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Romeo

il Lato Poetico della Vita

Prefazione
Il Lato Poetico della Vita costituito da sensazioni, la vita scorre, fatta di piccole cose che si susseguono e si sovrappongono, ognuno ha la sua storia, che vive dalla sua parte, anche se in contrasto con la nostra la vive nella stessa maniera, con gioie, emozioni e sofferenze. In questo libro di pensieri, osservazioni e poesie tutto si alterna, scrivendo e poetando quando le semplici parole non bastano per spiegare l'emozione . Il pensiero puro libero, l'espressione di sentimenti, conoscenza e di cultura, un fatto personale che non va mai interpretato come una posizione di parte, trasversale a tutte le ideologie, quello che si vede per la strada camminando tutti i giorni e riflettendo quando si leggono i giornali o si sente chi ha troppe cose da dire e poco tempo per ascoltare.
Roberto iorgi

La !pezia "" iugno #$"#

Roberto iorgi

alias

Romeo

La gentilezza delle parole crea fiducia. La gentilezza di pensieri crea profondit. La gentilezza nel donare crea amore. (Lao-Tzu)
filosofo cinese taoista

Perch Romeo? %uando mi dilettavo in trasmissioni radio amatoriali, era abitudine diffusa di chiamarsi con un ni& o con la sigla del proprio nome, per meglio farsi capire nelle comunicazioni disturbate si usava un linguaggio particolare usato ancora oggi in aeronautica, la R diventava Romeo e la era olf, il mio nome si era trasformato in Romeo olf, gli amici alla radio lo hanno abbreviato semplicemente in Romeo, mi piaceva, rispecchiava la mia anima romantica e cos' rimasto.

Scrivere, perch farlo?


(o letto molte volte da diverse parti la solita frase, perch) uno scrive, suona o dipinge in modo irrinunciabile, una continua ossessione nel chiudersi su di un pezzo di carta escludendosi dal circostante* Perch) nonostante gli sforzi, molti che vorrebbero farlo di scelta, con tempo mezzi e passione non vanno avanti, mentre altri, nella loro povert+ ed abbandono, senza nessuna scuola e senza volerlo essere riescono a scalare le vette ed alcuni ad imporre uno stile di cultura nuovo nel mondo*
L'opera dellartista Naf espressione di una creativit che non collocabile all'interno di correnti artistiche o di pensiero precedentemente dettate, segue un proprio istinto, viaggia con la poesia senza seguire dettami tecnici o filosofici delle correnti artistiche di moda, il pittore Naf dipinge per se, esprime una visione realistica e poetica, dando libero sfogo alla fantasia ed accentuando le forme e la realt Nel Naif incontriamo la fusione fra poesia e pittura, il lato poetico del pittore immagina forme, colori e distorsioni per raccontare !ualcosa all'anima

Antonio Ligabue

,ia figlia fece un'osservazione su un suo blog, descriveva alcuni momenti della sua vita, aveva

imparato a disegnare perch) quando bambina tutte le sere mi vedeva dipingere, era rimasta condizionata da una certa atmosfera familiare alla quale si erano in seguito aggiunti altri fattori emotivi che l'hanno portata ad essere oggi una brava disegnatrice. Leggendo mi posi seriamente la stessa domanda, perch) dipingevo e scrivevo, quando ero bambino, nessuno mi aveva ispirato all'arte, nella mia famiglia regnava il senso pratico, disegnare o scrivere era una perdita di tempo, una cosa da poveracci, la guida era imperativa, -...........studia se non vuoi andare a tirare il carretto come un somaro, gli artisti sono tutti morti poveri e pazzi.. (o dovuto pensare molto, ogni volta arretravo nel tempo, ma non trovavo mai la risposta, una notte d'insonnia mi port/ alla soluzione, un'esperienza rimossa, dimenticata nel tempo, improvvisa era davanti, come in un film mi rivedevo bambino, seduto ad un grande tavolo scuro con i piedi che penzolavano senza toccare terra, a forza dovevo fare i compiti, senza un motivo logico, senza un gioco, senza niente da comprendere, non riuscivo a farli ed i miei genitori a turno mi sgridavano continuamente, in silenzio piansi, le lacrime caddero sul foglio e sciolsero l'inchiostro, passai lentamente il dito per asciugarle, ma loro tracciavano dei disegni, ne lasciai cadere altre ed aggiunsi altro inchiostro dal pennino ritratto lentamente dal calamaio, delle immagini prendevano forma ed avanzavano fra le righe del quaderno senza

fermarsi, non erano confinate fra le doppie righe come le parole, erano libere di correre dove volevano. In quel momento tutto si chiuse, le urla erano lontane, mi sentivo solo in un posto piacevole, non sentivo gli insulti di mio padre e di mia madre, cominciai a vedere immagini che non c'erano, bellissime, sorridevo, il disegno si ingrandiva ed altre forme si aggiungevano, le vedevo in quel nuovo mondo e cercavo di riprodurle attentamente per quel che potevo con quella piccola mano inesperta. Il quaderno ora era diverso, aveva perso quel carattere austero, me lo tolsero, mi mandarono a forza in camera per punizione, non mi importava, avevo avuto una esperienza bellissima, da bambino ero entrato in un mondo incantato, in quel mondo che da sempre accoglie tutti i bambini tristi per farli sorridere. 0utte le volte che mi sentivo solo o ero triste mi mettevo a disegnare o a dipingere, a "$ anni conobbi un altro bambino che anche lui disegnava, andavo a casa sua il pomeriggio e si dipingeva insieme, anche lui si sentiva molto solo, i genitori non lo volevano in casa e lui viveva obbligato dai nonni. 1 "" anni un negoziante mi vide passare mentre tornavo a casa con un dipinto in mano, mi ferm/ e mi convinse a vendere per "$.$$$ lire, a quei tempi non avevo mai posseduto una banconota cos' grande, ricevevo una paghetta settimanale di 2$$ lire. 3orsi felice a casa con quella banconota stretta nella mano, mi voltai e vidi il commerciante felice con il

mio quadro in mano, un gattino che giocava con un gomitolo di lana, lo faceva vedere ad altri suoi amici, facendo gesti sopra con la mano come per seguire le linee tracciate. In seguito ai disegni aggiungevo delle piccole frasi, inserite nella grafica stessa, con il tempo diventarono pensieri ed infine poesie, oggi non dipingo pi4, la vita ha spento la mia anima ed i miei colori abbandonati in una scatola di legno si sono asciugati per sempre. Ricordo sempre il mio ultimo quadro fatto in una notte, in una sfida artistica promossa dalla birreria che frequentavo, erano passati molti anni che non dipingevo, un pittore mi convinse a partecipare, mi pass/ la sua materia perch) come disse, avevo uno sguardo che lo ispirava, all'alba il quadro era finito ed andai a dormire su una panca di legno, mi svegliarono per dirmi che avevo vinto, la vendita del quadro fu una vera asta a distanza, ma io non dipinsi mai pi4. 5ggi scrivo quando la testa non si ferma, devo farlo per non impazzire, vivo in quel mondo che ho scoperto da bambino, un mondo dove gli altri non riescono ad entrare, guardo il mondo esterno con disinteresse, dovere ed apatia si fondono. %uando esprimo certi concetti, nessuno mi comprende, soltanto gli altri artisti mi capiscono senza dover spiegare loro niente, anche loro hanno un mondo parallelo dove vivere quando l'aria diventa irrespirabile, per altre vie hanno raggiunto la loro nuova dimensione, in comune tutti hanno soltanto un

momento di profonda tristezza e la voglia di comunicare cose che non possono o non vogliono spiegare. Romeo

Un Naif fra futurismo e romanticismo


........... ogliamo liberare !uesto paese dalla sua fetida cancrena di professori" d#arc$eologi" di ciceroni e d#anti!uari. %i per troppo tempo l#&talia ' stata un mercato di rigattieri. (oi ogliamo liberarla dagli innumere oli musei c$e la coprono tutta di cimiteri.

(Filippo Tommaso Marinetti)

Il lato poetico della vita parte integrante della vita stessa, l'insieme di pensieri e di sensazioni che ci accompagnano nella nostra corsa verso momenti sconosciuti, il momento in cui ci fermiamo smarriti in cerca di un attimo di riposo, la poesia il ricordo che ci raggiunge quando attendiamo seduti su una sedia il nostro turno, quando sentiamo il bisogno irrefrenabile di fermare la macchina durante un viaggio per osservare i colori di un tramonto o lo

scintillare del mare, la poesia quando cominci ad immaginare, quando riesci a sentire tue le sensazioni di un altro che stai osservando. La poesia pi4 bella quando ti fermi a guardare la tua donna intensamente e provi il bisogno irrefrenabile di baciarla come se fosse la prima volta, prenderla per mano per poi rivivere quel momento lontano di quando si era solo fidanzati, prolungare dei secondi nel tempo come se fossero anni. La mia poesia futurista e romantica, semplice e piena di colori come il naif, non si perde dietro agli infiniti sospiri, ai pianti impetuosi come fiumi a cui come invitati partecipano alberi e montagne, la poesia a momenti dolce, a momenti crudele e violenta, sbatte in faccia la realt+ per poi sfumare nel mondo circostante, dimentica dell'accaduto. %ui non troverete le formichine che cullano i loro bambini e portano fuori i loro morti, sono tutte bruciate sul ciocco, come non troverete l'interminabile sequenza di parole tronfie e di paragoni allucinanti ai quali siamo giocoforza abituati dalla casta poetica, dalla penna non usciranno fiumi di sangue e le ali di Icaro non raggiungeranno mai il sole, chi ha il cuore spezzato muore, non continua a scrivere, la mia una poesia semplice, diretta e comprensibile, l'ode alla natura ed al ragionamento, l'attenzione al futuro, il sentimento soppresso che cerca di farsi strada, la felicit+ e la meditazione si sostituiscono ai dolori ed il ragionamento alla speranza.

1nche quando la poesia celebra il dolore lo fa per conoscenza e non per compatimento, indica quello che per ipocrisia facciamo finta di non vedere, la gioia il fine ultimo e spesso si manifesta dove pensi non sia accessibile, bella e non costa nulla. La poesia passa da sentieri non esplorati, chi viaggia per i mondi li descrive, come li vede e come gli altri possono comprendere ci/ a cui non potranno mai dare un nome dubitando della loro esistenza. Il centro di tutto resta sempre l'amore e la donna che per sua natura lo infonde, alla donna dedico il libro, come segno di ammirazione per la sua opera e per il suo continuo sacrificio, ma l'amore si estende, occhi, corpo e mente si integrano con il cuore poetico. L'amore universale, noi viviamo al suo interno, ma qualcosa ci stato segretamente dedicato, come se fosse stato scritto soltanto per noi, per accompagnarci nell'esistenza, il destino ci metter+ a conoscenza di fatti drammatici che coinvolgono chi non ci vicino. Verserai una lacrima per chi non hai mai conosciuto, che per mistero chiede un briciolo del tuo amore, la riflessione saperlo riconoscere e riconoscere la poesia con cui si presenta, un lato poetico che fa parte integrante di noi e della nostra vita, saperlo cogliere la felicit+, quella luce accecante che dissolve il buio della solitudine. Romeo

Guarda la mia mano


..............%entilmente ti porgo la mia mano per guidarti nel mio mondo d#amor e di poesia" come )irgilio ti sar* guida" per non far delle poesie lapidi di un lungo e lugubre cimitero e far luce su ci* c$e piace e sia in ombra.
+rendila" la stringer* delicatamente" perc$, non i sia inciampo" seguimi per le alli" le montagne ed i mari" iaggerai nella luce e nell#oscuro" i rai le gioie e l#incanto" ma non sar lesinato il dolore c$e tutti ci accompagna in !uesta effimera ita. A oi c$e mi c$iederete cosa mi leg$i a !uesto in isibile ed etereo mondo risponder*.............. )oglio dipingere la realt" nel suo mondo" a olta in un elo magico di mistero e di romantico. Accendere una luce su tutto !uello c$e ignoriamo per indifferenza e fa soffrire solo c$i ' debole o sensibile. )oglio scardinare i lucc$etti e le catene c$e serrano i cuori e trascinarli nudi sulla piazza perc$, edano si sazino di ere emozioni.

IL BARATRO
.

Quanto arduo l' equilibrio sul ponte sospeso fra realt ed illusione, per l' animo d' artista pavido del baratro, c e sospeso nell' effimero d' una impalpabile vita, affronta! (Romeo) &l .aratro ' anc$e lo /tige c$e do remo attra ersare ogni olta c$e entriamo ed usciamo dal mondo magico dell#Arte" perc$, non solo ' difficile entrare" lo ' anc$e l#uscirne e riuscire a reindossare le proprie esti abbandonate all#esterno" molti restano

prigionieri del loro personaggio e non riescono pi0 a tornare nel mondo materiale.

Il fiore di ciliegio 6sa&ura7 uno dei simboli classici del iappone dal periodo (eian 689:;""<27, quando arriva la primavera, nella festa di $anami celebrato da tutti i giapponesi per la bellezza effimera del fior di ciliegio, tutti si siedono sotto gli alberi ed osservano con commozione come i petali cadono dall=albero, trasportati dalla brezza primaverile, un modo poetico ed anche malinconico per ricordare che ogni vita anche se ha avuto bellezza e splendore destinata a finire anche se giovane. Il !amurai meditava sempre sotto i fiori bianchi del

ciliegio per essere impassibile quando la morte lo avesse raggiunto.

iori di cilie!io
>a tempo sulla montagna se n' andata via la neve, il candido lucente manto, dono d'Inverno si sciolto al sole e se n' andato in un fresco e lucente ruscello, gi4, dagli scoscesi pendii, rumoreggiando fra le rocce ha raggiunto il placido fiume che si snoda nella valle, dove, dopo l'ultimo ponte lento va a fondersi nel mare. Puntata d'azzurro e di giallo, come gocce di sole e di cielo, l'erba invita a festeggiare l'opera compiuta di Primavera, i ciliegi dai rami fioriti ricordano i pallidi fiocchi di neve che poggiavano sulle scarne dita degli alberi neri e spogli. 5perose ovunque ronzano le api felici del vicino alveare impazzite dal profumo che pervade l'aria di primavera. ?iori di ciliegio, candida e trasparente veste che nulla cela della bellezza della nuova montagna, lasciando intravedere prati e cime marmoree, l'azzurro golfo di balene e dei poeti. ?ra i fiori appare la sbiadita e lontana 3apraia nell'aere tersa@ delicati petali, che ricordano la tua vellutata e candida pelle che osservavo la mattina quando lasciavi cadere il lenzuolo. (Romeo)

Visioni e profumi di Primavera

Aon so se sia il profumo della primavera o se sia il caldo tepore diffuso sulla pelle ma guardar donna oggi m'annebbia la mente. Aon so che cosa accada alla testa veramente ma l'ancheggiar delle fanciulle leggere e belle muove in me arcadica e dionisiaca chimera. Prova che non per caso, ma da infinita sapienza nascer non potea si candida grazia e bellezza compagna di profumi e della rinnovata iridica flora. !ia ch'ella agiti una fluente chioma, aurea o mora, o il passo che da silvestre dama marca con certezza, la vita vuota se natura di tal leggiadria saria senza. (Romeo)

La Poesia della Natura


La Aatura corre danzando felice in una spirale, ogni giro riperpetua se stessa ritrovandosi un passo avanti nel tempo, nel suo giro di danza sbocciano i fiori, cade la pioggia, maturano i frutti, il sole riscalda la terra, le foglie ingialliscono e sono portate via dal vento, la neve cade formando un candido tappeto dove rimangono impresse le lievi orme della splendida dea. 5gni cosa ha la sua importanza, nessuna potrebbe realizzarsi senza le altre ed il mondo senza il gentile apporto sarebbe un deserto triste e spoglio. La bellezza consiste nell'insieme di tante piccolissime altre cose e le migliori immagini si formano proprio quando gli elementi che le formano sono semplici ed infinitamente piccoli basta pensare ai colori di un tramonto, dovuti a microscopici granelli di polvere, alle nubi composte da gocce d'acqua infinitesimali. Il verde dei prati costituito da infiniti fili d'erba, tutte le piccole cose concorrono nei meravigliosi quadri, ma noi le ignoriamo, le calpestiamo convinti che le piccole cose non abbiano la minima importanza. La poesia sa esaltare anche le piccole cose, la poesia esplora anche quei mondi che tutti i giorni vediamo, ma che per nostra ignoranza non diamo loro nessuna importanza.

Goccia
>al ciel di cupo colore, goccia che d'alto scende dall'aere fino al mare, cullata dolce, nel vento felice va, pel mondo, goccia che corre veloce sulla roccia pendente cercando il gaio torrente fin al mar dalla foce chiaro fresco e giocondo. 0ante, ancor pi4 di cento gocce per l'erba verde bagnare dar color al fior che splende perch) al giusto cor infonda amore. (Romeo)

La poesia della Pio!!ia Pensiamo alla pioggia come a una cosa noiosa, un qualcosa che ci obbliga a stare chiusi in casa, che limita le nostre azioni. !pesso i poeti hanno associato alla pioggia le lacrime, come se fosse un segno di sola sofferenza, il cielo che piange e si dispera, no, la pioggia vita e speranza. >i fatto siamo incapaci di percepire che la pioggia fonte di vita, senza di essa tutto sulla terra morirebbe, il nostro corpo fatto anche di gocce di pioggia, come gocce di pioggia sono parole dell'anima, piangiamo per tristezza e per felicit+, sono due gocce di pioggia che donano quella luce romantica agli occhi, sono gocce di pioggia le cose che passano nella nostra vita lasciando un rigo che il sole dell'amore asciugher+, sono gocce di pioggia il sudore di chi lavora per poter dare vita alla sua famiglia.

Pio!!ia
3ade veloce la pioggia tamburellando alla finestra per richiamare l'attenzione di chi avvezzo al sole. 3ade scivolando dolcemente sul vetro appannato come le lacrime di gioia che rigarono il tuo rosato volto, di quando finita la tempesta uscirono dai tuoi occhi come segno d'incorruttibile amore. (Romeo)

"l dono dell#amore


Bsiste l'amore fra gli animali o soltanto una delle prerogative umane* 1pparentemente dovrebbe essere proporzionale al grado evolutivo della specie, o dalla dimensione del suo cervello, ma i fatti sembrano darci torto, l'amore fra i mammiferi spesso limitato ai soli figli e soltanto fino allo svezzamento, fanno eccezione alcuni fra i primati e gli elefanti, i canidi liberi hanno un amore corporativo di branco, altri domestici collegano la nostra presenza al cibo e pari passo alla cura parentale, ma ci sono delle eccezioni a dir poco

interessanti, eccezioni che si tramandano nella poesia. Il lupo, il panda ed il tasso, fra i mammiferi, fra i cetacei, in particolare le orche e i delfinidi, hanno un vero e proprio attaccamento per la compagna che possiamo definire amore eterno, come esiste negli uccelli fra i pinguini, le rondini, le aquile e le sule, fra i pesci accade qualcosa di simile, noto il pesce spada che se vede la campagna catturata dai pescatori si avvicina per farsi uccidere pure lui. In alcuni animali la volont+ di essere totalmente attaccati al compagno cos' forte che in caso di morte di uno dei due, l'altro o non ha pi4 legami o si lascia morire o cerca di farsi uccidere al posto dell'amato e in caso d'insuccesso, cerca immediatamente la morte suicidandosi. Possiamo quindi pensare che molti animali amano pi4 di noi e sinceramente, rispettano sempre il compagno mentre altri sono infinitamente egoisti o disinteressati, come nel caso del cuculo, che oltre a non avere un giorno d'amore, la femmina quando depone le uova lo fa nel nido di un altro uccello che si prender+ cura dei suoi piccoli in vece sua@ l'amore un dono, qualcuno lo ha avuto, altri no. Romeo

La Poesia ha due aspetti, uno chiuso e profondo dove si medita e si soffre in silenzio ed uno aperto a tutti, dove si trascrivono i sentimenti corredandoli di immagini che soltanto chi ha un cuor gentile pu/ vedere. Lu pisci spada, una vecchia canzone di >omenico ,odugno cantata in siciliano, il testo bellissimo, pieno di sentimenti di amore e di poesia, dimenticato dai pi4, lo ripropongo perch) una poesia di quella forza non deve essere dimenticata.

$omenico %odu!no
U P"S&" SP'$'

Spadara
(di $. %odu!no)

$da# *, dda# *, lu vitti, lu vitti, lu vitti, pi!lia la fiocina, uccidilu, uccidilu, uccidilu, uccidilu, ahhh+ , pi!liaru la fimminedda, drittu drittu #n tra lu cori, e chian!ia di duluri ohi ohi ohi ahiai.

, la varca la strascinava e lu san!u ci curriva, e lu masculu chian!iva, ohi ohi ohi ahiai. , lu masculu paria #mpazzutu... ... cci dicia -.edda mia nun chian!iri, /edda mia nun chian!iri dimmi a tia chi haiu afari-. Rispunnia la fimminedda, cu nu filu, filu e vuci0 -Scappa, scappa amuri miu, ca sinn1 t#accidinu+No#, no#, no#, no#, no#, amuri miu, si tu mori vo!liu muriri #nsemi a tia, si tu# mori amuri miu vo!liu muriri. &u un sartu si truvau cu issa cucchiu cucchiu, cori a cori e accuss2 finiu l#amuri di du# pisci sfurtunati. (Grida dei pescatori) $da# *, dda# *, lu vitti lu vitti, lu vitti, c#* puro lu masculu, pi!lia la fiocina, uccidilu, uccidilu, uccidilu, ahhh+ &hista * la storia... d#un pisci spada... ... storia d#amuri.

"l Valore Spirituale delle altre &reature

Aoi pensiamo agli animali come ad un qualcosa che sia a nostra disposizione, sulle !critture scritto chiaramente, sono a disposizione dell'umanit+. ,a cosa si cela in quelle poche parole sfuggenti che hanno portato a mille male interpretazioni@ mettere un qualcosa a disposizione, non indica mai di poterla distruggere, neanche dispregiarla, avere qualcosa a disposizione indica una profonda consapevolezza ed una grande responsabilit+ per il bene affidato. li animali si sono adeguati alla natura, l'uomo ha adeguato la natura a se stesso dimenticandosi che anche qualcun altro ci viveva e adesso sta morendo per sua colpa, ma la natura sconvolta un triste giorno far+ male anche a colui che l'ha ripetutamente

violentata. Il 3antico delle 3reature un testo dalle molteplici valenze, il pi4 antico della letteratura italiana ed anche i primo che eleva gli animali, le piante e le cose a dono divino per la loro purezza, un dono che contiene ancora l'essenza del 3reatore.

&antico delle creature


Laudato sie, mi' !ignore cum tucte le 0ue creature, spetialmente messor lo frate !ole, lo qual iorno, et allumini noi per lui. Bt ellu bellu e radiante cum grande splendoreC de 0e, 1ltissimo, porta significatione. Laudato si', mi !ignore, per sora Luna e le stelleC in celu l'+i formate clarite et pretiose et belle. Laudato si', mi' !ignore, per frate Vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale, a le 0ue creature d+i sustentamento. Laudato si', mi !ignore, per sor'1cqua. la quale multo utile et humile et pretiosa et casta. Laudato si', mi !ignore, per frate ?ocu, per lo quale ennallumini la nocteC

ed ello bello et iocundo et robustoso et forte. Laudato si', mi !ignore, per sora nostra matre 0erra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti fior et herba. Laudato si', mi !ignore, per quelli che perdonano per lo 0uo amore et sostengono infrmitate et tribulatione. Deati quelli &e 'l sosterranno in pace, &a da 0e, 1ltissimo, sirano incoronati. Laudato s' mi !ignore, per sora nostra ,orte corporale, da la quale nullu homo vivente p/ s&appareC guai a quelli &e morrano ne le peccata mortali@ beati quelli &e trovar+ ne le 0ue sanctissime voluntati, &a la morte secunda no 'l farr+ male. Laudate et benedicete mi !ignore et rengratiate e serviateli cum grande humilitate. (Frate Francesco d#Assisi) Aella poesia di ?rancesco d'1ssisi. il tutto viene rispettato, una delle prime comprensioni olistiche dell'armonia, se tutto esiste, lo perch) armonico, solo una mano infallibile poteva avere costruito tutto

quello che ci circonda, questo associa la natura alla perfezione di >io, violarla o modificarla, indicava anche violare il pensiero supremo e cercare di sostituirsi a >io ritenendosi superiore. !pesso stato discusso se l'opera sia poetica, il suo alto valore morale e storico letterale l'ha sempre collocata in un limbo inaccessibile ai commenti, per me invece proprio carica di sublime poesia, una poesia illuminata che trascende dal tempo. 5ggi vediamo la validit+ profetica dell'opera, in un mondo morente, una umanit+ in decadenza dovr+ velocemente comprendere cosa sia un equilibrio e che cosa possa accadere se violato, prima di raggiungere la linea del non ritorno.

Eai il mio cane, un cuore coperto di peluche

FIo non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti, non hanno inciampato. 1 loro non si svelata la bellezza della vita.F (.. +asterna1)

"l mio cane


Il mio cane non scrive, mai una rima, mai una frase d'amore. Aon ha dita lunghe per stringere una penna ma ha un cuore grande con inchiostro rosso. Il mio cane non parla, mai un verbo mosso mai a filastrocca o ad una nenia accenna, ha un suono per gioia, uno per dolore ma ha grandi occhi con vive parole. Il mio cane osserva, agita la coda, se vuole, trasmette immobile il suo pensiero comunicatore, ti chiede, perch) non senti la sua voce perenna, perch) non leggi che per te, di solo amore vive. 6Romeo)

L#'more a 3 zampe L'amore degli umani non ci riempie, nella nostra continua ricerca comprendiamo che anche in chi non fa parte della stessa specie, esiste l'amore, un amore diverso, semplice e sincero, un amore che non conosce il tradimento e che mette spesso la sua vita a disposizione di chi ama e vuol proteggere. 1dottare un cane richiede molta riflessione, amore per gli animali a parte, bisogna fare il punto su che stile di vita portiamo il nostro amico, spazio, compagnia, affetto e disponibilit+ sono la base, poi c' il resto, il nostro piccolo amico soffrir+ a causa della nostra vita

convulsa e della nostra assenza* La capacit+ comunicativa nel cane sopra alla nostra immaginazione, il cane riconosce l'espressione facciale, il tono di voce, il battito cardiaco e una anomala produzione di adrenalina ed altri ormoni, osserva minuziosamente i nostri movimenti e cerca il momento giusto per attirare la nostra attenzione, per rendersi partecipe e portatore di felicit+ alla famiglia . %uale atteggiamento noi dobbiamo usare* G.. Il rapporto padrone schiavo, troppo comune, non l'ideale, anche gli altri esseri viventi devono vivere serenamente la loro vita e confidare nel futuro senza doversi sentire degli ergastolani in cerca di capire quale sia la colpa da espiare@ se uno pu/, dovrebbe proporre il rapporto direttore d'azienda e collaboratore familiare, facile a parole, ma lontano nei fatti e dalla realt+, dal momento che usiamo il nostro cane come capro espiatorio delle nostre insoddisfazioni, quando siamo adirati o insoddisfatti sempre lui a farne le spese e raramente lo ringraziamo quando lui fa tutto per noi, per renderci felici. 1 me capitato l'opposto, un cane collie femmina di veneranda et+ e un po malandata, mi aveva scelto come padrone, si piazzava davanti alla porta di casa fino a quando non entravo e si riposizionava sempre li davanti quando intuiva che sarei riuscito, qualche volta la facevo entrare e lei dopo lunghi scodinzoli di

ringraziamento si piazzava sul tappeto di sala per le grandi dormite, si spostava vicino al tavolo del compiuter quando lavoravo per sentirsi vicina, in silenzio mi guardava lavorare, non faceva il minimo rumore, tale era la paura di creare disturbo ed essere buttata fuori. 3hicca non era un cane abbandonato, un padrone di fatto lo aveva, ma non aveva nessuna attenzione per lei, un po di avanzi di cucina e poi la notte rinchiusa nel pollaio, mai una carezza o una parola, mai un gesto di affetto, eppure lei non se ne era mai andata, la famiglia non la amava ma era pur sempre la sua famiglia e lei fedele restava. !porca e dimagrita fino alle ossa, puzzolente ed affamata, dal passo dolente, ma con uno sguardo che implorava amore, non era importante da dove arrivava, lo avrebbe accettato da chiunque ne avesse avuto una briciola da dare. Il padrone la reclamava la sera, ma lei non voleva andare, abbandonare il caldo tappeto per dormire sulla nuda e fredda terra del pollaio, con uno sguardo sofferente sembrava sempre dirmiC F Pensaci tu....... non ho pi4 nessuno che mi amaF. Hna sera al ritorno la vidi sdraiata, immobile sulla stradina davanti alla casa, era la prima volta che non mi salutava al ritorno, non lo avrebbe mai pi4 fatto.

2 .. ....... ....... +erc$, de o proferir parola se mi leggi nel cuore3 .... (el tuo cuore leggo le parole"...... nelle tue parole edo le immagini. -

Il "ane
#i $uardi con que$li occ ioni neri vuoi parlarmi non un suono sospiri ti ristendi sul tappeto il fuoco acceso! la notte un vero amico, il mio cane %Romeo)

S!uardi fu!!enti
,i guardi mentre io incantato ti guardo, aspetti con ansia una sola parola, come io la sto aspettando tremando da te. Volere essere i primi rompendo l'attesa, voler gridare ascoltando in silenzio i propri sentimenti che ora spingono per uscire rapidi dalla mente e dal cuore. ,omento magico fuori dal tempo magia che tutto l'intorno ferma incontenibile felicit+ che si sprigiona in un solo istante per essere eterna.
.

6Romeo7

Hn uomo quando incontra una bella ragazza certamente la guarda, un pensierino sicuramente lo fa, poi ritorner+ a quello che stava facendo, qualcuna rimane impressa nella mente, la rivediamo nei sogni molto tempo dopo, si riaffaccer+ pi4 volte nei pensieri, non tutte le donne sono uguali per un uomo, alcune passano, altre restano ed altre diventano delle irraggiungibili divinit+. 1ccade anche che quando si sta facendo una conquista, le cose improvvisamente si ribaltano, in uno sguardo tutto cambia, in quegli occhi profondi nei quali ci stiamo specchiando avviene una grande magia, siamo presi da una forza irrefrenabile, stiamo per sprofondare il quei dolci e profondi laghi di cristallo colorato, il cuore palpita forte, il respiro si fa corto e veloce, la mente sopraffatta vacilla. Ael nostro profondo vogliamo abbracciarla e stringerla fortissimo, baciare quelle labbra che sono immobili socchiuse in un accenno di sorriso, ma ci manca il coraggio, speriamo che sia lei a farlo per prima, ma ci accorgiamo che anche lei in quel momento vive la stessa situazione, un incanto, presto si romper+ se non siamo capaci di agire e tutto o finir+ o non avr+ quella forza di prima. 5ra sai che hai un solo istante perch) tutto sia eterno, un solo istante di coraggio per dirle che la ami, tutto di un fiato, con un appassionato bacio.
3hi non ha mai amato non ha mai vissutoI

(4scar 5ilde)

"mprintin! d#amore

Hna cosa che spesso ci domandiamo, come sar+ il nostro nuovo amore, cosa ci colpir+, che cosa ci far+ smuovere desideri e passioni chi ci far+ innamorare. !iamo noi che ci innamoriamo o l'altra, pronta a travolgerci nella irrefrenabile passione* 3i sono periodi in cui si in ricerca del nuovo amore, per solitudine o per bisogno d'affetto o semplicemente per necessit+ fisiologiche, ma ci sono anche altri in cui ci sentiamo sicuri da nuovi innamoramenti, momenti di felice vita coniugale o di profondo giuramento di non rifarlo mai pi4, ma invece no,

accade l'imprevedibile, un'anima lieve compare all'orizzonte, uno sguardo che si fissa per alcuni secondi e cupido ha tutto il tempo di caricare il suo arco e di fare centro con la sua infallibile freccia. 3osa accaduto, torniamo a casa sconvolti, non sarebbe mai dovuto succedere ed invece successo, non dormiamo sereni la notte, pensiamo al nuovoJa arrivatoJa pi4 che a noi stessi ed a quanto dobbiamo fare, cerchiamo di dimenticare, ci imponiamo di dimenticare, ma la sua immagine sempre presente, compare ogni volta che chiudiamo gli occhi e sempre nella stessa maniera, raramente in altre. L'amore, l'antico mistero che da tempi immemorabili si rinnova e travolge chiunque incontra sulla sua strada, ci fa sognare, ci fa disperare, ponte fra il normale e l'infinito, confine fra la vita e la morte, ispira pittori e poeti, tramanda ai posteri persone note soltanto perch) innamorate o morte per amore. 3i dovevamo incontrare, era il destino, ci conoscevamo da sempre, bastato guardarsi, dentro queste parole si cela il mistero ed proprio qui che comincer+ la nostra indagine. Bsiste un fenomeno che si chiama imprinting, un odore, una sensazione tattile, un suono o una immagine preregistrata nella nostra mente o registrabile nei primi tempi della nostra vita che agir+ da chiave di consenso per un qualcosa che ci coinvolger+, questo potr+ formarsi in tre modi diversi, alla nascita, al primo contatto, al soddisfacimento di

un bene primario o che interpretiamo come tale. La perfezione fisica e la perfetta simmetria, la capacit+ di emergere dalla mischia, sono le caratteristiche che cerchiamo nella nostra met+ come imprinting dalla nascita, sono i criteri di scelta giovanili destinati a mutare con il tempo, basta una pettinatura, un vestito, vincere qualcosa, cantare, recitare o essere semplicemente riconosciuto come il dritto della compagnia ed il gioco fatto. Il primo caso prettamente estetico, porta con se un imprinting di forza d'impatto privo di forza duratura e con una debole resistenza agli eventi negativi, per riemergere quando si presenta una seconda opportunit+, che rifiutiamo di ritenerla uguale. Ael secondo caso, le caratteristiche dei familiari possono influenzare le scelte, ad esempio la tendenza femminile di scegliere uomini maturi come proiezione paterna o con caratteristiche fisiche o comportamento di qualcuno che le stato vicino in momenti difficili, lo stesso nei maschi che hanno avuto un attaccamento quasi esclusivamente materno e cercano nell'amore una nuova mamma che li accudisca. La terza il soddisfacimento di un ideale o di un bisogno, un'immagine consolatrice, qualcuno che ci ha riempito di regali ed attenzioni, o che ci stato vicino, un soggetto che ha manifestato un senso del dovere e di seriet+, o cerchiamo di rivestire le stesse nostre caratteristiche nell'altro nella speranza che tutto si perpetui, fino a quando tutto cada come le

foglie in autunno. Per questioni lavorative di mio padre, mi sono ritrovato solo fin da bambino, lontano da zii e cuginetti e parenti vari, unico bambino del palazzo, lontano dai compagni di scuola perch) abitavo quasi in periferia, mi consolava la solitudine la lettura di libri e fumetti della >isneK, rimasi colpito da 0rillK, era silenziosa e tenuta in disparte, cercava qualcuno a cui stringersi e comunicava soltanto ad espressioni con quegli occhi dolcissimi di cerbiatta, era la donna che ti voleva, non quella a cui non interessavi e cercavi di farle la corte, col tempo mi resi conto che le ragazze con quelle caratteristiche mi attiravano in modo irresistibile, bastava la stessa pettinatura o quello stesso atteggiamento, gli occhi azzurri da cerbiatta ed io non vedevo altro che quella ragazza che trovavo sempre irresistibile, con il tempo la cosa si assopita, ma bastato ritrovarla come mascotte in alcuni siti e la simpatia si manifestata irresistibile. Romeo

&erca una stella


%uesta nera e lunga notte guarder/ pensieroso al cielo, cerca anche tu una stella per fissarla intensamente. La trover/ cercando attentamente nella miriade del firmamento, sar+ quella che ancora brilla del tremulo argenteo riflesso della luce dei tuoi occhi. (Romeo)

La distanza un vento che spegne le piccole fiamme e scatena gli incendi quando le fiamme sono grandi. >ue persone che si amano ed in quel momento non possono vedersi, vivono un amore di felicit+ e dolore, sono presi dalla malinconia e cercano in qualunque cosa l'immagine amata, i puri guardano in alto, volgono lo sguardo al cielo invocando un segno divino, sanno che anche l'amato far+ la stessa cosa, se guarderanno nello stesso punto i loro pensieri si uniranno.

L M NN MOON L N MOO NN LNNML


3he cosa ha in se un bambino appena nato*, G. non ha forza ne bellezza, non parla e non ascolta, ma attira la tua attenzione, la poesia e l'amore, la natura, la vita che si perpetua all'infinito, una parte di te che indissolubile con quella della tua donna, il frutto dell'amore al quale hai permesso la vita. Prendi fra le mani quella piccola creatura senza peso, hai paura di danneggiarla con il tuo solo respiro, le sorridi in attesa di una immancabile risposta, sai che crescer+, sar+ il bambino con cui potrai giocare, la speranza che possa portare avanti le tue idee ed i tuoi insegnamenti, la tua immortalit+.

Sei padre
uardi quel piccolo essere che inerme s'agita e sorride che non riesce ad alzare la testa ma che forte serra con il pugno ci/ che per lui un enorme dito. Pensi a come presto crescer+ ai giochi che potrai fare con lui, pensi che diventer+ grande e forte che avr+ il successo ai suoi piedi, raggiunger+ veloce mete lontane.

!ai che un giorno se ne andr+, proiettato in imprese a lui future dimentico delle cose del suo passato, come una freccia che ha lasciato la corda e veloce, scomparir+ all'orizzonte. (Romeo)

6uando nasce un figlio pensiamo c$e rester legato a noi per sempre" ma la sua tendenza sar !uella di allontanarsi ogni giorno di pi0" presto lo edremo scomparire all#orizzonte senza oltarsi. 7ercare di trattenerlo icino a noi ' soltanto egoismo" un egoismo c$e lo uccider lentamente pri andolo del carattere e del senso di a entura" risc$ier di essere un fallito per tutta la ita se ora lo limitiamo. &ncoraggiamo il figlio alla sua indipendenza ma dandogli la necessaria consape olezza" s iluppando i suoi lati migliori e facendolo meditare sui peggiori" !uando se ne andr sapremo c$e a r i mezzi per incere tutte le situazioni e perpetrare la ita .

L#'mor caduto
>esider d'amato, non luce d'amore questo il dardo infido, intinto nel venefico otre, giudizio sul vinto, che silenzioso fende l'air fino al core. 1lla fonte di Aarciso 1mor muore, illuso fanciullo nelle mani di 1de

pi4 non vola, nell'inconsistente cade colpito da profondo dolore. 3hiusi son gli occhi del dio minore a nulla valsa la sua fama ei giace, riverso, colpito da lama, dove Bgo tonante, 1mor muore. (Romeo)

In realt+ siamo innamorati di noi stessi, cerchiamo nell'altro colui che ci celebri, che ci faccia sentire importanti, ma non diamo niente o poco in cambio, il suo amore cosa dovuta, fino a quando la fiamma non alimentata muore inevitabilmente. %uante cose si vedono nella giornata, quanti pensieri si formano nella testa, un attimo di vita intenso che sfuma nella mente fino a scomparire lentamente. Ricordarlo per tempo e trascriverlo in poesia da qualche parte importante per non perderlo, per condividere le proprie sensazioni, per donare un sogno a chi la vita glieli ha tolti e fare rivivere l'amore nei sogni per farli poi sublimare in realt+. 6Romeo)

Sentiero
Il sole accecante ed immobile nel paradisiaco azzurro chiaro screziato di rade e candide nubi alto ed imperturbato sta. La dolce campagna si perde al confine dei colli alberati dove la terra incontra il cielo, lo stretto sentiero di snoda fra il giallo dei campi di grano il rosso puntato dei papaveri ed il verde fiorito delle ginestre. L'aria immobile

calda da rallentare il respiro, gli ulivi dai radi rami che velano il paesaggio al passaggio dello sguardo rendendo uniche e naif le morbide colline toscane, paiono nascondere alla vista le candide case dai tetti rossi dalle piccole finestre squadrate che si aprono sopra le arcate che costeggiano l'aia. Il pollaio silente la gallina accovacciata alla rete fissa con l'occhio immobile l'intruso nel suo mondo. Il canto della rumorosa cicala incessante rompe il silenzio, cammino sul lungo sentiero pietroso che si snoda fra la stoppia polverosa. (Romeo)

Il linguaggio dell'amore un linguaggio segreto e la sua espressione pi4 alta un abbraccio silenzioso ( Roberto Musi)

"l $ente di Leone


Pensando alle cose reali della natura, ci rendiamo conto che il mondo effimero, come lo siamo noi, spesso anche i nostri sentimenti sono effimeri, giuriamo cose eterne, ma eterni non siamo. !entimenti e giuramenti che hanno per incarico di trasportarci nel tempo anche dopo la nostra morte non godono di una vita eterna, il nostro atteggiamento accorcia ancora la loro vita fino a farli morire prima ancora che possano avere dato prova della nostra maturit+. !e un velo di tristezza c' quando muore un corpo, lo stesso pu/ esserci quando a morire l'anima, che se ne va leggera trasportata dal vento, senza un minimo rumore, senza che si riesca ad esprimere dolore. Intorno si vede solo indifferenza, si finisce per abituarsi e tutto diventa indifferente, perde importanza anche un bacio se ha la leggerezza di una piuma.

Nella vera poesia le espressioni che suonano pi4 semplici ci riempiono di sorpresa e di !ioia perch rivelano noi a noi stessi (.enedetto 7roce)

"l $ente di Leone


penso alla leggerezza delle cose, alla vita ora effimera ed eterea agli instabili buoni propositi, alla fantasiosa misericordia. Penso a quanto poco vale la parola, quanto vano e labile l'impegno alla perdita silenziosa dell'anima fra le fitte nebbie dell'indifferenza. Hn leggero soffio sul dente di leone e l'insieme dei semi si spande, ogni ombrello prende la sua strada incerto e leggero vola nel vento. Penso al viaggio senza meta trasportato dalle variabili correnti di tutto ci/ che sembra ma non , al bacio di donna che vola su una piuma. 6Romeo7

5cchi di donna
5cchi azzurri come il cielo, verdi come lo smeraldo marroni come la corniola, occhi chiari come l'acquamarina scintillanti come diamanti. 5cchi di donna, occhi gioiosi, languidi e profondi, grandi da tuffarsi da perdersi come nel mare, dove cullarsi la notte

quando fuori fa freddo ed il fuoco divampa nel cuore. Lampi di gioia e di furore lampi d'amore occhi di gatto e di pantera, occhi che chiedono e che ringraziano per un attimo fuggente d'amore. (Romeo) La vera arma delle donne sono gli occhi, ti possono incantare come fece la maga 3irce, ti possono pietrificare come fece ,edusa. 3on lo sguardo Venere infondeva amore, in tutte le creature che voleva, occhi che sembrano deboli, ma in realt+ ti catturano in un solo istante cambiando per sempre la tua vita. &osa * un /acio? 6.... &7rano ,a poi cosa un bacio* Hn giuramento fatto un poco pi4 da presso, un pi4 preciso patto, una confession che sigillar si vuole, un'apostrofo roseo messo tra le paroleFt'amoF@ un segreto detto sulla bocca, un istante d'infinito che ha il fruscio di un'ape fra le piante, una comunione che ha gusto di fiore, il mezzo di potersi respirare un p/ il cuore e assaporarsi l'animo a fior di labbra.. (Rostand)

La//ra socchiuse
/ei nata bella da baciare sei nata calda da amare" sorridente ami la ita felice i i con la gente. /fiori la pelle con le dita e dal profondo senti ardente

salire lenta e gaia l#emozione" nella mente una forte tentazione. La oglia sempre grande di partire per terre sconosciute e lontane senza a ere il tempo di dormire uoi gioire per intere settimane. )uoi a ere una grande borsa da riempire sempre di corsa con tanti colorati estiti" l#immancabile rossetto. & tuoi sogni ed i tuoi miti" !ualcosa caldo per il letto" ancora c#entra un sorriso per illuminare il tuo iso. /ei bella" nella danza eloce melodia ed incanto ' la tua oce

fuoco di passione le tue labbra socc$iuse in un eterno sogno d#amore. (Romeo)

La poesia come tutte le arti richiede anche una dose di follia, una dote della natura che permette di osare oltre i propri limiti, di esplorare dove tutti hanno sempre asserito che non vi fosse nulla. La follia si impadronisce dei cuori quando sboccia l'amore, la follia ci rende impazienti e ci fa azzardare, vediamo pericoli dove non sono, scatena la gelosia, compagna della follia. Il folle inizia un viaggio mistico che lo porter+ alla conoscenza, con l'animo bambino attraverser+ il mondo alla ricerca della ragione di se stesso, cercher+ consiglio soltanto da chi sentir+ folle pi4 di lui. Aon bisogna comunque confondere la follia con la stupidit+, anche se la stupidit+ spadroneggia fra scrittori e poeti, non porter+ a nulla, lo stupido riempir+ i fogli di parole tronfie e vuote, si sente forte.

$on &hisciotte
%uello che voglio fare una cosa grande non mi rivolger/ a non umano per consiglio neanche ascolter/ colui che visse da coniglio. Aon andr/ ad omaggiar il papa nelle sue lande ne chieder/ udienza al polveroso re scartoffia. Vagher/ alla ricerca del sepolcro dimenticato dell'impavido cavalier del vento che soffia che l'ideale fuse con la gloria ardore del creato. >i >on 3hisciotte voglio l'infantile pazzia e dallo scudiero chieder/ la canuta pazienza Perch) non certo la comune ragione sia la via che cambia'l mondo senza mai lasciar uomo senza,

ma il sacrificio di colui che dentro l'alma vede il tentacolare mostro nemico d'1rte e di Poesia che sparge sangue e svuota'l cor a chi non crede che nell'amore si trova giustizia per chiunque sia. 6Romeo) In tutti noi alberga un filo di follia, quello che ci da lo slancio nella felicit+, che ci fa correre per primi ad abbracciare l'amato, che ci fa intraprendere i viaggi e tutte le nuove avventure, se questo mancasse, saremo grigi e tristi, la noia ci consumerebbe fino a far scaturire la pazzia. 3i sono dei momenti in cui perdiamo la fiducia in noi stessi, in pochi istanti tutto quello che abbiamo fatto in anni di lavoro e di sincero amore s'infrange. 3i rendiamo conto di essere impotenti, improvvisamente inutili e deleteri, non abbiamo visto, non abbiamo sentito, accecati da una inutile sentimento, abbiamo lasciato le porte aperte al destino. (ai perso i tuoi poteri, nessuno ti segue e nessuno ti attende, solo tu devi attendere se ancora credi, una lunga attesa che con il tempo diventa attesa di morte, ma vivi perch) la speranza l'unica che non vuole morire.

8aitin!
Attendo! &a'iente, animoso, nella speran'a attendo! Rivedere l'a''urro del cielo ne$li occ i sorridenti

c e o visto soltanto nei so$ni! Ricorrenti! Attesi eterni, da quell'ultimo $iorno c e ti vidi allontanare sen'a mai voltarti! &re$ai per un cenno, uno s$uardo un timido saluto! Il buio, il silen'io il lun$o inverno la morte c e lenta s'insinuava mordendo l'anima

ma rifiutando il corpo! (rrante va$abondo assente parali''ato nei sentimenti riattendevo la primavera, un colpo di sole caliente nell'a''urro infinito di que$li occ i c e mi fissavano pieni di reciproco amore di una fi$lia fortemente voluta! %Romeo)

Silenzio
!ilenzio tieni ferma la notte, non lasciarla sfuggire dietro l'astro d'argento fa che io senta il suo respiro in eterno sulla mia pelle. (Romeo)

"l futurismo stanco delle la!ne poetiche


Il poeta si diverte, pazzamente, smisuratamenteI Aon lo state a insolentire, lasciatelo divertire poveretto, queste piccole corbellerie sono il suo diletto. 3uc4 rur4, rur4 cuc4, cuccuccuruc4I 3osa sono queste indecenze* %ueste strofe bisbetiche* Licenze, licenze, licenze poeticheI !ono la mia passione. ?arafarafarafa, tarataratarata, paraparaparapa, laralaralaralaI !apete cosa sono* !ono robe avanzate, non sono grullerie, sono la spazzatura delle altre poesie (+alazzesc$i 898:)

Il futurismo attraversa quasi P$ anni del primo '9$$, una rivolta contro un metodo poetico che perso ogni aspetto del dir qualcosa, si rigira a vuoto nelle forme, la poesia precedente un insieme di paroloni di difficile interpretazione, incomprensibile alla comune gente, poesia di salotto, nega la comprensione a chi ha un semplice cuore per donarsi a chi ha un cuore di latta. 3ondita da voli assurdi fatti passare come licenza poetica, alla poesia manca il contenuto, la morale e quel che peggio priva di un nesso con la vita moderna, il mondo cambiato, ma la poesia ancorata al classico andato. Il futurista non vuole perdere tempo in sogni, quando il progresso sta portando delle realt+, sull'onda di un nuovo fervore che porter+ poi alla guerra, il futurista cerca l'uomo che sia uomo, non evoluto da un bambino vissuto fra le fiabe, ma da un bambino avvezzo alla realt+, al gioco con giocattoli taglienti e pericolosi. In seguito la corrente si affina nelle tre fasi futuriste fino a concludersi con la svolta ermetica di Hngaretti. !i apre la poesia dell'emozione, delle acrobazie aeree, dei motori e dei palombari, vengono scritte odi ai combattenti della Q mas, si sposta il concetto dal poeta che si rode l'anima a quello dell'amore per la libert+ e per le emozioni pure della corsa e delle azioni da eroe. %uesti ultimi elementi costituiscono la traccia su cui

poi passa la mia poesia naif neoromantica rendendola diversa da quella alla quale siamo da tempo abituati. Hn concetto simile lo troviamo in Dattisti, come -Bmozioni. e -,otocicletta. e nell'aspetto disilluso di >alla in -Piazza rande. e ->isperato erotico stomp. poi, nel sarcastico -L'anno che verr+..
LA CELLULA

Vita, erculeo sforzo dell'infinito, contro il silenzio, contro le tenebre. Vita, schiena gigante che come 1tlante reggi il macigno duro e perverso dell'universo. 3ellula, raggio d'oro che fori il cielo, che squarci il mare, che apri la terra, guerra anelante, eterna, contro la quiete che avvolge d'ombre i moti e le speranze. 5do il tuo rombo che si propaga in ogni strada, giallo, violaceo, come un igneo metallo che svampa e stampa linee d'amore,

e zone di sogni nuovi. ............................... 3ellula, giunge a te un canto sul vento indomabile* iunge con onda leggera un'ala di tersa preghiera* !ono gli uomini vestiti di nuova tenacia, d'originale volere, sono le schiere acute che rompon le storie e le glorie delle ere passate B 0e pregan con tumulto infinitoC FAel rito di generazione fa, o cellula, che tutto sia puro, e rombi solo nel sangue e balzi sol nella Idea, l'unico delirio che crea, l'adorazione immensa del ?uturoF.
LUCIANO FOLGORE Da "Il Canto dei Motori" (1912)

Il futurismo si affina, il rude linguaggio bellico ritrova il linguaggio classico, si cita all'inizio il dio 1tlante che sostiene il mondo, per transitare dal poetico romanticoC

-........3ellula, giunge a te un canto sul vento indomabile* iunge con onda leggera un'ala di tersa preghiera*. poi concludere -......l'adorazione immensa del ?uturo. .

>a piccolo mi dilettavo con le piccole costruzioni meccaniche, il Lego ed i plastici ferroviari, crescendo mi ero dedicato alla costruzione di alianti in legno e carta, al piccolo chimico ed ai primi circuiti a transistor, mal sopportavo quell'obbligo di imparare a memoria poesie come Rio Do che ritenevo stupide, mi ripresi da quello che sarcasticamente da ragazzo chiamavo -L'ode alla demenza. quando con il progresso degli studi conobbi l'illuminismo e la poesia francese fino al futurismo in modo soddisfacente. %ueste cose si sposavano bene con la passione per i motori e le corse, e per le intense emozioni nel bene e nel male dei poeti maledetti e degli scapigliati, tutto si fuse all'amore per la natura e per gli animali, oltre a quel senso mistico che avevo per la donna in pittura. 'nni 9:

Lucio .attisti e Lucio $alla

%usica e poesia

,mozioni
!eguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi ritrovarsi a volare e sdraiarsi felice sopra l'erba ad ascoltare un sottile dispiacere B di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire dove il sole va a dormire >omandarsi perche' quando cade la tristezza in fondo al cuore come la neve non fa rumore e guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere se poi e' tanto difficile morire B stringere le mani per fermare qualcosa che

e' dentro me ma nella mente tua non c'e' 3apire tu non puoi tu chiamale se vuoi emozioni tu chiamale se vuoi emozioni Hscir dalla brughiera di mattina dove non si vede ad un passo per ritrovar se stesso Parlar del piu' e del meno con un pescatore per ore ed ore per non sentir che dentro qualcosa muore B ricoprir di terra una piantina verde sperando possa nascere un giorno una rosa rossa B prendere a pugni un uomo solo perche' e' stato un po' scortese sapendo che quel che brucia non son le offese e chiudere gli occhi per fermare qualcosa che e' dentro me ma nella mente tua non c'e' 3apire tu non puoi tu chiamale se vuoi emozioni tu chiamale se vuoi emozioni (Lucio .attisti)

Piazza Grande

!anti che pagano il mio pranzo non ce n' sulle panchine in Piazza rande, ma quando ho fame di mercanti come me qui non ce n'. >ormo sull'erba e ho molti amici intorno a me, gli innamorati in Piazza rande, dei loro guai dei loro amori tutto so, sbagliati e no. 1 modo mio avrei bisogno di carezze anch'io. 1 modo mio avrei bisogno di sognare anch'io. Hna famiglia vera e propria non ce l'ho e la mia casa Piazza rande, a chi mi crede prendo amore e amore do, quanto ne ho. 3on me di donne generose non ce n', rubo l'amore in Piazza rande, e meno male che briganti come me qui non ce n'. 1 modo mio avrei bisogno di carezze anch'io. 1vrei bisogno di pregare >io. ,a la mia vita non la cambier/ mai mai, a modo mio quel che sono l'ho voluto io Lenzuola bianche per coprirci non ne ho sotto le stelle in Piazza rande, e se la vita non ha sogni io li ho e te li do. B se non ci sar+ pi4 gente come me voglio morire in Piazza rande, tra i gatti che non han padrone come me attorno a me. (Lucio ;alla)

%ueste canzoni insieme ad altre hanno contribuito a sviluppare un senso romantico ed una ricerca costante delle sensazioni, un occhio attento alla vita che circonda e alla passione di girovagare per il mondo alla ricerca di nuove emozioni. L'adolescenza passata con la chitarra in mano a suonare in piccole feste fra amici in casolari di montagna, nelle piazze delle chiese cittadine e sulle spiagge la notte alla luce di un fuoco. Le ragazze in circolo che cantavano felici, la poesia era parte della vita di quei tempi spensierati dove le uniche preoccupazione erano i voti a scuola e come mettere un litro di miscela nella vespa.

!i risolve ben poco con la mitraglia e col nerbo. L'ipotesi che tutto sia un bisticcio, uno scambio di sillabe la pi4 attendibile. Aon per nulla in principio era il Verbo.
(E.Montale)

A )aterloo si con$eda l'onore

Napoleone Bonaparte

Pierre Cambronne

Ael "<"2 a Raterloo si combatt) l'ultima battaglia dove l'onore e la lealt+ erano cose indiscusse, i soldati nelle loro divise sgargianti per meglio mostrarsi al fuoco nemico, offrivano il loro petto al fuoco in

marcia allineati e a testa alta. La guerra aveva le sue ferree regole di cavalleria, non si poteva colpire a tradimento, gli eserciti sostavano un certo periodo di tempo schierati di fronte l'uno all'altro per dare l'opportunit+ di organizzarsi, di trattare, oppure ritirarsi se i comandanti ritenevano lo scontro impari e disonorevole. ?ra un assalto e l'altro, si concordavano delle tregue per soccorrere i feriti e portare via i morti senza che nessuno ne approfittasse per compiere scorrettezze o avvantaggiamenti. I traditori ed i vigliacchi, venivano immediatamente fucilati per salvare l'onore di tutta la nazione davanti al nemico, mentre i prigionieri venivano nutriti e curati nelle possibilit+ del caso, mentre nessuno mai pensava di usarli come ostaggi, nella prigionia venivano concessi privilegi comparabili al rango. Aapoleone poteva ritirarsi, aveva compreso che la sua artiglieria non poteva avere effetto sul campo bagnato, ma ordin/ l'attacco pur sapendo che aveva perso. L'ultimo ordine fu - La garde + le feuI., part' l'ultimo attacco per onore alla nazione, i generali inglesi intimarono la resa al grido S ranatieri, arrendeteviIT ma Pierre Btienne, organizzato il quadrato, rispose SLa guardia muore, ma non si arrendeT. li inglesi risposero - !arete trattati da valorosi se vi arrendeteIT, ma 3ambronne vista l'impossibilit+ di combattere pur rifiutandosi d'arrendersi furioso rispose - Merde<=. 1 fine battaglia, il duca di Rellington osservando sul

campo quel che rimaneva della sconfitta di Aapoleone e dell'incredibile numero di morti di ambo gli schieramenti, dichiar/C F non c'U cosa peggiore di vincere una battaglia che perderlaF. >a quel giorno tutto cambi/, si pens/ a risparmiare le delle vite dei soldati, vennero abbandonate le divise multicolori per quelle che con l'evoluzione sarebbero divenute le tute mimetiche, si rinunci/ allo scontro frontale per la guerra di trincea ed attacchi razionali. I generali non guidavano pi4 la battaglia, osservavano dalle alture o davano ordini per telefono, i duelli erano scomparsi, in seguito la nuova tecnologia prese il sopravvento mandando solo alla fine l'uomo a terra. 3on i nuovi metodi le guerre si allungarono e per fiaccare i soldati al fronte, si bombardavano le case dove avevano le loro famiglie inermi, si uccidevano i civili con bombardamenti a tappeto fino ad arrivare all'atomica su Aagasa&i ed Vroshima allo scopo di far desistere i soldati nemici in pensiero per le famiglie che vedevano abbandonate. La lealt+ e l'onore erano congedati per sempre, si apriva l'era della slealt+ della vigliaccheria e del crimine di guerra evolutosi oggi nel terrorismo e nel sequestro di civili, anche la poesia abbandon/ la guerra, non esistevano cavalieri e singolar tenzoni, non c'era onore ne amore ovunque si volgesse lo sguardo, nessuno amava decantare le gesta dei nuovi vili. Romeo

"l nemico invisi/ile

!pesso il soldato non sa cosa sia giusto, segue il suo senso del dovere verso la sua nazione, rischia la vita per servirla con onore ed esegue gli ordini con fiducia. B' convinto di fare il bene, di liberare popoli oppressi dai loro tiranni, lottando perch) un paese torni normale e la fame e la morte siano presto dimenticati. ,olti sono morti, spesso traditi nella loro fiducia da bambini armati o da donne supplicanti cariche di

esplosivo, altri sono morti mentre disarmati portavano aiuti ai bisognosi. Aon tutti hanno compreso il dolore di chi vede rientrare a casa il figlio chiuso in una cassa sotto una bandiera insultato come un comune delinquente dai suoi comapaesani, per loro in quel momento dopo la morte del figlio, muore la nazione.

'f!anistan
?ra aridi sassi ed arida miseria di corpo, di mente e di spirito, la vita si ferma e la libert+ muore quando improvvisa la terra trema ed il fuoco sorge dal metallo. ?umo sangue morte. >irompente come un fulmine esplode l'ignoranza per anni appresa da colui che il solo interprete di >io senza mai averne appresa l'essenza ed averne mai compresa la misericordia. ?ollia pura assoluta.

Aell'oscuro gelido sguardo di pietra non c' amore per la sua gente, vive per dar vita alla morte, chi non ha cara la sua esistenza e con ferocia opprime le sue donne. 1more speranza sacrificio sono le luci che illuminano il cammino al soldato che combatte contro la paura lontano dalla sua gente, fra gli sguardi ostili per i quali pronto a sacrificare la sua vita nella sua marcia verso la democrazia. (Romeo)

5nore a tutti coloro che sono caduti nel compimento del loro dovere verso la loro nazione. 5nore a tutti coloro che hanno avuto un fermo ideale ed hanno dedicato la loro vita con fede. 5nore a chi ha accolto le spoglie del figlio caduto ed ha saputo fare sue le sue lacrime.

La poesia passa dove ci sia un sentimento ed una emozione, questo avviene dovunque, solo che non ce ne accorgiamo, siamo talmente presi dalla frenesia da tralasciare tutto quanto non ci vicino o che non ci renda qualcosa di tangibile. Poesia il quotidiano, le piccole cose, un ricordo di viaggio, andare a prendere un gelato, uscire per fumare una sigaretta, ogni piccola cosa della nostra esistenza, un verso che dimentichiamo di trascrivere. 3on questo tralasciamo sensazioni profonde, grida di dolore lacerante soffocate nella miseria quotidiana, l'artista conosce il dolore, i suoi sensi sono enormemente amplificati, sempre soffre quando ode la sofferenza degli altri, percepisce il dolore negli animali e nelle piante, vede lo scempio della natura ed impotente la commemora per lasciare quell'immagine di poesia morente a chi ancora non nato. %ualche volta raccoglie le immagini eterne e li descrive, perch) possa vedere il miope ed udire il sordo, nella sua sensibilit+ non riesce a credere all'indifferenza, la peggiore ed affinata delle violenze.

La terra dei so!ni


(o sognato la libert+ dai regimi e dalla miseria, ho sognato il pane caldo e profumato ho sognato vestiti nuovi per te donna e per i figli. Il sogno mi ha portato in terre lontane da dove venivano immagini serene (o visto il mare blu infinito perdersi immobile oltre l'orizzonte

e per la prima volta ho navigato verso la terra dei sogni cercati il viaggio pagato con i nostri averi. L'acqua silenziosa si richiuse sui miei sogni ho visto il cielo spengersi nel blu, non piangere donna mia perch nessuno asciugher+ i tuoi occhi. (Romeo)

Il desiderio di poter sfamare la famiglia, di poter regalare qualcosa di superfluo ed effimero alla propria donna che non ha mai avuto niente, l'incanto della televisione che fa vedere ricchezze impensabili in certi paesi come cose normali, spingono molti disperati a rischiare la vita per un sogno, molti la perdono scomparendo per sempre nel mare, non lasciando un corpo per chi li amava e adesso stanno piangendo per la colpa di avere desiderato una vita migliore.

"ndifferenza
!ul marciapiedi, l' ripiegato giace, il vestito sporco e tutto strappato forse ubriaco, forse un drogato, sapere troppo alla gente non piace. >orme, un grande lungo sonno, senza i sogni della terra lontana, per amica neanche una puttana, ne un fior poser+ sul vecchio nonno. Indifferente passato il !anto Aatale le renne non si sono da lui fermate per una coperta o altre cose donate, nulla trov/ al cassonetto di vitale.

Bi giace, la gente frettolosa passa neanche uno sguardo, per lui disteso per la societ+ era un vecchio di peso anche si dovr+ ora toglier la carcassa. (Romeo)

3on la frenesia delle vacanze, spesso ci dimentichiamo di chi ci ha accompagnato da molto tempo, ci dimentichiamo dei nonni e dei vecchi genitori, molti non vogliono pesi e li scaricano lungo la strada e negli ospedali dimenticando il loro amore e quanto hanno lavorato per far crescere i loro figli, ipocritamente viene detto loro che il caldo gli fa male, possono approfittare di un momento di vacanze per curarsi e sentirsi meglio al ritorno, dimentichiamo che il loro silenzio, il loro accettare una inevitabile sconfitta, non un segno di demenza senile.

La cartolina
0i ho mandato una cartolina con un paesaggio di letti bianchi in ricordo del mio ultimo viaggio nei lunghi corridoi cadenti dove con la mente implorante a >io si attende il voler di vita o morte. In questa ultima vacanza dove fuori grigio ed il caldo immobile, dove non vola la rondine e non si ode mai il canto delle cicale attendo per l'ultima notte senza grilli che si svegli il sole all'orizzonte. ?orse rinascer/ povero emigrante, forse rinascer/ in un mondo migliore ma non voglio nascere in un mondo del dolore, vivere dove non c' cuore, dove per un cane abbandonato e per un inutile vecchio non c' amore. 1prir/ le braccia che ti hanno sorretto quando ti facevo volare da bambino per cercare di volare da questo mondo verso il sole che sorge dai grigi palazzi cercando di non vedere le stanche ossa e la grinzosa pelle che le ricopre ricadere ormai inutili sulla terra, bagnata per anni di lacrime e di sudore. (Romeo)

"l suonatore di pianola


Lenta !ira la manovella del vecchio meccanismo di le!no istoriato dai rozzi dipinti consunti dal tempo. "l fo!lio in!iallito che doveva metter fine ai pianisti scorre svol!endosi e ripie!andosi mentre lo strumento, come un cieco esplora con le sue meccaniche dita !li affossamenti pi4 reconditi restituendo all#aria ;uel suono di sempre.

Lenta !ira la manovella ;uella oscura fi!ura in frac dal cappello rotto e dalla faccia dipinta, cantando vecchie canzoni tedesche con l#aria triste di chi ricorda la sua terra, ma che non conosce al !irova!are confini va!a/ondo nel mondo e nei sentimenti, esecutore di ;uell#imma!ine trascorsa che impreziosisce nel tempo. Lenta !ira la manovella della vecchia pianola su ruote alle spalle del vecchio cane che ha scelto di se!uire il padrone ovun;ue vada. Sdraiato vicino ad una scatola di cartone, muto osserva chi !li fa un#offerta, !uardando con i suoi occhioni lan!uidi coloro che !arantiranno il suo pasto, rin!raziandoli con una tenera dimenata di coda. (Romeo)

Le notti fiorentine in estate erano piene di artisti di strada, girovaghi di passaggio, ognuno portava la sua arte, le culture di tutti i paesi si fondevano in una &ermesse a piccole puntate tutte le sere, spesso intervenivano i vigili per allontanare e a volte multare gli artisti, con cori di disappunto della folla radunata, talvolta inquietanti, a volte con grano salis i vigili si sono allontanati lasciando finire gli spettacoli per poi intervenire in momenti molto meno affollati e sicuri. %uanto corto il ragionamento di chi amministra una citt+ che deve la sua fortuna ad una libert+ degli artisti voluta dai ,edici, quanto piccolo il cuore per poter contenere sentimenti quando si allontana una persona che porta cultura ed emozioni ai passanti. La Pianola descrive un artista tedesco girovago che con il suo cane ed una vecchia pianola meccanica girava l'Buropa in cerca di conoscenza. ,entre i turisti si fermavano a guardarlo e qualcuno faceva delle foto, io stavo li a guardarlo per molto tempo, studiavo attento i suoi movimenti, le sue espressioni, per scattare delle foto poetiche con la mente che la mattina successiva stampai su carta perch) nulla fosse perso di quella emozione di una sola notte estiva.

%uesta poesia fu scritta per Ramin !aravi, dopo che fu abbandonato da Laura, la sua donna amata che decise improvvisa di non condividere con lui una vita semplice di arte e di strada.

Hn amore difficile fra due culture profondamente diverse, ma si era ricreata la stessa poesia di 3haplin e della piccola fioraia che innamoratisi durante le prove di un film si sposarono vivendo felici per sempre.

Spiccioli
Hno spicciolo per sognare, Hno spicciolo per ricordare, Hno spicciolo per ritornare. Veloce si riempie il vecchio cappello >i colui che delle strade ha fatto palco. Pane in cambio d'arte, lungo applauso Perch) l'artista ritorni Bd il sogno di strada si perpetui. Homo solitario 3he parte del cappello rende dono alla donna che ama Perch) resti al suo fianco In cambio di pochi spiccioli d'amore. (Romeo) donata a Ramin

Al piccolo 7$arlot di strada si spezz* il cuore" pi0 olte cerc* di rifarsi una ita" ma il perduto amore era sempre presente nella sua ita. &n una parte dell#opera 2/ogno= ri i e un erso di !uella sua poesia c$e interpret* con un cuore unico da impressionare tutta la platea del teatro.

Rosa di sale
L'amor che sfugge dal serrato pugno, con spasmo di dolore a chi non seppe curarlo, come il lungo pianto che bagna di sale la rosa. 3ome l'amor non nutrito ha petali gialli e cadenti dal perduto dionisiaco profumo

e non accolgono la lacrima che silente solca il volto. Inutile triste rimpianto affidato amaro al tempo, da chi l'amore curar non am/. %Romeo*

!i piange per un amore perduto, ma non si ricorda perch) questo avvenuto, si dimenticano tutte le mancanze, tutti i momenti persi per rabbia e orgoglio, i baci mancati e gli abbracci respinti. Il lavoro ed il denaro ci fanno credere superiori ed indispensabili, accusiamo l'amata di farci perdere tempo, di essere irresponsabile quando chiede un giorno di vacanza da passare insieme perch) non si sente desiderata. Dastava un bacio la sera al chiaro di luna, una rosa rubata al giardino o una frase sussurrata in un orecchio al risveglio. 0ante gocce di miele cambiate per un pugno di sale.

"l corridoio
Lento e cadenzato il passo nel lungo corridoio, dove candide si affacciano le camere colme di chi con lui in comune ha solo la sofferenza, di colui che vecchio, inutile e dimenticato del vero mal d'abbandono, visibilmente soffre. 1ssente lo sguardo, nel suo volto ora rugato che denota, certa, silente ed antica saggezza del vecchio uomo che nei pensieri assorto, tutto diserta e nulla nota al suo passare. L'aria calda e la sottostante strada deserta, visibile sintomo del grande esodo estivo e del comune desiderio di pace e di vacanza. ,a per lui, debole ed oggetto di ingombro, inutile residuo in una frenetica societ+ , le vacanze sono l', nel lungo vecchio corridoio, 1ttendere solo, pensando ai cari cos' lontani dimentichi sempre suo vecchio cuore di padre camminando cadenzato per i lunghi corridoi dove un giorno, morente, torner+ per concludere la sua inutile vita e la dimenticata esistenza. (Romeo)

Sotto il vestito niente


,i piacciono le fiere, sono state da sempre un punto d'incontro dove conoscere nuove cose, mi ricordo quando da bambino mamma e papa mi ci portavano, in particolare mi piacevano quelle del bestiame, essendo nato in citt+, di animali ne vedevo ben pochi. ?u emozionante vedere la prima mucca, era molto pi4 grande di come me la immaginavo, ma non mi fece paura, aveva degli occhi grandi che trasmettevano

bont+, mi venne vicina e si fece accarezzare sul naso, un giorno mi fermai davanti ad un grande recinto pieno di pecore, mio papa mi disse - >omani gli taglieranno il pelo e poi faranno tanti vestiti. triste gli risposi -Io domani non voglio vestirmi da pecora. risero tutti, ma ancora oggi ho un certo senso di nausea ad imbrancarmi come loro. ,i ritorn/ tutto in mente quando il mese scorso in una fiera pass/ una donna musulmana vestita con un bur&a e si ferm/ ad un banco di vestiti, un bambino armato di spada laser si ferm/ a guardarla, poi serio puntandole contro la spada fiammeggiante le disse -(eiII ..... >a che pianeta vieni tu*. la mamma visibilmente imbarazzata rimprover/ il piccolo guerriero dicendogli che lei vestita cosi perch) una musulmana, il bambino la riguarda sospettoso e poi le chiede - >i che galassia il musulmano*. Bffettivamente vista da queste parti una donna con il bur&a qualcosa di alieno ce l'ha, ma loro sono volontariamente felici di uscire vestiti come >arth Vader di uerre !tellari* Rivolgo in seguito la domanda ad un mio conoscente marocchino assistente religioso della sua comunit+, (amed un tipo serafico, magro come un profeta, porta una lunga barba nera e capelli cortissimi, un vestito lungo sopra i pantaloni con sopra un gilet color canapa, pi4 lo guardo e pi4 mi ricorda un pasdaran@ comunque sempre un piacere parlare con lui, uno che ti ascolta e riflette prima di dare qualsiasi risposta.

1lla prima domanda se sono felici di vestirsi in quel modo, mi risponde che sono profondamente religiose e rispettose delle usanze, anche nel mondo occidentale le nostre suore vestono in modo simile e si autorecludono senza destare scalpore, alla seconda se il marito le vede belle vestite a quel modo, mi risponde che quello che vediamo noi il vestito superiore che indossano quando escono in pubblico, mentre a casa si vestono in modo normale, spesso europeo anche provocante, il marito sa che sotto il bur&a che noi vediamo, spesso indossa una minigonna con le calze a rete, questo lo eccita sapendola semisvestita sotto quella tetra cappa, mi ricord/ ,arilin ,onroe quando dichiar/ che sotto il vestito non aveva niente e che quando andava a letto indossava soltanto due gocce di 3hanel nW2, si, a qualche anno luce il paragone ci poteva stare, la cosa mi ringalluzziva, e data la mia conoscenza azzardai una domanda da soli uomini, ma a letto come ci va vestita* ,i rispose con un sorriso, quando si parla di quella tutti gli uomini o quasi si divertono, preti e non di tutti i paesi, sono belle sai* ,i disse, quando il marito richiude la porta della loro camera spesso si spogliano a suon di musica e rimangono senza niente con un solo velo semitrasparente sulla testa che l'ultimo a cadere. Pensai a quanto noi europei ci eccitiamo per poco pelo che ci viene occultato e pensai alla loro soddisfazione

quando le loro donne gli avrebbero fatto vedere anche la testa con tutti i capelli, la loro eccitazione sarebbe stata certamente proporzionale, ma poi una volta giunti al settimo velo chiesi, che cosa sarebbe accaduto* 1vrebbero prima ringraziato 1llah dell'occasione, poi dopo un lavaggio rituale delle braccia e delle parti direttamente interessate, avrebbero consumato il rapporto con lei in posa bambola gonfiabile perch) vietato fare di uomo terra e donna cielo e in assoluto silenzio. !otto il vestito niente e sotto il niente la noia, poi ci domandiamo perch) sono propensi al suicidio, mai una fantasia, mai una trasgressione o un bicchiere di vino, ma un senso assoluto della propriet+, anche verso le donne libere solo in casa, mi ricorda quando rimproverai un avventore del bar perch) teneva legato stretto a terra il suo cane strattonandolo ad ogni minima mossa e lui orgogliosamente mi rispose -ma a casa lo lascio libero.. Romeo

$iario di via!!io

!ono quasi le "$.$$, esco dall'albergo e mi immergo in quella caotica metropoli che !hanghai, ancora inverno, ma la giornata non fredda, c' il sole come c', bisogna sapersi accontentare. Il cielo quasi sempre grigio, cambiano soltanto le sfumature di quel tedioso colore, ma se non viene un vero uragano, dell'azzurro dobbiamo dimenticarcene, l'aria quasi irrespirabile, alcuni colpi di tosse appena usciti, sempre cos' tutte le mattine, ma dopo mezz'ora circa va meglio. ,i aspettavo di vedere pi4 gente, forse sar+ l'ora

insolita della mia uscita, generalmente uscivo verso le <.$$ e le strade erano tutte intasate, anche adesso che la strada quasi libera, ancora tutti suonano, sar+ un modo di farsi notare* G.. Per far vedere che adesso non vanno in bicicletta* uardo le vetrine dei numerosi negozi, espongono di tutto, merce locale ed imitazioni anche ben fatte di noti marchi occidentali, molto artigianato costituito quasi tutto da ceramiche e bamboo, indice di un raggiunto benessere. Le commesse, chiss+ perch), nei negozi lavorano soltanto le donne, sono sempre sorridenti ed invitano, o forse catturano, termine pi4 appropriato, i clienti per farli entrare nel negozio, per me un gioco, mi lascio convincere e trascinato di peso entro, qualcosa mi interesser+ prima o poi, anche soltanto per qualche ricordo. ,i propongono subito delle cinture della Ai&e, : euro di prima richiesta, poi se tratti si scende velocemente, saranno vere* Inutile chiedere spiegazioni, non capiscono, neanche io capisco loro, so soltanto che quando sono uscito in strada avevo due cinture in mano, sono venditori fenomenali. 1ncora avanti, stavolta scivolo dalle loro mani come un'anguilla fino ad arrivare davanti alla bottega del parrucchiere, ne avevo bisogno, questa volta sono io

ad entrare fra la gioia incontenibile di 2 parrucchiere e, caso strano, di un uomo alla cassa, il padrone suppongo. 3hiedo loro come voglio il taglio, guardano e sorridono, sempre si, qualunque cosa dici, si, ma poi tanto fanno tutti come gli pare, mi chiedo fin dove arriver+ quell'abitudine carina del si, tanto per tanto un si sempre piacevole al contrario del no secco al quale siamo abituati, il resto poi non cambia. ?orse siamo d'accordo, forse hanno capito che dovevo levarmi la barba, era di P giorni e bucava come un porcospino, ora dovevo scegliere la parrucchiera, tutte e 2 si dimenavano sorridenti in silenzio, quale scegliere* 0utte si fanno notare, sono anche tutte carine, Paride, come ti comprendo, a chi consegnare il pomo d'oro* Ael dubbio che faccio, se ne scelgo una le altre si arrabbieranno, se le scelgo tutte, mi raperanno a zero*.....fate voi, non ho preferenze, cerco di far capire a gesti, tanto si comprendono meglio quando parlano cinese di quando tentano di farlo in inglese. Hna subito scatta avanti, lo scatto deve essere da queste parti fondamentale, i lenti forse non mangiano visto che tutti a tavola con quei bastoncini attingono dal medesimo piatto. Aon parla, mi fa dei cenni allo specchio, sorride, mima quello che dovr+ fare, si comincia con il

lavaggio, un'operazione svolta con velocit+ e maestria, ancora insaponato, la ragazza mi chiede di alzarmi, non comprendo ma ubbidisco, mi prende per mano e mi accompagna in una stanza del retro poco illuminata, vuole che mi stenda su di un lettino. 0rasecolo, un lettino per farsi i capelli in una stanza poco illuminata*...un sospetto, perch) mi volevano fare scegliere la parrucchiera*...va bene, ero uscito per conoscere, imparer/. La ragazza si avvicina, sussurra qualcosa sorridente e comincia a massaggiarmi la testa, poi il collo, dice ancora qualcosa, ma cosa* i suoi capelli lisci e neri mi sfiorano il viso. Aon conoscere le lingue sempre una perdita, una sconfitta, ed in certi momenti si percepisce la disfatta, lascio fare, non ho compreso, il massaggio continua. ,i massaggia dolcemente le spalle e le braccia, 2 minuti ed finito, sospetto che mi sono perso qualcosa a causa della lingua, vengo riaccompagnato nel negozio, un'altra parrucchiera finisce il lavaggio poi comincia a tagliare i capelli. Per asciugare e finire ne arriva un'altra, dopo ancora cambio, un'altra ragazza per la rasatura, una vera catena di montaggio, hanno lavorato bene, mi hanno dato simpatia e delle emozioni, non dimenticher/ facilmente quel taglio di barba e capelli, il prezzo di tutto* P Buro. !oltanto viaggiando si possono conoscere molte cose,

quello che accade da altre parti assume un sapore dolce e poetico, in Italia non mi sarei mai sognato un simile trattamento, se lo importassimo sarebbe immediatamente frainteso, perderebbe fascino e sapore.

Visioni e profumi di Primavera


Aon so se sia il profumo della primavera o se sia il caldo tepore diffuso sulla pelle ma guardar donna oggi m'annebbia la mente.

Aon so che cosa accada alla testa veramente ma l'ancheggiar delle fanciulle leggere e belle muove in me arcadica e dionisica chimera. Prova che non per caso, ma da infinita sapienza nascer non potea si candida grazia e bellezza compagna di profumi e della rinnovata iridica flora. !ia ch'ella agiti una fluente chioma, aurea o mora, o il passo che da silvestre dama marca con certezza, la vita vuota se natura di tal leggiadria senza. (Romeo) La Poesia iniziatica Aon servono parole incomprensibili per nascondere un secondo significato, l'iniziato comprende sempre le parole nascoste, decifra il contenuto ermetico semplicemente leggendo, trasforma le parole in immagini per poi osservarle con la dovuta attenzione, alla seconda lettura si scopre una seconda poesia, completamente diversa dalla prima, 0amburi Lontani scritta con questo intento. !olo la superficialit+ e la mancanza di un anima sensibile pu/ nascondere una lettura nascosta, la conoscenza necessaria per dare un significato.

<am/uri lontani
>anza felice ballerina con i piccoli piedi nudi nell'erba, rotea alta la gonna nel vento con lo sguardo volto al cielo, al suono di tamburi lontani giunti nell 'etereo della tua mente. >anza felice ballerina come un turbine di foglie nel vento, con le braccia tese all'orizzonte ed i capelli neri come l 'ebano sciolti sulle tue candide sinuose spalle,

proiettati lievi nella tiepida aria. >anza felice ballerina con le tue belle ed agili gambe in veloci passi di gazzella che sorvolano i primi colorati fiori sbocciati al primo tepore di sole della nuova attesa primavera. Romeo "ome interpretare una poesia ermetica
;anza felice ballerina con i piccoli piedi nudi nell#erba"

I piedi nudi nell'erba sono l'avvertimento del valore iniziatico, le scarpe indicano distacco dalla terra, mentre i piedi nudi sono in contatto con la rande ,adre, sappiamo che dare la mano con i guanti una forma di mancanza di rispetto, lo stesso sarebbe calpestare la terra con delle suole di scarpe. I piedi sono piccoli, quello che segue va fatto con devozione ed umilt+.
rotea alta la gonna nel ento con lo sguardo olto al cielo"

La gonna la rotazione della terra, l'alternarsi dei giorni e delle notti, si chiede un'azione che duri molti giorni, lo sguardo al cielo va alle forze celesti delle

quali si chiede l'intervento, . Il vento l'energia primordiale che trasporta ci/ che passato, la forza del ,antra, della preghiera alla Potenza richiesta.
al suono di tamburi lontani giunti nell #etereo della tua mente.

La musica che suona nella mente la sapienza e la consapevolezza nell'azione che si deve compiere, i tamburi lontani sono il rituale antico.
;anza felice ballerina come un turbine di foglie nel ento" con le braccia tese all#orizzonte

;anza felice, procedi tranquillo e spedito nel rituale, non devi mai fermarti o dubitare, non fermare la preghiera, turbine nel ento" ed esponi le tue cose consacrate necessarie all'evento, foglie nel ento. Le braccia tese all#orizzonte prendono il controllo delle forze, dominano la loro discesa sulla terra.
ed i capelli neri come l #ebano sciolti sulle tue candide sinuose spalle" proiettati lie i nella tiepida aria.

>ovrai fare questo di notte quando il tempo sereno fra due candele bianche.

;anza felice ballerina con le tue belle ed agili gambe in eloci passi di gazzella

%uello che dovrai fare, lo dovrai fare velocemente, misurare il tempo che scorre veloce passi di gazzella" 6ora magica7.
c$e sor olano i primi colorati fiori sbocciati al primo tepore di sole della nuo a attesa prima era.

Le gambe trasmettono le energie celesti alla terra. L'opera compiuta, la terra fecondata genera, il ciclo infinito si perpetua. 1desso non resta che rileggere attentamente la poesia e ci renderemo conto di come possa descrivere minuziosamente tutta un'altra cosa.

"l Sasso
Piccolo sei, candido come neve sulla vetta dell'erta alta nuda montagna. in silenzio stavi. !pinto dal fiume fino al profondo burrascoso mare, baciato dall'onda sulla spiaggia ora giaci. Riscaldato dal sole illuminato dalla luna, asciugato dal vento albio scrigno segreto forza della natura. >ove posso scrivere la parola amore dove potente senza violare la tua candida superficie. !criver/ col cuore invisibili parole che solo colla fede

cuor gentile amato sentir pu/ vedere. Romeo


!e trovi un piccolo sasso bianco, raccoglilo e scrivi sopra il nome di chi ti caro, quel piccolo sasso ha viaggiato per molto tempo, ha attraversato l'aria, l'acqua e la terra, stato sotto il fuoco del !ole ed oggi carico di profondi significati.

=uando l#amore ha !li occhi a mandorla B' bastato uno sguardo per vederla la prima volta, li, bella ed irraggiungibile, con un apparente diverso futuro, ma il cuore diceva che dovevo osare. ,agica laguna Venezia, d'amor velato avvolge silente i cuori, complice d'amanti e di folli passioni in fuga per canali e calli, ed i piccoli campi d'antica pietra sono l'attimo di riposo per posar le labbra. Hno sguardo, poi per mano in una folle corsa nella notte sulla fresca sabbia della laguna, sotto la luce delle curiose stelle per rotolare insieme nel fatidico abbraccio.
5gni movenza di un corpo di donna senza l'orpello opera d'arte che se non fermata scompare nelle nebbie del tempo, ogni donna dovrebbe conservare delle foto di se, natura nella natura, per non dover rincorrere il tempo nei ricordi.

La pelle
Invidio questa vellutata e profumata rosa che lenta oso sfiorare sulla tua setata pelle, osservo il movimento dei carminei petali che si adeguano alle curve del nudo corpo

teso nella sensazione di brivido che infonde. I tuoi occhi socchiusi alla luce accecante resi immobili per non perdere l'incanto infuocato dalla lunga attesa di quel momento. %uanto ho atteso che giungesse il tempo mentre il sole ogni mattina la corsa anticipava. 1i confini fra la primavera e la sopraggiunta estate quando il fiore ha raggiunto il massimo splendore, splendida dea dal cielo discesa a lungo invocata ora distesa, fra gli olivi che velano il verde prato giaci, o divina, nuda, meravigliosamente donna. (Romeo)

%uando io ti amo e tu mi ami, siamo l'uno come lo specchio dell'altro, e riflettendoci l'uno nello specchio dell'altro, vediamo l'infinito. 6Leo Duscaglia7

Sicura * la notte

Lieve scende la nebbia nella mente silente quando le stanche membra cercano il riposo. 3ome rondini nel cielo volteggiano gli ultimi pensieri prima di cedere al tempo dei ricordi e dei desideri. Le luci dell'immaginario lente si accendono come una gentile richiesta di far posto alla tenebra

del mondo reale uscente. !icura la notte quando l'amore il cuore pervade ed inconscia la mano cerca quella dell'amato al fianco suo sopito. Romeo

'puane
lama che fendi l'azzurro cielo rispecchiandoti sul blu profondo del placido e poetico golfo a DKron cos' tanto caro. 1mbita ed anela alta meta, dalla notte dei tempi fonte di pietra, per coloro che liberavan l'alma che'l tito 1tlante dimentico nella gelida prigione sosteneva. Immobile antica montagna che'l mondo di bianco adorna della maestra opera di coloro che morirono resi immortali. (Romeo)

$edica di amore
0i amo perch) mi hai amato ti amo perch ci hai amato ti amo per l'amore che ci darai per la gioia nei nostri cuori per i figli che ci hai dato per gli amici intorno a noi grazie per la tua parola grazie per il tuo sangue grazie per la speranza resta con noi es4 (Romeo)

Vorrei
Vorrei, un fiore giallo da mettere nei tuoi lunghi capelli per ricordare il lieve vento sui maturi campi di grano, vorrei un fiore rosso da accostare al tuo vellutato volto per ricordare il crepitante fuoco che la notte riscalda, Hn fiore bianco voglio mettere nelle tue mani per ricordare la colomba che port/ la pace nel mondo, l'ultimo fiore di tutti i colori lo riservo per il mio cuore il fiore pi4 bello con i colori della terra e del cielo, sai qual' questo meraviglioso fiore* !ei tu amore. Romeo

Solitudine
3orrere in un'isola deserta a piedi nudi sulla sabbia sulla schiuma dell'onda infranta sulla spiaggia. Hrlare ai gabbiani con i pugni chiusi all'accecante cielo, ad occhi chiusi saltare per poi ancora correre, per urlare al vento la rabbia e la gioia di chi esplode, di colui che fugge

da una citt+ infame. !altare il tronco portato dal mare da lidi lontani, correre sui sassi levigati dalla risacca. Lo sguardo lontano fisso sul promontorio nera ala della notte che non cede al sole ne all'onda del mare. ?elice scarica di solitudine ambito silenzio assenza di civilt+ pura semplice natura. (Romeo)

"mma!ini
,are, montagna, cielo, l'alto accecante sole le isole trinate di spuma la sassosa spiaggia. Il promontorio che sfida il mare i gabbiani che rompono il silenzio il delfino innamorato che cavalca l'onda con l'inseparabile compagna, la grotta dove si riposa il mare. Le barche cullate dall'onda sull'acqua smeraldo, le reti tese al sole, il sospettoso granchio che rapido dal corvino scoglio nel mare si getta

alla prima celere ombra, la sirena squarcia il silenzio la nave stanca attende l'abbraccio del sicuro porto che si staglia al suo orizzonte. Placido il pescatore sullo scoglio in attesa dell'ingannata preda, guarda il lento incedere delle candide vele. Il tempo scorre come il placido fiume che si lancia nel mare, tutto scorre immutato nel tempo silente nell'azzurro smeraldo cristallizzato come lo vide l'incantato DKron oggi io lo vedo. ,etto la mano al sole per una richiesta d'ombra tutto ricordo di quest'angolo caro a Venere, sintesi di mondo se non la rugosa pelle che al mio occhio prevalse su quella che antica fu la vellutata mano. (Romeo)

5cchio lucente
5sservo in silenzio il male che opprime e l'equilibrio della natura ora sconvolto la dominante mente umana perversa di chi ti osserva senza un sorriso sul volto ed ogni buon sentimento abilmente reprime. Hn brivido mi percorre tutto fino alle dita alla toccante visione di un bambino infermo legato alla sua ferrea sedia per la vita persa con la testa reclina ed il braccio teso inermo nel tentativo di afferrare la vita sua sfuggita.

5sservo la bocca e lo sguardo supplicante che cerca di accordare una parola uscente di premuroso saluto a chi ha avuto sorte inversa, quello che ha sempre sognato con occhio lucente col semplice cuore bambino di salute mancante. (Romeo)

&orrere

&orrere
3orrere nel verde e nel vento al suono dei propri passi liberi di volare sui prati circondati dalle secolari piante senza il peso delle catene dell'ipocrita vicina citt+ (Romeo) "l destino ma!ico !iamo sicuri che tutto dipenda dalle nostre scelte, ma io non ho scelto in quale paese nascere, non ho scelto ne il giorno, ne l'anno, ne la citt+. Aon ho scelto se dovevo nascere da una famiglia ricca o da una famiglia povera, non ho scelto neanche di nascere dalla mia famiglia, ho aperto gli occhi e ho visto che anche i miei genitori non li avevo scelti io. 3resci, non sei tu che hai scelto la casa dove abitare e neanche la prima scuola dove studiare, mangi quello che ti danno, con cantilene e sorrisi ti infilano in bocca un cucchiaio di schifezze, storgi la bocca, risputi tutto fuori e subito la mano pronta della mamma raccoglie al volo con quel sadico arnese quello che non volevi. 0i andava meglio il seno, al massimo piangevi quando

te lo levavano, forse sar+ per questo che quando ho una donna davanti per prima cosa vedo solo quello. Bra un ristorante dove ti portano sempre la doppia portata, dove nessun altro ci mangiava in quel piatto, al massimo pap+. Pensi che crescendo comincerai a fare le tue scelte, la prima scelta fu 0opolino, contro l'imposto 3orrierino dei Piccoli e il sor Donaventura, vere armi di distruzione di massa celebrale per rincretinire i bambini. Pesavo che le cose stessero migliorando, ma ecco, improvvisa una scelta fu imposta dall'alto. Il mio zio paterno, alto e magro, con il profilo che ricordava un'immagine egizia, dopo avermi osservato per ore, all'improvviso mi disseC -,etti le mani in fondo al tavolo e stai fermo fino a quando te lo dico io., ubbidii curioso all'ordine, avr/ avuto al massimo otto anni ed ero sempre molto curioso quando ero nella villa di Livorno. 1nche lui si mise con le mani su quell'enorme tavolo, tutti da lontano guardavano la scena, solo la mia zia 3occod come io affettuosamente la chiamavo sgrid/ seriamente mio zio, ma lui la zitt', poi mi guard/ fisso negli occhi e mi disse -1lza le maniI., io di scatto le alzai, il tavolo si sollev/, mio zio mi fece cenno con la testa di andare verso di lui, il tavolo si spost/ di oltre un metro per poi cadere pesantemente. 3i fu il totale dissenso fra i parenti presenti ed una furiosa discussione fino a sera, io rimasi li, con le

mani sul tavolo, le rialzai e le riabbassai diverse volte, ma tutto rimase com'era. %ualcosa cambi/, con il tempo cominciavo a vedere cose strane, ma quando riferivo il tutto a mio zio ci rideva sopra, ogni cosa che descrivevo, lui la rifiniva con cura per poi dargli un nome, ma quello che lui chiamava Pu&a non mi piaceva proprio, era brutto ed antipatico, un soggetto alto grosso e grigio con i capelli lunghi e una faccia da pecora. 3apitava che quando la gente parlava, io sapevo cosa dicevano alcuni secondi prima, conoscevo anche le risposte e contro risposte, andavo in dei posti e li conoscevo, sapevo muovermi facilmente, come se ci fossi gi+ stato, se prendevo un pendolo in mano girava velocemente, una volta lo fece cos' forte che si spezz/ la corda. Potevo vedere piccoli frammenti del mio futuro, solo quello negativo, ma non servivano a niente, quando accadeva non ero mai preparato. ,i sentii come i ciclopi, avevano dato un occhio per vedere il futuro ed in cambio potevano solo vedere quando sarebbero morti, vivendo in eterna tristezza. Le uniche cose divertenti, furono i -Viaggi., pochi secondi nel dormiveglia, un partenza oscillante ed un ritorno a caduta sul letto, ma bastavano per vedere e sentire cose molto interessanti. " mondi paralleli Resta un concetto molto difficile da esprimere, ma

quando la sensibilit+ ai massimi livelli e si viaggia nel mondo parallelo, spesso si incontrano immagini ricorrenti. Il suolo non come quello della 0erra, come un nastro incredibilmente sottile, si pu/ percorrere come in volo sia sopra che sotto, le colline sono verdi e rotondeggianti, coperte di pascoli, i piccoli paesi cono costituiti da case di materiale bianco lucente prive di finestre, il cielo bianco lucente. 1ppesantiti dai pensieri si scende di piano in piano fino ad un suolo trasparente, nero e viscoso, sotto popolato di vermi orrendi che si rigonfiano e creature similumane deformi, ovunque il silenzio, il pensiero l'unica forma di comunicazione. 1ccade d'incontrare qualcuno che ti insegni cosa avviene in questo e in quell'altro mondo, vedi simboli e numeri, linee tracciate in cielo e disegni nei campi, volti umani e di animali. 1l ritorno che avviene come una caduta sul letto ricordi, spesso per/ rimane molto confuso e se non fai subito degli appunti dopo poco tutto viene dimenticato. (o provato a mettere in atto una cosa che avevo visto, i gesti erano automatici, non lo rifar/ mai pi4. !ogni, allucinazioni, probabile, certo, ma anche questo pu/ essere trasmesso in poesia, perch) denso di sensazioni che colpiscono anche senza niente comprendere.

Piano Sottile
Leggero e fluorescente il Piano !ottile che percorri sfiorandolo nell'alto e nel basso verso. Verdi le rotonde montagne che superi con un balzo rasentando il suolo sull'etereo che ti sostiene. 3itt+ di piccole quadrate case prive di porte e di finestre abitate da uomini lucenti, che muti osservano l'incredibile viaggiatore. 6Romeo7

Pietra
!u tre punti poggia l'antico mondo quattro sono gli arnesi dell'arte in gioco il quinto sta sopra ed assorto muove. >all'oscuro di luce la forza piove dalla terra del gelo guarda il fuoco le braccia a contenere il moto rotondo. Il Verbo tuona, si squarcia il velo l'aere ricorre la polvere che precede la ?orza penetra la materia di luce. 3hiamato il guardiano veloce conduce la schiera per colpire chi provoc/ la sede ma nulla contro l'infinita stella pu/ il cielo cinque nel sei, l'acqua cade sul fuoco l'uomo cosmico si eleva sul male saldi i piedi alla dura pietra riposti. Le mani stingono saldamente gli opposti la mente come la fiamma al cielo sale la terra feconda, l'asta segna il loco. (Romeo)

"l Verme
!uolo nero e viscoso trasparente alla notte che rifletti l'infero astrale mondo. I gusci dell'anima accogli nella nera umida putredine dove sinuoso nuota il verme che la bocca apre ed il ventre rigonfia.

La ortezza
Aella nebbiosa palude alta s'erge la scura isola dominata dalle ciclopiche mura di gelida pietra d'1tlante. !ilenzioso deserto di neri vuoti spalti

che racchiudono il potente che dalla pietra vede giorno e notte coi suoi cento occhi che a turno fanno veglia. (Romeo)

"mma!ini nella notte


!ulla riva sassosa del piccolo lago nero puntato d'argento ornato da un abbraccio d'alberi dal fogliame tremulo che mormoravano come gaie donzelle nel leggero vento,

stanco, seduto stavo, meditando sui miei tristi pensieri, solo, lontano dalla citt+ e dalla realt+, abbandonato sull'erba. La Luna scorreva lenta sul cielo, alta, dolce e silente nella notte, grande, avvolta nel manto d'argento fra le piccole luci delle stelle ma con luce di modestia da sempre, pudica e schiva si vestiva, per non turbar la guadagnata pace ed il sonno lieve lieve delle laboriose creature del piccolo bosco ora sazie e stanche. Le frastagliate montagne, dalle alte cime sempre bianche quando al sole nel gelido inverno brillava la candida neve ora disegnano nel profondo cielo dove l'orizzonte finiva una lunga e scura sagoma delle vette a creste ed a dolci selle e nell'oscurit+ a me parevan le distanze stranamente ridotte. Immagini romantiche della splendida notte al chiaro di luna nell'aire d'alta montana tersa, leggera, mobile e fresca che con grazia ed amore d'angelo, da tempo immemorabile l'incontaminata dea natura a noi distratti mortali dona, remoto ricordo dell'eden donato, ora stupidamente perduto. !enza cuore ne mente, ma con arroganza per il creato muto l'umanit+ che volle farsi uguale a >io ed unica folle padrona, piegando il mondo alla conquistata scienza, da irresponsabile canceller+ ci/ che la mano onnipotente fece, immagine pittoresca dipingendo con colori d'ombra e luce quel che questa notte raduna. Immagine triste e morente, che trascriver/ appoggiato sull'erba ricordo ai posteri, privati di questa emozione nei loro pensieri per chi soffrir+ l'arcadico mondo perduto dall'uomo nel vento

ed avr+ ancor amore e poesia sulle labbra e nel cor tremulo per ricordare ad un bambino una notte silente, di luna d'argento. Romeo

,olti credono che il pittore raggiunga la massima concentrazione quando dipinge, in realt+ il momento della stesura del colore la liberazione, l'esalazione del respiro, una delle fasi finali, la materializzazione. Il pittore vede la realt+ e ne proietta una copia nell'immaginario, la rimodella con i suoi sentimenti e la colloca su uno sfondo spesso diverso da quello reale, per lui la pittura far emergere le figure dalla tela e dallo sfondo ed esaltarne l'anima. La massima tensione della creativit+ la scelta del colore, il colore nella materia che usa, nascosto, solo il suo cerimoniale lo porta alla luce impastando colori vecchi e nuovi, ogni colore celebra un particolare quando il pittore innamorato della donna che sta dipingendo, spesso nella realizzazione si esalta con la poesia pensandola o declamandola improvvisa a gran voce.

&olori
!ole, mare, prati in fiore. Il vento le nuvole e la tempesta. Il fulmine e l'arcobaleno, esplosione di colori.

mescolati ad arte, nella tavolozza del grande pittore. Hn colore irrealizzabile bello e splendente, come il fuoco. 3ome il diamante, che coli dal pennello come un gioiello. Per due soli punti, ammirando, i tuoi occhi. (Romeo)

"l &ervo Volante


Hn cupo ronzio nel silenzio irrompe, si staglia nera, la forma elegante del grande insetto, il cervo volante ora affannato il breve volo rompe. Peso ed inclinato, con la testa alta, sul ramo sporgente di spinoso pruno, carico di piccoli neri ed aspri ognuno. ?aticosamente con le zampe assalta

la cima da dove saltar senza pericoli per guadagnare un faticoso breve tratto guidato dal suo infallibile olfatto sulle colline per ambiti alberi frutticoli. (Romeo)

Sauro
La lucertola veloce fugge al mio pesante passaggio per fermarsi a scrutar il gigante incastrata fra le antiche pietre. La filante testa protesa verde con le squame puntate e l'occhio nero immobile, con visibile affanno presa. Hlteriormente non arretra, forse misteriosamente memore

d'esser elegante e minuta nipote di terrificanti antichi padri. Rettili giunti fino a noi nell'impressa scaglia di pietra incubo peggiore nella notte di terribili ere ora passate.

.ur>ini trend
?inalmente una mattina di riposo al mare, seduto ad un tavolo del bar mi gusto in modo religioso il mio cappuccino con cornetto alla crema pasticcera ancora fumante, apro il giornale e passate in rassegna le immancabili lugubri notizie quotidiane, scorgo un articolo di costume fra il polemico ed il malizioso. Hna donna islamica si era fatta un tuffo in piscina completamente vestita con tanto di maschera sul viso, immediatamente catturata dalla sorveglianza era stata fatta allontanare per aver infranto le consuetudini del luogo facendo il bagno completamente vestita. L'articolo era diverso dal solito immaginabile, dopo la descrizione dell'evento, una carrellata di improbabili

opinionisti in loco intervistati con solerzia da chi probabilmente non c'era, divisi come sempre nelle due opposte fazioni, mai un terzo parere. 3'era chi osannava la sua pudicizia e la tradizione islamica male sottintendendo la maialaggine delle nostre donne che al contrario girano completamente svestite, contro, chi tacciava gli islamici di regressione barbarica inneggiante all'oscurantismo con sottintesi insulti alle loro donne, che facevano bene a coprirsi. Il commento del bagnino si limitava alla questione igienica dei vestiti in acqua dimenticandosi se, sempre per logica questione igienica, prima del tuffo tutti si erano fatti diligentemente il bid. La cosa non finiva l', si accennava ad un ritorno globale al pudore, ad una presunta rivincita della 3hiesa nei suoi valori di castit+ morale con una vistosa diminuzione delle donne a seno scoperto sulla spiaggia, un ritorno a quello che era moralit+ prima della liberazione sessuale degli anni 'X$ Y '8$. razie ad una nuova spiritualit+ religiosa giunta fino a noi grazie all'immigrazione o forse infastidite da attenzioni morbose ed affamate dei nuovi uomini arrivati al contempo critiche e sprezzanti. Bro perplesso, era tutto vero* ....... Il mio lavoro non mi lasciava il tempo per le mie cose personali, anzi, erano circa tre anni che non mi fermavo al mare e l'ultima volta per un solo pomeriggio, se pensavo che abito a pochi chilometri dalla spiaggia e la maggior parte dei presenti aveva fatto almeno un centinaio di

chilometri per arrivarci, mi sentivo proprio male. 3he fare, la notizia mi aveva incuriosito, decisi di fare una passeggiata sulla spiaggia per verificare di persona la veridicit+ della cosa, una lunga ed attenta marcia di alcuni chilometri sul bagnasciuga per fare una statistica sorprendente. Hna sola donna a seno scoperto dalla apparente et+ di circa sessanta anni, con un tatuaggio della pace anni '8$ sul braccio, forse una irriducibile figlia dei fiori, aveva il coraggio di esporsi al sole in tanga completamente a suo agio, mentre le altre ragazze indossavano costumi abbastanza coprenti ed il massimo della trasgressione era quello di prendere il sole di schiena sdraiate su un asciugamano con le spalline slacciate. Il pomeriggio decisi di andare a vedere cosa accadeva su una spiaggia isolata meta di abituali nudisti, con sorpresa, vidi soltanto due donne senza reggiseno e un solo uomo completamente nudo che si aggirava sulla spiaggia alla ricerca di un qualcosa come un cane da tartufi, probabilmente era seccato di essere il solo. Aella notizia, anche se visibilmente redatta a tavolino, quindi c'era del vero, i seni al vento che non si contavano per la normalit+ raggiunta erano scomparsi dalle nostre spiagge e nessuna si sarebbe mai tolta il resto. ,a la trasgressione tanto sbandierata dai media, in cosa consisteva* ...... ?orse nei reggiseni a noce di cocco con allacci poderosi a piena vista della serie

-sesislacciamiazzoppo. o dagli elastici delle mutandine tirati fuori dai pantaloni e tesi fino a segnare la pelle per ricordare a tutti che la mattina se le erano cambiate* 3osa passa per la mente di queste insicure ragazze, vestite con un abbigliamento ultraseZK lontano dal buongusto e con la testa da oratorio, ignare della fine seduzione, vestite da mangiauomini ma con la grazia di un camionista* 0rasgressione anche sensualit+ e buon gusto, maliziosa provocazione e gioiosa cultura, una soave poesia come messaggio all'altro sesso della propria unicit+, una raffinata arte del vedo e non vedo, da non confondere con l'uso di un reggiseno anni '2$ di pizzo, nero a vista che fa tanto puttana e poco o nulla donna. 0rasgressione indossare un reggiseno invisibile che lascia un leggero movimento danzante al passo e marca due inequivocabili puntine sulla maglietta o la sua assenza che lascia intravedere maliziosamente i seni per pochi attimi con una posa occultamente e maliziosamente voluta. (o un bellissimo ricordo di una ragazza che conosco, incontrandomi per strada, mi salut/ con un sorriso ed un piccolo bacio sfiorato sulle labbra, mi prese una mano e delicatamente me la fece passare sul suo fianco, aveva un vestitino corto, leggero ed attillato, poi mi sussurr/ in un orecchio con un soffio -stamani non le ho messe., poi con un sorriso si allontan/ per la sua strada sorridendo, camminava come su una

ipotetica riga con passo leggero e ritmato, la gonna accompagnava elegantemente il movimento dei fianchi, pensavo che sotto non aveva nulla, rimasi sconvolto dalla sua elegante sessualit+ fino a sera. L'uso improprio del vestito, ha fatto che con il tempo si sostituisse alla pelle, oggi ci immaginiamo nel nostro vestito come se fosse una parte estesa del nostro corpo, mutiamo atteggiamento con il vestito al quale affidiamo la nostra sicurezza, abbiamo perso il concetto corporeo e con esso anche quello della naturale ed elegante seduzione mostrando ad altri oggetti che si potrebbero tranquillamente ammirare in una qualsiasi vetrina. La donna ha perso la conquista di se stessa, di potersi mostrare come opera d'arte della natura cedendo alla mercificazione del suo corpo imposta dalla moda. Hna sessualit+ trasferita su di un pezzo di stoffa che orgogliosamente mostriamo in pubblico, non potevano imporre alla donna di non mostrare il seno, oggi le fanno mostrare il reggiseno, paese che vai, bur&ini che trovi. (Romeo) L'Idolo Pu/ esserci poesia in un piccolo racconto* Aon esistono ne versi ne licenze, non ci sono ne terzine ne sestine, ma nei racconti si trovano sempre le emozioni, ci si immedesima nei personaggi e nella magia delle situazioni, L'Idolo un racconto breve dove il paranormale attraversa improvvisamente la

paranoia per fondersi al fine di misurare se stessi.

L#"dolo &orsa contro il tempo 3ome tutte le mattine alle nove, 1lberto era in mezzo al traffico, sempre quella maledetta caotica strada piena di auto ferme dove asfissiare con tutto quel gas di scarico, la strada brulicava di persone in lento movimento, i suoi alti grattacieli in vetro cemento ed acciaio, erano in famelica attesa dei loro lavoratori, pronti a divorarli anima corpo e mente fino a sera. Ael traffico caotico, chi poteva cercava d'ingaggiare una corsa di pochi centimetri sgommando per guadagnarsi una pole;position per ripartire come in una gara di formula uno, piccola inutile soddisfazione per immaginarsi vivi, potenti e non spersi e diluiti in

quella miriade umana che tutto assorbe e cancella. Bra una mattina di sole, non una nuvola in cielo, fra poche ore, le auto si sarebbero arroventate sotto l'astro estivo rendendo ancora pi4 penosa e difficile la gi+ lenta circolazione, comunque non mancava poi tanto per raggiungere il lavoro, un quarto d'ora al massimo salvo complicazioni, pi4 un tempo incalcolabile per trovare un parcheggio, ma quello era normale, una lotteria da sempre. %uella mattina 1lberto era pensieroso, mescolava tutto nella sua testa, il lavoro, la famiglia, i suoi studi, le vacanze solo mentali e molto altro, lo stress faceva da padrone in tutte le sue azioni ed in tutti i suoi pensieri, le sue manovre non erano frutto di un ragionamento ma di abitudine, la sua mano si spostava sulla leva del cambio e sul volante in modo automatico, come automatici erano i movimenti dei piedi che volteggiavano fra i pedali del freno, della frizione e dell'acceleratore senza mai un risultato degno di nota, era piantato li ad aspettare, doveva soltanto attendere il momento che qualcuno davanti a lui fosse riuscito a muoversi e questo accadeva raramente. Il tempo passava inesorabile, il ritardo era ormai sicuro, chiedere per l'ennesima volta scusa al direttore per il ritardo adducendo la responsabilit+ al traffico o girare e tornare a casa adducendo un forte dolore intestinale causato da un cornetto alla crema avariato preso in un bar non so dove lungo strada*

....Aervosamente accese la radio, cambi/ ripetitivamente canale per poi spegnerla, guard/ fuori dal finestrino la grigia strada fra i grigi ed anonimi palazzi pieni di anonima gente. Lo circondavano, si sent' assediato da quella frenetica civilt+, il fiume meccanico era li imperterrito , rumoroso e puzzolente, non si muoveva, alla sua sinistra la corsia preferenziale del tram deserta, a destra quella delle biciclette, guard/ anche dallo specchietto, nessuna bicicletta si avvicinava, si domandava, a cosa servivano allora quelle corsie vuote, forse a peggiorare lo scorrimento del traffico* 3ertamente con due corsie in pi4 tutto sarebbe stato pi4 veloce, ma l'amministrazione credeva fermamente in un servizio pubblico che non funzionava, se tutto avesse funzionato, a cosa sarebbero servite tutte quelle macchine in strada si domand/ .... credono forse che tutti gli automobilisti siano dei masochisti rimbecilliti* ...... credono anche che i cittadini siano dei vacanzieri o pensionati che possono permettersi una salutare gita in bicicletta, ..... salutare poi, senti che puzza di scarichi, disse fra se, sopravvivi soltanto grazie alla tua facolt+ acquisita di vivere in semi apnea, ..... ma non si sono accorti in quel comune che la gente lavora, non si sono accorti che chi lavora ha fretta e che ogni ora persa al volante in un'auto bloccata una perdita di denaro per il cittadino, per l'erario e per tutta la societ+* Perch) quegli stupidi ti costringono ad interminabili

attese ad una fermata di un autobus che mai ti porta dove vorresti e quando vorresti ed alla fine sei sempre a piedi, senza neanche un posto dove sederti, nell'auto vero sei bloccato, ma almeno un posto a sedere l'hai trovato e nessuno ti starnutisce in faccia o cerca di portarti via il portafogli o allunga la mano sui tuoi pantaloni, non senti il fetore dei piedi e del sudore. 1lberto guard/ ferocemente nuovamente fuori del finestrino, una ragazza alla guida di una poderosa moto cercava di divincolarsi nel traffico, ma ce la far+ con quelle gambine a reggerla, pens/ fra se, o adesso mi striscer+ la fiancata scusandosi con un falso sorriso perch) la moto le sfuggita di mano o mi aggredir+ dicendomi che soltanto degli anti ecologisti come me possono bloccare il traffico causando incidenti con la loro sola negativa presenza, ecco non ci vorrebbe altro, anche una lite per un graffio, si ma anche un graffio costa mezzo stipendio da quegli esosi dei carrozzieri, che cricca anche quelli, tamburellando con le dita sul volante, a loro il lavoro non manca e se lo fanno pagare oro, mentre io qui che faccio, fermo in mezzo al traffico senza essere pagato da nessuno, il mio misero stipendio di consulente e stimatore del museo mi da appena da vivere, un lavoro che ha richiesto anni di studi e di dolorose spese a mio padre per farmi guadagnare meno di un facchino, ne valsa la pena o facevo meglio a fare il barista* ?orse si, ...... si, questo lavoro ha l'emozione dell'avventura e della scoperta, quella che manca in

quasi tutti i lavori, l'emozione di avere in mano oggetti carichi di storia, oggetti scolpiti da civilt+ di cui a mala pena conosciamo l'esistenza, come questo misterioso idolo che mi sono portato ieri sera a casa per studiarlo il meglio possibile e che adesso sto riportando al museo prima che il direttore se ne accorga, lui si terrorizzerebbe soltanto all'idea che un granello di polvere possa posarsi sopra, come se non sapesse che stato sepolto nella terra per migliaia di anni su un cadavere in decomposizione. Bcco si sono tamponati, ora scendono, come da copione e si insultano, ognuno di loro a turno ricopre l'immagine di !enna e l'altro quella del ragionier Rossi che usa l'auto soltanto la domenica, ed io ancora qui come se il mio lavoro non contasse niente. Hn pugno sul volante, un'imprecazione ed un colpo di clacson, guarda i due sconvolti uniti nel gesticolare verso di lui, niente, tutto servito soltanto per guadagnarsi il primo vaffanculo della mattinata, forse quello sentito direttamente. >istrattamente guarda la borsa sul sedile accanto, sente un desiderio irrefrenabile di prenderla e di aprirla, all'interno il misterioso idolo ritrovato in una sepoltura di una sconosciuta civilt+ precolombiana, l'osserva, lo ha fatto per ore molte volte senza risultati, ma adesso gli sembra diverso, il suo aspetto orrendo che probabilmente doveva incutere timore, di un timore oscuro ai suoi fedeli, sembra pacifico, le sue orbite vuote sembrano contenere qualcosa che prima

era sfuggito, fuori la situazione peggiora, dagli insulti sono passati agli spintoni e poi agli schiaffi, adesso come se non bastasse bisogner+ attendere anche la polizia, nel massimo del nervosismo stringendo lo spaventoso idolo fra le mani urla - >io >io bastaI 0i prego, vorrei che tutto si fermasseI Vorrei che tutto fosse silenzio. una luce rossastra esce dalle orbite vuote, spaventato 1lberto lascia cadere l'idolo nella borsa per richiuderla immediatamente, nervosamente guarda avanti nella speranza che le macchine siano ripartite, no tutto sempre li, ma ..... i contendenti sono fermi in una posa strana, uno con una mano tiene lontano l'altro afferrandogli la gola, mentre l'altro ha un braccio piegato verso l'altro, sono immobili, si volta, tutto immobile, tutto silenzio. !paventato esce dall'auto, tutto fermo, tutto silenzio, tutto si fermato, tocca le persone immobili con lo sguardo perso nel vuoto come statue colorate, i vestiti non si muovono al passo, l'aria ferma, non esiste vento. 1lberto corre veloce verso l'auto lasciata aperta, la borsa ancora li, la riapre e frettolosamente riprende l'idolo in mano, una luce rosso scura lampeggia molto lentamente nelle sue orbite vuote, l'idolo ha un sogghigno di morte impresso nella pietra, ora ha compreso, l'idolo ha dei poteri sovrannaturali, questo spiega molte cose del suo ritrovamento in quella tomba ritrovata nelle foreste dello Vucatan, vicino ad una voragine senza fondo che si apriva nella

boscaglia, posto in piedi sopra il cuore del sacerdote mummificato, dipinto con immagini di antichi scongiuri e di come la tomba fosse stata occultata maggiormente in tempi diversi e tutte le scritte con molta cura cancellate. !i spiegava il perch) di quell'improvviso silenzio quando ritrovata la tomba, gli indios si erano chiusi senza dare spiegazioni a nessuna domanda per poi allontanarsi abbandonando la settimana di paga maturata nei loro lavori di scavo, loro che avrebbero fatto qualsiasi cosa per una sola manciata di dollari. Istintivamente rimette in moto la macchina, tutto funzionava, ma perch) tutto funzionava mentre tutto era fermo* !e tutto si era fermato, perch) sia lui che l'auto potevano ancora muoversi* >oveva andare subito al museo, li con calma avrebbe trovato la spiegazione, doveva correre, non perdere altro tempo, ....... tempo* ...... si poteva parlare di tempo in una situazione simile* !orrise un istante prima di lanciare una maledizione a denti stretti, era tardi* Voleva tempo* 5re ne aveva finch) voleva, sempre che poi sapesse cosa farsene. 1veva compreso ora che finalmente poteva fare tutto quello che voleva, dare sfogo a tutti gli istinti repressi, poteva violare qualsiasi regola, perch) solo il tempo ha regole, per prima cosa invase la corsia delle biciclette, fra se pensava, -finalmente qualcuno che la usa., schiacci/ pesantemente il piede sull'acceleratore

rombando a forte velocit+ con la sua auto che sembrava scuotersi da anni di torpore, il semaforo davanti era rosso, -ma se il tempo si fermato, anche le altre auto si sono fermate. disse fra se e senza voltarsi ai lati passo diritto, attravers/ marciapiedi considerando i pedoni birilli di un videogame, la libidine di svoltare in senso vietato direttamente sulla corsia degli autobus con il rosso davanti ad un vigile mummificato in un gesto che incute obbligo d'obbedienza , la sua emozione era al massimo, neanche le famigerate telecamere piazzate in tutti gli angoli di strada potevano riprenderlo, era logico che fossero cristallizzate nel loro ultimo fotogramma. ,entre si recava al lavoro commettendo ogni pi4 impensabile infrazione, pens/ alla fine di deviare il suo percorso, la spiaggia, quella spiaggia cos' vicina, ma cos' lontana, quasi tutti i giorni la vedeva, ma da anni non aveva avuto il tempo di frequentarla, si, una buona nuotata poteva permettersela, tanto il tempo c'era, l'orologio era fermo alla solita ora, anche se avesse passato una giornata, il tempo sarebbe sempre rimasto fisso a quell'ora, un po tardi a dire la verit+, ma accettabile se avesse fatto ripartire il tempo da quell'ora soltanto a destinazione. Il sole ancora non bruciava, era sempre mattina, ma una mattina calda, lo era stata anche la notte, raggiunta la spiaggia, cominci/ a spogliarsi in macchina, si accorse che non aveva un costume da bagno nell'auto, lo aveva lasciato da anni chiuso nel

cruscotto nella speranza di un momento di tranquillit+, ma oggi non c'era, qualcuno lo aveva tolto, frse sua moglie pensando che non serviva a niente li dentro, si, ma da quanto tempo, tempo* ,a che importanza aveva ora il tempo, che fare, doveva rivestirsi e rinunciare anche in quella inaspettata occasione* !i guard/ intorno, scese dalla macchina e si diresse verso il mare, attravers/ ombrelloni e bagnanti, tutti immobili, come i gabbiani che erano rimasti sospesi in cielo. 1nche le onde erano ferme, il mare sembrava una cartolina per attirare i turisti, bello, invitante, ma immobile come una cartolina, camminando, vide vicino a se una ragazza che prendeva il sole con un piccolo bi&ini ed il reggiseno slacciato, le si avvicin/ e la salut/, ma lei rimase immobile. Lui parlava della misteriosa sua situazione e di lei che era bella sotto il sole, che l'aveva notata in mezzo a tante altre, ma lei niente, era impietrita in quel; l'infinito istante. !i alz/ deluso, poteva fermarsi con qualsiasi ragazza che voleva, ma nessuna le avrebbe mai risposto, si diresse verso l'acqua, si guard/ ancora intorno rassegnato, a cosa serviva un costume se nessuno, trasformato come una statua di marmo, poteva ne muoversi ne vedere. !i tolse gli ultimi vestiti rimanendo completamente nudo e mosse i suoi passi verso la riva, anche la risacca era rimasta immobile, poteva camminare senza

provocare schizzi, affondava nell'acqua ma questa rimaneva sempre immobile. !i tuff/, ma neanche questa volta ci furono schizzi, dopo una lunga nuotata, ritorn/ a riva, si ricord/ che era senza vestiti, ma questo non era importante. Vide un asciugamano su una sdraio, cerc/ di prenderlo, ma questo non si muoveva, sembrava incollato alla sedia, si guard/, strisci/ la sua mano sulla pelle, era completamente asciutto. Prov/ a tirare un calcio ad una palla vicino ai suoi piedi, niente da fare, la palla rimase immobile, unica cosa un dolore forte al piede, come se avesse calciato una palla di cemento ferma traffico infissa al suolo. Brano rispuntati i suoi pensieri professionali, cosa stava accadendo* ..... cominci/ a girare per la spiaggia, cerc/ di spostare sdraio, giocattoli sparsi, baci/ di scatto sulla bocca una ragazza seduta al bar, ancora niente, tutto era come cementificato, stava sognando* Il dolore al piede gli fece subito comprendere che non stava affatto sognando, il dolore era reale ed aumentava ogni volta che cercava di toccarsi le dita del piede, zoppicava sulla sabbia riarsa. ,a cosa stava accadendo, una bruttissima statuetta di sasso ritrovata conficcata in un polveroso cadavere mummificato di uno stronzo morto chiss+ quando, poteva essere causa di tutto questo* Ritorn/ alla macchina, quella poteva muoversi, le portiere si aprivano regolarmente, gir/ la chiave e

tutto funzionava a meraviglia, ma avrebbe potuto fare rifornimento una volta finito il carburante* 1veva compreso che se la sua auto s fosse fermata, non ne avrebbe potuto usare altre, non si sarebbero mosse, la conferma fu un'auto ferma con il motore acceso, silenziosa, poteva solo dedurre che il motore era acceso perch) c'era del fumo immobile attaccato al tubo di scarico della marmitta, altrimenti non esisteva nessuna differenza da quelle in sosta. Risal' sull'auto incurante del fatto di essere senza vestiti, questa volta guid/ in modo normale, si era calmato, il silenzio gli giovava, mediava sulla situazione e su come avrebbe potuto affrontarla. 1l primo semaforo rosso si ferm/, dopo circa un minuto comprese che il semaforo sarebbe rimasto sempre rosso e si decise a passare, percorrendo la corsia dei taZi arriv/ al museo. Posteggi/ sul marciapiedi, scese e vide subito una donna con un braccio alzato che indicava verso di lui, si rese conto che era ancora senza vestiti, scapp/ e si richiuse immediatamente in macchina, cerc/ disperatamente i pantaloni, si rivest' velocemente, .... ma come poteva essere stato notato se tutto era ancora fermo* Ridiscese dall'auto, la donna era ancora li, con la faccia spaventata indicava nella sua direzione, anche altre persone dietro di lei guardavano ed indicavano nelle stessa posizione, riosserv/ attentamente la scena, si volt/, anche altri guardavano, ma in direzione

opposta, guard/ attentamente in quella nuova direzione. 1pparentemente non c'era niente da vedere, ma riosservando nuovamente la scena, si rese conto che stavano guardando verso l'alto, si rigir/, alz/ la testa, vide un bambino sospeso nel cielo, era precipitato dal grattacielo, se il tempo fosse ripreso, in meno di un secondo si sarebbe sfracellato al suolo. >oveva soccorrerlo prima che il tempo riprendesse il suo corso, in quel momento di generale immobilit+ ed impotenza si sent' un supereroe dotato di grandi poteri, ma come fare per salvarlo* Aon era molto in alto, al massimo < o 9 metri, troppi per cercare di prenderlo con una scala, una idea fulminea come risolvere il problema, legarlo con una corda a cappio facendola scendere da una finestra del palazzo. !apeva benissimo che non aveva a disposizione niente di ci/ che era fermo nel tempo, ma una corda c'era sempre in macchina, la teneva in caso di necessit+ nel bagagliaio, fece una corsa alla macchina ancora non era abituato all'idea che il tempo si era fermato, trov/ subito la corda, entr/ di corsa nel palazzo, guard/ l'ascensore, era inutile chiamarlo, non si sarebbe mai mosso, cominci/ a salire di corsa per le scale, passato il terzo piano, si sentiva il cuore in gola, ansimava in modo disperato, non era abituato a salire le scale ed il piede aveva ripreso a fargli male. 1bitava al piano terra, il suo ufficio era al primo piano

del museo, ma mai una volta aveva rinunciato all'ascensore anche per scendere, neanche il giornale andava a prendere a piedi, l'incarico lo aveva Red il suo maestoso cane collie, cos' si risparmiava pure la fatica di portarlo a spasso. Imprec/ ad alta voce, che stupido, devo correre proprio oggi che il tempo fermo, rallent/ cercando nervosamente dove aveva messo i fazzoletti di carta per asciugarsi il sudore, non li trovava, appena arrivato al quarto piano, passo la porta aperta della ricezione, vide dei fazzoletti sul tavolo bar, cerc/ di prenderne uno, ma era come incementato al tavolo, anche questo non si muoveva, doveva quindi capire il perch) se voleva salvare il bambino, aveva sete, gir/ dietro il banco per prendere una bottiglia d'acqua, ma anche questa non si muoveva e neanche il rubinetto dell'acqua del lavabo voleva aprirsi, cosa stava accadendo* 3ominci/ a pensare in modo scientifico, un oggetto per muoversi doveva assorbire o liberare una quantit+ di energia, quando si muoveva assumeva una propria velocit+ calcolabile in metri secondo, ecco il punto esclam/, se la velocit+ con cui si muove un oggetto legata allo spazio ed al tempo, il secondo fermo ed equivale a zero, anche un oggetto qualsiasi non pu/ percorrere uno spazio in tempo zero, la sua velocit+ sarebbe infinita, per cui anche la sua massa dovrebbe essere infinita e tutto questo impossibile, per cui se un oggetto non viene caricato di energia infinita, non

pu/ spostarsi,. Il ragionamento anche se semplicistico filava, ma come faceva allora a respirare, l'aria a tempo zero non sarebbe entrata nei suoi polmoni, e l'acqua del mare non avrebbe potuto spostarsi al suo passaggio e l'auto che funzionava egregiamente* ...... il mistero s'infittiva. Hna cosa per volta si disse, il bambino sicuramente ancora li sospeso fra il quarto ed il terzo piano arriv/ alla finestra, era chiusa, cerc/ di aprirla, poi nervoso si lev/ una scarpa e la infil/ ad una mano sferrando un violentissimo pugno al vetro, il dolore fu fortissimo, il braccio si muoveva a fatica e non riusciva ad aprire le dita della mano, il vetro imperterrito restava al suo posto senza avere emesso il minimo rumore. i+, il rumore, da quando aveva fermato il tempo, anche quello si era arrestato, non ci aveva fatto caso, abituato da sempre al rumore cittadino, la sua assenza non era stata paradossalmente notata, in seguito avrebbe meditato anche su questo strano fenomeno. ,a lui sentiva dolore, ascoltava nitidamente le sue imprecazioni, respirava, ma non poteva bere, avrebbe potuto mangiare* 0enendosi il braccio con l'altra mano percorse la sala, una finestra miracolosamente era aperta quel tanto che bastava per passare, si appoggi/ sul davanzale e si sporse verso l'esterno, il bambino era proprio sotto a quella finestra a soli due metri sotto. 1veva le braccia aperte e le gambe rannicchiate, gli

occhi scuri spalancati guardavano il cielo, la bocca era aperta in una smorfia di dolore, era li immobile nell'aria, poteva studiarselo attentamente per escogitare un miglior piano d'azione. ?ece un cappio alla corda e la cal/ dalla finestra, con molto tentativi, riusc' a farla passare dalle gambe e serrarla sotto i ginocchi, prov/ a tirare, il nodo si strinse immobilizzando la presa, ma di movimento nessuno, tutto immobile, pens/ quindi di legarla, ma lo assal' un dubbio, da che altezza stava precipitando* .... se la sua velocit+ fosse stata troppo elevata, facendo ripartire il tempo, la corda lo avrebbe ucciso all'istante invece che provocargli soltanto leggere ferite. Ripens/ subito alla gente sulla strada che indicava, per avere avuto il tempo di osservare, il bambino doveva avere iniziato la sua caduta da molto in alto, il palazzo era di oltre P$ piani, se fosse caduto dalla terrazza del ristorante, la sua velocit+ aumentando di 9,< metri al secondo, doveva ormai essere altissima, che fare* Aon trovava una soluzione, poteva rilasciare al tempo il suo corso in qualche maniera ed il bambino sarebbe morto, poteva lasciare congelato il tempo, e lui stesso sarebbe morto di fame e di sete. ,a poi, se lui non avesse fermato accidentalmente il tempo, sarebbe arrivato sul luogo dell'incidente almeno un quarto d'ora dopo, non era certo lui il responsabile, quando lui sarebbe arrivato tutto era

accaduto, passato, lui non aveva colpe. !olo se avesse ora fatto ripartire il tempo, sarebbe stato certamente colpevole della morte del bambino, aveva fermato il tempo, ora lui era li, rispetto agli altri aveva anche dei superpoteri, non poteva tirarsi indietro. 3he vigliacco sarebbe stato se non fosse intervenuto, aveva tutto il tempo che voleva, anzi, senza tempo tutto era infinito, ma lui era infinito* Imprec/ ancora piangendo, morire per non far morire, vivere causando la morte di altri, se avesse accettato la morte per fame, cosa sarebbe accaduto dopo* .... 1lla sua morte il tempo sarebbe ripartito da solo uccidendo il bambino e rendendo inutile il suo sacrificio o sarebbe rimasto congelato per l'eternit+ creando di fatto la morte di tutto il pianeta* Aon lo sapeva, sapeva che qualunque cosa fosse accaduta, lui solo era il responsabile, un briciolo di potere in cambio di una responsabilit+ insostenibile. 0orn/ alla finestra, riguard/ il bambino sospeso, la sua smorfia di paura congelata nell'infinit+ di un tempo cristallizzato, si sent' improvvisamente impotente, neanche quella situazione irreale da superman non gli serviva a niente. Pianse ancora per la sua incapacit+ e per la sua vilt+, aveva compreso di essere un vile ed un incapace, si era sempre sentito forte e giusto perch) niente lo aveva mai messo alla prova. 0orn/ lentamente all'auto, prese la borsa e l'apr',

l'idolo lo fissava con quelle orbite vuote, nere e profonde come lo spazio, la luce rossa scura ora si contraeva lentamente, cap' che anche quel remoto idolo lo considerava un incapace, chiuse gli occhi e lo strinse fortemente nelle mani pregandolo piangendo di farlo uscire da quella impossibile situazione, di liberarlo da quella inutile prova. !ent' un suono familiare, riapr' gli occhi, era la sveglia che suonava sul comodino, si trovava nel suo letto, la moglie al fianco ancora dormiva, aveva sognato tutto, ma doveva sbrigarsi ad andare al museo per riportare uno strano reperto che aveva preso per studiarlo tutta la notte, apr' la borsa per controllare, l'idolo era li al suo posto, con il ghigno di morte e le orbite vuote, non c'era tempo per pensare alle sciocchezze, doveva correre, era tardi ed il tempo passava.

+ento
"ome un soffio di vento vorrei avvol$erti a me, adornarti con le dorate fo$lie offerte alla luce del sole dalla poderosa quercia solitaria del parco! +orrei far cessare o$ni rumore dell'aere per ascoltare attento il tuo lieve respiro ed accordarlo all'ansimante battito del mio cuore! %Romeo*

Neri pensieri
Perch) il pensiero vaga e non si ferma, non decide mai di trovar giusto ostello per quell'anelato riposo che il corpo cerca. !enti ora le braccia e le gambe stanche, bruciore agli occhi e ronzio nelle orecchie la sedia non ti basta, la testa lato si reclina lentamente scivolano le mani verso il vuoto gli occhi lasciano scorrere nuove immagini caotiche e veloci, per fuggire al risveglio. Improvviso, un sussulto che riporta alla realt+ . La mente reclama per l'insoddisfatto desiderio, un salto sul vuoto, verso l'opposta sponda volando, sul buio baratro delle incertezze cercando poi la solida terra per non cadere, uno slancio cieco di passione e speranza verso ci/ che nel profondo sempre si crede. Pensieri che lasciano la corda tesa dell'arco, veloci cercano di raggiungere l'altrui pensiero. Perch) in solitudine ci sentiamo piccoli e persi*

B' narcisismo od orgoglio, credere d'esser accolti* 3i sentiamo indispensabili per fare piccole cose, gloria e speme di quel lapalissiano quotidiano con gli occhi rivolti verso quel che c'illumina, decantiamo frasi fatte, scelte sul banco di mercato come se chi scrivesse, avesse avuta futura visione per quell'indispensabile palco di vita mondano. 3hiediamo per noi amore come se tutto fosse dovuto, senza mai pensare cosa sia l'altrui desiderio e quanta storia sia scorsa negli occhi che fissiamo, quante parole siano passate dalle orecchie della persona che fortemente vogliamo. Aeri pensieri che offuscano la strada della vita, insinuandosi prepotentemente nella mente forzando le porte dell'oscuro e tetro serraglio dei cattivi sentimenti incatenati a fatica dall'ora negato amore annichilitosi nel tempo. Bgoismo, famelica fiera che bieca osserva ,egera da lui liberata, col corrucciato volto, foriera d'odio e vendetta che dal buio arranca per scatenarsi sull'angelo adorato, ora morente. Aeri pensieri, che le fiere liberano dall'oblio del

tempo mossi dall'odio ed ispiratori di distruzione e follie, psicopompi della nostra anima perduta nell'abisso che porteranno tutto a certa e giustificata fine. Il cuore batte veloce, il petto ansima, la luce negli occhi spalancati che hanno cacciato il sonno, la ragione divampa, quali sbagli, quali omissioni sono state la vera unica colpa del perduto amore. 3ercher/ parole di perdono che possano volare al cuore per ritrovare la perduta pace e fugare i neri pensieri. 6Romeo7

La ricerca dello stile


Aon tutti ci fanno caso, presi dalla storia e un po dalla superficialit+, non entriamo in modo critico in quel che si legge. 3on un po di attenzione, possiamo notare che in molti romanzi ed anche in molti film, il carattere culturale di tutti i personaggi quasi identico, al di la delle parole e se finiscono per 1 o per 5, uomini, donne e

bambini parlano tutti alla stessa maniera. Aormale, i personaggi sono tanti, ma lo scrittore uno solo ed i dialoghi escono tutti dalla sua fantasia, ne consegue che il grado culturale dei personaggi soltanto uno, quello dell'autore. Per avere un ottimo romanzo, dovremo prima fare una storia, un brogliaccio dei personaggi ed in seguito trovare tanti autori quanti siano i personaggi, ogni autore si limita a scrivere le parti del suo personaggio e ad interagire con tutti gli altri. 1vremo un'opera dove gli uomini pensano da uomini e le donne pensano da donne, dove i bambini parlano con un linguaggio da bambino e la vecchia contadina semianalfabeta non si diletterebbe in paroloni e voli filosofici. In un romanzo scritto da un uomo, le donne non parlano mai dei loro problemi pratici, non fanno discorsi accurati su un vestito o sulla scelta di un profumo, o di un reggiseno che stringe o di una calza che cala. 1l contrario, in un romanzo scritto da una donna, gli uomini non parlano mai animatamente della partita di calcio o di come sistemare il motore alla propria motocicletta, sono mutevoli come le donne e cedono soltanto davanti ad esse. La poesia che segue un esempio, come sarebbe scritta se fosse stata dettata da un bambino* .. Poche parole ricorrenti, la famiglia, i giochi e la scuola, un senso del bene e del male legato al senso del bello e

del brutto, confidare sempre nell'arrivo di mamma e pap+, qualunque sia la situazione.

,ro un /am/ino

Bro piccolo, ero solo un bambino io non ho mai visto l'alba da vicino, sempre al giorno la mamma mi svegliava quando li dalla finestra la luce entrava. 3on un piccolo bacio, un saluto ed un sorriso si fermava ad accarezzare piano il mio viso. Il giorno salutavo tutti dal giardino fra gli olivi, che siano stati grandi e piccini, buoni e cattivi.

1 scuola sempre mi accompagnava la mamma, vita serena, di giochi e studi era il programma. Il pomeriggio ero dietro quella piccola chiesa che da lontano faceva udire la campana tesa. Portavi la palla per giocare, poi restavi per cantare tutti noi bambini amavi quando non eri a pregare Bra un giorno di festa, mi hai promesso un gioco ti ho seguito gi4 per le scale, sotto in quel loco. ,i hai toccato, sei cambiato, mi hai picchiato, mi hai spogliato a forza perch) non ho giocato con quel tuo pisello, hai fatto cose brutte, tanto male, volevo dirlo a pap+, ma non ho risalito le scale. 5ggi sono ancora qua, nel buio della tua cantina, sotto le pietre del pavimento attendo la mattina, che mamma e pap+ mi diano ancora un bacino, perch) mi hai fatto questo, ero solo un bambino. (Romeo) Il bambino non odia, non ha mai conosciuto l'odio, ma capisce che alcune cose sono sporche, il bambino in questa poesia non soffre della morte, perch) anche quella non conosce, soffre per l'infinita attesa del mattino, della mancanza di mamma e pap+, soffre per la mancanza del giorno e per una ingiusta punizione che gli stata inflitta alla quale non trova spiegazione.

La Le!!e di $io
Per ogni popolo molto importante insegnare, conservare ed osservare le proprie leggi, anche se sono in continua evoluzione a causa del continuo ed accelerato cambiamento dei tempi, l'insieme delle leggi costituisce un legame del popolo alla sua terra.

Per quanto riguarda la Legge di >io, le cose sono diverse, il devoto deve conservare intatto il volere divino e preservarlo da ogni manomissione 6eresia7 futura, >io ha dato le sue leggi e soltanto >io pu/ cambiarle, ogni atto dell'uomo rivolto al cambiamento o stravolgimento delle interpretazioni ha del malefico e come scritto, sar+ responsabile di tutte le altrui colpe causate dalla sua manomissione dei sacri testi. !oltanto i profeti possono apportare dei piccoli cambiamenti, ma sono limitati a delle interpretazioni o a dei campi di azione, neanche loro possono stravolgere il messaggio originale 1ccade nella religione cristiana che siano proprio i vertici della 3hiesa a cambiare le cose, a sostituirsi a >io nelle sue legiferazioni e ad aggiornarlo in quanto ritenuto non adeguato ai tempi ed alle situazioni, al Padreterno stando molto tempo in cielo e poco in terra, sfuggono le necessit+ della chiesa e dei fedeli. La legge divina cambia, i "$ comandamenti diventano 9 e poi per magia o meglio, per miracolo, ritornano ad essere "$, sono cambiati, ma la Dibbia no perch) non pu/ essere toccata, cosa accaduto, ma non sono sempre gli stessi* ..... o qualcosa cambiato, nel dubbio confrontiamo cosa in nostro possesso. La traccia pi4 antica, la troviamo nella Dibbia, nel libro dell'BsodoC "7 Io sono il !ignore, tuo >io, non avrai altri dei all'infuori di me.,

#7 Aon ti farai idolo n) immagine alcuna di ci/ che lass4 nel cielo n) di ci/ che quaggi4 sulla terra, n) di ci/ che nelle acque sotto la terra, non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perch) io, il !ignore, sono il tuo >io, un >io geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. P7 Aon pronunzierai invano il nome del !ignore, tuo >io, perch) il !ignore non lascer+ impunito chi pronuncia il suo nome invano. :7 Ricordati del giorno di sabato per santificarloC sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro@ ma il settimo giorno il sabato in onore del !ignore, tuo >ioC tu non farai alcun lavoro, n) tu, n) tuo figlio, n) tua figlia, n) il tuo schiavo, n) la tua schiava, n) il tuo bestiame, n) il forestiero che dimora presso di te. Perch) in sei giorni il !ignore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto in essi, ma si riposato il giorno settimo. Perci/ il !ignore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro. 27 5nora tuo padre e tua madre, perch) si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti d+ il !ignore, tuo >io.

X7 87 <7

Aon uccidere. Aon commettere adulterio. Aon rubare.

97 Aon pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo. "$7 Aon desiderare la casa del tuo prossimo. Aon desiderare la moglie del tuo prossimo, n) il suo schiavo, n) la sua schiava, n) il suo bue, n) il suo asino, n) alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo. 3onfrontiamo adesso la versione cristiana che viene insegnataC 1scolta IsraeleI Io sono il !ignore >io tuoC "7 #7 P7 :7 27 Aon avrai altro >io fuori di me Aon nominare il nome di >io invano. Ricordati di santificare le feste. 5nora il padre e la madre. Aon uccidere.

X7 87 <7 97 "$7

Aon commettere adulterio. Aon rubare. Aon dire falsa testimonianza. Aon desiderare la donna d'altri. Aon desiderare la roba d'altri.

1l primo sguardo sembrano solo pi4 corti, semplficati, guardiamoli meglio con una lente e con un confronto diretto notiamo cheC ;;; [ ;;; "7 Io sono il !ignore, tuo >io, JJJJ Aon avrai altro >io fuori di me Il primo non cambia molto, non avrai un altro >io invece di usare >ei, il paganesimo si ritiene superato, ma >io potrebbe essere confuso con un altro. ;;; [ ;;; #7 Aon ti farai idolo n) immagine alcuna di ci/ che lass4 nel cielo n) di ci/ che quaggi4 sulla terra, n) di ci/ che nelle acque sotto la terra, non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perch) io, il !ignore, sono il tuo >io, un >io geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che

dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. Il secondo comandamento scomparso, il divieto di fare immagini, contrasta con il culto delle immagini proposto dalla 3hiesa, il divieto di inchinarsi davanti a statue o immagini varie, viene scavalcato, viene anche cancellata la condanna verso coloro che odiano >io e la benedizione verso chi rispetta integralmente i comandamenti. Il commercio delle reliquie e delle immagini consacrate, erano fondamentali per le casse della 3hiesa, anche se simoniache, oltre alla necessit+ di sostituire gli dei concreti dei pagani con un qualcosa di meno offensivo alla nuova religione. ;;; [ ;;; P7 Aon pronunzierai invano il nome del !ignore, tuo >io, perch) il !ignore non lascer+ impunito chi pronuncia il suo nome invano. contro #7 Aon nominare il nome di >io invano. >a questo comandamento salta la numerazione, il terzo diventa secondo e si cancella la punizione inflitta a chi pronuncia il nome di >io senza un motivo. Disogna ricordare che >io un aggettivo, non un nome, l'obbligo di non usare il nome, sposta il nome

stesso sull'aggettivo, per cui l'uso dell'aggettivo punibile in quanto surrogato del nome. 3omunque nel messaggio stravolto, si comprende che il comandamento indica di non bestemmiare, un uso improprio del !uo Aome, mentre in origine non poteva essere pronunciato da bocca impura. ;;; [ ;;; :7 Ricordati del giorno di sabato per santificarloC sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro@ ma il settimo giorno il sabato in onore del !ignore, tuo >ioC tu non farai alcun lavoro, n) tu, n) tuo figlio, n) tua figlia, n) il tuo schiavo, n) la tua schiava, n) il tuo bestiame, n) il forestiero che dimora presso di te. Perch) in sei giorni il !ignore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto in essi, ma si riposato il giorno settimo. Perci/ il !ignore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro. 7ontro P7 Ricordati di santificare le feste. In modo evasivo, si cerca di non ricordare che il giorno di festa il !abato e non la >omenica, festa del sole cara ai pagani, nella traduzione inglese, domenica 6giorno del !ignore7 si traduce in sundaK 6giorno del sole7 non avendo subito cambiamenti, es4 non chiese di santificare la domenica ed ignorare il sabato, si limit/ a spiegare al popolo ebraico il vero significato, onorare >io, non imporre il divieto di qualsiasi attivit+.

;;; [ ;;; 27 5nora tuo padre e tua madre, perch) si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti d+ il !ignore, tuo >io. 7ontro :7 5nora il padre e la madre. ;;; [ ;;; X7 Aon uccidere. 627 87 <7 Aon commettere adulterio. Aon rubare. 687 6X7

97 Aon pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo. 6<7 ?ino al penultimo comandamento tutto fila liscio, a parte la numerazione scalata di uno, ma adesso come potremo chiudere a "$, mica potevano dire che un comandamento non esisteva pi4. ;;; [ ;;; "$7 Aon desiderare la casa del tuo prossimo. Aon desiderare la moglie del tuo prossimo, n) il suo schiavo, n) la sua schiava, n) il suo bue, n) il suo asino, n) alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo. 7ontro 97 Aon desiderare la donna d'altri. "$7 Aon desiderare la roba d'altri.

!iamo arrivati al gioco di prestigio, il decimo comandamento viene frazionato in due nuovi comandamenti, per cui la cui somma coincide, il miracolo matematico si compiuto. ;;; [ ;;; %uanto vale quindi la Legge di >io* ....... per la 3hiesa sicuramente meno di quanto potrebbe incassare con il commercio delle grazie ed assoluzioni, messe a pagamento e servizi a cartello, vendita di santini, gite con visite e pranzi del pellegrino, vendita di santini, statue e reliquie e chi pi4 ne pensa, pi4 ne metta. Resta incredibile come la menzogna e la falsificazione possa pacificamente convivere con la verit+, nella stessa chiesa che mette a disposizione le !critture originali e quelle falsificate con indifferenza, tanto nessuno se ne accorge, sar+ forse questa l'interpretazione FIl gregge del !ignoreF* G.. perch) ci chiamano pecore. WWWWW [ WWWWW 1 cosa servito questo capitolo forse fuori ruolo in un libro di poesie, un significato profondo lo ha, la maggior parte degli artisti non vede di buon occhio la chiesa pur essendo propensi alla fede e a credere in un qualcosa di sovrannaturale, la stessa arte potrebbe essere definita la materializzazione del sovrannaturale

li artisti si sono prestati a fare opere per la chiesa, pur rendendosi conto che la loro spiritualit+ aveva come controparte una molto terrena cassetta. Il concetto ipocrita della chiesa, che da una parte predicava la povert+, mentre dall'altra sperperava somme favolose in palazzi arredi e chiese, la falsificazione delle reliquie e la mercificazione di qualunque cosa sacra, strideva con la purezza di cuore e la sensibilit+ degli artisti additati spesso come eretici o peccatori a causa del comportamento schietto. Papa Leone Q nel "2"8 nomin/ P$ nuovi cardinali. ,a fatti accuratamente i conti, i soldi incassati dalle nomine non coprivano tutte le sue spese, la cappella sistina era ancora a met+ ed occorrevano molti soldi per finirla, quindi il Papa aggiunse un'altra nomina dicendo CFAe ho fatti trenta, posso farne P"., sembra che il seguito fosse -cos' potremo comprare nuovi pennelli e colori a ,ichelangelo perch) finisca presto tutti i suoi lavori. (Romeo)

Bella
(ata bella da ammirare sempre bella da amare" sorridente per la ita felice con la gente. /fiora la pelle con le dita e dal profondo sente salire lenta l#emozione forte una tentazione la oglia di partire

per terre lontane senza dormire per intere settimane. >na grande borsa da riempire di corsa tanti colorati estiti l#immancabile rossetto i suoi sogni ed i miti !ualcosa per il letto. Ancora entra un sorriso per illuminare il suo iso
Romeo

%uando si scrivono poesie, si possono anche scrivere opere teatrali, il passo breve, basta averne voglia e tempo. !e per scrivere una poesia basta un'emozione, per scrivere un'opera teatrale bisogna prima documentarsi, trovare luogo ed l'epoca d'inserimento, studiare attentamente tutti i costumi dell'epoca trattata, ricercare tutte le aspirazioni, la vita sociale e politica, il rapporto con la religione e non per ultimo ricercare

scritti degli stessi tempi per ritrovare le metriche di linguaggio. %uando tutto questo ben chiaro nella nostra mente possiamo cominciare dal brogliaccio, ricostruire le scene e descrivere minuziosamente i caratteri di ogni personaggio. !i traccia definitivamente il percorso e lo suddividiamo in parti minori, adesso possiamo scrivere i dialoghi, ma sempre rileggendosi attentamente il caattere dei personaggi per non creare un soliloquio a pi4 voci.

La mia opera teatrale cominci/ con \org, un manoscritto perso che difficilmente ritrover/, segu' !ogno, un'opera mimica con danza e poesia tutta rigorosamente in bianco e nero. >opo una lunghissima sosta ripresi con il teatro romano, la prima Lupercalia e la seconda ?loralia, al termine cominciai a scrivere 5stracon, ma rimasto abbandonato ad un terzo dell'opera.

5stracon
0emistocle e la guerra persiana F5nda amara, il tuo signore ti infligge questo castigo perch) l'hai offeso, senza aver da lui ricevuta offesa alcuna. Il Re !erse ti varcher+, che tu voglia o no. ] ben giusto che nessuno fra gli uomini ti offra sacrifici, perch) tu non sei che un fiume torbido e salmastroF 3he gli siano inflitte in mia presenza P$ frustate e consegnati i ceppi, questo, !erse imperatore di tutte le terre fino a questo mare, comanda. La 0rama 0emistocle nato ad 1tene tra il 2P$ e il 2#$ ?iglio di Aeocle della nobile stirpe dei Licomidi, del demo di Phrearrioi, dimostr/ fin da bambino la volont+ di diventare un capo del suo popolo, distratto e svogliato

nei suoi studi, si dimostr/ attento nelle arti oratorie e marziali, crebbe ambizioso cercando di emergere nella vita della citt+ di 1tene fin da adolescente, si fece ben presto nemici ed oppositori, ma anche riusc' ad attrarre a se con la dialettica e spesso con l'inganno una buona parte della popolazione. >eterminante per la sua storia il contrasto con 1ristide il giusto, per molti versi di personalit+ opposta, ma per altri molto vicini, i contrasti cominciano per avere l'esclusiva nei rapporti con l'efebo !tesileo del quale erano entrambi invaghiti, per continuare con alterne vicende fino ad una reciproca espulsione in tempi diversi dalla citt+ di 1tene per ostracismo. Homo politico e ottimo generale ateniese, fu eletto arconte nel :9P, ma subito messo in secondo piano dall'azione vittoriosa di ,ilziade a ,aratona 6:9$7, torn/ a dirigere la politica ateniese dopo il fallimento della spedizione di Paro. Bspulsi gli 1lcmeonidi suoi oppositori, propose e ottenne, adducendo a pretesto la ripresa della guerra contro Bgina, molto credibile e temuta, ma pensando a una ripresa della guerra persiana, che riteneva certa comprendendo che la prima sconfitta fosse il sicuro preludio ad un attacco in massa, che i proventi delle miniere del Laurion venissero impiegati nella costruzione di navi@ cos' la flotta ateniese crebbe di

"$$ triremi e trasform/ il Pireo nel porto militare di 1tene. 1llo scoppio della II guerra persiana 0emistocle fu posto come stratego alla testa delle forze ateniesi@ partecip/, sebbene ci/ non rientrasse nei suoi piani, alla difesa delle 0ermopili@ crollata tale linea di difesa, diede ordine alla flotta di ritirarsi nel golfo !aronico, ossessionato dalla valorosa difesa dei P$$ di Leonida alle 0ermopili 6:<$7 e dell'occasione che offriva l'esercito persiano per fare grandi e memorabili imprese, fece abbandonare 1tene, trasferendo i soldati a !alamina, mentre il resto della popolazione, donne, vecchi e bambini furono affidati a ...... 3ontro al parere degli !partani e di altri popoli greci, 0emistocle decise di impegnare in battaglia le navi persiane ai limiti del Peloponneso, indusse gli alleati a combattere nelle acque di !alamina ricorrendo anche all'inganno. La vittoria del :<$ fu un trionfo per i reci e per 0emistocle@ nonostante nel :89 fosse stato sostituito nel comando da 1ristide e da !antippo, la popolarit+ di 0emistocle rimase inalterata@ nel :8X fu celebrato da ?rinico con le ?enicie e applaudito ai iochi 5limpici. 1vversato nel suo programma di avvicinamento ad 1rgo e sospettato di atteggiamenti tirannici, fu ostracizzato tra il :8X e il :8".

Prese allora dimora ad 1rgo da dove cerc/ di sollevare nel Peloponneso un moto democratico contro !parta e di procurare ad 1tene il dominio dell'Bllade. >agli !partani fu denunziato agli 1teniesi per aver cospirato con Pausania. 3ondannato a morte in contumacia, fugg' a 3orcira e di l' a Bfeso. Pi4 tardi accolto da 1rtaserse and/ a vivere a ,agnesia al ,eandro, in 3aria, intorno al :X2;:X:, che gli assegn/ il dominio della citt+ beneficiando delle rendite di ,agnesia, di ,iunte e di Lampsaco. >ella sua morte, avvenuta alcuni anni dopo, forse nel :X$, non si conosce n) la data n) il modo@ secondo la maggior parte delle fonti si sarebbe suicidato a ,agnesia al ,eandro verso il :X$ a3 per non dovere ubbidire ad 1rtaserse e mettersi al comando di una spedizione contro la recia. I greci ai quali aveva dedicato la sua vita e garantito la libert+ con le sue vittorie e la sua politica, lo avevano esiliato, diffamato e poi condannato a morte in contumacia, ma lui rest/ sempre fedele alla sua patria fino alla sua morte. ,uterpe0 &o sono ?uterpe" di patria caria" ma da me" sappi" agli elleni ' nato il gran Temistocle" incitor della gente aria.

)i andr* a narrare del mio figlio donato alla causa greca" c$e ser @ da soldato e ne diresse saggiamente la storia. ;i Temistocle" mio figlio esiliato" del suo potere in Atene con gloria del suo feroce destino nella terra dei inti. )i narrer* del suo amore per la citt di Atene e di come ricacci* in mare i parti spinti e del suo ardore contro /erse nelle ene di come super* Leonida tornando incitore e di come l#in idia e l#ingratitudine siano pi0 nefasta e di cor mentore del peggior nemico in moltitudine c$e sempre stima del aloroso la sorte e ne trae futuro orgoglio per la sua casta. )i narrer* della ita e della morte" dell#amore e dell#onor c$e la so rasta. +ossa alla fine della storia ritornar nell#Ade sazia della giustizia c$e s!uarcer il entre al ile infame c$e colpito dalla erit cade. (Romeo)

So!no
/pettacolo teatrale drammatico" muto in un unico atto in bianco e nero. Hn vecchio artista girovago sopravvive in solitudine imitando 3harlie 3haplin per la strada, un giorno conosce un bambino che si interessa al suo spettacolo di strada del quale rimasto affascinato, subito amicizia, arriva la madre del bambino maltrattata dal suo nuovo amante che la tiene come un oggetto. !ubito in cuor suo se ne innamora per il suo cuore gentile animato da amore puro, fissa uno sperato appuntamento, ma per il povero girovago anche questa volta non arriver+ nessuno, giunge la notte, si addormenta e sogna. Ael sogno il suo amore assume un valore spirituale lontano dalla triste realt+, la donna si trasforma in una ballerina del lago dei cigni fra volute di fumo, al suo risveglio trova un biglietto sulla panchina, lei si scusa, ma la sua vita altrove, ha un bambino piccolo e cerca quella sicurezza di denaro che lui non le pu/ dare con la sua vita incerta. Il cuore non regge e muore, ma i sogni espressione dell'anima non possono morire con lui, si perpetuano nel bambino che lo aveva visto recitare, allontanatosi dalla madre il piccolo da solo prova ad imitarlo

suonando il violino abbandonato ai piedi della panchina.

So!no
0enue sensazione che da dentro sale unica luce nella miseria umana unica ricchezza di coloro che sono ricchi di spirito. Irraggiungibile e pura storia d'amore che silenziosa esce dall'anima avvolgendo il corruttibile corpo. Raggio proteso verso altri sensibili sentimenti che come una fiamma di candela altre candele accende di vivida fiamma d'amore. Pallido raggio di luce argentato che se non accolto ritorna, per avvolgersi come una spirale su colui dal quale sorse ed in un ultimo lampo libera, la visione di ci/ che non mai stato umano e divino sogno.
Romeo

?or!
6...eccolo il cavallo ritornato, ..... lui solo ad aver fatto ritorno...7 ?ra alto e basso medioevo in un piccolo e tranquillo borgo della !assonia, vive una bella ragazza molto pura e devota che ha promesso amore eterno al suo bel fidanzato anche lui perdutamente innamorato di lei, si devono sposare, tutti e due lavorano giorno e notte per costruirsi una piccola casa al limite del bosco appena fuori dal villaggio dove andare a vivere insieme quando sposati. Hna mattina arriva al villaggio un drappello di soldati dell'imperatore per arruolare nell'esercito volenti o

nolenti tutti i giovani di robusta costituzione per affrontare una improvvisa guerra ai limiti occidentali dell'impero. 1nche il giovane promesso sposo viene prelevato a forza mentre sta lavorando alla costruzione della sua capanna, legato e caricato su un carro insieme ad altri giovani parte per la guerra. La ragazza apprende la notizia dalla vecchia madre ritornata dal mercato, si dispera, decide di partire da sola alla ricerca dell'amato, ma viene fermata, una diserzione da parte del suo futuro sposo sarebbe punita con la decapitazione, le conviene attendere fiduciosa il ritorno, lui forte ed esperto, sicuramente torner+. Passano due anni, ma la guerra continua, si tratta di un lungo assedio, ha notizie di lui, vivo e spera in un veloce ritorno, il tempo ancora passa, ma lui non ritorna, si reca dal priore per chiedere una grazia a >io e all'Imperatore, fa voto di servire sempre il convento se riceve la grazia, la guerra finita, i paesani sono tutti ritornati, riferiscono che lui stato fatto prigioniero e non si hanno pi4 notizie, lei prega insistentemente, promette di prendere il velo e rinunciare a tutto in cambio del suo ritorno, ma tutto inutile, arriva in paese un vecchio mercante girovago e annuncia di avere visto il giovane prigioniero, stato torturato, mutilato sulla pubblica piazza ed infine ucciso in modo atroce, squartato ed i pezzi del suo corpo appesi alle mura in pasto ai corvi.

Lei alla notizia in preda alla disperazione cerca di suicidarsi gettandosi sotto ad un carro, viene calpestata dai cavalli, ma sopravvive, si risveglia da un lungo sonno di alcuni giorni grazie alle cure della vecchia madre e di una vecchia guaritrice spesso sospettata di magia ma tollerata dagli abitanti per i suoi rimedi. 1l risveglio completamente diversa, assente e silenziosa, guarda sempre lontano, non sente il dolore delle ferite, non cerca l'amato e sembra non riconoscere nessuno, la vecchia guaritrice impietosita decide di portarla nella sua capanna sul fiume per poterla meglio curare fino a quando potr+ fare ritorno alla sua casa. Il tempo passa, le cure cominciano a fare il loro effetto, una notte durante un violento temporale si sveglia all'improvviso, spaventata, chiede alla vecchia chi e dove si trova, chiede del suo fidanzato, in silenzio piange fino allo spuntare del sole, la mattina completamente distrutta, la vecchia si avvicina con un infuso caldo, ma lei rifiuta, vuole una sola cosa, la sua vendetta, tremenda come la morte del suo amato, dopo potr+ morire per ricongiungersi al suo promesso sposo. La vecchia la sconsiglia, non avrebbe mai la forza necessaria per una vendetta, e nessuno la aiuterebbe, sono contadini non guerrieri e temono il potere, ma un rimedio ci sarebbe, potrebbe apprendere l'uso delle erbe con le quali salvare ed uccidere a piacimento,

con il tempo dalla vecchia apprende molto e alla sua morte decide di sostituirla nel suo ruolo, torna al villaggio, gira per le case in cerca di malati, li cura e li guarisce, la sua fama esce rapidamente dal villaggio e viene chiamata in citt+, aiuta i poveri ed i bisognosi con i soldi guadagnati curando i ricchi ed i nobili, improvvisamente in citt+ avvengono delle morti sospette, prima alcuni comandanti dell'esercito, poi il conte con i suoi figli, nel frattempo si trasferisce nella citt+ dove trucidarono il suo amato, riesce a farsi accettare a corte come guaritrice, ma anche li accadono morti misteriose ed orrende, il boia viene trovato legato in un porcile orrendamente dilaniato dai maiali, alcuni soldati delle carceri rimangono intrappolati in un sotterraneo da un incendio bruciando vivi, il figlio del re durante una cena beve un acido che lo uccide con atroci dolori, i sospetti cadono sulla guaritrice che approfittando di una guardia invaghitasi di lei riesce a fuggire per nascondersi in una grotta sulla montagna, viene trovata dalle guardie, imprigionata e processata, un lungo processo dove si cerca una verit+ ed una menzogna per nascondere altre verit+, la giustizia si fonde alla perversione morbosa di un giudice malvagio, un lungo processo e detenzione in stato d'isolamento prima della morte in compagnia di una sola persona, \org un barbaro giunto da est, brutto e deforme carceriere che si innamora silenziosamente di lei, la interroga sui fatti in segreto con umanit+ ed

umilt+, cercher+ di difenderla in eZtremis al processo dirottando le domande degli inquisitori e chiedendo ad ognuno cosa avrebbe fatto in quei momenti di guerra e di giudicarla a suo modo. !i crea nel processo confusione ed incertezza, gli stessi accusatori si accusano fra loro e finiscono per essere a loro volta inquisiti, la ricerca del demone si sposta, tutti vengono a turno sospettati di tutto, viene richiesto l'aiuto al Papa che invia un alto prelato esperto di cose demoniache oltre che ad affari segreti di stato, con l'incarico di sbarazzarsi dei nemici della cristianit+ e salvaguardare gli interessi papali, lo stesso giudice scomodo al Papa viene condannato al rogo, giurati e testimoni torturati, mentre le domande di \org si fanno sempre pi4 precise ed insistenti costringendo molti ad ammettere le loro colpe, l'alto prelato ne approfitta e comincia a sbarazzarsi di tutte le persone scomode assecondando sempre \org nelle sue fini domande ed inaspettate considerazioni, si decider+ alla fine di lasciare il giudizio ai viandanti ed ai pellegrini di passaggio nella citt+, ognuno che passer+ sulla piazza sar+ chiamato a giudicare, chi reputa la donna colpevole, dovr+ frustarla personalmente, solo, davanti a lei legata completamente nuda ed implorante, qualcuno la condanna con durezza, molti non trovano la forza e l'assolvono, altri fuggono in preda ad un improvvisa crisi d'impotenza, solo al termine la giuria decider+ la sentenza, ma gli interessati non potranno udirla, le

vendette incrociate hanno falciato tutti gli accusatori. Viene assolta dai reati di stregoneria e dalle morti misteriose per mancanza di prove concrete, potr+ andarsene, \org la libera, ma lei sfinita muore serena fra le sue braccia. ............... (ildeC (o trovato la morte per chi amandomi morto, non ho saputo trovare la vita per chi amandomi ancora vive, ora in pace chiudo gli occhi portandomi la visione dei sogni. \orgC %uanto tempo ho atteso, quante notti ho vegliato sognando un'altra vita, con gli occhi fissi al cielo nella fredda notte stellata, ........ ho sognato ... inutilmente sognato. Ingiusta sorte, racchiuso in un deforme corpo con il dono di una lucida mente per accorgermene ed una attenta vista per vedere anche lontano la giusta felicit+ negatami, mio !ignore abbi piet+ della mia sofferenza, offusca la mia mente perch) non possa ricordare l'unico sguardo che mi ha fatto ricordare che anche io sono un uomo. (Romeo)

Lupercalia
/iamo alle origini del teatro popolare romano" un teatro c$e non ebbe la cultura e alenti scrittori come il teatro greco" ma la semplicit e l#ingegno" lo fecero amare dal popolo" anc$e re ed imperatori pur relegandolo a ruoli secondari non poterono fare a meno di alcune rappresentazioni care alla gente romana c$e a e ano anc$e lo scopo di dare forza ed unione all#impero" pur temendo l#aspetto satirico c$e spesso li denigra a e mette a in piazza le loro debolezze. Lupercalia ' una antica raffigurazione in c$ia e nazionalistica della nascita di Roma ed un#auto celebrazione dei fasti imperiali" la storia iniziale in

c$ia e leggendaria c$e porter alla fondazione di una citt sacra ed eterna oluta dagli dei" generata da una discendenza antica di eroi fra cui ?nea principe guerriero leale e di grande cuore in cerca di una nuo a terra dopo la distruzione di Troia" gli stessi dei entrano in gioco anc$e come parte atti a dell#eletta famiglia regale nobilitando il sangue reale della futura citt con Marte" insieme al primo giorno di prima era" giorno di forza creati a c$e sempre si rinno a" sorger una nuo a ci ilt c$e entrer con forza di diritto nella storia dell#umanit e la condizioner per sempre. Lupercalia ' una celebrazione religiosa antica" con raffigurazioni teatrali dai riti magici oscuri c$e si perdono nella notte dei tempi" ' il rito della natura e delle forze c$e la go ernano" della pastorizia e della superstizione" un misto di riti dionisiaci e marziali con riti etrusc$i ecc$i e nuo i ed altri ancora deri ati probabilmente dal neolitico" &l rituale alla fine delle rappresentazioni" era celebrato da due ordini di eletti scelti fra la pi0 antica e gloriosa nobilt romana" fra cui un terzo aggiunto intorno al A: a.7.di natura spuria dallo stesso %iulio 7esare c$e dur* poc$i anni. /icuramente per i suoi alori storici" rappresentati i e letterari" ' una delle principali manifestazioni dell#impero romano" sar anc$e l#ultima ad essere abbandonata agli inizi dell#era cristiana per essere in parte riesumata in epoca fascista anc$e se pri ata

della principale forza rappresentati a. +rofezie" complotti e capo olgimenti" amori impossibili e endette" amore e sangue" riti e stregonerie" dei" principi e spettri percorrono tutta la storia rendendola unica ed appassionante per il suo mistero fin dai tempi antic$i.

65vertoure7
3anto di Roma, degl'olimpici dei e dei divi eroi. 3anto dell'aratro che solc/ la terra come lama di spada e come folgore affond/ nella nera e gelida italica terra tracciando un profondo solco che presto si tribut/ di sangue. 3anto di potenza nel suolo infusa, di vita pulsante che regalarono forti braccia di guerriero e contadino alla superba e decantata storia nel fioco mondo che da quell'alba, prese universale e divino orgoglio.

63oro7 Bella sei Roma quando il sole illumina i colli ed il fiume rispecc ia i ponti! "andidi marmi sono la veste di $randi opere sorte

per ma$nificare $li eroi c e niente da invidiare anno ai placidi e bellicosi dei! ,rande sei Roma con i tuoi istoriati arc i c e videro passare vittorioso il poderoso esercito antico se$uito dalla miriade dei vinti c e stupiti di tanta ma$nitudine ai loro barbari e spo$li lidi in molti non vollero tornare! &otente sei Roma fieri marciano i tuoi fi$li sulla selce col mar'iale passo, fi$li di Roma e non servi c e i$navi nel barbaro mondo mai conobbero la comune $loria! Ovunque forti sono i rumori c e viva fanno sentire l'-rbe!

loralia

dall#opera loralis il trionfo della primavera (dramma teatrale)


Aell'antica Roma, dal #< 1prile al P ,aggio, si festeggiava la dea ?lora, divinit+ femminile dedicata alla primavera ai fiori,alla fertilit+ e alle nascite in generale.

I Ludi ?loralis, furono istituiti nel #P< a. 3. per oracolo della !ibilla al fine d'ingraziarsi gli dei per avere una buona annata agraria, in seguito furono abbandonati, ma poi ripresi con regolarit+ dal "8: a. 3. a causa ad una lunga carestia imputata proprio al fatto di aver abbandonato le celebrazioni sacre in onore della dea e di avere di conseguenza disinteressato ?lora dal suo compito.

"l carattere licenzioso dei loralia, con l#esi/izione delle donne che si denudavano a teatro fra l#incitamento del pu//lico, indichere//e nella mentalit@ romanaAitalica un le!ame metafisico tra la sessualit@ umana e la fertilit@ ve!etale, per cui stimolando l#una attraverso il rituale sacro, si stimolere//e anche l#altra con la speranza di un copioso raccolto.

Le creature fantastiche che venivano interpretate erano un misto derivato da mitologia locale, orientale, egizia, condita da una buona dose di allegoria filosofica greca. 5gni compagnia interpretava a loro modo le storie rappresentate, ma i personaggi erano ben delimitati ed ognuno svolgeva i suoi ruoli prefissati. Lo spettacolo era caratterizzato anche da un senso di superiorit+ che il popolo sentiva come parte integrante della sua appartenenza all'Impero, i teatranti non perdevano occasione per lodare il popolo e stimolare quello che oggi viene definito maschilismo, comune anche alla donna che diventava a sua volta esibizionista vantandosi della sua bellezza e della sua capacit+ amatoria alla stessa maniera in cui l'uomo vantava le sue doti virili. Il senso della patria e dell'onore, la devozione agli dei pi4 umani nei loro difetti degli stessi mortali, il concetto del rinnovamento che spostava le ambizioni sui figli e sulla gloria dell'Hrbe, caratterizzava lo spettacolo con uno spirito oggi a noi non comprensibile a causa di falsificazioni politiche che hanno in noi denaturato il senso delle cose e delle parole. Aulla quindi a che vedere con l'accusa postuma di spettacolo osceno e deviante nel quale si esibivano soltanto prostitute pronte a denudarsi per la felicit+ dei clienti, o alla mera attivit+ di prostituzione blasfema di cui lo spettacolo era il solo messaggio pubblicitario. Va ricordato che all'epoca la nudit+ non aveva un valore morale, ma un valore unicamente sociale, il vestito indicava la casta di appartenenza e la cittadinanza, il grado

di ricchezza e di notoriet+@ nelle terme e nei bagni pubblici, la nudit+ era la normalit+, come lo era normale nei rituali religiosi e nei ludi, nudi erano i teatranti greci anche se solo uomini e nudi si partecipava alle olimpiadi ed ai ludi funebri, non da meno erano le feste dionisiache che si trasformavano in vere e proprie orge pubbliche. Lo spettacolo dopo 2 giorni di rappresentazioni pubbliche, fra feste canti e grandi bevute in onore a >ioniso, si concludeva al sesto giorno con la manifestazione di massa al circo, con i teatranti che inseguivano animali tipici da fattoria erbivori o granivori cercando di catturarli e con il lancio di semi di ogni tipo per augurare prosperit+ nei raccolti. >a queste pubbliche manifestazioni, in seguito nasce l'usanza del lancio di riso agli sposi in augurio di fecondit+ felicit+ e prosperit+, usanza non certo gradita se fosse derivata dall'attivit+ di meretrici da strada.

6Lode7
!plendida e sorridente dea magicamente vestita di luci e di colori gaio e lieve il tuo passo di danza nel giardino incantato del ,ondo che col piede veloce sorvoli non filo d'erba al tuo passaggio si piega, ma tutte s'inchinano le creature

davanti alla tua gaia bellezza che del profumo tuo s'inebriano. 0iepida giunge a noi mortali l'area mossa dalle tenue tua veste carica degli aromi che ai fiori doni. li occhi di iridescenti colori pervadi a tutti coloro che muti osservano l'ineguagliabile meravigliosa opera tua. (Romeo)
L'amore per il teatro nasce per ultimo, dopo aver preparato tanti piccoli spettacoli, un mio amico, un attore e prestigiatore mi chiese di migliorare un suo spettacolo di strada. Aon conoscevo molto bene il teatro di strada, ma scendere e trovarsi a contatto con numerosi personaggi sconosciuti, che improvvisavano piccole cose, privi di boria e di vana arroganza, mi ha veramente emozionato. (o scoperto il lato poetico della vita da strada, fatto di sogni, speranze e tanta ingenua felicit+, nessuno aveva paura della povert+, tutti vivevano di piccole cose che gli rendevano la vita felice, l'amore era alla base di tutto, quando c'era quello, tutto diventava marginale, ho visto pi4 felicit+ dentro dei vecchi camper che dentro molte ville. 1lcune tecniche di spettacolo erano veramente piene di fantasie, altre banali e scontate, le peggiori invece mi sembravano un paravento all'elemosina, un insulto ai veri artisti che fanno della strada e della quotidianit+ un palco d'arte aperto a tutti.

>otti ed ignoranti, nullafacenti ed indaffarati si fermavano a guardare quelle cose diverse dalla loro unica fonte di conoscenza, la televisione, la notte alla luce dei lampioni e di fumose torce, regnava quella infantile meraviglia che riportava tutti ad essere eterni bambini, ho visto molti spettatori ben vestiti immedesimarsi negli spettacoli ed accettare felici l'invito a parteciparci, come comparse, se non come oggetti o manichini, ma la loro emozione era veramente forte ed in quel momento nessuno aveva paura di quella situazione lontana dalla realt+ del loro lavoro. La strada stata la mia universit+ dello spettacolo, nella strada ho compreso che bisogna scrivere con il cuore, nella strada ho compreso la sofferenza di coloro che abitualmente ignoriamo. Aella strada scopri che tutti sono dei personaggi che vagano in cerca di un autore che gli riservi delle parti adeguate al loro brogliaccio, quando impari ad aspirarne l'essenza, tutti i personaggi delle tue opere prendono credibilit+, rileggendo molti testi dei otha della letteratura, trovi un aria irreale, uomini e donne hanno i medesimi fini e problemi, colti ed ignoranti parlano tutti come dei laureati e gli ambienti sono invivibili per i loro abitanti. Lo scrittore compie un unico soliloquio che suddivide fra le parti, i personaggi diventano assurdi ed irreali, fino a quel momento mi era sfuggito, ma dopo rileggere certe cose che mi erano piaciute in passato, le trovavo ridicole ed opprimenti.

<erra insan!uinata
(canzone rap)

Volti scuri velati, sguardi sempre vitali, tante uniche vite da sempre mai uguali, braccia tremanti agitate al vento protese come alti rami nella spaventosa foresta scossa dalla tremenda improvvisa tempesta. ,enti libere decise, per la libert+ del Paese. >i >io nessuno mai padrone dell'uomo vale soltanto la ragione, nessuno potr+ far valere un diritto che non pu/ mai avere. !fidano oggi la poderosa ira divina

dell'oscuro dio causa di tanta rovina. !uolo di Persia splendente oggi sei rovente sotto le alte fiamme tutto nel fumo bruciato violentemente l'uomo da tempo stato calpestato sotto la polvere grigia ed il giallo sole ardente. >i >io nessuno mai padrone dell'uomo vale soltanto la ragione, nessuno potr+ far valere un diritto che non pu/ mai avere. 1lte ora le grida, contro l'oppressore vacillante dall'unita folla compatta ed ora urlante, forte trema l'oppressore al suo passaggio comprende che negli opposti schieramenti, ci sono bandiere diverse, ma stessi sentimenti non mollare popolo, l'ora del vero coraggio. >i >io nessuno mai padrone dell'uomo vale soltanto la ragione, nessuno potr+ far valere un diritto che non pu/ mai avere. 1ntica terra, da tempo soffocata, il popolo ti ama, non sarai dimenticata, ogni giorno muori, nel tirannico dolore all'inerme popolo, dal vile clero imposto dal >io misericordioso sempre trova posto per chi ha giustizia e libert+ nel cuore.

>i >io nessuno mai padrone dell'uomo vale soltanto la ragione, nessuno potr+ far valere un diritto che non pu/ mai avere. >a tempo violentato con il piombo e con la corda domani attendi, la nuova alba che solo il libero ricorda. 1rido suolo intriso di sangue dallo schiavo popolo versato hai pronti i tuoi lugubri vermi per accogliere gli assassini che violarono la storia, per questioni di soli quattrini risorgi splendido pavone, un nuovo splendore ti sar+ donato. >i >io nessuno mai padrone dell'uomo vale soltanto la ragione, nessuno potr+ far valere un diritto che non pu/ mai avere. Ael giorno dell'ira, nessuno pu/ contenere l'inarrestabile popolo, oggi assetato di libert+.

(Romeo)

1rriver+ Aibiru il fantomatico pianeta &iller avvistato dai telescopi di (ollK^ood, impatter+ presto sul grande schermo con apocalittici incassi al botteghino e i poli cambieranno con la loro disastrosa conseguenza, dovremo tutti cambiare le bussole, compresi quelli che l'hanno gi+ persa da tempo.

'rma!eddon
3i saranno guerre e malattie, terremoti ed inondazioni, ovunque regner+ il disordine e l'uomo sembrer+ avere dimenticato >io, questi saranno i primi segni che indicheranno la fine dei tempi. 3os' tuonano le sacre scritture non poi molto dissimili da una religione ad un'altra, tutto sembra coincidere, il

fuoco che arriver+ dal cielo, le stelle che cadono, sembrano denunciare asteroidi che cadranno sulla 0erra e missili nucleari, mostri volanti a 8 teste, un modo forse per descrivere missili a testate multiple. ,a questa fatidica data, >icembre #$"#, sar+ veramente l'ultima o dovremo archiviarla fra le centinaia di date presunte di catastrofi e fine dell'umanit+ passate poi inosservate o dimenticate* Aon so di preciso che cosa abbia combinato l'uomo per meritarsi il >iluvio, ma visto quello che accade ultimamente, fossi nei panni del Padreterno, quasi quasi qualche angelo a fare una spazzatina ce lo manderei per queste sudice strade. Varr+ sicuramente il detto che ognuno comincia prima a spazzare a casa propria, ripulire la loro chiesa ed il vaticano sar+ un'impresa biblica, banchieri di vari malaffari, corrotti, ipocriti e falsi benefattori, folli, fornicatori, simoniaci e pedofili, assassini e torturatori, truffatori e mistificatori costituiscono un vero e proprio esercito organizzato, una cupola longeva che ha sfidato i millenni forte di quei non molti che con la loro vera fede sono riusciti a far da braghe alle vergogne di tutta la chiesa. 3he sta accadendo in questo povero mondo, colpito da continui anatemi di maghi e santoni del paranormale e del normale che cos' normale non dovrebbe essere. >issesti finanziari che regalano a quasi tutto il mondo una eguaglianza al basso e ai soliti pochi quel rimanente che sarebbe inutile dividere visto che gli

altri sono troppi e non saprebbero che farsene. Politici incapaci, ladri ed arroganti, usurpatori di cariche senza consenso popolare, colonnelli e dittatori hanno portato il mondo alla rovina, c' ancora bisogno d un intervento divino per la distruzione quando funziona alla perfezione il fai da te. !e questo dovesse avvenire, come per il diluvio, lascerei qualche lacrima per i poveri animali piccoli e inconsapevoli travolti da un estraneo destino. 0ornando ai ,aia, quasi mi verrebbe voglia di comprarmi una ?errari rossa fiammante con il pagamento in un'unica rata al P" dicembre #$"#, per/ lo spirito commerciale mi indicherebbe di fare l'opposto, vendere tutto con pagamento differito a quella scadenza, tanto se il mondo dovesse finire, non fallirei, ma se questa data si rivelasse una panzana, lo spumante lo stapperei felicemente da Paperone il primo di gennaio dell'anno successivo, non chiamiamolo #$"P per favore, porterebbe nuovamente sfiga anche questo. Resta la visione poetica della vita, il mondo finir+, metteremo la parola fine a tutte le ingiustizie ed a tutte le tristezze, avremo un mondo nuovo, vergine, ci accoglier+ cresciuti con il nostro bagaglio di esperienze, questa volta trattiamolo meglio, consideriamo che ogni cosa racchiude un'anima piena di sentimenti, per cui merita rispetto e considerazione. Romeo

I gabbiani sono sempre stati un simbolo di libert+, nel gabbiano ci immaginiamo liberi di viaggiare sui mari e nei cieli, di poter esplorare scogliere vertiginose e di poter affrontare tempeste. Il abbiano sempre stato un simbolo di salvezza dei marinai perduti nel mare, l'avvistamento di questi splendidi uccelli, indicava che la terra era vicina.

abbiani
Volteggiano in cielo i gabbiani chiassosi, l'acqua del mare rigata di rosso e d'arancio, il tiepido sole stanco e cadente della sera cala fino a sprofondare sul lontano orizzonte. L'argentea scogliera, ripida ed ornata di verde, culla dei piccoli ignudi da pochi giorni nati che agitati aprono il becco per il pasto la sera, scurendo dona alla sorgente luna i suoi colori. %uando qui guardo i gabbiani liberi nel cielo il tempo per me si ferma e stupito osservo i liberi naviganti dell'aria e dei grandi mari come un bambino, come fosse la prima volta. I gabbiani si diradano per sparire nella scogliera torna il silenzio, si vede la prima lucente stella che fa strada alle infinite altre per riempire il cielo soffia il vento di terra, notte, leggero torno a casa. 6Romeo7

Aon difficile trovare in cielo il rande 3arro, questo aiuta per rintracciare la piccola stella polare che l'ultima del Piccolo 3arro meno visibile. Dasta ruotare la distanza fra la prima e l'ultima stella dell'5rsa ,aggiore allineandola alla seconda, la stella che troviamo proprio la !tella Polare.

.tella polare
&allida stella, luce tremante lontana, nel buio profondo della scura volta c e ci sovrasta! /ell'imma$inario vista le$ata

dalla volont di dimenticati dei ad altre lontane tremule sorelle! 0a molto tempo unica $uida di c i solcava l' oscuro mare per ra$$iun$ere terre lontane! Le notti ti rifletti sul freddo abisso c e s'apre sotto l'insicuro le$no calcato dall'intrepido lupo di mare!
(Romeo)

Bre''a
.ullo sco$lio, verso il mare protesa come un'antica emblematica polena anima e $uida del veliero fra i flutti attenta scruti il limitar d'ori''onte! Osservo i tuoi neri e lun$ i capelli mossi come il crine di un libero destriero dalla forte bre''a liberata dall'orcio, dall'invisibile fi$lio di &oseidone! Risplendono al sole prossimo all'ori''onte con fulminee scintille i tuoi neri occ i

mentre al corpo aderisce la sottile e corta veste esaltando le veneree e curvilinee forme! #ai ti avevo vista cos1, splendida come dea, come non avevo intuito le tue sinuosit celate, $ra'ie mare di aver $uidato fino allo sco$lio il liberato e forte veritiero soffio di (olus donator d'un eterno indimenticabile ricordo! Romeo

Vedo la donna come una dea che lasci/ la natura per seguire il richiamo dell'uomo abbandonato triste e solo sulla terra. %uando si incontrano l'uomo e la donna possono rifondersi con essa, dall'unione scaturisce tutta la loro bellezza e tutta la loro poesia spirituale, ora che liberati dall'orpello imposto dalla fredda societ+ ritrovano la gioia e la poesia corporea.

Le ori!ini i!note
La mia origine avvolta nel mistero, scandita da un odio familiare strisciante che ha portato sempre tutto e tutti alla rovina, una sagra della stupidit+ che port/ dalla ricchezza alla miseria in poco tempo. 3ome all'antro di 3uma ho raccolto le foglie, ognuno aveva nel tempo lasciato un piccolo messaggio o un piccolo ricordo, risposte veloci ad un ragazzino curioso che era attorniato da tanti oggetti misteriosi. %uando era ospite in villa, udivo storie di guerre e di congiure, vidi pistole da duello gelosamente custodite, bandiere con stemmi e quadri di uomini impettiti con i baffi, donne vestite dal mento ai piedi con ampie gonne e merletti, ognuno aveva una sua storia, in quelle buie stanze, ma in parte segreta. Hn mistero indecifrabile fu la bandiera con la corona ed il nonno PP dell'officina scozzese del quale poco o nulla trapelato, il disprezzo verso la regina inglese Blisabetta I e storie di terre lontane mi incuriosivano, una vecchia zia mi raccont/ delle origini scozzesi e di come erano fuggiti dopo l'ultima sconfitta cattolica. In questo paese che ho amato e stimato, mi hanno fatto sentire straniero, mai una volta ho avuto giustizia, con il tempo ho compreso che la legge ama chi ha soldi per mantenerla e odia chi la chiede per giustizia. La mente ritorna a quelle terre lontane che non ho mai

raggiunto nonostante i numerosi viaggi per il mondo, una inconscia sacralit+, ma a "$$ &m da Bdinburgh tornai indietro, non mi sentivo pronto. 5ggi dopo molti anni, sento avvicinarsi il momento che dovr/ sedermi su quella terra, che dovr/ vagare per il campo di 3ulloden per poi accendere un fuoco dove sentir/ di farlo. 1nche se non ne comprendo i motivo, sempre pi4 spesso sento questo richiamo.

7ulloden" l#ultima battaglia per la libert della /cozia 8B Aprile 8CDB

La &aledonia &eltica

!cottish ?lag

Dagpipes

>unnottar 3astle !tonehaven

Bdimburg 3astle

3eltic raveKard

5ld !cottish 1rmK

&aledonia
I don't &no^ if Kou can see 0he changes that have come over me In these last fe^ daKs I've been afraid 0hat I might drift a^aK !o I've been telling old stories, singing songs 0hat ma&e me thin& about ^here I came from 1nd that's the reason ^hK I seem !o far a^aK todaK 5h, but let me tell Kou that I love Kou 0hat I thin& about Kou all the time 3aledonia Kou're calling me 1nd no^ I'm going home If I should become a stranger Vou &no^ that it ^ould ma&e me more than sad 3aledonia's been everKthing I've ever had Ao^ I have moved and I've &ept on moving Proved the points that I needed proving Lost the friends that I needed losing ?ound others on the ^aK I have &issed the ladies and left them crKing !tolen dreams, Kes there's no denKing I have traveled hard ^ith coattails flKing !ome^here in the ^ind /a!pipes G...........................

&aledonia
Io non so se tu puoi vedere I cambiamenti che sono venuti su di me In questi ultimi giorni passati ho avuto paura 3he io posso allontanarmi 3os' ho raccontato vecchie storie, cantando canzoni 3he mi fanno pensare da dove venivo B questo il motivo per cui mi sembra 3os' tanto lontano oggi 5h, ma lascia che ti dica che ti amo 3he io penso a te tutto il tempo 3aledonia mi stai chiamando B ora sto andando a casa !e dovessi diventare un estraneo Voi sapete che questo mi renderebbe pi4 triste %uello della 3aledonia stato l'unico pensiero 3he io abbia mai avuto 5ra mi sono mosso e ho continuato a muovermi (o provato le cose che avevo bisogno di dimostrare (o perso gli amici che avevo bisogno di perdere 1ltri ne ho trovati sulla strada (o baciato le donne e le ho lasciate piangendo !ogni rubati, s', non si pu/ negare (o viaggiato duro con l'obbligo di volare >a qualche parte nel vento ;;;;;;; 3ornamuse ;;;;;;;;;;;

5h, but let me tell Kou that I love Kou 0hat I thin& about Kou all the time 3aledonia Kou're calling me 1nd no^ I'm going home If I should become a stranger Vou &no^ that it ^ould ma&e me more than sad 3aledonia's been everKthing I've ever had 63horus7 Ao^ I'm sitting here before the fire 0he emptK room, the forest choir 0he flames that could not get anK higher 0heK've ^ithered no^ theK've gone Dut I'm steadK thin&ing mK ^aK is clear 1nd I &no^ ^hat I ^ill do tomorro^ Rhen the hands are sha&en and the &isses flo^ 0hen I ^ill disappear

5h, ma lascia che ti dica che ti amo 3he io penso a te tutto il tempo 3aledonia mi stai chiamando B ora sto andando a casa !e dovessi diventare un estraneo Voi sapete che mi renderebbe pi4 che triste %uello della 3aledonia stato l'unico pensiero 3he io abbia mai avuto 63horus7 5ra sono seduto qui davanti al fuoco La stanza vuota, il coro della foresta Le fiamme che non hanno potuto lanciarsi pi4 in alto !i sono sfinite ed ora se ne sono andate ,a sto pensando costantemente la mia strada chiara B so cosa far/ domani %uando le mani tremeranno ed i baci si affievoliranno Io poi sparir/.

%uando ho udito questa canzone per la prima volta, ho avuto i brividi, sentivo come mille voci che mi chiamavano, che chiedevano perch) del mio ritardo. ,a io non ho nessuna certezza delle mie origini, tutto stato abilmente celato e nulla visibile o dimostrabile, lascio quindi all'emozione, al richiamo del sangue la decisione ultima. Hna voce che ti chiama attraversando i secoli, anche questo mistero poesia.

Aon resta che salutarci, ti ringrazio per avermi seguito nel mio mondo, un mondo per alcuni incantato e per altri quello dei folli, spero non t'importi a questo punto di fare il conto del tempo passato insieme, ma che tu abbia trovato un angolino dove racchiudermi fra i tuoi sentimenti,.......... $al dolce stil novo G....... sempre ci sar amore per c$i $a un cuore per rice erlo. 1l cor gentil rempaira sempre amore come l=ausello in selva a la verdura@ n) fe= amor anti che gentil core, n) gentil core anti ch=amor, naturaC ch=adesso con= fu =l sole, s' tosto lo splendore fu lucente, n) fu davanti =l sole@ e prende amore in gentilezza loco cos' prop_amente come calore in clarit+ di foco. ?oco d=amore in gentil cor s=aprende come vertute in petra prez_osa, che da la stella valor no i discende anti che =l sol la faccia gentil cosa@ poi che n=ha tratto f/re per sua forza lo sol ci/ che li vile, stella li d+ valoreC cos' lo cor ch= fatto da natura

asletto, pur, gentile, donna a guisa di stella lo =nnamora. 1mor per tal ragion sta =n cor gentile per qual lo foco in cima del dopleroC splendeli al su= diletto, clar, sottile@ no li stari= altra guisa, tant= fero. 3os' prava natura recontra amor come fa l=aigua il foco caldo, per la freddura. 1more in gentil cor prende rivera per suo consimel loco com= adam+s del ferro in la minera. ?ere lo sol lo fango tutto =l giornoC vile reman, n) =l sol perde calore@ dis=omo alterC S entil per sclatta tornoT@ lui semblo al fango, al sol gentil valoreC ch) non d) dar om f) che gentilezza sia f/r di coraggio in degnit+ d=ere= sed a vertute non ha gentil core, com=aigua porta raggio e =l ciel riten le stelle e lo splendore. !plende =n la =ntelligenz_a del cielo >eo cr_ator pi4 che `=na nostr=occhi =l soleC ella intende suo fattor oltra =l cielo, e =l ciel volgiando, a Lui obedir tole@

e con= segue, al primero, del giusto >eo beato compimento, cos' dar dovria, al vero, la bella donna, poi che=n gli occhi splende del suo gentil, talento che mai di lei obedir non si disprende. >onna, >eo mi dir+C S3he presomisti*T, s_ando l=alma mia a lui davanti. SLo ciel passasti e =nfin a ,e venisti e desti in vano amor ,e per semblantiC ch=a ,e conven le laude e a la reina del regname degno, per cui cessa onne fraudeT. >ir Li por/C S0enne d=angel sembianza che fosse del 0uo regno@ non me fu fallo, s=in lei posi amanzaT. (%uido %uinizzelli)

Laura la mia dolce amica


Laura, una mia amica, la mia dolce e sensibile amica di penna, non l'ho mai vista ne conosciuta, ci siamo soltanto scritti pi4 volte, un passatempo serale lo scrivere, fare salotto in pantofole senza rumore, poter ospitare molta gente in :$ centimetri di tastiera senza nessuna formalit+. >ovrei definirla un'amica virtuale, ma quando in quello che si scrive, si lascia l'immagine dell'anima, il mondo reale, la persona eterea e presente. Laura ha cor gentile e percepisce le sensazioni, con discrezione resta vicina, anche quando sa che non vuoi sentire nessuno ed il suo pensiero sa far restare legato al cuore nel tempo. Laura, un nome che ha ispirato il Petrarca che scrisse di leiC (on era l#andar suo cosa mortale ma d#angelica forma" e le parole sona an altro c$e pur oce umanaE uno spirto celeste" un i o sole fu !uel c$#i# idi" e se non fosse or tale" piaga per allentar d#arco non sana. Laura ha aperto uno spiraglio del suo cuore per farmi vedere, oggi per lei scrivoC

Non ti dimentico
%uando credi in solitudine che tutto sia alla fine, guarda, una nuova vita felice all'orizzonte, chi ha camminato con te e stanco ti ha lasciato, ti chiede ora di non voltarti per cercare le tue orme. 3on infinito amore diceC la tua strada davanti a te, percorrila, portami avanti nel tempo insieme con te, con tutti i ricordi passati insieme, perch) io no, non ti dimentico e non voglio essere dimenticato. (Romeo)

.uonanotte
buonanotte a tutte le stelle, buonanotte alla pallida Luna e ai gatti bigi innamorati

che corrono veloci sui prati. Duonanotte a chi beata le labbra socchiude, alle rane che cantano nella palude, buonanotte alle donne belle, amore non dimenticar nessuna. !ogna felice, dolce amica mia sicura che l'amore non vada mai via. 6Romeo)

Perch scrivo* 0utto quello che ho nel cuore deve uscire. Bcco perch. (L. an .eet$o en)

La parola B "N, C la mette sempre il lettore, quando il libro finito e non ha lasciato ne ricordi, ne emozioni.

Indice
Prefazione !crivere, perch) farlo* Hn Aaif fra futurismo e romanticismo uarda la mia mano Il Daratro ?iori di ciliegio Visioni e profumi di Primavera La Poesia della Aatura occia La poesia della Pioggia Pioggia Il dono dell'amore H pisci spadu Il Valore !pirituale delle altre 3reature 3antico delle creature Il mio cane Il 3ane !guardi fuggenti Imprinting d'amore 3erca una stella !ei padre L'1mor caduto !entiero Il >ente di Leone 5cchi di donna Labbra socchiuse >onchisciotte Raiting !ilenzio Il futurismo stanco delle lagne poetiche # : < "" "# ": "X "8 "< "9 #$ #" ## #X #8 P$ P: P2 P8 :" :P :2 :8 :9 2# 2: 28 29 X# XP

1nni 8$ 1 Raterloo si congeda l'onore Il nemico invisibile 1fganistan La terra dei sogni Indifferenza La cartolina Il suonatore di pianola !piccioli Rosa di sale Il corridoio !otto il vestito niente >iario di viaggio Visioni e profumi di Primavera La Poesia iniziatica 0amburi lontani Il !asso
%uando l'amore ha gli occhi a mandorla

X8 8# 82 8X 89 <" <P <: << <9 9" 9# 9X "$$ "$" "$# "$X
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La pelle !icura la notte 1puane >edica di amore Vorrei !olitudine Immagini 5cchio lucente 3orrere Il destino magico Piano !ottile Pietra Il Verme La ?ortezza Immagini nella notte 3olori Il 3ervo Volante

"$9 """ ""P "": ""2 ""X ""8 "#$ "#" "## "#X "#< "#9 "P$ "P" "P: "PX

!auro Dur&ini trend L'Idolo Vento Aeri pensieri La ricerca dello stile Bro un bambino La Legge di >io Della 5stracon !ogno \org Lupercalia ?loralis 0erra insanguinata 1rmageddon abbiani !tella polare Drezza Le origini ignote La 3aledonia 3eltica >al dolce stil novo Laura la mia dolce amica Duonanotte

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