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Tesi IV: Il canto Gregoriano

Dopo l’editto di Milano (313) si formano canti sacri locali, l’unificazione religiosa li fece
riunire nel canto gregoriano (l’unificazione
richiese molti secoli):
liturgia (intro, lit. della parola, lit. sacrificale):
- proprium missae
- ordinarium missae (kyrie, gloria, credo, sanctus, agnus dei)
uffici delle ore:
- mattutino, laudi, prima, terza, sesta, nona, vespro, compieta
stili di canto(omo fono):
- accentus (1 sola nota con inflessioni melodiche)
- concentus (sillabico o semisillabico)
- derivata da cantillazione ebraica
salmodia:
- responsoriale
- allelujatica
- antifonica
inni:- sillabici
- melodici
- strofici
sequenze: prima mnemonico poi simili agli inni
tropi: sostituzione di testi sillabici ai melismi
modi ecclesiastici (scale eptafoniche ascendenti in 8 modi con nomi greci):
- autentico
- plagale
hanno in comune la finalis e la repercussio
Tesi V: Gli inizi della polifonia
La polifonia nasce dall’esigenza di rinnovare il canto sacro senza modificare la melodia (IX sec –
contrappunto)
Periodi della polifonia: (inizi – ars antiqua – ars nova – età fiamminga – polifonia
rinascimentale)
Tipi di contrappunto:
-
organum (melodia gregoriana (principalis) accompagnata una quarta o una quinta sotto da
un'altra melodia (organalis), a
volte partenza all’unisono
-
discanto: vox organalis procede x moto contrario
-
organum melismatico: principalis al basso, organalis acuta e crea melismi
Ars Antiqua:
scuola di Notre Dame:
- Leonin
- Perotin
Organa diversi: cantus firmus dettoTenor
Clausola: sezione di organum costruita su frammento melismatico del tenor
Conductus: sillabico x processioni
Mottetto:
- sostituisce organa e clausole,
- sia sacro (latino) che profano (d’oil)
- di solito a 3 voci
- valori sempre + brevi verso l’acuto
Hoquetus: interruzione di melodia e trasposizione ad altre voci.
Tesi VI: Scrittura musicale medioevale
Riassunto:
adiastematica conneumi in campo aperto (vira, punctum, scandicus) , poi2 righe colorate, poi
introdotte chiavi, poilettere x note
su monocordo (Boezio poi Oddone di Cluny), scrittura da nera a bianca, poitetragram m a e
notazione diastematica.
Notazione modale (modi ritmici): virga e punctum diventano longa e brevis aggregate in 6 modi
ritmici ripetuti in base agli ordines
Notazioni mensurali:
-
franconiana: definita da ars cantus mensurabilis di Francone di Colonia, longa e brevis divise
in perfecta e imperfecta,
determina il superamento dei modi
-
dell’ars nova francese: introdotta la minima (scritte così le composizioni di Guillaume de
Machaut)
-
dell’ars nova italiana: sembra provenga dal nulla, definita da Marchetto da Padova, unità di
base la brevis, divisio prima,
secunda, terza
Tesi VII: Guido D’Arezzo e la solmisazione
Boezio (De istitutione musica): musica mundana, humana, instrumentalis
Guido D’Arezzo: (995) (Prologus in antiphonarium) nuovo metodo:
-
esacordo: successione di 6 suoni con semitono al centro e nomi derivati da inno a San
Giovanni
-
solmisazione: esistevano anche altri semitoni (la-sib e si-do) risolse con successione di +
esacordi(3 duri, 2 naturali e 2
molli) sol-mi erano le note x passare da un esacordo all’altro (mutazione) (mano
guidoniana)
-
musica ficta: nacquero nuovi semitoni ed esacordi (musica falsa)
Tesi VIII: Teatro nel medioevo – trovatori e menestrelli
Accanto al gregoriano si sviluppano monodie sacre in latino e canti profani in latino
Monodie sacre e profane:
-
drammi liturgici: (Visitatio Sepulchri) scarso apparato scenico e rappresentati da religiosi
-
uffici drammatici: derivati dagli uffici delle ore
la lauda tosco-umbra:
- in volgare italico
- nasce da movimenti spirituali collettivi (Flagellati e disciplinati)
- simile a ballata (solista e risposta del coro)
- raccolte in laudari (91 di Cortona)
- preannuncia ilmadrigalismo
- cantico di Frate Sole
cantigas spagnole: 400 canti a Santa Maria scritte in gallego
canti profani in latino: Carmina Burana dei Goliardi
Trovatori, Trovieri e Minnesanger
Nasce lo spirito cavalleresco cortese
-
Trovatori: lingua d’oc, Francia meridionale, Chansò (simile a inno con strofe), stili: trobar
plan, ric e clus
-
Trovieri: lingua d’oil, Francia settentrionale, Chanson, (Chretien de Troyes)
-
Minnesanger: forme simili, Lied

Tesi IX: L’Ars Nova – strumenti in uso nel tempo


Lasecolarizzazione della società portò alla distinzione tra sacro e profano, calò la produzione
sacra e si criticò il contrappunto
(intelliggibilità delle parole)
Ars Nova Francese:
-
Philippe de Vitry: pari dignità fra divisione perfecta e imperfecta
- + importante il mottetto (3 o 4 voci, isoritmico, molodia gregoriana detta color)
-
Guillaume de Machaut: Messa di Notre Dame (prima messa polifonica composta da 1 solo
compositore, stile del mottetto)
Ars Nova Italiana:
- polifonia elementare e scarsa produzione
-
poesia x musica (Franco Sacchetti e Francesco Landino)
o

madrigale (2 o 3 voci, endecasillabi a rima baciata AAB)


o

caccia (canone a 2 voci all’unisono


o

ballata (forma + evoluta, ABBAA)


Strumenti del medioevo:
organo (portativo e positivo)
Salterio, viella, tromba, arpe e percussioni
Tesi X: Scuola Fiamminga e sviluppo del contrappunto
vocale
Dopo la guerra dei cent’anni (1339-1453) si svilupparono lecappelle musicali (al posto delle
scholae
riprese importanza la musica
sacra, nacque il ruolo di musicista professionista.
Stili e forme:
-
nascita del contrappunto imitato: basato sull’imitazione che contraddistingue un tema (anche
canoni enigmatici)
- musica sacra (messa e mottetti) e profana (Chanson)
o

messa (si afferma grazie a Dufay, = cantus firmus)


o

mottetto (successione di brani in latino ognuno dei quali sviluppava 1 frase del testo sacro)
o

chanson(3 voci accompagnate da strumenti)


Scuola inglese: procedimenti x terze e seste,falso bordone (discanto con c.f. alla voce
superiore), JohnDunstable
Scuola borgognona: promossa da Filippo il Buono,Dufay (supera asprezze gotiche, 9
messe),Binchois (stimato x chanson)
Scuola fiamminga: centro di sviluppo del contrapp. Imitato,Ockeghem (13 messe,
mottetti),Desprez (+ comp, 13 messe e parodie)
Tesi XI: Le scuole polifoniche italiane nel secolo XVI
Ilrinascim ento si sviluppa nei secoli XV e XVI e sirifà all’arte classica (Firenze, epoca di Petrarca
Boccaccio, inneggia virtù
umane e fortuna), la musica è presente in tutte le attività e diventa pratica anche dei non
professionisti.
La stampa musicale: Petrucci stampò una raccota di 96 chanson a 3-4 voci, le musiche
vennero stampate a fascicoli (1 x ogni voce)
La tradizione fiamminga: compositori fiamminghi composero forme profane nazionali:
-
Willaert: messe, 350 mottetti, chansons, maestro di cappella a Venezia (diventa centro della
musica sacra cattolica)
-
Orlando di Lasso: 58 messe, 550 mottetti
Musica nelle chiese protestanti (nacquero movimenti di riforma non cristiani):
- luterana: Martin Lutero (traduzione scritture in tedesco), messa con corali sillabici
(Praetorius e Schutz)
- calvinista: Calvino (ugonotti), celebrazioni austere quindi poca musica, solo salmi
- anglicana: Enrico VIII Tudor, Anthem (“antifona” simile al mottetto)
La controriforma cattolica:
- abolizione sequenze tranne le 5 dell’ordinario
- abolizione di testi profani
- parole più intelliggibili (la semplificazione del contrappunto da origine al quartetto
classico a cappella)
La lauda polifonica: S. Filippo Neri fondò l’ordine dell’oratorio deve prima delle preghere si
cantavano laude polifoniche a 3-4 voci
o travestimenti spirituali (testo profano sostituito da sacro)
La scuola romana (a roma i papi si prendono cura delle cappelle) fra i compositori spunta:
-
Palestrina (1525-1594) opera quasi totamente sacra, opera a Roma,
o

102 messe (quasi tutte “parodia”): forte intelligibilità e omoritmiche


o

Musica pura con triadi, ritardi preparati e gradi congiunti


La scuola veneziana (a differenza di Roma si preferivano musiche policorali sostenute da
strumenti)
-
Andrea Gabrieli: I° organista a S. Marco, semplifica contrappunto x valorizzare il testo,
madrigali simili a Willaert
(imitazione e qualche cromatismo), mottetti e madrigali
-
Giovanni Gabrieli: nipote di Andrea, proseguì sulla stessa linea, mottetti e musica strumentale
x ogni strumento
Forme popolaresche italiane (struttura stofica omofona a 3-4 voci, favorite da Lorenzo il
magnifico e Isabella d’Este)
-
canti carnascialeschi: accompagnavano le mascherate (Heinrich Isaac)
-
frottole: diffusa da Mantova, strofica e deriva dalla ballata
-
villanelle: Napoli, strofiche e omofoniche
Ilm adrigale (modello petrarchesco proposto da Bembo):
- diverso da quello del ‘300 (strofico a 2-3 voci), nel ‘500 e’ la forma profana più
apprezzata (4-5-6 voci e non strofico)
- simile alle frottole ma di forma aperta e senza ripetizioni
- maggiori madrigalisti:
o

Marenzio: poca produzione sacra, 16 libri di madrigali e “Intermezzi Fiorentini”


o

Gesualdo di Venosa: non usò madrigalismi


o

Monteverdi
-
(rappresentativo): non in stile petrarchesco, “Anphiparnaso” di Vecchi,
madrigali drammatici
Adriano Banchieri
Forme popolaresche europee:
- Francia:chanson (diversa da quella fiamminga, simile a frottola italiana)
- Spagna:villancico (simile a frottola, strofico con ritornelli a 3-4 voci)
- Germania: meistersinger (Hans Sachs)lieder a 3-4 voci + complessi
Tesi XII: Forme polifoniche cinquecentesche
Sacra:
- stile a cappella tranne Venezia
-
mottetto: deriva da quello del ‘200 (Perotin), è polifonico solo vocale su testo latino non
profano, usa l’imitazione
-
messa: a 5 voci, musicate solo le parti dell’ordinario con = cantus firmus gregoriano (messa
Papa Marcello)
-
salmi: forma a cori battenti e non più responsoriale
-
responsori: composizioni di risposta ai salmi
Profana:
-
madrigale: quello del ‘500 è senza ritornelli e di polifonia semplice, con forma abbastanza
libera, i madrigali drammatici
(rappresentativi) furono i precursori del melodramma.
Tesi XIII: Conquista della tonalità moderna e strumenti
Tra XVI e XVII secolo la musica subisceforti trasformazioni:
- ancora polifonia (sacra) ma si afferma la monodia
- perde importanza il contrappunto e nasce l’armonia
- modi ecclesiastici vengono assorbiti dal maggiore e minore
- musica strumentale + importante

Spagna:
-Petrell: iniziatore della rinascita musicale spagnola
Albeniz

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