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cavoli tuoi...
ti coltivo l'orto e tu lo raccogli
Arianna Vulpiani ha creato una nuova formula di orto biologico
dedicato alle famiglie che vivono a Roma.
OSTERIA DA BORTOLINO
DAL 1893 SULLE RIVE DEL PO
TRA UNA PIENA E L'ALTRA CUCINARE NELLA STORIA
DIRETTORE CREATIVO
Gianluca Piroli
DIRETTORE CREATIVO Jr
Da Solo
Italiano
RESPONSABILE DI REDAZIONE
Elena Galbusera
RICERCA ICONOGRAFICA
Giovanni Mecati
Ilenia Carloni vero
GESTIONE DIGITALE
Cassandra Sena
REDAZIONE
Elena Galbusera
Alessandro Feroldi
indice LASAGNE
Chiara La Rotonda
Gino Campagna Chi non le conosce? chi
Da Solo
non la ha mai mangiate? uno dei
FOTOGRAFI 8 Biofarm piatti più famosi in italia ma an-
Gianluca Piroli che nel modo, citato già nell'an-
Chiara La Rotonda
Henry Conwell
12The River Saloon tichità è il pià antico formato di
Samuele Apperti pasta prodotto in italia.
18 Curiosità
Viene prodotta pratica-
ACME Srl 20 A pranzo con il coach mente in tutta italia anche se fra
Via Modenese 1475/b Davide Schioppa
41058 Vignola Mo le più famose sicuramente le La-
+39 059 766242 sagne alla Bolognese hanno una
26 Il Conte incontra Ricasoli posizione di riguardo, fra le varie
tipiche ecco alcuni nomi:
30 Osteria da Bortolino
- Lasagne di Carnevale
@thefoodgazette 36 Uomo del Jack, Gigio Pesola - Sagne 'ncannulate
- Mandilli de saea
40 Social food - Vincisgrassi
- Lasagne bastarde
42 Design and food - Lagane
ARIANNA VULPIANI
THE RIVER SALOON @THERIVERSALOON
Un angolo d'america sulle rive dell'Adda. Good food for good
@biofarm_orto
Ti coltivo l'orto e tu lo raccogli. Arriva
people è il claim di questo locale. Cibo a km 0, bisteccone e patatine l'orto bio in città dove crescere senza
come nei film e hamburger da "Man vs Food". fatica i propri ortaggi biologici. Ecco
l'idea di Arianna e della sua BIOFARM, a
noi piace molto.
da bortolino @ostellosteriabortolino
gigio pesola
Roberto Naldini racconta la storia di questo posto particolare, nato @gigiopesola
nel 1893 sulle rive del Po, convive con le piene ed ogni anno si Fare il barman e fondare un’attivi-
rinnova. tà che rendesse onore al whiskey di
enrico saverio Jack Daniel’s, la sua missione.
pagano ricasoli
@paganenrico chianti
I Ricasoli
producono vino
Direttore d'orchestra a 25 anni, dal 1141, sono
probabilmente il più giovane con i più antichi
questo incarico. Davide Schioppa viticoltori italiani e
lo intervista per noi mangiando tra le dieci imprese
focaccia genovese a Brera. familiari più
antiche al mondo.
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THE FOOD GAZETTE
GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2018
Da modenese adottivo
(Parmigiano di nascita) ho voluto
triburate un giusto spazio ad un prodotto
che ritengo una delle eccellenze
mondiali: Il Tortellino.
Gianluca Piroli
@gianlucapiroli
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biofarm
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ma sono migliori per la nostra
salute perché apportano pic-
coli, ma importanti, nutrienti al
nostro organismo.
BioFarm Miele
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theriversaloon
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tradizionali di questo stato. Vorrei poter guardare indietro ver” di Kevin Fowler. In Texas ci
ed essere soddisfatto della lun- sono due religioni: il football e
Qual è il TUO piatto di batta- ga strada percorsa, ma senza il bbq (tradizione per eccellen-
glia? fermarmi. Vorrei continuare a za). Quest’ultimo è veramente
L’Holy Trinity: un piatto a base lavorare con la stessa passione molto semplice da fare e anche
di pulled pork, brisket e ribs di oggi e riuscire a trasmettere i texani sono persone semplici
il mio amore per la cultura ame- e alla mano. Sono molto ospi-
La più grande delusio- ricana attraverso il cibo. tali come la gente del sud ma
ne che hai avuto a oggi nella meno espansivi come invece le
tua professione e la più gran- Una persona che stimi? persone del nord. Per me sono
de soddisfazione? Mio nonno Aldo, dal il giusto mix tra le due. Il filone
La più grande delusione quale ho ereditato non solo della musica country texana si
risale a diversi anni fa quando il nome ma la passione per la rivolge alle radici della loro cul-
ho aperto il mio primo locale. ristorazione e mia madre Con- tura e questo piatto è giustap-
Si trattava, anche in quel caso, siglia che professionalmente punto alla base della loro cuci-
di un saloon. Situato na.
in Val Staffora non
è mai stato com- Un film
preso e poco dopo L’ a b b i n a m e n -
ho dovuto vendere. to perfetto per
La soddisfazione è me è l’hambur-
il The River Saloon. ger e “Otto se-
Sono riuscito a cre- condi di gloria”,
are un team fantasti- il film biografico
co, molto affiatato. incentrato sulla
La clientela è vera- vita dell'eroe sta-
mente vasta, non tunitense Lane
sono solo appas- Frost, il celebre
sionati del mondo campione del ro-
country ma tutti gli deo. Il tempo in cui
amanti della carne. un bull rider monta
Il locale è tra i primi un toro è lo stesso
posti in Italia proprio che un americano
per l’offerta del bbq. impiega per fare
un hamburger.
Un consiglio
per i giovani Un Libro
Vorrei dire ai giovani La Bibbia e l’Holy
di tornare a godersi Trinity. L’abbina-
la vita reale, stacca- mento è abbastan-
re la spina da internet e risco- parlando, è la reincarnazione za ovvio: la Sacra Trinità. Inol-
prire le tradizioni e il piacere di del nonno. Credo che la mia tre, in Texas, è d’abitudine fare
stare con le persone “dal vivo”. voglia di creare attraverso il il barbeque dopo la messa.
Per chi si avvicina al mondo cibo sia proprio una questio-
country dico di informarsi di più ne di geni. Un’altra persona Te stesso
sulla cultura, su tutta la cultura, che stimo è Dario, il mio socio, Un mio grande difetto è
dal cibo, alla musica ai cavalli. senza il quale non avrei potuto mangiare veloce mi abbinerei a
Non cadere in stereotipi poco aprire il The River Saloon. un buon cheese burger nono-
realistici. stante preferisca altri piatti.
Come ti vedi un doma- Fai un abbinamento tra
ni? un piatto e:
Mi vedo ad allevare be-
stiame in Texas dove sicura- Una canzone @theriversaloon
mente avrò anche un ristorante. Brisket e “Texas Fore-
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theriversaloon
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Se hanno dei sogni, devono Una canzone Un Libro
provare in tutti i modi a realiz- Il nostro River (nome di un no- il nostro piatto di chili e “Viag-
zarli, non lasciarli chiusi in un stro Hamburger) e “The River” gio nelle praterie del West” di
cassetto, se ci si crede vera- di Bruce Springsteen. Non a Washington Irving )
mente, l’occasione giusta arri- caso il nostro locale prende il
va. nome proprio da questa can-
zone.
Come ti vedi un doma-
ni?
Mi vedo seduto a con-
templare l’aia del mio ranch,
dopo una giornata di lavoro, a
godermi quello che ho costrui-
to. Curare i miei animali e vivere
in tutta serenità.
www.conunviaggionellatesta.it
@conunviaggionellatesta
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theriversaloon
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una ricetta per the food gazette
Il miglior Hamburger sulle rive dell'Adda
The River
Ingredienti:
Doppio Hamburger di Manzo
Burro di arachidi
Uovo
Maionese
Guacamole
Cheddar
Bacon
Onion rings
Insalata
Pomodoro
Cetriolini
BBQ al chiplote
... e si può anche ordinare doppio!
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ad ogni vino...
curiosità
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Vino Bianco
Tulipano.
Così chiamato per la sua forma che ri-
corda appunto il fiore omonimo. Il ca-
lice a tulipano favorisce la percezione
olfattiva e del sapore. Grazie all’apertu-
ra svasata il vino entra immediatamen-
te in contatto con la punta della lingua,
la parte più ricettiva del gusto. Ideale
per vini bianchi e rosati dal gusto leg-
gero e fresco.
Renano.
La forma arrotondata tende a restrin-
gersi verso l’alto. È il bicchiere ideale
per vini bianchi più strutturati, i grandi
spumanti e champagne. Il leggero re-
stringimento nella parte alta indirizza il
vino verso la parte posteriore e laterale
della lingua dove, gli aromi più com-
plessi, sono meglio percepiti.
Coppetta Asti.
Perfetta per servire spumanti aromatici
o dolci. Prende il nome dall’omonimo
vino piemontese: lo spumante d’Asti.
Flûte.
Dal corpo lungo e stretto è il vestito
ideale per vini bianchi e frizzanti, pro-
secchi e champagne.
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il coach
aDavide
pranzo con il coach
Schioppa. Ospite ENRICO SAVERIO PAGANO
DIRETTORE D'ORCHESTRA A 19 ANNI
Nonostante le previsio- libatezze inizia la nostra chiac- libretti d’opera. Posso tranquil-
ni, il sole splende alto nel cielo. chierata. lare dire di essere nato e cre-
Corso Garibaldi a Milano pullula sciuto immerso nella musica.
di gente e i locali hanno allesti- D: Com’è nata la tua La decisione di continuare a
to i primi dehors per accoglie- passione per la musica classi- coltivare questa passione ne è
re gli ospiti sotto il tiepido sole ca. Ti è stata tramandata dalla stata la naturale conseguenza.
meneghino. L’appuntamento tua famiglia o è emersa sem- Inizialmente mi sono incentrato
con Enrico Saverio Pagano, plicemente in te? più sull’ascolto della musica, a
uno tra i più giovani Direttori sette anni ho iniziato a studiare
d’Orchestra italiani è alle 14.30 In un certo senso sono violoncello poi la composizione
da Tamandi Bakery, un piccolo due binari paralleli che hanno e successivamente la direzione
gioiello enogastronomico al ci- trovato un punto d’incontro. d’orchestra.
vico 26. Una bottega artigiana- Ricordo che sin dall’infanzia in
le dove poter degustare un’ot- casa aleggiavano le note del- D: Sei diventato Diret-
tima focaccia: dalla classica la musica di Bach, Beethoven, to d’Orchestra giovanissimo
liscia genovese ad altre asso- Mozart e Brahms, i miei genitori (a 19 anni Ndr) se ti dico una
lutamente ricercate e sfiziose. non sono musicisti ma amava- parola, #responsabilità, che
La scelta è veramente difficile, no e, amano tuttora, ascoltare cosa mi rispondi?
io opto per …..una focaccia le sinfonie austriache tedesche.
ma sono sicuro che durante La nonna, anche lei grande E: Sicuramente il mio la-
l’intervista insieme a Enrico ne melomane, quando era ora di voro è una grandissima respon-
assaggerò altre. andare a letto non mi raccon- sabilità. In primis verso la musi-
Di fronte a queste pre- tava le classiche favole, ma i ca e verso i compositori con cui
20
Con Gilberto Serembe
e Umberto
Benedetti Michelangeli
studia
direzione d’orchestra
Enrico Saverio Pagano e si diploma
in tale disciplina con il
Nasce a Roma nel 1995. massimo
dei voti e la lode nel 20
Intraprende lo studio della musica 17 presso
il Conservatorio “L. M
attraverso il violoncello all’età di otto ar en zio” di
Brescia.
anni, strumento in cui si diploma Nell’estate del 2016 vie
nel 2016 sotto la guida del M° ne
selezionato per partecip
C. Marini presso il Conservatorio are al Curtis
Summerfest presso il
“L.Marenzio” di Brescia. Cu rtis Institute
of Music di Philadelphia
(USA),
dove ha modo di esse
re assistente
di Paul Brian, Mark Ru
ssell Smith
e JD Gersen, nonché
di dirigere
l’orchestra del Summer
fest nella
Settima Sinfonia di F.
Schubert.
Nel settembre 2014 fo
nda
L’Orchestra Ildebrand
o Pizzetti
composta da giovani
musicisti.
Il 23 maggio 2015 si es
ibisce con
l’Orchestra presso la Sa
la Nervi in
Vaticano, per i festeggia
menti del
70esimo anniversario
delle ACLI,
presieduti da Papa Fr
ancesco. Il
22 maggio 2017 debu
tta al Festival
pianistico internaziona
le di Brescia
e Bergamo dirigendo
il concerto
di inaugurazione del Pr
ogetto
Beethoven. Nel maggio
2017 è
stato selezionato dalla
Fondazione
Antonio Carlo Monzin
o di Milano
come direttore musica
le del
Progetto MozART.
E: Autorità è qualcosa
che viene imposto. Autorevo-
lezza è qualcosa d’innato. Una
persona autorevole è una per-
sona che all’interno di un grup-
po viene considerato un leader
senza aver bisogno di imporsi.
Essere autoritario significa far
valere il proprio ruolo imponen-
dolo agli altri.
E: All’inizio, quando ho
deciso di fondare l’orchestra,
le persone hanno scelto di suo-
nare con me. Stiamo parlando
dei primi due anni quando non
c’era alcun supporto economi-
co. Circa una ventina di ragazzi
mi hanno seguito nell’obiettivo
comune di creare una realtà
itinerante di orchestra da ca-
mera. Penso quindi di poter af-
fermare che hanno riscontrato
22
concerto che però rimane un even-
to unico e irripetibile. Il giudizio di
chi ascolta è fondamentale. Se en-
triamo nella sfera privata, devo am-
mettere che qui devo lavorare anco-
ra un po’. Non sono ancora arrivato
al punto di riuscire a farmi scivolare
via le critiche non costruttive. Sono
però convinto che non ci si debba
fare influenzare più di tanto. Nel mo-
mento in cui si ha ben chiaro nella #Coachinghour
propria testa il percorso musicale Se hai un obiettivo, e se ci tieni
che si vuole intraprendere, bisogna veramente tanto, hai solo una
percorrere dritti quella strada.
semplice cosa da fare: allenarti
più che puoi per raggiungerlo.
D: Cos’è per te l’#allena-
mento per arrivare all’obiettivo? To-Do-Map (mappa delle
cose da fare) è un esercizio
E: Mi ha aiutato molto lo per allenarsi a raggiungere
sport agonistico. Durante i cinque in maniera più efficace il tuo
anni delle scuole superiori ho pra- obiettivo:
ticato canottaggio. Costanza e al- - Prendi un foglio bianco: scrivi
lenamento sono la base non solo in alto, al centro, in grande,
dello sport. Devo dire che mi ha aiu- il tuo obiettivo, in basso, al
tato molto nel mio lavoro. Anche nel
centro, scrivi una data in cui
canottaggio c’è una squadra che va
vorresti che il tuo obiettivo
guidata e motivata così come su un
palco, vedo molte similitudini. fosse realizzato
unisci il tuo obiettivo alla data
D: Pensi che la musica pos- di realizzazione con una linea
sa essere un buon strumento mo- tratteggiata
tivazionale? - Lungo la linea scrivi in elenco
tutte le cose che ti occorrono
E: Senza alcun dubbio. Parlo perché il tuo obiettivo si
per esperienza personale. Quando concretizzi (ad esempio: trovare
ho una giornata no mi basta ascol-
un lavoro più stabile, mettere
tare due note della musica di Mo-
da parte un piccolo capitale,
zart per cambiare completamente
umore. La musica però va ascoltata trovare una casa...)
non sentita, ci vuole un ascolto in- Ciascuna delle cose che
tenso e partecipe.. avrai segnato nell'elenco
rappresenterà un micro-
Elena Galbusera obiettivo e per ciascuna di
esse sarà necessario un
piano d'azione che studierai e
metterai in atto per raggiungere
il tuo macro-obiettivo. Tieni la
To-Do-Map a portata di mano
e ogni volta che raggiungerai
uno di questi micro-obiettivi,
depennalo.
@paganenrico
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Tamandi Bakery
@tamandi_bakeRY
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25
il conte
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famiglia e, solo quando, fallite
tutte le trattative amichevoli,
la Repubblica Fiorentina gli
spedisce contro Neri Capponi
con un buon nerbo di soldati,
si ritira dopo 40 giorni di
permanenza nel Castello, non
senza avervi fatto buon bottino.
Nel 1478 gli eserciti di
Ferdinando d'Aragona, re di
Napoli, del papa Sisto IV e dei
senesi, movendo contro Firenze
assalgono il Castello e dopo
quasi due mesi si assedio lo
occupano, lo saccheggiano e lo
distruggono dalle fondamenta
sicché “e' fu quasi spianato”.
Terminata la guerra e valutando
l'importanza di quella posizione
come sentinella avanzata verso
Siena, il Consiglio Generale del
Popolo Fiorentino nella seduta
del 23 aprile 1484 delibera la
ricostruzione delle mura: mura
e baluardi che sono quelli oggi
esistenti.
Nel 1529, durante
l'assedio famoso di Firenze,
ancora una volta, l'ultima, il
Castello di Brolio viene assalito
dai Senesi, preso, cacciati i
Ricasoli e incendiato, ma i
bastioni non subiscono danni
notevoli.
Passata poi anche Siena
sotto il dominio dei Medici,
Brolio terminò di esser fortezza
di confine e non subì altre
notevoli traversie. Nei primi
anni del secolo scorso, sotto
il governo Napoleonico, anche
questo castello faceva parte
del dipartimento dell'Ombrone
e passò poi con tutto il Chianti
alla provincia di Siena. Il
palazzo padronale di mattoni
e pietra in stile gotico senese
è stato restaurato ed in parte
costruito (1860) su progetto
dell'architetto Marchetti,
senese, dal Barone Bettino
Ricasoli. Sul corpo di fabbricato,
a sinistra, una lapide ricorda la
visita fatta a quest'ultimo da
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S.M. Il Re Vittorio Emanuele II in Chianti; in basso una conca
il 22 Aprile 1863. Il salone da verde di olivi e di viti: in questa
pranzo è tappezzato di arazzi conca gli edifici della Cantina
di buona scuola fiamminga. Ricasoli, donde escono i vini di
Al mezzanino nelle modeste Brolio, che hanno reputazione
stanze che prediligeva, e che di essere fra i migliori vini italiani
sono rimaste intatte da allora, è per la finezza che acquistano
morto il Barone Bettino Ricasoli, con l'invecchiamento,
il cui nome è legato alla storia per l'armonicità della loro
del Risorgimento Italiano per costituzione, per il delicato
la parte primaria che in esso profumo.
ebbe come patriota, come
uomo pubblico, come privato La Cantina può essere
cittadino (1809-1880). Al primo visitata chiedendo il permesso.
piano, sopra il salone da pranzo,
vi è la biblioteca e in un'altra Alessandro Feroldi
sala è riunito l'archivio politico
di Bettino Ricasoli. Uscendo
sul cammino di ronda e
proseguendo, si giunge, presso
una torretta d'angolo, al lato
ovest del Castello e qui la vista
spazia su un ondulato orizzonte:
di fronte, il Castello di Cacchiano
anch'esso vigilante con Brolio e
con altri posti di difesa, la linea
di confine (Valle dell'Arbia) fra
le due Repubbliche di Siena e
Firenze: alla destra sullo sfondo
in lontananza, sullo spartiacque
del Valdarno, la torre diroccata di
Monte Grossoli, prima residenza
dei Ricasoli in Chianti (VIII sec.), @ricasoli1141
e un poco a sinistra, sempre
all'orizzonte, il paese di Radda
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trattoria
osteria da bortolino
dal 1930 fra una piena del po e l'altra ottima cucina
e una lunga storia da raccontare.
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vamente diventando una sorta secondo un’antica ricetta con- prodotti. Io ad esempio sono
di magazzino. tadina. un amante del salame felino e
Dovete sapere che ogni non è facile trovarne di ottima
Fino all’arrivo di Rober- famiglia ha la propria ricet- qualità se non è perfetto diven-
to Naldini nel 1991 che se ne ta. ta gommoso”
innamora talmente da investire Alla prima gelata, circa
tempo e denaro in un’impor- verso Natale, si macella il ma- Sul menù c’è questo
tante e attenta ristrutturazione iale. I salami sono poi messi piatto Flan di Amaranto, puoi
che ha permesso di lasciare a stagionare in una cantina in spiegarci meglio la scelta di
inalterato l’aspetto esterno, modo assolutamente naturale. questo prodotto così partico-
giardino con la grande pergola Non si usano forzature come lare?
di glicine. ad esempio ventole, si aspetta
Ad accoglierci è proprio
Roberto, è lui la persona di ri-
ferimento dell’Osteria da Bor-
tolino. Non appena ci sediamo
al tavolo, il discorso cade sul
salame (e non solo il discor-
so...).
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che i coloni spagnoli, venuti a
conoscenza dell’importanza di
questa pianta per le popola-
zioni Inca e Atzteche, abbiano
cercato in tutto i modi di estir-
parla ma senza alcun risultato,
Un pò come la storia del Po
e della nostra osteria.
Questo è uno dei moti-
vi che mi ha fatto apprezzare
questa pianta, la sua forza e le
sue proprietà.
Tradizione ma anche
innovazione. Come descrive-
resti la tua cucina?
@ostellosteriabortolino
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una ricetta per the food gazette
Flan di Amaranto
Ingredienti:
500gr di amaranto, 8 zucchine, 8 patate lesse, prezzemolo qb, pane grattato 3/5 pugni,
uova, sale, pepe, olio extra vergine di oliva, stampini a forma di cono
(Per la salsa sciogliere a bagno Maria gorgonzola e panna)
procedura:
Preparate le patate lesse, cuocete l’amaranto in acqua, una volta cotto scolatelo nell’ac-
qua, prepate le zucchine trifolate tagliate a cubetti aggiustandole con sale e pepe.
Unire il tutto in una teglia aggiungendo le uova e il pane grattato quanto basta.
Impastiamo il tutto e controlliamo che l’impasto non sia né troppo morbido né troppo duro.
Riempire gli stampini precedentemente imburrati e panati, aggiungere l’impasto nello
stampino, l’impasto non deve superare il bordo dello stampino.
Cuocere in forno a 175/180° per 25/30 minuti.
Una volta pronto lasciare riposare il flan. Una volta riposato, riscalradlo in forno e servirlo
con una salsa calda e una spolverata di prezzemolo.
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uomo del jack
Incontriamo Gigio Pe- Controllando gli appuntamenti Lynchburg Lemode (Gigio Pe-
sola alla prima tappa del tour e organizzando nuovi eventi. sola è stato il primo a farlo co-
“Amici di Jack on the road” sul noscere qui in Italia NDR)
lago di Lecco. Gigio incarna Un cocktail legato ad un ri-
alla perfezione il mito del cow- cordo speciale Una ricetta per The Food Ga-
boy, non solo esteticamente. Jack n’Roll. In sostanza è la zette
“jackizzazione” dello Spritz Tenneesse Mint Cider
Nome: Gigio veneto. Durante le prime pro- Jack Daniel’s Etichetta Nera,
Cognome: Pesola mozioni che tenevo in quella foglie di menta pestata, Brandy
Professione: Barman regione, in molti mi chiedevano Stravecchio e cedrata Tassoni
Come preferisci essere chia- lo Spritz, mi sono quindi detto in ghiaccio tritato.
mato: Uomo del Jack perché non creare un cocktail
La più grande delusione che
simile con il Jack Daniel’s e da
Da piccolo sognavi di? lì è nato il Jack N’Roll che hahai avuto a oggi nella tua pro-
Fare il barman e fondare un’at- riscosso da subito un gran- fessione e la più grande sod-
tività che rendesse onore al de successo. Jack Daniel’s, disfazione?
whiskey di Jack Daniel’s Aperol, succo limone e top di La più grande delusione risale
lemonsoda danno vita ad un a poco tempo fa quando, per
Se non fossi un barman sa- cocktail unico, molto fresco e problemi organizzativi, ho do-
resti? dissetante. vuto chiudere l’attività fissa.
Un cowboy (Gigio Pesola oltre ad eventi
Qual è il TUO cocktail di bat- , fiere e manifestazioni, ave-
Come inizia la tua giornata? taglia? va l’attività fissa di bar a Cer-
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nusco Lombardone NDR). La
più grande soddisfazione è la
stima da parte di personalità
legate al mondo degli spirits e
diversi riconoscimenti ottenuti
negli anni dal brand.
Ora é in pensione ed é
testimonial della Distilleria nella
Tennesse Squire Association un
cavalierato al quale si accede per
riconoscimento dalla distilleria.
Jack Daniel's Old N°7
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uomo del jack
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BOOTLEG
La bottiglia di piccole capacità (in genere 250/300ml) è diventata popolare
negli anni del proibizionismo americano (1919-1933).
Simile alle Hip Flask (fiasche da anca in alluminioe portate nella tasca della giacca) queste
hanno un lato concavo per meglio conformarsi alla forma del corpo. Veniva nascosta nel
gambale dello stivale così che, sotto i pantaloni ampi in uso a quel tempo, non si notava.
Da qui il termine Boot=stivale leg= gamba che è diventato sinonimo di contrabbando.
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Social food:
esperto web
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design & food:
news food
La vista è il primo senso attraverso dell’alta ristorazione e dei criteri che riten-
cui iniziamo a mangiare, non è un caso che gono fondamentali per la creazione di un
si dica “mangiare con gli occhi”. buon piatto e della scelta e combinazione
di un
Incontriamo l’Architetto Mario Re-
daelli nel suo studio R2+ a Oggiono in pro- Oggi quindi non è più sufficiente
vincia di Lecco. E’ reduce dalla seconda portare in tavola del buon cibo?
tappa di questo bellissimo progetto deno-
minato “Design & Food” svoltasi a Como Assolutamente no. Se vogliamo rea-
all’Hilton Lake Como. Gli occhi brillano di lizzare un’esperienze gastronomica a 360°
soddisfazione. “E’ un progetto in cui sia io occorre considerare diverse componenti.
che il mio collega, l’Architetto Matteo Mo- Innanzitutto il luogo. Partiamo dal ristoran-
scatelli, crediamo molto e ad oggi ci sta te, questo è il primo contenitore e si compo-
regalando tantissimo.” ne di diversi elementi: spazio, materia, luce
tutte cose che contribuiscono alla riuscita o
Da cosa nasce Design & Food? meno di questa esperienza gastronomica.
Poi entrano in gioco gli chef che personal-
Nasce da un’importante ricerca che
mente considero come dei designer/artisti,
abbiamo svolto (e svolgiamo quotidia-
come diceva lo stesso Marchesi :“ Mi repu-
namente) sia all’interno dei nostri corsi di
to un compositore, e ogni mio piatto è un
prodotto e interior design presso lo IED di
progetto”. Mi piace dire che noi, come pro-
Milano che nei nostri rispettivi studi di pro-
gettisti, facciamo design PER il cibo, men-
gettazione. Da tale ricerca è nato un pro-
tre gli chef progettano e fanno design CON
getto culturale che si articola in un ciclo di
il cibo. Ultimo elemento molto importante il
conferenze (cinque serate) dove, supporta-
product design. La nostra ricerca si è svi-
tati da 10 chef emergenti, “portiamo in sce-
luppata lungo un asse ben preciso: par-
na” il cibo e tutto ciò che ruota attorno al
tendo dalla funzionalità siamo giunti all’e-
cibo. Tale progetto si completerà con una
mozionalità del design. Un esempio che mi
pubblicazione finale, un libro celebrativo
piace sempre citare è il piatto customizzato
previsto per la fine dell’anno. L’intento è di
per un’unica creazione di Marchesi: “Co-
analizzare insieme tutte le nuove tendenze
stoletta di vitello alla milanese” (produzio-
nel rapporto tra design e cibo, un binomio
ne Villeroy & Bosch). Come dice lo stesso
che negli ultimi anni si è sempre più uni-
Marchesi: “volevo evitare che tagliando la
to. Le conferenze sono organizzate in tre
costoletta i succhi della carne bagnassero
parti, ciascuna riferita ai tre livelli coinvol-
l’esterno, riducendo il croccante, e di con-
ti. Nel primo sono analizzati alcuni esempi
seguenza, metà del piacere di mangiare la
recenti, non solo italiani, di interior design
carne panata e fritta. Ho, quindi, tagliato la
nell’ambito della ristorazione; nel secondo
costoletta in cubetti, sparpagliandoli intor-
si parla invece di esempi di product design
no all’osso. L’osso regge la composizione e
legati al design per il cibo, mostrando la ri-
allo stesso tempo invita a farsi spolpare”.
cerca contemporanea relativa al design di
un piatto, di un bicchiere, della posateria. Con te vogliamo parlare nello spe-
Nel terzo invece gli chef selezionati raccon- cifico dei piatti. Quanto sono importanti
teranno della loro esperienza nell’ambito per la riuscita di una cena o di un pranzo?
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Blu II é un omaggio a Mirò
Dello chef Stefano Binda
Credit Gio Sormani
(Blu II inteso secondo)
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Mario Redaelli
www.designandfood.it
FACEBOOK: @r2piu
INSTAGRAM: @STUDIOr2piu
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emilio bosco
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turismo, chiede il mio suppor- stucco disse “ semplice que- modo da non perdere il grande
to per gestire il padiglione della sti 18 sono serbi”. Tra di essi patrimonio acquisito durante la
Sebia all’Expo 2015 di Milano. Costantino. Da quel semplice manifestazione. Ed è proprio
incontro è nato un altro evento da qui che prende forma Assa-
L’Expo 2015 è il tram- “De Prando et Coena”. 12 ar- purari.
polino di lancio che porterà la cheologi del bacino mediterra-
nascita di diversi eventi. Che neo, con Laura Mussi (esperta Cos’è Assapurari?
cosa accadde all’Expo? di pietanze dell’antica Roma),
portano in scena delle magnifi- Un contenitore di eventi gastro-
Per una serie di cause, il padi- che cene a base di archeologia nomici dove la parola d’ordine
glione della Serbia finisce nel e antichissime ricette. Questo è contaminazione.
cluster del Bio-Mediterraneo, il per dire che il cibo è un argo- Obiettivo di Assapurari (il nome
mo cluster direi, dato che sono mento senza confini e che la è volutamente siciliano perché
un siciliano doc! I primi giorni contaminazione è la soluzione la Sicilia è per Emilio Bosco
avevo notato come mancasse alla monotonia con cui a volte un punto di riferimento molto
una coesione, una linea guida è trattato l’argomento. importante) è portare a Milano
nella gestione le pecu-
degli eventi liarità dei
così, in pun- diversi
ta di piedi, ho territori
proposto di del baci-
unire le forze no medi-
e portare in terraneo.
scena la con- La scelta
taminazione. di Milano
Nasce il primo è dovuta
evento “Zero al fatto
Distanza” in che è la
cui coinvol- città con
go l’Algeria maggior
(con il Tè), la caratte-
Grecia (con il re euro-
pandolce) e la peo, qui
Serbia (con i ci sono
mirtilli) da uno i grandi
sono diventati eventi, il
ben 52 più tre eventi “Zero Di- design, l’arte e ognuna di que-
stanza Cluster”. Sempre durante l’Expo Emilio ste cose è celebrata con il cibo.
porta in scena altri due eventi Il primo passo è l’individuazio-
Un aneddoto che mi pia- “fotografa l’Expo” un interes- ne degli chef, dei produttori e
ce raccontare con piacere, per sante concorso fotografico e dei prodotti del bacino medi-
far capire quanto sia importan- un evento dedicato ai bambini terraneo. Compito degli chef,
te il cibo, quanta storia e tradi- “la caccia al tesoro” all’interno creare piatti realizzati solo ed
zione racchiude in sé, è legato del cluster. Premio finale ovvia- esclusivamente con i prodotti
alla mia esperienza all’Expo. Un mente una cesta di prodotti ti- delle aziende che aderiscono
giorno passò al padiglione un pici di ogni padiglione. al progetto. Durante le cene
archeologo, docente di arche- avviene la messa in scena del
ologia all’Università di Belgra- Che cosa succede una volta cibo, questo grazie a Valeria
do con un magnifico pannello finito l’Expo? Ferrario, attrice ai fornelli, che
raffigurante tutti gli imperatori costruisce, narra e interpreta
romani. 18 tra questi erano re- Il presidente del cluster bio me- magnifiche storie. Lo scopo è
alizzati in oro, quando gli chiesi diterraneo mi chiede di dare un creare emozioni per arrivare a
il motivo la risposta mi lasciò di seguito all’attività intrapresa in rendere le persone consapevoli
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di quello che stanno mangian-
do. Durante le serate partecipa-
no anche diversi artisti perché,
ricordiamo che un territorio non
è solo cibo e vino ma anche e
soprattutto arte e tradizioni.
Mangiamu: cena
Sazzamo aperitivo
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una ricetta per the food gazette
U Pani cunzatu
“U Pani cunzatu”, in italiano il pane condito, è uno dei piatti più poveri della tradizione culinaria
siciliana, chiamato anche il cosiddetto 'pane della disgrazia'. Questa semplice ricetta è nata dalle
abitudini culinarie del popolo, che in mancanza di condimenti più ricchi, diventò abitudine con-
dire il pane fresco con dei sapori e condimenti a basso costo. Mentre coloro che avevano una
disponibilità economica più agiata, per dare più sapore al pane, strofinavano un pezzo di sarda
salata per assaporare, anche se in modo limitato, il sapore del salato. Da questo modo di fare
nacque il detto siciliano 'leccare la sarda', un frase riferita soprattutto a quelle persone di media
borghesia, che pur avendo i soldi, si limitavano a spenderli.
Ingredienti:
1 filone di pane casareccio di mezzo chilo o una pagnotta dello stesso peso; 4 pomodori grossi
maturi; 100 grammi di filetti di acciuga sott'olio; 150 grammi di formaggio primo sale (o mozza-
rella) a fettine; olio extravergine d'oliva; origano; sale e pepe q.b.
procedura:
Tagliate a metà il pane fatto in casa ancora caldo, quindi, a vostro piacimento togliete l'even-
tuale mollica in eccesso. Dopodiché cospargete di sale, pepe e origano e inumidite il tutto
con abbondante olio d’oliva. Quindi, disponete una strato di fettine di pomodoro e un altro
di formaggio. Aggiungete sopra di essi i filetti di acciuga fatti a pezzetti e spolverizzate sopra
tutti i condimenti un pizzico di origano (meglio se fresco). A questo punto, richiudete il pane, lo
schiacciate leggermente e servite ai vostri commensali.
@assapurari
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valeria ferrario
l'attrice
attrice ai fornelli
Il blog di Valeria si apre con questa bellissima citazione di Brillant Savarin. "Invitare qualcuno
è lo stesso che incaricarsi della sua felicità per tutto il tempo che dimora sotto il vostro tetto".
Una frase che la calza a pennello perché Valeria organizza delle incredibili cene a tema ed è la
protagonista di spettacoli teatrali dove porta in scena il cibo. Che si tratti di ospiti a casa o a
teatro, poco importa, l’importante è renderli felici e su questo, Valeria non ha rivali.
Da cosa nasce la tua infanzia ai grandi spettaco- alla Facoltà di Lettere e Filoso-
capacità di fondere teatro, li teatrali del ‘900. Potrei rac- fia. Mentre cercavo di finire l’u-
cibo e arte visiva? contarti un aneddoto per ogni niversità ho iniziato a lavorare
Credo che derivi princi- pranzo o cena che ho prepara- come copywriter per un’agen-
palmente dal fatto di aver vis- to insieme alla nonna e alla mia zia pubblicitaria ma incontrai
suto la mia intera vita immersa famiglia. A volte credo di aver comunque per lavoro un attore
in questi elementi. vissuto dentro alcune opere di e l’incontro fatale sia per la mia
Da piccola ho passato Goldoni. Grazie alla nonna ho vita che per la mia carriera. (ho
tantissimo tempo insieme ai imparato a cucinare, anche con due figlie fantastiche!). A quel
miei nonni materni due perso- pochi ingredienti. punto ho capito che non pote-
naggi da favola. La nonna, dal- Quando avviene l’in- vo sfuggire al mio destino e mi
la quale ho ereditato il nome, contro con il teatro, quello sono iscritta alla scuola d’Arte
era di una bellezza sconvol- vero? Drammatica Paolo Grassi. Da lì
gente molto alta, con un porta- La nonna mi porta- i primi spettacoli con le compa-
mento regale, adorava il teatro, va spesso, anzi spessissimo gnie teatrali finché poco dopo
la cucina e i cappelli, amori che a teatro. Ricordo i pomeriggi ho fondato la mia compagnia
ovviamente mi ha tramandato passati al Gerolamo, “la pic- teatro degli Angioli e fin da su-
in toto. Passavo intere giornate cola Scala di Milano” oppure bito ho deciso di far entrare
nella loro casa poco fuori Tori- all’Angelicum. Non ci faceva- la mia grande passione per il
no, in aperta campagna, dove mo mancare neanche i concerti cibo nel teatro. Il primo debutto
ho imparato a conoscere i cicli di musica classica. Come detto come “attrice ai fornelli” è stato
della natura e i frutti della terra. prima la nonna aveva un amo- “Suzanne Valadon! A cena con
In casa si respirava una gran- re sfrenato anche per i cappelli gli impressionisti”. Lo spetta-
de cultura per il cibo. Il fratello e passavamo tanto tempo in colo è costruito per ingredienti:
della nonna, Cornelio, è stato queste magnifiche sartorie ad attraverso il cibo, i vari ingre-
uno dei fondatori dell’Accade- ammirare e provare copri capi dienti tipici della cucina france-
mia della Cucina Italiana con e abiti su misura, se vogliamo se, viene raccontata la storia di
sede da Checco il carrettiere a anche questo è un aspetto tea- questa pittrice spesso dimenti-
Roma. E proprio la cucina era il trale della mia infanzia. cata, madre di Utrillo, modella
luogo dove si sviluppano tante La passione per il tea- di tanti suoi contemporanei ol-
relazioni familiari. La prepara- tro ad un certo punto della tua treché pittrice di grande talen-
zione del pranzo o della cena vita si è trasformata nel tuo to.
diventavano momenti unici di lavoro. Quando e com’è suc- Ad esempio in una sce-
convivialità; tutti partecipa- cesso? na tutta Parigi si trasforma in
vano, ognuno con un proprio Quando decisi di iscri- un’immensa zuppa di cipolle, o
compito specifico. Ricordo che vermi all’Accademia di teatro le madelaine viste in una pastic-
ogni piatto finiva per diventa- i miei genitori si dimostrarono ceria diventano il sogno di un
re un racconto. Ripensandoci molto contrari volevano che riscatto sociale. Il mio intento
oggi potrei paragonare la mia finissi l’università. Ero iscritta è di fare entrare la magia della
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" La nonna, dalla quale ho ereditato il nome, era
di una bellezza sconvolgente molto alta, con un
portamento regale, adorava il teatro, la cucina e i
cappelli, amori che ovviamente mi
ha tramandato in toto."
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cucina in quella del teatro. In fon- Lo spettacolo si chia- ta i piatti regionali spiegando
do entrambi sono magia: il cuo- ma “La piazza dei saperi e dei di come ogni regione abbia le
l'attrice
co è paragonabile ad un mago, sapori” e nello specifico io in- proprie tradizioni culinarie ma
come lui deve mettere insieme il terpreto una maga pagnotta anche da come con l’utilizzo
tutto nelle corrette proporzioni ed che vuole diventare una fata. degli stessi ingredienti possa-
aspettare i giusti tempi affinché il Per raggiungere il mio obiettivo no nascere diversi piatti tipici.
risultato sia ottimale, cucinare è devo condurre i bambini, dalle In sostanza portiamo in scena
quasi un’operazione alchemica, cattive abitudini alimentari, che una favola allo scopo di inse-
dal’altro canto il teatro è magia, sono finiti nel deserto delle ba- gnare ai più piccoli come man-
è un mandala che tutte le sere nanine lungo un percorso fatto giare in maniera corretta.
si ripete ma mai in modo ugua- di conoscenza e consapevolez-
le, il pubblico cambia, ogni volta za del cibo. Un viaggio in sali- Chiediamo a Valeria
io assorbo l’energia che mi tra- ta lungo una simbolica pirami- di dedicare una ricetta a The
smette e la trasformo portandola de alimentare. Lungo il tragitto Food Gazette e ovviamente
sulla scena. incontriamo le fate scienziate anche i questo caso è in gra-
Da qualche tempo ini- (medici nutrizionisti dell’Univer- do di stupirci proponendoci la
ziata una nuova collaborazione sità degli studi di Milano-Bicoc- “Torta Marilyn Monroe”
con Emilio Bosco, presidente ca) e una contadina che spie-
dell’associazione Assapurari, ga ai bimbi l’importanza della Torta di mele di Marilyn Mon-
dalla quale è nato uno spettaco- stagionalità e territorialità dei roe
lo per i bambini ce ne vuoi par- prodotti. Infine l’incontro con il
lare? Barone Assapurari che raccon-
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una ricetta per the food gazette
Ingredienti:
Una mela dalla buccia rossa non troppo farinosa da tagliare a fettine.
3/4 banane tagliate a fettine da lasciar marinare nel rum ( ma è squisito anche con
grappa o calvados),155 gr. di farina, 55 gr. di zucchero di canna, 230 gr.di zucchero,
50 gr. burro più 100gr. di burro ammorbidito, 60 ml. di sciroppo di acero, 4 uova, lievi-
to 1/2 bustina, 1 baccello di vaniglia (o 1 bustina di vanillina), un pizzico di sale.
procedura:
Mettere 50gr. burro, lo zucchero di canna e lo sciroppo d'acero in un tegamino e far
sciogliere a fuoco medio per 10 minuti fino a quando lo sciroppo è denso e dorato.
Versarlo il composto in uno stampo di circa 23 cm di diametro unto o antiaderente e
sistemare le mele a raggiera.
Montare 100gr di burro con lo zucchero bianco fino ad ottenere una crema chiara e
omogenea, quindi aggiungere le uova una alla volta, mescolando energicamente.
Aggiungere ed amalgamare la vaniglia, le banane, la farina il lievito e il sale e versare
il composto sopra le mele col caramello. infornare per 35 minuti a 180°.
Davvero ottima tiepida con del gelato alla vaniglia o della crema inglese.
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INSTAFOOD @myhealthyfoodvibe
Stefania bulgarelli
people
italia
LA MIA RICETTA
Porridge in calice “Chic che non impegna”
PROCEDIMENTO
Preparare il porridge versando
i fiocchi di avena in un
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INSTAFOOD
@mieledilavanda
nunzia bellomo
italia
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la ricetta
asparagi, è primavera
Una rondine non fa primavera… ma un asparago sì
The Food Gazette ha deciso di portare
in tavola la crema di asparagi
Ingredienti:
600 gr di asparagi
Il mese di marzo celebra l’arrivo della 1l brodo vegetale
primavera e del sole. La natura si 2 cucchiai di farina 00
risveglia lentamente dal lungo sonno 1 noce di burro
invernale ed esplode in mille colori. ½ cipolla
Dopo la stagione fredda ci si può Panna 2 cucchiai da tavola
finalmente rilassare al sole e come Sale e pepe qb
raccomandano i medici, occhio alla
scelta della crema protettiva. Anche
noi di The Food Gazette abbiamo un
consiglio in merito; con l'arrivo del
sole vi consigliamo un’ottima crema
procedimento:
di asparagi, ortaggi protagonisti Lavate gli asparagi e tagliateli in pic-
indiscussi di questo periodo. cole rondelline eliminando la parte
finale più dura. Fateli scottare per
Esisto tantissime varietà di asparagi noi un paio di minuti in acqua bollente.
vi segnaliamo il nostro poker d’assi: In una casseruola fate sciogliere una
Bianchi: sapore molto delicato e noce di burro, unite la cipolla fine-
coltivati in assenza di luce. mente affettata e lasciate stufare a
Verdi: sapore marcato, tendente al fuco lento. Aggiungete gli asparagi
dolciastro germogliano all’aria aperta. con la farina e coprite il tutto con il
Violetti: sapore rustico, tendente brodo. Salare e pepare a piacere e
all’amaro sono in realtà gli asparagi far cuocere a fuoco lento per 15 mi-
bianchi coltivati al sole. Il colore nuti. A cottura ultimata aggiungere la
violetto è l’abbronzatura. panna. Frullate il tutto.
Selvatici: sono gli asparagi di campo. Decorate a piacere con crostini di
pane o granella di mandorle tostate.
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La golosità ha sull’amore mille vantaggi. Ma il più importante
è che, mentre bisogna essere in due per abbandonarsi
all’amore, si può praticare la golosità da soli, anche se
l’abate Morellet ha detto: “Per mangiare un tacchino al
tartufo bisogna essere in due: il tacchino e se stessi”.
(Guy de Maupassant)
@thefoodgazette
thefoodgazette.com