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Nel caso di mutazioni genetiche il DNA dell’individuo è considerato non perfetto, ma sarebbe
meglio usare il termine “atipico”. Il DNA (acido desossiribonucleico) è una lunga biomolecola
appartenente alla categoria degli acidi nucleici. Una molecola di DNA è formata da milioni di
particelle più piccole (nucleotidi). Essi sono formati a loro volta da una molecola di acido fosforico,
una di desossiribosio e una base azotata che può essere adenina, guanina, citosina, timina. Queste
si appaiano sempre in un solo modo: A+G e C+T, queste sono dette complementari. In un
organismo pluricellulare si possono verificare errori nel DNA, in sequenze chiamate "geni" o
talvolta in cromosomi, che sono grandi gruppi di geni. Le malattie genetiche sono la conseguenza
di queste alterazioni.
Solo dopo poche settimane fu però costretto a rientrare a Bonn a causa della malattia della madre
e nel 1790. Fu nel 1792, dopo lo scoppio della Rivoluzione francese, che Beethoven decise di fare
ritorno nella sua amata Vienna. Nella capitale austriaca si dedicò anima e corpo allo studio della
musica, gettando le basi per diventare il talento più incontrastato nella storia del genere classico.
Studiò pianoforte con Haydn, composizione vocale con Antonio Salieri e fece lezioni di
contrappunto e iniziò a diventare celebre come pianista virtuoso particolarmente dotato
nell’improvvisazione. Vinse molti premi e divenne presto uno degli artisti più sostenuti ed amati
dalla nobiltà viennese. Fu la prima sinfonia di Beethoven a lanciarlo come il più grande
compositore di tutti i tempi. All’età di 30 anni cominciò a perdere gradualmente l’udito
Nonostante questa disgrazia, proprio nel periodo peggiore per la sua salute, Beethoven compose 9
sinfonie, 5 concerti per pianoforte, concerto per violino, violoncello e pianoforte; 32 sonate per
pianoforte, 18 quartetti per archi, una sola opera per teatro, una messa requiem. Morì all’età di
56 anni il 26 Marzo del 1827 a causa di una cirrosi epatica.
Italiano
Gabriele D’Annunzio è stato un poeta ossessionato dalla ricerca della perfezione estetica e
formale. I suoi versi usano di fatti un lessico ricercato, tendente all’aulico. Pur di usare un registro
elevato e piacevole all’udito spesso trascura le emozioni e il significato dei componimenti poetici.
Lo stile è ricco di latinismi, termini arcaici e termini tecnici, c’è molta musicalità sia in prosa che in
poesia. Nasce a Pescara nel 1863: Dopo aver conseguito la licenza liceale a Prato, si iscrive alla
facoltà di lettere di Roma, che però non concluse. A Roma ebbe modo di frequentare l’ambiente
letterario e giornalistico. Pubblicò a spese del padre il primo libro di versi, Primo vere seguito da
Canto novo. Iniziò a scrivere dei racconti che vennero pubblicati successivamente nelle raccolte.
Pubblicò anche il suo primo romanzo, Il piacere nel 1880. La conoscenza con una celebre attrice,
Eleonora Duse (con cui ebbe un matrimonio), lo spinge a scrivere testi per il teatro. Dopo un
periodo trascorso all’estero, dove si era recato anche per sfuggire ai creditori che esigevano il
pagamento dei debiti contratti per sostenere il suo stile di vita dispendioso, rientrò in Italia poco
prima dell’entrata in guerra per sostenere la campagna interventista e poi partecipare come
volontario alla Prima guerra mondiale. Egli partecipò comunque come avviatore, non come
soldato al fronte. In questo periodo condusse alcune ardite e spettacolari operazioni, un esempio
ne è la “beffa di buccari”, quando con due compagni penetrò nel porto croato di Buccari a bordo di
tre piccoli sottomarini, o quando sorvolò Vienna lanciando tricolori inneggianti alla vittoria
italiana. Al termine della guerra si fece testimone della vittoria mutilata dell’Italia e nel settembre
del 1919 occupò la città croata di Fiume con un gruppo di volontari, al fine di annetterla all’Italia.
La “reggenza” della città durò fino al trattato di Rapallo (novembre) che ne fece uno stato
indipendente. Sostenne poi il movimento fascista di Benito Mussolini, considerato come il
continuatore del movimento nazionalista a cui D’Annunzio aveva aderito già prima della guerra. Si
stabilisce sul Lago di Garda nella villa da lui chiamata “il vittoriale degli italiani”.
La caratteristica comune di tutta la sua opera è la centralità del tema dell’arte. La maggior parte
della sua produzione letteraria riflette ciò che lui stesso era e come viveva. Esso concepiva infatti
la sua stessa esistenza come un’opera d’arte, voleva vivere una vita inimitabile e distinguersi dalla
massa. Fu ispirato dal filosofo tedesco Friedrich, che offrì una base teorica alla sua concezione
della superiorità dell’artista, che identificò con il superuomo, in grado di compiere azioni eroiche e
in diritto di vivere secondo una propria morale, estranea e diversa a quella della gente comune
Tecnologia
Il tema delle fonti di energia è in questi ultimi anni molto chiacchierato, nello specifico ora in
quanto la guerra in ucraina ci ha obbligati a trovare soluzioni alternative all’importazione di gas
dalla Russia. In molti hanno cercato una fonte di energia “perfetta”: in termini economici, della
sostenibilità, quantità di energia prodotta ecc.… In verità non ce ne è una nello specifico poiché i
fattori da valutare sono molteplici e ogni fonte ha diversi pro e contro.
Innanzitutto, la fonte di energia perfetta non potrà mai essere una fonte non rinnovabile proprio
perché, per esempio, il gas naturale ed il petrolio se continueranno ad essere sfruttati alla velocità
attuale non saranno disponibili nel giro di circa 50 anni. Il nucleare invece produce molta energia e
non contribuisce all’aumento dell’effetto serra però produce scorie radioattive, il sistema
produttivo è estremamente pericoloso, i costi e i tempi per la dismissione degli impianti sono
molto alti e crea instabilità geopolitica per l’approvvigionamento. In Italia, inoltre, l’opinione
pubblica è molto a sfavore delle centrali nucleari a seguito dell’incidente di Chernobyl. Le 4
centrali in funzione sono state eliminate definitivamente con il referendum del 1987.
Il vento è una fonte gratuita inesauribile che non produce sostanze inquinanti ma non è costante,
impatta il paesaggio, ha una resa energetica bassa, non è possibile posizionare le pale eoliche
dappertutto, non è trasportabile e difficilmente stoccabile. Le centrali idroelettriche hanno un
buon rendimento, non emettono sostanze inquinanti, sono poco costose e ben sviluppate.
Purtroppo, producono modificazioni degli equilibri idrogeologici ed ecosistemici naturali,
impattano il paesaggio, Progressivo interramento dei bacini di accumulo, rischio di disastri
ambientali. Le biomasse invece possono soddisfare solo una piccola parte dei fabbisogni
energetici, sono adatte ad usi locali e la produzione di energia da rifiuti organici genera malessere
e conflitti nelle società. La geotermica ha un buon rendimento ed è sempre disponibile, purtroppo
però gli impianti sono molto rumorosi, impatta il paesaggio (flora e fauna) e può essere sfruttata
solo in alcune zone vulcaniche. L’energia solare non inquina in nessun modo, è gratuita,
inesauribile ed accessibile alla maggior parte della popolazione. L’unico difetto è il fatto che non è
costante (dipende dalle condizioni metereologiche). Di conseguenza penso che la fonte più
conveniente sia quella solare, accostata però a quella geotermica.