Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
doc 1
Indice
Indice................................................................................................................................................... 2
Progettazione di un convertitore flyback offline ............................................................................. 4
Dimensionamento del trasformatore......................................................................................................... 8
Sezione dei conduttori ...............................................................................................................................................9
Note............................................................................................................................................................. 16
Descrizione generale.................................................................................................................................. 17
Filtro di uscita............................................................................................................................................ 22
Convertitore push-pull.............................................................................................................................. 25
PrjOfLin.doc Pag. 2
Appendice C Costanti Fisiche .......................................................................................................... 32
PrjOfLin.doc Pag. 3
Progettazione di un convertitore flyback offline
optional
+ +
+ Vout
Vin
controller
PWM
Qui si prende in esame solo il caso di convertitore funzionante in modo discontinuo, che il pi
usato. Le considerazioni valgono sia per il current mode, che per il voltage mode. Pur se si esamina
qui specificatamente il caso di un convertitore offline, le considerazioni svolte valgono in generale
anche per un convertitore DC/DC e per un convertitore AC/DC a bassa tensione (secondary
switching).
Il convertitore flyback funziona sullo stesso principio del convertitore di tipo boost, con la
differenza che si ha un trasformatore per permettere lisolamento galvanico tra ingresso e uscita. Il
principio di funzionamento immagazzinare energia magnetica nel nucleo del trasformatore,
quando il transistor acceso, per poi trasferirla al carico quando il transistor spento. La tensione
che si ritrova sul secondario non correlata al rapporto spire, come invece avviene nei convertitori
di tipo forward: il rapporto spire gioca un ruolo nel determinare le correnti e le tensioni di picco sul
primario e sul secondario. Il picco di corrente nel secondario comunque legato a quello nel
primario con la solita relazione. Si gioca con il rapporto spire per ottenere il miglior compromesso
fra:
corrente nel transistor
correnti sul trasformatore
tensione inversa sul diodo di uscita
tensione sul transistor in stato off
Il trasformatore deve immagazzinare energia magnetica nel nucleo, quindi questo deve essere del
tipo con traferro (gap). Il traferro pu essere realizzato tramite un piccolo spazio daria sulle
colonne del trasformatore, quando si utilizzano nuclei tipo E, ETD, olle, ecc., oppure utilizzando
nuclei toroidali con traferro distribuito: nuclei tipo MPP, o Kool-M (realizzati mischiando polveri
di ferrite a resine).
Nel convertitore flyback il trasformatore si comporta come due induttori accoppiati, quando
conduce il primario, il secondario spento, e viceversa, e avviene un trasferimento di energia dal
primario al secondario.
PrjOfLin.doc Pag. 4
Il condensatore di filtro si dimensiona in base al tempo di hold-up richiesto (cio il tempo in cui
deve continuare a funzionare anche se manca la tensione di ingresso): si veda il paragrafo ad esso
dedicato per tutti i dettagli.
1
E= 2
L p I pk (1)
2
PrjOfLin.doc Pag. 5
mentre la corrente che scorre nel primario durante il tempo Ton :
Ton
1
IL = L
0 p
Vin dt (2)
Ora si passa a calcolare la corrente di picco sul primario I pk , che scorre al termine del periodo di
conduzione e linduttanza L p del primario. I valori si calcolano con il Ton massimo, la Vin minima
e la I o massima. Questa corrente indipendente da Vin , perch se questa varia, Ton varia
conseguentemente, in modo da mantenere costante lenergia accumulata.
I valori si ricavano impostando un sistema di equazioni composto dalla (1) e dalla (2):
1
E = 2 L pk I p
2
Ton
I L = 1 Vin dt
0 L p
che risolto fornisce:
2 I o (Vo + Vd )
I pk = (3)
T
Vin min on %
100
2 I o (Vo + Vd )
I pk = (3)bis
T
Vin min on
T
V 2 in min T 2 on
Lp = (4)
T 2 I o (Vo + V ) d
Np
Il rapporto spire ora fissato, in quanto deve essere impostato in modo che il nucleo del
Ns
trasformatore si resetti nel tempo in cui il transistor spento. Per maggior sicurezza si impone che
Ton + Treset sia inferiore a T , per avere un po di margine:
Treset = T Ton Tdead (5)
Il reset imposto in modo che il prodotto V secondi applicato al primario durante Ton eguagli il
prodotto V secondi durante Treset , tenendo conto che, durante la conduzione del secondario, la
tensione sul primario :
Np
V1 = (Vo + Vd ) (6)
Ns
Impostando luguaglianza dei due prodotti volt secondo:
PrjOfLin.doc Pag. 6
Np
=
(V in min Von )Ton
(8)
Ns (Vo + Vd )(T Ton Tdead )
Calcoliamo anche la tensione di picco sul transistor, senza considerare il leakage spike:
Np
V pk = Vin max + (Vo + Vd ) (9)
Ns
Il leakage spike circa il 30% di V pk . Bisogna assicurarsi che il transistor riesca a sopportare tutta
la tensione. Se V pk troppo elevata, bisogna ridurre il Ton , tenendo per conto del fatto che cos
aumentano le correnti.
A questo punto possiamo calcolare i valori rms delle correnti a primario e a secondario, necessari
per stabilire il diametro dei fili degli avvolgimenti. Sia la corrente a primario che quella a
secondario hanno una forma triangolare, che parte da 0 e arriva al massimo, sul primario, e che
parte da un massimo e arriva a 0, sul secondario. Il valore di picco della corrente sul secondario
pari quella a primario riflessa attraverso il rapporto spire:
Np
I pk sec = I pk (10)
Ns
Corrente a primario
Corrente a secondario
PrjOfLin.doc Pag. 7
Si calcola Ton imponendo che la potenza a primario eguagli quella a secondario, comprendendo nel
conto anche il rendimento. La potenza sul primario data dalla (1), usando la (3) e la (4) per
esplicitare i parametri, mentre quella sul secondario, considerando anche il rendimento :
I o (Vo + Vd )
Psec = (13)
Uguagliando quindi la (1) con la (13) si ha:
2 I o (Vo + Vd )
Ton = (14)
Vin I pk f
Si passa ora a calcolare il tempo di reset necessario al nucleo, ottenuto sempre uguagliando il
prodotto volt secondo in stato di on, con quello in stato di off. Si riscrive la (7) come:
Np
(Vin Von )Ton = (Vo + Vd )(Treset )
Ns
e si ricava, utilizzando Ton dato dalla (14):
Treset = Ton
(Vin Von ) N s (15)
Vo + Vd N p
A questo punto il dimensionamento elettrico completato. Bisogna dimensionare il trasformatore e,
dato che il rapporto spire non verr esattamente quello desiderato, bisogner tornare indietro e
verificare le correnti rms, di picco, la tensione di picco V pk , Ton e Treset .
PrjOfLin.doc Pag. 8
Questo valore si approssima in genere allintero superiore, a meno che sia molto vicino allintero
inferiore.
Il numero di spire sul secondario si calcola utilizzando il rapporto spire teorico calcolato in
precedenza con la (8):
Np
Ns =
Np
Ns
A questo punto bisogna verificare che linduzione massima nel nucleo non sia troppo elevata. In
linea di massima si possono utilizzare i seguenti valori di induzione massima:
Frequenza Induzione massima
50 kHz o meno 160 mT
100 kHz 120 mT
200 kHz 80 mT
Per frequenze pari o inferiori a 50 kHz, il conto delle perdite ammetterebbe induzioni anche
maggiori di 160 mT. Per bene limitarsi a tale valore per evitare problemi nei transitori che si
verificano con i bruschi aumenti del carico sul secondario del trasformatore.
L p I pk
Bmax = (17)
N p Ae
Se Bmax ha il valore desiderato va tutto bene e si procede oltre. Se invece troppo alto, o troppo
basso bisogna ritornare indietro variando il traferro o larea del nucleo.
A questo punto si calcolano i valori reali, ottenuti con un numero di spire intero, per i valori di
induttanza del primario, per le tensioni di picco sul transistor e sul diodo, e per il rapporto spire, e si
verifica che non ci siano problemi.
Linduttanza primaria reale :
L = N p2 L1000
La tensione di picco sul transistor, senza considerare il leakage spike :
Np
V pk = Vin max + (Vo + Vd )
Ns
Con il leakage spike si considera generalmente il 30% in pi di questo valore
La tensione inversa che deve essere sopportata dal diodo in uscita :
Ns
V pkdiode = V pk + Vo (18)
Np
Infine il rapporto spire reale che si ottiene vale:
Np N p int ero
=
Ns reale
N s int ero
mezzo
mezzo primario
mezzo
secondario
primario
rocchetto
A causa della fisica che governa il trasformatore bisogna prestare molta attenzione nel suddividere
gli avvolgimenti in vari strati che vengono poi posti in serie, o in parallelo, anche se questo
problema pi sentito in un trasformatore per convertitori di tipo forward (forward, push-pull, half
e full bridge, ecc.) che in un convertitore flyback. Si vedano le note della Unitrode per maggiori
dettagli sullargomento.
PrjOfLin.doc Pag. 10
Dimensionamento del condensatore di filtro in ingresso
Il condensatore di filtro in ingresso si dimensione in base al tempo in cui il convertitore deve
continuare a funzionare anche se manca la tensione di alimentazione (tempo di holdup). Nel caso
dei convertitori off-line questo tempo si pone generalmente pari ad una semionda, vale a dire 10 ms
in Europa e 8.33 ms negli USA.
Negli alimentatori offline bisogna infine considerare la corrente di ripple che scorre attraverso il
condensatore: essa elevata, quindi bisogna utilizzare condensatori high ripple. I condensatori, a
causa dellelevata corrente che devono assorbire ed erogare, devono inoltre essere del tipo da
105 C.
La strada pi comoda da seguire ora ricavare il valore del condensatore in base alla variazione di
tensione ammessa nel tempo di hold-up. Potremmo anche dimensionare il condensatore in base al
ripple richiesto su in ingresso: in questo caso otterremmo un valore molto inferiore rispetto a quello
necessario per garantire il funzionamento in caso della perdita di una semionda.
I1 P1
Vi
V
+
Vac Vi
Ci
t
t
PrjOfLin.doc Pag. 11
P1 2 P1
I 1m = = (20)
Vm 2Vi V
Risolvendo il sistema costituito dalla (19) e dalla (20) rispetto a C i abbiamo la soluzione cercata:
I 1m t
V = C
i
(21)
I = 2 P1
1m 2Vi V
2 P1t
Ci =
V (2Vi V )
Il valore di t , nel caso di perdita di una semionda pari ad un semiperiodo e mezzo pi un altro
po di tempo, che si pu in prima approssimazione stimare pari ad un angolo compreso fra 4 e
3.
Se invece conosciamo il valore di C i e vogliamo sapere a quanto ammonta il V , allora le (21),
risolte rispetto a V porgono:
PrjOfLin.doc Pag. 12
Questo tipo di regolazione possibile perch il convertitore flyback ha una buona cross regulation
fra i vari secondari.
Per i dettagli sulla realizzazione e stabilizzazione della rete di reazione si rimanda ai testi
specializzati.
Circuito ausiliario di alimentazione
Se la tensione sul primario del convertitore abbastanza elevata (come valore limite si pu dire
2530V) ricavare direttamente da essa lalimentazione per il regolatore PWM leventuale
elettronica ausiliaria pu condurre ad uneccessiva potenza dispersa, con conseguente riduzione del
rendimento energetico dellapparecchio. In questi casi si realizza un avvolgimento secondario
ausiliario sul trasformatore, da cui ricavare lalimentazione desiderata. Pu rendersi necessario
limitare questa tensione con un regolatore lineare.
Lisolamento tra lavvolgimento ausiliario e il secondario deve avere le stesse caratteristiche di
quello tra primario e secondario, perch esso direttamente in contatto con il primario: deve avere
le caratteristiche dellisolamento tra circuiti SELV e circuiti a tensione pericolosa. Invece tra
lavvolgimento ausiliario e il primario basta avere un isolamento funzionale, anche perch i due
circuiti hanno comunque la massa in comune.
La tensione ausiliaria va raddrizzata con un diodo veloce, perch alla stessa frequenza di
commutazione del secondario principale. La corrente richiesta comunque bassa, quindi i diodi
sono piccoli ed economici. La tensione inversa dei diodi si calcola con la (18), mettendo la tensione
di alimentazione ausiliaria al posto di Vo .
La tensione ausiliaria viene in genere posta attorno ai 15 V, perch con essa che il regolatore
PWM pilota il MOSFET di potenza, ed questo il valore ottimale per pilotarne il gate.
Circuito di bootstrap
Se si utilizza un avvolgimento ausiliario sul trasformatore per ricavare la tensione di alimentazione
del regolatore PWM sorge un problema: allaccensione il regolatore PWM spento, quindi non
presente nemmeno la tensione ausiliaria. Occorre quindi un circuito di bootstrap per far partire il
tutto. Questo circuito deve assorbire pochissima potenza, oppure deve poter essere spento durante il
normale funzionamento del convertitore.
Se invece la tensione a primario sufficientemente bassa, si pu ricavare da essa, mediante un
regolatore lineare di tipo serie, o parallelo (cio uno zener), la tensione di alimentazione ausiliaria.
Il circuito di bootstrap pi semplice, ma utilizzabile solo con circuiti integrati di controllo che
abbiano una notevole isteresi tra tensione di on e tensione di off (tipicamente si accendono con 16 V
e si spengono con 10 V) il seguente:
PrjOfLin.doc Pag. 13
+Vpwr
+ Vcc
fast diode
Cb
PrjOfLin.doc Pag. 14
di ritardo allaccensione bisogna considerare che questa corrente si sottrae a quella che va a
caricare il condensatore.
Non dissipare una potenza eccessiva sulla resistenza Rb , sia perch potenza che viene
dissipata sempre, anche durante il funzionamento a regime del convertitore, sia per non avere la
resistenza troppo grossa e calda.
Questo schema ha due difetti principali:
1. Non utilizzabile se Vhist = VULVon VULVOff troppo piccola, perch il condensatore si scarica
prima che la tensione ausiliaria abbia raggiunto il valore necessario.
2. Non utilizzabile se V pwr ha un range di variabilit troppo ampio, perch occorrerebbe far
dissipare troppa potenza alla resistenza Rb .
In questi due casi si possono usare altri schemi, per i quali si rimanda ai testi specializzati. Qui si
vuole solo ricordarne uno:
+Vpwr
Rb
Cb
Filtro di uscita
In un convertitore flyback il filtro di uscita costituito teoricamente solo dal condensatore
necessario ad immagazzinare lenergia ceduta dal trasformatore; energia che viene ceduta al carico
quando il transistor acceso, e quindi il secondario non eroga energia. Questo condensatore deve
essere del tipo high ripple, perch il ripple di corrente su di esso elevato, ed anche del tipo da
105 C, perch viene molto sollecitato termicamente. E spesso consigliabile utilizzare pi
condensatori uguali in parallelo, per ridurre il ripple di corrente in ognuno di essi, e per ridurre
limpedenza complessiva. Una cura particolare deve in tal caso essere posta nella realizzazione del
circuito stampato, per evitare che un condensatore sia pi sollecitato rispetto agli altri: necessario
che la lunghezza delle piste dal trasformatore ad ognuno dei condensatori sia la stessa.
Generalmente, in parallelo ai condensatori elettrolitici di filtro, si pone un condensatore al poliestere
da qualche centinaio di nano farad.
Per ridurre ulteriormente il ripple ad alta frequenza presente in uscita, e i disturbi irradiati e
condotti, generalmente si piazza uninduttanza di piccolo valore a monte dei condensatori, seguita
da un piccolo condensatore.
Per i dimensionamento del condensatore di filtro valgono le seguenti considerazioni: il
condensatore immagazzina carica elettrica quando il transistor spento (il secondario conduce) e la
PrjOfLin.doc Pag. 15
cede al carico quando il transistor acceso (il secondario non eroga corrente). Quindi in uscita si
avr un ripple di tensione alla frequenza di commutazione. Siccome questo ripple piccolo
(generalmente qualche decina di mV) rispetto alla tensione di uscita, possiamo assumere che la
scarica del condensatore sul carico avvenga secondo una rampa lineare. Cos lequazione solita:
dv(t )
ic (t ) = C
dt
si trasforma in:
Vr
ic (t ) = C o
Ton
che molto pi semplice da risolvere. Vr la tensione di ripple, imposta dal progetto, mentre T
il tempo in cui il secondario non conduce corrente (il transistor on), come visto in precedenza.
Quindi il condensatore deve avere un valore pari a:
I out Ton
Co =
Vr
Bisogna inoltre considerare il ripple di tensione dovuto alla caduta di tensione causata dal ripple di
corrente sulla resistenza ESR del condensatore.
Protezione dal sovraccarico e dal cortocircuito
In un convertitore flyback con controller di tipo current mode, oppure di tipo voltage mode, ma con
limitazione del picco di corrente, in caso di sovraccarico, o di cortocircuito alluscita si ha una
limitazione automatica della potenza fornita al carico. Infatti, bisogna ricordare che questo tipo di
convertitore immagazzina nel nucleo del trasformatore energia durante il periodo in cui il transistor
acceso, per poi trasferirla al secondario quando il transistor spento. Se si ha una limitazione del
picco di corrente nel transistor, lenergia immagazzinata nel trasformatore, per ogni ciclo, sar pari
a:
1 2
Pcortocircuito =LI pk
2
Pi di questa energia non pu quindi essere trasferita al carico e il convertitore funziona quindi a
potenza costante.
Nei controller di tipo current mode pi recenti, si ha una circuiteria speciale che si accorge se il
picco di corrente nel transistor eccessivo, e quindi dovuto ad una condizione anomala
(cortocircuito, o forte sovraccarico): in tal caso il controller viene spento e lintera sequenza di soft
start ripetuta. Questo modo di funzionamento spesso chiamato hic cup mode.
Note
Esistono alcune variazioni sul tema del convertitore flyback, utilizzate per migliorare questo o
quellaspetto, ma qui non vengono prese in considerazione. Quella illustrata la configurazione di
gran lunga pi usata.
Il convertitore flyback universalmente usato negli alimentatori di bassa e bassissima potenza (per
esempio in tutti quegli alimentatorini per i telefoni cellulari, per i rasoi, per i dischi esterni dei
computer tipo gli Iomega, ecc.), dove ha il vantaggio di permettere una facile implementazione di
PrjOfLin.doc Pag. 16
una tensione di ingresso universale, da 90 a 260 V circa, sia 50 che 60 Hz. usato in genere fino a
potenze al di sotto del centinaio di watt. Per potenze superiori presenta dei picchi di corrente
allingresso elevati, che, oltre ad essere di per s problematici, causano un notevole livello di
disturbi condotti e irradiati, difficili da filtrare.
D1 La
+ +
+ D2
V2 Vo
Co Ca
Ci
Vi
Vs
controller
PWM
Sotto la denominazione convertitori di tipo forward si cela unintera schiera di tipologie: in pratica
tutto quello che non flyback forward. Le tipologie pi importanti appartenenti a questa famiglia
sono:
convertitore forward tout court (ad un transistor)
convertitore forward a due transistor (una variazione sul tema del forward semplice, che usa
due transistor anzich uno solo, ma sottoposti a tensioni dimezzate)
convertitori di tipo push-pull, a loro volta suddivisi in:
convertitore push pull tout court
convertitore a mezzo ponte
convertitore a ponte intero
Descrizione generale
Ogni tipologia presenta un particolare mix di vantaggi, svantaggi e caratteristiche peculiari, che la
rendono adatta a diverse circostanze. i convertitori di tipo push pull, usando il trasformatore sia nel
primo che nel terzo quadrante del ciclo disteresi, sfruttano meglio il materiale magnetico e non
PrjOfLin.doc Pag. 17
hanno i problemi di reset che abbiamo visto nel flyback e che ha anche il forward normale, sia a uno
che a due transistor.
B
In linea generale si pu affermare che il forward a due transistor, e i convertitori a ponte sono pi
usati laddove si hanno elevate tensioni sul lato primario (per esempio i 230 V di rete raddrizzati e
livellati), con il primo usato per i livelli di potenza inferiori, il mezzo ponte per potenze intermedie
e il ponte intero per potenze elevate, in genere prossime o superiori ai 1000 W).
Il push pull utilizzato per potenze elevate, ma con basse tensioni sul lato primario (per esempio
nei convertitori DC/DC di elevata potenza), mentre il forward ad un transistor utilizzato per
potenze di uscita fino a qualche centinaio di watt.
Principio di funzionamento
Il principio di funzionamento di un convertitore di tipo forward molto semplice. Il trasformatore si
comporta come un normale trasformatore: quando il transistor conduce si ha trasferimento di
energia al secondario, e quindi si hanno, su di esso, correnti e tensioni che sono legate alle
corrispondenti grandezze sul primario dalle solite relazioni col rapporto spire. Con ovvio significato
dei simboli si ha:
N1
I 2 = I1
N2
N2
V2 = V1
N1
Il trasformatore tanto pi piccolo quanto pi la frequenza di lavoro elevata.
Il filtro LC presente sul secondario estrae il valor medio della tensione presente sul secondario del
trasformatore. Si ha quindi:
Vo = (Vi Vs ) 2 Vd
N
N1
Dove i simboli hanno i seguenti significati:
: duty cicle
Vs : tensione di conduzione del transistor
Vd : tensione di conduzione del diodo di uscita
PrjOfLin.doc Pag. 18
Introduciamo i seguenti altri simboli:
V1 : tensione sul primario
V2 : tensione sul secondario
Vr : tensione di reset
f : frequenza di funzionamento del controller PWM
T : periodo del clock del controller PWM, pari a 1 f
t on : tempo in cui il transistor acceso
t off : tempo in cui il transistor spento
t dead : frazione del tempo T non assegnato n a t on , n a t off , ma usato come margine per
compensare tolleranze e approssimazioni di progetto. In genere si pone:
t dead = 20% T
Si ha
T = t on + t off + t dead
In un convertitore forward, il duty cycle massimo deve essere scelto in modo tale da garantire il
reset al trasformatore:
t off Vr = t on V1
Siccome generalmente si ha
Vr = V1
si ricava che t off uguale a t on . Quindi il duty cycle massimo pari al 50%. Se si considera anche
il dead time, si da che il duty cicle massimo pari al 40%.
Se il duty cycle sale sopra il 50%, il nucleo non ha pi il tempo di resettarsi e si sposta verso la
saturazione. Quando si satura non riesce pi a reggere la tensione applicata sul primario, e la
corrente sale a valori elevatissimi. Per evitare la distruzione del transistor bisogna utilizzare sistemi
di limitazione della corrente nel transistor: tutti i moderni controller prevedono questa funzionalit.
Per essere sicuri che il nucleo si resetti sempre e comunque si possono utilizzare i regolatori PWM
che limitano il duty cycle massimo al 50%.
Se un duty cycle del 50% troppo poco per lapplicazione (per esempio perch porta a correnti
troppo elevate) possibile, variando il numero di spire sullavvolgimento di reset, lavorare con duty
cycle pi elevati, ma in genere non si fa.
In un convertitore push-pull, o a ponte, non serve il tempo per resettare il trasformatore, perch
viene gi pilotato in modo da lavorare alternativamente nel 1 e 3 quadrante, passando per lo zero
ad ogni semiciclo. Quindi il duty cycle massimo viene imposto pari a circa l80%, in modo da avere
un po di margine per tolleranze ed approssimazioni nel progetto.
Si pu ora passare a calcolare il rapporto spire. Sappiamo che la tensione di uscita pari al valor
medio della tensione presente sul secondario, cio:
Vo = max (Vi min Vs ) 2 Vd
N
N1
PrjOfLin.doc Pag. 19
Il dimensionamento viene effettuato per il duty cycle massimo, corrispondente alla minima tensione
di ingresso. Quando la tensione di ingresso aumenta, il loop di reazione fa in modo che il duty cycle
diminuisca, in modo da mantenere costante la tensione in uscita.
Si ricava immediatamente il valore del rapporto spire
N1 1
= (22)
N 2 Vo 1
+ Vd
max Vimin Vs
PrjOfLin.doc Pag. 20
A questo punto si procede per tentativi: si sceglie un nucleo in base alle tabelle pubblicate dai
fabbricanti di ferriti, o sui testi specializzati e si vede se il numero di spire che viene fuori va bene,
oppure se troppo basso (il nucleo non viene sfruttato, e si pu sceglierne uno pi piccolo), o se
troppo alto, e non si possono alloggiare tutte le spire. Dalla (24) abbiamo:
V1min tonMAX
N1 = (25)
BMAX Ae
Il valore ottenuto dallequazione precedente il minimo numero di spire che il primario deve
possedere. Se si mettono meno spire si ottiene uninduzione maggiore, uno spostamento maggiore
verso la saturazione, e un maggiore riscaldamento del nucleo.
Dalla (22) abbiamo immediatamente il numero di spire sul secondario:
V 1
N 2 min = N 1 o + Vd
max Vimin Vs
Il valore ottenuto dalla precedente equazione il numero minimo di spire a secondario. Se si usano
meno spire, si raggiunge il duty cicle massimo per un valore della tensione di ingresso superiore al
valore minimo stabilito, quindi a bassa tensione il convertitore non funziona pi.
In un convertitore push-pull, o a ponte, non si ha il reset ad ogni ciclo, per B(t) ha valor medio
nullo e cambia segno ad ogni semiciclo: passando da + BMAX a BMAX , quindi si pu usare ancora
la (24), sapendo che ora il valore di induzione tollerabile dal nucleo pari a due volte BMAX , perch
non il valore assoluto di induzione, ma il delta tra un semiciclo e il successivo:
B
+Bmax
-Bmax
Nel trasformatore forward non , in generale, necessario aggiungere un traferro, perch quando il
primario conduce, conduce anche il secondario, portando cos alla cancellazione reciproca dei
flussi: non si ha quindi la saturazione del nucleo. Lunico flusso non cancellato che rimane nel
nucleo quello di magnetizzazione, dovuto allinduttanza del primario.
Sezione dei conduttori
Per il dimensionamento della sezione dei conduttori vale quanto detto a proposito del flyback, a cui
perci si riamanda.
PrjOfLin.doc Pag. 21
Filtro di uscita
Il filtro di uscita costituito da un induttore Lo e da un condensatore C o . Linduttore Lo si
dimensiona in base al ripple di corrente desiderato. in genere si impone un ripple di corrente
piccopicco pari a 20% del valore nominale della corrente in uscita.
Io (media)
I Lpp
Toff Ton
I opp = 20% I o
Sappiamo che la corrente in un induttore data da:
t
1 1
i L = v L (t )dt + I 0
L t0
Nel nostro caso, dato che la tensione di uscita , a meno del ripple, costante, e pure la tensione di
ingresso costante (a meno delle perdite nel trasformatore), durante il tempo Ton si ha:
v L (t ) = cost = V2 Vo Vd
quindi:
t on
V Vo Vd
i Lo (t ) = 2 t + I L0
Lo o
V2 Vo Vd
I Lpp = t on
Lo
Quindi il valore di Lo sar dato da:
V 2 Vo Vd
Lo = t on (26)
I Lpp
Nellequazione precedente bisogna prendere i vari parametri nella stessa situazione; conviene
prendere il valore minimo di V2 a cui corrisponde il valore massimo di t on .
A differenza del convertitore flyback, il condensatore serve solo per filtrare il valor medio,
lelemento che immagazzina lenergia linduttore. Il condensatore non viene dimensionato in base
al valore di capacit necessario per filtrare, che molto basso, ma in base al valore desiderato per
lESR. LESR desiderata si calcola in base al ripple di tensione causato dal ripple di corrente sul
condensatore. Il condensatore deve quindi avere un valore di ESR estremamente basso ed essere del
tipo da 105 C, perch scalda molto. Generalmente il dimensionamento risulta in 50150 F per
ogni ampre di corrente in uscita, a seconda del ripple desiderato e del tipo di condensatore usato.
PrjOfLin.doc Pag. 22
Dopo il filtro LC principale si usa in genere aggiungere un altro gruppo LC, con linduttore La
molto pi piccolo di Lo , per ridurre ulteriormente il ripple e il rumore in alta frequenza. Non
necessario che il condensatore C a sia del tipo da 105 C, e nemmeno a basso ESR.
Rete di retroazione
Valgono le medesime considerazioni fatte per il flyback
Circuito di bootstrap
Valgono le stesse considerazione fatte a proposito del flyback
Circuito ausiliario di alimentazione
Valgono le stesse considerazioni fatte per il flyback, con unaggiunta.
Siccome nel convertitore forward c il gruppo LC a valle del trasformatore, si ha una maggiore
variazione della tensione sullavvolgimento ausiliario, al variare del carico, quindi pu essere pi
frequentemente richiesto un regolatore lineare per lalimentazione ausiliaria: in ogni caso non si
mette certo un gruppo LC anche su questa sezione.
Protezione dal sovraccarico e dal cortocircuito
Sia con un regolatore di tipo current mode, con con uno di tipo voltage mode, ma con limitazione
del picco di corrente, si ottiene una limitazione sul picco massimo di corrente sul primario, quindi
anche sul secondario, dato che le due correnti sono legate dal rapporto spire.
Nei controller di tipo current mode pi recenti, si ha una circuiteria speciale che si accorge se il
picco di corrente nel transistor eccessivo, e quindi dovuto ad una condizione anomala
(cortocircuito, o forte sovraccarico): in tal caso il controller viene spento e lintera sequenza di soft
start ripetuta. Questo modo di funzionamento spesso chiamato hiccup mode.
PrjOfLin.doc Pag. 23
se presente. Si pu monitorare sia la tensione di picco che il valore gi filtrato usato per
alimentare i circuiti a primario.
high Vd
side optional
Lo
driver
+
D1 La
Ci + +
Vi V2 D2 Vo
Co Ca
controller
PWM Vs
PrjOfLin.doc Pag. 24
Convertitore push-pull
Vd
optional
Lo
D1 La
+
Ci Q2 V2
Vi Co + Ca +
Vo
Q1
controller D2
PWM
Vs
Si hanno sia il primario che il secondario a presa centrale. Il secondario a presa centrale perch
vengono sfruttate sia una semionda positiva, che una negativa, da raddrizzare entrambe.
I due diodi sul secondario agiscono sia da raddrizzatori che da diodo di ricircolo (free weeling
diode).
Si hanno due transistor, pilotati a fasi alterne (sfasate di 180), quindi il controller pi
complicato rispetto a quello di un forward.
I transistor hanno entrambi il source a massa, quindi il loro pilotaggio semplice.
I transistor devono sopportare entrambi una tensione pari a 2Vi. Ci si vede chiaramente
osservando che, avendo i due semi-primari lo stesso numero di spire, quando un transistor on,
laltro deve sopportare una tensione pari a Vi pi la tensione indotta sulla sua parte di primario,
che ancora pari a Vi. Inoltre si hanno notevoli spike di tensione al passaggio da on a off.
Il trasformatore viene pilotato sia nel primo che nel terzo quadrante del suo ciclo di isteresi, cos
il flusso sopportabile il doppio rispetto a quello che si ha in un forward. Inoltre non c il
problema di dover avere un tempo per garantire il reset del trasformatore, perch il
funzionamento prevede appunto che la tensione applicata crei un flusso prima in un senso e poi
in un altro, quindi il duty cicle pu avvicinarsi molto al 100% (il duty cicle nominale viene
generalmente tenuto intorno all80%, cio il 40% del periodo a on Q1 e il 40% on Q2).
Siccome il duty cycle il doppio rispetto ad un forward, la corrente di picco, sia a primario che
a secondario, dimezzata rispetto a questo (si riduce anche il valore rms), permettendo di usare
transistor pi economici e di ridurre i disturbi emessi.
Siccome il reset del nucleo affidato allavere sia i tempi di on dei due transistor uguali che i
due semi primari uguali, c la possibilit che leggere asimmetrie in questi parametri creino il
fenomeno del flux walking per cui il flusso comincia a spostarsi in su o in gi nel ciclo di
isteresi, fino a ssaturare il nucleo con la conseguente distruzione dei transistor. Un rimedio a
questo problema traferrare il nucleo. Anche in questo caso rimane per la possibilit, meno
probabile di prima, che si verifichi il fenomeno del flux walking. La soluzione definitiva a queto
problema usare un controllo di tipo current mode, perch, se il flusso inizia a sbilanciarsi
PrjOfLin.doc Pag. 25
rispetto allo zero, si ha un aumento di corrente in uno dei due transistor, ed i controllo in
corrente automaticamente accorcia il tempo di on, e il flusso ritorna ad essere simmetrico
rispetto allo zero.
Cf V2
Co + Ca +
Vo
+
Ci2
Vi/2 Q1
controller D2
PWM
NB: Col mezzo ponte il controllo in current mode pu essere utilizzato solo se la divisione a met
della tensione di alimentazione fatta con un sistema hard, non se fatta con un sistema soft
(partitore capacitivo, con le resistenze di compensazione), come usuale quando si lavora con la
tensione europea di 230 V ( la situazione illustrata nella figura precedente). Evidentemente ci non
possibile nemmeno se lingresso in continua. Un valido sistema hard per la divisione in due
della tensione di alimentazione utilizzare un duplicatore di tensione utilizzando il punto di
connessione dei due condensatori come punto centrale1. Questo metodo per possibile solo con
tensioni di ingresso in alternata di valori non troppo elevati: per esempio i 115 V in uso in America.
Per il motivo si veda Unitrode Magnetics Topics SEM1200, Section 4.7 per una discussione
dettagliata. Il metodo suggerito poi nellApplication Note Unitrode U111 non funziona molto bene.
Il condensatore Cf serve per evitare che nel primario scorra una corrente continua, o, il che lo
stesso, per evitare il fenomeno del flux walking che porterebbe alla distruzione dei transistor per
1
Quello che segue un esempio di realizzazione di due tensioni continue identiche, a partire da un ingresso in alternata,
tipicamente usato con ingresso 115 V 60 Hz.
Qui non sono necessarie le resitenze in parallelo ai condensatori Ci1 e Ci2, perch il circuito il classico duplicatore di
tensione, di cui viene sfruttata anche la tensione intermedia.
+
Vac
Cf
PrjOfLin.doc Pag. 26
saturazione del nucleo. Esso va dimensionato in modo da avere una caduta di tensione piccola
rispetta all Vi.
Ovviamente in parallelo ai condensatori Ci1 e Ci2 vanno messe due resistenze adeguate,
altrimenti la partizione della tensione di ingresso sui due condensatori non determinata dalla
loro capacit ma dalla resistenza parassita di perdita. Anche in parallelo a Cf pu essere utile
aggiungere una resistenza.
I due diodi sul secondario agiscono sia da raddrizzatori che da diodo di ricircolo (free weeling
diode).
Il secondario a presa centrale, perch vengono sfruttate sia una semionda positiva, che una
negativa, da raddrizzare entrambe.
Si pu notare come i due transistor siano pilotati con due segnali sfasati di 180, quindi il
controller pi complicato rispetto a quello di un forward.
Il mosfet Q2 non ha il source a massa, quindi, al contrario del push-pull, necessario un circuito
di high side driving: bisogna usare un trasformatore, oppure un integrato fatto apposta per
questo scopo, come lIR2110 della International Rectifier.
I due diodi in parallelo ai transistor eliminano il problema degli spike di tensione che penalizza
il push pull, soprattutto nel caso la tensione sul primario sia molto elevata.
La tensione che i transistor devono sopportare pari a Vi, e non a 2 Vi come nel push-pull.
La tensione applicata sul primario pari a Vi/2, e non a Vi. Il flusso sopportabile, siccome si
lavora sullintero ciclo di isteresi, doppio rispetto ad un convertitore forward, cos il numero di
spire sul primario pari ad rispetto ad un forward.
Siccome sul trasformatore vengono applicati impulsi di tensione di entrambe le polarit (si
lavora sul primo e terzo quadrante del ciclo di isteresi) non si hanno problemi per il reset del
trasformatore, tranne quanto segnalato nella nota iniziale.
PrjOfLin.doc Pag. 27
Appendice A
Fili di Litz
Un filo di Litz un cavo costituito da numerosi fili elementari isolati tra di loro (sono smaltati) e
ritorti in modo tale che ogni filo abbia la stessa percentuale di lunghezza di tutti gli altri nello strato
pi esterno, in quello pi interno, e in tutti gli strati intermedi. Il cavo costituito da pi fili
elementari serve per annullare leffetto pelle, se il diametro del filo elementare inferiore alla
profondit di penetrazione:
=
0 r f
Se il diametro del filo elementare maggiore della profondit di penetrazione, leffetto pelle
comunque ridotto.
Se i fili elementari fossero solamente uniti in un mazzo, si avrebbe comunque che quelli pi interni
partecipano meno, o no partecipano del tutto, alla conduzione: unaltra faccia del solito effetto
pelle. Ecco allora che, ad alte frequenze, sorge la necessit di utilizzare i fili di Litz. Bisogna
prestare particolare attenzione al fatto che tutti i fili elementari siano ben saldati assieme ad ognuna
delle due estremit del cavo, per evitare di emettere grossi disturbi.
PrjOfLin.doc Pag. 29
Appendice B
Induttori toroidali: calcolo e note varie
Calcolo
I costruttori forniscono il parametro L1000, che linduttanza di una bobina realizzata avvolgendo
1000 spire su quel nucleo, misurata in mH.
Linduttanza per un dato numero di spire n allora:
L1000 N 2
Ln = mH
10 6
L1000 N 2
Ln = H
10 9
Se si vuole calcolare linduttanza di una bobina toroidale in base ai parametri geometrici allora :
4 10 7 r N 2 Ae
L= H
le
Dove Ae larea della sezione trasversale del toroide e le la lunghezza della circonferenza media
del toroide. Entrambi i parametri sono forniti dal costruttore.
Note varie
I nuclei per induttori toroidali vengono costruiti con polveri di materiali ferromagnetici mischiati a
resine. Le resine servono sia per tenere legato limpasto, che per realizzare un traferro distribuito,
evitando cos di dover realizzare un taglio trasversale nel nucleo per aumentarne il valore di
saturazione, con i problemi di flusso disperso che ci comporta. Variando la percentuale di polveri
ferrose e di resine nellimpasto si ottengono materiali con permeabilit e flussi di saturazione
differenti: pi alta la permeabilit, pi basso il flusso di saturazione.
C da tener presente che la permeabilit di questi nuclei fortemente influenzata dal flusso
continuo presente (DC bias). Il costruttore fornisce le curve per calcolare la variazione di
permeabilit, e quindi di valore di induttanza, in funzione del DC bias. Gli induttori si progettano in
modo che abbiano il valore di induttanza nominale alla corrente (DC bias) nominale, e che
linduttanza a carico nominale sia inferiore rispetto a quella a vuoto di un valore compreso tra il
20% e il 50% (cio il valore a vuoto sia compreso fra il 125% e il 200% del valore a carico
nominale).
Per gli induttori utilizzati nel filtro sul secondario del trasformatore degli alimentatore switching (o
come induttore in un convertitore di tipo buck) in questo modo si ottiene una riduzione del ripple di
corrente in uscita a basso carico.
I nuclei toroidali si dividono in tre grandi famiglie:
1. Polvere di ferro (iron powder)
2. Molypermalloy
3. Kool-M
PrjOfLin.doc Pag. 30
Il confronto delle caratteristiche dei tre tipi di nucleo il seguente:
1. I nuclei in polvere di ferro sono i pi economici, ma anche quelli con le perdite maggiori. Non
vanno bene per frequenze di commutazione superiori ai 5070 KHz, specie se la corrente
elevata.
2. I nuclei in Molypermalloy sono i pi pregiati, con perdite basse, ma prezzi elevati.
3. I nuclei in Kool-M (prodotti solo dalla Magnetics) hanno caratteristiche e prezzo intermedi fra
i due precedenti e sono caratterizzati da un alto flusso di saturazione.
I nuclei pi utilizzati sono quelli con il valore di r compreso tra 60 e 125. La Magnetics produce
tutte e tre le serie di nuclei nelle stesse dimensioni e con gli stessi valori di permeabilit relativa,
cambia quindi solo il materiale. Siccome il Kool-M ha una saturazione pi elevata rispetto alla
polvere di ferro possibile che, per realizzare un certo induttore, il nucleo Kool-M sia pi piccolo
rispetto al nucleo in polvere di ferro.
Produttori e distributori di nuclei toroidali
Produttore: Magnetics Inc. Distributore: BFI Ibexa tel: 02 31 91 101
Contatto: Sig. Verdelli interno: 02 31 91 10 25
PrjOfLin.doc Pag. 31
Appendice C
Costanti Fisiche
0 = 4 10 7
rame 25C = 2.3 10 8 m
PrjOfLin.doc Pag. 32
Appendice D
Tabella delle sezioni AWG
AWG IEC Diameter (R20) Overall diameter Wire Area Current capacity
@ 4A/mm2
8 3.15 mm 3.34 mm 7.793 mm2 31.17
9 2.8 mm 2.98 mm 6.158 mm2 24.63
10 2.5 mm 2.72 mm 4.909 mm2 19.63
11 2.24 mm 2.431 mm 3.941 mm2 15.76
12 2 mm 2.172 mm 3.142 mm2 12.57
13 1.8 mm 1.943 mm 2.545 mm2 10.18
14 1.6 mm 1.737 mm 2.011 mm2 8.04
15 1.4 mm 1.711 mm 1.539 mm2 6.16
16 1.25 mm 1.389 mm 1.227 mm2 4.91
17 1.12 mm 1.247 mm 0.985 mm2 3.94
18 1 mm 1.118 mm 0.785 mm2 3.14
19 0.9 mm 1.003 mm 0.636 mm2 2.54
20 0.8 mm 0.897 mm 0.503 mm2 2.01
21 0.71 mm 0.805 mm 0.396 mm2 1.58
22 0.63 mm 0.721 mm 0.312 mm2 1.25
23 0.56 mm 0.65 mm 0.246 mm2 0.985
24 0.5 mm 0.582 mm 0.196 mm2 0.785
25 0.45 mm 0.523 mm 0.159 mm2 0.636
26 0.4 mm 0.467 mm 0.126 mm2 0.503
27 0.355 mm 0.419 mm 0.0990 mm2 0.396
28 0.315 mm 0.376 mm 0.0779 mm2 0.312
29 0.28 mm 0.34 mm 0.0616 mm2 0.246
30 0.25 mm 0.305 mm 0.0491 mm2 0.196
31 0.224 mm 0.274 mm 0.0394 mm2 0.158
32 0.2 mm 0.249 mm 0.0314 mm2 0.126
33 0.18 mm 0.216 mm 0.0254 mm2 0.102
34 0.16 mm 0.1905 mm 0.0201 mm2 8.042E-02
35 0.14 mm 0.1702 mm 0.0154 mm2 6.158E-02
36 0.125 mm 0.1524 mm 0.0123 mm2 4.909E-02
37 0.112 mm 0.1397 mm 0.00985 mm2 3.941E-02
38 0.1 mm 0.1245 mm 0.00785 mm2 3.142E-02
39 0.09 mm 0.1092 mm 0.00636 mm2 2.545E-02
40 0.08 mm 0.0965 mm 0.00503 mm2 2.011E-02
41 0.07 mm 0.0864 mm 0.00385 mm2 1.539E-02
42 0.063 mm 0.0762 mm 0.00312 mm2 1.247E-02
43 0.056 mm 0.0686 mm 0.00246 mm2 9.852E-03
44 0.05 mm 0.0635 mm 0.00196 mm2 7.854E-03
45 0.045 mm 0.0546 mm 0.00159 mm2 6.362E-03
46 0.04 mm 0.0498 mm 0.00126 mm2 5.027E-03
47 0.0355 mm 0.0452 mm 0.00099 mm2 3.959E-03
48 0.0315 mm 0.0394 mm 0.00078 mm2 3.117E-03
49 0.028 mm 0.0353 mm 0.00062 mm2 2.463E-03
PrjOfLin.doc Pag. 33