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Abbazia di San Mercuriale

ESTERNO
LOCALIZZAZIONE

L'abbazia di San Mercuriale è un'abbazia che si trova in piazza Aurelio Saffi, nel centro
di Forlì. È l'edificio più noto della città e uno dei simboli dell'intera Emilia-Romagna e ha
la dignità di basilica minore.
Basilica minore, è una denominazione onorifica che il papa concede, tramite un
breve apostolico, a edifici religiosi cattolici particolarmente importanti attribuendovi
il rango di basilica.
STORIA
La descrizione della storia dell'abbazia risulta difficoltosa in particolar modo per quanto riguarda il periodo
della fondazione e dell'epoca altomedievale, a causa delle notizie scarse o confuse che caratterizzano
questi secoli.
In origine la chiesa si trovava al di fuori del nucleo urbano, separata dalla città dal letto del fiume Rabbi (o
da uno dei suoi affluenti o da un canale proveniente da esso e che attualmente passa sotto il porticato del
palazzo comunale).
Fin dai primi secoli della cristianità, la comunità locale era solita ritrovarsi in questa zona, tanto che si
hanno notizie della presenza di un cimitero ed in seguito di un luogo di culto, verosimilmente risalente
all'episcopato di san Mercuriale, che guidò la comunità cristiana forlivese attorno al V secolo.
Il santo, secondo l'usanza del cristianesimo dei primi secoli, si fece seppellire in un sepolcreto posto ad
est della città e si può ipotizzare che anche i successivi vescovi ne abbiano seguito l'esempio, anche in
considerazione del divieto, in vigore fino al V secolo, di inumare i corpi entro le mura cittadine. Proprio per
l'usanza di seppellire i vescovi nelle cattedrali, alcuni studiosi ritengono possibile che la prima cattedrale
di Forlì sorgesse nel luogo dell'attuale abbazia e che fosse di seguito trasferita nel centro cittadino nella
chiesa di santa Croce.
ESTERNO

Nell’esterno della chiesa del san mercuriale in alto in centro è situata una lunetta
con sculture dell’adorazione dei magi, in mezzo ad essa è rappresentato Cristo, ai
suoi lati sono situati gli apostoli, nell’arco sopra sono rappresentati i fedeli, in
quello ancora più su sono rappresentati tutti i segni zodiacali e l’ultima arcata a
funzione decorativa.
Le figure sono caratterizzate da uno spiccato rilievo, e danno l'impressione, a chi
guarda dal basso, di essere vere e proprie statue a tutto tondo, che emergono
dalla lunetta marcatamente profonda. La stella si distingue perché è un elemento
di recupero, proveniente da un blocco di marmo più antico come dimostrano le
tracce di un'antica epigrafe sul retro.
Difficile una esatta datazione del gruppo. L'abbazia è stata completamente
ricostruita fra il 1178 e il 1180, ed è perciò ipotizzabile che le sculture siano entrate
a far parte del portale nei primissimi anni del XIII secolo.
IL CAMPANILE
Il campanile, in mattoni nel tipico colore rosso forlivese, è posto sul lato destro
della chiesa (per chi guarda), isolato rispetto alla struttura dell'edificio. La pianta
è di forma quadrata e poggia su cosiddetto dado, una sorta di piedistallo in
pietra sul quale si eleva l'intera struttura del campanile. Il dado, di 9,20 metri di
lato, era un tempo più alto, nel senso che ne era visibile una porzione maggiore:
con il passare dei secoli, però, le varie pavimentazioni della piazza che si sono
succedute hanno contribuito a sotterrarlo parzialmente. La struttura vera e
propria del campanile è impostata sul dado circa quattro centimetri all'interno
del suo perimetro.
IL PORTONE
Il portale è costituito da sottili colonne di marmo chiaro, finemente scolpite, due delle
quali, tortili, non giungono fino a terra ma sono completate, nelle medesime forme, da
laterizio. Le colonne proseguono verso l'alto e circondano la lunetta, contenente il
pregevole complesso scultoreo raffigurante il Sogno e adorazione dei Magi.
L'attribuzione, incerta fino a pochi decenni fa, ha infine chiamato in causa il Maestro dei
Mesi di Ferrara, che probabilmente lo scolpì nei primi anni del Duecento.
I battenti del portale in legno, intagliato e dipinto. Sono entrambi suddivisi in più riquadri,
nei quali sono applicate alcune formelle, una delle quali reca la data 1651 e che
corrisponde, probabilmente, all'anno di realizzazione dell'opera. La parte superiore è
fissa, suddivisa in due sezioni di forma rettangolare, ognuna contenente piccole cornici
nelle quali si distinguono alcune immagini di santi in rilievo: quello di sinistra, quasi
sicuramente, raffigura San Mercuriale, mentre l'altra immagine sembra rappresentare
Santo Stefano.

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