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Organizzazione Aziendale
a.a. 2022/23
Indice
il processo decisionale
modalità e modelli
valutazione dell’impatto delle alternative e limiti
l’efficacia delle decisioni
l’ICT a supporto delle decisioni di gruppo
comunicazione, condivisione e coordinamento
conclusioni
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Organizzazione Aziendale - Prof. Nunzio Casalino - Università LUISS Guido Carli - Roma
1
Oggetto di analisi
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Il processo decisionale
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Modelli
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Scegliere Definire
l'alternativa 8 1 il problema
migliore 7 2
6 3
Valutare Specificare
5 4 gli obiettivi
le alternative
Sviluppare Diagnosticare
soluzioni il problema
alternative
6
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Scopo delle organizzazioni
Il processo decisionale
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Processi di scelta nel modello
Carnegie Mellon University
Ricerca
Formazione della Conduzioni
Incertezza di ricerche
L’informazione coalizione
semplici, locali
è limitata Conduzioni di
I manager hanno discussioni Uso di procedure
numerosi vincoli congiunte e stabilite,
interpretazione se appropriato
Conflitto
di obiettivi e problemi
Gli individui hanno
Creazione
obiettivi, Condivisione di opinioni di una soluzione,
opinioni, valori,
se necessario
ed esperienze Fissazione delle priorità
diversi del problema Soddisfazione
Ottenimento del Adozione della prima
supporto sociale alla alternativa accettabile
soluzione del problema dalla coalizione
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5
Razionalità oggettiva: critiche
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La razionalità limitata
I limiti al processo decisionale
limiti di conoscenze
riguardano la disponibilità di informazioni, la loro
ambiguità e il loro costo
limiti di capacità
riguardano la possibilità di elaborare le
informazioni disponibili (attenzione, memoria,
comprensione, comunicazione) (March, 1998; Williamson 1975;
Simon, 1957)
limiti di obiettivi
riguardano la funzione obiettivo dei soggetti
decisori
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La razionalità limitata
Le strategie decisionali (1)
elaborazione
processo di semplificazione che si ottiene
riducendo le informazioni disponibili o diminuendo
le elaborazioni sulle informazioni
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La razionalità limitata
Le strategie decisionali (2)
euristiche
riconoscere elementi ricorrenti nelle situazioni
ricerca, nel repertorio delle soluzioni già adottate in
passato, di regole decisionali appropriate per la
situazione in esame (Argyris e Schon, 1978)
framing
si fa ricorso a griglie interpretative che aiutano a
“focalizzare l’attenzione”, definendo a priori il
problema da affrontare, le informazioni da raccogliere
e le dimensioni da valutare (Huff, 1990; Minsky, 1975; Toleman,
1948)
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Il modello del processo decisionale
incrementale
Fase di identificazione
Riconoscimento (problema/opportunità)
Diagnosi (raccolta informazioni)
Fase di sviluppo
Ricerca (soluzioni alternative)
Progettazione (soluzione incrementale)
Fase di selezione
Giudizio (valutazione – scelta soluzione da parte di un singolo)
Analisi (valutazione delle alternative migliori)
Negoziazione (valutazione – scelta da parte di un gruppo)
Autorizzazione (accettazione formale della decisione)
(Mintzberg, 1976)
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Decisioni prese ma
che non risolvono il Alcuni problemi
problema trovano una
soluzione
Decisioni multiple e senza una sequenza logica 16
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Il modello politico
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Decisioni di gruppo
Vantaggi e svantaggi
utilizzo di una gamma di prospettive più ampia
aumento della capacità di elaborare
informazioni
maggiore comprensione dei motivi della
decisione
maggiore accettazione della decisione
maggiore coinvolgimento e impegno nella
implementazione
tempo
costo
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9
Per decisioni di maggiore efficacia
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Soglia individuata
dai cronometristi
Conflitto
operai-management
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Emerge…
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In altri termini…
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Il potere 1/3
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Il potere 2/3
Potere → di coloro che gestiscono margini di incertezza (possono mantenere una certa
incertezza nel loro comportamento)
Ridurre i margini di incertezza
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Il potere 3/3
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METODOLOGO
INNOVATORE
CREATIVO NEGOZIATORE
REALIZZATORE FACILITATORE
CONSERVATORE COMUNICATORE
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Gruppo e variabili di analisi
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CSCW - Computer Supported
Cooperative Work
Disciplina scientifica:
– che studia il lavoro di gruppo
– cerca di scoprire come la tecnologia può essere di aiuto
– usato per la prima volta nel 1984 per un workshop
organizzato da Irene Greif (MIT) e David Cashman (DEC)
• Groupware
– Sistemi che offrono supporto a gruppi impegnati in un
compito (od obiettivo) comune e che forniscono
un’interfaccia a un ambiente condiviso
– Termine prevalentemente industriale introdotto nel 1982 da
Johnson-Lentz e ampliato da Ellis et al. nel 1991 e da
Grudin nel 1994
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L’ICT a supporto
delle decisioni di gruppo
Concetto di gruppo:
Insieme di persone impegnate in un compito (od obiettivo) comune
Considerato equivalente a quello di comunità:
Insieme di persone che condividono un interesse
In contesti complessi, la condivisione di risorse tra soggetti
diversi che collaborano può apportare benefici economici
ed in termini di tempo mai avuti prima
L’organizzazione delle persone in gruppi è sempre più
frequente (da poche unità fino a migliaia di persone)
In realtà lavorative complesse i gruppi non possono essere
rigidi ed inflessibili
Persone con competenze diverse possono contribuire al
medesimo progetto e controllarne l'avanzamento 32
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Aspetti organizzativi
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Classificazione 3C
(Ellis et al., 1991)
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Classificazione spazio-temporale
(Ellis et al., 1991; DeSanctis & Gallupe, 1987)
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Classificazione applicazioni
(Ellis et al., 1991; Borghoff & Schlichter, 2000)
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Classificazione applicazioni
(Ellis et al., 1991; Borghoff & Schlichter, 2000)
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Aspetti
Aspetti temporali e spaziali
temporali e spaziali dei CSCW: dei
CSCW
Sistemi di
INTERAZIONE WorkFlow
Sistemi di
messaggistica
Sale riunioni
automatizzate, Sistemi di
ecc. conferenza
Sincrona
POSIZIONE
Stesso luogo Remota
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Aspetti temporali e spaziali dei
CSCW
SEQUENZIALE
PARALLELA
Ogni componente del gruppo lavora in
autonomia su una parte specifica del prodotto
complessivo
RECIPROCITA’
componenti del gruppo lavorano in regime di forte
interdipendenza su ognuna delle parti del prodotto
complessivo
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Conclusioni
la pratica di adottare modalità di co-decisione di gruppo è
sempre più diffusa
incrementare il numero di partecipanti (interni/esterni) e
rendere sempre più diffuso l’utilizzo di tali sistemi al fine di
prendere decisioni con il più ampio consenso, indispensabile
per poterle attuare;
individuazione e gestione dei rapporti tra gerarchia reale
(organizzazione di appartenenza) e virtuale;
individuazione di modelli di cooperazione con alternanza di fasi
di attività di gruppo a fasi di attività individuale;
Gestione di basi di conoscenza e condivisione delle
informazioni (policy di gestione, controllo, sicurezza, authoring,
responsabilità delle informazioni);
rapporti con altre unità e/o communities.
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