(esempio dell’operaio a cui vengono pagate solo le prime 6 ore e non tutte 12)
Marx dice che non è una questione di cattiveria e sentimenti personali, ma è una
questione di sistema: chi riesce a ridurre le economie di scala al massimo, riesce ad
essere competitivo, chi non riesce a ridurre il costo del lavoro il più possibile non è
competitivo. Quindi nel sistema capitalista, ciò che detta le regole è la struttura del
sistema, non la bontà d’animo degli imprenditori. La struttura del capitalismo
costringe i padroni a rapportarsi in questo modo con gli operai—>pagarli il minimo
possibile. Non possono pagarli di più perché senno chiuderebbero, non possono
neanche pagarli di meno. —>legge bronzea dei salari
Quindi, il guadagno dell’operaio non dipende da quanto l’operaio produce.
Le altre sei ore che non vengono pagate all’operaio costituiscono il pluslavoro: parte
della giornata dell’operaio che eccede il lavoro salariato. Il plus valore è il valore
prodotto dal lavoro dell’operaio che non viene riconosciuto sotto forma di salario.
Le seconde dei ore l’operaio produce un valore, solo che invece che darlo a lui,
l’imprenditore lo intasca per se.
Ciò che il padrone intasca, forma il capitale. Si divide in 2 parti: Capitale costante,
Capitale variabile.
MDM1
cioè, si produce una merce (M) per il suo valore di scambio, lo si scambia con una
quantità di denaro (D) che mi permette di comprare un’altra merce (M1), il cui
valore è equivalente in termini di lavoro sociale che è stato necessario per produrla.
Questo è il mondo pre-capitalista.
Cosa succede nel mondo capitalista?
DMD1
Quando l’uomo pensa a Dio, pensa ad una cosa che si è immaginato: alienazione.
Oppio nel senso che mi fa vedere cose che non ci sono “Dio”.
Ma sopratutto oppio come lenitivo, analgesico: ti permette di sopportare la
sofferenza che altrimenti non sopporteresti, perché?
Esempio: sono sfigato, nato da una famiglia poverissima, ma la religione dice che in
realtà sei fortunato: “più soffri in questa vita più sarai beato nel regno dei cieli”.
Questa ovviamente, dice Marx che è una balla.
A cosa serve dunque la religione? Serve a sopportare ciò che non riusciresti a
sopportare tramite l’oppio, religione.
Questo testo tanto breve quanto denso fu scritto da Marx nel marzo del 1845.
Rimase tuttavia a lungo inedito finchè non fu pubblicato nella Neue Zeit (1886) da
Engels che lo riprodusse in appendice al suo Ludwig Feuerbach e il punto di approdo
della filosofia classica tedesca (1888).
I
Il difetto principale di ogni materialismo fino ad oggi, compreso quello di Feuerbach,
è che l'oggetto, il reale, il sensibile è concepito solo sotto la forma di oggetto o di
intuizione; ma non come attività umana sensibile, come attività pratica, non
soggettivamente. E' accaduto quindi che il lato attivo è stato sviluppato
dall'idealismo in contrasto col materialismo, ma solo in modo astratto, poiché
naturalmente l'idealismo ignora l'attività reale, sensibile come tale. Feuerbach vuole
oggetti sensibili realmente distinti dagli oggetti del pensiero; ma egli non concepisce
l'attività umana stessa come attività oggettiva. Perciò nell'Essenza del cristianesimo
egli considera come schiettamente umano solo il modo di procedere teorico,
mentre la pratica è concepita e fissata da lui soltanto nella sua raffigurazione
sordidamente giudaica. Pertanto egli non concepisce l'importanza dell'attività
"rivoluzionaria", dell'attività pratico-critica.
SPIEGAZIONE:
Termine he esprime il concetto di oggetto: Gegenstand—> il termine “oggetto”
come Gegenstand indica la contrapposizione tra l’oggetto e il soggetto; ciò contro
cui mi vado a scontrare.
Io posso rapportarmi al mondo di cose, come ad un oggetto contro il quale mi vado
a scontrare, se per esempio questo oggetto è il capitale.
Marx dice che “proletari” sono coloro che vengono al mondo privi dei mezzi di
produzione, cioè non hanno nient’altro che il proprio corpo come forza lavoro. La
loro unica ricchezza è la “prole”, i loro figli. Nella società contemporanea che è
quella capitalista, qual’è l’unica possibilità che i proletari hanno di procurarsi una
ricchezza? Vendere il proprio corpo ai padroni come forza lavoro.
Marx dice: I socialisti degli inizi del secolo sono utopisti—> favoleggiano di un
mondo in cui sarebbe bello che gli imprenditori fossero meno sfruttatori e più
filantropi, e creassero una società nella quale l’uomo fosse meno infelice.
Marx dice che non è questione di capitalisti cattivi, ma la questione è il sistema: nel
momento in cui c’è crisi, il capitalista che non sfrutta l’operaio al massimo
soccombe.
Il capitalismo non è questione di bontà di cuore o di cattiveria dei padroni, ma è un
meccanismo che costringe gli imprenditori a pagare gli operai il meno possibile.
Il minimo indispensabile alla loro sopravvivenza—>salario minimo.
Siccome il salario è minimo per la sopravvivenza, non succederà mai che il proletario
possa avere in mano gli strumenti di produzione per diventare imprenditore per
proprio conto.
L’idea di oggetto come “Gegenstand” indica proprio ciò contro cui vado a
scontrarmi, a contrappormi dialetticamente.
Il primo limite del materialismo è riconoscere che il mondo in cui viviamo, che è un
mondo di merci, è il mondo prodotto del nostro lavoro. Quindi quel mondo contro
cui in qualche modo ci
andiamo a scontrare in realtà è il nostro mondo, è nostro lavoro che l’ha prodotto,
solo che quel lavoro ci è stato portato via secondo la teoria del gius valore.
Il mondo delle merci è stato sviluppato dall’idealismo in contrasto con il
materialismo: l’idealismo che fa il contrario di ciò che si deve fare, perché crede che
reale sia l’idea e che l’idea abbia prodotto questo mondo, mentre è vero il contrario.
Gli idealisti credono che il nostro mondo serva soltanto perché l’assoluto torni a se
stesso. Questo mondo invece è la realtà.
•Marxiano è ciò che si riferisce direttamente a Marx
•Marxista è ciò che si riferisce alla filosofia di Marx e continua per proprio
conto divenendo una corrente (Lenin)
Il lavoro diventa una merce che viene comperata per il suo valore di scambio e
utilizzata per il suo valore d’uso.
Sovrastruttura e ideologia
Ciò che si costruisce attorno alla struttura. (Struttura=bau)
(Sovrastruttura=Überbau)
1)La struttura esprime l’essenza della realtà. Il mondo dell’uomo è il mondo in cui
l’uomo attraverso il lavoro ricava le risorse per vivere. L’economia politica spiega in
che modo il prodotto del lavoro viene distribuito in modo diseguale.
2)La sovrastruttura costruisce un’immagine delle cose che è diversa da ciò che esse
sono realmente: è ciò che serve per mascherare l’essenza dei rapporti economici-
sociali per evitare la rivolta, per esempio:
La religione è un elemento tipicamente sovrastrutturale perché funzionale al
mantenimento dei rapporti sociali.
L’ideologia è il vestito con cui rivestiamo delle cose per farle apparire diverse da
quello che sono. La sovrastruttura crea un rivestimento ideologico che ci fa vedere
le cose diverse da come sono, così da accettare ciò che in realtà sarebbe
insostenibile e condurrebbe quindi alla rivolta sociale.
Far sembrare che la società sia il contrario di quello che è (romanzo=borghesia)
Questa classe sfruttata non può non portare la classe operaia all’autocoscienza.
La classe operaia ci arriva guidata dagli intellettuali di partito, Elite rivoluzionaria.
Quando tutti gli operai saranno pienamente autocoscienti inevitabilmente si avrà
la rivoluzione, perché saranno consapevoli della loro situazione.
2. Ragioni intrinseche alla struttura del capitalismo=
pv:c+v
Se al numeratore poniamo il plus valore e al denominatore poniamo il capitale
variabile, cioè i salari, otteniamo un rapporto che è costante.
Se noi dobbiamo essere competitivi sul mercato, non possiamo puntare soltanto
sull’investimento sotto forma di capitale variabile, perché l’aumento del plus
valore è direttamente proporzionale all’aumento dei salari.
Siccome quel rapporto esprime il tasso di sfruttamento, bisogna immaginare che
quegli imprenditori paghino i dipendenti il minimo necessario.
La riforma si può introdurre il capitale costante: quello investito nei macchinari ( I
macchinari nuovi su cui investo sono più efficienti).
L’aumento del profitto non è proporzionale all’aumento dell’investimento:
I padroni continueranno a guadagnare, ma per poter guadagnare dovranno
investire di più in vista di un guadagno che in proporzione sarà di meno.
Ad un certo punto arriverò al limite in cui il rapporto tra il rischio
dell’investimento e la prospettiva del guadagno sarà tale che non investirò più
(non mi converrà più
investire).
Sovrapproduzione
È una crisi strutturale a cui il sistema è stato sottoposto in maniera ciclica: il sistema
capitalista deve pagare i lavoratori il meno possibile e quindi significa che i lavoratori
vedranno crescere il costo delle merci più di quanto crescano effettivamente i loro salari.
Ci sarà quindi un eccesso di produzione delle merci che non avrà più sbocchi nel mercato,
quindi sarebbe un capitale perduto.
Colonialismo-imperialismo
Le colonie non sono solo produttrici di merci a basso costo ma diventano serbatoi di
mercato.