L'OSSERVATORE ROMANO
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Anno CXLVIII n. 19 (44.759)
Grazie alle crescenti pressioni della comunità internazionale
Israele allenta il blocco
intorno alla Striscia di Gaza
TEL AVIV, 22.
Di fronte alle crescenti pressioni inter-
nazionali, il Governo israeliano ha allen-
tato il blocco del traffico di merci e di
combustibile imposto da giovedì scorso
alla Striscia di Gaza. Oggi nel Territorio
è arrivata una limitata quantità di gaso-
lio destinata agli ospedali e ai servizi di
emergenza. Israele ha inoltre consentito
l'ingresso di medicinali e di altre fornitu-
re di carattere umanitario, ma non quel-
lo di benzina né di prodotti alimentari.
Il presidente dell'Autorità palestinese,
Abu Mazen, ha definito l'allentamento
«insufficiente» e ha chiesto a Tel Aviv di
«rimuovere totalmente» il blocco.
«Noi non vogliamo agevolare la situa-
zione attuale in cui la gente di Sderot vi-
ve giorno e notte con la paura per i
Qassam, mentre a Gaza c'è un’esistenza
normale», ha dichiarato ieri il premier
israeliano, Ehud Olmert, parlando ad
una riunione del suo partito, il Kadima.
«Non vogliamo provocare una crisi
umanitaria — ha aggiunto — ma non
abbiamo neppure intenzione di rendere
facile e piacevole la vita dei palestinesi».
Sulla stessa linea Barak, ministro della
difesa, che ribadisce la necessità di «ac-
crescere le pressioni sulla Striscia per
fermare il lancio di razzi Qassam da
parte dei miliziani palestinesi». «Mi
preoccupo più della nostra tranquillità
che della loro», ha detto Barak. «Molti
terroristi sono vivi e respirano solo per-
ché cerchiamo di non colpire i civili».
Da due giorni, proprio a causa della
mancanza di carburante, l’unica termo-
centrale esistente nella Striscia è stata
spenta lasciando al buio intere città. Gli
ospedali funzionano soltanto grazie ai
generatori elettrici, le cui riserve di car-
burante si stanno tuttavia esaurendo.
Non è chiaro se dell’allentamento del-
l’embargo beneficerà anche l’Unrwa
(l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifu-
giati palestinesi) che ha preannunciato a
partire da giovedì l’interruzione della di-
stribuzione di aiuti alimentari a 860.000
palestinesi per l’esaurimento, oltre che
di carburante, anche dei sacchi di plasti-
ca necessari a custodire la farina. La
mancanza di gasolio e di energia elettri-
ca sta rischiando di provocare il collasso
anche nel sistema di acquedotto, che si
basa su impianti di pompaggio elettrici.
Secondo l’Oxfam, un consorzio interna-
zionale che riunisce numerose organiz-
zazioni non governative, già da oggi
600.000 palestinesi della Striscia non so-
no riusciti a ricevere l’acqua corrente
nelle proprie case. Stando all’organizza-
zione, «se non verranno ripristinati i ri-
fornimenti, da giovedì nella Striscia di
Gaza non ci sarà più acqua potabile».
Ma dalla ripresa dell’attività della termo-
centrale si spera che possano beneficiare
anzitutto i forni, davanti ai quali ieri la
popolazione ha dovuto attendere ore in
fila per riuscire ad acquistare il pane.
Tuttavia, il duro embargo imposto da
Israele non ha finora sortito gli effetti
sperati. Questa mattina sono ripresi a
Gaza i lanci di razzi verso la vicina città
israeliana di Sderot. Ieri, in un colloquio
telefonico con il leader di Hamas in esi-
lio a Damasco, Kaled Meshaal, il mini-
stro degli esteri russo, Serghei Lavrov,
ha chiesto la completa interruzione del
lancio dei razzi dalla Striscia contro
Israele. «Le parti coinvolte debbono fare
il massimo sforzo per fermare il terrori-
Ricorso dell'opposizione
alla Corte penale internazionale
Riesplode la violenza
nell'ovest del Kenya
Dopo le violenze nelle baraccopoli
della capitale Nairobi, la tensione è tor-
nata ad esplodere anche nell'ovest del
Kenya, in particolare nella Rift Valley e
nella zona di Kisumo, considerate rocca-
forti dell'Orange Democratic Movement
(Odm), il partito del leader dell'opposi-
zione Raila Odinga.
A pagina 2
Intervento dell'inviato speciale
delle Nazioni Unite
Una
soluzione
politica
per la crisi irachena
Per aiutare il «debole» Stato iracheno,
secondo l'inviato dell'Onu, Staffan de
Mistura, è necessario lavorare ad «un
accordo politico su alcuni elementi fon-
damentali» allo scopo di raggiungere
una «soluzione definitiva».
A pagina 3
GIORNALE QUOTIDIANO
Introdotta a Gaza una limitata quantità di gasolio
destinata agli ospedali e ai servizi di emergenza
Da Mosca il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov
chiede ad Hamas di fermare i lanci di razzi
contro le località israeliane al confine
Per far fronte alla crisi è stata indetta una riunione
di emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu
smo, la violenza e il conflitto — ha det-
to Lavrov, stando a quanto si legge in
una nota del ministero — e creare con-
dizioni che favoriscano il progredire del-
l'accordo politico israelo-palestinese». «Il
lancio di razzi contro città israeliane de-
ve cessare», conclude il comunicato.
Per far fronte alla crisi umanitaria a
Gaza, è stata indetta oggi, su richiesta
degli Ambasciatori dei Paesi arabi, una
riunione di emergenza del Consiglio di
sicurezza dell'Onu. L’osservatore palesti-
nese presso il palazzo di Vetro, Ryad
Mansour, aveva chiesto ai Quindici l’a-
dozione di una risoluzione o una dichia-
razione che chiedesse a Israele di ri-
muovere «il crudele assedio alla popola-
zione civile palestinese» assimilabile a
una «punizione collettiva» per i razzi
lanciati da Hamas.
Anche in presenza di una nuova risoluzione delle Nazioni Unite
L'Iran proseguirà il suo programma nucleare
TEHERAN, 22.
Un’eventuale nuova risoluzione del
Consiglio di sicurezza dell’Onu che pre-
veda ulteriori sanzioni contro l’Iran per
il suo programma nucleare «non avrà al-
cun effetto» sulla politica di Teheran. Lo
ha detto oggi il portavoce del Governo,
Gholamhossein Elham, poche ore prima
che a Berlino si riuniscano i ministri de-
gli Esteri del Gruppo 5+1 (i cinque
membri permanenti del Consiglio di si-
curezza delle Nazioni Unite: Stati Uniti,
Gran Bretagna, Francia, Russia e Cina;
più la Germania) per discutere di una
possibile nuova risoluzione.
«L’interferenza del Consiglio di sicu-
rezza dell'Onu sulla questione nucleare
iraniana è ingiustificabile», ha aggiunto
Gholamhossein Elham, ribadendo il ri-
fiuto del suo Paese di sospendere l’arric-
chimento dell’uranio, come chiesto già
da tre risoluzioni delle Nazioni Unite.
Comunque, secondo il portavoce irania-
no, «è improbabile che i membri del
Consiglio di sicurezza dell'Onu persista-
no in questo loro comportamento, che
porterebbe ad un indebolimento della
posizione di questo organismo».
La Cina ritiene che il problema del
Unicuique suum
Città del Vaticano
Anche la Siria ha sollecitato un inter-
vento della comunità internazionale per
mettere fine all'isolamento della Striscia
di Gaza. «La revoca del blocco imposto
al popolo palestinese è una responsabili-
tà araba e internazionale che richiede
un intervento immediato per mettere fi-
ne a questi crimini e a queste forme di
punizione collettiva da parte di Israele»,
si legge in una nota del ministero degli
Esteri di Damasco. Per la diplomazia si-
riana, le sofferenze patite dalla gente di
Gaza sono «un tragedia umana che è il
frutto della violazione da parte di Israele
dei più elementari diritti umani». Mani-
festazioni di protesta sono state organiz-
zate anche a Gerusalemme est, dove di-
verse centinaia di palestinesi hanno ac-
ceso candele, sventolato bandiere del-
l'Olp (Organizzazione per la liberazione
programma nucleare dell’Iran sia arriva-
to ad un «momento critico». Lo ha af-
fermato oggi la portavoce del ministero
degli Esteri di Pechino, Jiang Yu, in una
conferenza stampa. In giornata il mini-
stro degli Esteri, Yang Jiechi, prenderà
parte alla riunione di Berlino per decide-
re se promuovere una nuova risoluzione
contro Teheran al Consiglio di sicurezza
dell’Onu. Stati Uniti e alcuni Paesi euro-
pei sono favorevoli alla nuova risoluzio-
ne, che non potrebbe non comprendere
nuove sanzioni. La Cina — ha aggiunto
Jiang Yu — «spera che la comunità in-
ternazionale, incluso l’Iran, moltiplichi
gli sforzi per una rapida ripresa del dia-
logo in modo che il problema possa es-
sere risolto propriamente». Pechino ha
invitato l’Iran a rispettare le risoluzioni
dell’Onu ma è in linea di principio con-
traria a sanzioni punitive. Ma un diplo-
matico francese, come riferisce l'agenzia
Afp, ha riferito che la bozza per una ri-
soluzione che prevede nuove sanzioni al-
l'Iran è «quasi pronta» e sarà presentata
all'Onu «nei prossimi giorni». «Siamo
molto, molto vicini a un accordo», ha
aggiunto il diplomatico francese, che,
pur senza entrare nei dettagli del testo
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
della Palestina) e cantato slogan. Molti
negozi gestiti da palestinesi sono rimasti
chiusi in segno di solidarietà.
Sul piano della politica interna israe-
liana, cresce l'attesa per la pubblicazio-
ne del rapporto sulla guerra in Libano
dell'estate 2006 prevista per il 30 gen-
naio. Oggi, con una lettera pubblica,
cinquanta ufficiali della riserva hanno
chiesto le dimissioni di Olmert. I firma-
tari sono tutti comandanti che furono
impiegati nel conflitto contro gli Hezbol-
lah libanesi. Come rilevano i commenta-
tori, dopo l'uscita dal Governo del parti-
to Israel Beitenu, guidato da Avigdor
Liebermann, la pubblicazione del rap-
porto potrebbe ulteriormente indebolire
il già fragile Esecutivo di Olmert.
Su un piano più generale, si registra-
no aperture diplomatiche tra Egitto e
Iran. Ieri il presidente egiziano Hosni
Mubarak ha ricevuto una telefonata dal
presidente iraniano Mahmud Ahmadine-
jad. Lo ha riferito l’agenzia di stampa
Mena, precisando che nel corso del col-
loquio i due capi di Stato hanno parlato
degli ultimi sviluppi della situazione sul-
la scena palestinese e in Libano. Tehe-
ran ha rotto le relazioni con Il Cairo do-
po la firma egiziana degli accordi di
Camp David con Israele nel 1979.
Ancora forti ribassi in Asia
Non si arresta
la caduta
delle Borse
TOKYO, 22.
Non si arresta sui mercati finanziari
internazionali la caduta dei titoli che ieri
aveva portato le Borse a chiudere con il
più pesante ribasso da anni a questa
parte, sotto la spinta dei timori legati al-
le prospettive di recessione dell'econo-
mia statunitense.
Anche oggi sui mercati asiatici, quelli
che hanno già chiuso le contrattazioni al
momento in cui andiamo in stampa,
non si è fermata la corsa alle vendite.
La Borsa di Tokyo ha chiuso ai minimi
da 28 mesi, registrando una perdita del
5,65 per cento. Shanghai ha chiuso ai
minimi da cinque mesi con un ribasso
del 7,22 per cento. Taiwan ha registrato
il maggior crollo in quattro anni con
una perdita del 6,5 per cento, mentre
Hong Kong ha perso l’8,7. Seoul e
Mumbai hanno sospeso le contrattazioni
quando perdevano rispettivamente il
4,43 e il 9,75.
Mentre si aspetta la riapertura di Wall
Street, la Borsa di New York rimasta
chiusa ieri per il Martin Luther King
Day, dagli Usa, è giunta la notizia che la
Bank of America ha registrato nel quar-
to trimestre del 2007 un utile di 268 mi-
lioni di dollari, in calo del 95% dai 5,26
miliardi dello stesso periodo del 2006.
Nelle Borse europee, a metà giornata
di contrattazioni, si registra invece un
recupero sui forti ribassi subiti ieri.
A pagina 2
un commento di Ettore Gotti Tedeschi
della nuova risoluzione contro il pro-
gramma nucleare iraniano, l'ha definita
«molto equilibrata e molto ferma».
Dal canto suo, l’Alto rappresentante
per la politica estera e di sicurezza co-
mune dell’Ue, Javier Solana, ha riferito:
«Non ci siamo visti da settembre, è il
momento di fare il punto». Il rappresen-
tante dell’Ue ha risposto laconicamente
a chi gli chiedeva se si sarebbe discusso
anche delle sanzioni. «Parleremo di tut-
to», si è limitato ad affermare. Quanto
alla possibilità di un nuovo incontro con
il capo negoziatore iraniano Said Jalili,
Solana ha solo dichiarato che «per il
momento non è in agenda, se dovesse
esservi la necessità dopo l’incontro di
domani (oggi, ndr.) a Berlino si vedrà».
Intanto, la Russia ha fornito questa
mattina all'Iran il quinto carico di com-
bustibile destinato alla centrale iraniana
di Bushehr (l'invio di combustibile all'I-
ran è controllato dall'Agenzia internazio-
nale per l'energia atomica). Dal 17 di-
cembre scorso, la Russia ha consegnato
a Teheran 55 tonnellate di combustibile
su un totale previsto di 82 tonnellate
(circa 180 contenitori di uranio 235 ar-
ricchito fino al 3,62 per cento).
ABBONAMENTI
VATICANO E ITALIA
Quotidiano . . . . . . . .
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Intervista al cardinale Bagnasco, presidente della Cei
Dai cattolici
più coraggio e coerenza
nel dibattito pubblico
MARCO BELLIZI
Nel dibattito pubblico i cattolici devo-
no svolgere il loro ruolo con maggiore
capacità di persuasione che viene, anzi-
tutto, dalla testimonianza di vita. Le lo-
ro argomentazioni peraltro, oltre a trar-
re origine dal Vangelo, nascono anche
dal semplice senso comune della vita. Il
cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo
di Genova e presidente della Conferenza
episcopale italiana (Cei), all'indomani
dell'apertura della riunione del Consiglio
permanente, spiega a «L'Osservatore
Romano» alcuni temi della sua prolusio-
ne. Il cardinale torna a parlare anche
della legge sulla tutela della maternità
con una affermazione estremamente
chiara: per la Chiesa l'aborto è e rimane
un «crimine».
La vicenda della mancata visita del
Papa alla Sapienza ha posto di nuovo
con evidenza la questione del rapporto
fra laici non credenti e cattolici. Crede
che si possa parlare di un clima muta-
to in Italia nel rapporto fra Chiesa e so-
cietà?
Il rapporto tra Chiesa e società in Ita-
lia è un rapporto di grande stima e di
estrema vicinanza popolare. Non sono
episodi, pure gravi e incredibili, come
quello della mancata visita del Papa alla
Sapienza che possono pregiudicare
un'intesa e una positiva collaborazione,
che sono e restano nei fatti.
Pur essendo stata la dimostrazione di
una parte ridotta della popolazione
universitaria, questa contestazione ha
portato alla fine alla necessità di an-
nullare la visita. Perché tutto questo è
accaduto?
È necessario recuperare una forte cul-
tura della legalità e il senso vero del dia-
logo e della democrazia, per cui ognuno
nel rispetto effettivo degli altri possa
esprimere in modo sereno le proprie
idee.
Nella sua prolusione alla riunione del
Consiglio permanente della Cei lei fa ri-
ferimento anche della perduta capacità
di costruire insieme lo sviluppo del
Paese. Cosa si può chiedere ai cattolici
per favorire una ripresa dell'Italia sotto
questo aspetto?
È importante che i cattolici portino il
contributo di valori spirituali ed etici nel
dibattito pubblico. Questo compito deve
essere peraltro interpretato con maggio-
re persuasione e capacità di argomenta-
re rispettosamente le proprie convinzio-
ni, sapendo che esse nascono sia dal
Vangelo come anche dal senso comune
della vita. Per questo i cattolici non vo-
gliono imporre una visione religiosa, ma
proporre dei valori universali. Beninte-
so, l'argomentazione più credibile nasce
sempre dalla testimonianza della vita.
La crisi della politica italiana, di cui si
parla, è spesso considerata crisi dei va-
lori. Che ruolo hanno gli ideali nella
politica? Ha ancora senso parlare di
«questione morale»?
Non esiste politica senza alti ideali
spirituali e morali. La politica infatti ha
come scopo la giustizia che è anzitutto
una virtù morale. Essa richiede pertanto
da parte di tutti coloro che si occupano
di politica un alto senso della persona
umana, della vita e della famiglia.
Sviluppo economico e solidarietà spesso
appaiono come elementi antitetici. È
solo un'apparenza? Si può realmente
sperare in una via diversa di sviluppo?
È bene far crescere sempre di più il
rapporto dinamico ed imprescindibile
tra
economia
e
solidarietà.
Ciò
com-
porta innanzitutto che il senso del bene
Finiamola di mettere
la scienza
contro la fede
A pagina 4 Oddone Camerana
Smaltimento di rifiuti
e rispetto ambientale:
la lezione del Giappone
Civiltà
è un fiore di loto
sull'acqua stagnante
A pagina 5
Roberto Sgaramella e Maria Maggi
2 Anni
: 395
—
—
Annuo
: 198
 :  47 
: 240
Semestre
:  99
:  23,50
: 120
— $ 515 —
— $ 125 —
mercoledì 23 gennaio 2008
comune prevalga sugli interessi indivi-
duali.
«Morti bianche», bassi salari e stipendi:
esiste in Italia un'emergenza lavoro che
interpella la Chiesa?
La Chiesa è interpellata da tutti i pro-
blemi dell'uomo, perché la fede salva, il-
lumina e ispira tutta la vita. Grazie alla
sua particolarissima vicinanza alla gente
nelle parrocchie e nei gruppi, la Chiesa
condivide i problemi anche economici
che colpiscono, che assediano i singoli e
le famiglie. In particolare mi riferisco a
due emergenze: le famiglie con bambini
che faticano ad arrivare alla fine del me-
se e le persone sole che vivono il dram-
ma di un certo isolamento.
La Chiesa fa spesso appello ai valori
cristiani dei politici credenti. C'è anche
un'emergenza legata ai comportamenti
civici del semplice cittadino?
La responsabilità di un
Paese non riguarda
solamente le istitu-
zioni, ma tutti i
singoli cittadini. Il
cristiano trova nel-
la propria fede un
motivo ulteriore
per partecipare
cordialmente e
attivamente alla
vita pubblica.
Dopo la moratoria sulla pena di morte,
la moratoria sull'aborto. Come si pone
e si porrà in futuro la Chiesa in Italia
nei confronti
di quest'ultima iniziativa?
La Chiesa ribadisce come sempre che
l'aborto è un crimine, come ricorda an-
che il Concilio Vaticano II. In questo
momento storico si auspica realistica-
mente almeno l'applicazione più incisiva
di quelle parti della legge che tutelano la
maternità e inoltre che si prendano in
seria considerazione i risultati della ri-
cerca scientifica.
In riferimento all'enciclica Spe salvi lei
parla della «restaurazione del paradiso
perduto non più attraverso la fede ma
attraverso lo sviluppo scientifico». L'uo-
mo moderno crede cioè di raggiungere
l'immortalità senza Dio? O semplice-
mente ha perso la speranza dell'immor-
talità?
Ritengo che sia necessario, come ci
insegna anche il Papa nella Spe salvi,
annunciare in modo più esplicito e siste-
matico il vero destino dell'uomo: la vita
eterna, che è quella pienezza di felicità,
senza fine, che il cuore di ognuno in
ogni epoca coltiva. Una pienezza assolu-
ta che — occorre ricordarlo — non è
nelle mani dell'uomo, che assoluto non
è e non sarà mai.
Sui temi moralmente più impegnativi,
lei ha detto che occorre fare ricorso al
voto di coscienza, libero da qualsiasi
mandato elettorale. Ma quale dovrebbe
essere il comportamento di un politico
cristiano di fronte alla possibilità che
tale voto di coscienza possa aprire altri
scenari negativi? In altri termini, esiste
una gerarchia nella priorità dei valori
cristiani da difendere?
Benedetto XVI ha spesso ricordato
che
esistono
valori
non
negoziabili
che sono costitutivi della persona uma-
na
e
che
pertanto
non
ammettono
compromessi o mediazioni. In questo
caso non solo sarebbero negati, ma ver-
rebbe meno il fondamento stesso della
dignità della persona umana, che sareb-
be consegnata alle opinioni dominanti,
secondo gli interessi e le utilità del mo-
mento.
Riflessione sulla Nota dottrinale
su
alcuni
aspetti
dell'evangelizzazione
Presupposti
antropologici
dell'annuncio
cristiano
«Questa è la vita eterna: che conosca-
no te, l'unico vero Dio, e colui che hai
mandato, Gesù Cristo» (Giovanni 17, 3).
Questa affermazione di Gesù riassume
la natura dell'evangelizzazione (cfr Con-
gregazione per la Dottrina della Fede,
Nota dottrinale su alcuni aspetti dell'e-
vangelizzazione, 4). La vita eterna è la
pienezza dell'esistenza in virtù della par-
tecipazione alla vita divina, pienezza
tanto desiderata quanto irraggiungibile
per le nostre forze.
A pagina 6 Javier María Prades López
pagina 2 L'OSSERVATORE ROMANO mercoledì 23 gennaio 2008

Ricorso dell'opposizione alla Corte penale internazionale

Riesplode la violenza
nell'ovest del Kenya
NAIROBI, 22.
Si protraggono in Kenya le violenze
nelle quali è degenerata la crisi politica
seguita alle elezioni presidenziali e politi-
che dello scorso 27 dicembre. Dopo che
anche ieri c'erano state vittime nelle ba-
raccopoli della capitale Nairobi, la ten-
sione è tornata ad esplodere anche nel-
l'ovest del Paese, in particolare nella Rift
Valley e nella zona di Kisumo, conside-
rate roccaforti dell'Orange Democratic
Movement (Odm), il partito del leader
dell'opposizione Raila Odinga che conte-
sta come frutto di brogli la rielezione al-
la presidenza di Mwai Kibaki.
L'Odm, ha annunciato oggi di aver
presentato un ricorso alla Corte penale
internazionale (Cpi), il tribunale perma-
nente voluto dall'Onu, accusando il Go-
verno di «crimini contro l’umanità com-
messi in occasione degli atti di repres-
sione nei confronti dei dimostranti», co-
me riferito dal portavoce Salim Lone.
In ogni caso, l'Odm, che ha vinto le
elezioni politiche tenute insieme con le
presidenziali delle quali contesta l'esito e
che ora ha la maggioranza relativa in
Il presidente sudanese
Il «male
oscuro»
sulle Borse?
Parlamento, con 99 deputati su 222, ha ETTORE GOTTI TEDESCHI
annunciato per oggi nuovi raduni in di-
verse città, sfidando il divieto di manife- Il famoso «male oscuro», evocato da
stazione comunicato dalla polizia. A Benedetto XVI, che sembra prevalere
scendere in piazza ieri nel centro di Nai- nella nostra civiltà occidentale creando
robi, frattanto, erano stati anche un un deficit di speranza e fiducia nella vi-
centinaio di sostenitori Partito per l'uni-
tà nazionale (Nup), quello di Kibaki, per ta, si estende anche sui mercati borsisti-
esprimere sostegno al presidente. Anche ci? Cerchiamo di spiegare cosa è succes-
in questo caso, come era accaduto nei so, perché è successo e cosa dobbiamo
giorni scorsi in manifestazioni dell'oppo- aspettarci.
sizione, la polizia ha fatto ricorso alla Negli ultimi tempi è scoppiata negli
forza per disperdere i dimostranti. Stati Uniti, più che la famosa «bolla im-
Da mercoledì scorso, quando sono ri- mobiliare», la temuta ma attesa «bolla
prese proteste, ci sono stati oltre sessan- del credito» male erogato dalle banche.
ta morti, gran parte dei quali in tumulti
repressi dalla polizia, dopo che nelle set- La Borsa americana e quindi tutte la al-
tre, europee ed asiatiche, stanno ora an-
timane precedenti le vittime erano state
centinaia. Secondo fonti della polizia, ticipando gli effetti, cioè la conseguente
sei persone sono state uccise ieri nella recessione futura, sulle imprese quotate
Rift Valley, dove un gruppo di uomini e, come sempre accade, lo fanno in mo-
armati ha fatto irruzione aprendo il fuo- do catastrofico e con spiegazioni a volte
co nel villaggio di Salama, nel distretto politiche o confondenti.
di Molo. Tra le vittime vengono indicati Le cause di questa crisi però sono ben
un uomo e i suoi due figli.
Sempre ieri, fonti del monastero trap- identificate e sono la crisi immobiliare
negli Stati Uniti, ma soprattutto il credi-
pista di Kipkelion, vicino a Kericho, che
ospita circa seicento sfollati per le vio- to erogato sconsideratamente a privati
lenze delle scorse settimane, hanno rife- ed imprese che probabilmente non lo
rito che alcune centinaia di assalitori meritavano. Ora si sono concretizzati gli
hanno bruciato negli ultimi giorni una annunciati e previsti primi crolli dei va-
cinquantina di abitazioni nei vicini vil- lori immobiliari, esageratamente cresciu-
laggi. Padre Dominique Vincent Nkoyo-
yo, superiore del monastero, ha detto
alla Misna, l'agenzia di stampa delle
Sedici persone in fuga dalla Somalia muoiono annegate ti, e conseguentemente si teme la previ-
sta e annunciata difficoltà delle famiglie

accusa l'Ue congregazioni missionarie, che «giovani

hanno incendiato sei case questa matti-
na nel villaggio di Motaragon», aggiun-
di appoggiare gendo che «sabato un migliaio di giova-
Nuova tragedia dell'immigrazione
che avevano acceso mutui per compera-
re la casa — a prezzi alti e spesso irreali
— e perciò la loro capacità di rimborsa-
re i mutui stessi e di continuare a con-

i ribelli del Darfur

ANKARA, 22.
Il presidente del Sudan Omar Osman
el Bashir, ieri in visita ad Ankara, ha ac-
cusato l'Unione Europea di appoggiare i
ribelli del Darfur, la regione occidentale
sudanese teatro da cinque anni di una
spaventosa crisi e nella quale sta inco-
minciando a dispiegarsi l'Unamid, la for-
za congiunta dell'Onu e dell'Unione Afri-
cana. Al tempo stesso, el Bashir ha dife-
so la scelta del suo Governo di cooptare
come consigliere Musa Hilal, accusato
da diversi rapporti internazionali di esse-
re il principale coordinatore delle milizie
arabe Janjaweed, ritenute responsabili
di sistematiche atrocità contro le popo-
lazioni non arabe del Darfur. «Le accuse
contro Hilal sono false. Coloro che real-
mente commettono crimini in Darfur
sono aiutati dagli europei», ha detto el
Bashir in una conferenza stampa con-
giunta con il presidente turco Abdullah
Gul, aggiungendo che «il 90 per cento
del Darfur è stato pacificato e stiamo fa-
cendo tutto il possibile per pacificare il
rimanente 10 per cento».
Da parte sua, Gul ha invitato il presi-
dente sudanese a favorire una soluzione
pacifica del conflitto ed ha offerto l’aiu-
to della Turchia. Nonostante la crisi in
corso, gli investimenti stranieri in Su-
dan, e turchi in particolare, sono sensi-
bilmente aumentati negli ultimi anni. Il
presidente sudanese, giunto ieri ad An-
kara dove oltre a Gul ha incontrato il
premier Tayyip Erdogan, è impegnato
oggi a Istanbul in incontri con uomini
d’affari turchi, prima di ripartire doma-
ni per Khartoum.
Diverse associazioni turche hanno vi-
vacemente protestato contro la visita di
el Bashir, accusandolo di essere il prin-
cipale responsabile del conflitto esploso
in Darfur nel febbraio 2003 e che da al-
lora ha provocato, secondo fonti dell'O-
nu, oltre duecentomila morti e più di
due milioni e mezzo di profughi, tra ri-
fugiati all'estero e soprattutto sfollati in-
terni, cifre peraltro contestate dal Go-
verno di Khartoum.
La protezione degli sfollati — ammas-
sati in campi profughi nei quali si segna-
la la stridente contraddizione tra la pe-
nuria di generi essenziali come acqua
potabile, cibo e medicine e la presenta
di armi — è il principale compito della
missione Unamid, il cui dispiegamento è
incominciato da tre settimane, ma appa-
re ancora lontano dal completamento.
GIOVANNI MARIA VIAN
direttore responsabile
Carlo Di Cicco, vicedirettore
Antonio Chilà, redattore capo
ni avevano cominciato a incendiare case
in villaggi intorno al monastero, distrug-
gendo circa quaranta abitazioni».
A Nairobi è atteso in giornata l’ex se-
gretario generale delle Nazioni Unite,
Kofi Annan, incaricato dall'Unione Afri-
cana di guidare una missione di media-
zione di un gruppo di eminenti persona-
lità africane. In arrivo è segnalato, con
analoghi intenti, anche il presidente
ugandese Yoweri Museveni, che era sta-
to il primo capo di Stato africano ad
avallare la vittoria di Kibaki nelle elezio-
ni del 27 dicembre. L'annuncio della
missione di Museveni, conferma la
preoccupazione ugandese non solo per
le ripercussioni provocate del flusso di
profughi che hanno varcato la frontiera,
ma anche per quelle di tipo economico
causate dalle conseguenze delle manife-
stazioni a Mombasa, la seconda città e il
principale porto del Kenya che costitui-
sce di fatto l'unico sbocco al mare per
l’Uganda.
Prodi chiede alla Camera Proteste in Campania dopo l'annuncio
di votare la fiducia al Governo del piano sull'emergenza rifiuti
ROMA, 22.
Il Presidente del Consiglio italiano,
Romano Prodi, ha chiesto questa matti-
na alla Camera dei Deputati di votare la
fiducia al Governo. La richiesta si è resa
necessaria dopo l'uscita dell'Udeur dalla
maggioranza che ha finora sostenuto l'e-
secutivo. Domani, alle 15, ci saranno le
dichiarazioni di voto dei deputati e a se-
guire la votazione.
L'annuncio dell'uscita dalla maggio-
ranza è stata data nella serata di ieri dal
leader dell'Udeur. Clemente Mastella,
che già qualche giorno fa aveva presen-
tato le sue dimissioni da ministro della
Giustizia, a seguito di alcune vicende
giudiziarie che avevano colpito lui e la
sua famiglia.
Prodi questa mattina ha dunque riferi-
to alla Camera, prima di chiedere la fi-
ducia. Nel suo intervento, Prodi ha ri-
cordato innanzitutto come il Governo
abbia espresso più volte la sua solidarie-
tà al leader dell'Udeur per le sue vicen-
de personali. Quindi ha ricordato quan-
to realizzato fino a questo momento dal-
l'esecutivo, dal risanamento dei conti al-
la lotta all'evasione fiscale, agli interven-
ti per la casa. Prodi ha quindi illustrato
Da quest'anno il World Social Forum
nel golfo di Aden sumare.
Si teme poi l'effetto di questa difficol-
tà
sulle banche che hanno erogato i
prestiti e conseguentemente sulla loro
SAN'A, 22. mesi nel Paese del Corno d'Africa sono riesplosi i combatti- stabilità. Si teme quindi l'estensione del-
Nuova tragedia dell'immigrazione a largo delle coste dello menti tra i ribelli delle corti islamiche, appoggiati da numerosi la
possibile depressione anche in Euro-
Yemen. Almeno sedici migranti irregolari, tra i quali sei bam- clan locali, e i soldati delle truppe del Governo di transizione pa e sui mercati emergenti (Cina e In-
bini, sono annegati ieri nel Golfo di Aden durante una traver- nazionale. dia). E la finanza quando teme un feno-
sata dalla Somalia allo Yemen. Ne hanno dato notizia gli or- Lo scorso aprile almeno centotrenta migranti irregolari — meno lo incorpora nelle scelte, cioè lo
gani di informazione yemeniti. Una persona, inoltre, è stata in maggioranza etiopici e somali in fuga dai combattimenti — anticipa.
dichiarata dispersa dalle autorità locali, mentre altre undici sono morti al largo delle coste yemenite. Tre barconi carichi
Cosa si potrebbe fare? L'origine di
persone, incluse due donne, sono riuscite ad arrivare a terra. di clandestini, circa 460, erano salpati dal nord della Somalia. questi fenomeni è stata la scelta politica
L’imbarcazione sulla quale i migranti irregolari stavano viag- All'ingresso nelle acque territoriali yemenite la guardia costie-
di imporre bassi tassi di interesse, per
giando è affondata vicino alla costa a sud del Paese, secondo ra ha aperto il fuoco contro, scatenando il panico a bordo di sostenere la crescita economica. Però
quanto riferisce il quotidiano Al Ayyam. una delle imbarcazioni, che si è rovesciata.
I sopravvissuti hanno affermato che la barca era sovraccari- Nel frattempo, la polizia yemenita ha arrestato quattro uo- questa scelta è stata mal gestita dalla
politica creditizia adottata dal sistema
ca e che il mare era agitato. Ogni anno centinaia di persone mini che ritiene essere i responsabili dell’attacco di venerdì
dell’Africa orientale tentano di raggiungere via mare lo Ye- scorso contro un gruppo di turisti belgi, nel quale sono rima- bancario con le conseguenze descritte.
Ora la soluzione che quasi tutti in coro
men, considerato una sorta di porta verso il Medio Oriente e ste uccise due donne. Secondo quanto riferito da fonti della
il mondo occidentale, terra in cui arrivano con visti di transito polizia di Sanaa, i sospetti sono stati catturati in un raid con- propongono di adottare è ancora quella
spesso procurati in modo illegale. Sono soprattutto i profughi dotto ieri nella provincia orientale di Hadhramout, teatro del- più semplice, cioè abbassare ulterior-
somali a cercare di raggiungere le coste yemenite. Da alcuni l’assalto di venerdì scorso. mente i tassi di interesse.
Personalmente credo che questa scel-
ta sia pericolosa per due principali ra-
gioni: la prima è che ora le banche
adotteranno soprattutto una politica re-
strittiva del credito, cioè non lo conce-
deranno più facilmente e lo concederan-
no facendo pagare più caro il rischio. In
questo modo il mercato non beneficerà
tanto degli effetti di bassi tassi. La se-
conda conseguenza è che questa scelta
non permetterebbe di controllare l'infla-
quanto il Governo ha in programma di NAPOLI, 22. nonché l’avvio di un piano di raccolta zione in crescita e non pare proponibile
fare, in primo luogo la riduzione delle Sono già partite le proteste nel napo- differenziata straordinaria che consenta una autorità centrale che deve controlla-
tasse e l'aumento dei salari. Dopo il vo- letano dopo l'annuncio da parte del di far calare la quantità di rifiuti prodot- re insieme inflazione e recessione con
to alla Camera il presidente del Consi- commissario straordinario, Gianni De ta quotidianamente in Campania dalle strumenti contraddittori.
glio dovrebbe recarsi al Senato dove ci Gennaro, di un piano per uscire dall'e- attuali 7.200 a 6.000-6.500 tonnellate. «Il Ciò che credo si debba fare è interve-
sarà un nuovo voto di fiducia. Prodi è mergenza rifiuti. De Gennaro ha indivi- piano funziona — ha sottolineato il
duato otto siti (sei nuovi) per lo smalti- nire direttamente sul problema identifi-
infatti deciso a risolvere in parlamento commissario,
in
riferimento ad even-
la crisi e a non presentare le dimissioni mento dei rifiuti, distribuiti equamente tuali proteste — se non ci saranno in- cato, cioè sul mercato immobiliare —
senza il voto parlamentare, come avreb- in tutta la regione. La loro ubicazione è toppi. Se ci saranno dovranno essere su- con vari strumenti fiscali, normativi e
be invece preferito l'opposizione. In stata resa nota ieri in un'affollata confe- perati». così via — soprattutto sostenendo le fa-
ogni caso, va presa anche in considera- renza stampa alla prefettura di Napoli. Le proteste non hanno però tardato a miglie nel processo di completamento
zione, secondo alcuni osservatori, la Tre discariche saranno riaperte: Aria- manifestarsi in alcuni dei luoghi che do- dell'acquisto immobiliare, concorrendo
possibilità
che
il
presidente
del
Consi- no Irpino (Avellino), Villaricca (Napoli), vranno accogliere i rifiuti. Nella notte così a sostenerne il mercato, la doman-
glio possa andare a colloquio al Quirina- Montesarchio (Benevento). Saranno sono stati necessari 65 interventi dei vi- da e i consumi, e conseguentemente le
le subito dopo il voto alla Camera dei inoltre allestiti tre siti di stoccaggio gili del fuoco per sedare le fiamme ap- imprese domestiche e l'import dai mer-
deputati, indipendentemente dall'esito provvisorio dei rifiuti: a Marigliano (Na- piccate a cumuli di spazzatura. Anche cati emergenti.
della votazione, prima di presentarsi al poli), a Pianura (Napoli) e in località se la maggior parte dei roghi hanno in- Possiamo esser ottimisti? Credo di sì,
Senato. Ferrandelle, a Santa Maria La Fossa teressato i centri abitati dell'area vesu- perché oggi l'economia è molto più glo-
È proprio a Palazzo Madama che i (Caserta). Altri rifiuti saranno diretti alla viana, piccoli incendi sono stati registra- bale e minore è il peso dei Paesi occi-
numeri mettono a rischio la permanen- discarica di Macchia Soprana a Serre ti nel centro del capoluogo partenopeo, dentali (e le crisi conseguenti, come l'at-
za in vita dell'esecutivo. L'uscita dell'U- (Salerno), già in funzione, e nel sito di come a piazza Cavour. Roghi anche in tuale) la cui situazione, in più, è più sta-
deur dalla maggioranza, infatti, priva il stoccaggio provvisorio dello stabilimento periferia come a Poggioreale, Chiaiano,
Governo dell'appoggio di tre senatori. dell’ex manifatture tabacchi, nella zona Secondigliano. Un blocco stradale è sta- bile del passato. Abbiamo visto come gli
Situazione teoricamente più semplice in- orientale di Napoli. to invece messo in atto questa mattina strumenti a disposizione delle autorità
vece a Montecitorio, dove i quattordici Parte integrante del piano illustrato dai manifestanti che protestano contro centrali — le banche centrali statuniten-
deputati dell'Udeur non sono decisivi, dall’ex capo della polizia è inoltre lo la riapertura della discarica di Villaricca. se ed europea — oggi siano finalmente
potendo il Governo contare almeno fino stop entro 10-15 giorni degli impianti I dimostranti hanno bloccato il traffico efficaci, ad impatto globale e abbiano
ad ora su una più ampia maggioranza che trattano il «cdr» (combustibile da ri- con un autobus di linea messo di traver- permesso di superare fasi recessive an-
di voti. fiuti), in modo da rimetterli a norma, so sulla carreggiata. che più complesse dell'attuale, quale
quella della new economy e persino
quella susseguente all'11 settembre.
Teniamo anche conto che i cosiddetti
fondamentali dell'economia americana
L'Italia propone
di allargare il foro politico
sono buoni: oggi la produttività è alta
grazie alla tecnologia e la ricchezza è
meglio distribuita. In questo modo le

rinuncia a riunirsi e sceglie iniziative locali

Piero Di Domenicantonio, redattore capo grafico
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ROMA, 22.
La Giornata globale d'azione per il
World Social Forum (Wsf), il Forum so-
ciale mondiale, fissata per il 26 gennaio,
sostituisce da quest'anno la riunione di
movimenti che dal 2001 si era sempre
proposta come alternativa al World Bu-
siness Forum, l'appuntamento che ogni
anno riunisce a Davos, in Svizzera, poli-
tici ed economisti e che costituisce uno
dei capisaldi del pensiero liberista.
Le iniziative del Wsf, al quale aderi-
scono movimenti e organizzazioni della
società civile e delle comunità religiose,
sono state presentate oggi in una «staf-
fetta» di conferenze stampa tenute in
molte città, compresa Roma, dove lo si
è fatto presso la Città dell'Altreconomia,
all'ex mattatoio. Con Roma, si stanno
passando il testimone di questa staffetta
Atlanta, Mumbai, Bruxelles, São Paulo,
Rio De Janeiro, Città del Messico, Bar-
cellona, Seoul e anche città attraversate
da laceranti conflitti come Erbil in Iraq,
Ramallah nei Territori palestinesi e la
capitale libanese Beirut.
Secondo gli organizzatori, con la gior-
nata del 26 gennaio il Wsf smette di es-
sere un evento in un luogo e intende ri-
Gli appuntamenti
della
giornata
del
26
gennaio
presentati
in una staffetta
di conferenze stampa
in decine di città
pensarsi come un «incontro aperto» nel
quale «i movimenti sociali, le reti, le Or-
ganizzazioni non governative e le altre
organizzazioni della società civile che si
oppongono al neoliberismo, a un mondo
dominato dai capitali e a ogni forma di
imperialismo convergono per mettere a
confronto le proprie idee, per discuterle
democraticamente, per fare proposte,
per condividere esperienze».
Del resto, fin dal primo appuntamen-
to del 2001, a Porto Alegre, in Brasile, il
Wsf si è definito come un processo per-
manente per la ricerca di alternative alle
politiche neoliberiste, che ha fatto emer-
gere in tutto il mondo soggetti, pratiche
e vertenze che troveranno spazio e at-
tenzione nelle iniziative del 26 gennaio.
Non mancano in queste ore quanti
sottolineano che la scelta di localizzazio-
ne sia una conseguenza diretta dello
scarso successo dell'ultimo Wsf, quello
tenuto l'anno scorso a Nairobi, in Ke-
nya, con quella che tali critici definisco-
no una scarsa affluenza. Da parte di al-
cuni, anzi, ci si spinge a sostenere che il
«movimento dei movimenti» abbia ri-
nunciato a impostarsi come forza propo-
sitiva per farsi solo una somma di atteg-
giamenti distruttivi indirizzati verso i
simboli e le realizzazioni della globaliz-
zazione che si compie sotto il segno del
liberismo.
La risposta del Wsf sta nella mobilita-
zione di milioni di donne e di uomini, di
organizzazioni, di movimenti, di sinda-
cati, di comunità religiose e civili di tan-
ti Paesi del mondo, determinati a far co-
munque sentire la propria voce negli
stessi giorni nei quali a Davos si riuni-
scono «i grandi del mondo» che control-
lano e indirizzano, con la globalizzazio-
ne economica, i destini dei popoli. Il
principale segno di tale diversità sta pro-
prio nelle specifiche e differenti iniziati-
ve scelte in ciascun Paese, e anche al-
l'interno dei vari Paesi, per la Giornata
del 26 gennaio. (pierluigi natalia)
per il Mediterraneo
RABAT, 22.
Aprire le porte del «Dialogo 5+5», il
foro di cooperazione politica tra le due
sponde Mediterraneo, alla Grecia e al-
l'Egitto. È questa la proposta avanzata
ieri a Rabat dal ministro degli Esteri ita-
liano, Massimo D’Alema, nel corso della
riunione dei capi delle diplomazie dei
dieci Paesi membri del foro. Secondo il
capo della diplomazia italiana, il «Dialo-
go 5+5» — nato a Roma nel 1990 — al-
largato a Atene e a Il Cairo potrebbe
«diventare davvero — ha detto D'Alema
— una cerniera tra l'Europa e tutto il
mondo arabo e nordafricano». Nono-
stante la ben nota perplessità da parte
maghrebina (sono tutti del Maghreb ara-
bo i cinque componenti della sponda
sud: Mauritania, Marocco, Algeria, Tu-
nisia e Libia) all’ingresso di un Paese co-
me l’Egitto, più vicino al Medio Oriente
che al nordafrica, i titolari delle diplo-
mazie del «5+5» si sono detti disponibili
a valutare la proposta italiana. Immedia-
ta, invece, è stata l’accoglienza di un'al-
tra innovazione sul piano strutturale,
avanzata sempre dal titolare della Farne-
sina: l’istituzione di una copresidenza

annuale con un ministro nordafricano e
uno europeo.
crisi
sono
meglio gestibili. L'ingresso
sul mercato globale dei grandi Paesi
emergenti (Cina e India) produce poi ef-
fetti deflazionistici — grazie al loro
export a prezzi bassi — ed effetti di cre-
scita economica, grazie alla loro crescita
domestica.
Il momento è complesso e gli errori
che
si
possono
compiere
con
scelte
sbagliate sono evidenti, ma quel che sta
succedendo sui mercati sembra una so-
vra-reazione
a
fenomeni
identificati
(immobiliare
e
credito)
e
correggibili.
La previsione di recessione per tutto il
2008 che si estende all'Europa e conta-
gia i mercati emergenti peggiorando la
crisi mi pare forzata. Si può realizzare
come
conseguenza di prossime scelte
errate
di politica economica, nonché
come conseguenza di un problema di
sfiducia consolidato, esteso e a lungo
termine (il problema della mancanza di
fiducia nelle istituzioni è grave in questa
epoca).
Il Papa ci ha invitato a riscoprire la
virtù cristiana della speranza. Anche in
questo senso gli attuali avvenimenti sui
mercati, descritti come catastrofici, mi
pare che vadano, con adeguata pruden-
za, ridimensionati e valutati razional-
mente.
mercoledì 23 gennaio 2008 L'OSSERVATORE ROMANO pagina 3

Intervento dell'inviato speciale delle Nazioni Unite Appello del capo di Stato Karzai

Una soluzione politica Il popolo afghano

per la crisi irachena
BAGHDAD, 22.
L'inviato speciale delle Nazioni Unite
per l'Iraq, Staffan de Mistura, ha affer-
mato ieri che la politica e la sicurezza
del Paese rimangono «complesse» e «ab-
bastanza scoraggianti», ma negli ultimi
mesi vi sono stati progressi su entrambi
i fronti. Per aiutare il «debole» Stato ira-
cheno, secondo l'inviato dell'Onu è ne-
cessario lavorare ad «un accordo politi-
co su alcuni elementi fondamentali» allo
scopo di raggiungere una «soluzione de-
finitiva».
Staffan de Mistura è intervenuto ieri
al Consiglio di sicurezza dell'Onu: al
centro del dibattito era la risoluzione
1770 del 2007, la quale dà un mandato
alle Nazioni Unite in Iraq più ampio ri-
spetto al passato.
Secondo de Mistura il minore livello
di violenze in Iraq è dovuto a diversi fat-
tori, tra i quali il maggior numero di
truppe statunitensi, il cessate-il-fuoco di-
chiarato dalle milizie facenti capo al lea-
der radicale sciita Al Sadr, la coopera-
zione tra i Paesi limitrofi dell'Iraq.
«Non possiamo ignorare i recenti mi-
glioramenti della situazione politica e
della sicurezza in Iraq» ha detto de Mi-
stura pur avvertendo che le principali
sfide restano «ampiamente inalterate». Il
diplomatico svedese ha quindi rilevato
che il Governo iracheno ha intrapreso
gli attesi passi per conseguire la riconci-
liazione nazionale, come il provvedimen-
to varato il 12 gennaio che ha abolito le
restrizioni sugli ex baathisti. L'esecutivo
di Baghdad intende dimostrare quest'an-
no la sua capacità di amministrazione
dello Stato che gode del «sostegno più
ampio — ha detto de Mistura — ed è in
grado di assicurare servizi di base e ga-
ranzie di sicurezza, con il supporto di
istituzioni indipendenti e credibili».
Dal canto suo Zalmay Khalilzad, rap-
presentante permanente degli Stati Uniti
all'Onu ed ex ambasciatore Usa in Iraq,
contrasti il terrorismo
ha detto che nel Paese «Al Qaeda è stata L'attacco è stato compiuto durante un opzioni — riferisce l'Agi — c'è quella di KABUL, 22. Per paura dei Taleban
indebolita», ma che «la Siria e l'Iran de- funerale nella città di Baiji. nominare Petraeus prima della fine di Un appello affinché il popolo afghano
vono fare di più» per aiutare l'Iraq. An- Questa mattina un «kamikaze» ha at- settembre per consentirgli di rimanere sia sempre più unito contro il terrori- trentamila studenti
che «le Nazioni Unite devono fare di taccato una scuola a Baaquba facendosi ancora qualche mese in Iraq, prima di smo è stato lanciato, ieri, dal presidente non vanno a scuola
più, sotto questo mandato rafforzato», esplodere all'ingresso principale dell'edi- trasferirsi in Belgio. I candidati alla suc- Hamid Karzai, nel discorso tenuto per Ancora insufficiente
ficio, affollato per l'inizio delle lezioni. Il cessione sono due: il generale Stanley A. l'apertura del terzo anno di lavori del
ha evidenziato Khalilzad.
bilancio è di due morti e più di venti fe- McChrystal, ora responsabile delle ope- Parlamento. «Il terrorismo — ha detto lo sviluppo economico
Con l'approvazione di una legge, dun- razioni speciali in Iraq, e Peter Chiarelli, Parte degli aiuti dissipata
riti, la maggior parte studenti. Si tratta — deve essere combattuto sia all'interno
que, contro le restrizioni che avevano addetto militare del segretario alla Dife- sia all'esterno del Paese, minandone le
estromesso dall'amministrazione civile e
del quinto attentato suicida compiuto
sa Usa, Robert Gates. per lo scarso coordinamento
nella città dall'inizio dell'anno. basi strategiche e prosciugandone le ri-
dalle forze armate gli ex membri del Oggi il Parlamento iracheno ha appro- sorse finanziarie». L'appello — rilevano
Da Baghdad a Bruxelles: questo è il vato una legge per togliere dalla bandie-
partito Baath, migliaia di ex funzionari tragitto che, secondo il New York Ti- gli analisti — non è rivolto solo al vicino frequentare le lezioni. «I nemici di que-
— relegati ai margini della società da ra ogni riferimento al disciolto partito sto Paese vogliono che le scuole restino
mes, il Pentagono prevede per il genera- Baath e a Saddam Hussein. Riferisce l'a- Pakistan (accusato di ospitare le basi
circa cinque anni — possono ora torna- le David Petraeus. L'attuale comandante genzia Niona che — con il voto di 110 della guerriglia Taleban), ma anche alla chiuse e i nostri figli senza istruzione»,
re a lavorare per il Governo. in capo delle truppe Usa in Iraq potreb- deputati su 165 presenti — è stato deci- Nato e all'esercito della coalizione. Al ri- ha dichiarato Karzai. Poi ha aggiunto:
Non si fermano intanto le violenze. be passare al comando supremo della so di togliere le tre stelle verdi che rap- guardo Karzai ha affermato: «È necessa- «Sfortunatamente circa trecentomila stu-
Ieri nel nord del Paese un attentato sui- Nato. Al momento non è stata ancora presentano il motto del partito Baath, ria una migliore concertazione militare denti non possono andare a scuola per
cida ha provocato 15 morti e 10 feriti. presa alcuna decisione ufficiale. Tra le ovvero «unità, libertà e socialismo». fra tutte le forze militari in gioco, per- paura dei terroristi», ha detto riferendo-
ché solo così sarà possibile sconfiggere si alle zone del sud del Paese dove l'in-
le tensioni estremiste che destabilizzano surrezione è più violenta. Nelle regioni
il Paese». Poi l'accento è stato posto sul- dove c'è maggiore stabilità, ha osservato
l'esigenza di «ridurre le perdite tra i civi- Karzai, un milione di bambini sono po-
tuti andare a scuola quest'anno.
li» e di «proteggere la vita della popola-
Il presidente pakistano zione afghana, il cui destino è sempre la
nostra priorità».
Oltre al terrorismo, l'Afghanistan deve
Ieri a Londra è stato presentato un
rapporto in cui si raccomanda una «ster-
zata» per evitare un pericoloso «falli-
promette elezioni libere e trasparenti affrontare anche seri problemi finanziari
che affliggono il versante economico.
Nonostante siano arrivati, in forma di
mento». Nel documento si osserva che i
soldati europei hanno fatto «poco» per
mettere fine alla «guerra dimenticata» in
aiuti esteri (principalmente dagli Usa), Afghanistan. Gli Stati Uniti, che hanno
BRUXELLES, 22. sti si è detto «sconvolto» per l'assassinio, il 27 dicembre a Ra- oltre diciotto miliardi di dollari dal 2001, privilegiato la via militare a quella politi-
Le elezioni politiche in Pakistan, in programma il prossimo walpindi, di Benazir Bhutto. Ha quindi liquidato come «spaz- la percezione di uno sviluppo economi- ca, secondo il rapporto, hanno le loro
18 febbraio, saranno «libere e trasparenti». Lo ha assicurato, zatura» le teorie di una cospirazione dello Stato. «Ora Sco- co insufficiente è sempre più diffusa. Il «responsabilità».
ieri in occasione della visita a Bruxelles, il presidente Pervez tland Yard ci aiuterà a trovare i colpevoli» ha detto. ministero degli Esteri spera che possa Dallo «European council on foreign
Musharraf. Il Paese, ha aggiunto, resterà democratico, l'arse- Quanto alla questione dell'allontanamento del presidente essere organizzata presto a Parigi una relations» giungono soprattutto critiche
nale nucleare è sotto controllo e la lotta al terrorismo conti- della corte suprema, Musharraf ha affermato, citato dall'agen- nuova conferenza dei donatori, dopo a Ue e a Usa, ma il rapporto apre uno
nua. «Vi posso garantire — ha detto parlando davanti al Par- zia Agi: «Che cosa dovevo fare se il più alto magistrato del quella tenutasi a Londra nel 2006. Gran spiraglio. «La comunità internazionale
lamento europeo — che le elezioni saranno eque, trasparenti Paese è politicizzato?». parte degli aiuti sono stati dissipati a ha una seconda possibilità con la nomi-
e anche pacifiche». Il capo di Stato afghano — che ha incon- A chi teme che l'arsenale nucleare possa cadere in mani causa dello scarso coordinamento e per- na di un nuovo inviato speciale e con
trato, tra gli altri, l'Alto rappresentante per la politica estera e sbagliate, il presidente pakistano ha rassicurato di averlo sotto siste la mancanza di una strategia globa- l'imminente vertice Nato a Bucarest»,
di sicurezza dell'Unione europea, Javier Solana — ha poi sot- controllo grazie al sistema di sicurezza garantito dalle forze le di lungo periodo, sostengono gli anali- viene rilevato. Stando al rapporto, inti-
tolineato che «non c'è alcuna possibilità che vi siano brogli; aeree e navali. sti. tolato «Afghanistan, la guerra dimentica-
chiunque vinca, ovviamente governerà». Musharraf ha poi respinto l'accusa di chi dubita dell'impe- Da rilevare poi che Karzai ha denun- ta», le potenze internazionali possono
Musharraf ha invitato gli osservatori Ue ad «andare dapper- gno di Islamabad nella lotta al terrorismo. «Stiamo agendo ciato il fatto che l'insurrezione dei Tale- ancora «adottare una nuova strategia ed
tutto per valutare le cose» e ha assicurato gli eurodeputati di per la nostra sopravvivenza — ha detto — perché la maggio- ban impedisce a circa trentamila studen- evitare il disastro». In sostanza si racco-
condividere le loro preoccupazioni per la democrazia. «La ranza dei pakistani non vuole l'estremismo. Il Pakistan è all'a- ti di andare a scuola nel sud del Paese. manda che «l'attuale strategia della coa-
transizione democratica che era sul punto di deragliare è stata vanguardia nella lotta al terrorismo, aiutateci dunque invece Nel 2007 — ha detto — erano stati due- lizione, di tipo militare, sia sostituita da
rimessa sui binari» ha affermato il presidente pakistano. Que- di criticarci». centomila gli studenti impossibilitati a una strategia politica globale».

Secondo il premier britannico lo sviluppo dei Paesi asiatici ha creato un nuovo ordine mondiale Alle presidenziali del 2 marzo

Gordon Brown a New Delhi sostiene l'India Sotto inchiesta in Russia

per un seggio permanente nel Consiglio di sicurezza un candidato dell'opposizione
NEW DELHI, 22.
Il premier britannico, Gordon Brown,
e il suo omologo indiano, Manmohan
Singh, si sono detti ieri favorevoli a che
l’India abbia un seggio permanente in
seno al Consiglio di sicurezza delle Na-
zioni Unite, poiché questo rifletterebbe
correttamente la potenza economica del
gigante asiatico. «Penso che esista un
largo accordo sul fatto che le istituzioni
internazionali, se intendono restare cre-
dibili, non possano ignorare Paesi come
India e Cina» ha detto il premier Singh
in una conferenza stampa congiunta con
Gordon Brown, che concludeva una vi-
sita di due giorni a New Delhi.
L’esponente indiano ha aggiunto:
«Non si possono risolvere i problemi
mondiali» se Paesi come l’India restano
fuori. Brown ha dal canto suo afferma-
to: «Un Paese di un miliardo di abitanti
che ha l’economia e la crescita più rapi-
da del mondo, deve avere il suo posto
nel Consiglio di sicurezza dell’Onu,
quando verrà riformato».
In precedenza il premier britannico
aveva parlato in favore di una evoluzio-
ne «radicale» delle organizzazioni inter-
nazionali nate dopo la seconda guerra
mondiale e che non tengono conto di
potenze come la Cina e l’India. Per Bro-
wn istituzioni come Onu, Banca Mon-
diale, Fondo monetario internazionale,
create all’epoca da «visionari», devono
subire una metamorfosi a causa del
«boom economico asiatico» che sta
creando «un nuovo ordine mondiale».
Brown si era già detto a favore di una
proposta del presidente francese, Nico-
las Sarkozy — venerdì e sabato prossimi
il capo dell'Eliseo si recherà in visita di
Stato in India — di allargare il G-8 (i
sette Paesi più industrializzati della Ter-
ra più la Russia) alla Cina, all'India, al
Sud Africa, al Messico e al Brasile, per
formare un G-13.
«Le regole del gioco e le istituzioni in-
ternazionali dopo il secondo conflitto
mondiale erano fatte per la guerra fred-
da e per un mondo di cinquanta Stati.
Oggi devono essere radicalmente rifor-
mate per adattarsi alla mondializzazio-
ne, a un mondo di duecento Stati e che
vede emergere un cammino unico mon-
dializzato», ha detto ancora Brown.
Finché è stato ministro delle Finanze
dell'esecutivo guidato da Tony Blair,
Gordon Brown si era recato in Cina e in
India, i Paesi più popolosi del pianeta e
dalle crescite economiche le più forti al
mondo. Ma questa missione appena
compiuta
è stata la sua prima visita uf-
ficiale da quando nel giugno del 2007 è
giunto a Downing Street ed è destinata
a
rilanciare
gli
scambi
commerciali bi-
laterali. La Gran Bretagna è il quarto
partner commerciale dell'India che a
sua volta è il secondo Paese come inve-
stimenti nel 2007 in Gran Bretagna (ol-
tre 1,3 miliardi di euro), grazie anche al-
la folta comunità di origine indiana nel
Regno Unito. Nel corso della sua visita a
New Delhi, Brown ha incontrato oltre al
premier Manmohan Singh anche il capo
della diplomazia indiana, Pranab Mu-
kherjee, e il presidente Pratiba Pratil.
Uribe deciso a liberare gli ostaggi
e a schiacciare la guerriglia delle Farc
PARIGI, 22.
Il presidente della Colombia Álvaro
Uribe ha riaffermato la sua volontà di li-
berare gli ostaggi e di schiacciare la
guerriglia delle Farc (forze armate rivo-
luzionarie della Colombia). Il presidente
colombiano ha incontrato all'Eliseo il
capo dello Stato francese Nicolas Sarko-
zy — due mesi dopo la visita del presi-
dente venezuelano Hugo Chávez a Pari-
gi — proponendo al presidente francese
di lavorare «mano nella mano» per la li-
berazione degli ostaggi delle Farc, tra i
quali Ingrid Betancourt.
Uribe ha chiesto la collaborazione dei
Paesi europei per organizzare una «mis-
sione internazionale medica» per per-
mettere lo scambio di 500 guerriglieri
detenuti con 43 ostaggi delle Farc. Poco
dopo, peraltro, le Farc hanno respinto
la proposta avanzata da Uribe di per-
mettere ad una commissione medica del
Comitato internazionale della Croce ros-
sa (Cicr) di visitare gli ostaggi nelle loro
mani, sostenendo che si tratta di un ele-
mento di una tattica dilatoria che il Go-
verno di Bogotá utilizza per non andare
al nocciolo del problema dello scambio
umanitario.
Uribe non ha negato la possibilità di
un’azione militare. Già ieri mattina, in
un'intervista all'emittente televisiva fran-
cese Europe 1 il presidente colombiano
aveva detto: «Non voglio mentire. Non
posso negare che stiamo democratica-
mente diffondendo la presenza militare
nel paese». Sarkozy ha detto di essere
d’accordo per una mediazione europea,
ma avanza comunque delle riserve. Se-
condo Sarkozy la missione può essere
«utile», ma solo se disporrà di «garanzie
di indipendenza e di margini di discus-
sione indispensabili al suo successo».
Il presidente francese ha poi «incorag-
giato» Uribe «a non escludere nessuna
collaborazione che possa essere utile»
per permettere la liberazione degli
ostaggi.
È stato un colloquio «molto sincero e
costruttivo» quello con Sarkozy, ha det-
to Uribe mostrandosi fiducioso, «stiamo
sconfiggendo le Farc» ha sostenuto sem-
pre a Europe 1, sottolineando che il nu-
mero di guerriglieri è passato da 30.000
negli anni Sessanta a non più di 8.000
oggi.
Restano cauti invece i familiari di In-
grid Betancourt, che hanno a loro volta
incontrato il presidente colombiano.
«Sarò ottimista solo quando le Farc
avranno accettato un incontro» ha detto
Lorenzo, il figlio della donna franco-co-
lombiana ormai da sei anni nelle mani
dei guerriglieri. Prudente anche la Fede-
razione internazionale dei comitati In-
grid Betancourt la quale ritiene che Uri-
be sia venuto in Europa per portare
avanti una «propaganda anti-Farc».
Da parte sua, Clara Rojas, la vice di
Ingrid Betancourt a sua volta tenuta se-
questrata dalle Farc per circa sei anni,
prima della sua liberazione avvenuta il
10 gennaio scorso, ha detto che il grup-
po guerrigliero prima di essere cancella-
to dalle liste europea e statunitense delle
organizzazioni terroriste — come chie-
sto nei giorni scorsi da Chávez — deve
liberare tutti gli ostaggi ancora nelle sue
mani, compresa appunto Ingrid Betan-
court.
«Offrire di toglierle dagli elenchi del
terrorismo dovrebbe rientrare nel qua-
dro di un accordo, nel quale si impegni-
no a liberare tutti i sequestrati e a non
prendere nuovi ostaggi», ha detto la si-
gnora Rojas, giunta ieri a Madrid per
partecipare al quarto congresso delle vit-
time del terrorismo.
MOSCA, 22.
Un’inchiesta è stata aperta dopo che
nella Repubblica autonoma russa del
Mary El, sul Volga, sono risultate false
oltre 12.000 firme raccolte a sostegno
della candidatura dell’ex premier Mi-
khail Kasyanov alle prossime presiden-
ziali del 2 marzo. Lo riferisce l’agenzia
russa Interfax, citando la Commissione
investigativa locale. L’ipotesi d’accusa è
falsificazione di documenti elettorali.
Nei giorni scorsi Kasyanov, tra gli op-
positori del leader del Cremlino, Vladi-
mir Putin, aveva denunciato presunti
tentativi di boicottare la sua candidatu-
ra. Per essere ammesso alla consultazio-
ne di marzo il filo-occidentale Kasyanov,
51 anni, ha dovuto allegare due milioni
di firme, come prescritto dalle norme
elettorali; soltanto nella zona di Mari El,
sul Volga, sarebbero tuttavia state trova-
te prove che indicherebbero come ne
siano state falsificate ben dodicimila:
una circostanza che, qualora dimostra-
ta, aprirebbe alla Commissione elettora-
le federale la via per escludere senza ap-
pello dalle presidenziali l’esponente pre-
scelto dall’opposizione coalizzata.
Tutti i sondaggi indicano Kasyanov in
netto svantaggio rispetto al candidato
scelto da Russia Unita, il partito di Pu-
tin, per succedere a quest’ultimo: l’at-
tuale vice primo ministro Dmitri Medve-
dev, capo del colosso energetico «Gaz-
prom». Qualora Medvedev — che ieri
ha registrato ufficialmente la sua candi-
Risultati
delle legislative
a Cuba
L’AVANA, 22.
Nelle elezioni per l’Assemblea nazio-
nale svoltesi domenica a Cuba ha votato
il 96% degli aventi diritto, mentre il 91%
di quanti hanno espresso un voto valido
lo hanno fatto seguendo gli auspici del
Governo per un «voto unito». Lo ha an-
nunciato ieri sera all’Avana il ministro
della Giustizia Maria Esther Reus, che è
anche la presidente del Comitato eletto-
rale nazionale (Cen). La signora Reus ha
sottolineato appunto la risposta «in mo-
do positivo» alla proposta del Governo e
del presidente Fidel Castro (attualmente
convalescente da una grave malattia e
sostituito nelle sue funzioni dal fratello
Raul) per il «voto unito», ossia per ac-
cettare con una croce nella scheda tutti
i candidati proposti. I voti in bianco so-
no stati il 3,73% e i nulli appena l’1,04.
Tutti i 614 candidati proposti, quindi,
fra cui Fidel e Raul Castro, integreranno
l’Assemblea nazionale che si riunirà per
la prima volta il 24 febbraio, con il com-
pito di predisporre l’elezione dei 31
membri del Consiglio di Stato, da cui
emergerà il nuovo presidente, una cari-
ca che dal 1976 è sempre stata ricoperta
da Fidel Castro.
datura per le presidenziali del prossimo
2 marzo — dovesse effettivamente im-
porsi, il leader del Cremlino, impossibili-
tato per legge a restare ancora al vertice
dello Stato per un terzo mandato conse-
cutivo, potrebbe comunque rimanere in
sella tornando a ricoprire l’incarico di
premier.
Unione europea, Stati Uniti, organiz-
zazioni umanitarie e osservatori indipen-
denti da tempo vanno sollecitando la
Russia a garantire uno svolgimento della
futura consultazione regolare e corretto,
dopo le diffuse violazioni emerse in oc-
casione delle parlamentari tenutesi il 2
dicembre scorso, vinte da Russia Unita
con una schiacciante maggioranza.
Diplomatico russo
espulso dalla Lettonia
RIGA, 22.
Crisi diplomatica tra Lettonia e Rus-
sia. Il ministero degli Esteri di Riga ha
convocato l’ambasciatore di Mosca nel
Paese baltico, Viktor Kalyuzhny, e gli
ha consegnato una nota nella quale ha
comunicato l’espulsione di un diplomati-
co russo «per attività incompatibili con
il suo status». «Il ministero degli Esteri
— ha dichiarato all'agenzia di stampa
Dpa il portavoce Ivars Lasis — ritiene
che la sua presenza in Lettonia sia una
minaccia alla sicurezza nazionale». Dal
canto suo, il portavoce del ministero de-
gli Esteri russo, Mikhail Kaminin, ha
detto questa mattina: «Abbiamo analiza-
to la situazione alla luce di questa azio-
ne non amichevole e ci riserviamo il di-
ritto di adottare misure adeguate».
Saakashvili designa
il premier georgiano
TBILISI, 22.
All’indomani della cerimonia di giura-
mento, il riconfermato presidente geor-
giano, Mikhail Saakashvili, ha ripropo-
sto ieri come premier, invitandolo a for-
mare un nuovo Governo, il trentasetten-
ne Lado Gurgenidze, che aveva assunto
la guida dell’Esecutivo a fine novembre,
dopo la revoca dello stato di emergenza
a seguito delle manifestazioni di piazza
represse con la forza. Lo riferisce l’a-
genzia di stampa Itar-Tass. Gurgenidze,
che ha una doppia cittadinanza (possie-
de anche quella britannica), è considera-
to un abile uomo d’affari e ha una buo-
na esperienza nel settore finanziario,
maturata anche negli Stati Uniti e in
Gran Bretagna. Dal 2004 è stato anche
direttore della Banca della Georgia, che
è diventata la più grande banca del Pae-
se. Le consultazioni, secondo il Capo
dello Stato, dovrebbero concludersi in
pochi giorni e forse già la prossima set-
timana il Parlamento, controllato dal
partito di Saakashvili, potrebbe votare
per la fiducia al nuovo Governo, con un
ampio ricambio dei ministri.
pagina 4 L'OSSERVATORE ROMANO mercoledì 23 gennaio 2008
L'affresco
della cappella di sant'Elena
Finiamola a Betlemme Per un nuovo umanesimo la teologia serve

di mettere «Tristo è quel discepolo

la scienza
contro la fede
ODDONE CAMERANA
Ancora pochi giorni fa si discuteva
senza molto risultato se fede e scienza
fossero mondi separati e contrapposti
e se il conflitto tra le due supposte
sfere fosse insanabile.
In nome di questa diversità teorica
e nella paura che se ne parlasse
con distensione, Benedetto XVI,
invitato alla Sapienza, il Vaticano
e le sue gerarchie venivano accusate
di aver accettato la proposta
perpetuando la loro strategia di atti
di ingerenza nella vita politica.
Non è la prima vota per altro
che la Chiesa cattolica viene
rimproverata di voler dettare l'agenda
della politica invece
di occuparsi delle cose spirituali.
Vecchia polemica, riesumata
che non avanza
il suo maestro»
In preparazione al quarto forum in-
ternazionale della Pontificia Academia
Theologica che si svolgerà presso la Do-
mus Sanctae Martae in Vaticano dal 24
al 26 gennaio, il professor Manlio Sodi
ha preparato l'editoriale per l'ultimo
numero della rivista «Path» del quale
pubblichiamo stralci.
MANLIO SODI
Un antico proverbio arabo afferma
che se si vuol tracciare un solco diritto
bisogna attaccare il proprio aratro a una
stella! Una scintilla di saggezza che può
interpellare anche il lavoro universitario, condividere i risultati.
o meglio: la missione dell'Università.
Nella loro varietà, le istituzioni accade-
Restaurata la cappella adiacente alla basilica della Natività a Betlemme miche offrono un contributo prezioso al-
l'elaborazione di processi culturali. La
specialisti del settore, verificata nei per-
corsi, deontologicamente qualificata nel-
l'offrire, nell'accogliere e nel condividere
i risultati del lavoro. Solo così essa costi-
tuisce un autentico servizio. Ogni ricer-
ca, però, ha bisogno di essere condivisa
e comunicata mediante un'accorta di-
dattica. L'attenzione al destinatario deve
caratterizzare la missione universitaria.
Lo studente ha bisogno di sentirsi accol-
to e accompagnato, gradualmente, se-
condo una sana e corretta maieutica,
verso la conoscenza, l'approfondimento,
l'assimilazione di contenuti e valori per-
ché, a sua volta, ne sappia trasmettere e
Ecco il traguardo che a breve e a lun-
go termine si delinea, e che Leonardo
da Vinci aveva espresso: «Tristo è quel
discepolo che non avanza il suo mae-

approfittando scortesemente di un gesto
gentile da parte del Pontefice
di scendere a esprimere di persona
e a viva voce il suo parere in materia
di scienza, chiarendo così al corpo
accademico e agli studenti intervenuti
come la ragione non contrasti
con la rivelazione, quel sapere
alla cui comprensione
un atteggiamento di fede
fornisce una più larga accoglienza.
Stando così le cose ci si può chiedere:
ma di quali mondi separati stiamo
parlando? Di quali ingerenze?
E a quali cose spirituali ci si riferisce?
Per cercare di capire, bisogna fare
un passo indietro a quando
«tutto è incominciato».
Per millenni siamo vissuti
nella rappresentazione della menzogna
e nel nascondimento sulla verità
dell'innocenza della vittima,
accusata dei mali della «città».
Lasciando che venisse linciata ci siamo
accorti di ritrovare una provvisoria
unità. Le comunità si raggruppavano
religiosamente intorno al sacerdote
che, celebrando il sacrificio simbolico
risolveva la crisi: nascevano i primi
interdetti da rispettare per fare in modo
che la crisi non si ripetesse.
«Come si faceva a non credere che la
vittima non avesse commesso il crimine
di cui la si accusava, se bastava
linciarla perché ordine e pace
tornassero?»
si è pertanto chiesto René Girard.
La vittima non è stata soltanto ritenuta
riconciliatrice, ma, grazie al miracolo
dell'unanimità ritrovata che aveva reso
possibile, è stata anche divinizzata
in segno della riconoscenza dovuta
Il ritorno di sant'Elena
MICHELE PICCIRILLO
Si è finalmente concluso il restauro
della cappella di sant'Elena, adiacente il
complesso della basilica della Natività a
Betlemme. La cappella sconosciuta alla
maggior parte dei pellegrini e visitatori è
ricavata alla base del campanile che gli
architetti crociati aggiunsero alla faccia-
ta della basilica di epoca bizantina che,
unica tra gli edifici di Terra Santa della
stessa epoca, era giunta praticamente
indenne fino al dodicesimo secolo.
Come le pareti e le colonne della basi-
lica — che vennero decorate con mosai-
ci e pitture ad encausto — anche la
cappella di sant'Elena venne affrescata
con pitture di cui sono restati alcuni
lacerti fino ai nostri giorni. Nel 1948,
in occasione del restauro del vicino
chiostro crociato del monastero
degli agostiniani — che dal 1347
fu convento dei Frati Minori
della Custodia di Terra Santa
— l'architetto Antonio Barluz-
zi e padre Bellarmino Bagatti,
che seguiva i lavori come
consulente archeologo, deci-
sero di restaurare anche le
pitture della cappella di san-
t'Elena. Il lavoro fu affidato
nel 1950 al pittore Cesare Va-
garini che con la tecnica del
tempo fece del suo meglio
per ridare vita al ciclo figura-
tivo molto compromesso re-
stato sulla parete orientale
meno esposta all'umidità.
Si poté così rivedere sulla parete la
grande scena della Deisis con Gesù Cri-
sto seduto in trono benedicente con la
mano destra e con il Vangelo nella ma-
no sinistra tra la Vergine Maria e san
Giovanni Battista. Nell'intradosso del-
l'arco, al di sopra di Cristo, la scena del-
l'Etimasia con il trono preparato per il
giudizio con il Vangelo e la Croce tra
due coppie di santi in piedi. Un altro
santo con la mano alzata benedicente
raffigurato nel pennacchio in alto, segui-
to, sulla parete orientale dell'intradosso
settentrionale, dalla Vergine in trono
con Bambino tra due santi. Altri cinque
santi erano raffigurati specularmente nel
pennacchio e nell'intradosso dell'arco
meridionale. Finti marmi e un drappeg-
gio decoravano lo zoccolo della parete.
Questo è quanto aveva potuto descrive-
re padre Bagatti nella sua pubblicazione
dedicata agli antichi edifici sacri di Be-
tlemme stampata a Gerusalemme nel
1952, con un rimando erudito sia ai pit-
tori che avevano decorato le colonne
della basilica, sia ai cicli di affreschi coe-
vi conservati sulle pareti della chiesa di
San Geremia ad Abu Gosh.
A cinquanta anni di distanza da quel-
l'intervento, ai nostri giorni restava una
traccia di nuovo evanescente. La deci-
sione di padre Justo Artaraz, guardiano
del convento della Natività, di estendere
la capienza della cappella per permette-
re la partecipazione di un normale grup-
po di pellegrini all'Eucaristia celebrata
nei pressi della basilica, quando gli altri
spazi sono occupati, è stata l'occasione
per un secondo restauro delle pitture e
per un intervento architettonico che, nel
rispetto della struttura esistente, desse
nuovo respiro liturgico alla cappella.
L'intervento sulle pitture è stato cura-
to dagli esperti dell'Istituto veneto dei
beni culturali diretto da Renzo Rava-
gnan. Le pitture sono state ripulite con
un intervento di abbassamento o di ri-
mozione delle stuccature un po' vistose
dell'intervento precedente e, nei casi
estremi, anche con l'asportazione di al-
cune ridipinture troppo arbitrarie. Una
volta consolidato l'intonaco, si è passato
alle stuccature, in particolare per rac-
cordare i lacerti del dipinto originale
con quelle eseguite nel 1950. Nella rein-
tegrazione pittorica si è tenuto perciò
presente di rispettare sia le zone origina-
li sia il restauro precedente che aveva
privilegiato la leggibilità delle figure in-
tervenendo con una tonalità grigia.
«L'arte delle donne dal Rinascimento al Surrealismo» al Palazzo Reale di Milano
Malgrado le difficoltà tecniche, l'inter-
vento ha portato ad una lettura chiara
del dipinto dal punto di vista figurativo
anche se presenta un tono generale gri-
gio dato dalla preponderanza dell'inte-
grazione effettuata da Vagarini.
La ristrutturazione liturgica della cap-
pella è stata condotta dagli architetti
Luigi Leoni e Chiara Rovati del Centro
di Pavia di cui era animatore padre Co-
stantino Ruggeri che non ha potuto ve-
dere completata quest'opera, essendo
mancato nel giugno scorso. L'intervento
non ha interessato la parte strutturale a
suo tempo riportata alla luce dagli ar-
cheologi.
Dallo scavo archeologico e dall'esame
delle murature la cappella alla base del
campanile crociato risulta costruita in
ambienti di epoca bizantina adiacenti al
nartece della basilica. Nei pressi della
porta che unisce l'anticamera nord alla
cappella restano tracce del bordo in tes-
sere bianche del mosaico di epoca bi-
zantina e, sulla parete meridionale di un
vano adiacente, una porta bloccata che
metteva in comunicazione diretta con
l'interno della basilica sostituita nel tem-
po con quella ancora oggi usata con in-
gresso dal chiostro.
Terminato il restauro delle murature
e delle pitture, si è passato all'intervento
liturgico che ha riguardato la nuova pa-
vimentazione a balate antiche che me-
glio si sposa con i dipinti murari. Il nuo-
vo altare in monoblocco di pietra bianca
di Betlemme con il seggio del celebrante
e i sedili dei concelebranti sono stati po-
sti al centro nei pressi della parete meri-
dionale in asse con i sedili in legno pro-
gettati in curvatura per favorire la parte-
cipazione ottimale dei fedeli alla celebra-
zione attorno alla mensa dell'altare visi-
bile anche dall'anticamera.
Migliorie a favore dei pellegrini in at-
tesa che si creino le condizioni favorevo-
li per un intervento di restauro integrale
che ridia anche alla basilica della Nativi-
tà la sua dignità oggi un po' mortificata
dall'incuria.
prospettiva umanistica costituisce l'oriz- stro»! Triste è quella cultura che, nel
zonte per tale sfida.
suo evolversi, non si apre ad orizzonti
Quando si pensa al grande genio di migliori e più profondi rispetto a quelli
Leonardo da Vinci, immediatamente da cui si era mossa.
nell'immaginario collettivo affiora il di- Un umanesimo «nuovo» non è né una
segno dell'uomo vitruviano. L'uomo è il chimera né una realtà perseguibile in
centro; ma la persona con la sua strut- una sola generazione. La storia insegna
tura individua un cerchio che rinvia alla a ridimensionare eventuali attese «im-
perfezione e all'armonia, frutto di sintesi mediate». Però è sempre la lezione della
tra valori umani e spirituali. Ecco il tra- storia a sorreggere questo grande pro-
guardo; ecco la stella di riferimento! Ma getto in cui le università ricoprono un
per raggiungere tale traguardo è neces- ruolo strategico. Un «uomo nuovo» per
saria l'interazione tra contenuti e meto- l'oggi e per il domani è l'obiettivo che si
dologie. Il termine universitas denota la può raggiungere già nel presente quan-
progettualità di un arti-
colato cammino, costan-
temente in fieri. Il tra-
guardo, sempre perfetti-
bile, è costituito dal con- Non sono molte le istituzioni
seguimento non tanto di
risultati immediati quan- universitarie laiche che presentano
tificabili in «crediti» e in nella propria offerta formativa
titoli, ma dalla consape-
volezza di un orizzonte anche la teologia
che permetta di valoriz- Ciò evidenzia una incomunicabilità
zare ciò che è stato ac-
quisito. Si potrà delinea- dei saperi che impedisce
re un nuovo umanesimo la crescita culturale
se vi sarà l'interazione
tra la specificità della
singola ricerca e ciò che
i suoi risultati apportano
alla strutturazione e al consolidamento do il docente universitario si pone a ser-
di una società a misura d'uomo. vizio della scienza con la disponibilità a
In una simile prospettiva, una condi- mettersi in discussione e a lavorare con
visione scientifica seria della ricerca e onestà intellettuale per uno sviluppo au-
dei suoi risultati pone sempre al centro tentico della cultura e della persona.
l'uomo, le sue attese, i suoi bisogni. Al In questo ambito si pone anche la sfi-
cuore dell'attenzione stanno i milioni di da urgente e indilazionabile per il teolo-
studenti che abitano l'università (solo in go e quindi in prima istanza anche per
Europa sono circa venti milioni). È so- la Pontificia Academia Theologica. Non
prattutto da questi che dipende il futuro sono numerose le istituzioni universita-
della società; e sono questi che chiedo- rie laiche che annoverano nella propria
no al docente di
essere
anche
educatore. offerta formativa anche la teologia. Ciò
Il ricorso al classico termine paidèia evidenzia una certa incomunicabilità dei
— pur sempre attuale nella sua forza se- saperi. È un dato di fatto che non con-
mantica — invita il docente a distingue- tribuisce ad elaborare cultura, cioè ad
re tra formazione ed educazione. Se la entrare in dialettica con quelle prospetti-
prima indica l'attività permanente di ve di ricerca che sappiano confrontarsi
qualificazione della persona umana e il con una visione filosofica elevata.
percorso per trasmettere e acquisire Il dialogo costruttivo tra filosofia e
competenze in ordine soprattutto al la- teologia ha le sue ricadute nei più diver-
voro e alle professioni, la seconda tocca si ambiti propri della ricerca universita-
la crescita e lo sviluppo della persona ria quando si tracciano prospettive di
nella sua integrità, denotandone le scelte studio, e si offrono lezioni veramente
valoriali. «accademiche», costantemente tese alla
Ogni ricerca ha una propria specifica crescita in umanità di chiunque vi si la-
metodologia che va condivisa con gli sci coinvolgere.

L'opera più importante è quella che non c'è

alla prodigalità infinita — come
prosegue Charles Remond nel suo
Vocabulaire de Girard — di cui era
dotata, prodigalità capace di dare
origine ai miti, ai riti,
al religioso, al sacro, al culto dei morti,
ai primi distinguo concettuali,
al linguaggio stesso.
Tutto ciò nonostante
una menzogna di fondo.
Sennonché se oggi come oggi siamo in
grado di capire che l'accusa rivolta
a re Edipo non risolve più la peste
che circola tra i tebani
e che la lapidazione dell'adultera
non è in grado di placare le liti
scoppiate in terra di Giuda; se oggi
come oggi tendiamo — non sempre,
a dire il vero — a stare dalla parte
dell'innocente, ciò non è dovuto
a un miracolo, a una magia o, meglio
ancora, al fatto che siamo diventati
buoni o perché così ci conviene,
bensì all'antropologia evangelica,
la prima scienza dell'uomo
che ha messo in luce gli aspetti propri
della credenza menzognera descritta.
Ed è a partire da quando smettono
di cercare persone innocenti credute
colpevoli che gli uomini cominciano
a cercare le cause vere dei fenomeni
e a lasciare quelle false.
E questo è dovuto alla ragione cristiana
che ha dato inizio all'irresistibile corsa
della scienza dell'uomo.
Ricerca delle cause vere...
Chi ci aveva pensato prima?
Quando Gesù ferma i lapidatori,
rivolgendo loro le note parole,
che cosa dice se non di smetterla
di credere nella favola secondo la quale
uccidendo la poveretta avrebbero risolto
se non momentaneamente
le loro beghe intestine?
Il fatto è che la rivelazione cristiana
è anche e chissà quanto una
rivoluzione della ragione e perciò
una rivoluzione scientifica, intendendo
scienza non come dottrina, ma come
risultato dei processi della ragione.
Finiamola dunque di cercare di mettere
la scienza contro la fede e di parlare
di «cose spirituali»
come se non fossero reali.
Solo così smetteremo di accusare Gesù
riavviando, ogni volta che lo facciamo,
il processo a Gesù stesso,
un processo alla scienza.
SILVIA GUIDI
Una Madonna con bambino a fondo
oro datata 1489 e firmata da una bades-
sa pittrice, custodita dalla Pinacoteca
Malaspina di Pavia (che non ha conces-
so la tavola in prestito): l'opera più im-
portante è quella che non c'è. La pala
d'altare porta l'iscrizione «Opus reveren-
de Domine Andriola de Barrachis,
huius monasteri abbatisse», ma l'attri-
buzione è ancora controversa; secondo
alcuni si tratta di «una mediocre segua-
ce del conterraneo pavese Borgognone»,
secondo altri Andriola sarebbe un'«Arte-
misia Gentileschi tardogotica» da studia-
re con attenzione. La mostra L'arte del-
le donne, dal Rinascimento al Surreali-
smo — aperta al Palazzo Reale di Mila-
no fino al 9 marzo e composta da oltre
200 opere realizzate da 110 artiste pro-
venienti da musei e collezioni di 14 pae-
si — non ha un tema ben preciso, non è
dedicata a uno stile o ad un genere par-
ticolare, e anche i termini cronologici
devono essere presi con beneficio d'in-
ventario. I curatori rinunciano a una te-
si, a un punto di vista unitario, ma forse
il pregio dell'impresa sta proprio nel
non voler dimostrare alcunché, nel mo-
strare il fenomeno, ma soprattutto nel
lasciarsi sorprendere da cinque secoli di
grande arte, dai raffinati tableaux vi-
vants di Sofonisba Anguissola (1535-
1625) alla sofferta fierezza di Frida
Kahlo, senza trascurare la frivolezza ap-
parente della Toulouse Lautrec in gon-
nella Jeanne Mammen, attiva negli anni
Venti del secolo scorso, delle diafane da-
me settecentesche di Rosalba Carriera o
dei radiosi ritratti di Elisabeth Vigée Le-
brun, la pittrice più amata da Maria An-
tonietta (e più odiata da Simone de Be-
auvoir).
«Rendere troppo esplicito il messaggio
di un'opera è come indossare un vestito
con ancora attaccato il cartellino del
prezzo» diceva Proust; e in effetti ambi-
zioni eccessive e titoli troppo pretenziosi
hanno mortificato più di un'iniziativa
culturale. La regola vale anche per i
quadri a tema esposti a Palazzo Reale.
Sarà un caso, ma spesso quando l'inten-
to è polemico, ideologico o femminista ge a sé il cadavere del figlio. Nessun se- fedele ai canoni tradizionali del genere sempre qualcosa d'assente che mi tor-
ante litteram, le opere risultano inerti, gno esplicito permette di riconoscere la di quanto possa sembrare a un primo menta» scrive Camille a Rodin dall'In-
teatrali e schematiche (come Timoclea Madre di Cristo nella donna velata che sguardo; l'artista nei suoi disegni prepa-
ghilterra nel 1886, facendo esplicito rife-
uccide il re dei Traci della cinquecente- si piega sul mistero della morte, ma la ratori studiò a lungo la Madonna del rimento alla loro separazione, che pure
sca Elisabetta Sirani, in cui l'eroina è il sovrapposizione con l'iconografia sacra Magnificat di Botticelli, e si ispirò ai ca-
data da breve tempo. Sarebbe fuorvian-
prototipo della donna che fa precipitare è immediata per lo spettatore occidenta- polavori del Rinascimento e del Manieri- te ritenere che dietro questa confessione
nell'umiliazione il maschio oppressore). le. Lo fu anche per i censori del Terzo smo fiorentino per il disegno e l'espres-
ci sia solo il desiderio di una donna di
Quando bozzetti e tele raccontano la te- Reich, che non bandirono mai la Kol- sione del viso. Anche la scelta di una ta- avere il suo uomo vicino, o la sua abilità
nerezza delle guance di un bambino nel- lwitz in modo diretto, ma le tolsero ogni vola circolare non è casuale: il «tondo»
la penombra di una stanza, la calda at- carica accademica e ogni effettiva possi- era il regalo che si offriva alle donne nel risvegliare e rafforzare, attraverso le
proprie parole, lo stesso sentimento in
mosfera familiare di una tavola apparec- bilità di operare bollandola come artista che avevano appena partorito. Basti
chiata per il tè (come i salotti pensare al celebre Tondo Doni lui. L'assenza di cui parla Camille non è
tanto la nostalgia della persona amata, o
ottocenteschi dipinti da Marie- di Michelangelo; ma ci sono
Louise Catherine Breslau), ma molti altri paralleli possibili. di qualcosa d'altro precisamente identifi-
cabile, quanto un senso perenne di in-
anche la desolazione di un Nell'Annunciazione di Pontor-
campo di battaglia dopo lo mo nella chiesa di santa Felici- compiutezza, di limitazione e di mutila-
zione, la nostalgia di una pienezza, di
scontro di due eserciti o l'ago- ta a Firenze la luce divina è un
nia di un animale ferito, diven- riflesso chiaro sulla fronte della una totalità, di una bellezza perdute che
lei avrebbe, per tutta la vita, inseguito
tano epifanie della vita interio- Madonna, che si volta all'an-
re dell'autrice e vivono di vita nuncio dell'angelo mentre sta nelle sue opere. L'armonia e lo splendo-
re dei corpi, o la nobiltà dei volti, sono
propria, a secoli o decenni di salendo le scale; stesso signifi-
distanza dalla loro creazione, cato simbolico ha la luce rifles- sempre segnati e pervasi dalle ferite, dal
dolore e dall'angoscia che la vita inevita-
senza doversi necessariamente sa sulle palpebre socchiuse di
appoggiare alle stampelle di di- santa Teresa d'Avila nell'omo- bilmente porta con sé, dalla consapevo-
dascalie, prefazioni, postfazio- nima opera della pittrice polac- lezza che il tempo consuma anche i vol-
ni, commenti a margine. Im- ca, mentre, al contrario, sono ti amati, che la malinconia e l'illusione
mergersi nell'opera di Käthe proprio le pupille opache, vuo- si celano dietro ogni promessa di dura-
Schmidt Kollwitz (Kaliningrad te e senza luce della Vierge tura felicità. In La valse, i due ballerini
perduti nel vortice della danza mentre si
1867 —Moritzburg 1945) ad bleu a esprimere sinteticamen- appoggiano alla certezza dell'abbraccio
esempio, significa inoltrarsi nel te il dolore della Croce, o i co-
già sono preda di una tempesta senza
mistero del dolore, guardare lori terrosi e spenti de I rifu- posa, di un movimento senza fine che
con compassione autentica la giati di Spagna (esposto a Pa-
pare quello di un destino al quale è im-
miseria dei contadini, la soffe- lazzo Reale accanto al trionfo possibile sottrarsi. La valse, di cui Ca-
renza dei bimbi affamati, la cromatico del tondo della Ver-
mille realizzerà molte versioni (Claude
desolazione delle donne che gine) a rendere tutto lo smarri- Debussy, che la incontrò nell'inverno del
vedono i loro figli e i loro ma- mento dell'esilio.
1890 e rimase colpito dal suo talento, ne
riti sparire inghiottiti dalla Una drammaticità altrettan- comprò un esemplare e lo tenne sul suo
guerra. «Ho bisogno di espri- to sottile e intensa è presente
pianoforte fino alla fine della vita), è
mere la sofferenza umana che nell'abbraccio fissato nel bron- uno motivi conduttori di tutto il suo
non ha mai fine», scrive nei «I rifugiati di Spagna», Tamara de Lempicka 1931 zo di La valse di Camille Clau-
percorso: l'ultimo passo di un impossibi-
suoi diari. Come la ferita insa- del (sorella del celebre scrittore le amore che muore in una spirale tragi-
nabile della perdita di un figlio francese), una piccola scultura
ca, un volo nuziale che si consuma in
nella prima guerra mondiale, la Kollwitz degenerata. Opposta, per stile e temi af- che da sola vale il prezzo del biglietto. una morte congiunta, e assomiglia al
trasforma il suo dramma personale in frontati, la tavola coeva di Tamara de Anche in Camille Claudel, come in Kä-
lamento universale, con solchi secchi e Lempicka esposta a Palazzo Reale: una the Schmidt Kollwitz, le vicende dell'esi- vortice che intrappola per sempre Paolo
profondi, resi con spessi segni neri nelle Madonna a colori smaltati, totalmente stenza personale e gli esiti dell'opera so- e Francesca nell'inferno dantesco. Lo
xilografie o scavati a colpi di scalpello investita dalla luce della Grazia, che si no inestricabilmente mescolati. I suoi stesso inferno che intrappolerà Camille
nelle sculture, che esprimono sgomento riflette nell'ovale del viso e nell'iride de- capolavori sono il grido disperato di nella seconda parte della sua vita: a Pa-
e angoscia. Nella Pietà esposta a Palaz- gli occhi rivolti al cielo, moltiplicata dal- un'anima che passa dalla felicità di un rigi, sola e povera, segnata dal rancore
zo Reale, la solida figura femminile inci- la lucida cornice circolare di alluminio tormentato rapporto d'amore (quello e dalla disperazione per la storia d'amo-
sa nel legno è insieme la madre della che la racchiude ed esaltata dal blu co- che la legò, per alcuni anni, ad Auguste re finita, scivolò lentamente nella follia,
Natività che tiene sulle ginocchia il suo balto dello sfondo. Un dipinto, quello Rodin) al rancore e alla rêverie di ciò fino a vivere in volontario isolamento,
bambino e la Mater Dolorosa che strin- della de Lempicka, molto più classico e che non è stato e mai potrà essere. «C'è afflitta da manie di persecuzione.
mercoledì 23 gennaio 2008
ROBERTO SGARAMELLA
A
l tempo della «bubble econo-
my» negli anni Novanta, in
Giappone si diceva che un
barbone a Tokyo avesse biso-
gno di un solo bidone di spaz-
zatura per poter ricavare tutto il neces-
sario al proprio fabbisogno giornaliero.
Nell'epoca attuale questa affermazione
non corrisponde più al vero: non sono
di certo spariti i barboni — purtroppo!
— e neppure è scomparsa la spazzatura,
ma il numero dei contenitori per rifiuti
si è incredibilmente moltiplicato per via
della raccolta differenziata. Questo me-
todo, frutto dell'applicazione su scala
nazionale della politica delle tre «R»: ri-
durre, riusare, riciclare, permette la se-
lezione e la classificazione degli scarti
già a monte della raccolta con indubbi
vantaggi nella rapidità di lavorazione e
di smaltimento successivi. Quello giap-
ponese è un sistema complesso ma effi-
ciente che funziona basandosi sul rispet-
to da parte di tutti i cittadini delle rego-
le stabilite e ha per obbiettivo l'elimina-
zione totale, nel prossimo futuro, dello
scarto non riciclabile. Questo è un tra-
guardo ambizioso ma necessario per la
nazione caratterizzata da estese e so-
vrappopolate aree urbane e da limitate
aree dedite prevalentemente all'agricol-
tura.
I risultati della politica delle tre «R»,
promossa dal governo centrale di Tokyo
con abbondanza di testi legislativi - nor-
mativi e messa in atto fin dal 2000 nelle
quarantasette prefetture in cui è suddivi-
so il paese da un efficiente apparato bu-
rocratico, sono stati brillanti e attual-
mente il Giappone è la più avanzata na-
zione asiatica e una tra le prime nel
mondo a vantare un moderato impatto
ambientale dei rifiuti grazie a un altissi-
mo livello di riutilizzo delle materie di
scarto: divisione e riciclaggio di materia-
li compositi e compattamento o distru-
zione di quelli non più riutilizzabili.
Yokohama, con tre milioni e mezzo
di abitanti, è il principale porto della
«grande Tokyo» un'area urbana estesa
quasi come la Lombardia e con oltre
quindici milioni di abitanti. Qui dal 2005
è iniziata la raccolta differenziata suddi-
visa in dieci categorie. Le autorità muni-
cipali hanno inviato ai residenti un opu-
scolo di ventisette pagine dove si indica-
no gli orari e i giorni di raccolta a se-
conda dei diversi tipi di rifiuti e dove si
spiega anche come procedere per sepa-
rare le varie tipologie di spazzatura a se-
conda del materiale (plastica, metallo,
vetro, ecc.) tenendo perfino conto delle
loro dimensioni. Le istruzioni contenute
nella guida sono molto dettagliate come
è consuetudine in Giappone. Ecco un
esempio: nel caso che un cittadino deci-
desse di buttar via delle vecchie calze,
deve rispettare quanto segue: se la calza
è una sola oppure più calze ma spaiate
bisogna metterle nel contenitore dei ri-
fiuti destinati all'incenerimento; se inve-
ce le calze sono un paio — e si specifica
con pignoleria che la calza destra deve
corrispondere esattamente per colore,
disegno e misura alla sinistra — possono
essere messe nel contenitore degli abiti
usati a patto che non siano bucate e so-
lo dopo averle lavate e asciugate. L'e-
sempio di separazione e selezione dei ri-
fiuti a Yokohama non è affatto estremo.
Probabilmente il record spetta a Kami-
katsu, nello Shikoku, la minore delle
quattro principali isole dell'arcipelago
nipponico. In questo piccolo villaggio di
appena 2.200 abitanti, le categorie in cui
bisogna suddividere i rifiuti domestici e
non sono ben 44!
La selezione e la suddivisione a monte
della raccolta è solo uno dei molteplici
metodi usati in Giappone per ridurre e
riciclare i rifiuti. Nel «Waste manage-
ment & 3R (reduce, reuse, recycle) poli-
cies, Japan 2007», edito dal Clean Japan
Center, vengono definite le norme gene-
rali in tema di impianti di deposito,
smaltimento e riciclaggio e vengono in-
dicate le rispettive competenze: spetta al
governo centrale di Tokyo formulare le
leggi e le norme di base per discariche,
impianti di riciclaggio, inceneritori, gas-
sificatori, stabilirne i criteri di realizza-
zione, fissare gli standard tecnologici e
raccogliere i dati statistici. Alle singole
prefetture, e alle amministrazioni delle
grandi città, spetta invece il compito di
formulare piani di smaltimento, rilascia-
re i permessi e decidere la localizzazione
degli impianti. Dei singoli municipi è in-
vece la responsabilità di organizzare la
raccolta e il trasporto dei rifiuti e di rila-
sciare permessi ai privati che vogliono
operare nel settore. Dai dati statistici
presenti nel documento, risulta che in
Giappone nel 2004 erano operativi 1.295
inceneritori di tipo standard, 25 incene-
ritori ad alta temperatura, 54 gassifica-
tori per un totale di 1.374 impianti e
una capacità di smaltimento pari a
195.952 tonnellate di rifiuti giornalieri. I
programmi di sviluppo prevedono il ra-
pido aumento del numero dei gassifica-
tori e inceneritori ad alta temperatura al
fine di abbassare il livello di emissioni di
diossina provocate dalla combustione
dei rifiuti. Soprattutto in provincia, ma
anche nelle zone residenziali delle gran-
di città, vi sono operatori privati che
provvedono a ritirare, casa per casa, i
rifiuti selezionati quali carta, alluminio e
vetro. I residenti che aderiscono a que-
ste raccolte da aziende private vengono
ricompensati dalle stesse con generi di
uso quotidiano: rotoli di carta igienica,
tovaglioli per cucina oppure buoni scon-
to sulla spesa presso i supermercati del-
la zona.
Tutto questo prendersi cura della sele-
zione dei rifiuti è motivato dalla grande
dedizione del popolo giapponese alla pu-
Smaltimento di rifiuti e rispetto ambientale: la lezione del Giappone
Civiltà è un fiore di loto
sull'acqua stagnante
lizia che deriva dall'educazione imparti-
ta sia nella famiglia che nella scuola a
cominciare dall'asilo. Qui i bambini di
tre, quattro e cinque anni, vengono edu-
cati a mantenere pulite le aule e gli spa-
zi ricreativi all'aperto con l'aiuto e con
la guida degli insegnanti. Durante i fine
settimana è normale incontrare gruppi
di studenti delle elementari o delle me-
die impegnati insieme ai docenti a pulire
le aree verdi dei parchi pubblici mentre
quelli delle scuole superiori spesso orga-
nizzano delle escursioni anche in aree
remote sempre allo scopo di mantenere
pulito l'ambiente. Questo è un effetto
della concezione giapponese della natura
secondo cui l'uomo è sua parte inte-
grante e ha l'obbligo di rispettarne le
leggi e di conservarne gli equilibri.
Anche nella vita di tutti i giorni vi so-
no tante piccole attenzioni per l'igiene
personale e la pulizia dell'ambiente che
inevitabilmente sorprendono il visitatore
straniero, specie se occidentale.
Alcuni esempi: anche all'aperto vige il
divieto di fumo se non sono presenti gli
Un manifesto giapponese illustrativo dei principî della politica delle tre «R»
(ridurre, riusare, riciclare) promossa in Giappone dalla fine degli anni Novanta.
Secondo il governo di Tokyo, essa ha per obbiettivo
principale ridurre a percentuali minime il materiale di scarto non riciclabile
appositi posacenere. Gettare un mozzi-
cone di sigaretta per terra è un atto che
può costare multe molto salate — oltre
alla forte riprovazione dei presenti. Chi
compie lavori manuali a contatto con il
pubblico, gli autisti di autobus o di taxi
per esempio, protegge le mani con
guanti di cotone bianchi che vengono
cambiati anche diverse volte al giorno
per offrire sempre un'immagine di net-
tezza. Tutti i negozianti puliscono gli
spazi comuni adiacenti alle loro botte-
ghe. Altrettanto fanno periodicamente
gli inquilini di complessi residenziali: pu-
lizia almeno mensile di tutti gli spazi
condominiali. Spesso le squadre dei con-
domini puliscono anche nel fine settima-
na coordinati da un responsabile del ca-
seggiato. Chi non può partecipare alle
pulizie per inderogabili impegni è obbli-
gato a pagare le spese per un sostituto.
Ai riguardi dell'igiene e del rispetto ver-
so gli altri, non viene ammesso in Giap-
pone l'abbandono di rifiuti presso gli ap-
positi contenitori se questi sono già pie-
ni. Chi non riesce a far entrare i sac-
chetti di spazzatura nei cestini della pro-
pria zona, o li conserva in casa aspet-
tando il prossimo turno di consegna o li
porta direttamente ai centri di raccolta
dell'area di residenza.
Il concetto di pulizia per il popolo del
Sol levante non è mai separato da quelli
di armonia, di funzionalità e di bellezza.
Ogni anno l'associazione degli architetti-
urbanisti del Giappone organizza un
concorso per premiare i migliori proget-
ti per la realizzazione di toilettes pubbli-
che, strutture indispensabili specie per i
portatori di handicap e comunque diffu-
se in gran numero sull'intero territorio
nazionale. A questo concorso partecipa-
no numerosi designer-architetti di gran-
de prestigio, provenienti anche da paesi
esteri. Alcune strutture realizzate mo-
L'OSSERVATORE ROMANO
strano così elevate doti di funzionalità
ed eleganza da essere classificate come
«monumenti» e sono perfino incluse tra
le varie tappe dei tour organizzati. Que-
sti indispensabili servizi pubblici vantano
un budget in attivo per le municipalità:
il guadagno è determinato dalla presen-
za al loro interno di distributori automa-
tici a pagamento di articoli sanitari e d'i-
giene personale.
Anche le ferrovie e le linee delle me-
tropolitane si attengono ai principi di
pulizia e di ordine. Quando un convo-
glio arriva al capolinea — ovviamente in
perfetto orario! — ad attenderlo sulla
piattaforma c'è un'efficiente squadra
d'intervento rapido per le pulizie. Appe-
na usciti tutti i passeggeri, una parte de-
gli addetti entra all'interno dei vagoni
muniti di potenti aspiratori per elimina-
re eventuali rifiuti, invero pochi, lasciati
dai viaggiatori, ripulire le toilettes ed eli-
minare ogni traccia di sporco. Il resto
della squadra, invece, lava il convoglio
dall'esterno con potenti idropulitrici in
modo da renderlo lucido e splendente
prima di iniziare la prossima corsa. Ov-
viamente tutti gli addetti sono muniti di
mascherine, guanti, copricapo e tute
protettive. Questo avviene mentre infati-
cabili donne delle pulizie lucidano a
specchio i pavimenti in marmo delle sta-
zioni in cui ogni giorno, come è il caso
di Tokyo e di Osaka, transitano milioni
di passeggeri.
Ovviamente anche in Giappone non
tutte le cose vanno per il meglio ma i
problemi ambientali vengono affrontati,
e spesso risolti, in modo rapido ed effi-
ciente. L'ancora elevato numero di ince-
neritori di tipo standard causa nell'aria
livelli di diossina tra i più elevati tra i
paesi industrializzati. L'inquinamento
delle acque dolci e salate è molto eleva-
to a causa di un grande numero di indu-
strie chimiche e di trasformazione an-
che se dotate dei previsti filtri. La par-
ziale dipendenza energetica del paese
dal petrolio ha per conseguenza l'accu-
mulo e il difficile smaltimento di un ele-
vato numero di scarti della sua lavora-
zione mentre — ed è cronaca ancor re-
cente — non sono mancati incidenti con
perdite inquinanti anche nelle supertec-
nologiche centrali nucleari.
Da parecchi anni le grandi aree urba-
ne giapponesi sono afflitte dal problema
dell'eccessivo surriscaldamento dell'aria
dovuto all'uso intenso dei condizionatori
in ogni stagione. L'aumento della tem-
peratura e del tasso di umidità è ancor
più aggravato dalle emissioni dovute al
traffico automobilistico. Si è calcolato
che a Tokyo funzionino almeno tre con-
dizionatori per ogni residente. Per ovvia-
re, almeno in parte, al grave inconve-
niente, che provoca anche numerose
malattie all'apparato respiratorio, la mu-
nicipalità della più grande metropoli nip-
ponica, imitata anche da quelle di altri
centri urbani, ha ordinato nel 2003 di
mettere a verde negli immobili tutte le
superfici piane esterne uguali o superio-
ri ai trecento metri quadri. Tra gli obiet-
tivi decennali del governo della più
grande metropoli nipponica sono elenca-
ti: mille nuovi ettari di aree verdi, un
milione di nuovi alberi lungo le strade,
180 nuovi ettari dedicati ai parchi artifi-
ciali. Per ora i risultati sono parziali ma
incoraggianti: l'effetto benefico sull'aria
prodotto dalla maggiore quantità di
piante ha abbassato, anche se non mol-
to, sia la temperatura esterna che il gra-
do di umidità nell'area urbana.
Il massimo grado di pulizia i giappo-
nesi lo raggiungono in casa. Non è am-
messo entrarvi con le scarpe usate per
l'esterno. Proprio all'ingresso vi è uno
spazio dove riporre le calzature e infila-
re più comode e igieniche pantofole.
Tuttavia anche le pantofole devono esse-
re tolte nelle stanze coperte dal tatami:
lì si cammina solo con le calze. Queste
stuoie vegetali fanno da pavimento agli
ambienti di soggiorno che alla sera ven-
gono trasformati in zona notte tirando
fuori dagli armadi a muro e srotolando
sul pavimento confortevoli futon, mate-
rassi imbottiti di cotone o altri tipi di fi-
bre vegetali. Anche per andare al gabi-
netto bisogna di nuovo cambiare le pan-
tofole e indossare all'entrata quelle ap-
positamente riservate a questo ambien-
te. Ovviamente per un occidentale que-
sti ripetuti e frequentissimi cambi di cal-
zature risultano alquanto complicati an-
che perché bisogna ogni volta avere l'ac-
cortezza di «parcheggiare» le pantofole
perfettamente parallele e con la punta
anteriore rivolta verso l'interno dell'am-
biente. La toilette giapponese, anch'essa
supertecnologica, è dotata di vari getti
d'acqua e d'aria calda comandati da un
telecomando a seconda del bisogno.
L'ambiente del gabinetto è a parte e
non va confuso con quello destinato alla
stanza da bagno. Il bagno (ofuro) è un
vero e proprio rito che si svolge nelle
ore serali. All'interno dell'ambiente vi è
una vasca generalmente cubica profon-
da circa ottanta centimetri. Ci si lava
prima, servendosi di una doccia posta
all'esterno della vasca, e poi ci si immer-
ge nell'acqua calda — spesso quasi bol-
lente! — al solo scopo di rilassarsi. Non
è raro il caso che una piccola famiglia
giapponese faccia il bagno contempora-
neamente: Othosan, Okasan e akachan
(padre, madre e i bambini) tutti insieme
immersi nell'acqua calda. Una salutare
pausa rigenerativa dai ritmi di vita fre-
netici che scandiscono la vita di molti
giapponesi
specie
nelle
grandi metro-
poli.
La pulizia personale e dell'ambiente è
questione preponderante anche nei fine
settimana. Un modo molto comune di
spendere il tempo libero il sabato o la
domenica è quello di recarsi alle Onsen,
sia pubbliche che private, presenti in
gran numero in tutto il paese. Si tratta
di stazioni termali dotate di piscine con
acqua calda dal caratteristico odore sul-
fureo. Le strutture pubbliche sono aper-
te dal mattino fino alla sera e, oltre alle
piscine all'aperto e al chiuso, offrono
spazi ricreativi dove è possibile consu-
mare i pasti, rilassarsi o bevendo the
caldo o qualche bibita rinfrescante.
Quelle private, oltre alla parte termale,
offrono anche una struttura alberghiera
dove è possibile pernottare e consumare
i pasti nella propria stanza. Ce ne sono
di tutti i prezzi. In quelle più economi-
che l'arredo è essenziale e si dorme sui
futon srotolati sul tatami, mentre le più
costose offrono lussuose stanze da letto
dotate di ogni genere di comodità.
Definire attualmente il Giappone un
paese «perfetto» dal punto di vista della
preservazione dell'ambiente e della puli-
zia in ogni senso sarebbe francamente
eccessivo. Ci sono stati gravi disastri
ambientali nel ventesimo secolo, spesso
causati dalla politica di industrializzazio-
ne rapida di un paese uscito completa-
mente distrutto dal secondo conflitto
mondiale. Peraltro la situazione è in ra-
pida evoluzione e la tendenza connatu-
rata del popolo giapponese è proprio
quella al perfezionamento nonostante
ostacoli e contraddizioni. D'altra parte,
il tanto celebrato «fior di loto» nell'arte
tradizionale nipponica non sboccia forse
nell'acqua putrida di uno stagno?
pagina 5
È l'esempio della natura a dettare i criteri guida
Trasformare e riutilizzare
gli scarti
MARIA MAGGI lunga più diffusi per i residui urbani so-
no gli inceneritori.
La natura non produce rifiuti. O me- L'incenerimento è una tecnologia con-
glio, tutto ciò che è scartato o che muo- solidata che permette di ottenere ener-
re viene trasformato e riutilizzato dallo gia elettrica e fare del teleriscaldamento
stesso ecosistema. Così non succede nel- sfruttando i rifiuti indifferenziati. Questi
la società moderna. L'uomo utilizza e vengono bruciati in forni inceneritori e
butta via molto di più di quanto lui e la l'energia termica viene usata per pro-
natura non riescano a recuperare. Così durre vapore acqueo che, tramite una
il problema della gestione dei rifiuti è di- turbina, genera energia elettrica. La
ventato di rilevanza internazionale. Una quantità di energia elettrica recuperata è
questione politica delicata e difficilmente piuttosto bassa (19-25 per cento), men-
risolvibile in tempi brevi. tre quella termica è molto maggiore. Ta-
La smodata crescita dei consumi e le energia è tuttavia minima a confronto
dell'urbanizzazione hanno, da un lato, con quella che si potrebbe risparmiare
aumentato moltissimo la produzione dei mediante il riciclaggio.
rifiuti e, dall'altro, ridotto le zone disabi- Gli inceneritori sono chiamati anche
tate in cui trattare o depositare i rifiuti. termovalorizzatori. Questo termine, sep-
La società oggi si trova costretta a gesti- pur di uso comune, è un po' fuorviante.
re una gran quantità di residui e scarti Infatti, secondo le più moderne teorie
in spazi sempre più limitati. sulla corretta gestione dei rifiuti gli unici
Non esiste una ricetta unica capace di modi per «valorizzare» un rifiuto do-
decidere come operare correttamente vrebbero essere il riuso ed il riciclo,
con un materiale così eterogeneo. mentre l'incenerimento — anche se con
Anche nei tempi passati l'uomo pro- recupero energetico — costituirebbe
duceva rifiuti, ma in quantità molto mo- semplice smaltimento e sarebbe dunque
desta. Tutto ciò che era combustibile ve- da preferirsi alla sola discarica controlla-
niva bruciato nel camino o nei campi. ta.
Gli scarti organici erano spesso usati co- La termovalorizzazione, comunque, è
me concime. I metalli erano riciclati dal un sistema moderno che dall'Europa si
fabbro e il materiale inerte — come per è diffuso in tutto il mondo. Tramite esso
esempio i cocci — veniva buttato nella si può sfruttare il potere calorifico dei
discarica. A Roma la collina di Testac- rifiuti, riducendo nel complesso l'impat-
cio, un'altura artificiale che si eleva per to sull'ambiente, anche se rimangono
trenta metri sopra la zona circostante, è residui dopo la combustione. Le compo-
stata formata in meno di trecento anni, nenti dei rifiuti incombuste e le ceneri
tra l'epoca augustea e il terzo secolo — circa il 10 per cento del volume tota-
dell'era cristiana, con frammenti di an- le ed il 30 per cento in peso, rispetto al
fore, per lo più olearie, provenienti dal rifiuto in ingresso — con le polveri fini
vicino porto lungo il Tevere. — circa il 4 per cento del peso del rifiu-
Fin dall'inizio la discarica dovette es- to in ingresso — intercettate dai sistemi
sere utilizzata in modo razionale, per di filtrazione, sono poi smaltite in disca-
mantenerne a lungo la funzionalità. riche speciali.
L'olio che arrivava al porto nelle an- In Europa sono in funzione oltre
fore della capacità media di settanta- 350 impianti. I paesi europei
trè chilogrammi, veniva travasato in dove la termovalorizzazione è
grandi dolii, quindi le anfore, non più diffusa sono Svezia, Dani-
riutilizzabili, venivano rotte e tra- marca, Olanda, Germania e
sportate con carri che salivano su Francia. Fuori d'Europa i
sentieri nella parte più alta della termovalorizzatori sono lar-
collina a depositare il loro carico. gamente impiegati in USA,
Per impedire che i residui alimenta- Canada e Giappone. In Ita-
ri fermentassero, provocando catti- lia ne funzionano una cin-
vi odori, sui cocci erano periodica- quantina.
mente stesi strati di calce, che re- Attualmente lo smalti-
sero compatta l'enorme massa. mento in discarica è in Ita-
Il Testaccio è la prova che an- lia il principale metodo di
che in passato esistevano le disca- eliminazione dei rifiuti, in
riche e venivano utilizzate con quanto è semplice ed eco-
giudizio. Naturalmente allora non nomico. Dati relativi al 2004
c'erano le quantità di rifiuti di indicano che il 51,9 per
oggi. Erano anche diverse la pe- cento dei materiali totali
ricolosità e la velocità di accu-
mulo delle scorie.
La problematica odierna ri-
guarda la gestione dell'intero
processo dei materiali di scarto:
dalla loro produzione fino alla
loro sorte finale. Interessa quin-
di: la raccolta,
il trasporto, il
trattamento —
riciclaggio o
smaltimento —
e anche il riuti-
lizzo, per ri-
durre gli effetti
sulla salute
dell'uomo e
sull'ambiente.
Un interesse
particolare ne-
gli ultimi de-
cenni riguarda
proprio il ten-
tativo di dimi-
nuire l'impat-
to dei rifiuti
sulla natura e
sull'ambiente,
la possibilità
di recuperare
risorse da essi
e di diminuire
la produzione Il termovalorizzatore di Bologna
di rifiuti stes-
si.
Sono in gioco grandi numeri. L'Unio- prodotti è stato smaltito in discarica.
ne Europea — non consideriamo ancora L'uso della discarica è molto intenso nei
Bulgaria e Romania appena entrate — paesi poco sviluppati, mentre la tenden-
produce annualmente un miliardo e tre-
cento milioni di tonnellate di rifiuti. Una za generale è volta a limitare il conferi-
cifra in costante aumento. Il volume ge- mento in discarica applicando attiva-
nerale dei rifiuti, infatti, sta crescendo a mente politiche di riduzione, riuso e ri-
livelli proporzionali alla crescita econo- ciclo, e sfruttando tecnologie quali il
mica dell'Europa. compostaggio e varie tecniche di incene-
Come vengono smaltiti? rimento per i residui.
I sistemi più usati sono il riciclo — Alcuni paesi come Germania, Austria
derivante, e reso più facile, dalla raccol- e Svizzera hanno eliminato la raccolta
ta differenziata — l'incenerimento e la in discarica di rifiuti non trattati e le di-
discarica, con diverse percentuali nei va-
ri paesi. scariche sono utilizzate principalmente
In Italia, il tasso di raccolta differen- per lo stoccaggio delle ceneri dei termo-
ziata sta gradualmente crescendo. È og- valorizzatori o dei residui degli impianti
gi intorno al 22, 7 per cento. Merito, so- di trattamento biologico e compostag-
prattutto, delle regioni del Nord, dove gio.
supera il 35 per cento. Tuttavia è ancora Infatti, i residui di molti rifiuti, so-
inferiore alle potenzialità e anche ai pro- prattutto di rifiuti solidi urbani organici,
getti. Entro il 2006 sarebbe stato obbligo restano attivi per oltre 30 anni e, attra-
di tutti i Comuni raccogliere in maniera
differenziata almeno il 35 per cento dei verso i naturali processi di decomposi-
rifiuti — in origine tale percentuale si zione, producono biogas e numerosi li-
sarebbe dovuta raggiungere già nel quami altamente contaminanti per il ter-
2003. reno e le falde acquifere, per cui il con-
La nuova normativa prevede l'obbligo ferimento senza preventivo trattamento
di raggiungere il 65 per cento entro il è da evitarsi. Dati gli enormi tempi di
2010. In Italia esistono diversi comuni degradabilità dei materiali normalmente
che ottengono ottimi risultati, superiori buttati in discarica — come le plastiche
all'80 per cento di materiale differenzia-
to. Tra le grandi città, con più di e ancor peggio le scorie pericolose — è
500.000 abitanti, il primato spetta a To- ragionevole stimare la possibilità di rile-
rino, che nel 2007 ha raggiunto il 40, 7 vare tracce di queste sostanze dopo la
per cento di raccolta differenziata. Nel chiusura di una discarica per un periodo
mondo ci sono però grandi città che che va fra i 300 e i 1000 anni, per cui
sanno fare meglio, come San Francisco, andrebbero trattati differentemente.
che superava il 50 per cento già dal L'uomo deve imitare la natura, che
2001. trasforma e utilizza quanto scarta. Que-
A titolo di confronto, si consideri che
in Germania il tasso di raccolta differen- sta non è solo una battaglia di civiltà,
ziata raggiungeva nel 2004 ben il 56 per ma una questione vitale di sopravviven-
cento a livello nazionale. za. Richiede attenzione, intelligenza, sa-
Sia in Italia che in Europa, gli im- pere, senso di responsabilità, educazione
pianti di trattamento termico di gran e grande capacità di cooperazione.
pagina 6 L'OSSERVATORE ROMANO mercoledì 23 gennaio 2008

Riflessione sulla Nota dottrinale su alcuni aspetti dell'evangelizzazione In preparazione al sinodo dei vescovi

Presupposti antropologici Una cultura biblica

dell'annuncio cristiano per il sud dell'Asia
JAVIER MARÍA PRADES LÓPEZ* MUMBAI, 22. rienze personali di ingiustizia, discrimi-
I cattolici del sud asiatico sono sem- nazione ed esclusione.
«Questa è la vita eterna: che conosca- pre più impegnati nel diffondere una «È urgente ridare la Bibbia alle perso-
no te, l'unico vero Dio, e colui che hai «cultura della Bibbia» in un'area dove ne» e incoraggiarle a leggerla, a relazio-
mandato, Gesù Cristo» (Giovanni 17, 3). sono presenti molteplici confessioni reli- narla con la loro vita alimentando quin-
La solenne affermazione di Gesù riassu- giose. I partecipanti, fra essi vescovi e di «un'autentica spiritualità biblica», af-
me la natura propria dell'evangelizzazio- sacerdoti, al quinto incontro sud asiatico fermano i cattolici sottolineando la ne-
ne in quanto proposta di una vita dura- della Catholic biblical federation (Cbf), cessità di colmare il divario fra studiosi
tura (cfr Congregazione per la Dottrina svoltosi dal 2 al 5 gennaio a Mumbai, in e laici e di avviare programmi di forma-
della Fede, Nota dottrinale su alcuni India, hanno proposto alcune linee-gui- zione per animatori laici, che sono indi-
aspetti dell'evangelizzazione, 4). La vita da soprattutto in preparazione del sino- spensabili per raggiungere lo scopo della
eterna è la pienezza dell'esistenza in vir- do dei vescovi su «La Parola di Dio nella diffusione di una cultura biblica. Chie-
tù della partecipazione alla vita divina, vita e nella missione della Chiesa», in dono una «efficace animazione biblica»
pienezza tanto desiderata quanto irrag- programma in Vaticano dal 5 al 26 otto- dei seminaristi e una formazione perma-
giungibile per le nostre forze. Per otte- bre. I lavori inoltre — come ha sottoli- nente del clero che dovrebbe includere
neato il coordinatore della Federazione, «lo sviluppo di strumenti moderni» per
nere la felicità già in questa vita e per padre Peter Abir — serviranno in vista
sempre, a noi uomini non basta sapere comunicare la storia di Gesù.
della settima assemblea plenaria della I cristiani costituiscono meno del 2%
che c'è un Dio vero. Abbiamo bisogno Cbf (dal 24 giugno al 3 luglio a Dar es
di incontrarlo personalmente nel tempo della popolazione. I musulmani preval-
Salaam, in Tanzania). gono in Bangladesh e in Pakistan, men-
e nello spazio della nostra storia, e ciò è La regione del sud asiatico della Fede-
possibile grazie all'Incarnazione e al suo tre gli indù sono la maggioranza in In-
razione biblica cattolica comprende il dia e in Nepal. Lo Sri Lanka è invece
prolungamento sacramentale nella Chie- Bangladesh, l'India, il Nepal, il Pakistan
sa, ossia, grazie all'incontro con Cristo, un Paese essenzialmente buddista. In
e lo Sri Lanka. questa pluralità di religioni e di culture,
nel quale è la vita (cfr Giovanni 1, 4). Nella dichiarazione conclusiva del-
Noi uomini otteniamo la «vita-vita» l'incontro — della quale l'agenzia Uca si legge nel documento finale, «dobbia-
quando, attraverso il dono dello Spirito News ha diffuso un estratto — si affer- mo adottare un approccio basato sul
Santo, riconosciamo amorevolmente Ge- ma che nell'Asia del sud, «una delle re- dialogo nell'affrontare le questioni del
sù come il Figlio, inviato dal Padre «per- gioni del mondo più conflittuali, la cul- conflitto, della violenza e dell'ingiusti-
tura biblica si farà strada mediante un zia». Tale dialogo avrà «la forza di mobi-
ché abbiano la vita e l'abbiano in abbon- litare le energie religiose e culturali ne-
danza» (Giovanni 10, 10). Il destino di processo di animazione e di formazione
nel quale gli individui, le famiglie e le cessarie per una società giusta».
felicità di ogni uomo è quindi unito ai Tutto questo richiede una Chiesa nel-
due grandi misteri dogmatici della no- comunità porranno la Parola di Dio al
centro della propria vita». La crescita la quale uomini e donne agiscano «in
stra fede ai quali allude san Giovanni: la cooperazione dinamica e con una guida
Trinità e l'Incarnazione. economica della regione e il suo svilup-
po scientifico e tecnologico contrastano inclusiva per apportare una cultura di
Il compito di proporre questa vita pie- riconciliazione, giustizia e pace». Osser-
na viene frequentemente abbandonato a in modo stridente con la povertà di
massa, il terrorismo e la violenza. Inol- vando che la liturgia «spesso tende a es-
causa di una situazione di confusione ligioso-culturale fra le altre e non posse- verso i misteri della Trinità e dell'Incar- Per accedere alla verità deve vivere sem-
tre, nella dichiarazione, si osserva che la sere rituale», i partecipanti desiderano
che la Nota identifica mediante vari fat- diamo criteri di confronto universale, nazione, perché ognuno di noi è stato pre le circostanze concrete della realtà, «una proclamazione vigorosa della Paro-
amato dal Padre come immagine del Fi- che suscitano un'iniziale sorpresa e sca- globalizzazione ha generato maggiore
tori. Fra questi ve ne sono due principa- non vi è altra alternativa razionale che occupazione ma ha anche avuto effetti la di Dio prestando particolare attenzio-
li: la riduzione dell'annuncio cristiano quella di rinunciare a proporla a tutti gli glio incarnato, e solo in Lui si può com- tenano un dinamismo razionale che non ne all'esperienza e alle reali situazioni di
piere la nostra umanità. Per questo, per si arresta alla prima corrispondenza ma negativi che «minacciano il tessuto stes-
alla promozione di valori umani (giusti- uomini. Il cristianesimo — come qual- so delle persone e della società». vita». E servirebbero «una maggiore de-
zia, libertà, pace, solidarietà...) e il rela- siasi altra filosofia, cultura o religione — essere felici non basta sapere che c'è un cerca sempre di andare «più in là», fino I delegati della Cbf hanno insistito sul vozione e un maggiore attaccamento al-
tivismo che separa la libertà dal riferi- sarebbe privo del titolo legittimo per ri- Dio vero, ma dobbiamo anche incontra- a giungere all'origine misteriosa di tutte fatto che la Bibbia può svolgere un ruo- la Bibbia» incoraggiando le persone a
mento alla verità. Quando s'interiorizza volgersi ragionevolmente alla libertà del- re nella storia Colui che è l'immagine quelle circostanze. In questo movimento lo di trasformazione. Tuttavia, la sua portare il testo per la preghiera. Una
questa mentalità si rinuncia a evangeliz- l'altro. La conseguenza è che ognuno definitiva del Padre e l'uomo perfetto, sono implicate tutte le dimensioni della forza liberatrice si può sperimentare so- Chiesa «introvertita e preoccupata con
zare perché si teme che la proposta del resta chiuso nel proprio mondo cultura- Gesù Cristo (cfr Nota 7), partecipando persona, che conosce tanto più se stes- lo se vescovi, sacerdoti, religiosi e laici le istituzioni» non permetterà alla Parola
Vangelo sia una «intromissione indebita» le e religioso. Non solo si esclude la pro- alla comunione nella vita divina median- sa, il mondo e Dio quanto più s'immer- hanno un rapporto personale e profon- di Dio «di essere uno strumento di giu-
o persino «un attentato alla libertà» del- posta all'altro della propria esperienza te l'appartenenza alla Chiesa e in modo ge nelle realtà (cfr Fides et ratio, 1). do con Dio e radicamento nelle espe- stizia e di pace».
l'interlocutore (3-4). Data la gravità di ma, a ben guardare, anche il dialogo fra definitivo in cielo. L'arricchimento della persona si produ-
queste conseguenze, la Nota esamina i gli uomini, sebbene si elogi verbalmen- La rivelazione cristiana mostra la sua ce quindi nella misura in cui vive un'in- .

presupposti antropologi- novità solo quando attribuisce alla storia tensa relazione con la realtà, e non
ci di tale obiezione e li dell'uomo Gesù di Nazareth il carattere quando resta in un'indifferenza voluta-
confronta con la corretta
concezione dell'uomo al-
la luce della rivelazione, Per ottenere la felicità
di evento della libera comunicazione di
Dio Trino (cfr Dei Verbum 2, 4; Deus
caritas est, 1, 12). La Verità di Dio si è
mente neutrale di fronte al reale.
Si comprende così perché l'uomo può
e deve aprirsi fiduciosamente agli altri,
La Chiesa in Argentina W
al fine non solo di supe- rivelata attraverso la libera ubbidienza soprattutto a quelli che meglio lo intro- esorta a celebrare Le comunità religiose dell'Università
Pontificia Salesiana annunciano con do-
rare l'accusa ma anche già in questa vita e per sempre di Gesù di Nazareth, e pertanto la mani- ducono in questa relazione con il Miste- la festa del Battesimo lore il ritorno al Padre del confratello
di mostrare che l'evan- non basta sapere festazione della Verità trascendente ha ro che crea tutte le cose. Questo dina-
gelizzazione è «un'offer-
ta legittima e un servizio che c'è un Dio vero voluto implicare la libertà umana. È il
caso della risposta libera di Gesù al Pa-
mismo della ragione, con la libertà ver-
so Dio, che s'identifica con la dipenden-
BUENOS AIRES, 22.
L'arcivescovo di La Plata, in Argenti-
Prof. OTTORINO PASQUATO
che rende più feconde le Abbiamo bisogno di incontrarlo dre, con un significato originario, unico za creaturale, rivela la dignità più alta di na, monsignor Héctor Rubén, ha esorta- Salesiano Sacerdote
relazioni fra gli uomini» e irripetibile. È anche però il caso della ogni uomo. Tuttavia non giunge a esse- to i fedeli a «ricordare il giorno del pro- di 76 anni
(5). personalmente nel tempo libera risposta del cristiano alla rivelazio- re definitivo poiché né l'altro (finito) né prio Battesimo e a celebrarne la ricor- Lascia la testimonianza di una vita
Presupporre una supe- e nello spazio della nostra storia ne, in modo partecipato (il fiat di Ma- la somma di tutti gli altri possono far sì renza come una festa personale, per operosa e instancabile a servizio della
riorità razionale di certi ria!). La fede fa parte della rivelazione che la relazione personale con Dio ac- rendere grazie a Dio di averci resi cri- cultura cristiana e della causa dei giova-
valori di fronte all'an- poiché quest'ultima è sempre testimo- quisisca tratti unici, non trasferibili (cfr stiani, suoi figli, membri della Chiesa». ni nello spirito apostolico di San Giovan-
nuncio di un fatto stori- niata (sia dal Figlio sia dai «figli del Fi- Gaudium et spes, 19-21). Affinché que- In una recente omelia, il presule ha sot- ni Bosco.
co, così come difendere glio», mediante lo Spirito Santo) e per- sta condizione si compia è inoltre neces- tolineato la necessità di «esaltare ogni I funerali saranno celebrati mercoledì
il relativismo culturale, sono due criteri te, in realtà si ritiene impossibile (cfr tanto acquista un peso decisivo nella saria l'esperienza storica di un incontro giorno il dono ricevuto con il Battesimo, 23 gennaio alle ore 11 nella chiesa del-
che condizionano il modo di intendere Nota, 10). E la soluzione non si ottiene comprensione del vincolo fra antropolo- con l'Assoluto che si rivolga alla libertà attraverso il quale, come figli adottivi, ci l'Università. Per la sepoltura la salma sa-
la relazione fra culture e religioni. Essi neanche con la riconversione della fede gia e Cristologia (cfr Nota, 5). della persona, pronunciando il suo no- assimiliamo alla discendenza del Figlio rà traslata a Camin (PD).
affondano le loro radici nella modernità cristiana a un insieme di valori etici o È pertanto inerente all'evento di Cri- me. Ognuno ha potuto scoprire piena- Unigenito e, convertiti nel tempio dello
illuministica d'Occidente e continuano sociali — distaccati dalla loro origine Roma, 21 gennaio 2008
sto salvaguardare la consistenza e l'auto- mente il significato misterioso e irripeti- Spirito Santo, possiamo vivere nella lode
oggi ad esercitare una considerevole in- storica nell'evento di Cristo — il cui in-
.

nomia relativa dell'umano come una di- bile del suo «io» in virtù di un evento del Padre, confidando nel suo amore
fluenza sul dibattito circa il multicultu- successo è documentato nel cristianesi- mensione interna della rivelazione. Per particolare, che è accaduto nella sua provvidenziale e cercando di compiacer-
ralismo. Questo è il contesto di pensiero mo etico dell'Illuminismo, per quanto
in cui è in gioco la missione evangelizza- questa possibilità si ripresenti spesso.
trice. Il primo passo del percorso antro- Vediamo in che modo un'esperienza
questo l'evangelizzazione traduce in atto
la capacità di verità dell'uomo, esaltan-
do il valore insostituibile della libertà.
storia. È l'evento di Gesù Cristo che dà
pienezza al mistero della nostra libertà:
Dio è entrato nella nostra storia come
lo in tutto». Ribadendo che il Sacramen-
to del Battesimo «ci unisce al Corpo di
W
Cristo che è la Chiesa», monsignor «Sono certo di contemplare la
pologico consiste pertanto nel delineare, cristiana originale può invece proporre Affermando che il metodo della rivela- fattore reale per interpellare la nostra li- bontà del Signore nella terra
anche se brevemente, i due fattori sopra una sintesi convincente fra le aspirazioni Aguer ha assicurato che «noi non siamo
zione di Dio è un evento storico, si ri- bertà e personalizzarla in modo irripeti- soli, non siamo cristiani in modo isolato dei viventi»
menzionati. di entrambi gli atteggiamenti culturali vendica la verità dell'esperienza storica bile (battesimo e vocazione). Riusciamo
La mentalità illuministica postulava (valore pubblico delle identità particolari ma
lo
siamo
come
membri
gli
uni Salmo 26,13
poiché si dimostra che non si devono a conoscerci nella misura in cui acco- degli altri nella realtà misteriosa della
che l'universalità razionale ed etica era e uguaglianza di tutti gli uomini), supe- abbandonare i fatti storici se si vuole gliamo la filiazione donata come forma La Madre Generale Suor Maria Paola
superiore alle tradizioni religiose proprio rando al contempo le loro rispettive li- raggiungere il loro fondamento ultimo. della nostra vita e così scopriamo libera- Chiesa».
Pennisi, con il suo Consiglio e tutte le
perché si astraeva da qualsiasi particola- mitazioni (relativismo culturale e univer- Detto in altro modo, non è necessario mente il fondamento buono della nostra Suore Minime della Passione di
rità storica. Le religioni positive non salismo astratto). Il cristianesimo è
erano strettamente universali — e per- un'offerta ragionevole per tutti quando
concepire la trascendenza della Verità esistenza. L'adesione alla forma filiale di Al cardinale Pell N.S.G.C. annuncia il sereno passaggio
alla Gerusalemme celeste della Rev.da
universale al di fuori del rapporto che la Cristo, nello Spirito Santo, esalta la re-
tanto non potevano essere pubbliche —, si annuncia secondo la natura propria libertà ha con le sue condizioni concre- sponsabilità nella vita terrena: quanto il «premio per la vita» Madre
mentre sì lo era la cultura della moder- dei suoi misteri dogmatici, senza omolo- te, storiche. Grazie a questa difesa del- più scopriamo il significato filiale della
nità che faceva dello Stato il garante dei garlo a nessuna concezione culturale l'intimo rapporto fra la condizione stori- nostra esistenza, tanto più siamo spinti dell'arcidiocesi di Seoul Suor ANGELICA TROTTA
diritti e delle libertà del cittadino, privo (cfr
Fides
et ratio, n. 70 e seg.;
Nota,
6). ca (caro) e il Mistero di Dio (Verbum), a esercitare la nostra capacità di adesio- SEOUL, 22.
quest'ultimo di qualsiasi identità. Lo La rivelazione identifica costitutiva- ne e di decisione in tutti già Generale dell'Istituto
Un riconoscimento internazionale per dal 1968 al 1973
Stato veniva pertanto eretto a garante mente l'uomo come imago Dei (cfr Ge- gli ambiti della vita per- la sua «opera di sostegno alla causa del-
delle religioni, ridotte a fenomeni di co- nesi 1, 26-27). Perché questa concezione sonale e sociale. Posto La Santa Eucaristia esequiale verrà
scienza puramente privati. dell'uomo, intesa alla luce della Trinità e la vita»: con questa motivazione, l'arci-
che l'esistenza di Gesù vescovo di Sydney, cardinale George celebrata nel Santuario della Madonna
In molte correnti del multiculturali- dell'Incarnazione, fa ragionevolmente da In molte correnti Cristo culmina nell'ac- Pell, ha ricevuto il «Gran Prix Myste- della Serra mercoledì 23 gennaio 2008
smo attuale, di taglio post-illuministico, fondamento alla proposta universale di cettazione della volontà alle ore 11.
la difficoltà si radicalizza in quanto non un fatto particolare? In altri termini, co- del multiculturalismo attuale del Padre, mettendo in
rium Vitae», conferito ogni anno dall'ar-
Pace alla sua grande anima.
cidiocesi di Seoul, in Corea del Sud. Tra
solo non si restituisce il valore universa- m'è l'uomo perché risulti ragionevole af- non solo non si restituisce gioco tutta la verità del
i motivi che hanno portato all'assegna- Cosenza, 21 gennaio 2008
le alle tradizioni religiose, ma lo si toglie fermare che il destino di felicità eterna suo «io» e svelando la
anche alla ragione (fatta eccezione per il di tutti — valore universale — dipende il valore universale sua filiazione divina, a zione dell'onorificenza al porporato c'è .

la fondazione del campus australiano

suo potere destrutturante). Non vi è più dal suo incontro con Gesù Cristo — fat- alle tradizioni religiose ognuno di noi si offre la
dell'Istituto per il matrimonio e la fami-
«ragione» o «cultura» universale, ma to particolare —? Affrontare queste do- possibilità di partecipare
«ragioni» e «culture» particolari. Non so- mande per esteso ci porterebbe a svilup- ma lo si toglie a questa forma singolare glia «Giovanni Paolo II», negli anni in
no solo le religioni ma tutte le cosmovi- pare il tema classico della relazione fra anche alla ragione di filiazione, grazie alla cui era arcivescovo di Melbourne, così
sioni a perdere il loro carattere univer- Cristologia e antropologia. Ci limitiamo quale possiamo giungere come l'istituzione di Centri per la vita a
sale, ossia autentico. Le identità cultura- qui a porre in evidenza alcune afferma- allo «stato di uomo per- Melbourne e a Sydney e l'istituzione di
li e religiose si giustappongono, senza zioni antropologiche relative alla parte fetto, nella misura che una donazione biennale di centomila
che si possa stabilire un vero confronto seconda della Nota. conviene alla piena ma- dollari australiani da parte dell'arcidio-
di carattere razionale o etico fra di esse Il numero 22 della Gaudium et spes è tipica dell'annuncio cristiano, la circo- turità di Cristo» (Lettera agli Efesini 4, cesi di Sydney per la formazione di un
(cfr Nota 4). diventato l'enunciato pragmatico della stanza particolare gode di un valore irri- 13). Quando ciò si realizzerà definitiva- servizio di aiuto per le donne incinte
Il multiculturalismo enfatizza il valore giusta relazione fra il mistero dell'uomo ducibile (così si accoglie ciò che vi è di mente parteciperemo per grazia alla glo- della capitale.
pubblico delle identità particolari e rifiu- e il mistero del Verbo Incarnato. Grazie vero nel multiculturalismo), proprio per- ria eterna di Dio Trino.
ta la concezione universalista moderna al rinnovamento conciliare, l'antropolo- ché può rendere presente la verità uni- La seconda parte della Nota si con-
perché la considera incapace di rispetta- gia teologica dà grande rilievo alla me- versale (aspirazione degli illuministi mo- clude indicando che il metodo di evan- Un libro
re ciò che è tipico di ogni cultura a cau- diazione cristologica del creato (cfr
sa proprio della sua astrazione. Da parte Gaudium et spes, nn. 10-12) e conferi-
derni), superando l'aporia fra relativi- gelizzazione, nell'ambito del dialogo sin-
smo storico e universalismo astratto da cero con gli uomini, consiste nella testi-
per aiutare
sua, l'universalismo di matrice illumini- sce tutto il suo peso, al fine di compren- cui la cultura occidentale non riesce a monianza e nell'annuncio (8), a somi- i meninos de rua
stica rivendica l'uguaglianza della condi- dere chi è l'uomo, all'affermazione pao- uscire. Solo se evangelizzeremo permet- glianza di Gesù, il Testimone fedele e
zione umana. A tal fine la formalizza lina dei due Adami (cfr Romani 5, 14; teremo all'occidente di riconciliarsi con verace (cfr Apocalisse 3, 14). Chi cono- ROMA, 22.
astrattamente in determinati contenuti Prima lettera ai Corinzi 15, 45 e seg.), se stesso (cfr Nota, 13). sce la vita eterna fin da ora, ossia chi «I bambini non sono problema ma so-
e/o procedimenti etici e giuridico-politi- ampiamente commentata dalla prima La Nota ricorda che «la verità salvifi- conosce il Dio vero e il suo inviato, Ge- luzione»: sostenuto da questa convinzio-
ci (è universale il cittadino in quanto ta- teologia cristiana (Ireneo, Tertulliano). ca non è solo oggetto del pensiero ma sù Cristo, sperimenta la bellezza di una ne, padre Renato Chiera, da quasi tren-
le ma non lo è nessuna identità comuni- Questa antropologia insegna che la veri- anche evento che condiziona tutta la «vita-vita», che soddisfa la ragione e la t'anni, s'impegna senza risparmio di
taria) e rifiuta ciò che considera la fram- tà completa sull'essere umano nasce dal- persona — intelligenza, volontà, senti- libertà. L'uomo che fa questa esperienza energie per i bambini di strada di Rio de
mentazione delle identità come una fon- l'evento di Gesù Cristo, che è l'uomo as- menti, attività e progetti — quando que- e la vive come un arricchimento inaudi- Janeiro, in Brasile. Questa sua straordi-
te di arbitrarietà. Entrambe le tendenze, solutamente corrispondente a Dio, è sta aderisce a Cristo» (4). La caratteriz- to della sua personalità (cfr Nota, 6), naria esperienza di carità cristiana viene
che condividono gli stessi presupposti, si l'immagine definitiva del Padre (cfr Co- zazione della verità come evento che cresce nel desiderio di comunicarla agli raccontata nel libro «In Strada», che
criticano a vicenda perché sono due lossesi 1, 15; Seconda Lettera ai Corinzi implica tutta la persona offre il fonda- altri (cfr Nota, 7). Solo così, attraverso verrà presentato giovedì 24 gennaio, alle
espressioni «insoddisfatte» di un'esigenza 4, 4). L'umanità singolare di Gesù, es- mento per comprendere la corretta rela- la comunicazione di un bene sovrabbon- ore 17, nella sede della società Dante
più profonda che non appagano: il rico- sendo l'umanità del Figlio di Dio (nelle zione fra ragione e libertà. Questo dina- dante, si conferisce l'unico adempimen- Alighieri di Roma. Alla presentazione,
noscimento di un'unità culturale in cui sue dimensioni di predestinazione, incar- mismo è proprio della ricerca della veri- to possibile del diritto che tutti hanno di oltre al missionario italiano, interverran-
la particolarità e l'universalità non si nazione e redenzione) implica una de- tà a tutti i livelli della vita, e così succe- ricevere questa Buona Novella (cfr No- no Walter Mauro, critico e storico lette-
escludono reciprocamente. terminazione dell'essere umano valida de anche, attraverso il dono dello Spiri- ta, 2). Come trovare un Evento che con- rario, e il teologo monsignor Carlo Mo-
Sia l'universalismo illuministico sia il per tutti gli uomini e in tal senso la sua to Santo, nell'accogliere la rivelazione venga maggiormente a tutti, che sia al lari. Pagina dopo pagina, padre Chiera
multiculturalismo post-illuministico, aspirazione è universale (cfr Nota, 9). (cfr Nota, 5). Rendendo testimonianza contempo più personale e di maggiore racconta la sua vita e quella dei bambini
quando si assolutizzano, svuotano l'aspi- Si offre così il fondamento dogmatico di sé già attraverso il creato (cfr Dei proiezione pubblica, più particolare e del Brasile, abbandonati e calpestati,
razione cristiana, come si osserva nei per un'azione evangelizzatrice universa- Verbum, 3), Dio suscita un'attrazione più universale? proponendo un percorso di rinascita e
modelli teologici che assorbono queste le. Ogni uomo è immagine di Dio, non che spinge a conoscerlo come Creatore di speranza. I fondi raccolti con la ven-
influenze e relativizzano l'evangelizzazio- in modo generico, come se fosse una mediante le sue opere. Di fatto la perso- dita del libro andranno a finanziare una
ne (cfr Nota, 3). Secondo queste corren- creatura «naturale» fra le altre, ma la na che ricerca la verità trascendente è *Facoltà di Teologia «San Dámaso» struttura di accoglienza proprio per i
ti, se la fede cristiana è una variante re- sua creazione è storicamente orientata sempre situata nel creato e nella storia. (Madrid) meninos de rua brasiliani.
mercoledì 23 gennaio 2008 L'OSSERVATORE ROMANO pagina 7

Bilancio del confronto sulle questioni più controverse L'esortazione del nunzio apostolico in Sri Lanka

Il rapporto tra Scrittura e Tradizione È tempo

al centro del dialogo tra cattolici e battisti di riconciliazione
JOHN A. RADANO* un contesto promettente per l'esame di COLOMBO, 22. La comunità cattolica del Paese, in-
questioni storicamente controverse», «In Sri Lanka è tempo di costruire tanto, continua a pregare per la pace
Il secondo incontro della seconda fase quali la relazione tra Scrittura e Tradi- ponti di pace e riconciliazione fra nord con una campagna che va avanti in tut-
delle Conversazioni internazionali tra zione, la comprensione del battesimo e e sud, fra est e ovest del Paese»: è l'ap- te le realtà ecclesiali e a tutti i livelli.
cattolici e battisti ha avuto luogo a Ro- dei sacramenti ed altri temi che la Com- pello di monsignor Mario Zenari, nunzio Monsignor Oswald Thomas Colman Go-
ma dal 2 all'8 dicembre 2007. L'Alleanza missione affronterà in seguito. Il Papa apostolico in Sri Lanka. mis, arcivescovo di Colombo, ha affer-
mondiale battista, dalla quale vengono ha poi aggiunto: «Dobbiamo affrontare Il presule ha sottolineato che, in un mato recentemente che «la guerra e la
inviati i partecipanti, comprende in tutto tali questioni insieme, con spirito di anno che si preannuncia difficile e dolo- violenza non sono vie per ottenere una
il mondo circa quaranta milioni di fedeli apertura, rispetto reciproco e fedeltà al- roso per la popolazione, segnato dall'in- pace durevole: occorre invece trovare
battezzati (oltre cento milioni se si con- la verità liberatrice e alla forza salvifica terruzione della tregua e dalla ripresa una soluzione politica alla crisi».
tano anche i bambini e i membri della del Vangelo di Gesù Cristo. In quanto del conflitto su vasta scala, «la comunità In questo lungo periodo di instabilità
famiglia). L'Alleanza ha sede presso la credenti in Cristo, lo riconosciamo come cattolica, i vescovi, i sacerdoti, i laici, sociale non è solo la Chiesa cattolica a
Falls Church della Virginia (nei pressi di unico mediatore fra Dio e l'umanità sono chiamati ad essere un segno di lanciare appelli alla convivenza pacifica.
Washington, D.C.) negli Stati Uniti. [...], nostro Salvatore, nostro Redentore speranza in mezzo alla violenza, alla po- Anche altri leader cristiani, come il ve-
[...] il capo di quel cor- vertà e allo sfruttamento. Dobbiamo scovo anglicano di Colombo, Duleep de
po che è la Chiesa [...]». meditare — ha proseguito — e assimila- Chickera, hanno fermamente condanna-
Benedetto XVI ha quindi re il messaggio offerto dal Santo Padre to ogni violenza contro la popolazione
ricordato che «oggi, co- nella sua ultima lettera enciclica Spe civile e invitato i governanti a risolvere i
Un commento alla costituzione me sempre, il mondo ha salvi, oltre ad essere strumento di spe- problemi al tavolo delle trattative. Gli in-
ranza per la popolazione martoriata del-
conciliare «Dei Verbum» bisogno della nostra te-
la nazione».
terventi dei capi religiosi sono avvenuti
stimonianza comune di all'indomani del sanguinoso attentato a
dell'allora professore Ratzinger Cristo e della speranza L'esortazione «costruire ponti» è ripe- Buttala, nel nord del Paese, dove il 16
tuta spesso dal nunzio apostolico in oc-
si è rivelato uno strumento utile che il Vangelo reca con casione delle sue visite nelle diverse lo-
gennaio l'esplosione di un autobus ha
sé». causato la morte di ventisette civili. Tra
a individuare Alla conclusione della
calità dello Stato. Visitando le comunità
i sessanta feriti anche alcuni bambini.
possibili convergenze locali e visionando i progetti di ricostru-
prima fase delle conver- zione del dopo tsunami, monsignor Ze- Lo stesso giorno il Governo usciva uffi-
sul testo del Vaticano II sazioni tra cattolici e nari ha apprezzato il fatto che «dopo cialmente dal cessate il fuoco siglato nel
battisti durata dal 1984 due anni si è a buon punto e in molte 2002 con i ribelli delle tigri tamil, da an-
al 1988, fu pubblicato un aree si vedono dignitose realizzazioni in ni disatteso da entrambe le parti.
rapporto intitolato «Cal- favore dei più poveri». «Governo e ribelli — è scritto in un
led to Witness to Christ Se da una parte il terribile maremoto comunicato stampa firmato dal presi-
Queste conversazioni, programmate in Today's World». Si trattava del primo ha danneggiato vie di comunicazione fi- dente della Conferenza episcopale dello
per cinque anni, dal 2006 al 2010, s'in- grande incontro tra le due comunioni. sica come strade e ponti, ha aggiunto il Sri Lanka, monsignor Vianney Joseph
centrano sul tema «La Parola di Dio nel- L'attuale fase di conversazioni, a distan- nunzio apostolico, il conflitto ventennale Fernando, della diocesi di Kandy, devo-
la vita della Chiesa: Scrittura, Tradizio- za di venti anni, nell'affrontare le que- che insanguina lo Sri Lanka ha interrot- no abbandonare le ostilità per creare il
ne e Koinonia», e si articolano intorno a stioni più controverse riflette i cambia- to le vie della comunicazione umana, clima essenziale per la pace. La violenza
questioni che sono da tempo controver- menti e la più profonda comprensione portando divisioni e «scavando fossati porta solo alla perdita di troppe vite in-
se tra cattolici e battisti. reciproca cresciuta nel corso degli ultimi tra persone, gruppi, etnie. Questo è il nocenti e a tanto dolore, sofferenza, di-
La Commissione ha studiato la rela- decenni. Anche l'incontro con Benedetto dramma più grande. Per tale motivo i struzione. Dobbiamo tornare con urgen-
zione tra Scrittura e Tradizione durante XVI, tenutosi in un'atmosfera fraterna e cristiani sono chiamati a gettare ponti di za al tavolo dei negoziati, unica via per
il primo incontro del 2006, individuando cordiale, è stato testimonianza dell'im- pace e di riconciliazione, ad essere “pon- una pace duratura e prosperità per
alcuni elementi di convergenza. Al ri- portante avvicinamento ecumenico di tefici” seguendo l'esempio di Cristo. Egli tutti».
guardo, va notato che, mentre la Costi- questi anni. è ponte fra cielo e terra, fra Dio e l'u- Il presidente dello Sri Lanka, Mahin-
tuzione del Concilio Vaticano II «Dei manità; ma anche ponte tra tutti gli uo- da Rajapakse, ha chiesto ai suoi cittadi-
Verbum» è rispettata da molti battisti, mini di storia, cultura, lingue e nazioni ni «pazienza» in vista di «imminenti in-
una sua frase al punto nove, nella quale *Pontificio Consiglio diverse, tramite il suo messaggio di ser- contri» tra rappresentanti governativi ed
si dice «l'una e l'altra [la Scrittura e la per la Promozione dell'Unità dei Cristiani vizio e amore». esponenti delle tigri tamil.
Tradizione] devono essere accettate e
venerate con pari sentimento di pietà e
riverenza», non riconosce, secondo i
battisti, la giusta priorità alla Scrittura.
L'incontro di quest'anno proseguirà la Numerosi gli allarmi dei presuli sulla strumentalizzazione delle divisioni sociali La speranza del vescovo di Djibouti
discussione intorno a questo tema, ba-
sandosi su interventi che esamineranno
il punto sopra menzionato da entrambe
le prospettive, quella cattolica e quella
battista.
Le violenze in Kenya «La pace in Somalia
È interessante rilevare che, per chiari-
re la frase in questione, gli autori di am-
bedue le tradizioni si sono riferiti al
commento dell'allora professore Joseph
Venti anni di vane denunce è possibile»
Ratzinger su «Dei Verbum», pubblicato NAIROBI, 22.
da Herbert Vorgrimler subito dopo il Per raggiungere la pace mento della popolazione. Quando ag- ROMA, 22. nei momenti di maggiore sconforto,
Le violenze che hanno sconvolto il giungiamo a questa disparità il proble- La pace in Somalia è possibile ed oc- quando si perde la fiducia».
Concilio insieme agli altri commenti re- Kenya nelle ultime settimane non giun- occorre abbandonare ma irrisolto della terra, gli interventi op- corre rinnovare gli sforzi per perseguir- Il vescovo di Djibuti esprime la sua
lativi ai documenti del Vaticano II. gono inaspettate: i vescovi cattolici loca- l'incitamento all'odio tribale portunisti di diversi leader e l'inazione la. Abbandonare questa speranza «signi- opinione anche sulla vicenda di monsi-
L'incontro del 2007, trattando il tema li da circa vent'anni hanno lanciato am- delle “forze della legge e dell'ordine”, fica accettare il regno della morte». Lo gnor Sandro De Pretis, il vicario genera-
del battesimo, dell'eucaristia e dei sacra- monimenti sulla strumentalizzazione del- Necessario anche accelerare siamo spinti a fare appello ai kenyani a sottolinea il vescovo di Djibouti Giorgio le della diocesi di Djibuti, in carcere dal
menti, ha affrontato questioni su cui vi le tensioni etniche e tribali a fini poli- i programmi di sviluppo fermarsi, a riflettere e a capovolgere la Bertin, il quale è anche e amministrato- 28 ottobre
è una chiara divergenza tra battisti e tici. e di miglioramento situazione prima che sia troppo tardi». re apostolico di Mogadiscio. «È un problema politico. La mia im-
cattolici. Ma gli interventi di entrambi Dopo le violenze scoppiate nell'agosto I vescovi hanno presentato alcune Negli ultimi giorni vi sono stati scon- pressione — sottolinea — è che questa
su tali argomenti hanno contribuito ad del 1997, anno di elezioni, monsignor
per ridurre la povertà proposte per aiutare a ristabilire la pa- tri di confine tra il Somaliland, che si faccenda sia legata a problemi di rela-
approfondire la comprensione reciproca Ambrogio Ravasi, allora vescovo di Mar- che è all'origine dei mali ce: proclama indipendente dal resto della zioni tra il governo di Djibouti e quello
1) I politici e i capi locali devono evi- Somalia, e la regione semi-autonoma del francese. Don Sandro si è trovato coin-
delle diverse posizioni. sabit, definiva gli scontri «frutto di egoi- del popolo kenyano tare frasi che incitano all'odio e adottare Puntland. Il sanguinoso contenzioso è volto in una vicenda complessa. Penso
Anche i temi previsti per i prossimi smo, avidità e sete di potere. Essi conti- per il controllo di queste aree tra queste comunque che non sia lecito tenere de-
incontri, relativi al ruolo di Maria nella nuano nell'impunità, anche se in modo un linguaggio improntato al rispetto del-
la vita, alla riconciliazione e alla costru- due entità politico-territoriali della So- gli innocenti in situazioni difficili perché
Chiesa ed al ministero petrino, rap- ridotto, come se fossero diventati un in- sempre il cardinale Njue, ricordava gli malia. vi sono dei problemi che devono essere
accadimenti che avevano sconvolto la zione dell'unità.
presentano una sfida altrettanto impor- tollerabile, ma normale, modello di vita, 2) La risoluzione dei problemi con la «Vi sono state quattordici conferenze affrontati serenamente, onestamente,
tante. o peggio, come se fossero il risultato di vita del Kenya in quell'anno: siccità, ra- internazionali di pace per la Somalia senza coinvolgere degli innocenti».
non violenza non è una finzione. Si può
Riunendosi a Roma, la Commissione una qualche ben pianificata strategia, di- zionamento dell'acqua e della corrente
fare con il dialogo che presuppone «sin- che sono fallite. Dobbiamo — si doman- Il vescovo accenna anche alla conse-
internazionale è stata ricevuta in udien- retta da qualche potere superiore scono- elettrica, intolleranza politica «che non è cerità e la capacità di perdonare». da il Vescovo di Djibouti — abbandona- guenze che l'arresto del vicario ha avuto
za da Benedetto XVI. I co-presidenti, il sciuto, che gli sforzi umani non possono mai stata così negativa», e la violenza 3) I vescovi chiedono al governo di
re la Somalia di fronte a questi fallimen- sulla vita della diocesi. «La Chiesa di Gi-
vescovo Arthur Joseph Serratelli ed il controllare o fermare». diffusa della quale è stato vittima anche ti? La mia risposta è no, perché occorre buti — ricorda — è formata da me, da
Monsignor Ravasi notava che «nel «risolvere rapidamente i problemi relati- rinnovare gli sforzi per riportare la pa- don Sandro e da un altro sacerdote. Ho
professor Paul Fiddes, hanno salutato momento in cui si avvicinano le elezioni padre Kaiser, un missionario statuniten- vi al possesso della terra» e di «accelera-
se ucciso in circostanza non chiarite. ce, analizzare cosa si è sbagliato nelle lanciato appelli alla Chiese di Francia,
personalmente il Papa. Nel suo discorso, aumenta la tensione che si avverte nel- re i programmi di sviluppo e di miglio- precedenti conferenze e conservare la Belgio, Svizzera francese e alla Congre-
il professor Fiddes, grato per l'udienza, l'aria, mentre si sente parlare di scontri Il 28 agosto 2002, in occasione delle ramento per la popolazione del Kenya».
elezioni generali, vinte da Mwai Kibaki, speranza per il ripristino della pace. gazione per l'Evangelizzazione dei Popo-
ha fatto presente a Benedetto XVI che il e disordini tra i diversi partiti politici». 4) Le forze dell'ordine sono chiamate Quindi dobbiamo impegnarci coralmen- li, chiedendo l'invio di almeno uno o
suo commento di quaranta anni fa su i vescovi avevano lanciato un appello ai «ad agire con rapidità, ma in maniera te per provare ancora a riportare la pa- due sacerdoti “d'emergenza” per due o
Il 16 settembre 1997 il cardinale John politici per fare tutto il possibile al fine responsabile, nelle situazioni di violen-
«Dei Verbum» è stato prezioso per am- Njue, attuale arcivescovo di Nairobi, ce in Somalia. Ho avuto anche un rin- tre mesi, sperando che in seguito la si-
di prevenire il ripetersi degli scontri etni- za». graziamento da parte di un gruppo di tuazione migliori e si possa avere la pre-
bedue le parti nel tentativo di compren- della diocesi di Nyeri, pubblicò un mes- ci verificatisi durante le scorse elezioni. Alla vigilia delle elezioni generali del oppositori somali che vive all'Asmara, in senza continua di un sacerdote. A Gibu-
dere più a fondo la frase usata dai Padri saggio nel quale, parlando delle violenze «Le diverse analisi che abbiamo rice- 27 dicembre 2007 la Conferenza episco-
conciliari al punto nove; nonostante non scoppiate nella Provincia della Costa, si Eritrea, che mi ha scritto affermando: ti noi abbiamo bisogno di sacerdoti. Da
vuto dalle Commissioni Giustizia e Pace pale del Kenya aveva pubblicato una let- “Abbiamo notato che nell'ultimo mese questa vicenda mi è venuta l'idea di lan-
sia stato possibile pervenire ad un accor- domandava se queste «fossero un “pro- in tutto il Kenya — affermava un comu- tera pastorale, intitolata «Ama Dio e il Papa Benedetto XVI ha parlato per tre ciare una proposta per creare una sorta
do completo, sono state individuate sul getto pilota” da ripetere altrove. In qual- nicato della Conferenza episcopale — di- prossimo tuo», con la quale si ricordava volte della Somalia, visto che lo incontra di “sacerdoti senza frontiere” o “missio-
suo significato maggiori convergenze ri- che parte della Rift Valley, delle Provin- mostrano che la povertà è alla radice che «l'amore sincero per il prossimo è il porti il nostro ringraziamento”». nari senza frontiere” perché ho l'impres-
spetto al passato. ce occidentale, orientale e di Nyanza», della maggior parte dei nostri problemi. vero valore fondante di una nazione uni- Secondo il vescovo Bertin «queste sione che la situazione che stiamo viven-
Benedetto XVI ha dichiarato che il te- alcune delle aree sconvolte dagli scontri Vediamo, da un lato, l'arricchimento di ta... Per questo dobbiamo rifiutare persone riconoscono il contributo della do può essere vissuta anche da altre dio-
ma generale delle conversazioni «offre scoppiati dopo le elezioni del 27 dicem- pochi, e dall'altro, il crescente impoveri- chiunque predichi l'odio». Chiesa nel tenere viva la speranza anche cesi in altre parti del mondo».
bre 2007.
«Il fatto che diverse persone sono co-
strette a lasciare il luogo dove sono state
registrate per il voto — sottolineava il
cardinale Njue — ci fa pensare che que-
A Timor Orientale sti scontri siano i frutti cattivi di politici
che beneficeranno dell'assenza e della
Corsi didattici per quattrocentocinquanta ragazze cristiane e musulmane
l'appello per la pace mancata partecipazione al voto di perso-
del vescovo di Dili ne appartenenti a certe comunità etni-
che che in precedenza non hanno ap-
poggiato i loro partiti. Mentre il governo
La Caritas siriana in aiuto delle profughe irachene
predica la pace, non sembra che vi sia
DILI, 22. per nulla la pace e i leader della Provin- DAMASCO, 22. Le precarie condizioni delle famiglie costringono presenti sul territorio sostengano le gio-
«Stringiamoci la mano e rimettiamoci cia della Costa sono rimasti in silenzio. La Caritas in Siria ha promosso l'av- vani e le allontanino dalle condizioni di
a vicenda i nostri peccati, per ritrovare Perché condonano le violenze?». vio di un programma didattico che offri- molte giovani irachene fuggite in Siria a lavorare sfruttamento. Il vescovo ha detto «che
pace e giustizia, valori necessari per una Riferendosi agli stessi incidenti monsi- rà istruzione gratuita a quattrocentocin- in condizioni di sfruttamento ed a rinunciare agli studi la vita dei profughi non è facile: è arduo
vita retta»: il vescovo di Dili, Alberto Ri- gnor Zacchaeus Okoth, arcivescovo di quanta ragazze, cristiane e musulmane, Per questo la Caritas attiverà gli education courses trovare lavoro e gli alloggi sono molto
cardo da Silva, ha scelto queste parole Kisumu, nella Provincia di Nyanza, af- fuggite
dall'Iraq
e
costrette
a
vivere costosi. I cristiani lasciano le loro case
per lanciare un appello a tutti i fedeli fermava: «Abbiamo seppellito i corpi di in terra siriana in condizioni di sfrutta-
che offrono lezioni gratuite di informatica, inglese in Iraq con pochi averi e dipendono in
cattolici di Timor Orientale, per invitarli 26 persone uccise nella Provincia della mento. e ripetizioni in altre materie per garantire l'istruzione gran parte dalle organizzazioni caritative
all'unità e la pace nel Paese e per la- Costa. Nonostante le recenti violenze è In particolare l'iniziativa prevede l'at- ecclesiali o dai parenti residenti all'este-
sciarsi alle spalle un 2007 segnato dalla evidente che a Mombasa la grande mag- tivazione di education courses che of- ro».
violenza. gioranza dei kenyani vogliono pace e ri- frono, alle giovani tra i dieci ed i diciot- invece, che non possono permettersi hanno difficoltà di apprendimento a Gli education courses rappresentano
«Bisogna riflettere — ha sottolineato il spetto reciproco, riconciliazione e giusti- un'istruzione». causa della diversa pronuncia della lin-
to anni, lezioni di informatica, inglese e solo l'ultima iniziativa della Caritas siria-
presule — sulle cose negative che abbia- zia. Facciamo tutto quel che è possibile Per lo svolgimento delle lezioni la Ca- gua araba in terra siriana.
ripetizioni in varie materie scolastiche. ritas ha affittato alcune stanze nella cat- I costi dell'istruzione risultano però na per affrontare la crisi umanitaria dei
mo fatto lo scorso anno, chiedendo per- per restaurare l'armonia tra le popola- Spesso infatti, per le difficoltà econo- profughi. Essa opera sul territorio, uti-
dono a Dio e ringraziandolo per averci zioni che esisteva in precedenza sulla tedrale siro-cattolica, situata nel quartie- proibitivi per le famiglie dei profughi.
accolti nel 2008». Il vescovo ha comun- Costa». miche e la mancanza di posti nelle scuo- re di Bab Sharki, all'interno della città Alcuni genitori lamentano: «La soluzione lizzando i fondi dell'Onu, cui presenta
que espresso la speranza che le cose le pubbliche, molte giovani profughe ac- vecchia. sarebbe quella degli insegnanti privati, regolarmente progetti e rapporti sulle
Dopo le elezioni generali che si tenne-
buone sperimentate nel 2007 continuino ro nel dicembre 1997, il 7 gennaio 1998 cettano lavori umilianti e, talvolta, fini- In base ai dati dell'Alto commissariato ma per le famiglie che a malapena rie- necessità più urgenti da affrontare.
anche nel 2008. il cardinale Njue rivolse un appello alla scono anche nella trappola della prosti- Onu per le Nazioni Unite i profughi che scono a pagare gli affitti di casa, è im- Dal 2004, ad esempio, è attivo il pro-
Una delle strade da seguire per perse- riconciliazione nazionale e chiese al go- tuzione. hanno varcato il confine siriano e vivo- possibile». Da qui la necessità per molte gramma per la distribuzione annuale di
guire pace e serenità è senza dubbio la verno di correggere le carenze rilevate A spiegare il significato del program- no nel Paese sarebbero almeno un milio- ragazze di contribuire al reddito familia- cibo, coperte e vestiti, oltre a materiale
valorizzazione della famiglia, che per il nel voto: «Siamo consapevoli delle gravi ma all'agenzia Asia News, è un siriano, ne e mezzo e di questi l'ottanta per cen- re, accettando comunque qualsiasi lavo- igienico, alle famiglie dei profughi. Un
vescovo «rappresenta il valore più im- ingiustizie, di alcune azioni estremamen- Bassam al-Chahil, che è impegnato da to sono concentrati a Damasco. Quello ro e rinunciando agli studi. altro programma è quello sanitario,
portante di una persona che vuole esse- te disoneste, di falsità nel conteggio e anni nell'assistenza dei profughi: «Gli dell'istruzione è apparso, fin dall'inizio, Il dramma delle giovani profughe, in svolto in collaborazione con strutture
re migliore». Tutti i membri della socie- nella pubblicazione dei voti. Lasciateci education courses sono realizzati con il uno dei problemi principali da risolvere: particolare quelle cristiane, era stato private, per la fornitura di cure mediche
tà locale, secondo il presule, dovrebbero insistere nel chiedere provvedimenti im- sostegno dell'Unicef e prevedono che le gli ultimi arrivati non vengono inseriti messo in evidenza il mese scorso anche gratuite agli iracheni registrati negli uffi-
«vivere come una grande famiglia», rin- mediati al governo per correggere que- studentesse siano divise in due catego- nelle scuole pubbliche dove già ci sono dal vescovo di Alep dei Caldei Antoine ci della Caritas: a Damasco, in particola-
novando il loro impegno a vivere in ar- ste carenze». rie: quelle che vanno a scuola, ma han- problemi di sovraffollamento per gli stu- Audo. Il presule, inoltre, si è impegnato re, hanno aderito al programma un
monia. Nel messaggio di Natale del 2000, no problemi in alcune materie e quelle, denti siriani; altri ancora, ad esempio, affinché gli ordini religiosi femminili ospedale e due farmacie.
pagina 8 L'OSSERVATORE ROMANO mercoledì 23 gennaio 2008

La missione della Chiesa in Slovenia al centro dell'intervista all'arcivescovo Uran in occasione della visita ad limina Il cardinale Ouellet indica motivazioni e obiettivi
del prossimo Congresso eucaristico internazionale

Riproporre l'attualità dei valori Pane spezzato

autenticamente cristiani ed europei per i poveri del mondo
NICOLA GORI tiva uno dei punti più attuali per rispon- stano le testimonianze delle prime co- Un «contributo sostanziale» per soste- Va letto in questa luce anche il riferi-
dere alla crisi spirituale, morale e demo- munità cristiane. Il più importante re- nere la lotta alla povertà, in particolare mento al Congresso di Quebéc contenu-
Offrire ai popoli del vecchio continen- grafica del nostro Paese, della quale so- sponsabile fu il vescovo san Vittorino di per aiutare gli immigrati e i rifugiati, to nel Messaggio del Papa per la prossi-
te l'attualità del patrimonio dei valori
autenticamente cristiani ed europei. È la
no vittima soprattutto i giovani. Attual-
mente in Slovenia esistono già quattro
Petovio, martirizzato alla fine del III se-
colo durante la persecuzione dell'impe-
Il primo paese verrà dal quarantanovesimo Congresso ma Giornata mondiale del malato?
eucaristico internazionale in programma
missione che impegna la Chiesa slovena
in questi primi mesi del 2008. All'indo-
licei cattolici e alcune scuole materne, ratore Diocleziano (284-305). Alla metà dell'ex Jugoslavia Direi di sì. Non a caso abbiamo volu-
dal 15 al 22 giugno a Québec, in Cana- to coinvolgere direttamente nell'espe-
ma stiamo preparando l'istituzione delle
mani dell'entrata del paese nell'area di scuole elementari e medie, degli istituti
dell'VIII secolo i principi della Caranta-
nia Gorazd e Hotimir furono battezzati nell'Unione europea da, sul tema «L'Eucaristia, dono di Dio rienza congressuale gli ammalati, i soffe-
per la vita del mondo». Lo annuncia il renti e le persone diversamente abili. Lo
Schengen e dell'assunzione della presi- professionali e anche dell'università. «In- sull'isola Herreninsel del lago Chiemse. cardinale Marc Ouellet, arcivescovo del- abbiamo fatto in particolare attraverso
denza di turno del Consiglio dell'Unione vestire» nelle scuole cattoliche ha lo sco- Durante il rinascimento carolingio l'an- la città sede dei lavori, spiegando che in due iniziative. La prima è il «Capitolo
Europea, i vescovi assicurano alle auto- La Slovenia, già appartenente
po di preparare nuove generazioni di in- nuncio evangelico portato dai missionari alla Repubblica socialista jugoslava, questi mesi è stata lanciata l'iniziativa di dei malati», un gruppo che prega quoti-
rità politiche il loro sostegno spirituale e tellettuali formati cristianamente e pron- benedettini fu come un seme seminato una grande colletta per venire incontro dianamente per la preparazione ed il
ha proclamato la sua indipendenza
la mobilitazione pastorale perché l'eredi- ti alla nuova evangelizzazione. nella terra feconda. Le famiglie, per la il 25 maggio 1991. Il 13 gennaio 1992 alle necessità degli stranieri che giungo- buon esito dell'evento eucaristico. La se-
tà cristiana sia fermento di fratellanza maggior parte numerose, hanno tra- è stata riconosciuta dalla Santa Sede no ogni anno nella regione. Al termine conda è la celebrazione della Giornata
tra le Chiese locali e le comunità nazio- La Slovenia, primo paese dell'ex Jugo- mandato questo annuncio di generazio- e, due giorni dopo, del congresso la somma raccolta sarà mondiale del malato nel nostro santua-
nali. È quanto emerge dal colloquio con slavia ad entrare nell'Unione europea, ne in generazione. Nel lungo periodo dalla comunità internazionale.
sedici anni dopo l'indipendenza assume donata a una fondazione istituita pro- rio nazionale dedicato a sant'Anna, il
l'arcivescovo di Ljubljana Alojzij Uran, del sistema socialista la Chiesa in Slove- La dichiarazione di indipendenza prio per promuovere
Presidente della Conferenza episcopale, l'incarico di presidente di turno del nia per il regime rappresentava l'opposi- ha provocato una crisi militare, l'accoglienza e l'integra-
a Roma in occasione della visita ad li- Consiglio dell'Ue. Che ruolo ha svolto e zione ideologica. Dopo la seconda guer- risoltasi nell'ottobre 1991. zione degli immigrati. È
mina. svolge la Chiesa in questo processo di Nel territorio statale, una testimonianza — af-
ra mondiale vescovi,
integrazione europea?
sacerdoti e fedeli subi- la cui superficie si estende ferma il porporato in Non c'è vero impegno cristiano
Quali sono le attese e i problemi che Il ruolo della Chiesa è duplice. Da una su oltre ventimila chilometri quadrati, un'intervista a «L'Osser-
presenterete a Benedetto XVI durante parte stiamo sottolineando le radici co-
rono una dura repres-
il gruppo etnico principale vatore Romano» — di
nel mondo senza la preghiera
sione. Vorrei accenna-
la visita ad limina? muni europee che sono pervase dal cri- re solo agli interroga- è quello sloveno, che rappresenta quella «forza di liberazio- L'adorazione eucaristica
Il pellegrinaggio alle tombe degli apo- stianesimo, e lo facciamo non solo in tori notturni e all'at- l'ottantatré per cento della popolazione. ne» che scaturisce dal- è di per sé un impegno
stoli Pietro e Paolo sarà il nostro ringra- senso teorico, ma anche coltivando tentato subito dal ser- Altre significative minoranze etniche l'Eucaristia e che per-
ziamento anzitutto per l'annuncio cri- stretti contatti con le diocesi dei vari vo di Dio Anton Vovk, sono quelle albanesi, serbe, croate, mette al cristiano di «an- per la vita del mondo,
stiano che già dalla fine del secondo Paesi europei, dal Portogallo fino alla vescovo di Ljubljana, magiare, macedoni, bosniaci e italiane. dare verso il mondo con poiché è una forza
secolo si diffuse sulla terra che Giovanni XXIII de- La forma di governo è strutturata come occhi illuminati dalla
slovena. L'incontro con finì «martire del XX se- repubblica parlamentare. speranza e dalla compas- d'intercessione e di liberazione
Il paese è entrato a far parte sione». che dona la pace
il successore di Pie- colo». Il popolo sloveno
dell'Unione europea il 1° maggio 2004
tro è l'incontro è rimasto fedele alla tra- Il tema del Congresso
e dal 1° gennaio 2008 ha la presidenza
con il padre e il dizione cristiana, alla di turno. Il 1° gennaio 2007 mette in luce due di-
buon pastore. Chiesa apostolica di è stato il primo paese dell'Europa mensioni — il «dono» e
Gli esprimere- Roma, che presiede orientale ad adottare l'euro, la «vita» — che sembrano aver perso prossimo 11 febbraio. Sarà l'occasione
mo la nostra de- nella carità, e al Santo sostituendo il tallero. Dal 21 dicembre valore nella società odierna. Può essere per associare in modo particolare coloro
vozione filiale e Padre, successore di 2007 fa parte dell'area Schengen. Nel l'Eucaristia una chiave per riscoprirne che soffrono alla preghiera e alla dimen-
la fedeltà alla Pietro. Proprio la forte giugno 2007 il paese è stato invitato a il senso autentico? sione sacrificale del Congresso.
Chiesa cattolica identità cristiana ha con- entrare nell'Organizzazione per la Certamente, perché l'Eucaristia è il
e al Santo Padre. sentito al nostro piccolo po- sicurezza e la cooperazione in Europa. Quali sono le altre iniziative legate al-
dono di Dio per eccellenza, ossia il dono
Glielo esprimeremo anche polo di sopravvivere nel corso che Dio fa di se stesso attraverso l'offer- l'appuntamento di giugno?
nell'udienza personale e lo dei secoli fino a diventare indipen- ta del corpo e del sangue di Cristo. Que- Oltre all'opera sociale a favore degli
ringrazieremo soprattutto dente all'inizio degli anni novan- sto dono, a sua volta, fa la Chiesa e la immigrati, cercheremo di valorizzare le
per la sua attenzione nel ta. Oggi spetta a noi tra- feconda, affinché sia fonte di vita in un tematiche familiari. Prevediamo nei
periodo di erezione delle
nuove diocesi in Slove-
smettere il vangelo alle
nuove generazioni del Tre nuove diocesi duplice senso: come educatrice del-
la vita divina nelle anime e
due giorni conclusivi del
Congresso un itinerario de-
nia, avvenuta il 7 aprile
2006. Lo inviteremo in
ventunesimo secolo. erette nel 2006 come protettrice della vita
umana sotto tutte le
dicato alla famiglia, ai suoi
problemi, alle sue potenzia-
Slovenia, come gli Storia e cultura in Slo-
venia hanno radici
da Benedetto XVI sue forme e in tutte lità per la missione della
avevo già accennato le sue fasi. Chiesa nel mondo.
in occasione del suo profonde nel cristiane- Inoltre, sull'esempio
ottantesimo com- simo. Si riscontra ciò La Chiesa cattolica slovena conta più Ma in che modo della croce delle
pleanno, perché ci anche oggi? Il secolari- di un milione e mezzo di fedeli, cioè l'adorazione e la
l'ottanta per cento della popolazione Giornate mondiali
possa confermare smo sta minando la preghiera eucari- della gioventù, un
che, secondo le stime del 2006, stica possono in-
nella fede. partecipazione attiva dei si aggira sui due milioni di persone. oggetto simbolico
Francesco Robba: angelo dell'altare maggiore del duomo di Ljubljana fedeli alla vita ecclesia- cidere efficace- chiamato arca
Il territorio è diviso in sei diocesi:
Che sfide deve affron- le? Celje, Murska Sobota, Maribor, mente nella vita della nuova al-
tare oggi la Chiesa slovena? Quali i Bulgaria. Proprio con la ricerca della Ci sono state subdole forme di con- Novo Mesto, Koper e Ljubljana. del mondo? leanza sta at-
progetti pastorali per questo nuovo an- nostra eredità cristiana si mostra il colle- trollo culturale esercitate dalle preceden- Le tre diocesi di Celje, Murska Sobota La dimensio- tualmente per-
no? gamento di fratellanza delle nostre Chie- ti dittature, per cui i cattolici non pote- e Novo Mesto furono erette ne contemplati- correndo il pae-
se locali e dei nostri popoli, e si propone il 7 aprile 2006 da Benedetto XVI, va esprime prima se al fine di in-
La Chiesa in Slovenia vive come la alla Unione europea anche una gamma vano assumere posti rilevanti all'interno il quale elevò anche Maribor di tutto l'attitudine tensificare la pre-
Chiesa della maggior parte dei Paesi cat- di valori autenticamente cristiani ed eu- delle istituzioni educative, economiche, ad arcidiocesi. Secondo i dati dell'uomo dinanzi a ghiera e la catechesi
tolici europei. Subisce pressioni da parte ropei. politiche. L'opinione pubblica si è for- di quell'anno, le parrocchie sono
mata un'immagine abbastanza negativa Dio, l'atteggiamento di eucaristica nelle comu-
del mondo, vive la crisi di fede al suo settecentonovantatré, i sacerdoti accoglienza della parola nità cristiane. Il suo pel-
Dall'altra parte, i fondamenti comuni
interno. Gioisce però dei segni di spe- nel passato si sono aperti ad una varietà della Chiesa, che è stata regolarmente diocesani ottocentodieci, i sacerdoti di Dio e di riconoscimento di legrinaggio terminerà nella
ranza, quando anche i cosiddetti «lonta- di culture cristiane nazionali, che oggi discreditata attraverso la propaganda regolari trecentoventicinque,
ciò che essa è: parola divina manife- città di Québec per la festa del
ni» si avvicinano alla Chiesa e vengono presentano un ricco patrimonio del no- ideologica mirata a svalorizzare i più sa- le religiose trecentosettantuno,
stata nella carne fino alla sua espressio- Corpus Domini, dopo migliaia di chilo-
i seminaristi maggiori settanta.
a conoscere il cristianesimo come valo- stro continente. Perciò il secondo com- cri valori del cristianesimo. È ovvio che Le origini del cristianesimo risalgono ne suprema nella realtà sacramentale metri di marcia guidata da giovani. Stia-
re. La Chiesa in Slovenia vuole aprirsi pito della Chiesa è la cura della specifici- decenni di tale politica abbiano conse- al II secolo. Uno dei più importanti del corpo eucaristico del Risorto. mo poi mettendo a punto una copertura
alla vita di Dio e alla vita umana, così tà dei nostri paesi. In questi mesi della guenze anche a lunga durata, che avver- personaggi dell'epoca fu il vescovo mediatica eccezionale del Congresso. In-
come abbiamo scelto undici anni fa, presidenza slovena intensificheremo i tiamo tuttora. san Vittorino,
martirizzato
nel
III secolo, Non si tratta quinda di una fuga dal dicazioni sempre aggiornate sono fornite
Però nonostante il moderno ritmo di
quando iniziavamo il primo Concilio ple- nostri sforzi per presentare il nostro durante la persecuzione di Diocleziano. mondo? nell'apposita sezione del sito internet
nario dal titolo: «Scegli la vita». La no- paese e la nostra Chiesa e organizzere- vita, l'individualismo, la secolarizzazione Nella seconda metà del VI secolo,
Al contrario. La contemplazione del della diocesi di Québec (www.diocese-
stra attenzione è rivolta alla famiglia, al- mo anche eventi di portata europea. In della nostra società, il calo delle vocazio- gli slavi e gli avari si insediarono
Verbo fatto carne permette di andare quebec.ca).
la sua apertura alla vita. Quest'anno è particolare la Chiesa appoggia il gover- ni, l'invecchiamento dei sacerdoti, il sulle Alpi dell'Est. Nel medio evo,
verso il mondo con occhi illuminati dal-
dedicato alla famiglia. L'anno prossimo no e tutti i responsabili impegnati nella «piccolo gregge» cerca di approfondire grazie all'azione dei monaci benedettini,
la speranza e dalla compassione. Non
È previsto anche il coinvolgimento di
le ragioni della propria fede e della spe- cistercensi e certosini, la regione altre chiese e comunità?
sarà dedicato ai giovani, che sono chia- presidenza del Consiglio dell'Ue, soste- c'è vero impegno cristiano nel mondo
ranza. Nelle parrocchie ci sono famiglie incontrò un grande sviluppo sociale,
mati a prepararsi alla vita, alla vita fa- nendoli con la preghiera quotidiana in economico e culturale. Nel XV secolo senza la preghiera. L'adorazione è di Un invito è stato rivolto alle chiese
profondamente cristiane, che sono come
miliare. Il percorso da seguire è la nuo- tutte le parrocchie per gli alti incarichi fu fondata la diocesi di Ljubljana. cristiane e alle comunità ecclesiali allo
lievito per la vita ecclesiale. Maggiori so- per sé un impegno per la vita del mon-
va evangelizzazione. La fede viene dal- assunti. Nel XVIII secolo l'imperatore scopo di avere la partecipazione di dele-
no le sfide del mondo contemporaneo, do, poiché è una forza d'intercessione e
l'annuncio della Parola di Dio e dalla Giuseppe II subordinò la Chiesa gazioni che segneranno la dimensione
ancora maggiore deve essere l'apertura di liberazione che dona la pace e fa as-
formazione di piccole comunità che sia- La fedeltà del popolo sloveno al Succes- agli obiettivi dello Stato, fino al 1855, ecumenica del Congresso. Ciò sarà par-
alla vita di Dio, forte la formazione dei saporare il Regno. Proprio per questo la
no capaci di vivere con fede e speranza sore di Pietro nel corso dei secoli non è quando venne stipulato il concordato ticolarmente evidente nel simposio teo-
seminaristi, dei sacerdoti, dei laici per tra Santa Sede e Impero austro- seconda parte del tema del Congresso
nella vita. mai venuta meno. Quali sono i fonda- poter annunciare la fede pasquale in logico che precederà il Congresso, dal-
ungarico. Nel XIX secolo il vescovo mette fortemente l'accento sulla «vita
menti di questo legame? Cristo morto e risorto. Anche le difficol- del mondo», che è illuminata, soccorsa l'11 al 13 giugno, grazie alla presenza di
Quale è oggi la situazione delle vocazio- Anton Martin Slomšek, beatificato
Le radici cristiane del popolo sloveno tà e la sofferenza sono fonte di nuova nel 1999, dette nuovo vigore e santificata dall'irradiamento eucaristi- teologi cattolici, ortodossi, anglicani e di
ni sacerdotali e religiose? altre confessioni.
risalgono al secondo secolo, come atte- vita in Cristo Gesù. e organizzazione alla Chiesa. co del Risorto sulle comunità.
Le vocazioni sacerdotali e religiose so-
no in diminuzione. Su due milioni di Che partecipazione vi attendete?
abitanti e un milione quattrocentomila Attualmente le iscrizioni sono già
cattolici sloveni abbiamo circa sessanta 5000 e siamo sicuri che aumenteranno
seminaristi e venti novizi e novizie.
Convegno del Pontificio Consiglio per i testi legislativi nel venticinquesimo della promulgazione del Codice nei prossimi mesi. Speriamo in una con-
sistente partecipazione da diverse nazio-
Che ruolo hanno i laici nell'attività ni, per esempio dall'Italia, che ha vissu-
evangelizzatrice e caritativa della Chie-
sa slovena?
Nelle nostre parrocchie c'è un nume-
La legge canonica nella vita della Chiesa to un congresso eucaristico internazio-
nale nell'anno del grande giubileo del
2000 e un congresso nazionale ben riu-
ro rilevante di vari gruppi laicali: colla- scito nel 2005 a Bari. Mi sembra che
boratori liturgici, gruppi di preghiera, «La legge canonica nella vita della sione del codice, alla promulgazione del che si tratta comunque di un buon codi- Congregazioni rappresentative dell'intera l'entusiasmo per questo evento stia cre-
Chiesa. Indagine e prospettive, nel se- codice riformato da parte di Giovanni ce «anche se — ha detto — come tutte attività di governo, per esempio la Con- scendo non solo in Canada ma anche
volontari della Caritas, scout, animatori. gno del recente magistero pontificio» è il Paolo II, nel 1983 — il presule ha inteso le opere umane è sempre riformabile e gregazione dei Vescovi e la Congregazio- nei numerosi paesi che ho visitato pro-
Ma, purtroppo, in genere i laici avverto- tema proposto per il Convegno di studi dimostrare l'infondatezza delle accuse di quindi perfettibile ed altresì restaurabile ne per l'evangelizzazione dei popoli; su
no ancora troppo poco la loro responsa- prio per diffondere il messaggio del
organizzato dal Pontificio Consiglio per i quanti ritengono il Codice di Diritto ca- dopo un certo tempo di invecchiamen- congregazioni che richiamano funzioni
bilità per la vita delle comunità cristia- testi legislativi, nel venticinquesimo an- nonico «inutile e non degno di attenzio- to».
Uno
degli scopi del convegno in pro- Congresso. L'appuntamento di Quebéc è
specifiche delle persone coinvolte come
ne. Soprattutto vorremmo che i laici niversario della promulgazione del Codi- ne». A confutare queste tesi sarebbe di gramma è proprio quello di cercare di quella per gli Istituti di vita consacrata e una tappa importante anche per dare
cattolici si impegnassero di più a creare ce di diritto canonico. per sé sufficiente comprendere innanzi- individuare punti, se mai ve ne fossero, le società di vita apostolica, quella del- impulso alla grande missione continenta-
opinione, ad incidere nelle realtà del Il convegno — i cui lavori si svolge- tutto la peculiarità di un Codice «che che hanno bisogno di essere in un certo l'educazione cattolica, il Pontificio Con- le che si sta svolgendo attualmente in
mondo, santificandole. Si tratta di usci- ranno nell'Aula del Sinodo in Vaticano, contiene il disegno globale della persona senso restaurati o comunque aggiornati. siglio Cor unum ed infine il Consiglio America Latina. La mia speranza, co-
re pian piano dal mondo «privato», a giovedì 24 e venerdì 25 prossimi — è nella Chiesa, e ciò in primo luogo secon- Sul modo di procedere durante i due delle conferenze episcopali d'Europa. munque, è quella di poter accogliere da
cui il cristianesimo era stato relegato, e stato presentato questa mattina, martedì do la statuizione del Signore». Si tratta giorni di lavoro, si è soffermato il segre- Di particolare significato è l'aver affi- tutti i continenti pellegrini convinti che
di testimoniare senza paura la propria 22, nella sala stampa della Santa Sede in sostanza di un qualcosa di essenzial- tario del Pontificio Consiglio, monsignor dato al cardinale segretario di Stato Tar- portino insieme la testimonianza resa
fede, che nella vita esige scelte coerenti dall'arcivescovo Francesco Coccopalme- mente diverso da un qualsiasi codice di Arrieta. Innanzitutto ha voluto dar con- cisio Bertone il compito di concludere la dalla Chiesa universale a Gesù Cristo,
e radicali. rio, presidente del Pontificio Consiglio diritto civile. Intanto «non è solo un in- to di un dato evidente alla sola lettura serie degli interventi, prima dell'incontro pane di vita, dono di Dio per la vita del
per i testi legislativi, e dal segretario del sieme di norme create dalla volontà del della brochure allestita. Tra gli invitati con Benedetto XVI. mondo. (francesco
m.
valiante)
Quali sono le urgenze pastorali? medesimo Pontificio Consiglio, monsi- legislatore ecclesiale» ha spiegato monsi- ad intervenire nel dibattito con loro rela-
gnor Juan Ignacio Arrieta. Dall'interven- gnore Coccopalmerio, ma è innanzitutto zioni non figurano alcune istanze della
Una delle priorità è una forte evange- to del presidente è apparso chiaro che, «un indicatore di doveri e diritti insiti Curia romana che, stante la sfera di at-
lizzazione della cultura, a partire dalle oltre l'intento celebrativo, c'è un altro nella persona dei fedeli oppure nella tività e di competenza, ma soprattutto
sue strutture scolastiche, formative e in- motivo di interesse che ruota attorno a struttura della Chiesa per statuizione di per il ruolo che hanno svolto e svolgono
formative. La Slovenia è un Paese catto- questa “duegiorni” canonistica: sarà l'oc- Cristo stesso». Quindi il legislatore cano- nell'applicazione delle norme del Codi- Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice
lico, ma non è uscito indenne dal lungo casione giusta per rispondere a quanti nico indica in primo luogo i doveri e i ce, era magari logico attendersi che ci
passato comunista. L'ideologia del vec-
chio sistema è piuttosto radicata nell'o-
ancora s'interrogano sull'utilità o meno
del Codice di Diritto canonico o se il
Codice riformato nell''83 sia ancora oggi
diritti fondamentali e solo dopo «statui-
sce anche una serie di norme che hanno
la finalità di precisare, applicare difende-
fossero. Mancano per esempio rappre-
sentanti dei Tribunali apostolici, della
Penitenzieria apostolica, della Rota Ro-
Possessi cardinalizi
pinione pubblica, con le sue strutture, il
suo sistema economico, il suo potere sui un buon Codice, e soprattutto attuale. re i doveri e i diritti fondamentali». Si mana o della Segnatura Apostolica. Non
Per la verità monsignor Coccopalmerio tratta dunque dell'insieme dei «diritti e si è trattato assolutamente di un'esclu- L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche dente del Governatorato dello Stato del-
mass-media. Per questo come Conferen- in un certo senso ha già anticipato quel- dei doveri secondo la volontà del Signo- sione, ha assicurato Arrieta, ma è stata del Sommo Pontefice dà comunicazione la Città del Vaticano, Diaconia di Santa
za episcopale slovena ci stiamo impe- la che sarà la risposta dell'alto consesso re stesso e come tali indicati dal legisla- semplicemente una forzata rinuncia det- delle prese di possesso che avranno luo- Maria Liberatrice a Monte Testaccio,
gnando nel quadro della formazione del- convocato
in
Vaticano. Infatti, dopo aver tore». tata dai limiti del tempo a disposizione go nei prossimi giorni: Via Lorenzo Ghiberti, 2.
le nuove generazioni con dei progetti riproposto un breve excursus della legi- Resta da chiedersi se questo codice per il convegno e dalla «necessità di fo- Domenica 27 gennaio 2008, alle ore Domenica 27 gennaio 2008, alle ore
che prevedono l'istituzione di scuole cat- slazione canonica — dal 1917 all'istitu- canonico, in vigore dal 1983 sia un buon calizzare soprattutto il momento norma- 10.30, il cardinale Giovanni Lajolo, pre- 18.30, il cardinale Giovanni Coppa, nuo-
toliche di ogni ordine e grado, dalle ma- zione da Parte del beato Giovanni XXIII codice e soprattutto se sia attuale. Mon- tivo». Queste due necessità hanno porta- sidente della Pontificia Commissione per va Diaconia di San Lino, Via Cardinale
terne all'università. Questo è in prospet- della Pontificia Commissione per la revi- signor Coccopalmerio ha confermato to a concentrare l'attenzione su alcune lo Stato della Città del Vaticano e presi- Garampi, 60.