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12/11/2020

Monopsonio e salario minimo

Analisi e politiche microeconomiche


G. Croce

Alcuni fatti che non si possono spiegare sotto l’ipotesi di mercato


del lavoro perfettamente competitivo

• Certe volte il management di un’azienda è in grado di fissare i salari


unilateralmente

• Anche in presenza di dispersione salariale molti lavoratori rimangono con il


loro datore di lavoro sebbene paghi loro un salario basso

• Le imprese pagano i costi di formazione anche quando non è specifica

• Talvolta, se si fissa un salario minimo superiore al livello di equilibrio di


mercato non si riduce l’occupazione!

Per spiegare questi (e altri) fatti abbiamo bisogno di modelli non competitivi del
mercato del lavoro.

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Monopsonio: definizione
In monopsonio (“one single buyer”) c’è poca o nulla concorrenza tra le imprese, di conseguenza il
datore di lavoro può esercitare un potere di mercato.

Il monopsonio tradizionale si ha nel caso in cui c’è un unico datore di lavoro nel mercato del
lavoro (es. le company-town come i villaggi di minatori nelle aree rurali).

Casi moderni di monopsonio:


• Un’impresa monopolista nel mercato del prodotto molto probabilmente è anche
monopsonista nel mercato del lavoro se è l’unica a domandare un particolare tipo di lavoro:
es. un ospedale che assume infermieri specializzati
• Oligopsonio: pochi datori di lavoro
• Quando più imprese colludono per stabilire i salari
• Frizioni e barriere che impediscono la perfetta mobilità dei lavoratori: costi di trasferimento di
residenza, costi del pendolarismo, carenza di informazioni, capitale umano specifico
• Lavoratori con preferenze relative a caratteristiche non monetarie del posto di lavoro.
• Durante una recessione in cui tutte le imprese subiscono un calo di attività e nessuna assume,
il singolo datore di lavoro viene a trovarsi in una situazione di monopsonio nei confronti dei
suoi lavoratori

Grazie al suo potere di mercato, l’impresa monopsonista realizza extraprofitti.

NB: questa situazione può perdurare nel tempo solo se ci sono barriere all’ingresso che
impediscono a nuovi potenziali entranti di entrare nel mercato!

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La differenza tra concorrenza perfetta e monopsonio

In concorrenza perfetta ciascuna impresa j si confronta con una curva di offerta di


lavoro piatta (perfettamente elastica) Ljs al livello di salario determinato dall’equilibrio
di domanda e offerta nel mercato: la concorrenza tra le imprese permette la perfetta
mobilità dei lavoratori, e ogni impresa può impiegare qualsiasi numero di lavoratori
ma solo a quel salario.

Invece l’impresa monopsonistica si confronta direttamente con la curva di offerta


aggregata Ls, inclinata positivamente: di conseguenza può scegliere anche il salario
lungo tale curva: anche se riduce il salario, l’impresa non perde tutta la sua forza
lavoro!
Concorrenza perfetta Monopsonio
w w w
Ls Ls
L js
w*

Ld Ld

Equilibrio di mercato L Equilibrio dell’impresa jL L


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L’equilibrio
e la curva del costo marginale di assunzione (mhc)

𝜋 =𝑌 𝐿 −𝑤 𝐿 ×𝐿 profitti dell’impresa monopsonistica

il salario non è dato ma varia con l’occupazione scelta dall’impresa (il prezzo del prodotto è
pari a 1 per semplicità): l’impresa monopsonistica è wage-maker.

L’occupazione che massimizza i profitti è quella in corrispondenza della quale è nulla la


derivata di  rispetto a L:

=0 → 𝑦 𝐿 =𝑤 + 𝐿 condizione di equilibrio

In equilibrio il prodotto marginale 𝑦(𝐿 ) è pari a 𝑤 + 𝐿 che rappresenta il costo


marginale di assunzione mhc.

La curva mhc è al di sopra della curva Ls perché per aumentare l’occupazione di una unità
l’impresa monopsonistica non solo deve pagare al lavoratore aggiuntivo il salario 𝑤 ma
deve anche corrispondere l’incremento a tutti i lavoratori occupati 𝐿.
Al contrario, in concorrenza perfetta il salario è dato per la singola impresa e non varia al
variare della quantità di lavoro che essa impiega.

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Monopsonio: l’equilibrio
In monopsonio l’impresa fissa unilateralmente il salario allo scopo di massimizzare i profitti.
Per definizione, tale impresa si confronta con l’offerta di lavoro aggregata Ls cosicchè ogni
assunzione aggiuntiva richiede un aumento del salario lungo la curva. Ma il salario aumentato
deve essere pagato non solo al lavoratore marginale bensì a tutta la forza lavoro dell’impresa
(escludiamo il caso di un monosponista ‘discriminante’). Quindi, il costo marginale di assunzione
è rappresentato dalla curva mhc (marginal hiring cost), che si trova al di sopra della Ls.

Il livello ottimo di occupazione per l’impresa è Lm al quale i costi marginali (mhc) sono uguali ai
benefici marginali (rappresentati dalla curva del prodotto marginale Ld). Il salario sufficiente a
impiegare Lm lavoratori è solo wm.
mhc
w

B Ls
𝑦(𝐿 )
A
w*

wm Ld

L
Lm L*
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Risultati
Inefficienza : Lm < L*
la perdita di benessere è rappresentata dall’area del triangolo ABC

Iniquità : wm < y(Lm) (‘sfruttamente del lavoro’)


dove y(Lm) è il valore del prodotto marginale che corrisponde
all’occupazione Lm

mhc
w
Ls
B
𝑦(𝐿 )
A
w*

wm C Ld

L
Lm L*
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Il grado di potere monopsonistico


Dalla condizione di equilibrio trovata sopra, spostando il salario a sinistra e dividendo sia a
destra che a sinistra per il salario, si ottiene

=𝜀

dove ε = è l’inverso dell’elasticità dell’offerta.

Il termine misura il grado di potere monopsonistico come differenza tra la


produttività marginale del lavoro e il salario pagato ai lavoratori, ed è determinato dal
valore dell’elasticità dell’offerta nel punto di equilibrio.

Minore è l’elasticità dell’offerta (maggiore ε), maggiore il potere di monopsonio, e


maggiore il gap tra prodotto marginale e il salario pagato ai lavoratori.

Al contrario, se l’elasticità tende all’infinito (1/ε cioè ε0), indicando che i lavoratori
sono in grado di muoversi liberamente (senza costi) da un’impresa a un’altra in base alla
loro utilità, il potere di monopsonio si annulla e il salario diventa pari al prodotto marginale
(concorrenza perfetta).

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Ryanair,
monopsonista nei cieli

Nel 2017 l’amministratore delegato di Ryanair, Michael O’Leary, ha scritto ai suoi 4200 piloti promettendo
aumenti di stipendio fino a 10.000€ e bonus fedeltà di 12.000€, migliori condizioni di lavoro e di prospettive di
carriera.

Come mai questa «generosità» di Ryanair?

Negli anni precedenti, con la recessione e il calo del traffico aereo, le compagnie aeree avevano smesso di
assumere piloti e alcune erano in crisi.
In queste condizioni Ryanair si trovava di fatto a godere di un potere di monopsonio nei confronti dei suoi
piloti: questi, se non avessero accettato lo stipendio, non avevano facili alternative di assunzione in altre
compagnie.

Con la fine della recessione sono riprese le assunzioni e molti piloti hanno lasciato Ryanair per altre compagnie
per ottenere migliori condizioni di lavoro.

La ripresa economica ha eroso il potere monopsonistico di Ryanair e questa, per non veder andar via tutti i suoi
piloti, ha dovuto aumentare gli stipendi.

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Rimedi

1. Salario minimo: contrariamente a ciò che accade in un mercato


competitivo, in monopsonio il salario minimo può aumentare allo stesso
tempo sia l’efficienza (occupazione) sia l’equità (il salario)!

2. Rafforzare la concorrenza e supportare la mobilità dei lavoratori


(liberalizzazione dei mercati dei prodotti, leggi antitrust, politiche attive
di mercato del lavoro e formazione dei lavoratori, servizi di trasporto a
prezzi bassi, diffusione delle informazioni)

3. Contrattazione collettiva: leggi e altre condizioni relative alle «relazioni


industriali» che supportano la contrattazione collettiva, in modo che il
potere di mercato del monopsonista è controbilanciato dal potere di
contrattazione dei sindacati dei lavoratori

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Nell’economia COMPETITIVA della


«terraferma» molte imprese competono tra loro

Nell’economia MONOPSONISTICA
dell’«isola» i lavoratori si confrontano
con un solo dato di lavoro: il salario è
più basso che nella terraferma

3. Il governo costruisce
un ponte: maggiore
mobilità dei lavoratori 1. Il governo fissa
e fine del monopsonio un salario minimo
nell’isola 2. I lavoratori dell’isola
formano un sindacato
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Rimedio 1: salario minimo


(nel caso di mercato del lavoro competitivo)
La teoria fornisce previsioni chiare sugli effetti del salario minimo nell’ipotesi di
mercato del lavoro competitivo: un salario minimo vincolante aumenta il salario al di
sopra del livello di concorrenza e quindi causa una riduzione di occupazione. Si crea
disoccupazione perché la domanda diminuisce e l’offerta aumenta.

Lo scopo principale del salario minimo è relativo alla redistribuzione, tuttavia si


manifesta un TRADE-OFF tra equità e efficienza.
w u
Ls
B
salario minimo w1
w* A

Ld

L
L1 L*
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Il salario minimo in un mercato del lavoro monopsonistico


Nel caso di un mercato monopsonistico il salario minimo può avere un effetto positivo
sull’occupazione.
Quando viene introdotto un salario minimo w1, la curva mhc rilevante è quella indicata con la
linea marcata, che è piatta nella prima parte.
E allora, al livello di occupazione Lm, i benefici marginali eccedono i costi marginali (il segmento
piatto della mhc si trova al di sotto della Ld) e l’impresa può aumentare ancora i profitti
aumentando l’occupazione.
L’aumento di occupazione è profittevole fino a L1.
mhc
w
Ls
B

A
w*
salario minimo w1
wm Ld

L
Lm L1 L*
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Gli aumenti del salario minimo in alcuni stati degli US


(Black e altri 2016)

Salario minimo fissato dalla legge federale negli US: 7,25$ l’ora (invariato dal 2009).

Nel periodo 2014-16 18 stati aumentano il s.m. orario: in media da 7,66 a 9,34$ (+22%).
Negli stati rimanenti nessuna variazione di s.m. (controfattuale).

Confronto di salari e occupazione nel settore «tempo libero e ospitalità» (settore a


bassi salari) tra stati con / senza aumenti di s.m.

Risultati:
1) il salario medio è aumentato più velocemente negli stati con aumenti di s.m.: 14%
contro il 7% (sebbene negli anni precedenti il 2014 erano in leggero calo nei primi e in
aumento nei secondi)
2) l’occupazione è cresciuta in modo del tutto simile negli stati con/senza aumenti di
s.m.

file:///C:/Users/User/Desktop/Minimum%20wage%20increases%20and%20earnings%20in%20low-
wage%20jobs%20_%20VOX,%20CEPR%20Policy%20Portal.html.

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Il salario minimo in un mercato del lavoro «dualistico»


Due settori: primario (settore formale) nel quale si applica un salario minimo, e secondario
(settore informale) senza salario minimo.

Il salario minimo introdotto nel settore primario causa disoccupazione e un conseguente flusso di
uscita di lavoro da questo settore (spostamento verso sinistra della Ls: l’equilibrio passa da A a B).
Questo eccesso di offerta si riversa nel settore secondario (spostamento verso destra della Ls).
Poiché questo settore è caratterizzato da flessibilità del salario, l’aumento di offerta di lavoro è
completamente assorbito attraverso una riduzione del salario (l’equilibrio passa da A a B).
Il salario minimo causa una riallocazione di occupazione e un maggiore differenziale salariale tra
settori, senza perdita di occupazione a condizione che vi sia perfetta mobilità interesettoriale.

Settore primario Settore secondario


w L1s w
L0s L0s L1s
B
w1
A A
Ld B

L Ld L

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Rimedio 2:
Rafforzare la concorrenza e supportare la mobilità dei lavoratori

• Politiche volte a favorire l’ingresso di nuove imprese e la liberalizzazione


dei mercati dei prodotti per ridurre il potere di monopolio
• Limiti alla collusione tra datori di lavoro
• Evitare o proibire pratiche che rendono costosa la mobilità dei lavoratori
• La certificazione delle abilità professionali aumenta la trasparenza e la
mobilità
• Ridurre i costi di trasporto e i tempi di pendolarismo
• Politiche abitative per favorire la migrazione tra differenti regioni
• Servizi dell’impiego per supportare la ricerca del posto di lavoro
• Formazione e politiche attive del mercato del lavoro per supportare la
mobilità tra imprese, settori e professioni

In tutti questi casi l’elasticità dell’offerta di lavoro aumenta e il potere di


monopsonio si riduce

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Rimedio 3:
Contrattazione collettiva

I sindacati si contrappongono al datore di lavoro monopsonista per reclamare


una quota maggiore del surplus a vantaggio dei lavoratori attraverso un
aumento del salario

Il contrasto tra l’impresa monopsonista e un sindacato monopolista dà luogo


a un monopolio bilaterale

Le norme e le pratiche che regolano la contrattazione collettiva e le «relazioni


industriali» influenzano l’efficacia di questo rimedio

Le costituzioni moderne riconoscono il diritto dei lavoratori di formare e


aderire a organizzazioni sindacali

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Monopsonio: esercizio 1

w(L)=10+0.5L offerta di lavoro a cui si rivolge l’impresa monopsonistica


mhc=10+L infatti mhc=w+∂w/∂L∙L=(10+0.5L)+0.5L

y(L)=85-2L produttività marginale del lavoro

Equilibrio di monopsonio: mhc(Lm)=y(Lm)


10+L=85-2L Lm=75/3=25 wm=10+0.5 ∙25=22.5 y(Lm)=85-2∙25=35

Potere di monopsonio (y(Lm)-wm)/wm=(35-22.5)/22.5=0.55

Equilibrio di concorrenza perfetta: w(L*)=y(L*)


10+0.5L=85-2L L*=75/2.5=30 w*=10+0.5∙30=25

surplus perso in monopsonio ½(y(Lm)-wm)(L*-Lm)=1/2∙12.5∙5=31.25


Surplus potenziale totale (in concorrenza perfetta) ½(85-10)L*=1/2∙75∙30=1125
% surplus perso in monopsonio 31.25/1125≈2.8%

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Salario minimo in concorrenza perfetta


ŵ=27 maggiore di w*=25
offerta 27=10+0.5L L=17/0.5=34
domanda 27=85-2L L=58/2=29
disoccupazione offerta meno domanda 34-29=5
Tasso di disoccupazione n. di disoccupati/forza lavoro 5/34=14.7%

Salario minimo in monopsonio


ŵ=24 maggiore di wm=22.5
offerta 24=10+0.5L L=14/0.5=28

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mhc

B
y(Lm)=35 Ls
A
w*=25
ŵ=24 minimum wage
wm=22.5

Ld
Lm 28 L* L
=25 =30

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Monopsonio: esercizio 2
w(L)=12+0.6L offerta di lavoro a cui si rivolge l’impresa monopsonistica
Costo del lavoro totale w(L)∙L
Costo marginale di assunzione mhc = ∂(w(L)∙L)/∂L = w+(∂w/∂L)∙L =
=(12+0.6L)+0.6L=12+1.2L

y(L)=68-0.4L produttività marginale del lavoro

Equilibrio di monopsonio: mhc(Lm)=y(Lm)


12+1.2L= 68-0.4L Lm=56/1.6=35 wm=12+0.6∙35=33 y(Lm)=68-0.4∙35=54

potere di monopsonio (y(Lm)-wm)/wm=(54-33)/33=0.63

Equilibrio di concorrenza perfetta: w(L*)=y(L*)


12+0.6L = 68-0.4L L*=56/1=56 w*=12+0.6∙56=45.6

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Dimostra che nel punto di equilibrio di monopsonio il grado di potere


monopsonistico è uguale all’inverso dell’elasticità dell’offerta

Inverso dell’elasticità di offerta ε: 1   L L   L w then  


w L
 w w w L L w

∂w/∂L=0.6, Lm=35, wm=33  ε=0.6∙35/33=0.63 che corrisponde al valore del


potere di monopsonio ricavato sopra

Qual è l’effetto di un salario minimo pari a 36 sull’equilibrio di monopsonio?


ŵ=36 maggiore di wm=33
offerta 36=12+0.6L L=24/0.6=40

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Monopsonio: esercizio 3
𝑤 = 40 + 0,5𝐿 offerta di lavoro
𝐿 = 160 occupazione di equilibrio del monopsonista

Qual è il grado di potere monopsonistico dell’impresa?


Il grado di potere è pari al valore dell’inverso dell’elasticità dell’offerta ( ) nel punto
di equilibrio:
per 𝐿 = 160 → 𝑤 = 40 + 0,5 × 160 = 120
= 0,5 = potere di mercato

Ricavate il valore della produttività del lavoro in equilibrio


Ricordando che il potere di mercato è anche pari a

= →𝑦 𝐿 = × 120 + 120 = 200

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