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Recensione/Commento/Feedback Allegorists – Harvest Moon

Caro Matteo,

Ho ascoltato i brani dell'Ep diverse volte. Sul telefono, abbastanza distrattamente per capire un po'
la struttura dei brani, poi dal pc una volta il mix, una volta il master e un'altra volta per concentrarmi
sulle parti di basso. Infine tre volte tutto il master nell'ordine:

Legacy

Heritage

Soil

Home

The Wild Flowers of Insubria

Durante i cinque attenti ascolti ho preso degli appunti che ho riordinato qui sotto, prima brano per
brano e poi nell'insieme.

Legacy

È un bel pezzo penalizzato molto dalla scarsa dinamica della performance e del mix. La batteria dopo
lo stacco iniziale parecchio figo sparisce abbastanza nel mix, e non rimane chiara per tutto il brano (e
il resto dell'Ep). Probabilmente é anche una questione di gusti, ma il suono del rullante è un po'
troppo scuro per poter risaltare, toms e cassa cercano di farsi strada nel muro di tastiere e chitarre
assordanti senza riuscire però a risaltare come meriterebbero. La voce in growl di Manuel è ottima,
ho apprezzato molto il riverberone su “away” a 1:03. I suoni di tastiera sono belli e adatti, cosí come
le parti suonate. Mi piacerebbe darti un feedback sulla parte di basso ma non l'ho sentita, sotterrata
da delle chitarre purtroppo registrate male e troppo alte. Le chitarre sembrano registrate di fretta,
senza cura nei dettagli del tocco e del palm muting essenziali in questo genere. Si sente che la
compattezza del suono è data da una quantizzazione di tracce in partenza non accurate e dalla
distrazione che concede lo stereo, non da un'esecuzione ottimale del brano. Nel master, piu carico di
bassi, le chitarre hanno un suono certamente migliore ma il risultato è comunque un mix in cui non
si riesce a distinguere con chiarezza le parti suonate. Ci sono anche delle pause interessanti, tipo a
1:17 ma che meritavano di essere valorizzate maggiormente con più silenzio e quindi più “botta-
shberlah di suono” alla ripresa del brano. A 2:17 avrei fatto un fade out sulle tastiere. Dal punto di
vista compositivo è una perfetta opening track, ma nonostante la parte di chitarra in pulito, la
dinamica è del tutto assente.
Heritage

Il mix è in generale più bilanciato rispetto a Legacy. L'intro mi ha ricordato Light Striving to be Born. Il
problema del rullante è costante nell'Ep, ma penso che sia proprio una scelta, visto che è lo stesso
suono che c'e' in Nameton Dissolve, quindi smetterò di criticarlo. La parte di batteria all'inizio e il
groove in generale della band scarseggia un po' in tiro. La chitarra a sinistra é fuori tempo e la cassa
manca dei sedicesimi che avrebbero aiutato il riff a fluire di più. Il brano mi ricorda sia i Dream
Theater post-2010, specialmente per la linea discendente prima della strofa, che i Dark Tranquillity.
La parte di batteria è appunto molto Portnoy, ma del Portnoy spesso criticato perche' freddo e fuori
luogo. Per quanto possa essere un consiglio da boomer, meno doppia cassa e piu' feel con il resto
della band. Perfette le sestine sulla cassa dopo l'assolo di chitarra, sezione migliore del brano
secondo me. Ho apprezzato la sperimentazione inedita per il gruppo con la voce in pulito, che però
non si avvicina minimamente in qualità e resa a quella in growl, sempre ottima. Le linee in pulito
sono abbastanza scontate e poco espressive, a tratti fuori tempo, come sul “This chapter” iniziale. Le
armonie nella strofa belle, ne avrei aggiunte altre nel ritornello. Varrebbe la pena concentrarsi anche
sulla pronuncia, che in pulito viene purtroppo messa totalmente a nudo. Questo cantato molto
sottile mi preoccupa per un eventuale esecuzione dal vivo, ma è una questione che ora non ci
riguarda. Il brano è di nuovo bello ma svantaggiato da un ritornello moscio. I coretti a 0:49 sono
troppo bassi secondo me, non si sentono le parole e sembra che la traccia vocale sia interrotta. Bella
la parte con gli accordi aperti di chitarra a 2:00. Figo il phaser sul riff di chitarra a 2:50. A livello di
songwriting avrei aggiunto una parte, anche strumentale, tra pre-ritornello in growl e ritornello in
pulito, cosí mi pare proprio un sano copia e incolla. Il problema del master è che se mette in risalto
tutto ciò che c'é di bello in un mix, mette in risalto anche ciò che non va. Mi sarei dedicato di più sia
al suono che alla preparazione delle parti di chitarra. A sentire il primo Ep, so che il guitar work
poteva essere fatto con più attenzione. L'assolo purtroppo è solo un modo per allungare il brano,
non una parte del pezzo. Sarebbe bastato finirlo o sulla tonica o con un bending sulla terza minore e
non sulla nona per renderlo più ascoltabile. Cosí com'é rimane sospeso e inconcluso. Il basso é
sotterrato se non durante la strofa. Parte molto bella quanto in padella. Frigge che è una meraviglia
(esempio lampante a 1:48, Cristo che nervi). No dai seriamente, bella la parte ma cosa ti costava
riregistrare almeno quella battuta? Visto il genere, in fondo sapevi che sarebbe stata l'unica canzone
in cui si sarebbe sentito il tuo strumento. Dai cazzo. Non è sempre un pregio riuscire a registrare un
Ep in circa un'ora.

Questo è probabilmente il brano che può piacere a più gente e che può unire fan di sottogeneri
diversi di metal, ma ha un'esecuzione superficiale e una produzione poco attenta ai dettagli.
Soil

L'unico brano che mi ha fatto fare un salto sulla sedia subito dall'inizio. Ho apprezzato molto i blast
beats nel pezzo. Il pulito con la pronuncia alla James su “cry” detto CRAE non mi pare adattissimo,
avrei preferito un pulito più sporco alla Phil Anselmo invece che un pulito alla Brandon Boyd. Ma
complimenti a Manuel per 1:12, bellissimo il mix growl-parlato e per le parti screammate più acute.
Nelle parti in pulito ci sono però degli sbalzi di volume nel cantato, molto lievi ma che distraggono un
po' l'ascolto. A 2:00 c’é l'highlight dell'Ep. Bello il riff alla Mastodon e il cambio di tempo prima 6/8,
7/4 e poi 6/8, 4/4, 7/8 ben supportato dalla batteria. Bravi. Per gli assoli stessa e identica storia,
lavorerei meglio sul fraseggio e su inizio e finale. Se non ha sia un bell'attacco che un bel finale, un
assolo è puramente uno spreco di tempo, traccia e peso del progetto. L'inizio del primo era figo, con
tanto di guitar harmonies, ma il finale non esiste e la scala discendente suona delle note fuori
tonalità. No, dire che é influenza jazz sta volta non salva e nemmeno dire che se lo fa Dave Mustaine
allora va bene. Il secondo stessa cosa, ed è ancora peggio perché la maggior parte delle note ha la
stessa durata, sembra un esercizio su e giu per una scala o un assolo di tastiera risuonato sulla
chitarra. Per me in musica non esistono regole ma bendings, un buon vibrato e dei licks che non
siano costantemente incatenati in una battuta, ovvero ciò che si può fare in un assolo di chitarra che
nessun altro strumento può fare, possono aiutare. Siate chitarristi e non tastiere midi per favore. Per
fortuna c'è anche un assolo di tastiera, bello. La parte a 2:54 con la voce in quarti stile pre-ritornello
di Frayed Ends of Sanity l'avrei allungata, mi ha divertito. Avrei rifinito un po' le transizioni tra una
sezione e l'altra per evitare ancora l'effetto copia e incolla, magari lasciando più spazio. Non ho
capito i dive bombs a 3:29 ma ho apprezzato il no-sense della cosa. Riffone finale intervallato da
blasts molto figo e meritava piu' minutaggio. Riesco a sentire il basso nelle parti di voce in pulito, mi
pare suonato bene e a tempo. Penso che questo brano abbia le idee piu' solide in assoluto, e per
questo le avrei estese e avrei lavorato un po' di più sulla loro combinazione. Chitarre ritmiche da
abbassare leggermente. Resta comunque la mia preferita.

Home

Non so perché, ma mi ricorda la colonna sonora di Spiderwick. L'inizio mi piace molto, chitarre nel
chug iniziale pretty tight, poco aggressive negli accordi lunghi. La traccia generale si alza troppo nella
strofa per essere una parte più calma. A 0:57 le chitarre in pulito in ottavi tirano avanti. Linea vocale
più interessante che in Heritage, ma ancora poco espressiva. Buono il ritornello. Il basso meritava
molto piu'spazio nel mix, ma nel ritornello si sente bene e qua ottimo lavoro. La parte speed a 2:43
molto headbangabile, mi piace. Assolo ancora poco ispirato. Altro highlight dell'Ep è certamente il
finale con influenze power e con lo stop and go della cassa. Molto metal stage al Wacken Festival
alle 15:48. Però non posso trattenermi dal dire che il pezzo è rovinato dal finale indeciso. Non
capisco le chitarre che continuano a ringare. Stopparle prima o lasciare suonare tutti gli altri
strumenti insieme in una gloriosa fine sarebbe stata un'opzione migliore secondo me.
The Wild Flowers of Insubria

Molto soundtrack da documentario sulla Foresta Nera, mi e' piciuta molto. Natura incontaminata,
conifere, tundra, montagne e per favore usatela come intro nei concerti con tanto di nebbiolina sul
palco.

Aspetti positivi:

Arrangiamenti per tastiera

Soil

La seconda meta' di Home

The Wild Flowers of Insubria

Le tue parti di basso quando si sentono

Le atmosfere solenni tipiche del folk che comunque riuscite a creare con successo

La sperimentazione con le parti in pulito

Il timbro growl di Manuel

La cassa in sestine in Home e Haritage

Aspetti negativi:

Le chitarre

Basso poco presente nel mix

Poca dinamica in generale, specialmente per le parti di batteria

Pronuncia e espressivita' della voce in pulito


Giudizio generale:

È ascoltabile e fluisce comunque bene, l'ordine delle tracce é giusto. Non è nulla di originale, a tratti
la produzione è un po' superficiale e il playing grossolano, ma la scrittura dei brani è buona. Definirei
il sound sí aggressivo, ma anche freddo. Rispetto a Nameton Dissolve la voce in growl è migliorata,
ma il primo Ep secondo me funziona di più, quei tre pezzi sono più diretti. Tuttavia non penso che
deluderá la vostra fanbase e non escludo che possa attrarre nuovi ascoltatori. Il risultato mi da la
sensazione di un bel lavoro ma fatto di fretta e che poteva essere molto meglio con pochi
accorgimenti in fase di composizione, preparazione individuale e registrazione. Se mi è concesso
nella mia umiltà, consiglierei ai chitarristi di studiare del rock e del metal classico per acquisire più
sicurezza nella ritmica, nell'articolazione delle note, nel suono, nell'intonazione, nel groove e nella
precisione e composizione degli assoli.

Infine posso dire che secondo me in Harvest Moon vi siete spinti un po' nel progressive, ma senza
avere la sicurezza necessaria per un ottimo lavoro come per il primo Ep, in cui vi trovavate
probabilmente più a vostro agio in brani più semplici. Ciò non vuol dire che dobbiate tornare
indietro, anzi, penso che la direzione presa sia molto interessante, ma non ancora maturata.
Continuate a esplorare e a cimentarvi in questa miscela di folk, death e progressive, lavorate bene
sulla tecnica dei vostri strumenti, prestate maggiore attenzione ai dettagli compositivi e di
produzione (la perfezione sta lí), passate del tempo a trovare delle migliori transizioni tra una
sezione e l'altra e vedrete che la prossima uscita sarà un album fantastico. Perché le capacità le
avete. E proprio perché le avete, cosí non ci siamo. Per me questo Ep é solo un 5,5/10.

Non vedo l'ora di sentirvi dal vivo.

Tuo e brutally honest,

Ema

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