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FENOMENI MAGNETICI

FONDAMENTALI
La magnetite, il minerale con le più intense proprietà
magnetiche esistente in natura

● Plinio il Vecchio, nella sua


Naturalis historia, attribuisce
l'etimologia del termine "magnete"
ad un pastore cretese di nome
"Magnes", il quale scoprì
casualmente le proprietà della
magnetite appoggiandovi sopra il
suo bastone con la punta in ferro.
● Pare che Archimede (287-212 a.C.)
abbia cercato di magnetizzare le
spade dell'esercito siracusano al
fine di disarmare più facilmente i
nemici.
Le forze tra poli magnetici

● L’ago di una bussola è una piccola


calamita che può ruotare liberamente
su un piano. Se la bussola è posta su
una superficie orizzontale, l’ago si
orienta nella direzione nord-sud.
L’estremità dell’ago che punta verso
nord è detta polo nord magnetico,
mentre quella opposta è il polo sud
magnetico.
● Le forze tra poli magnetici sono tali
che poli dello stesso tipo si
respingono, poli di tipo diverso si
attraggono.
Il campo magnetico

Un magnete genera un campo magnetico, che è descritto


dal vettore B :

➢ la direzione di B è data dalla retta che unisce i poli


del magnete di prova;
➢ il verso di B va dal polo sud al polo nord di tale
magnete.

Le linee del campo magnetico:

➢ sono tangenti alla direzione del campo magnetico;


➢ escono dal polo nord ed entrano nel polo sud dei
magneti;
➢ hanno una densità direttamente proporzionale
all’intensità del campo magnetico.
Forze tra magneti e correnti

Nel 1820, H.C. Oersted scoprì un


collegamento tra fenomeni elettrici e
fenomeni magnetici

➢ un filo percorso da corrente


genera un campo magnetico

Il verso convenzionale delle linee di


campo, si ottiene puntando il pollice nel
senso della corrente. Le altre dita si
chiudono nel verso del campo.
Nel 1821, M.Faraday scoprì che

➢ un filo percorso da corrente, in un


campo magnetico, subisce una
forza.

Mettiamo un filo percorso da corrente in


un campo magnetico in direzione
perpendicolare alle linee di campo. Sul
filo agisce una forza , che è
perpendicolare sia al filo stesso, sia alle
linee del campo magnetico.
Forze tra correnti

Due fili percorsi da corrente esercitano una forza l’uno


sull’altro. Infatti, ciascuno di essi genera un campo
magnetico e subisce la forza associata al campo creato
dall’altro .

La verifica sperimentale del fenomeno fu fatta da A.M.


Ampère subito dopo l'esperimento di Oersted

Per due fili molto più lunghi della distanza che li separa
vale la legge di Ampère:

➢ la forza che agisce su un tratto di lunghezza l di


ciascuno dei due fili è direttamente proporzionale
a l e alle intensità i1 e i2 delle correnti ed
inversamente proporzionale alla distanza d tra i
fili.
➢ una corrente elettrica ha
l'intensità di 1 A se, fatta circolare
in due fili rettilinei e paralleli
molto lunghi e distanti tra loro 1
m, provoca tra essi una forza di 2
x 10-7 N per ogni tratto di filo
lungo 1 m. Infatti si ha:
L’intensità del campo magnetico

Per definire B si utilizza un filo di prova di ➢ Il valore della forza che agisce sul filo è
lunghezza l, percorso dalla corrente i massimo quando il filo è disposto
perpendicolarmente al campo
magnetico. Si vede che il valore della
forza raddoppia se raddoppia i o se si
raddoppia l-→ F è direttamente
proporzionale a i e l.
La forza magnetica su un filo percorso da
corrente
Il campo magnetico di un filo percorso da
corrente

Legge di Biot-Savart

➢ in un punto a distanza d da un filo percorso da una corrente i, il valore del campo


magnetico B è dato dalla formula:
Il campo magnetico di una spira
Il campo magnetico di un solenoide
1

MOTORE ELETTRICO
3

➢ Per far sì che la spira continui a ruotare, bisogna


invertire il verso della corrente ogni mezzo giro.
Momento magnetico di una spira
➢ μm=iA
➢ una spira percorsa da corrente, ➢ Il momento della forza
posta in un campo magnetico, magnetica su una spira è:
tende a ruotare in modo da
portare il suo vettore superficie
➢ M=μm x B
A nella stessa direzione e nello
stesso verso di B.
Power Point realizzato da
Anna Palladino
classe V A S.O.

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