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La descrizione che si fa normalmente della forma-sonata in tre parte è molto tarda ed è dovuta a
Carl Marx. Il secondo tema non era chiamato così, in genere era chiamato passaggio caratteristico.
Lo schema tradizionale classico non si applica a tutte le composizioni.
Qual'è la caratteristica della forma-sonata?
È un processo logico. C'è un mutamento qualitativo, una progressiva trasformazione dei materiali
musicali. Partiamo da una opposizione e giungiamo a una sintesi. I musicologi usano delle coppie di
termini “instabilità”-”stabilità”, tesi-antitesi-sintesi (hegeliana).
Il concetto di tonalità Settecentesco. Una zona tonale era identificabile, le altre tonalità del brano
erano concepiti come eventi drammatici. Le altre tonalità subiscono la forza di attrazione del centro
tonale in modo più o meno evidente.
Il concetto fondamentale della forma-sonata è il divenire, il movimento. Partiamo da una tonalità e
ci spostiamo, arriviamo a un'altra tonalità concepita come contrastante rispetto a quella iniziale.
Mozart. Sonata per piano n.13 K333 (1783). Tema molto articolato in tonalità di Sib magg.
Attraverso il tema afferma la tonalità. Su quello stesso tono insiste ribadendolo. Stabili, fermi sulla
tonalità d'impianto.
Ripete il tema iniziale un'ottava sotto ma si inizia a spostare (→ Fa) e insiste per affermare la nuova
tonalità. Siamo quindi al secondo tema nella nuova tonalità.
Mozart. Sonata k 332. Funziona in modo diverso. 3 temi diversi tra loro e tutti e tre affermano la
tonalità principale (passaggi bruschi, carattere instabile).
Haydn. Costruisce forme-sonate su un unico tema (monotematica). Terzultima sonata per piano.
Caratteristiche stilistiche della sonata. È una forma logica perché elabora elementi riconoscibili.
Parte due.
Alla seconda ripetizione si sposta e arriva alla nuova tonalità. Nella ripetizione entrano i legni e
accompagnano la linea.