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COLLEZIONE DELL’OTTOCENTO (piano terra)

SALA I CANOVA e APPIANI: - Ritratto giovanile di Antonio Canova (A, 1785)


Peculiarità delle opere di C è la defini- - La regina Elisabetta d’Ungheria soccombe i biso-
zione di un nuovo canone di bellezza gnosi (A, 1795)
femminile attraverso la modellazione
- Ebe (C, 1796)
delle carni e del panneggio, finalizzata a
creare quell'impressione di 'carne viva’. - Napoleone Bonaparte alla battaglia del ponte di
C unisce forti contrasti di chiaroscuro Lodi (A, 1800)
alla Caravaggio a una delicatezza nel - Plutone e Proserpina (A, 1801)
disegno e nel pastello di alcune rappre- - Aurora e Cefalo (A, 1801)
sentazioni fortemente neoclassiche - Marte e Venere (A, 1801)
- Vestale (C, 1818)

SALA 2 RITRATTISTICA DI APPIANI: - Ritratto di Claude Louis Pétiet (1800)


Ci mostrano i volti dei personaggi più in - Ritratto di Madame Petiet con i figli (1800)
vista del tempo: nobildonne, uomini di - Ritratto di Antonio Canova (1803)
potere, artisti. Sono opere emblematiche
- Ritratto del musicista Bonifacio Asioli (1805)
delle innovazioni introdotte dall'artista in
questo genere pittorico: sfondi mono- - Ritratto di Augusta Amalia di Baviera (1806)
cromi che enfatizzano il soggetto dipin- - Ritratto della contessa Serbelloni (1811)
to, morbidezza di linee e colori, delicate - Ritratto di Achille Fontanelli (1811)
sfumature in contrasto con il rigore for-
male marcatamente neoclassico.

SALA 3 PITTURA DI STORIA: - Giacobbe chiede in sposa Rachele (LANDI, 1790)


Opere che testimoniano l'attitudine del- - Edipo a Colono (BOSSI, 1803)
la pittura ottocentesca per il genere sto- - Figura allegoria della Storia (SPALLA, 1808)
rico
- Autoritratto (BOSSI, 1810)
- La Filatrice (SCHADOW, 1820)
- Giuramento di Pontida (DIOTTI, 1837)

SALA 4 PACETTI e CACCIATORI: - San Giovanni Evangelista (P, 1750)


Vi è un significativo nucleo di bozzetti in - Figurazione allegorica dell’amicizia (P, 1750)
terracotta, eloquente testimonianza del - La legge di Cristo (P, 1808)
processo creativo della scultura ottocen-
- Filatrice (P, 1808)
tesca. P si occupò della decorazione
dell’Arco della Pace e della facciata del - La Carità (P, 1808)
Duomo, con l’aiuto di C, suo allievo. - Ercole e Nesso (C, 1817)
- Il Fiume Po (C, 1831)
- Il Fiume Ticino (C, 1831)

SALA 5 FIGURA FEMMINILE: - Il ratto di Giselda (SO., 1830)


Tema privilegiato della cultura figurativa - Susanna al bagno (SO, 1833)
ottocentesca è quello della figura fem- - La Maddalena (H, 1833)
minile: si va da un’esibizione della sua
- Re Lear (SO, 1840)
nudità (Hayez) all’eroina biblica e lettera-
- L’Ingenuità e L’Afflizione (SCH, 1844/45)
ria (Sogni). Per finire con la coppia di
ritratti di Schiavoni e la statuaria di Mar- - Venere (M, 1855)
chesi.
COLLEZIONE DELL’OTTOCENTO (piano terra)

SALA 6 PITTURA DI PAESAGGIO: - Incendio in un porto di mare (F, 1798)


Genere pittorico considerato fino a quel - Paesaggio 1 & 2 (G, 1810)
momento 'minore', rispetto alla pittura di - Nevicata (F, 1817)
storia o a quella di soggetto sacro, nel-
- Veduta di Genova dall’alto (B, 1825)
l'Ottocento il paesaggio ottenne cre-
Paesaggio delle montagne della Baviera (L,1854)
scente considerazione. La prima cattedra -
di Paesaggio all'Accademia di Brera nel - Marina agitata sotto un cielo burrascoso (A, 1853)
viene assegnata a Giuseppe Bisi. Di ca- - Tramonto nel Golfo della Spezia (A, 1857)
rattere più narrativo sono le vedute del
territorio lombardo dipinte da Gozzi e
dei porti italiani rappresentati da Fidan-
za, incaricati dal viceré Eugenio di realiz-
zare delle descrizioni dal vero del territo-
rio del Regno d’Italia. La sensibilità ro-
mantica fa la sua comparsa nelle opere
dei tedeschi Achembach e Lange.

SALA 12 FRANCESCO HAYEZ: - Ritratto di Matilde Branca (1851)


Dopo essersi stabilito a Milano, si gua- - Ritratto di Antonio Rosmini (1854)
dagnò presto il ruolo di capofila della - Ritratto della contessina Morosini (1858)
nuova scuola pittorica del Romanticismo
- Ritratto della contessa Morosini (1871)
storico. Le opere esposte nella sala te-
stimoniano l'altissimo livello qualitativo - Ritratto di Alessandro Manzoni (1874)
raggiunto dal pittore nei ritratti di uomini
e donne illustri del tempo. Permettono di
apprezzare la capacità di introspezione
psicologica e il sapiente uso del colore,
di matrice tizianesca, che fecero di
Hayez un ritrattista in grado di reggere il
confronto con il francese Ingres.

SALA 13 IL RITRATTO DOPO HAYEZ: - Gentildonna milanese (A, 1829)


Nella sala sono esposti alcuni esempi - Ritratto dell’avvocato Vassalli (M, 1830)
dei più importanti ritrattisti attivi in Lom- - Ritratto del pittore Bellosio (Con, 1840)
bardia attorno alla metà dell'Ottocento,
- Autoritratto (Cor, 1843)
accomunati dalla lezione del grande
- Ritratto di Giovanni Juva (Con, 1851)
Hayez, che ognuno declina però secon-
do le proprie caratteristiche. Giuseppe
Molteni è impareggiabile nella resa vir- - Ritratto del conte Morosini (Hayez, 1875)
tuosistica degli accessori e degli abiti
mentre Carlo Arienti si dimostra più vici-
no all'intensità psicologica. Nuove stra-
de, più esplicitamente romantiche, sono
aperte invece da pittori quali Cherubino
Cornienti e Mauro Conconi.

SALA 14 COLLEZIONE DURINI: - La Carità (A.D., 1800)


Nella piccola sala, un tempo stanza da - Bottega d’armaiolo (A.D., 1840)
letto, è esposta parte della ricca colle- - Idillio (A.D., 1850)
zione di opere d'arte che il conte Ales-
- Fanciulle tra colombi in un giardino (Bertini, 1869)
sandro Durini, personaggio di spicco
della Milano del tempo, donò alle Civi- - Busto del conte Durini (Troubetzkoy, 1900)
che Raccolte d'Arte. Si tratta di opere - Statua equestre del conte Durini (Agnati, 1900)
che coprono un arco temporale esteso,
dal XVI al XIX secolo.

SALA 15 SALA DA BALLO /


COLLEZIONE DELL’OTTOCENTO (piano terra)

SALA 16 ROMANTICISIMO STORICO: - Romanza sul Ticino (F, 1859)


La pittura di soggetto storico nella se- - Corteo Nuziale (F, 1860)
conda metà del secolo si allontana dalla - La gondola di Tiziano (F, 1861)
lezione di Hayez per sperimentare nuo-
- La morte della figlia del Tintoretto (P, 1861)
ve possibilità, ricche di inediti confronti
- La leggitrice (M, 1864)
col vero e di un uso spesso spregiudica-
to dei temi della storia nazionale per - La Signora di Monza (B, 1865)
parlare di un'attualità in rapido muta- - Cleopatra (B, 1865)
mento. - Fanciulla intenta a scrivere (S, 1866)
Pagliano, Faruffini e Bianchi
Magni e Spertini

SALA 17 SALA DEL PARNASO: - Parnaso, Appiani (1811)


In questo sontuoso ambiente, un tempo
sala da pranzo, si può ammirare, incorni-
ciato dagli ornati all'antica e dalle due
lunette a stucco con scherzi di amorini, il
grande affresco commissionato dal vice-
ré Eugenio di Beauharnais ad Andrea
Appiani. Il dipinto, terminato nel 1811
ed eseguito su ispirazione della mitolo-
gia greca, raffigura il dio Apollo sul mon-
te Parnaso, che suona la cedra attorniato
dalle nove muse. Si tratta dell'ultima
opera nota dell'artista, che dimostra di
aver guardato con interesse al Parnaso
dipinto da Raffaello nelle Stanze Vatica-
ne

SALA 18 ANTICAMERA SALA PRANZO - Paolo e Francesca, Puttinati (1863)


- Dea dei fiori, Barzaghi (1878)
- + due vedute e 1 busto di Medardo Rosso

SALA 19 PITTURA DI GENERE:
 - La Vivandiera (D, 1846)


I fratelli Induno (Girolamo e Domenico) - L’incendio (D, 1851)
si affermano come due tra i principali - Il Cantastorie (G, 1854)
fautori del passaggio dalla pittura acca-
- La suonatrice di Ghironda (G, 1857)
demica, con il suo linguaggio codificato
nel solco della tradizione, a un nuovo - Scuola di Sartine (D, 1865)
modo di accostarsi alla realtà. I due arti- - Un Antiquario (G, 1889)
sti si dedicano con questo rinnovato
spirito sia alla pittura di storia, con gli
episodi delle guerre d’Indipendenza, sia
al multiforme universo della pittura di
genere. Le opere della sala sono riferibili
a questo fortunato ed apprezzato filone
pittorico: accanto a tematiche conven-
zionali si accostano soggetti caratterizza-
ti da nuovi risvolti sociali e dalla raffigu-
razione delle classi inferiori.
COLLEZIONE DELL’OTTOCENTO (piano terra)

SALA 20 GIOVANNI CARNOVALI (IL PICCIO): - Autoritratto (1832)


Le sue principali opere riguardano sce- - Ritratto del Cavalier Guenzati (1841)
ne bibliche, mitologiche e della storia di - Paesaggio dei grandi alberi (1850)
Roma. Molto rinomati sono inoltre i suoi
- Davide placa Saul col canto (1855)
paesaggi ed i numerosi ritratti di perso-
- I tre nella casa di Abramo (1855)
naggi dell'aristocrazia e borghesia del
tempo. - Bacco e Arianna danzanti (1861)
Definito come bizzarro ed inquieto, ha - Agar nel deserto (1862)
sempre avuto un tocco originale. - Bagnante (1869)
La sua pennellata sciolta, a tocchi ed a
macchie, ha sempre mantenuto un
grande realismo capace di trasmettere
le immagini direttamente alla coscienza,
e lo rese uno tra gli artisti significativi
dell'Ottocento, forse il primo interprete
di una pittura moderna che approderà
alla Scapigliatura e al Divisionismo, dan-
dogli un carattere originale ed anticon-
formista.
Anche per questo non fu apprezzato dai
contemporanei, spesso ritenuto o trop-
po antico o troppo moderno.

SALA 21 SCAPIGLIATURA: Tranquillo Cremona:


Scapigliatura stava a indicare un modo • Il Falconiere (1862)
di vivere e di creare all'insegna di un'esi- • Una visita alla tomba di Romeo e Giulietta (1863)
stenza irregolare e insofferente ad ogni
• Ritratto di Luigi Luvoni (1872)
costrizione, condiviso da un cenacolo di
pittori, scultori e letterati lombardi che si • Ritratto di Maria Morozzi (1873)
ritrovano a vivere, a Milano, la delusione • Attrazioni (1874)
seguita alle speranze del Risorgimento. • Ritratto della signora Deschamps (1875)
In ambito pittorico, dominato da artisti • Amor materno (1875)
come Tranquillo Cremona e Daniele
Ranzoni, questa attitudine esistenziale si Ranzoni:
traduce in una destrutturazione della • I figli dei principi Troubetzkoy (1874)
forma ad opera della luce e del colore, e • Giovinetta in bianco (1885)
in una ricerca di impalpabili allusioni
Previati:
psicologiche, cui è improntata anche la
prima fase di Gaetano Previati, rappre- • Due figure femminili (1880)
sentata da alcuni ritratti di sorprendente • Ritratto di Erminia Cairati (1881)
modernità. Le stesse caratteristiche si • Ritratto di Luigi Arrigoni (1885)
ritrovano nelle sculture di Giuseppe
Grandi:
Grandi.
• Il peggio di Lara (1872)
• Beethoven fanciullo (1874)
• Il maresciallo Ney (1884)
• L’Edera (1878)
COLLEZIONE DELL’OTTOCENTO (piano terra)

SALA 22 ITALIANI A PARIGI: - Sulle falde del Vesuvio (molte riproduzioni ≠) , G


Tra i numerosi scambi culturali tra Italia de Nittis (1871/2)
e Francia, De Nittis è considerato uno - L’amazzone , Boldini (1878)
dei più famosi pittori italiani all’estero. - Treccia bionda, Boldini (1885)
Insofferente verso le nozioni e lo stile
- Studio di figura femminile , Zandomeneghi (1890)
accademico, si avvicina a un forte reali-
smo e allo stile dei macchiaioli. Lui e - In lettura , Zandomeneghi (1895)
Federico Zandomeneghi risiedono a
lungo nella capitale francese, intratte-
nendo contatti con gli impressionisti e
con l'alta società del tempo. Ne sono un
riflesso i ritratti di gusto internazionale e
mondano di Boldini, che sfoggiano no-
tevole raffinatezza pittorica e audacia
compositiva.

SALA 23 SEGANTINI DIVISIONISTA: - Ritratto della moglie Bice (1878)


Comincia qui il lungo excursus nel Divi- - Vacca bruna all’abbeveratoio (1887)
sionismo: con questo termine si indica - Cavallo al galoppo (1887)
quella corrente pittorica che unisce lo - Le due madri (1889)
studio della luce e dei colori alle nuove
- Ritratto della signora Casiraghi (1894)
conoscenze scientifiche sulla percezione
visiva. Protagonista della sala è Seganti- - Ritorno al paese natio (1895)
ni. Nel forte Naturalismo delle sue tele
esposte, infatti, si idividua la pennellata
tipica della pittura divisionista.

SALA 24 DE DRAGON e LONGONI: (DE DRAGON: Compongono il “Poema invernale”…)


De Dragon fu un grande collezionista - Chiaro di luna (1894)
della fine dell’800 ma anche un grande - Pecore sullo scoglio (1895)
pittore, le cui opere testimoniano la ri- - Sera d’inverno (1896)
cerca condotta dai divisionisti sugli effet-
ti atmosferici nella pittura di paesaggio.
- Sinfonia (1896)
Egli portò Emilio Longoni, un altro arti- - La Sorgente (1896)
stia, sulla strada del Divisionismo. - Nebbiolina sul lago (1896)
- La vallata (1897)
- Neve (1897)
- Mattino (1897)
(LONGONI)
- Trasparenze alpine (1910)
- Paesaggio alpino (1920)
SALA 25 VERSO IL NATURALISMO: - Il ritorno dalla sagra (1887), Bianchi
In questa sala si può osservare come la - Mattino d’estate (1890) , C
pittura lombarda della seconda metà - Ritratto della figlia Anita (1903) , S
dell'Ottocento sia spesso sospesa tra le - Prime letture (1906) , N
sperimentazioni divisioniste e una so-
gnante rievocazione del vero naturale.
Sottocornola scompone il colore, ridotto
alle gamme degli azzurri del fondo e al
bianco della veste, in ampie campiture
di luce. Nomellini, forse il più originale
tra i pittori divisionisti, rappresenta un
momento di vita familiare con una pittu-
ra pervasa di un'elegante vibrazione di
piccole zone di luce e ombra. Parallela-
mente ci sono esempi di una tradiziona-
le resa della luce di Chiesa.
COLLEZIONE DELL’OTTOCENTO (piano terra)

SALA 26 PITTURA SOCIALE: - Giorni ultimi (1882), M


Verso la fine dell'Ottocento Milano si - Alle cucine economiche di Porta Nuova (1887), P
trasforma, vede sorgere impianti indu- - Il Minatore (1888), B
striali ed accoglie masse di operai, attira- - La stazione centrale di Milano (1889), M
ti in città dalla prospettiva del lavoro e di
- L’alba dell’operaio (1897), S
una vita migliore. Ciò che li attende,
spesso, sono delle condizioni di vita - Inverno nel Pio Albergo Trivulzio (1911), M
dure e una diffusa miseria che gli artisti
più sensibili non esitano a denunciare
attraverso le loro opere, eseguite con la
tecnica divisionista. Morbelli è perfetta-
mente a suo agio nel rappresentare tan-
to i simboli della città moderna (La Sta-
zione Centrale di Milano nel 1889) quan-
to i risvolti negativi della vita che vi si
svolge (come la cupa rassegnazione dei
quadri ambientati nel Pio Albergo Trivul-
zio). Il disagio sociale è al centro anche
delle opere di Attilio Pusterla e Giovanni
Sottocornola ed è reso ancora più evi-
dente dalla possente icona sociale del
Minatore di Enrico Butti.

SALA 27 MEDARDO ROSSO: - La Portinaia + Ruffiana (1883)


Spazio dedicato alle opere di uno degli - Maternità (1885)
scultori più significativi nell'evoluzione - Bambina ridente (1890)
del linguaggio figurativo internazionale. - Bambino all’asilo dei poveri (1893)
I soggetti di Medardo Rosso rimandano
- Birichino (1895)
a una Milano popolare (monelli, vecchi,
prostitute, portinaie); tali spunti realistici - Donna velata (1897)
li affronta con sguardo rapido e crudo, - Grande rieuse (1903)
fissati senza compiacimento descrittivo
in figure dalle superfici mosse e vibranti
di luce. Dal 1889 Rosso soggiorna a Pa-
rigi per trent'anni, frequentando lo sti-
molante ambiente culturale cittadino e
proseguendo l'instancabile sperimenta-
zione sui materiali (terracotta, gesso,
bronzo, cera).

SALA 28 GAETANO PREVIATI: - La Madonna dei crisantemi (1885)


Dopo una formazione accademica e una - Maternità (1885)
prima esperienza nell'ambito della Sca- - Viaggio nell’azzurro (1895)
pigliatura, il ferrarese Previati dà vita a un - Il Re Sole (1895)
linguaggio caratterizzato dall'attenzione
per i grandi temi universali, resi con una
- Meriggio (1908)
pittura sempre più smaterializzata e fatta - Caravelle pisane (1907)
di sola luce: egli si afferma così come
interprete di primo piano dei due grandi
momenti della cultura figurativa del se-
condo Ottocento, Divisionismo e Simbo-
lismo.

SALA 29 SALA 29 - Apollo citaredo (1800), APPIANI


- L’Olimpo (1800), APPIANI
- Busto del vicerè Eugène de Beauharnais (1800),
MANFREDINI
- Napoleone I (1809), CANOVA
COLLEZIONE DELL’OTTOCENTO (piano terra)

SALA 30 SEGANTINI SIMBOLISTA: - Dea dell’Amore (1894)


In queste opere di Segantini, il Divisioni- - L’angelo della vita (1894)
smo è piegato fino ad esprimere conte- - L’amore alla fonte della vita (1896)
nuti simbolici.

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