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famiglia –lavoro
Gli strumenti:
◦ Congedi parentali
◦ Servizi all’infanzia sussidiati
i genitori hanno scarsa informazione sulla qualità dei servizi offerti e quindi
non sono in grado di valutare la qualità del servizio: questo può causare
problemi di moral hazard o di adverse selection: le imprese del settore
preferiscono offrire una qualità inferiore a quella prevista, fino a lasciare nel
mercato solo quelli di qualità più bassa o a far scomparire il mercato (come nel
caso delle auto usate).
In presenza di esternalità collegate alla cura dei bambini, la cattiva qualità dei
servizi giustifica l’intervento.
Sussidi diretti a servizi di alta qualità permettono ai genitori di accedere a servizi
migliori.
Sweden 1995
Italy
1995
Total fertility rate = n. medio di figli per donna (stimati in base ai tassi correnti di fertilità per età)
Nel caso di costo fisso il sussidio compensa (in parte o in tutto) il costo F.
Costo variabile
si paga un costo per ogni ora di utilizzo effettivo del servizio: riduce il salario orario
effetti sulla partecipazione:
effetti sulle ore lavorate:
• effetto sostituzione:
• effetto reddito:
c
c c
A A A
B
U0 U0 U0
E E C E
E’
E’
lA l0 lB lA l0 lC lA l0
G. Croce - Analisi e politiche micro
11
Servizi per l’infanzia con costo variabile e offerta di lavoro
Graf. a sin: il lavoratore senza figli sceglie le ore di lavoro (punto A).
Graf. a destra: il lavoratore con figlio che sceglie di lavorare deve pagare un costo per il servizio di cura per
ogni ora di lavoro, quindi il suo salario orario netto si riduce (la retta di bilancio ruota in senso antiorario).
Questo determina un effetto sostituzione che riduce le ore offerte e un effetto reddito che le aumenta (nel
grafico prevale l’effetto sostituzione).
Se il salario netto scende sotto il salario di riserva, il lavoratore sceglie di non lavorare.
Un sussidio ai servizi all’infanzia riduce il costo orario, aumenta il salario netto e fa ruotare la retta di bilancio
in senso orario aumenta la partecipazione e dà luogo a un effetto di sostituzione che aumenta le ore
offerte un effetto reddito che le riduce: se prevale il primo aumentano le ore offerte (da B ad A).
c c
A A
U0 B U0
E E
lA l0 lA lB l0
G. Croce - Analisi e politiche micro 12
Gli effetti del congedo parentale
Il congedo parentale può essere considerato una forma di sovvenzione alla cura dell’infanzia, che
non consiste in un sussidio a servizi esterni ma nel mantenimento del salario del genitore nelle ore
trascorse con i figli.
Il congedo aumenta l’offerta di lavoro delle donne con figli, poiché riduce i costi di cura dei figli: la
curva di offerta si sposta verso destra.
Ma il congedo riduce la domanda di lavoro rivolta a donne con figli, se l’impresa deve pagare loro il
salario anche per le ore di congedo: la curva di domanda si sposta verso sinistra.
L’effetto finale, quindi, non è nel punto B ma in C: in equilibrio il congedo sicuramente riduce il
salario delle donne mentre il segno dell’effetto sull’occupazione è incerto, ma sarà comunque
ridotto dalla minore domanda.
w Ls1
Ld1
Ls2
Ld2
A
B
C
L
LALC LB
G. Croce - Analisi e politiche micro 13
Effetti sulla fertilità (par. 7.2.3 dell’edizione inglese)
Fin qui abbiamo considerato gli effetti di politiche della famiglia sull’offerta di lavoro,
prendendo la presenza o meno di figli e il loro numero come dato (quindi
indipendente dalle politiche stesse).
Ma le politiche della famiglia possono incidere sulle decisioni relative alla fertilità?
B
Questa analisi è utile per interpretare la A
correlazione tra occupazione femminile e fertilità
su diversi paesi (vedi sotto)!
n. di figli
Total fertility rate = n. medio di figli per donna (stimati in base ai tassi correnti di fertilità per età)
Nell’ Europa meridionale: tra 1975 e 1997 la partecipazione aumenta più lentamente
ma la fertilità si riduce in misura molto più ampia
a) politiche di conciliazione e
occupazione part-time: più diffuse
nei paesi nordici
b) La maggiore occupazione
femminile aumenta il reddito
tassabile e quindi il gettito dei
contributi che finanziano più ampie
politiche per la famiglia