercato.
Vediamo le prime iniziative per la creazione dei prezzi e stipendi reali.
Peró rimasero intatti alcuni elementi dell’economia socialista per motivi politici. Per esempio:
era importante la piena occupazione (teljes foglalkoztatottság) cioé non poteva esistere la
disoccupazione.

La riforma economica rese possibile la formazione della cosiddetta „seconda economia”


(második gazdaság kialakulása) : aziende in proprio (háztáji ) e lavori straordinari (másodállás,
túlórák).

L infrastruttura si sviluppava , iniziava la motorizzazione del traffico, ma rimase arretrata la


(tele)comunicazione , la rete telefonica e anche l’assistenza sanitaria . Finirono di costruire il
metró . ( I lavori di costruzione ebbero inizio ai tempi di Rákosi)

5. Caratteristiche del regime di Kádár negli anni ’60 e ’70 da diversi punti di vista

Societá: il cambiamento sociale piú importante era che ebbe fine la migrazione della gente
( dei lavoratori) dall’agricoltura all’industria .
Sempre piú persone lavoravano nel settore dei servizi, ed aumentava la proporzione degli
intellettuali.
Vediamo accelerare il processo dell’urbanizzazione cioé tanti si trasferirono dalla campagna
in cittá. Ma un elemento nuovo era che aumentava in modo dinamico il numero della
popolazione delle grandi cittá provinciali e non quello della capitale.
Per quanto riguarda l’istruzione vediamo che per i bambini diventó generale freguentare
l’asilo – nido, diminuí il numero di quelli che non finirono le 8 classi della scuola elementare
ed aumentó il numero di quelli che freguentarono i licei e le scuole secondarie e le scuole
superiori.

Modo di vita : aumentava il livello di vita, (tenore di vita) ebbe fine la privazione quotidiana
(mindennapos nélkülözés).
Possiamo notare l’aumento del consumo. ( -gulashcomunismo). Tra 1960 - 1980 si diffusero
i beni di consumo durevoli (tartós fogyasztási cikkek): la radio, il televisore, la lavatrice, il
frigorifero, l’aspirapolvere). – (tk. 113) Cosa rese possibile questo?
L’aumento dei salari. L’orario di lavoro ufficiale diminuí, ma in realtá a causa del lavoro
svolto nella „seconda economia” aumentó il tempo dedicato al lavoro reale. Tra il 1960 ed
1980 si raddoppiavano i risparmi da parte della popolazione ungherese.

Un quarto delle famiglie possedeva un ’automobile . Le automobili che circolavano nelle cittá
venivano dai paesi del blocco orientale /sovietico: Trabant, Skoda, Wartburg, Zsiguli/Lada,
Moskvics. La gente doveva aspettare anche 5 -6 anni per comprare una macchina.
Ció é prova del miglioramento del benessere materiale, la modernizzazione che comportó
una relativa uguaglianza, per cui il regime veniva chiamato fra l’altro „comunismo del
gulash”.
Aumentava anche il consumo della carne, del latte ,dello zucchero.
Si sviluppava anche il turismo. Grazie ai salari in aumento e al clima politico meno rigoroso
cresceva il numero degli ungheresi che avevano la possibilitá di viaggiare all’estero.
Divennero possibili viaggi anche nei paesi occidentali. C’erano due tipi di passaporto: Uno di
colore rosso per viaggiare nei paesi del blocco sovietico ( senza visto_ vízum) e uno di colore
blu per viaggiare nei paesi del blocco occidentale ( con il visto). Ogni 3 anni si poteva
viaggiare nei paesi non socialisti.
Sempre piú turisti arrivarono in Ungheria.

Abitazione: lo stato costruiva la maggior parte degli appartamenti. Nacquero nuovi quartieri
popolari, tra il 1949 e il 1990 aumentó il numero degli appartamenti di 60 %.
La costruzione dei quartieri formati da case prefabbricate ( panellakások) a piú piani ebbe il
suo culmine negli anni 70.
In campagna: case private uguali ( „Kádár kocka” )

Famiglia: si trasformava anche la famiglia: quasi scomparve la famiglia grande perché


nacquero sempre meno bambini e diminuí il numero delle famiglie in cui convivevano piú
generazioni. In una famiglia c’erano due figli in generale.

Tante persone per motivi di lavoro incontravano la loro famiglia soltanto durante il fine settimana.
Questi abitavano nelle cittá al „munkásszállás”. Questo fenomeno contribuí alla diffusione
dell’alcolismo, dei divorzi ecc… Era diffuso anche l’aborto. Dagli anni ’60 il numero degli aborti
superava giá il numero delle nascite.

La religione fu abbandonata , anche se non perseguitavano piú i preti ed i fedeli.

Al posto del battesimo organizzavano la festa „névadó” per i neonati.

Politica sociale: contribuí all’aumento del livello di vita

Gli elementi della politica sociale:

fu introdotto nel 1967 IL GYES cioé il sussidio di maternitá. Le donne cosí avevano la possibilitá di
rimanere a casa con i loro figli per 3 anni dopo il parto.

Fu introdotto l’assegno familiare (családi pótlék). Funzionava bene l’assistenza sanitaria gratuita.

Dal 1972 fu introdotto il sistema pensionistico valido per tutta la popolazione. Elemento importante
della politica sociale era anche l’istruzione gratuita.
Moda: pian piano dall’Occidente arrivavano vestiti e nuovi modelli, cercavano di seguire
l’ultima moda. Costava molto ed era quasi un privilegio di portare i jeans , collant nylon…Si
diffuse la minigonna .
La musica rock , il ballo twist erano all’inizio considerati follie dell’Ovest, ma non riuscirono
ad ostacolare la loro diffusione.

Cultura: Inizió un nuovo corso di cultura relativamente liberale, sotto il controllo di Aczél
György. Introdussero il sistema delle tre T:un’opera d’arte, una scrittura poteva essere
considerato Tiltott, Tűrt, Támogatott dallo stato (proibito, tollerato, sostenuto). Questo
diede spazio agli artisti ,ma non c’era libertá di parola.
Ai lavoratori organizzavano programmi culturali, perché la cultura alta doveva far parte della
vita del nuovo tipo, dell’uomo socialista.
Lo stato organizzava campeggi agli scolari , i lavoratori erano premiati con delle vacanze nelle
case di riposo ( sempre gratis o quasi).

Tutto sommato , malgrado le difficoltá, l’Ungheria si trovava in una situazione favorevole


all’interno del blocco sovietico, era „ la baracca piú allegra” del blocco comunista. C’era un
relativo benessere, c’era da mangiare, si allargavano le possibilitá di viaggiare, apparvero
alcuni prodotti esportati dall’Europa occidentale. L’Ungheria divenne un paese modello tra i
paesi socialisti , dove la vita era da invidiare.
Durante il regime di Kádár l’aumento del tenore di vita era questione politica ,in tal modo
s’intendeva prevenire un ’altra rivoluzione. Quindi fu la conseguenza del ’56, la gente veniva
„ricompensata „ per la mancanza della libertá. Questo faceva parte del „compromesso
kadariano”.

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