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Una frazione è una coppia ordinata di numeri naturali 𝒂, 𝒃 con 𝒃 𝟎 scritta nella forma:
𝒂
𝒃
𝒂 è chiamato numeratore mentre 𝒃 denominatore.
La frazione dunque rappresenta la divisione tra il numeratore 𝒂 e il denominatore 𝒃
𝒂
Una frazione si dice:
𝒃
propria se 𝒂 𝒃
impropria se 𝒂 𝒃
apparente se 𝒂 𝒃
Due frazioni si dicono equivalenti (ugual valore) se:
𝒂 𝒄
equivalente ↔𝒂∙𝒅 𝒃∙𝒄
𝒃 𝒅
«il prodotto ad incrocio dei termini delle frazioni risulta lo stesso».
𝒂
Una frazione si dice ridotta ai minimi termini o irriducibile se il numeratore e denominatore sono primi tra
𝒃
loro 𝑴. 𝑪. 𝑫 𝒂; 𝒃 𝟏
Per ottenere una frazione ridotta ai minimi termini si applica la proprietà invariantiva delle frazioni:
«Moltiplicando o dividendo per uno stesso numero, purché ≠ 0, il numeratore e il denominatore di una frazione
si ottiene una frazione equivalente»
𝒂 𝒂∙𝒄
𝒆𝒒𝒖𝒊𝒗𝒂𝒍𝒆𝒏𝒕𝒆
𝒃 𝒃∙𝒄
𝒂 𝒂: 𝒄
𝒆𝒒𝒖𝒊𝒗𝒂𝒍𝒆𝒏𝒕𝒆
𝒃 𝒃: 𝒄
In virtù della proprietà invariantiva riusciamo a:
Addizione/sottrazione
“La somma/differenza di due numeri razionali assoluti con lo stesso denominatore è ancora il numero razionale
assoluto che ha lo stesso denominatore e per numeratore la somma/differenza dei numeratori”
1
𝒂 𝒄 𝒂 𝒄
𝒃 𝒃 𝒃
Se i denominatori sono diversi allora dapprima bisogna trasformare le frazioni con lo stesso denominatore e poi si
procede alla loro addizione.
𝒃, 𝒅 𝒃, 𝒅
𝒂 𝒄 𝒂 ∙ 𝒎. 𝒄. 𝒎. 𝒄 ∙ 𝒎. 𝒄. 𝒎.
𝒃 𝒅
𝒃 𝒅 𝒎. 𝒄. 𝒎. 𝒃, 𝒅
L’addizione in Q gode delle stesse proprietà già studiate: commutativa e associativa. Il numero 𝟎 è ancora
l’elemento neutro.
La sottrazione gode della proprietà invariantiva.
Moltiplicazione
“Il prodotto di due numeri razionali assoluti è ancora il numero razionale assoluto che si ottiene moltiplicando i
rispettivi numeratori e denominatori”
𝒂 𝒄 𝒂∙𝒄
∙
𝒃 𝒅 𝒃∙𝒅
Dopo averne fatto il prodotto si procede sempre alla riduzione ai minimi termini della frazione calcolata.
Due numeri razionali si dicono reciproci se il loro prodotto è uguale ad 1. Se invece risulta uguale a -1 si dicono
antireciproci.
Per ottenere la frazione reciproca di una frazione data basta allora scambiare il numeratore con il
relativo denominatore.
𝒂 𝒃
→ 𝒇𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒓𝒆𝒄𝒊𝒑𝒓𝒐𝒄𝒂
𝒃 𝒂
𝒂 𝒃
→ 𝒇𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒂𝒏𝒕𝒊𝒓𝒆𝒄𝒊𝒑𝒓𝒐𝒄𝒂
𝒃 𝒂
La moltiplicazione in Q gode delle stesse proprietà già studiate: commutativa, associativa, distrubitiva rispetto
all’addizione/sottrazione. Il numero 𝟏 è ancora l’elemento neutro. Vale ancora la legge dell’annullamento del
prodotto. Una frazione è nulla solo se lo è il suo numeratore.
Divisione
“Il quoziente di due numeri razionali assoluti è il numero razionale assoluto che si ottiene moltiplicando il primo
per il reciproco del secondo”
𝒂 𝒄 𝒂 𝒅 𝒂∙𝒅
: ∙ →
𝒃 𝒅 𝒃 𝒄 𝒃∙𝒄
Dopo averne fatto il prodotto si procede sempre alla riduzione ai minimi termini della frazione calcolata.
La divisione in Q gode delle stesse proprietà già studiate: invariantiva rispetto alla moltiplicazione/divisione,
distributiva a destra rispetto all’addizione/sottrazione. Il numero 𝟏 è ancora l’elemento neutro.
Potenza
“La potenza di un numero razionale assoluto è il numero che si ottiene elevando a potenza con lo stesso
esponente sia il numeratore che il denominatore”
𝒂 𝒏 𝒂𝒏
𝒃 𝒃𝒏
2
Anche la potenza in Q gode delle stesse proprietà già studiate comprese le proprietà che riguardano le operazioni
di moltiplicazione/divisione tra potenze con la stessa base ovvero con lo stesso esponente e la potenza di potenza.
Ancora:
𝒂 𝟎
𝟏
𝒃
𝒂 𝟏 𝒂
𝒃 𝒃
NUMERI DECIMALI
La frazione dunque rappresenta il quoziente tra il numeratore 𝒂 e il denominatore 𝒃. Tale quoziente può essere
un numero del tipo:
intero se 𝒂 è un multiplo di 𝒃;
decimale finito;
decimale illimitato periodico semplice o misto.
Al riguardo la regola prevede in dettaglio che:
una frazione rappresenta un numero decimale finito se il denominatore contiene quali fattori primi
solamente il 2 e/o il 5;
una frazione rappresenta un numero decimale illimitato periodico semplice se il denominatore contiene
quali fattori primi numeri diversi da 2 e 5;
una frazione rappresenta un numero decimale illimitato periodico misto se il denominatore contiene
quali fattori primi sia il 2 e/o il 5 sia altri fattori primi.
Il valore della frazione si ottiene eseguendo la divisione tra numeratore e denominatore. Dato il numero decimale
può essere spesso necessario risalire alla frazione che lo ha generato.
La frazione generatrice di un numero decimale finito è la frazione che ha per numeratore il numero dato
senza la virgola e per denominatore la potenza di base 10 con esponente pari al numero delle cifre
decimali.
𝟑𝟐𝟏 𝟑𝟐𝟏
𝟑, 𝟐𝟏 →
𝟏𝟎𝟐 𝟏𝟎𝟎
𝟏𝟔𝟒 𝟏𝟔𝟒 𝟒𝟏
𝟎, 𝟎𝟏𝟔𝟒 𝟒
→ →
𝟏𝟎 𝟏𝟎𝟎𝟎𝟎 𝟐𝟓𝟎𝟎
La frazione generatrice di un numero decimale illimitato periodico semplice è la frazione che ha per
numeratore la differenza tra il denominatore dato senza la virgola e la sua parte intera e per denominatore
tanti 9 quante sono le cifre del periodo.
𝟏𝟑 𝟏 𝟏𝟐 𝟒
𝟏, 𝟑 → →
𝟗 𝟗 𝟑
𝟏𝟒𝟒 𝟎 𝟏𝟒𝟒 𝟏𝟔
𝟎, 𝟏𝟒𝟒 → →
𝟗𝟗𝟗 𝟗𝟗𝟗 𝟏𝟏𝟏
La frazione generatrice di un numero decimale illimitato periodico misto è la frazione che ha per
numeratore la differenza tra il denominatore dato senza la virgola e la parte del denominatore che precede
il periodo senza virgola e per denominatore tanti 9 quante sono le cifre del periodo e tanti 0 quante sono
le cifre dell’antiperiodo.
𝟏𝟑 𝟏 𝟏𝟐 𝟐
𝟎, 𝟏𝟑 → →
𝟗𝟎 𝟗𝟎 𝟏𝟓
𝟑𝟎𝟏𝟒 𝟑𝟎 𝟏𝟒𝟗𝟐
𝟑, 𝟎𝟏𝟒 →
𝟗𝟗𝟎 𝟒𝟗𝟓