definizione di equazione:
un’equazione è un’uguaglianza fra due espressioni letterali per le quali si cercano i valori,
da attribuire a una o più lettere, che rendono vera l’uguaglianza.
definizione di un’identità:
un’identità è un’uguaglianza dove compaiono valori letterali verificata per qualunque
valore attribuito alle lettere contenute nelle espressioni.
definizione di soluzione:
chiamiamo soluzioni o radici i valori da attribuire alle lettere, che rendono uguali il primo e il
secondo membro dell’equazione.
definizione di incognita:
chiamiamo incognite le lettere per le quali cerchiamo le soluzioni (Il valore delle incognite va
cercato nell’insieme che si considera, detto insieme di definizione o dominio)
definizione di un’equazione intera:
un’equazione può essere intera se l’incognita è presente solo nei numeratori.
definizione di un’equazione fratta:
un’equazione è detta fratta se l’incognita compare in almeno un denominatore dei suoi
termini.
definizione di un’equazione numerica:
considerando le lettere un’equazione è numerica se oltre all’ incognita contiene solo numeri.
definizione di un’equazione letterale:
considerando le lettere un’equazione è letterale se oltre all’incognita contiene altre lettere
che indicano coefficienti; le lettere che non sono incognite sono dette parametri.
definizione termine noto:
il termine senza l’incognita è detto termine noto.
definizione equazione equivalente:
due equazioni definite nello stesso insieme e contenenti le stesse incognite si dicono
equivalenti se hanno lo stesso insieme di soluzioni.
primo principio di equivalenza:
aggiungendo o sottraendo a entrambi i membri dell’equazione, definita in un insieme, uno
stesso numero o espressione letterale, definiti nello stesso insieme, otteniamo un’equazione
equivalente.
secondo principio di equivalenza:
moltiplicando o dividendo entrambi i membri di un’equazione, definita in un insieme, lo
stesso numero o espressione letterale, definiti nello stesso insieme e diversi da zero,
otteniamo un’equazione equivalente.
il grado dell’equazione:
il grado dell’equazione è il grado del polinomio ridotto, ossia il massimo esponente con cui
l’incognita compare nell’equazione in forma normale.
cancellazione:
due termini uguali presenti in entrambi membri si possono cancellare, ottenendo una
equazione equivalente.
trasporto:
Data un’equazione, se ne ottiene una equivalente, trasportando un termine da un membro
all’altro cambiando lo disegno.
Una equazione può essere:
1) determinata, se ha un numero finito di soluzioni (x+3=8)
2) indeterminata, se ha un numero infinito di soluzioni (2x= x+x)
3) impossibile, se non ha soluzioni (x+1= x)
Grado di un sistema:
Il grado di un sistema di equazioni algebriche intere è il prodotto dei gradi delle
singole equazioni che lo compongono.
DISEQUAZIONI
Definizione di disequazione:
una disequazione è una disuguaglianza in cui compaiono espressioni letterali per le quali
cerchiamo i valori di una o più lettere che rendono la disuguaglianza vera.
FRAZIONI ALGEBRICHE
definizione frazioni algebriche: Dati i polinomi A e B, con B diverso dal polinomio nullo, la
frazione A/B viene detta frazione algebrica.
definizione frazioni algebriche equivalenti: Due frazioni algebriche sono equivalenti se sono
uguali i due prodotti in croce
definizione condizioni di esistenza: Le condizioni di esistenza sono tutte le disuguaglianze
che le variabili devono verificare affinché il denominatore non sia nullo. Indichiamo le
condizioni di esistenza con la sigla C.E.
ANALITICA
proprietà equazione di una retta passante per l’origine:
una retta passante per l’origine, diversa dall’asse y, ha un’equazione del tipo y = mx
M= coefficiente angolare:
indica l’inclinazione della retta rispetto all’asse delle x
Q= termine noto:
Rappresenta l’ordinata del punto di intersezione della retta con l’asse y
proprietà generale della retta (forma esplicita) :
ogni retta del piano, purchè non parallela all’ asse y, è rappresentata da un’equazione del
tipo y = mx + q
probabilità di una retta parallela a un asse:
l’equazione di una retta parallela all’asse x è y = k
l’equazione di una retta parallela all’asse y è x = h
proprietà equazione generale della retta (forma implicita):
ogni retta del piano è rappresentata da un’equazione lineare del tipo ax + by + c = 0 dove a
b c sono numeri reali (a e b non entrambi nulli)
la distanza tra due punti A(xa;ya) B(xb;yb) che hanno stessa ordinata ya=yb:
AB= | xb-xa |
la distanza tra due punti A(xa;ya) B(xb;yb) che hanno stessa ascissa xa=xb:
AB= | yb-ya |
la distanza tra due punti A(xa;ya) B(xb;yb) generici:
!"#$%&$'()'*$+$,$&-()-*+$
!
!
punto medio ascissa: xM= xa+xb
2
punto medio ordinata: yM= ya+yb
2
punto medio di un punto A(xa;ya) B(xb;yb): M= ( xa+xb ; ya+yb)
2 2
TEOREMI
Il primo teorema di Euclide:
In ogni triangolo rettangolo, il quadrato costruito su un cateto è equivalente al rettangolo che
ha i lati congruenti all'ipotenusa e alla proiezione dello stesso cateto sull'ipotenusa.
Il teorema di Pitagora:
In ogni triangolo rettangolo, il quadrato costruito sull'ipotenusa è equivalente alla somma dei
quadrati costruiti sui cateti.
√3
ℎ = 𝑙
2
PROBABILITÀ
Definizione di esperimento aleatorio o casuale:
Chiamiamo esperimento aleatorio o casuale ogni fenomeno il cui risultato non può
essere previsto in anticipo.
Definizione di evento:
Chiamiamo evento ogni sottoinsieme dello spazio campionario.
Definizione di probabilità:
Il rapporto fra il numero dei casi favorevoli e quello dei casi possibili è una misura della
possibilità che un evento si verifichi: questa misura si chiama probabilità.
𝑓 0
𝑝 = = = 0
𝑛 𝑛
Pertanto la probabilità è 0
- evento né impossibile né certo: per qualsiasi altro evento il numero f dei casi
favorevoli è compreso fra 0 e n: 0 < f < n
0 𝑓 𝑛
< < 𝑜𝑠𝑠𝑖𝑎 0 < 𝑝 < 1
𝑛 𝑛 𝑛
𝑏 = √𝑎 ↔ 𝑏" , con 𝑎 ≥ 0, 𝑏 ≥ 0
b ha lo stesso segno di a.
"
La radice n-esima di a si indica con il simbolo √𝑎.
Proprietà invariantiva:
Considerando un radicale il cui radicando è positivo o nullo, se moltiplichiamo l’indice
del radicale e l’esponente del radicando per uno stesso numero naturale diverso da 0,
otteniamo un radicale equivalente.
Semplificazione di radicali:
Dato un radicale, si può ottenere un radicale equivalente dividendo l’indice della radice
e l’esponente del radicando per un divisore comune.