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Leopardi

-Nasce a Recanati, piccola cittadina delle Marche (zona fuori dai grandi contesti e luoghi di
scambio culturale).
-famiglia nobile e altolocata.
-madre molto rigida.
-il padre aveva una libreria molto fornita, soprattutto testi classici.
-inizia a studiare con un prof privato, poi studia da autodidatta, grazie alla biblioteca del
padre.
-entra in contatto, epistolarmente,fin da giovane con Pietro Giordani, uomo di cultura, che lo
spinge a valorizzare se stesso, questa sua sensibilità e a visitare Roma.
-cerca di scappare e andare a Roma ma viene fermato dal padre.
-Poi dopo un po’ va a Roma ma rimane deluso, soprattutto dal mondo della cultura che
ritiene corrotto, senza i valori che lui riscontrava nei libri. Deluso sia da quello che vede che
percepisce.
-soffre spesso per amori.
-fin da bambino traduce i classici. E scrive su queste opere.
-prevalentemente è poeta, ma poi in un periodo della sua vita-aridità poetica- decide di non
scrivere più poesie, come se si fosse inaridita la sua vena poetica e scrive testi di prosa:
le operette morali
Racconti in cui, attraverso vari personaggi (esistiti o mitologici o di fantasia),
vengono fuori riflessioni sulla vita, sull’uomo, sulla felicità dell’uomo, sulla
centralità dell’uomo nell’universo.

Dialogo folletto e uomo:


Si ritrovano a parlare dell’uomo che si estinto ma la natura va avanti=
l’uomo pensa che tutto dipendi da lui quando in realtà non è così.

Dopo l'aridità poetica ritorna a produrre poesia e ritorna nella sua cittadina.

-Nelle sue ultime opere riflette sul rapporto tra gli uomini e da delle soluzioni
Aspasia
-poesie a se stesso-ciclo di aspasia, donna che lo ha ferito- donna che riprende dalla cultura
classica

Zibaldone
Diario, raccolta di pensieri che lui fa nel corso della sua vita: note, riflessioni su vari
temi=viene fuori la sua personalità e il suo pensiero.

Qui parla della felicità, che lui poi chiama piacere:


Lo identifica in due opzioni:
-cessazione di dolore: il piacere di ritrovare la serenità;
Es.poesia: La quiete dopo la tempesta
-attesa del piacere stesso:
Es.poesia: il sabato del villaggio: descrive il sabato(i bambini che vanno a
giocare in piazza, la ragazza che prepara la collana di fiori, la vecchietta parla
con le vicine e ricorda quando faceva lei le ghirlande di fiori) poi è sera, il
fabbro continua a lavorare per finire e per godersi la festa l’indomani e non
aver lavoro da fare.
Questo è il momento più bello, l’attesa. Poi l’indomani, nel momento che in
realtà è di felicità, tutti pensano al fatto che finirà la giornata.

-gli ultimi anni li passa in un paesino, essendoci il colera.


-muore a napoli

Filosofia(per modo di dire)


-parte dal presupposto che l’uomo sia infelice, nel senso che non riesce a trovare il punto
della suo appagamento, a causa della civilizzazione che porta l’uomo a non potersi
realizzare. Pensa che la natura venga in aiuto all’uomo non perché risolva la felicità ma
perché offre delle illusioni che consentono all’uomo di resistere e affrontare determinate
cose (es. amore).
Fase del pessimismo storico: pessimismo inteso come realista;storico perché attribuisce
l’infelicità alla storia, alla civilizzazione.

Fase pessimismo cosmico


Non colpa dell’uomo ma dipende dalla natura stessa, che prima era benigna e ora diventa
matrigna: la causa di tutto perché crea l’uomo come un essere che naturalmente,
istintivamente tende alla felicità, ma la stessa natura che crea l’uomo con questo istinto fa in
modo che i piaceri che l’uomo può possedere siano limitati nel tempo. Il piacere assoluto, la
felicità vera è irraggiungibile.

GINESTRA (cespugli con fiorellini gialli piccoli, molto profumati che crescono in posti di
montagna).
Esalta questo fiore perché con la sua umiltà si piega all’arrivo dellalava ad esempio. E con il
suo colore e profumo continua ad abbellire il luogo.

Qui continua la sua riflessione sul senso della vita.


Social catena: una solidarietà tra tutti gli uomini che consente all’uomo di affrontare una vita
siffatta e la dignità della consapevolezza= l’intellettuale al compito di divulgare il suo
pensiero.

Riferimenti sarcastici con sarcasmo o ed ironia sul progresso e sulla percezione che
avevano gli uomini sul progresso stesso.
Riflette sul fatto che questo progresso in realtà non sia tale ma un retrocedere. Fa
riferimento

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