Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Sesso
Stagioni Et
DELITTI
Clima Condizione
economica
Livello
istruzione
- Perch lereditariet potrebbe trasmettere tali problemi alle generazioni future, i soggetti
degeneri rappresentavano una minaccia alla vitalit e alla salute futura delle nazioni.
- Herbert SPENCER riteneva che il processo degenerativo costituisse una minaccia allo
sviluppo futuro: la carit privata servirebbe ad accumulare condizioni di miserabilit alle
generazioni future, attraverso la crescita di una popolazione sempre pi folta di imbecilli,
indolenti e criminali.
- Cesare LOMBROSO: I criminali nati vengono descritti come individui prodotti dal processo
di in-voluzione, cio come individui umani per i quali ci sarebbe stato un arrestato nei primi
stage dello sviluppo, facendoli diventare equivalenti ai selvaggi.
- FERRI affermava che un regime socialista sarebbe capace di eliminare i crimini causati
dalla condizione sociale (dai miserabili); insisteva, per (condizioni biofisiologiche), che
tale regime non riuscirebbe a dare un fine alloltraggio alla castit per i perversi sessuali,
agli assassini commessi dagli epilettici, alle rapine causate dagli psicotici.
- Enrico MORSELLI: il suicidio conseguenza della lotta per lesistenza: nella moderna
civilt il progresso rapido e incessante stimola il bisogno di costante adattamento e
competizione tra la popolazione. Visto che la gente munita in maniera ineguale di capacit
ed energia, da tale processo dovrebbero risultare vincitori e perdenti, in modo a provocare
una costante eliminazione dei soggetti deboli e degli organismi inferiori (MORSELLI 1881).
- Ancora MORSELLI: tanti giudicano in maniera sbagliata mentre pensano che i mali della
civilt come la miseria, la malattia, la prostituzione, la pazzia, il suicidio- siano
accidentali e evitabili Questi mali sociali rappresentano linevitabile risultato della lotta
per lesistenza.
- gli italiani, come MORSELLI e FR erano ambivalenti tra cause biologiche e sociali nella
loro interpretazione della degenerazione; tutte e due credevano che la degenerazione era una
forma di rifiuto sociale generato dalle moderne condizioni, dove la natura senza piet
con i soggetti de-generati.
- La maggior parte dei teorici della in-voluzione condividevano un certo numero di premesse:
La degenerazione era un fenomeno oggettivo e misurabile;
La degenerazione un fenomeno innato e incurabile sia dai trattamenti individuali
che sociali;
Il numero dei degenerati era in crescita come risultato di politiche e di credenze che
tendevano ad impedire la loro eliminazione o ad scoraggiare la loro proliferazione;
I degeneri minacciavano il futuro della nazione e la sua abilit a competere con le
altre nazioni
Endomorfo Ectomorfo
Mesomorfo
4. IL NEOPOSITIVISMO PSICOLOGISTA DI H. EYSENCK
L'UOMO
Attivit
unpsichica fondamentale
fascio di desideri
Riflesso condizionato
"Poliziotto interiore"
Ci dipende da:
3) fattori interpersonali
con una centratura sulle dimensioni interattive con
lambiente
dinamiche familiari
processi di socializzazione:
primaria (quella che si realizza dalla nascita e nella prima infanzia)
secondaria (l'acquisizione di ruoli e posizioni sociali che ha luogo a partire
dall'adolescenza).