INDICE
Progetto e verifica di un multivibratore astabile a frequenza fissa con timer 555 …………...Pag. 8
Il timer 555 è un circuito integrato temporizzatore a 8 pin. Il suo schema interno funzionale è il
seguente:
GND 1 8 VCC
Vt 2 5 7 Scarica
5
Out 3 6 Vs
5
Reset 4 5 Vcxh
⎧Vo1 = 0 ⎧R = 0 ⎧Q = 1
⎪ ⎪ ⎪ ⎧⎪Vo = VCC
Se Vt , Vs < VCC 3 ⇒ ⎨ ⇒⎨ ⇒⎨ ⇒⎨
Vt < VCC 3 e VCC 3< Vs < 2 VCC 3 ⎪V = V ⎪S = 1 ⎪ ⎪⎩TR int er det to
⎩ o2 o2H ⎩ ⎩Q = 0
1
⎧Vo1 = Vo1H ⎧R = 1 ⎧Q = 0
⎪ ⎪ ⎪ ⎧⎪Vo = 0
Se Vt , Vs > 2VCC 3 ⇒ ⎨ ⇒⎨ ⇒⎨ ⇒⎨
Vs > 2 VCC 3 e VCC 3< Vt < 2 VCC 3 ⎪V = 0 ⎪S = 0 ⎪ ⎪⎩TR saturo
⎩ o2 ⎩ ⎩Q = 1
⎧Vo1 = 0 ⎧R = 0
⎪ ⎪
Se VCC 3 < Vt , Vs < 2 VCC 3 ⇒ ⎨ ⇒ ⎨ ⇒ stato precedente
⎪V = 0 ⎪S = 0
⎩ o2 ⎩
Il multivibratore astabile è un circuito in grado di generare una forma d'onda rettangolare, senza
segnale applicato in ingresso. Lo schema elettrico è il seguente:
VCC
8 4
RA
Alim Res 7
Dis
3
Vo Out RB
6
VS
2
Vch GND Vt
5 1 C
10ηF
Vo , VC
VCC
transitorio TL TH
iniziale
2VCC/3
VC
VCC/3
0 t1 t2 t
Le tensioni sull’ingresso di trigger e di soglia, Vt e Vs, che coincidono con la tensione istantanea
VC del condensatore, sono minori di VCC/3; pertanto, l’uscita Vo del timer si trova a livello alto
(VCC) e il transistor è interdetto (piedino 7 circuito aperto). Il condensatore si carica attraverso la
serie delle resistenze RA ed RB, con costante di tempo τC = (RA + RB)C, verso VCC. Quando la
tensione VC, e quindi anche le tensioni Vt e Vs, raggiunge, istante t = 0, il valore 2VCC/3 si ha la
commutazione dell’uscita dal livello alto VCC al livello basso 0V e il transistor si porta in
saturazione, cortocircuitando il piedino 7 a massa.
2
Da tale istante la capacità inizia a scaricarsi, partendo dalla tensione 2VCC/3, attraverso la resistenza
RB e il transistor saturo, con costante di tempo τS = RBC, verso massa. All’istante t = t1 la tensione
VC, e quindi anche le tensioni Vt e Vs, raggiunge il valore VCC/3 in corrispondenza del quale si ha
la commutazione dell’uscita dal livello basso 0V al livello alto VCC e l’interdizione del transistor,
che scollega dalla massa il piedino 7.
Da tale istante la capacità inizia a caricarsi, partendo dalla tensione VCC/3, attraverso la serie delle
resistenze RA ed RB, con costante di tempo τC = (RA + RB)C, verso VCC. All’istante t = t2 la tensione
VC, e quindi anche le tensioni Vt e Vs, raggiunge il valore 2VCC/3 in corrispondenza del quale si ha
la commutazione dell’uscita dal livello alto VCC al livello basso 0V e il transistor si porta in
saturazione, cortocircuitando il piedino 7 a massa.
Da questo instante in poi il ciclo si ripete identicamente, fornendo in uscita un’onda rettangolare, la
cui durata a livello alto è sempre maggiore di quella a livello basso.
Sommando i due tempi TH e TL si ottiene il periodo:
T = TH + TL.
TH
Si definisce duty cycle (ciclo utile) a livello alto (DH) il rapporto tra TH e T: DH = > 50%
T
TL
Si definisce duty cycle (ciclo utile) a livello alto (DL) il rapporto tra TL e T: DL = < 50%
T
Calcolo di TL
t TL TL
− − −
VC ( t ) = VCC ⋅ e τS ⇒ VC (t 1 ) = VCC ⋅ e τS = VCC ⇒ e τS =
2 2 1 1
⇒
3 3 3 2
T 1 1
⇒ − L = ln ⇒ TL = − τ S ln = τ S ln 2 = 0,7τ S = 0,7R B C
τS 2 2
Calcolo di TH
t − t1 TH
⎛1 ⎞ − −
VC (t − t 1 ) = VCC ⇒ VC (t 2 − t 1 ) = VC (TH ) = VCC
2 2
+ ⎜ VCC − VCC ⎟ ⋅ e τC − VCC ⋅ e τC = VCC ⇒
⎝3 ⎠ 3 3
3
TH
− T
⇒ − H = ln ⇒ TH = −τ C ln = τ C ln 2 = 0,7τ C = 0,7(R A + R B )C
τC 1 1 1
⇒ e =
2 τC 2 2
TH 0,7(R A + R B )C R + RB
D= = = A > 50%
T 0,7(R A + 2R B )C R A + 2R B
VCC
8 4
R
Alim Res RA
3
Vo Out
7
Ci Dis
ViD Vt 2 Vt 6
Vi VS
Di Vch GND
Ri
R 5 10ηF 1 C
Vi
VCC/3
t
ViD
t
Vt
VCC/2
t
Vo , VC
VCC
T
2VCC/3
VC
to t1 t
4
Il monostabile ha un solo stato stabile, nel nostro caso l'uscita si mantiene sempre a livello basso
(0V) finché non arriva un impulso dall’esterno (attraverso un opportuno circuito derivatore) sul
piedino 2 tale da portare la sua tensione al di sotto di VCC/3. Infatti, il partitore resistivo posto tra
VCC e massa mantiene la tensione di trigger Vt al valore VCC/2; tale situazione forza l’uscita a
livello basso (0V) e il transistor saturo mantiene la tensione del condensatore VC e la tensione
dell’ingresso di soglia VS a zero volt.
Quando un impulso esterno sul piedino 2 porta la tensione di trigger al di sotto di VCC/3, l’uscita
commuta dal livello basso 0V a livello alto VCC, il transistor si interdice e il condensatore inizia a
caricarsi, con costante di tempo τ = RAC, verso la tensione di alimentazione VCC.
Tale carica dura un tempo T, pari al tempo che la tensione ai capi del condensatore impiega a
raggiungere il valore 2VCC/3, in corrispondenza del quale l’uscita commuta dal livello alto VCC al
livello basso 0V e il transistor si satura cortocircuitando a massa il condensatore, che si scarica
quasi istantaneamente.
Per calcolare la durata T dell’impulso, si utilizza l’equazione di carica del condensatore, in cui si
impone che dopo intervallo di tempo T abbia raggiunto il valore 2VCC/3, al quale si ha la
commutazione dell’uscita al livello basso.
Si considera come istante iniziale il tempo t = to, ossia si fa una traslazione dell’ordinata in to, il che
equivale a passare dalla variabile tempo t alla variabile tempo t − to.
Si scrive l’equazione di carica del condensatore e si impone che al tempo t = t1 (t1 − to = T) la
tensione VC(t) ai capi del condensatore abbia raggiunto il valore 2VCC/3:
t −t o t1 − t o
− −
VC (t 1 ) = VCC − VCC ⋅ e
2
VC ( t ) = VCC − VCC ⋅ e τ
⇒ τ
= VCC ⇒
3
T
− 1 T 1 1
⇒ e τ
= ⇒ − = ln ⇒ T = −τ ln = τ ln 3 = 1,1τ = 1,1R A C
3 τ 3 3
Per un corretto funzionamento dei circuiti deve risultare: RA ≥ 1kΩ ; C ≤ 500µF. Inoltre:
− se VCC = 5V ⇒ RA + RB ≤ 3,4MΩ.
l’uscita può essere utilizzata per un funzionamento normalmente alto o normalmente basso, a
secondo di come viene collegato il carico.
VCC VCC
8
8
RL 3
RL
3 1
1
5
CRITERI DI PROGETTO
Astabile
RA + RB
D= ⇒ R A + R B = R A D + 2R B D ⇒ R A (1 − D ) = R B (2D − 1) ⇒
R A + 2R B
2D − 1
⇒ RA = RB ; si fissa il valore di RB e si calcola RA.
1− D
T = (R A + 2R B )C ln 2
T 1
⇒ C= =
(R A + 2R B ) ln 2 f (R A + 2R B ) ln 2
Monostabile
T
T = R A C ln 3 ⇒ R AC = ; si fissa il valore di C e si calcola il valore di RA.
ln 3
−
t
−
t
⎛ − ⎞
t
6
Dopo un tempo T, la tensione sulla capacità raggiunge il valore Vch al quale il BJT di scarica si
satura cortocircuitando la capacità a massa e termina l’impulso d’uscita.
⎛ −
T
⎞ −
T
V ⎛ V ⎞
Vch = VCC ⎜1 − e R A C ⎟ ⇒ e R A C = 1 − ch ⇒ T = − R A C ln⎜⎜1 − ch ⎟⎟
⎜ ⎟ VCC ⎝ VCC ⎠
⎝ ⎠
Una volta fissato il valore della costante di tempo RAC, la durata dell’impulso d’uscita dipende dal
Vch
rapporto , ossia dal valore di Vch. Il valore di VC (tensione ai capi della capacità), in
VCC
corrispondenza del quale termina l’impulso d’uscita, può essere modificato, rispetto al valore
2VCC/3, inserendo, tra pin 5 e massa, una resistenza esterna. Tale resistenza, in parallelo alla serie
R-R, modifica il rapporto di partizione con diminuzione della tensione Vch rispetto al valore
2VCC/3.
Se si aggiunge in serie alla resistenza sul pin 5 un trimmer, si ha la possibilità di far variare la
tensione VC, che determina la fine dell’impulso, tra un valore minimo e un valore massimo.
(kR T + 4R ) ⋅ 2R (kR T + 4R ) ⋅ 2R
RP = = con 0 ≤ k ≤ 1 e
kR T + 4R + 2R kR T + 6R
RP Vch RP
Vch = VCC ⇒ =
R + RP VCC R + R P
4
R
4 RP 3 4
− se k = 0 ⇒ kRT = 0 ⇒ R P = R ⇒ Vch = VCC = VCC = VCC ⇒
3 R + RP 4 7
R+ R
3
7
Vch 4 ⎛ V ⎞ ⎛ 4⎞
⇒ = T = −R A C ln⎜⎜1 − ch ⎟⎟ = −R A C ln⎜1 − ⎟ = 0,847 R A C
⇒
VCC 7 ⎝ VCC ⎠ ⎝ 7⎠
(R + 4R ) ⋅ 2R R T ⋅ 2R
− se k = 1 ⇒ kRT = RT ⇒ RP = T ≅ = 2R ⇒
R T + 6R RT
RP 2R 2 Vch 2
⇒ Vch = VCC = VCC = VCC ⇒ = ⇒
R + RP R + 2R 3 VCC 3
⎛ V ⎞ ⎛ 2⎞
⇒ T = −R A C ln⎜⎜1 − ch ⎟⎟ = −R A C ln⎜1 − ⎟ = 1,1R A C
⎝ VCC ⎠ ⎝ 3⎠
Fissati i valori di RA e C , la durata dell’impulso d’uscita può essere regolato da un valore minimo
TMIN = 0,847RAC a un valore massimo TMIN = 1,1RAC. È quindi possibile effettuare piccole
compensazioni della capacità di temporizzazione.
VCC
Ra
8 4 RL
7
Rb 3
Vo
6
2
1 5 RL
C
10ηF
C1
Calcolo di RA ed RB
RA + RB
D= ⇒ R A + R B = R A D + 2R B D ⇒ R A (1 − D ) = R B (2D − 1) ⇒
R A + 2R B
2D − 1 2 ⋅ 0,6 − 1
⇒ RA = RB = R B = 0,5R B ⇒ R B = 2R A
1− D 1 − 0,6
8
Si fissa il valore di RA = 2,2kΩ e si calcola RB = 2⋅RA = 2⋅2,2⋅103 = 4,4kΩ , valore
commerciale 3,9kΩ.
Calcolo di C
T 0,67 ⋅ 10 −3
⇒ C= = = 0,097µF = 97ηF
(
(R A + 2R B ) ln 2 2,2 ⋅ 10 3 + 2 ⋅ 3,9 ⋅ 10 3 ln 2 )
valore commerciale C = 100ηF.
TH 0,423 ⋅ 10 −3
TL = R B C ln 2 = 3,9 ⋅ 10 3 ⋅ 100 ⋅ 10 −9 ⋅ ln 2 = 0,270ms ; D = = = 0,61 → 61%
T 0,693 ⋅ 10 −3
1 1
T = TH + TL = 0,423 ⋅ 10 −3 + 0,270 ⋅ 10 −3 = 0,693ms ; f = = = 1,44kHz
T 0,693 ⋅ 10 −3
Procedimento di verifica
1. Si monta il circuito, lo si alimenta con tensione VCC = 5V e si collega all’uscita il canale CH1
dell’oscilloscopio.
2. Del segnale visualizzato si misurano le durate dei due semiperiodi (TH e TL) e l’ampiezza.
3. Si riporta il disegno dell’oscillogramma.
4. Si regola la tensione dell’alimentatore a 12V e si ripetono i punti 2 e 3.
Risultati sperimentali
1 1 TH 0,44 ⋅ 10 −3
f = = = 1,39kHz ; D= = = 0,61 → 61%
T 0,72 ⋅ 10 −3 T 0,72 ⋅ 10 −3
Vo Vo
4 4,6
t t
9
Uscita bassa Uscita alta
Ciò che varia tra uscita alta e bassa (oltre ai pieni e ai vuoti che si scambiano tra loro) è l’ampiezza.
Si misura l’ampiezza con un carico RL di 100kΩ e di 1kΩ:
VCC
Ra
8 4
7
Rb 3
D Vo
6
2
1 5
C
10ηF
C1
L’inserimento di un diodo in parallelo alla resistenza RB, come in figura, consente di far caricare il
condensatore attraverso la resistenza RA e di farlo scaricare attraverso la resistenza RB. se RA = RB i
due semiperiodi dovrebbero essere uguali. La presenza del diodo, però, con la sua caduta di
tensione Vγ ≈ 0,7V, influisce sul tempo di carica, rendendo i due semiperiodi non uguali. Infatti, il
condensatore tenderà a caricarsi verso VCC - Vγ, partendo dal valore VCC/3:
t
⎛1 ⎞ −
VC ( t ) = VCC − Vγ + ⎜ VCC − VCC + Vγ ⎟ ⋅ e τC , τc = RAC.
⎝3 ⎠
10
Quando, dopo un tempo TH, la tensione VC uguaglia 2VCC/3 si ha la commutazione dell’uscita a
livello basso, il transistor si satura e il diodo si interdice.
TH
⎛ 2 ⎞ −
VC (TH ) = VCC
2
− Vγ + ⎜ − VCC + Vγ ⎟ ⋅ e τC = VCC ⇒
⎝ 3 ⎠ 3
2 1 1
−
TH VCC − VCC + Vγ − VCC + Vγ VCC − Vγ VCC − 3Vγ VCC 1
⇒e τC
= 3 = 3 = 3 = = 1− > ⇒
2 2 2 2VCC − 3Vγ 2VCC − 3Vγ 2
− VCC + Vγ − VCC + Vγ VCC − Vγ
3 3 3
Dal tempo TH in poi il condensatore si scarica verso lo zero di massa dalla tensione iniziale 2VCC/3,
attraverso la resistenza RB.
t
−
2
VC ( t ) = VCC ⋅ e τS , τs = RBC = RAC.
3
Dopo un tempo TL, VC assume il valore VCC/3, al quale si ha la commutazione dell’uscita da zero a
VCC, il transistor si interdice e la capacità, partendo da VCC/3, inizia a caricarsi verso VCC - Vγ.
TL
−
VC (TL ) = VCC ⋅ e τS = VCC
2 1
⇒ TL = τ S ln 2 = R B C ln 2 = R A C ln 2 < TH .
3 3
Per avere l’eguaglianza dei due semiperiodi si devono usare resistenze RA e RB di valore diverso,
con RA < RB. uguagliando i due semiperiodi con resistenze diverse, si ha:
2VCC − 3Vγ
ln
⎛ VCC ⎞ 2V − 3Vγ VCC − 3Vγ
R A C ln⎜1 + ⎟ = R B C ln 2 = R A C ln CC ⇒ RB = RA
⎜ V − 3V ⎟ VCC − 3Vγ ln 2
⎝ CC γ ⎠
2 ⋅ 12 − 3 ⋅ 0,7
ln
12 − 3 ⋅ 0,7 RB
RB = RA = 1,145R A ⇒ = 1,145
ln 2 RA
Non è sempre facile trovare due resistenze che stiano fra loro in un rapporto predefinito. Per
ottenere un duty-cycle del 50% può convenire utilizzare in serie a RA un trimmer RT (come in
figura) mediante il quale tarare il circuito per un’onda quadra d’uscita.
2VCC − 3Vγ
TH = (R A + kR T )C ln
VCC − 3Vγ
11
TL = R B C ln 2
Ra
VCC
kRT
RT
8 4
7
Rb 3
D Vo
6
2
1 5 RL
C
10ηF
C1
⎛ R ⎞ 2VCC − 3Vγ RT ln 2
TH = TL = ⎜ R A + T ⎟C ln = R B C ln 2 ⇒ RA + = R
⎝ 2 ⎠ VCC − 3Vγ 2 2VCC − 3Vγ B
ln
VCC − 3Vγ
Criteri di progetto
T T
Calcolo di C e RB TL = R B C ln 2 = ⇒ R BC =
2 2 ln 2
RT ln 2
Calcolo di RA e RT RA + = R
2 2VCC − 3Vγ B
ln
VCC − 3Vγ
Si fissano due opportuni valori per RA e RB.
T 1 1
Calcolo di C e RB R BC = = = = 0,481ms
2 ln 2 2f ln 2 2 ⋅ 1,5 ⋅ 10 3 ⋅ ln 2
T 0,481 ⋅ 10 −3 0,481 ⋅ 10 −3
Si fissa C = 100ηF e si calcola RB: R B = = = = 4,81kΩ , valore
2 ln 2 C 100 ⋅ 10 −9
commerciale 4,7kΩ.
12
RT ln 2
Calcolo di RA e RT RA + = ⋅ 4,7 ⋅ 10 3 = 3,25kΩ .
2 2 ⋅ 5 − 3 ⋅ 0,7
ln
5 − 3 ⋅ 0,7
Si fissa RA = 1kΩ e si utilizza (perché solo disponibile) un trimmer RT da 10kΩ.
1 1
T = TH + TL = 0,1 ⋅ 10 −3 + 0,326 ⋅ 10 −3 = 0,426ms ⇒ f = = = 2,35kHz
T 0,426 ⋅ 10 −3
TH 0,1 ⋅ 10 −3
D= = = 0,235 → 23,5%
T 0,426 ⋅ 10 −3
1 1
T = TH + TL = 1,1 ⋅ 10 −3 + 0,326 ⋅ 10 −3 = 1,426ms ⇒ f = = = 700Hz
T 1,426 ⋅ 10 −3
TH 1,1 ⋅ 10 −3
D= = = 0,77 → 77%
T 1,426 ⋅ 10 −3
1 1
T = TH + TL = 2TH = 2 ⋅ 0,326 ⋅ 10 −3 = 0,652ms ⇒ f = = = 1,53Hz
T 0,652 ⋅ 10 −3
Il valore 0,226 di k si calcola imponendo l’uguaglianza dei due semiperiodi e risolvendo rispetto k:
13
2VCC − 3Vγ TL
TH = (R A + kR T )C ln = TL ⇒ kR T = − RA ⇒
VCC − 3Vγ 2VCC − 3Vγ
C ln
VCC − 3Vγ
⎛ ⎞ ⎛ ⎞
⎜ ⎟ ⎜ ⎟
−3
⎜ TL ⎟ 1 ⎜ 0,326 ⋅ 10 3⎟ 1
⇒ k=⎜ − RA ⎟⋅ = − 1 ⋅ 10 ⋅ = 0,226
2VCC − 3Vγ R ⎜ 2 ⋅ 5 − 3 ⋅ 0,7 ⎟ 10 ⋅ 10 3
⎜ C ln ⎟ T −9
⎜ 100 ⋅ 10 ⋅ ln 5 − 3 ⋅ 0,7 ⎟
⎜ V − 3V ⎟ ⎝ ⎠
⎝ CC γ ⎠
Procedimento di verifica
1. Si monta il circuito, lo si alimenta con tensione VCC = 5V e si collega all’uscita il canale CH1
dell’oscilloscopio.
2. Del segnale visualizzato si misura l’ampiezza con uscita alta e uscita bassa.
3. Si agisce su RT fino a portare il cursore in A (kRT = 0), RT disinserito.
4. Si misurano le durate dei due semiperiodi TH e TL e si calcolano, usando i valori misurati, il
periodo T, la frequenza f e il duty-cycle D.
5. Si tara RT fino ad ottenere l’uguaglianza dei due semiperiodi (TH = TL) e si ripete il punto 4.
6. Si agisce su RT fino a portare il cursore in B (kRT = RT), RT tutto inserito, e si ripete il punto 4.
7. Si tabulano i dati.
Risultati sperimentali
Ra
VCC
D2
D1 7 8 4
Rb
RP
3
A B Vo
kRP (1-k)RP
6
2
1 5 RL
C
10ηF
14 C1
Vo , VC
VCC
TH TL
2VCC/3
VCC/3
0 t1 t2 t
Nel seguito si assume il diodo interdetto come un circuito aperto e il diodo in conduzione come un
cortocircuito.
Quando l’uscita è alta il transistor di scarica è interdetto e i diodi sono: D1 in conduzione, D2
interdetto. Il condensatore si carica, partendo da VCC/3 verso VCC, attraverso la resistenza kRP + RA,
con equazione
t t t
−
⎛1 ⎞ − −
VC ( t ) = Vf + (Vi − Vf ) ⋅ e τC 2
= VCC + ⎜ VCC − VCC ⎟ ⋅ e τC = VCC − VCC ⋅ e τC ,
⎝3 ⎠ 3
con τc = (kRP + RA)C.
Dopo un tempo pari a TH, VC(t) raggiunge il valore 2VCC/3, l’uscita commuta a livello basso, il
transistor di scarica si satura e i diodi commutano: D1 si interdice, D2 entra in conduzione. Si
impone che VC(t), calcolato a t1 = TH, sia uguale a 2VCC/3 e si risolve rispetto a TH:
TH TH
− −
VC (t 1 ) = VC (TH ) = VCC ⇒ TH = τ C ln 2 = (kR P + R A )C ln 2
2 2 1
− VCC ⋅ e τC = VCC ⇒ e τC =
3 3 2
Da questo istante il condensatore, dal valore iniziale 2VCC/3, si scarica verso massa attraverso la
resistenza (1–k)RP + RB, con equazione
t − t1 t − t1
− −
VC (t − t 1 ) = Vf + (Vi − Vf ) ⋅ e τS 2 τS
= VCC ⋅ e , con τs = [(1-k)RP + RB]C.
3
Al tempo t2, ossia dopo un tempo t2 – t1 = TL, la tensione VC(t) uguaglia il valore VCC/3, l’uscita
commuta a livello alto, il transistor di scarica si interdice, i diodi commutano e il ciclo si ripete. Si
impone che VC(t), calcolato a t2 - t1 = TL, sia uguale a VCC/3 e si risolve rispetto a TL:
TL
−
VC (t 2 − t 1 ) = VC (TL ) = VCC ⋅ e τS = VCC TL = τ S ln 2 = [(1 − k )R P + R B ]C ln 2
2 1
⇒
3 3
15
TH kR P + R A
Il duty-cycle è: D= =
T RP + RA + RB
RA
− Se k = 0 ⇒ cursore in A ⇒ kRP = 0 ⇒ D MIN =
RP + RA + RB
RP + RA
− Se k = 1 ⇒ cursore in B ⇒ kRP = RP ⇒ D MAX =
RP + RA + RB
Il valore 0,5 di k si calcola imponendo l’uguaglianza dei due semiperiodi e risolvendo rispetto k:
TH = (kR P + R A )C ln 2 = [(1 − k )R P + R B ]C ln 2 = TL ⇒ kR P + R A = (1 − k )R P + R B ⇒
RP − RA + RB
⇒ kR P + R A = R P − kR P + R B ⇒ 2kR P = R P − R A + R B ⇒ k=
RP
1 RP
Se RA = RB ⇒ k= = 0,5 ⇒ cursore circa al centro ⇒ kR P =
2 2
Formule di progetto
D MAX R P + R A R R P D MAX RP
Calcolo di RA, RB e RP = = 1+ P ⇒ = −1 ⇒ R A =
D MIN RA RA RA D MIN D MAX
−1
D MIN
RA
Da DMIN si ricava RB in funzione di RA: D MIN = ⇒
RP + RA + RB
RP + RA + RB R R D R D R 1
⇒ = 1 + P + B = 1 + MAX − 1 + B = MAX + B = ⇒
RA RA RA D MIN RA D MIN R A D MIN
1 − D MAX
⇒ RB = RA
D MIN
Calcolo di C
16
T = (R P + R A + R B )C ln 2
T
Si calcola C dal periodo T: ⇒ C=
(R P + R A + R B )C ln 2
Si utilizzano due diodi di commutazione 1N4148 o 1N914.
Calcolo di RA, RB e RP
RP 100 ⋅ 10 3
RA = = = 12,5kΩ , valore commerciale 12kΩ.
D MAX 0,9
−1 −1
D MIN 0,1
1 − D MAX 1 − 0,9
RB = RA = ⋅ 12 ⋅ 10 3 = 12kΩ .
D MIN 0,1
Calcolo di C
T 0,4 ⋅ 10 −3
C= = = 4,65ηF , valore commerciale 4,7ηF.
(R P + R A + R B )ln 2 (100 ⋅ 10 3 + 12 ⋅ 10 3 + 12 ⋅ 10 3 )ln 2
TH = R A C ln 2 = 12 ⋅ 10 3 ⋅ 4,7 ⋅ 10 −9 ⋅ ln 2 = 0,039ms
( )
TL = τ S ln 2 = (R P + R B )C ln 2 = 100 ⋅ 10 3 + 12 ⋅ 10 3 ⋅ 4,7 ⋅ 10 −9 ⋅ ln 2 = 0,365ms
1 1
T = TH + TL = 0,039 ⋅ 10 −3 + 0,365 ⋅ 10 −3 = 0,404ms ⇒ f= = = 2,475kHz
T 0,404 ⋅ 10 −3
TH 0,039 ⋅ 10 −3
D= = = 0,0965 ≅ 0,1 → 9,65%
T 0,404 ⋅ 10 −3
17
TH = (R P + R A )C ln 2 = (100 ⋅ 10 3 + 12 ⋅ 10 3 ) ⋅ 4,7 ⋅ 10 −9 ⋅ ln 2 = 0,365ms
TL = R B C ln 2 = 12 ⋅ 10 3 ⋅ 4,7 ⋅ 10 −9 ⋅ ln 2 = 0,039ms
1 1
T = TH + TL = 0,365 ⋅ 10 −3 + 0,039 ⋅ 10 −3 = 0,404ms ⇒ f= = = 2,475kHz
T 0,404 ⋅ 10 −3
TH 0,365 ⋅ 10 −3
D= = = 0,9035 ≅ 0,1 → 90,35%
T 0,404 ⋅ 10 −3
− con k = 0,5 ⇒ cursore circa al centro ⇒ kRP = RP/2 ⇒ D MAX = D MIN = 0,5
Procedimento di verifica
1. Si monta il circuito, lo si alimenta con tensione VCC = 5V e si collega all’uscita il canale CH1
dell’oscilloscopio.
2. Del segnale visualizzato si misurano i valori di tensione a livello alto VoH e a livello basso VoL.
3. Si agisce su RP fino a portare il cursore in A, k = 0 (kRP = 0), RP disinserito.
4. Si misurano le durate dei due semiperiodi TH e TL e si calcolano, usando i valori misurati, il
periodo T, la frequenza f e il duty-cycle D.
5. Si tara RP fino ad ottenere l’uguaglianza dei due semiperiodi (TH = TL), k ≈ 0,5 (kRP ≈ RP/2), e
si ripete il punto 4.
6. Si agisce su RP fino a portare il cursore in B, k = 1 (kRP = RP), RP tutto inserito, e si ripete il
punto 4.
7. Si tabulano i dati e si riportano i disegni degli oscillogrammi nei due casi limite..
Risultati sperimentali
Il circuito risulta stabile su tutto il campo di variazione di RP. Il valore inferiore della frequenza è
dovuto sia alla presenza dei diodi sia alla tolleranza delle capacità. La frequenza, al variare del
duty-cycle, rimane invariata.
Vo
Tutto vuoto
t
Vo
Tutto pieno
t
18
Volendo tenere conto della presenza dei diodi, consideriamo che i diodi in conduzione introducono
nel circuito una caduta di tensione Vγ ≈ 0,7V, mentre se interdetti sono assimilabili a un
cortocircuito.
Quando l’uscita è alta il transistor di scarica è interdetto e i diodi sono: D1 in conduzione, D2
interdetto. Il condensatore si carica, partendo da VCC/3 verso VCC-Vγ, attraverso la resistenza kRP +
RA, con equazione
t t
⎛1 ⎞ − ⎛2 ⎞ −
VC ( t ) = VCC − Vγ + ⎜ VCC − VCC + Vγ ⎟ ⋅ e τC = VCC − Vγ − ⎜ VCC − Vγ ⎟ ⋅ e τC ,
⎝3 ⎠ ⎝3 ⎠
TH TH
⎛2 ⎞ − ⎛2 ⎞ −
VC (t 1 ) = VC (TH ) = VCC
2 1
− Vγ − ⎜ VCC − Vγ ⎟ ⋅ e τC = VCC ⇒ ⎜ VCC − Vγ ⎟ ⋅ e τC = VCC − Vγ ⇒
⎝3 ⎠ 3 ⎝3 ⎠ 3
1
−
TH VCC − Vγ VCC − 3Vγ VCC − 3Vγ
τC 3 TH
⇒ e = = ⇒ − = ln ⇒
2 2VCC − 3Vγ τC 2VCC − 3Vγ
VCC − Vγ
3
t − t1 t − t1
−
⎛2 ⎞ −
VC (t − t 1 ) = Vf + (Vi − Vf ) ⋅ e τS
= Vγ + ⎜ VCC − Vγ ⎟ ⋅ e τS
, con τs = [(1-k)RP + RB]C.
⎝3 ⎠
Al tempo t2, ossia dopo un tempo t2 – t1 = TL, la tensione VC(t) uguaglia il valore VCC/3, l’uscita
commuta a livello alto, il transistor di scarica si interdice, i diodi commutano e il ciclo si ripete. Si
impone che VC(t), calcolato a t2 - t1 = TL, sia uguale a VCC/3 e si risolve rispetto a TL:
1
TL TL VCC − Vγ VCC − 3Vγ
⎛2 ⎞ − −
VC (TL ) = Vγ + ⎜ VCC − Vγ ⎟ ⋅ e τS = VCC
1
⇒ e τS
= 3 = ⇒
⎝3 ⎠ 3 2 2VCC − 3Vγ
VCC − Vγ
3
19
2VCC − 3Vγ 2VCC − 3Vγ
Il periodo è: T = TH + TL = (kR P + R A )C ln + [(1 − k )R P + R B ]C ln =
VCC − 3Vγ VCC − 3Vγ
2VCC − 3Vγ
= (R P + R A + R B )C ln
VCC − 3Vγ
TH kR P + R A
Il duty-cycle è: D= =
T RP + RA + RB
La presenza dei diodi incide sul periodo, e quindi sulla frequenza, ma non sul duty-cycle, come già
rilevato sperimentalmente.
1 1
T = TH + TL = 0,057 ⋅ 10 −3 + 0,528 ⋅ 10 −3 = 0,585ms ⇒ f= = = 1,71kHz
T 0,585 ⋅ 10 −3
TH 0,057 ⋅ 10 −3
D= = = 0,097 → 9,7%
T 0,585 ⋅ 10 −3
RA
A VCC
kRP
RP 7 8 4
(1-k)RP Vo , VC
B
D 3 Vo VCC
RB TH TL
6 2VCC/3
2
1 5 RL VCC/3
C
10ηF
0 t1 t2 t
C1
20
Quando l’uscita è alta il transistor di scarica è interdetto, il diodo è in conduzione e cortocircuita la
resistenza (1-k)RP + RB. Il condensatore si carica, partendo da VCC/3 verso VCC, attraverso la
resistenza kRP + RA, con equazione
t t t
−
⎛1 ⎞ − −
VC ( t ) = Vf + (Vi − Vf ) ⋅ e τC 2
= VCC + ⎜ VCC − VCC ⎟ ⋅ e τC = VCC − VCC ⋅ e τC ,
⎝3 ⎠ 3
Dopo un tempo pari a TH, VC(t) raggiunge il valore 2VCC/3, l’uscita commuta a livello basso, il
transistor di scarica si satura e il diodo si interdice. Si impone che VC(t), calcolato a t1 = TH, sia
uguale a 2VCC/3 e si risolve rispetto a TH:
TH TH
− −
VC (t 1 ) = VC (TH ) = VCC ⇒ TH = τ C ln 2 = (kR P + R A )C ln 2
2 2 1
− VCC ⋅ e τC = VCC ⇒ e τC =
3 3 2
Da questo istante il condensatore, dal valore iniziale 2VCC/3, si scarica verso massa attraverso la
resistenza (1–k)RP + RB, con equazione
t − t1 t − t1
− −
VC (t − t 1 ) = Vf + (Vi − Vf ) ⋅ e τS 2 τS
= VCC ⋅ e , con τs = [(1-k)RP + RB]C.
3
Al tempo t2, ossia dopo un tempo t2 – t1 = TL, la tensione VC(t) uguaglia il valore VCC/3, l’uscita
commuta a livello alto, il transistor di scarica si interdice, il diodo entra in conduzione e il ciclo si
ripete. Si impone che VC(t), calcolato a t2 - t1 = TL, sia uguale a VCC/3 e si risolve rispetto a TL:
TL
−
VC (t 2 − t 1 ) = VC (TL ) = VCC ⋅ e τS = VCC TL = τ S ln 2 = [(1 − k )R P + R B ]C ln 2
2 1
⇒
3 3
TH kR P + R A
Il duty-cycle è: D= =
T RP + RA + RB
RA
− Se k = 0 ⇒ cursore in A ⇒ kRP = 0 ⇒ D MIN =
RP + RA + RB
RP + RA
− Se k = 1 ⇒ cursore in B ⇒ kRP = RP ⇒ D MAX =
RP + RA + RB
Formule di progetto
21
Stesse del circuito precedente. In questo caso la presenza del diodo influirà sulla durata del segnale
a livello alto.
Ri Di 8 4 R
Ci
Vi 2
B 7 A
ViM
6
Vo 3
5 1
C
10ηF
Il gruppo d’ingresso Ci-Ri-Di è un circuito derivatore che trasforma i fronti di salita e di discesa di
un segnale rettangolare in un impulso positivo e un impulso negativo relativamente alla tensione di
riferimento scelta; in questo caso VCC. Se la tensione d’ingresso è fissa ad un livello, alto o basso, la
tensione di trigger Vt, pin 2, è circa uguale a VCC (stato stabile). Nello stato stabile l’uscita è bassa,
il transistor di scarica è saturo e la capacità è scarica.
Se si inserisce un impulso rettangolare in ingresso, di ampiezza ViM, la cui durata è minore
dell’impulso d’uscita, ∆t < T, il fronte di salita viene trasformato in un impulso positivo rispetto a
VCC, di ampiezza ViM (valore riferito a massa VCC + ViM). Il diodo Di va in conduzione provocando
la rapida scarica della capacità al valore VCC - ViM e il punto B (Vt) riassume il valore VCC.
Terminata la carica il diodo si interdice.
Vi
ViM
∆t t
Vt
VCC+ViM
VCC
VCC-ViM
t
VCi
VCC
VCC-ViM
t
Vo
VoH
T
22 t
Il fronte di discesa del dell’impulso d’ingresso viene trasformato in un impulso negativo, sempre
riferito a VCC, di ampiezza -ViM (valore riferito a massa VCC - ViM). Il diodo Di è interdetto e la
capacità si carica al valore VCC attraverso la resistenza Ri. Se l’ampiezza dell’impulso negativo è
inferiore a VCC/3 (Vt = VCC - ViM) si ha la commutazione dell’uscita al livello alto, il transistor si
interdice e la capacità C si carica< a VCC attraverso la resistenza R.
dopo un tempo T = 0,2ms il valore della tensione VC uguaglia la tensione 2VCC/3 e si ha la
commutazione dell’uscita a livello basso, il transistor si satura e la capacità C si scarica in modo
quasi istantaneo a massa.
Affinché si abbia la commutazione dell’uscita la tensione Vt, in corrispondenza dell’impulso
negativo, deve risultare minore di VCC/3, ossia:
1 2
Vt = VCC − ViM ≤ VCC ⇒ ViM ≥ VCC
3 3
Perché il circuito Ci-Ri-Di funzioni da derivatore deve risultare: CiRi << ∆t < T.
Affinché l’impulso d’uscita sia valutabile all’oscilloscopio, bisogna che si ripeta periodicamente,
ossia bisogna utilizzare come segnale d’ingresso una forma periodica quadra impulsiva. Si sceglie
di utilizzare un segnale di tipo TTL di ampiezza 4V e periodo
3 3
Si sceglie Ti = T = ⋅ 0,2 ⋅ 10 −3 = 0,3ms → f i = 0,67kHz .
2 2
Calcolo di C e R
T 0,2 ⋅ 10 −3
T = RC ln 3 ⇒ RC = = = 0,182ms .
ln 3 ln 3
0,182 ⋅ 10 −3 0,182 ⋅ 10 −3
Si fissa C = 10ηF e si calcola il valore di R: R= = ≅ 18kΩ .
C 10 ⋅ 10 −9
Calcolo di Ri e Ci: Dovendo risultare RiCi << Ti/2 = 0,15ms, si pone RiC i = 10ηs .
10 ⋅ 10 −9 10 ⋅ 10 −9
Si fissa Ci = 0,01ηF = 10pF e si calcola Ri: R i = = = 1kΩ .
Ci 0,01 ⋅ 10 −9
Riassumendo: diodo 1N4148; C = 10ηF; R = 18kΩ; C1 = 10ηF; Ri = 1kΩ; Ci = 10pF; VCC = 5V.
23
Procedimento di verifica
Rilevazioni sperimentali
Vi
4
t
Vo
5
t
VC(VA)
2VCC/3
t
Vt(VB)
9
5
1
t
È stato necessario sostituire la capacità Ci di 10pF con una da 1ηF in quanto la durata dell’impulso
era insufficiente a innescare la commutazione dell’uscita.
Si regola la frequenza, partendo da 650Hz, fino ad ottenere una perfetta visualizzazione dei segnali.
La taratura dell’oscilloscopio è: BT = 0,2ms/div ; CH1 = 2V/div ; CH2 = 2V/div.
La durata dell’impulso d’uscita è di 0,2ms e la sua ampiezza è 4V.
Per poter visualizzare in modo ottimale il segnale Vt è stato necessario portare la frequenza a circa
10kHz.
24
Si aumenta la frequenza fino ad ottenere una nuova visualizzazione ottimale dei segnali alla
frequenza di 8kHz → T = 0,125ms.
Ampiezza e durata dell’impulso d’uscita rimangono invariati.
L’uscita commuta ogni due periodi del segnale d’ingresso.
Vi
4
0,125ms t
VC
3,6
2ms
t
Vo
4,4
2ms 2,5ms
0,5ms t
Calcolo di C e R
T 2 ⋅ 10 −3
T = RC ln 3 ⇒ RC = = = 18,2ms .
ln 3 ln 3
18,2 ⋅ 10 −3 18,2 ⋅ 10 −3
Si fissa C = 100ηF e si calcola il valore di R: R= = ≅ 18kΩ .
C 100 ⋅ 10 −9
Calcolo di Ri e Ci
3 3
Si sceglie Ti = T = ⋅ 2 ⋅ 10 −3 = 3ms → f i = 330Hz .
2 2
Ti
Dovendo risultare RiC i << = 1,5ms , si pone RiC i = 180µs . Si fissa Ci = 10ηF e si calcola Ri:
2
180 ⋅ 10 −6 180 ⋅ 10 −6
Ri = = = 18kΩ .
Ci 10 ⋅ 10 −9
25
Riassumendo: diodo 1N914; C = 100ηF; R = 18kΩ; C1 = 10ηF; Ri = 18kΩ; Ci = 10ηF; VCC = 5V.
Rilevazioni sperimentali
Si regola la frequenza, partendo da 150Hz, fino ad ottenere una perfetta visualizzazione dei segnali
a una frequenti 200Hz. La durata dell’impulso d’uscita è di 2ms e la sua ampiezza è 4V.
Vi
4
2,5ms
t
VC
3,6
2ms
t
Vo
4,4
2ms 3ms 5ms
Si aumenta la frequenza fino ad ottenere una nuova visualizzazione ottimale dei segnali alla
frequenza di 1kHz → T = 1ms.
Ampiezza dell’impulso d’uscita rimane invariata; la durata risulta di 2,1ms. L’uscita commuta ogni
tre periodi del segnale d’ingresso.
Vi
4
0,5ms t
VC
3,6
2,1ms
t
Vo
4,4
2,1ms 0,9ms 3ms
26
GENERATORE DI SEGNALE A DENTE DI SEGA
Se si carica un condensatore con una corrente costante la differenza di potenziale ai suoi capi varia
linearmente.
VC
I
I
C VC
C
dVC ( t )
La relazione tra VC e I è: I=C . Assumendo la capacità inizialmente scarica, si ha:
dt
I VC ( t ) I t I
dVC ( t ) =
C
dt ⇒ ∫
0
dVC ( t ) =
C ∫0
dt ⇒ VC ( t ) =
C
t
I° circuito
Si considerano i due BJT identici e le due basi identicamente polarizzate; pertanto, risultano uguali
sia le correnti di base sia i loro hFE:
I B1 = I B 2 = I B ⇒ h FE1 = h FE 2 = h FE
hFEMIN = 250
C
B
ICMAX = 800mA E
27
Nel caso che hFE >> 1, le correnti di base risultano trascurabili rispetto a quelle di collettore, per
cui:
V − VBE
I R = h C1 + I B1 + I B 2 ≅ I C1 = I C 2 = I C = CC .
R
IC V − VBE
Sostituendo nell’equazione di VC(t), si ha: VC ( t ) = t = CC t.
C RC
VCC
Se VBE << VCC , è possibile approssimare con VC ( t ) = t.
RC
BC327/40
BC327/40
8 4
7
6 555 3
R
2
1 5
10ηF
Vo=VC
2VCC/3
VCC/3
T T T
28
IC 1 V − VBE 1
VC ( t ) = t + VCC = CC t + VCC .
C 3 RC 3
All’istante t = T , VC (T ) =
2
VCC e il condensatore viene cortocircuitato a massa attraverso il pin
3
7 del timer 555 e scaricato molto rapidamente.
Per calcolare la durata della rampa, si calcola l’equazione VC(t) a t = T, si impone che sia uguale a
2VCC/3 e si risolve rispetto a T:
dove R = kR P + R 1 , 0≤ k ≤ 1.
Al variare di k tra 0 e 1, varia la corrente IC, il tempo di carica della capacità e, quindi, la frequenza
f del segnale a dente di sega.
− Se k = 0 ⇒ kRP = 0 ⇒ cursore in A ⇒ R = R1 ⇒
VCC RC
⇒ T = TMIN = ⋅ 1 ⇒ f = f MAX
VCC − VBE 3
− Se k = 1 ⇒ kRP = RP ⇒ cursore in B ⇒ R = RP + R1 ⇒
VCC (R + R 1 )C
⇒ T = TMAX = ⋅ P ⇒ f = f MIN
VCC − VBE 3
Per una migliore visualizzazione dei segnali, si fissa fMIN = 250Hz e fMAX = 100kHz. Si utilizzano
una tensione di alimentazione di 5V.
fMIN = 250Hz → TMAX = 4ms ; fMAX = 100kHz → TMIN = 10µs ; VCC = 5V ; VBE = 0,7V
29
3TMIN (VCC − VBE ) 3 ⋅ 10 ⋅ 10 −6 ⋅ (5 − 0,7 )
Da TMIN si calcola C: C= = = 0,095µF ,
VCC R 1 5 ⋅ 270
valore commerciale 0,1µF.
fMIN = 250Hz → TMAX = 4ms ; fMAX = 100kHz → TMIN = 10µs ; VCC = 5V ; VBE = 0,7V
Procedimento di misura
Vo=VC
R1 = 270Ω CH1 = 1V/div B.T. = 0,2ms/div
3,4
30
Vo=VC
R1 = 2,7kΩ CH1 = 2V/div B.T. = 0,5ms/div
8
Ovviamente, non disponendo del valore di kRP durante le misure, non è stato possibile un confronto
adeguato con valori preventivati.
Alimentazione VCC = 5V
R1 = 270Ω R1 = 2,7kΩ
Volt ms kHz mA Volt ms kHz mA
VR1 T f IC VR1 T f IC
0,012 1,16 0,862 0,0452 0,114 1,2 0,83 0,0422
0,015 0,94 1,064 0,0565 0,130 1,04 0,96 0,048
0,018 0,8 1,25 0,067 0,150 0,9 1,11 0,056
0,020 0,7 1,428 0,074 0,180 0,76 1,32 0,067
0,025 0,55 1,82 0,093 0,200 0,67 1,49 0,074
0,030 0,46 2,174 0,111 0,250 0,53 1,89 0,093
0,040 0,34 2,941 0,148 0,300 0,45 2,22 0,111
0,050 0,27 3,704 0,185 0,500 0,27 3,70 0,185
0,080 0,17 5,882 0,296 0,750 0,175 5,71 0,278
0,100 0,134 7,463 0,370 1,00 0,132 7,58 0,370
0,150 0,09 11,11 0,556 1,20 0,110 0,09 0,444
0,200 0,066 15,15 0,741 * 1,50 0,088 11,36 0,556
0,300 0,044 22,73 1,111 2,00 0,066 15,15 0,741
0,500 0,026 38,46 1,852 2,50 0,052 19,23 0,926
1,024 0,012 83,33 3,792 ** 4,29 0,03 33,33 1,589
* Comincia a diventare apprezzabile la durata della rampa in discesa
** Durata non trascurabile della rampa in discesa
Se si vuole un segnale a dente di sega che parta da zero, si può utilizzare un traslatore di livello che
porti il valore minimo, di circa 1,67V, a zero. Il circuito è quello di figura.
Si deve usare una alimentazione duale, VCC = ±5V, perché la tensione d’uscita dovuta a VCC deve
variare in campo negativo.
Vo
Vo1
t t
31
⎛ R ⎞ R
La funzione d’uscita è: Vo1 = ⎜⎜1 + 2 ⎟⎟Vo − 2 VCC
⎝ kR T ⎠ kR T
1 RT
Con k = ⇒ kR T = e Vo = VoMIN deve risultare Vo1 = 0 ⇒
2 2
⎛ 2R 2 ⎞ 2R 2 2R 2
⇒ ⎜⎜1 + ⎟⎟VoMIN − VCC = 0 ⇒ VoMIN − (VCC − VoMIN ) = 0 ⇒
⎝ RT ⎠ RT RT
R2 VoMIN 1,67
⇒ = = = 0,25 ⇒ R 2 = 0,25R T
R T 2(VCC − VoMIN ) 2(5 − 1,67 )
Si fissa RT = 100kΩ e si calcola R 2 = 0,25R T = 0,25 ⋅ 100 ⋅ 10 3 = 25kΩ , valore commerciale 27kΩ.
⎛ R2 ⎞ R2 ⎛ 27 ⋅ 10 3 ⎞ 27 ⋅ 10 3
⇒ Vo1 = ⎜⎜1 + ⎟⎟Vo − VCC = ⎜⎜1 + ⎟V −
3 ⎟ o
⋅ 5 = 1,27 Vo − 1,35
⎝ RT ⎠ RT ⎝ 100 ⋅ 10 ⎠ 100 ⋅ 10 3
1 RT
− Con k = ⇒ kR T = (cursore al centro) ⇒
2 2
⎛ 2R 2 ⎞ 2R 2 ⎛ 2 ⋅ 27 ⋅ 10 3 ⎞ 2 ⋅ 27 ⋅ 10 3
⇒ Vo1 = ⎜⎜1 + ⎟⎟Vo − ⎜
VCC = ⎜1 + ⎟ Vo − ⋅ 5 = 1,54Vo − 2,7
⎝ RT ⎠ RT ⎝ 100 ⋅ 10 3 ⎟⎠ 100 ⋅ 10 3
Considerando una tensione di saturazione Vo1L = -4,5V, si impone che con Vo = VoMIN = 1,8V,
l’uscita uguaglia la tensione di saturazione Vo1L:
⎛ R2 ⎞ R2
⎜⎜1 + ⎟⎟VoMIN − VCC = Vo1L ⇒ k MIN R T VoMIN + R 2 VoMIN − R 2 VCC = k MIN R T Vo1L ⇒
⎝ k MIN R T ⎠ k MIN R T
32
R 2 (VCC − VoMIN ) 27 ⋅ 10 3 ⋅ (5 − 1,8)
⇒ k MIN = = = 0,14
R T (VoMIN − Vo1L ) 100 ⋅ 10 3 ⋅ (1,8 + 4,5)
⎛ R2 ⎞ R2 ⎛ 27 ⋅ 10 3 ⎞ 27 ⋅ 10 3
Vo1 = ⎜⎜1 + ⎟⎟Vo − VCC = ⎜⎜1 + ⎟ V
3 ⎟ o
− ⋅ 5 = 2,93Vo − 9,65
⎝ k MIN R T ⎠ k MIN R T ⎝ 0,14 ⋅ 100 ⋅ 10 ⎠ 0,14 ⋅ 100 ⋅ 10 3
Vo
3,4
1,8
t
Vo1
2,4
RT
kR T =
2
t
Vo1
3
kR T = R T 1
t
Vo1
0,4
kR T ≈ 0,14R T
-4,6
t
33
II° circuito
Per ottenere la carica della capacità a corrente costante, si può anche utilizzare un BJT polarizzato
in zona attiva col classico partitore resistivo di base e resistenza di emettitore.
BC327/40
hFEMIN = 250 IE ≅ IC
8 4
BC327 7 VBE ≅ 0,7V VCC = 5V
6 555 3
R A = kR P + R 1
RB 2
1 5 R B = (k − 1)R P + R 2
10ηF
IC 1 I 1 2 V C V C 3I E
VC ( t ) = t + VCC ⇒ C T + VCC = VCC ⇒ T = CC ≈ CC → f =
C 3 C 3 3 3I C 3I E VCC C
Si deve definire il campo di variazione della frequenza, ossia i valori minimo fMIN e massimo fMAX.
Poiché il BJT deve funzionare in zona attiva, deve sempre risultare VCE ≥ 0,4V. nelle condizioni
più sfavorevoli, VCEMIN = 0,4V e VCMAX = 2VCC/3, si calcola il massimo valore che può assumere
VE in tali condizioni:
2 1
VEMAX = VCC − VCEMIN − VCMAX = VCC − 0,4 − VCC = VCC − 0,4 .
3 3
Si fissa il valore di IE nelle condizioni di massima corrente, ossia in corrispondenza della frequenza
massima fMAX (minimo periodo), e si calcola il valore di RE:
VEMAX
RE = .
I EMAX
3I EMAX
In corrispondenza della massima frequenza si calcola C: C= .
VCC f MAX
Si calcola la corrente IB in corrispondenza di IEMAX nel caso più sfavorevole, hFE = hFEMIN, e si
impone un valore della corrente I1 molto maggiore di questo:
34
I EMAX
I BMAX = ⇒ si fissa il valore di I1 >> IBMIN.
h FEMAX
In tale ipotesi (I1 >> IBMIN), RA e RB risultano elettricamente in serie. Si calcola VE , IE , RA + RB:
RA VE 1 ⎛ RA ⎞
VE = VCC − VBE ⇒ IE = = ⎜⎜ VCC − VBE ⎟⎟
RA + RB RE RE ⎝ RA + RB ⎠
VCC
RA + RB ≅ = R1 + R P + R 2
I1
⎧R A = R 1 + R P
La massima corrente si ha quando k = 1 (cursore in B) ⇒ ⎨ ⇒
⎩R B = R 2
R1 + R P R1 + R P V + VBE
⇒ R E I EMAX = VEMAX = VCC − VBE ⇒ = EMAX =a
R1 + R P + R 2 R1 + R P + R 2 VCC
Quando k = 0 si deve avere la frequenza minima, in corrispondenza del valore minimo di IE:
VCC Cf MIN
I EMIN = .
3
⎧R A = R 1 R1
k = 0 (cursore in A) ⇒ ⎨ ⇒ R E I EMIN = VCC − VBE ⇒
⎩R B = R P + R 2 R1 + R P + R 2
R1 R I + VBE
⇒ = E EMIN =b
R1 + R P + R 2 VCC
⎧ R1 + R P
⎪ R + R + R = a ⇒ R P = (R 1 + R P + R 2 )a − R 1
⎪ 1 P 2
⎨
R
⎪ 1
= b ⇒ R 1 = (R 1 + R P + R 2 )b ⇒ R 2 = (R 1 + R P + R 2 ) − R P − R 1
⎪⎩ R 1 + R P + R 2
Si fissano i valori: fMIN = 250Hz ; fMAX = 10kHz ; VCC = 5V ; IEMAX = 5mA ; hFEMIN = 250 .
Calcolo di RE e di C
1 5 VEMAX 1,26
VEMAX = VCC − VCEMIN = − 0,4 = 1,26V ⇒ RE = = = 252Ω ,
3 3 I EMAX 5 ⋅ 10 −3
35
valore commerciale 270Ω.
3I EMAX 3 ⋅ 5 ⋅ 10 −3
C= = = 0,3µF , valore commerciale 330ηF.
VCC f MAX 5 ⋅ 10 ⋅ 10 3
Calcolo di RP , R1 e R2
I EMAX 5 ⋅ 10 −3
I BMIN = = = 20µA
h FEMIN 250
Si sceglie I1 = 1mA >> IBMIN = 20µA e si calcola il valore del partitore di base:
VCC 5
R A + R B = R1 + R P + R 2 = = = 5kΩ
I1 1 ⋅ 10 −3
Verifica sperimentale
Vo
BJT: BC327/40 ICM = 800mA hFEMIN = 250
3,4
Oltre a generare un segnale a dente di sega, sull’uscita del 555, pin 3, si ottiene un segnale ad onda
rettangolare della stessa frequenza.
36