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La “qualità” attuale della forza lavoro dipende dal passato, cioè dalle scelte di
istruzione compiute e dalla precedente accumulazione di capitale umano;
infatti l’istruzione determina la qualità della forza lavoro e, attraverso essa,
influenza l’economia nel medio-lungo periodo.
1
Nei paesi avanzati è in atto un trend ‘secolare’ di aumento dei livelli di istruzione
della popolazione, parallelo al processo di sviluppo economico.
• allo stesso tempo soffrono una situazione di difficoltà all’ingresso nel mercato
del lavoro, che rende incerto il rendimento dell’investimento in istruzione
Se l’istruzione fosse rimasta il monopolio geloso di pochi mandarini, la società europea difficilmente
si sarebbe sviluppata come si sviluppò. La rivoluzione industriale non fu il prodotto di pochi alti
sacerdoti di scienza: fu il risultato dell’attività sperimentale spicciola di una folla di artigiani istruiti e
di ricchi borghesi che si dilettavano di sperimentazioni scientifiche
C.M. Cipolla
In assenza di una più ampia offerta di lavoratori istruiti, la distanza tra i guadagni di quelli più
istruiti e quelli meno istruiti aumenterebbe. (…) la crescita economica avrebbe comportato un
reddito notevolmente più alto per alcuni, e un magro aumento, nel migliore dei casi, per tutti gli
altri. Invece, i primi tre quarti del ‘secolo americano’ (‘900) sono stati un’epoca di crescita economica
di lungo termine e di riduzione delle disuguaglianze
C. Goldin e L. Katz
2
Popolazione laureata (%) - 25-64 anni (2014)
60
54
50 49
46 45
44
42 42 42 42 41
40 39
40 38 37 37
36 36 35 34
34
32
30 29
30 28 27 27
23
22 22 20
20 17 17
10
Italy
Australia
Estonia
Netherlands
United States
Finland
Ireland
Sweden
Czech Republic
Denmark
Spain
Greece
Switzerland
Belgium
Slovak Republic
Turkey
United Kingdom
Iceland
New Zealand
Poland
Israel
Luxembourg
Korea
OECD average
Norway
Germany
Hungary
Portugal
Canada
France
Slovenia
Austria
Fonte: OECD, Education at a glance, 2015
Analisi e politiche micro - G. Croce 5
3
Retribuzione relativa dei laureati - 25-64 anni
(sec. sup.=100) (2013)
200
180
160
140
120
100
Estonia
Finland
Netherlands
Spain
United States
Belgium
Switzerland
New Zealand
Italy
Poland
Turkey
Ireland
Korea
OECD average
Israel
Portugal
Australia
Slovenia
Sweden
Canada
France
Czech Republic
Denmark
Greece
Austria
Japan
Slovak Republic
United Kingdom
Luxembourg
Norway
Hungary
Fonte: OECD, Education at a glance, 2015
Analisi e politiche micro - G. Croce 7
4
Tassi di occupazione dei laureati - 25-34 anni
100
95
90
85
80
75
70
65
60
Australia
Estonia
Netherlands
Sweden
United States
Finland
Czech Republic
Spain
Greece
Switzerland
Belgium
Turkey
United Kingdom
Poland
New Zealand
Ireland
Italy
Germany
Norway
OECD average
Hungary
Portugal
Korea
France
Canada
Slovenia
Denmark
Slovak Republic
Luxembourg
2000 2014
OECD average 60 74 82 87 74
EU22 average 57 74 81 86 73
Fonte: OECD, Education at a glance, 2016
Analisi e politiche micro - G. Croce 10
5
Tasso di disoccupazione nel 2011 per livello di istruzione
(età 25-64)
laureati/
diplomati laureati diplomati
Denmark 6,0 5,0 0,83
Germany 5,8 2,4 0,41
Greece 17,7 12,8 0,72
Spain 19,3 11,7 0,61
France 7,4 4,9 0,66
Italy 6,0 5,2 0,87
Finland 6,9 4,0 0,58
Sweden 4,9 4,1 0,84
United Kingdom 6,1 3,7 0,61
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
IE ES BE EL FR NL CY UK LT IT MT EE LV SE AT DE PT DK FI LU BG HU PL SI RO CZ SK
Over-qualification Under-qualification Matched qualification
Notes: Over-qualified (or under-qualified) workers are those whose highest level of qualification attained is greater than (or lower than) the
qualification requirement of their occupation. The modal qualification in each occupational group at the two-digit level is used to measure
qualification requirements.
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Teoria del capitale umano: la scelta individuale di istruzione
• Costi dell’istruzione
– Diretti
– Indiretti (redditi mancati)
– Costi non monetari (impegno)
+ +
istruzione capitale umano produttività salario
7
Profilo temporale del rendimento e del costo:
un periodo di istruzione aggiuntivo conviene se il beneficio supera
i costi
reddito
del laureato
Maggior reddito
da lavoro
reddito
Costi del diplomato
indiretti
età
pensionamento
Costi
diretti
Il rendimento dell’istruzione
si anni di istruzione (l’istruzione si misura in termini di tempo trascorso a scuola)
dell’individuo i-esimo: il capitale umano accumulato cresce con il tempo trascorso a scuola
ai abilità personali (individuo i-esimo): oltre all’istruzione contano le abilità acquisite al di
fuori della scuola
qj qualità della scuola (j-esima)
Questi fattori determinano la produttività del lavoratore che, a sua volta, è pari al suo reddito
da lavoro (nell’ipotesi di mercato del lavoro in concorrenza perfetta) che rappresenta il
rendimento dell’istruzione
w’q>0 lo studente che frequenta una scuola di migliore qualità avrà un reddito
maggiore
Analisi e politiche micro - G. Croce 16
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I costi dell’istruzione
Problema:
Soluzione:
w’s= c’s
Quindi il soggetto continua ad andare a scuola finché il rendimento
marginale di un anno in più è maggiore del costo marginale
9
costo marginale
cs’
A rendimento
marginale
ws’
s
si *
Per le ipotesi fatte sopra, la curva del rendimento marginale è decrescente rispetto a s;
mentre la curva del costo marginale è crescente.
Il rendimento netto è massimo in corrispondenza della quantità ottima di istruzione s*
alla quale rendimento e costo marginali sono uguali (punto A).
Il modello può spiegare perché persone diverse scelgono di acquisire diversi livelli di
istruzione: di seguito vediamo alcune applicazioni.
cs’(abilità bassa)
cs’(abilità alta)
B
A
ws’(abilità alta)
ws’(abilità bassa)
s
si* si*
(ab. bassa) (ab. alta)
L’abilità aumenta il rendimento marg. dell’istruzione ws’: la persona più abile apprende più
facilmente quindi, a parità di costi, sceglie una quantità di istruzione maggiore.
L’abilità riduce i costi dell’istruzione marg. cs’ ad es. perché riduce la fatica necessaria a superare
gli esami. Tuttavia per lo studente più abile l’istruzione ha anche un maggiore costo-opportunità.
Se prevale il primo effetto, i minori costi spingono la persona più abile a scegliere una maggiore
quantità di istruzione.
Entrambi gli effetti determinano la scelta di un maggiore livello di istruzione da parte della
persona più abile (punto B).
Analisi e politiche micro - G. Croce 20
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Cambiamento tecnologico di tipo skill-biased
cs’
B
ws’(SBTC)
A
ws’
s
si* si*(SBTC)
cs’(tasse alte)
cs’
D
C
ws’
s
si*(tasse si*
alte)
Un aumento delle tasse scolastiche aumenta i costi e quindi determina una riduzione
degli anni di istruzione ottimi. L’equilibrio passa da C a D.
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Giovani e adulti Aumento dell’età di pensionamento
(G=giovane, A=adulto) (es. da 60 a 65 anni)
cs’ cs’
A
ws’(G) D
B C ws’(65)
ws’(A) ws’(60)
s s
si*(A) si*(G) si*(60) si*(65)
Fig. sin. L’adulto ha un rendimento più basso (il suo orizzonte temporale è più breve) e un costo
marg. più alto (il costo-opportunità è maggiore se il suo reddito è più alto di quello di un giovane),
quindi sceglie meno anni di istruzione (si va a scuola da giovani!).
Fig. destra. Se l’età di pensionamento viene innalzata per legge, la vita lavorativa si allunga e
questo aumenta il rendimento marg. dell’istruzione ws’. Di conseguenza diventa conveniente un
maggior numero di anni di istruzione.
Fallimenti / Esternalità:
rendimento privato e sociale dell’istruzione
Finora abbiamo considerato come rendimento solo il maggiore reddito individuale
rendimento privato
Ma il rendimento sociale può essere maggiore di quello privato se, oltre quello privato,
comprende anche il valore di esternalità positive generate dall’istruzione.
Ciò accade se l’istruzione dell’individuo i-esimo…
• diminuisce la criminalità
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Esternalità positive dell’istruzione e sussidio pubblico
costo marg.
costo marg.
A’ al netto del sussidio
B
sussidio
in un’area dove la quota di laureati è più alta il salario medio sarà più alto.
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salario medio di tutti i lavoratori (diplomati e laureati) dell’area:
𝐷 𝐿
𝑤̄ = 𝑤 + 𝑤
𝐷+𝐿 𝐷+𝐿
wl wd
LS0 LS1
D S0
A
B B’
A’ DD1
LD0 DD0
L D
Se l’offerta relativa di laureati aumenta ci si deve aspettare una riduzione del salario relativo
(l’equilibrio passa da A a B).
Tuttavia, se la maggiore quota di laureati genera esternalità positive (es. knowledge spillovers),
allora aumenta la produttività dei laureati dell’area (nelle aree dove è maggiore la quota di
laureati, è più alta la produttività media dei laureati) e aumenta la domanda relativa di laureati:
l’equilibrio allora è in C dove il salario relativo dei laureati è aumentato rispetto all’equilibrio di
partenza.
La correlazione positiva tra quota di laureati e salario relativo di laureati nei dati sui mercati del
lavoro di diverse aree geografiche è un indizio dell’esistenza di esternalità positive
dell’istruzione.
wL/wD
(L/D)S0
(L/D)S1
C
A
B
(L/D)D1
(L/D)D0
L/D
14
Anni medi di istruzione della popolazione per provincia (2001)
B D
A
ws’ C ws’
Q
s s
ŝ si* si*(P) si*(R)
Ipotesi: il povero ha risorse proprie sufficienti a pagare fino a Ŝ anni di scuola; povero e ricco
hanno lo stesso livello di abilità.
Primo caso (fig. sin.): non c’è credito per l’istruzione quindi il povero può pagare al massimo Ŝ
(vincolo di liquidità) anni di istruzione sebbene la quantità ottima per lui sarebbe si* (la stessa del
ricco). Questo risultato può essere ritenuto iniquo. Ma anche inefficiente: l’area gialla compresa
tra i punti A, B e Q misura l’inefficienza (perdita di surplus) dovuta al vincolo di liquidità.
Secondo caso (fig. destra): c’è credito per l’istruzione, tuttavia il tasso di interesse è alto per il
rischio di insolvenza, quindi i poveri (che devono indebitarsi) pagano un interesse più alto dei
ricchi che non devono prendere a prestito (ma devono comunque rinunciare al reddito sulla parte
di ricchezza spesa per l’istruzione)
Analisi e politiche micro - G. Croce 30
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Le banche e il credito all’istruzione
Nota bene: se il mercato del credito funzionasse in modo perfetto, il povero potrebbe
facilmente ottenere un prestito dalle banche per pagare i suoi studi al tasso di interesse di
mercato.
In questo caso non vi sarebbe alcuna differenza tra il povero e il ricco (con uguali abilità),
infatti anche il ricco che si paga gli studi con la propria ricchezza sostiene un costo pari al
mancato reddito sulla ricchezza impiegata per pagare l’istruzione. La curva dei costi
dell’istruzione del povero e quella del ricco sarebbero uguali.
Il problema nasce dal fatto che il capitale umano non può essere ipotecato dalla banca a
garanzia del prestito, e pertanto per il povero è difficile ottenere il prestito.
Mobilità intergenerazionale
Se i redditi da lavoro dipendono dal capitale umano accumulato dal lavoratore, e questo
dipende dalla ricchezza familiare, c’è il rischio che rimanga bloccata la mobilità
intergenerazionale:
le risorse finanziarie della famiglia vincolano l’istruzione dei giovani e, attraverso questo
vincolo, vengono condizionati anche i loro redditi futuri nel mercato del lavoro.
Questo meccanismo tende a perpetuare nel tempo la collocazione delle persone nella
distribuzione dei redditi in base alla famiglia di origine: non c’è mobilità intergenerazionale.
Analisi e politiche micro - G. Croce 31
cs’(qualità alta)
cs’(qualità bassa)
ws’(qualità alta)
A
ws’(qualità bassa)
s
si*(qual. si*(qual.
bassa) alta)
Una scuola di migliore qualità facilita l’apprendimento: a parità di anni trascorsi a scuola aumenta
il rendimento marg. dell’istruzione ws’.
Una scuola di migliore qualità probabilmente ha maggiori costi cs’ (ciò è più probabile in un
sistema privato).
In presenza di un maggiore rendimento e di un più alto costo non è chiaro a priori se la quantità
ottima di istruzione sarà maggiore o minore (nella figura sopra la scuola migliore implica un
maggiore numero di anni di istruzione).
Analisi e politiche micro - G. Croce 32
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La scelta della qualità della scuola dipende dall’abilità
Anche la qualità della scuola, come gli anni di istruzione, deve essere scelta
dall’individuo.
Assumiamo che le scuole siano di qualità alta (qA) o bassa (qB):
w(qA), w(qA) rendimenti totali
γA, γB costi totali (γA> γB).
Allora l’individuo sceglie la scuola di qualità alta se il suo rendimento netto supera
quello della scuola di qualità bassa, cioè
w(qA) - γA > w(qB)- γB
Il risultato è sintetizzabile nel seguente grafico (l’ascissa misura il livello di abilità a):
w(qA)- γA
w(qB)- γB
Se a < A sceglie qualità bassa
Se a > A sceglie qualità alta
Se a = A indifferente
a
A
-γB
-γA
Analisi e politiche micro - G. Croce 33
Qui ci si concentra sulla scelta della qualità, quindi si considera dato il livello di
istruzione. Nel grafico precedente le curve w(qA)-γA e w(qB)-γB rappresentano il
rendimento totale dell’istruzione (l’ammontare di reddito atteso nel corso di tutta
la vita lavorativa) al netto dei costi.
Inoltre, la curva relativa alla scuola di qualità alta è più ripida della curva relativa
alla scuola di qualità bassa perché si assume che vi sia complementarietà tra
qualità della scuola e abilità dello studente:
questo significa che il rendimento dell’istruzione aumenta in misura maggiore con
l’abilità se lo studente frequenta una scuola di qualità alta.
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Stratificazione del sistema scolastico
In base alle ipotesi fatte, gli individui scelgono la qualità della scuola tenendo conto delle
loro abilità e della loro ricchezza.
La scelta della scuola di qualità alta richiede necessariamente entrambe le condizioni: abilità
e ricchezza.
Se la scuola di qualità alta costa di più, è conveniente solo a uno studente più abile.
Ma affinché questi possa effettivamente sceglierla, è necessario anche che possa
sostenerne il costo.
Quindi, sono gli studenti più abili (a > A) e più ricchi che scelgono la scuola di migliore
qualità: si crea una stratificazione in base alle abilità e alla ricchezza familiare.
A abilità individuale
Analisi e politiche micro - G. Croce 35
A. Accesso gratuito di tutta la popolazione all’istruzione, con costi a carico del bilancio pubblico.
Se però vanno a scuola/università i più abbienti effetto redistributivo regressivo
Possibile correttivo: sistema fiscale con imposte progressive sul reddito
B. Prezzo pieno a carico degli studenti + borse di studio/esonero per capaci e meritevoli (sussidi)
C. Prestito
Lo stato sostituisce il credito privato mancante con un prestito a rimborso prestabilito di capitale e interessi
tramite rate fisse
Criticità del prestito pubblico con rimborso prestabilito: chi è laureato e non lavora (per qualsiasi motivo) o non
guadagna abbastanza è tenuto comunque al rimborso pur in assenza di un reddito da lavoro
il rimborso avviene in proporzione al reddito individuale (potrebbe avvenire anche tramite un’imposta sul
reddito da lavoro dei laureati), quindi è variabile nel tempo e riduce il rischio dell’istruzione (un eventuale
residuo rimane a carico del bilancio pubblico)
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Qualche riscontro empirico sul finanziamento dell’istruzione
universitaria
Gli studi empirici mostrano che gli studenti rispondono a tasse universitarie e sussidi come previsto
dalla teoria del capitale umano
Tasse universitarie
Negli USA un aumento delle tasse di 100$ riduce il tasso di iscrizione dello 0,5-1%.
In Germania l’introduzione nel 2005 delle tasse universitarie (circa 500€ per semestre) in alcuni
Lander, ha ridotto il tasso di iscrizione in quei Lander del 4,8% (controllando per tutti gli altri fattori).
In Italia (Bocconi) un aumento di 1000€ della tassa di iscrizione riduce il rischio di laurearsi in ritardo
del 5% circa.
Perché? Ipotesi: 1) gli studenti si impegnano di più perché aumenta il costo del ritardo, 2) l’aumento della tassa induce
una selezione degli studenti (più motivati, più abili, più ricchi) per i quali è più facile laurearsi prima, 3) l’università in
cambio offre servizi didattici più efficaci (es. professori più bravi), 4) l’università in cambio abbassa gli standard richiesti
per superare gli esami.
Sussidi
In Georgia un sussidio di 1000$ aumenta l’iscrizione del 4,6%.
In Germania l’effetto positivo dei sussidi dipende dal reddito dei genitori.
Prestiti
In diversi paesi i prestiti disponibili a tasso agevolato rimangono in parte non richiesti dagli studenti (in
Olanda solo il 35% è assorbito). Alcuni studi mostrano che il problema non è nella mancanza di
informazioni sul prestito. Molte famiglie, invece, sono scoraggiate dalle procedure troppo complesse
per ottenere il prestito.
Analisi e politiche micro - G. Croce 37
Definiamo 𝒚𝒅 il reddito del diplomato, 𝒚𝒍 il reddito del laureato (𝒚𝒍 > 𝒚𝒅 ), c i costi diretti della laurea.
𝑉 = −𝑐 + valore presente della laurea
𝑉 =𝑦 + valore presente del diploma (a cui rinuncia se va all’università).
𝒚𝒍 𝒚𝒅
𝟏+𝒓= dove 𝑟̅ è il tasso di rendimento interno della laurea
𝒄 𝒚𝒅
Analisi e politiche micro - G. Croce 38
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Ora, per comodità, scrivo 𝑦 − 𝑦 = ∆𝑦. Inoltre:
• il reddito del diplomato è tassato con l’aliquota 𝑡 , quello del laureato con
l’aliquota 𝑡 per la parte di reddito pari a quella del diplomato e con l’aliquota
marginale 𝑡 sul maggiore reddito del laureato (𝑡 > 𝑡 ).
𝒇∆𝒚 𝟏 𝒕𝟏
𝟏+𝒓= .
𝒄 𝒔 𝒚𝒅 𝟏 𝒕𝟎
Il tasso di rendimento interno stimato per l’Italia dice che in media un anno in più di istruzione rende
l’8,9%. Il rendimento lordo (annullando l’effetto di tasse e sussidi) è intorno al 12%: questo significa che
il prelievo riduce il rendimento dell’istruzione più di quanto i sussidi pubblici lo aumentino.
In base a queste stime l’istruzione rende più di quanto ha reso in media l’investimento finanziario in
Italia nel corso degli ultimi decenni e anche più del rendimento in infrastrutture.
Nella tabella seguente si riporta il tasso di rendimento del diploma di scuola superiore e della laurea
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Appendice 1. Tasso di rendimento interno
chi passa il primo periodo all’università ha una probabilità f di laurearsi e di guadagnare 𝑦 (tassato con
aliquota media T) e una probabilità (1-f) di non laurearsi e guadagnare 𝑦 (tassato con aliquota 𝑡 ) nel
secondo periodo
e poiché 𝑦 = 𝑦 + ∆𝑦, e ricordando che il reddito del laureato è tassato fino a 𝑦 con l’aliquota 𝑡 e per la
parte eccedente con l’aliquota 𝑡 , posso scrivere
𝑓∆𝑦 1 − 𝑡 = 𝑐 − 𝑠 + 𝑦 1 − 𝑡 1+𝑟
∆
1 + 𝑟̅ = è il tasso di rendimento interno della laurea.
+
Analisi e politiche micro - G. Croce 41
Ipotesi: rendimento
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Ipotesi: costo dell’istruzione
Vincolo di liquidità
γ - sσ /σ ≤ ρk , 0 ≤ ρ ≤ 1, k ricchezza familiare
⁄ ⁄
quindi, il numero massimo di anni di istruzione accessibile è 𝜎 (𝜌𝑘 – 𝛾) .
⁄ ⁄
𝑠 = 𝑠∗ se 𝑠 ∗ ≤ 𝜎 (𝜌𝑘 – 𝛾) lo studente può pagare s* anni
⁄ ⁄ ⁄ ⁄
𝑠=𝜎 (𝜌𝑘 – 𝛾) se 𝑠 ∗ > 𝜎 (𝜌𝑘 – 𝛾) lo studente non può pagare s* anni
In sintesi: 𝒔 = 𝒔 a , 𝒒 , 𝒌 , 𝜸
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Appendice 3. Soluzione: scelta di q*
Dopo aver scelto la quantità s*, si sceglie la qualità della scuola q*.
Assumiamo che le scuole siano di qualità alta (A) o bassa (B) e che il costo della
prima sia maggiore di quello della seconda (γA> γB).
Allora l’individuo sceglie la scuola di qualità alta se il suo rendimento netto supera
quello della scuola di bassa qualità
u(qA)>u(qB)
Inoltre, sostituendo nelle funzioni u(qA) e u(qB) i rispettivi valori ottimi di s*(qA) e
s*(qB) è possibile verificare la disuguaglianza u(qA)>u(qB) e trovare il valore-soglia A.
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