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649004
L’OSSERVATORE ROMANO
Anno CLIII n. 95 (46.339)
.
Si fermino le violenze in Siria
Basta con lo spargimento di sangue
in Siria; si trovi quanto prima una
soluzione politica che metta fine alla
tragica situazione che sconvolge
questa «cara Nazione». Si rinnova
l’appello di Papa Francesco per la fi-
ne della tragedia in cui vive la popo-
lazione siriana, resa in queste ore, se
mai possibile, ancor più drammatica
dal rapimento dei metropoliti gre-
co-ortodosso e siro-ortodosso di
Aleppo.
L’appello è giunto al termine
dell’udienza generale di questa mat-
tina, mercoledì 24 aprile, e fa seguito
a quello lanciato la domenica di Pa-
squa nel messaggio urbi et orbi. Ma
il Pontefice, nell’incontro con i fede-
li — anche oggi numerosissimi — ha
espresso la propria preoccupazione
anche per altri motivi. Per esempio
gli sta a cuore la grave congiuntura
occupazionale che riguarda in
particolare l’Italia. Il suo auspicio,
ha detto in proposito, è che si
«possa trovare una rapida ed equa
soluzione, nel rispetto del diritto di
tutti, specialmente delle famiglie».
Occasione per manifestare la sua vi-
cinanza ai problemi dei lavoratori
italiani è stata la presenza del grup-
po di operai sardi che, la scorsa
settimana, non avevano potuto par-
tecipare all’udienza per un ritardo
aereo.
Preoccupazione il Pontefice ha
manifestato anche per la situazione
degli immigrati stranieri presenti a
Roma: «cosa facciamo per loro?» ha
chiesto, ricordando che proprio sulla
carità «saremo giudicati da Dio»;
sul «come lo avremo amato nei no-
Decine di vittime
Ondata di attentati
in Iraq
BAGHDAD, 24. Nuova ondata di
violenze in Iraq. È di almeno 10
morti e 34 feriti il bilancio provvi-
sorio di un duplice attacco com-
piuto ieri contro la comunità sun-
nita. Due colpi di mortaio hanno
colpito una moschea a Muqda-
diyah, a nordest della capitale Ba-
ghdad, uccidendo 6 persone e fe-
rendone 20. In precedenza due
bombe piazzate sul ciglio di una
strada avevano investito fedeli sciiti
a sud di Baghdad. Nelle deflagra-
zioni erano morte quattro persone
e ne sono rimaste ferite 14.
Altre 46 persone sono rimaste
uccise ieri in Iraq in un attacco
dell’esercito — l’operazione era
scattata per catturare gli autori di
alcuni attentati — a una piazza in
una località nel nord del Paese do-
ve da settimane erano accampati
manifestanti sunniti, oppositori del
premier sciita Nuri Al Maliki e in
successivi scontri tra miliziani ar-
mati e forze di sicurezza. Episodi
che fanno impennare la tensione
y(7HA3J1*QSSKKM( +%!z![!$!,
Il luogo di un attentato a Baghdad (Reuters)
GIORNALE QUOTIDIANO
Auspicate soluzioni eque e giuste per la grave situazione occupazionale in Sardegna e in tutta l’Italia
stri fratelli, specialmente i più deboli
e bisognosi». Di qui l’invito ai cri-
stiani a non chiudersi in se stessi, a
non nascondere quanto il Signore ha
donato loro. «Siamo nel tempo
dell’azione», dunque guai ad addor-
mentarsi: perché «la vita dei cristiani
addormentati è una vita triste».
Un notazione che il Pontefice ave-
va proposto poco prima, durante la
tra le comunità sunnita e sciita, im-
pegnate in un duro braccio di ferro
dal ritiro delle ultime truppe ameri-
cane, nel dicembre del 2011.
Il ministero della Difesa ha af-
fermato che le vittime dell’attacco
alla piazza, avvenuto nella località
di Hawija, 60 chilometri a sudovest
di Kirkuk, sono in tutto 23, di cui
20 miliziani di Al Qaeda e del Par-
tito Baath che si erano infiltrati tra
i dimostranti e tre soldati. Una
fonte della sicurezza citata dal-
l’agenzia irachena Nina riferisce in-
vece che gli uccisi sono 32, di cui
30 miliziani o manifestanti e due
soldati. Tredici miliziani armati, se-
condo fonti della sicurezza, sono
stati uccisi poco dopo in attacchi
portati per rappresaglia a posti di
blocco dell’esercito nelle province
di Kirkuk e di Salahuddin. Mentre
nel pomeriggio la polizia ha reso
noto che sei suoi agenti sono rima-
sti uccisi in un attacco di manife-
stanti sunniti armati a Ramadi, nel-
la provincia di Anbar.
Unicuique suum
Città del Vaticano
All’udienza generale l’appello di Papa Francesco
consueta celebrazione della messa
mattutina nella Domus Sanctae Mar-
thae. Nella breve omelia aveva posto
infatti l’accento sulla grazia dei cri-
stiani di poter vivere «in mezzo a
una storia d’amore, la storia della
Chiesa» appunto.
Anche ieri mattina, martedì 23, ce-
lebrando nella cappella Paolina la
messa con i cardinali che hanno vo-
Nel mirino di Al Qaeda l’ambasciata francese in Libia
Ban Ki-moon condanna
l’attacco di Tripoli
TRIPOLI, 24. Nuovo attacco a una
sede diplomatica occidentale in Li-
bia, otto mesi dopo l’incursione con-
tro il consolato statunitense a Ben-
gasi e a quattro dal fallito agguato
contro l’allora console italiano Gui-
do De Sanctis. Questa volta nel mi-
rino è finita la rappresentanza fran-
cese a Tripoli, gravemente danneg-
giata da un’autobomba esplosa ieri.
Un attacco su cui si profila l’ombra
di Al Qaeda, anche se al momento
non ci sono rivendicazioni ufficiali.
Secondo le prime ricostruzioni, il
veicolo sarebbe stato parcheggiato
davanti all’ingresso della sede diplo-
matica e il violento scoppio ha di-
strutto parte del muro di cinta che
circonda la villetta bianca di due
piani nel quartiere residenziale di
Gargaresh, danneggiando gravemen-
te l’ala che ospita la cancelleria e la-
sciando un vasto cratere sulla strada,
fra carcasse incenerite di vetture par-
cheggiate. Nell’esplosione sono ri-
masti feriti due gendarmi del servi-
zio di sicurezza — uno dei quali, col-
pito in modo grave da schegge, è
stato operato d’urgenza nella capita-
le libica — e almeno due abitanti
delle case circostanti, tra cui una
giovane ragazza.
Il segretario generale dell’O nu,
Ban Ki-moon, ha condannato nel
modo più forte possibile l’attentato.
«Attacchi contro le missioni diplo-
matiche e il loro personale non sono
accettabili né mai giustificabili», ha
detto Ban Ki-moon aggiungendo di
essere «fiducioso che le autorità libi-
che prenderanno ogni misura possi-
bile per portare i responsabili davan-
ti alla giustizia e perché alle sedi di-
plomatiche sia accordata adeguata
protezione». Alla condanna di Ban
Via libera in Francia alla legge
sul matrimonio tra omosessuali
Una scelta
che divide la società
PAGINE 2 E 5
Copia € 1,00 Copia arretrata € 2,00
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
luto stargli vicino nel giorno del suo
onomastico, Papa Francesco si era
soffermato sulla vita della Chiesa,
sulla sua storia, sulla strada che essa
è chiamata a percorrere per seguire
Cristo. Una strada, aveva detto, che
si sviluppa tra la croce e la risurre-
zione.
PAGINE 6-8
Ki-moon si è unita quella del Consi-
glio di sicurezza che ha ribadito la
necessità di combattere il terrorismo
«con tutti i mezzi consentiti dalla
Carta delle Nazioni Unite con tutti i
suoi obblighi sulla base del diritto
internazionale, la legge umanitaria e
dei profughi e le minacce alla pace e
alla sicurezza internazionale provo-
cata da atti di terrore».
Immediata anche la reazione del
Governo francese, e in particolare
del ministro degli Esteri Laurent Fa-
bius, che ha dapprima emesso una
nota per condannare «con la massi-
ma fermezza» l’attacco, auspicando
che sulla vicenda si faccia «piena lu-
ce» al più presto ed è poi partito in
tutta fretta per Tripoli, dove ha com-
piuto un sopralluogo.
Nella tradizione bizantina
Il mercoledì
di mezza
Pentecoste
G. Dimov, icona del mercoledì
di mezza Pentecoste (Sofia)
MANUEL NIN A PAGINA
Incerta la sorte dei due metropoliti ortodossi sequestrati
Va scongiurato
il conflitto confessionale
DAMASCO, 24. Mentre in Siria si
continua a combattere, non si han-
no ancora notizie certe sulla sorte
del metropolita greco-ortodosso di
Aleppo e Alessandretta, Paul
Yazigi, e di quello siro-ortodosso di
Aleppo, Youhanna Ibrahim, seque-
strati lunedì mentre erano impe-
gnati in una missione umanitaria.
Nella stessa circostanza è rimasto
ucciso il loro autista.
In un comunicato congiunto, il
patriarcato greco-ortodosso e il pa-
triarcato siro-ortodosso di Antio-
chia hanno dichiarato che «i cri-
stiani di questo Oriente sono pro-
fondamente addolorati per tutta
questa violenza che i loro Paesi af-
frontano: violenza che crea fossati
di distanza fra i membri di uno
stesso popolo e causa rischi per la
vita dei cittadini che conducono la
loro esistenza nella pace». Il seque-
stro «è un aspetto veramente terri-
bile e da condannarsi senza esita-
zione di tale violenza, poiché di-
sprezza la vita di singoli inermi;
noi, chiedendo ai rapitori di rispet-
tare la vita dei rapiti, invitiamo tut-
ti ad abbandonare tutto ciò che
permetta o favorisca il conflitto
confessionale e di parte tra gli ap-
partenenti ad una stessa patria».
Riteniamo — si legge ancora nel
comunicato — «che il rimanere nel-
le nostre patrie e il fare il possibile
affinché siano una terra di pace e
convivenza sia un grande ed effica-
ce strumento per difenderle; ci ren-
diamo pure conto che ci sono an-
che altri cittadini colpiti da eventi
simili: preghiamo Dio affinché dia
loro forza, li consoli, e insieme con
loro innalziamo le nostre voci per
rifiutare ogni tipo di violenza che
accoltella la nostra patria e copre
di sangue i nostri cuori».
Il direttore della sala stampa del-
la Santa Sede, il gesuita Federico
Lombardi, aveva dichiarato, lunedì,
che il rapimento dei due metropo-
liti e l’uccisione del loro autista so-
no «una drammatica conferma del-
la tragica situazione in cui vivono
la popolazione della Siria e le sue
comunità cristiane». Papa France-
sco — aveva aggiunto — «è stato in-
formato di questo nuovo gravissi-
mo fatto, che si aggiunge al cresce-
re della violenza negli ultimi giorni
e a un’emergenza umanitaria di
proporzioni vastissime».
Il dossier siriano è stato uno de-
gli argomenti principali del vertice
dei ministri degli Esteri della Nato
a Bruxelles. Come ha sottolineato
il segretario generale, Anders Fogh
Rasmussen, «vediamo tutti che la
situazione in Siria sta peggiorando,
e non possiamo ignorare i rischi di
un contagio regionale, con possibili
implicazioni per la sicurezza degli
alleati». In particolare, «la Nato è
andata in supporto alla Turchia
con il rapido spiegamento dei mis-
sili Patriot, ma dobbiamo continua-
re ad essere vigili». Rasmussen ha
inoltre ribadito che occorre «stu-
diare, in maniera prudente e collet-
tiva, come la Nato possa essere
preparata a rispondere per proteg-
gere i suoi membri da una minac-
cia siriana, compresa qualsiasi mi-
Col nome di Asso di Picche
padre Carlo Messori Roncaglia
lottò contro il nazifascismo
Il gesuita
e la Resistenza
6 GIOVANNI PREZIOSI A PAGINA
mercoledì-giovedì 24-25 aprile 2013
naccia potenziale legata alle armi
chimiche».
Nel corso della riunione il segre-
tario di Stato americano, John
Kerry, ha detto di non avere ele-
menti per confermare o smentire
l’uso di armi chimiche nei combat-
timenti in Siria. Anche il portavoce
della Casa Bianca, Jay Carney, ha
spiegato che Washington non può
concludere che nel conflitto siriano
siano state usate armi chimiche.
Il primo ministro turco, Recep
Tayyip Erdogan, ha affermato dal
canto suo che non ci sarà nessuna
dilazione al suo viaggio in Vicino
Oriente, e che quindi il mese pros-
simo si recherà nella Striscia di Ga-
za. Erdogan lo ha ribadito nel cor-
so di un’intervista, affermando che
la data precisa della visita ufficiale
a Gaza sarà fissata solo una volta
conclusa quella alla Casa Bianca, il
16 maggio, quando sarà ricevuto
dal presidente Barack Obama.
Nel frattempo, la Lega Araba ha
respinto l’appello del segretario ge-
nerale delle Nazioni Unite, Ban
Ki-moon, a interrompere i riforni-
menti ai ribelli affermando che
questo «non è possibile». Il segre-
tario generale dell’Onu aveva ri-
chiesto l’interruzione del riforni-
mento di armi a qualsiasi parte
coinvolta nel conflitto siriano. «Più
armi significa solo più morti e più
distruzione» aveva commentato il
portavoce delle Nazioni Unite,
Martin Nesirky.
NOSTRE
INFORMAZIONI
In data 23 aprile il Santo Pa-
dre ha esteso la giurisdizione
di Sua Eccellenza Reveren-
dissima Monsignor John Mi-
chael Botean, Vescovo
dell’Eparchia di Saint Geor-
ge in Canton dei Romeni
(Ohio, Stati Uniti d’Ameri-
ca), sui fedeli greco-cattolici
romeni presenti sull’intero
territorio del Canada.
In data 24 aprile, il Santo
Padre ha accettato la rinun-
cia al governo pastorale della
Diocesi di Santo Ângelo
(Brasile), presentata da Sua
Eccellenza Reverendissima
Monsignor José Clemente
Weber, in conformità al ca-
none 401 § 1 del Codice di
Diritto Canonico.
Provviste di Chiese
In data 24 aprile, il Santo
Padre ha nominato Arcive-
scovo Metropolita di Ribei-
rão Preto (Brasile) Sua Ec-
cellenza Reverendissima
Monsignor Moacir Silva, tra-
sferendolo dalla Diocesi di
São José dos Campos.
In data 24 aprile, il Santo
Padre ha nominato Vescovo
di Santo Ângelo (Brasile)
Sua Eccellenza Reverendissi-
ma Monsignor Liro Ven-
delino Meurer, finora Vesco-
vo titolare di Tucca di Numi-
dia ed Ausiliare di Passo
4 Fundo.
pagina 2
Via libera definitivo dall’Assemblea nazionale francese alla legge sul matrimonio tra omosessuali
Una scelta che divide
L’opposizione ha annunciato il ricorso immediato alla Corte costituzionale
PARIGI, 24. Una scelta ideologica
che divide più che una volontà con-
divisa di tutela per tutte le relazioni.
Sembra essere questo il criterio
adottato in Francia per il varo della
legge sul matrimonio tra omosessua-
li — una normativa che prevede an-
che la possibilità dell’adozione di
bambini — votata ieri in via definiti-
va dall’Assemblea nazionale. Il Go-
verno del presidente François Hol-
lande, che con forza ha sostenuto il
disegno di legge, non ha quindi vo-
luto dare ascolto alle tantissime voci
alzatesi in questi mesi da molti set-
tori della società francese. E non so-
lo da parte cattolica.
Il movimento che ha strenuamen-
te cercato di opporsi all’approvazio-
ne della legge così come è stata
ideata, coinvolge infatti larghi strati
della popolazione e ha tra le sua fila
intellettuali ed esponenti di ogni
orientamento politico e religioso,
senza differenze. Un movimento tra-
sversale, quindi, le cui ragioni sono
state ignorate dai legislatori. Lo stes-
so voto che ha ieri dato il via al di-
spositivo — 331 sì e 225 no — indica
una spaccatura. E c’è da chiedersi se
nel processo che ha condotto all’ela-
borazione, ancora prima che all’ap-
provazione, della nuova legge non
fosse necessario coinvolgere tutta la
società civile. Visto che, in definiti-
va, la normativa mette in discussio-
ne un modello antropologico e so-
ciale fondamentale.
Controlli del Parlamento di Strasburgo e degli Stati, ma anche di organizzazioni non governative
Strategia dell’Ue
per rafforzare la lotta all’evasione fiscale
BRUXELLES, 24. La Commissione eu-
ropea insiste sulla lotta all’evasione
fiscale e oggi lancia una nuova ini-
ziativa per rendere più complicata la
vita agli evasori per «assicurare che i
risultati delle azioni riflettano le
aspettative», come ha dichiarato il
commissario alla fiscalità e all’unione
doganale, il lituano Algirdas Šemeta.
Tra gli esperti nominati dalla Com-
missione per assicurarsi che gli Stati
membri stiano portando avanti una
efficace lotta alle frodi al fisco figura-
no non solo i rappresentanti del Par-
lamento europeo e degli Stati nazio-
nali, ma anche di diverse organizza-
zioni non governative.
Il gruppo comprenderà 45 mem-
bri: un delegato di alto livello di
ogni autorità fiscale degli Stati e fino
a 15 rappresentanti non governativi,
scelti dalla Commissione con una
procedura aperta di candidature e in-
tegrati da europarlamentari. Il loro
mandato durerà tre anni. La prima
riunione è fissata per il 10 giugno.
Cala ancora
il pil
della Spagna
MADRID, 24. A causa della persi-
stente debolezza della domanda di
beni e servizi, la Banca centrale
spagnola stima un calo dello 0,5
per cento del prodotto interno lor-
do nel primo trimestre di quest’an-
no rispetto all’ultimo del 2012, che
già aveva segnato una riduzione
dello 0,8 per cento sui tre mesi
precedenti. «Il primo trimestre del
2013 ha visto una continuazione
della contrazione dell’attività eco-
nomica, sebbene a un ritmo più
lento che nel tratto finale del
2012», si legge nel bollettino della
Banca diffuso ieri.
In base ai dati della Banca, pe-
raltro non ancora consolidati, i
consumi privati sarebbero scesi
dello 0,3 per cento, gli investimen-
ti si sarebbero ridotti dell’1,8 per
cento, mentre le esportazioni non
hanno avuto incrementi né dimi-
nuzioni.
Il dato recessivo è ancora più ri-
levante su base annuale, con una
diminuzione del 2 per cento ri-
spetto al primo trimestre del 2012.
L’OSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO
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Una delle tante manifestazioni contro la legge sul matrimonio tra omosessuali (Afp)
Mentre la promotrice delle legge,
il ministro della Giustizia Christiane
Taubira, si è detta ieri «sopraffatta
dall’emozione», l’opposizione ha an-
nunciato numerose iniziative. Prima
tra tutte la presentazione di un ri-
corso immediato presso la Corte co-
stituzionale. Christian Jacob, presi-
dente dei deputati dell’Ump (Unio-
ne per un movimento popolare), ha
affermato che il ricorso riguarderà
«alcuni punti procedurali e natural-
Gli esperti avranno il compito di
monitorare i progressi dei Paesi
dell’Unione sulle due raccomanda-
zioni della Commissione in materia
di fisco. La prima chiede agli Stati di
individuare i paradisi fiscali e inserir-
li nelle loro black list. La seconda in-
dividua diverse strade per bloccare le
imprese che evadono, sfruttando le
maglie dei diversi sistemi fiscali.
L’iniziativa serve «come fonte di
pressione sugli Stati, perché di recen-
te abbiamo visto nuovo slancio sulla
lotta all’evasione che però deve tra-
dursi in azioni concrete e non deve
cadere di nuovo», ha detto Šemeta.
Nel frattempo, l’Ue fa pressione
anche sui partner internazionali per-
ché collaborino alla battaglia contro
chi froda il fisco e quindi i cittadini
stessi spesso costretti a pagare per al-
tri. «Abbiamo spinto sulla necessità
dello scambio automatico di informa-
zioni anche al G20», ha ricordato
Šemeta, secondo cui «l’approccio
unitario è l’unico modo per riscuote-
re le tasse legittime».
La Commissione rinnova poi l’in-
vito agli Stati a fare in fretta e appro-
vare al prossimo Ecofin, la riunione
dei ministri economici del 15 maggio,
il mandato del gruppo di esperti per
aggiornare l’accordo sullo scambio di
informazioni tra Paesi interni ed
esterni all’Ue. Il mandato finora è
stato bloccato da Austria e Lussem-
burgo perché con un nuovo accordo
decadrebbe l’eccezione di cui godo-
no di mantenere il segreto bancario.
Lisbona studia misure di austerità
LISBONA, 24. Per uscire dalla peg-
gior recessione degli ultimi decenni
il Governo portoghese sta studiando
misure per abbassare in modo signi-
ficativo le tasse alle imprese. Il mi-
nistro dell’Economia lusitano, Alva-
ro Santos Pereira, ha detto ieri che
l’Esecutivo intende «attrarre più in-
vestimenti e la strada maestra è
quella di riformare il sistema fiscale
delle imprese, tagliando le aliquote,
e rendere gli investimenti più attrat-
tivi». Il ministro ha tuttavia spiega-
to che «il calo delle tasse sarà gra-
duale».
GIOVANNI MARIA VIAN
direttore responsabile EDITRICE L’OSSERVATORE ROMANO
Carlo Di Cicco don Sergio Pellini S.D.B.
vicedirettore
Piero Di Domenicantonio
Segreteria di redazione
caporedattore
telefono 06 698 83461, 06 698 84442
Gaetano Vallini
segretario di redazione
L’OSSERVATORE ROMANO
mente la base del provvedimento».
Il quesito principale mirerà a capire
se «il matrimonio definito nel 1792
come l’unione di un uomo e una
donna è ancora considerato un prin-
cipio fondamentale della Repub-
blica» ha detto il deputato.
Tra gli altri punti che verranno
portati all’attenzione della Corte co-
stituzionale figurano la paternità
(che, come ha affermato Jacob, nel
diritto francese «è stata sempre di
Il commissario Ue alla fiscalità e all’unione doganale Algirdas Šemeta (Ansa)
Per uscire dalla recessione
Nel frattempo, il ministero delle
Finanze portoghese ha reso noto og-
gi che il disavanzo pubblico nel cor-
so del primo trimestre dell’anno è ri-
mast0 nei limiti fissati dall’Unione
europea e dal Fondo monetario in-
ternazionale, che hanno fornito al
Paese assistenza e contributi econo-
mici. Così, il disavanzo pubblico si è
attestato a 1358 milioni di euro, 542
milioni nel primo trimestre, come ha
spiegato il ministero delle Finanze
portoghese. Lo Stato portoghese ha
sottolineato che questo risultato ri-
flette «la spesa più bassa sugli inte-
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origine sessuale»), la possibilità di
adozione, i contorni dei principi di
legge sulla bioetica e il diritto al la-
voro presente nell’articolo 16 della
legge (che impedisce ogni sanzione
contro un impiegato che, in ragione
del suo orientamento sessuale, rifiuti
il trasferimento in un Paese che di-
scrimina gli omosessuali). Se l’ecce-
zione di costituzionalità non dovesse
essere accolta, la legge potrebbe es-
sere promulgata tra circa un mese.
ressi del debito» che il Portogallo
paga sul mercato secondario, che ha
ormai raggiunto il tasso più basso
degli ultimi due mesi. I valori regi-
strati tra gennaio e marzo 2013 han-
no confermato un trend di crescita
del gettito fiscale del 5,2 per cento
rispetto al periodo omologo. La ri-
duzione della spesa pubblica è una
delle sfide del Portogallo per ridurre
il deficit di bilancio, deficit che ha
chiuso il 2012 — come calcolato da
Eurostat — al 6,6 per cento, ben al
di sotto dell’obiettivo del cinque fis-
sato dalla Ue e dall’Fmi.
Tariffe di abbonamento
Vaticano e Italia: semestrale € 99; annuale € 198
Europa: € 410; $ 605
Africa, Asia, America Latina: € 450; $ 665
America Nord, Oceania: € 500; $ 740
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mercoledì-giovedì 24-25 aprile 2013
Il vicesegretario dei democratici avvia le consultazioni
A Enrico Letta
l’incarico di formare
il nuovo Governo
di MARCO BELLIZI
Il presidente della Repubblica ita-
liana, Giorgio Napolitano, ha affi-
dato mercoledì mattina, al vicese-
gretario del Partito democratico
(Pd), Enrico Letta, l’incarico di for-
mare il nuovo Governo. Uscendo
dall’incontro avuto al Quirinale,
Letta, che come da prassi ha accet-
tato l’incarico con riserva, ha an-
nunciato che comincerà giovedì le
consultazioni con le forze politiche,
alle quali proporrà un Governo «di
servizio al Paese». L’Esecutivo — ha
aggiunto — «non nascerà a tutti i
costi ma solo se ci saranno le con-
dizioni»; si tratta infatti di un ten-
tativo «complesso» e «difficile».
Nel programma, secondo Letta, ol-
tre agli interventi per fronteggiare
un’emergenza che per gli italiani «è
ormai insopportabile», dovranno fi-
gurare «le riforme costituzionali ne-
cessarie a ridurre il numero dei par-
lamentari» e la legge elettorale, la
quale «ha bloccato la situazione a
tal punto che, anche se si rivotasse
immediatamente, la situazione non
cambierebbe».
Il capo dello Stato ha espresso fi-
ducia nel tentativo di Letta. Napo-
litano ha sottolineato come la «lar-
ga convergenza» fra le forze politi-
che sia «la sola prospettiva possibi-
le» e ha dunque auspicato la «mas-
sima collaborazione» e il «rispetto»
reciproco fra i partiti. La scelta di
un alto dirigente del Pd conferma
la volontà, espressa con fermezza
dal capo dello Stato, di dare vita a
un Esecutivo “politico”, nel quale
cioè il grado di impegno dei partiti
sia rilevante. Di fronte alla necessità
di interventi incisivi per contrastare
la crisi economica e occupazionale,
tenendo al contempo fermo l’equili-
brio dei conti pubblici, si ritiene in-
dispensabile cioè che chi si assume
la responsabilità di governare il
Paese lo faccia senza la tentazione
di farsi indietro, spinto dal timore
di deludere il proprio elettorato.
Non a caso il segretario del Popolo
della libertà (Pdl), Angelino Alfa-
no, mercoledì mattina, poco prima
che si diffondesse la notizia dell’in-
carico a Letta, aveva avvertito di
non essere disponibile a un Gover-
no “balneare”; creato per superare
l’estate ma con vita breve, in attesa
di nuove elezioni.
Dopo la scelta del potenziale
presidente del Consiglio, il nodo da
sciogliere è perciò quello dei mini-
stri. Come accennato, il Pdl chiede
che il Pd si assuma in pieno la re-
sponsabilità del Governo, anche al
di là di Letta, attraverso la scelta di
nomi che ne rappresentino tutte le
correnti. Il partito di Berlusconi in-
fatti può sempre contare sull’arma
delle elezioni, forte dei sondaggi
che, a causa anche delle vicende
post-elettorali del Pd, lo descrive-
rebbero in netto vantaggio. Anche
per questo, nelle ultime ore, diversi
esponenti del Pdl hanno precisato
che l’azione del Governo non può
prescindere da alcuni punti cari
all’elettorato di centrodestra, vale a
dire l’abolizione dell’Imu, la ridu-
zione delle tasse, la defiscalizzazio-
ne delle nuove assunzioni. Provve-
dimenti che dovranno essere armo-
nizzati con la necessità di tenere
conto di una crisi economica che,
nelle previsioni degli esperti, non
allenterà la morsa a breve termine.
Né queste difficoltà, per il Pdl,
possono essere superate con un
Esecutivo tecnico; un’esperienza già
fatta e che Berlusconi e i suoi riten-
gono esaurita.
Nel Pd, ancora alle prese con un
complicato redde rationem, le preoc-
cupazioni sono diverse e per molti
versi all’opposto. Ha provato in
qualche modo a farle uscire allo
scoperto lo stesso Alfano, quando
ha avvertito che il Pdl non sarà di-
sposto ad assistere passivamente al
ripetersi di un altro “caso Marini”.
Il timore è appunto che anche sul
nome di Enrico Letta si giochino i
veti delle diverse correnti del Pd, fi-
nendo con il coinvolgere anche il
Pdl in una nuova situazione di caos
istituzionale. La riunione della dire-
zione del Pd — nella quale si sono
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Alfonso Dell’Erario, direttore generale
Romano Ruosi, vicedirettore generale
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poste come condizioni per la parte-
cipazione al nuovo Governo l’impe-
gno per il lavoro e le riforme istitu-
zionali — non è stata sufficiente a
ricompattare le fila di un partito
sprofondato in una crisi difficile da
prevedere nelle sue dimensioni.
Pier Luigi Bersani, che ha forma-
lizzato le sue già annunciate dimis-
sioni da segretario, aveva condotto
una campagna elettorale sobria e
realista, adatta a una forza politica
che si accingeva a prendere in ma-
no il Governo del Paese. Per ri-
spondere alla voglia di partecipa-
zione degli elettori, dimostrata dalle
primarie, aveva anche sostenuto la
scelta dal basso di una parte consi-
stente di candidature parlamentari:
si è pensato così di rispondere alla
sfida del Movimento 5 Stelle, to-
gliendogli l’esclusività delle istanze
di cambiamento.
Un cambiamento che però, inve-
ce di essere guidato, è stato subito.
Dentro la confezione non si è visto
il contenuto. E alle spalle di Bersa-
ni c’era un partito che lo stesso se-
gretario non ha più saputo interpre-
tare. Da qui le vicende che hanno
condotto alla rielezione di Giorgio
Napolitano, votato dal Parlamento
a larga maggioranza, con 738 voti.
E da qui le incognite che ancora
pesano sulla formazione e sul desti-
no del nuovo Governo che Enrico
Letta ha accettato di provare a for-
mare. Un Governo che, al di là del-
le dichiarazioni di buona volontà
dei partiti, sferzati con severità dal
capo dello Stato nel suo discorso di
insediamento, dipende pur sempre
dai numeri in Parlamento. Ed è evi-
dente che, di fronte a un Pd che
non recuperasse al più presto una
voce sola, il Governo sarebbe debo-
le e con prospettive troppo a termi-
ne. Non è un buon viatico per un
Esecutivo che non può limitarsi a
gestire la sola emergenza.
Nell’importante intervento a
Montecitorio, il presidente Napoli-
tano, non ha soltanto condannato
la gestione dell’impasse istituziona-
le di questi ultimi due mesi ma ha
bollato senza mezzi termini l’«inca-
pacità», la «sterilità», la «sordità» e
l’«irresponsabilità» manifestate dal-
le forze politiche nei sette anni del
suo primo mandato presidenziale, a
partire dalle mancate riforme istitu-
zionali; fra queste, soprattutto, la
riforma elettorale.
Le Borse
europee
in ripresa
BRUXELLES, 24. Borse europee
positive a fine mattinata, sulla
scia delle aspettative circa un ca-
lo dei tassi di interesse da parte
della Bce. Parigi sale dello 0,43
per cento, Francoforte dello 0,3
e Madrid dello 0,15 per cento. In
calo Milano, che perde l’1,18 per
cento, e Londra, che cede lo
0,04 per cento.
Ieri tutte le piazze europee
hanno chiuso in netto rialzo: lo
spread (il differenziale di rendi-
mento) tra i titoli italiani e quelli
tedeschi è sceso a 268 punti. A
Parigi il Cac ha guadagnato il
3,58 per cento; a Madrid l’Ibex
ha fatto segnare un più 3,26. Po-
sitivo anche il risultato di Lisbo-
na, che ha messo insieme un più
2,99. Ad Amsterdam l’indice Aex
ha segnato un più 2,67 per cen-
to. Stessa tendenza per Zurigo,
in rialzo del 2,54, e per Franco-
forte, dove il Dax ha segnato un
più 2,41.
Continua intanto il rally delle
borse asiatiche, ai massimi da
venti mesi grazie all’indeboli-
mento dello yen, che ha spinto
agli acquisti sui titoli dell’export,
e all’aumento di vendite di nuo-
ve case negli Stati Uniti. Tokyo
è avanzata oggi del 2,32 per cen-
to, mentre Hong Kong è salita
dell’1,59. Positiva anche Sydney,
che ha segnato un guadagno
dell’1,72 per cento.
Aziende promotrici della diffusione de
«L’Osservatore Romano»
Intesa San Paolo
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Banca Carige
Società Cattolica di Assicurazione
Credito Valtellinese
mercoledì-giovedì 24-25 aprile 2013
Per gli attacchi contro i giudici egiziani
Si dimette
il consigliere legale
di Mursi
IL CAIRO, 24. Il consigliere del pre-
sidente egiziano per gli Affari giuri-
dici, Mohamed Fouad Gadallah, si
è dimesso. Nella lettera di dimissio-
ni Gadallah, che sottolinea la sua
non appartenenza ai Fratelli musul-
mani e al loro partito, contesta il
monopolio di «una sola parte politi-
ca» nella gestione del Paese e l’at-
tacco «continuo contro l’autorità
giudiziaria». Domenica si è dimesso
il ministro della Giustizia, Ahmed
Mekki, dopo la manifestazione degli
islamici al palazzo di giustizia.
E il Consiglio supremo della ma-
gistratura ha chiesto che vengano
presentate le proteste organizzate
dal partito della Libertà e della Giu-
stizia, braccio politico dei Fratelli
musulmani, respingendo qualsiasi
tentativo di ingerenza nelle questio-
ni della magistratura, durante l’in-
contro con il presidente egiziano,
Mohammed Mursi. Lo riferiscono
fonti della presidenza, secondo cui i
giudici hanno poi rifiutato l’idea di
modificare la legge sull’ordinamento
giudiziario, senza sottoporla preven-
tivamente alla magistratura.
Mursi ha incontrato il Consiglio
supremo della magistratura insieme
al procuratore generale Talaat
Ibrahim, all’indomani delle dimis-
sioni del ministro della Giustizia
Ahmed Mekki. Sul tavolo c’era an-
che la proposta di riforma dell’ordi-
namento giudiziario, molto conte-
stata dalla magistratura perché ri-
durrebbe l’età pensionabile di dieci
anni, dagli attuali 70 a 60, portando
all’uscita di circa 3000 magistrati e
spianando la strada — è l’accusa —
all’ingresso di giudici più vicini ai
Fratelli musulmani. La riforma deve
essere approvata dalla Camera alta
del Parlamento egiziano, il Consi-
glio consultivo, dominato dai partiti
islamici. Il mese scorso la corte
Falso tweet
manda
Wall Street
nel panico
WASHINGTON, 24. Un falso messag-
gio su due esplosioni alla Casa
Bianca e sul ferimento del presiden-
te Barack Obama è stato diffuso ieri
da hackers, pirati informatici riusciti
a penetrare nel sistema twitter
dell’agenzia di stampa Associated
Press (Ap) che ha quasi due milioni
di contatti. Dopo pochi minuti l’Ap
ha ammesso che il suo twitter era
stato violato e lo ha sospeso, ma in-
tanto la notizia aveva fatto il giro
del mondo, prima che il portavoce
della Casa Bianca, Jay Carney,
sgomberasse il campo da ogni equi-
voco.
Alla Borsa di New York, l’indice
Dow Jones aveva intanto perso in
pochi secondi 130 punti, mentre
crollavano il dollaro e titoli di Stato
di Washington e schizzava in alto
quello dell’oro. Il tutto è subito
rientrato, ma la vicenda ripropone
le critiche alla Sec, l’organismo di
controllo della Borsa, che ha am-
messo comunicazioni societarie at-
traverso twitter. La stessa Sec deve
ora stabilire se l’attacco sia stato
condotto per manipolare il mercato.
Prorogata la missione militare in Mali
PARIGI, 24. Con un voto unanime le
due Camere del Parlamento francese
hanno approvato ieri la proroga
dell’operazione militare Serval, che
— avviata in Mali lo scorso 11 gen-
naio — in poche settimane ha libera-
to le regioni settentrionali dell’ex co-
lonia rimaste per un anno sotto il
controllo di gruppi armati tuareg ed
islamici. Come previsto dalla Costi-
tuzione, superata la durata di quat-
tro mesi ogni intervento militare
all’estero deciso dal Governo deve
ottenere l’autorizzazione dell’Assem-
blea nazionale e del Senato.
Deputati e senatori hanno però ri-
badito l’urgenza che l’Esecutivo del
Mali provveda al consolidamento
del processo di riconciliazione na-
zionale tramite un dialogo con il
nord, così come alla ricostruzione di
d’appello ha anche stabilito il rein-
tegro del precedente procuratore ge-
nerale, nominato durante l’era di
Hosni Mubarak, giudicando nulla
la nomina dell’attuale da parte del
presidente egiziano. Secondo una
fonte del Consiglio supremo della
magistratura, Mursi si è impegnato
a congelare o ritirare il controverso
progetto di legge di riforma giudi-
ziaria — che ha generato un’ondata
di malumori tra i magistrati e le for-
ze di opposizione — per evitare che
si acuisca la crisi nel Paese.
Le dimissioni del ministro della
Giustizia spianano dunque la strada
a un rimpasto di Governo in Egitto
che dovrebbe essere annunciato la
prossima settimana. Lo ha detto il
premier, Hisham Qandil, citato da
quotidiano «Al Ahram» online. Il
presidente Mursi aveva già detto nei
giorni scorsi che si procederà alla
sostituzione di qualche ministro sen-
za indicare quale. Dalle indiscrezio-
ni che circolano — riferiscono le
agenzie di stampa internazionali —
il premier dovrebbe rimanere al suo
posto. Da mesi le opposizioni chie-
dono un Governo di unità naziona-
le come condizione per partecipare
alle prossime elezioni legislative, ma
il presidente Mursi ha precisato che
non si tratterà di un Esecutivo com-
pletamente nuovo ma si tratterà di
un mero cambio ministeriale.
Afghanistan e Pakistan dialogano a Bruxelles
BRUXELLES, 24. Prove di pacifica-
zione fra Pakistan e Afghanistan, a
Bruxelles. Sarà una riunione «mol-
to pratica, alla ricerca di soluzio-
ni»: così una fonte qualificata sta-
tunitense sceglie di descrivere la tri-
laterale organizzata dal segretario
di stato americano, John Kerry, alla
Il segretario di Stato americano John Kerry a Bruxelles (Reuters)
Voto unanime del Parlamento francese
uno Stato di diritto e di una classe
dirigente. In più occasioni, Parigi e
gli alleati del Governo di transizione
maliano hanno chiesto il rispetto
della scadenza elettorale, con presi-
denziali in agenda per il mese di lu-
glio. Entro quella data dovrebbero
essere dispiegati migliaia di peace-
keepers dell’Onu, che prenderanno
il testimone della Missione inter-
nazionale di sostegno al Mali
(Misma), a comando africano.
Mentre la Francia si è pronuncia-
ta sul futuro dell’operazione militare
Serval, dal terreno sono giunte noti-
zie contrastanti. A Ber, località a
nord di Timbuctù, la situazione ri-
mane molto tesa e confusa, anche
perché le rivalità storiche tra comu-
nità arabe e ribelli tuareg si sono
pesantemente riaccese.
L’OSSERVATORE ROMANO
Respinta la richiesta di riconoscimento dello status di potenza con armamenti nucleari
Nuove tensioni
tra Washington e Pyongyang
PYONGYANG, 24. La Corea del Nord
ha chiesto che le sia riconosciuto lo
status di «potenza con armamenti
nucleari», rifiutando le condizioni
poste dagli Stati Uniti per la ripresa
dei colloqui a sei. Il quotidiano
«Rodong Sinmun», organo ufficiale
del Partito dei Lavoratori nordco-
reano, ha respinto, perché «infonda-
te e inaccettabili», le proposte rilan-
ciate dal segretario di Stato america-
no, John Kerry, di mostrare passi si-
gnificativi verso la rinuncia ai piani
atomici.
«Se la Corea del Nord si siede a
un tavolo con gli Stati Uniti, deve
essere un dialogo tra potenze nu-
cleari, non un incontro tra una parte
che obbliga l’altra a smantellare le
armi nucleari», scrive ancora il quo-
tidiano. Il regime di Pyongyang ha
firmato un accordo di denucleariz-
zazione della penisola coreana nel
2005, in cambio di aiuti alimentari,
ma di fatto vanificato con il primo
test nucleare del 2006. Gli Stati
Uniti hanno opposto un fermo no
alla richiesta della Corea del Nord
di essere riconosciuta quale potenza
militare nucleare: «L’istanza nord-
coreana non è né realistica né accet-
tabile», ha tagliato corto Thomas
Countryman, vice segretario di Sta-
to con delega per la Sicurezza inter-
nazionale e la non proliferazione.
Intanto, i ministri degli Esteri
della Nato hanno esortato la Corea
del Nord ad «astenersi da ogni ulte-
Con la mediazione del segretario di Stato americano
quale prendono parte il presidente
afghano, Hamid Karzai, e il mini-
stro della Difesa, Bismillah Khan
Mohammadi, mentre il Pakistan
viene rappresentato dal capo delle
forze armate, il generale Ashfaq
Parvez Kayani, e il segretario degli
Esteri, Jalil Abbas Jilani.
Soldati francesi nella città maliana di Gao (Afp)
riore provocazione»: come si legge
in una dichiarazione firmata ieri dai
28 durante la riunione a Bruxelles.
«La Repubblica popolare democra-
tica della Corea deve rispettare gli
obblighi che le spettano in virtù di
tutte le risoluzioni del Consiglio di
sicurezza dell’Onu, tornare al tratta-
to di non proliferazione delle armi
nucleari e all’accordo di garanzia
dell’Agenzia internazionale del-
l’energia atomica» e ancora «abban-
donare tutte le armi nucleari e tutti
Soldati sudcoreano e statunitense nel villaggio di Panmunjom (Reuters)
Intanto Kerry ha partecipato ieri
alla sua prima ministeriale Nato,
che al tema dell’Afghanistan (in vi-
sta del 2014, quando il Paese assu-
merà la responsabilità della propria
sicurezza) ha dedicato un focus. È
qui che si è iniziato a plasmare un
po’ più in concreto l’impegno dei
Paesi della missione Isaf dopo il
2014, con l’addestramento e l’equi-
paggiamento delle truppe e delle
forze di polizia. Un appuntamento
del quale ha approfittato Karzai
per incontrarsi con il segretario ge-
nerale della Nato, Anders Fogh
Rasmussen, in un intensificarsi di
trattative sotto il cielo della capitale
belga, che vedrà una nuova puntata
oggi nella trilaterale che avrà l’am-
bizioso obiettivo di spingere a un
livello più alto la trattativa per il
processo di pace.
Ma le difficoltà sono molteplici.
A partire dai rapporti tra i due vici-
Rapporto dell’Onu sulle condizioni nei Paesi della regione
Indigeni dell’America centrale senza diritti
GINEVRA, 24. I diritti e la condizio-
ne delle popolazioni indigene nei
Paesi dell’America centrale restano
privi di tutela, in una situazione di
gravissima discriminazione. Lo af-
ferma un rapporto presentato in
queste ore dall’alto Commissariato
dell’Onu per i Diritti umani e stila-
to con l’aiuto di dirigenti nativi a
cui è stato chiesto di formulare le
raccomandazioni. I popoli indigeni
rappresentano oggi complessiva-
i programmi nucleari e balistici esi-
stenti in modo completo, verificabi-
le e irreversibile», oltre che «impe-
gnarsi in colloqui seri ed autentici
in vista della denuclearizzazione».
Nel frattempo, nella sua prima vi-
sita in Cina, il presidente francese,
François Hollande, e quello cinese,
Xi Jinping, parleranno oltre che dei
rapporti economici bilaterali — Pari-
gi preme per riequilibrare la bilancia
commerciale — anche della crisi
nordcoreana. Dal canto suo, il pre-
ni di casa, che continuano a essere
molto tesi, con scambio reciproco
di accuse, anche a causa del terrori-
smo transfrontaliero. Una questione
da affrontare sui due fronti, se si
vuole una stabilizzazione dell’area.
E se Rasmussen chiede più impe-
gno a Islamabad, Kerry scandisce a
chiare lettere l’impegno degli Stati
Uniti per Kabul: «Che l’Afghani-
stan non diventi mai più un paradi-
so per i terroristi». A pesare sulla
situazione c’è anche un’aperta anti-
patia tra Karzai e il generale
Kayani, che di certo non facilita le
cose. Ma il segretario generale ce la
metterà tutta», spiegano ancora le
fonti. «Si rimboccherà le maniche e
cercherà di avanzare nel modo più
semplice e più cooperativo, in mo-
do da soddisfare gli interessi sia di
Pakistan che di Afghanistan, nel-
l’assicurare all’area un futuro più
stabile e pacifico».
mente il 15 per cento della popola-
zione della regione — e in alcuni ca-
si, come in Guatemala, sono il 40
per cento — ma restano esclusi dai
processi di sviluppo e calpestati nei
loro diritti fondamentali.
Il documento dell’Onu contiene
dati su Guatemala, Honduras, El
Salvador, Nicaragua, Costa Rica e
Panamá, secondo i quali nella re-
gione abitano circa sei milioni di
indigeni, divisi in 52 popoli princi-
pali. Il numero maggiore, come
detto, è quello delle popolazioni in-
digene del Guatemala, un totale di
circa quattro milioni e mezzo di
persone che hanno subito, tra l’al-
tro, l’espropriazione delle terre in
epoca coloniale, la brutalità del
conflitto armato tra il 1960 e il 1996
e ora sono depredati dalle aziende
che sfruttano le risorse naturali e
promuovono mega progetti energe-
tici. Lo studio dell’Onu, secondo
quanto riferito dalla Misna, l’agen-
zia internazionale delle congrega-
zioni missionarie, descrive uno sce-
nario in cui «predominano conflitti
sociali, incertezza, intimidazioni e
attacchi ai dirigenti che reclamano i
loro diritti e una risposta statale di-
retta all’autorizzazione delle espul-
sioni, molte delle quali realizzate in
forma violenta».
Nel caso di El Salvador, il rap-
porto afferma addirittura che «lo
Stato non riconosce costituzional-
mente l’esistenza dei popoli indige-
ni e, dunque, tanto meno riconosce
i loro diritti collettivi come popo-
lo». Anche in Nicaragua i popoli
indigeni non sono riconosciuti co-
me tali dallo Stato, sebbene diverse
pagina 3
mier giapponese, Shinzo Abe, che si
recherà da domenica a martedì a
Mosca per colloqui sul rafforzamen-
to delle relazioni bilaterali, discuterà
con Putin della Corea del Nord.
Crolla un edificio
di otto piani
in Bangladesh
DACCA, 24. È salito a oltre 100
morti il bilancio ancora provviso-
rio del crollo di un palazzo di ot-
to piani stamattina alla periferia
di Dacca. Lo riferisce il quotidia-
no «Daily Star» aggiungendo
che i feriti sono circa 700. I soc-
corritori sono ancora al lavoro
per cercare superstiti sotto le ma-
cerie dell’edificio Rama Plaza che
ospitava un centro commerciale,
diversi laboratori di abbigliamen-
to e una banca. Da quanto si è
appreso, nello stabile, al momen-
to del crollo, c’erano circa duemi-
la persone anche se nei giorni
scorsi c’era stata un’allerta dopo
che si erano formate delle larghe
crepe e si erano staccati dalla fac-
ciata dei calcinacci.
Colloqui
tra Aiea e Iran
il 15 maggio
VIENNA, 24. I colloqui sul program-
ma nucleare iraniano riprenderanno
il prossimo 15 maggio. A renderlo
noto è stata l’Agenzia internazionale
per l’energia atomica (Aiea). I collo-
qui hanno l’obiettivo di «finalizzare
un approccio strutturato al fine di
risolvere le questioni legate a una
possibile dimensione militare del
programma nucleare iraniano», ha
dichiarato il portavoce dell’Aiea,
Gill Tudor. I colloqui, ha reso noto
l’agenzia iraniana Isna, proseguiran-
no nell’ambito della collaborazione
fra l’Iran e l’Aiea. La squadra ira-
niana sarà guidata dall’ambasciatore
di Teheran presso l’Aiea, Asghar
Soltanieh, mentre per l’Agenzia il
primo rappresentante sarà ancora
una volta il capo ispettore Herman
Nackaerts. Il più recente colloquio
si era svolto a Teheran in febbraio.
comunità possiedano titoli di pro-
prietà sulle terre in cui risiedono.
In Honduras alle popolazioni indi-
gene è negata la partecipazione alla
vita politica e i loro territori sono
spesso ceduti dallo Stato a privati
senza alcuna consultazione. Analo-
ghi abusi che si ripetono in tutta la
regione, anche in Costa Rica, dove
il progetto di legge sull’autonomia
dei popoli indigeni attende da 18
anni l’approvazione del Parlamento.
Maggioranza
ai conservatori
in Paraguay
ASUNCIÓN, 24. Nelle elezioni in
Paraguay il Partito Colorado, la
formazione conservatrice che ha
portato alla presidenza della Re-
pubblica Horacio Cartes, ha ot-
tenuto anche la maggioranza
parlamentare. I dati non sono
ancora definitivi per la Camera
dei deputati, dove comunque il
Partido Colorado risulta in van-
taggio in tutte le circoscrizioni, a
partire dal dipartimento centrale
che include la capitale Asunción,
mentre al Senato ha ottenuto il
35,76 per cento, contro il 24,36
del Partito Liberal, a cui si ag-
giunge il 6,22 dell’alleato Partito
Democratico Progressista. Il
Frente Guasú dell’ex presidente
Fernando Lugo ha avuto il 9,59.
pagina 4 L’OSSERVATORE ROMANO mercoledì-giovedì 24-25 aprile 2013

Col nome di Asso di Picche padre Carlo Messori Roncaglia lottò contro il nazifascismo

Il gesuita e la Resistenza
di GIOVANNI PREZIOSI stero? A svelarci l’arcano ci pensa la di incorrere nell’ira dei Tedeschi trat- Purtroppo, col precipitare degli
stessa cronista che scrive: «Apparte- tenendola più a lungo». Pertanto, eventi nel nord Italia, anche la sorte
iumi d’inchiostro sono sta- neva all’organizzazione Todt [la appena le suore furono messe al cor- di Elena Niechiol prese una piega

F ti versati finora per cerca-

re di raccontare le fasi
cruciali che hanno segnato
la lotta di liberazione in
Italia dal regime nazifascista. Tutta-
via dagli archivi stanno affiorando
grande impresa di costruzioni creata rente che, nel dicembre di quello decisamente negativa perché, appena
dal Ministro tedesco degli Arma- stesso anno, gli uomini della famige- mise piede a Padova, «non seppe
menti e degli Approvvigionamenti rata Banda Carità — nota per la cru- stare ritirata nella casa che l’ospitò;
Fritz Todt, che impiegava il lavoro deltà delle torture a cui sottoponeva (e lungo la strada) fu riconosciuta
coatto per provvedere alle fortifica- chi finiva nelle sue mani — avevano da un compagno della Todt», cattu-
zioni] addetta a uffici di fiducia. Era rata dai tedeschi e rinchiu-
sa in carcere. «La poveret-
uno dopo l’altro nuovi documenti e in relazione con il Padre Messori di-
testimonianze che evidenziano, se rettore del pensionato Antonianum
Si adoperò anche per la salvezza ta — scrive la cronista delle
ancora ce ne fosse bisogno, il contri- di Padova al quale si prestò per met- di una giovane protestante figlie del Sacro Cuore di
buto determinante fornito, anche a tere in salvo qualcuno dei suoi gio- Este — temeva per il peri-
di origini berlinesi ricercata dai nazisti colo nostro ma trovò mo-
rischio della propria vita, da tanti re- vani. Caduta in sospetto perché av-
ligiosi e religiose durante l’occupa- versa al Nazismo dovette fuggire. Fu nascosta a Este do di mandare a chiamare
zione tedesca. Una delegata dell’Azione Catt[oli- P. Messori che le suggerì
dalle suore Figlie del Sacro Cuore le parole da rispondere al
Un ruolo davvero encomiabile in ca]. andò a prenderla a Lozzo Ate-
tal senso fu svolto dal rettore stino e la condusse sulla sua biciclet- prossimo interrogatorio».
dell’Antonianum di Padova, il gesui- ta fino a Este. La affidò a noi scoperto il centro della cospirazione A quel punto, per non destare alcun
ta Carlo Messori Roncaglia che, in nell’attesa di procurare un rifugio in antifascista che si celava nell’Anto- sospetto e compromettere ulterior-
qualità di cappellano del Comando luogo più remoto ma questo non fu nianum, corsero rapidamente ai ripa- mente anche la sorte della sua rete
trovato perciò rimase qui ri cercando di trovare un rifugio più assistenziale, il padre gesuita, il 23
con grande angustia della adeguato che potesse garantire mag- dicembre successivo, sul far della se-
Rettore dell’Antonianum a Padova M.R.M. Superiora M. giore sicurezza alla loro giovane ra, si precipitò dalle suore a Este per
Il religioso fu anche cappellano del Comando militare volontari della libertà
diede rifugio a diversi ebrei Enrica Torri che trepidava ospite. «avvertire la M.R. Madre che la Si-
per la responsabilità addos- Decisero, così, di rivolgersi a pa- gnorina Elena Niechiol era in carce-
a capi del Cln veneto satasi». dre Carlo, ben sapendo della rete as- re da qualche giorno», rassicurando-
chiol. (...) la M.R. Madre (...) as- suo sostentamento», subito fece per-
e a diversi antifascisti In comunità, dunque, sistenziale, denominata «Gruppo Si- le che aveva, comunque, provveduto ser(ì) che la sig.na qui con noi si era dere le sue tracce raggiungendo il
Elena Niechiol visse nasco- gnorine» che, fin dall’agosto del ad impartirle precise «norme da se- occupata solo di studio e non usciva Brennero dove, per circa due mesi,
tra i quali anche Norberto Bobbio sta lontana da occhi indi- 1944, aveva allestito nel suo pensio- guire in caso di un’inchiesta da parte
mai di casa. Temevano avesse aiuta- prestò servizio presso la Pontificia
screti per tre mesi, durante nato universitario per aiutare i dete- dei tedeschi». Si preoccupò anche di to i partigiani. Provata la sua inno- Commissione Assistenza, istituita da
militare volontari della libertà, con i quali maturò anche la convinzione nuti politici, e di cui probabilmente mettere in guardia le religiose da un cenza fu lasciata libera e riassunta a Pio XII proprio nell’autunno del
l’ausilio di Padre Achille Colombo, di convertirsi al cattolicesimo e rice- anche la Niechiol aveva fatto parte, imminente sopralluogo della Polizia
servizio in ufficio della Todt. (...) e 1944, per assistere i profughi e prov-
collaborò attivamente con la Resi- vere il battesimo che le fu ammini- contribuendo a «salvare parecchi tedesca che, puntualmente, si verifi-
per noi cessarono le noie», conclude vedere alla distribuzione degli aiuti
stenza col nome di battaglia Asso di strato, in grande segretezza, nella suoi studenti». Subito il rettore cò il 27 dicembre successivo.
Picche, partecipando a molte opera- cappella delle suore, il 24 settembre dell’Antonianum si attivò affidando «Oggi alle undici — scrive, con un la religiosa tirando un lungo sospiro necessari ai reduci ed ex internati
di sollievo. provenienti dalla Germania e dalla
zioni, come del resto si legge anche successivo dall’abate mitrato di San- questa delicata missione al dottor velo di mestizia, la cronista — si so-
in un attestato di benemerenza rila- ta Tecla d’Este, monsignor Camillo Romano che, il 1° dicembre, si recò a no presentati alla porta tre ufficiali Tuttavia, sotto l’incalzare del- Russia. Quando la vittoria degli Al-
sciato, in data 24 settembre 1945, dal Este per prelevare la giovane tedesca tedeschi per la temuta inchiesta che l’avanzata alleata, appena Niechiol leati era ormai scontata, il 2 aprile
Naselli Feo. e, con il favore delle tenebre, la ri- ha tenuto in trepidazione il cuore fiutò il pericolo di dover far ritorno 1945, in segno di riconoscenza per
Comandante inglese della Special
Forces Career Management Field: Tuttavia, dopo un po’, «la M.R. condusse a Padova a bordo di «una della M.R. Madre per tanti giorni. in Germania, con l’aiuto di padre l’ospitalità ricevuta, si recò di nuovo
«Il Reverendo Padre Messori ha in- Madre Enrica Torri credette pruden- macchina del Comitato di Libera- Hanno domandato informazioni cir- Messori e del Comitato di liberazio- a Este dalle suore che poterono di
defessamente prestato la sua intelli- te farla tornare a Padova nel timore zione». ca la dimora tra noi di Elena Nie- ne nazionale di Este «che pensava al nuovo riabbracciarla.
gente, coraggiosa, validissima opera
alla Causa della Libertà. (...) mante-
neva i collegamenti in perfetta effi-
cienza dando asilo, consigli, permet- Con il restauro delle sculture incastonate nei tondi della Cantoria di Donatello a Firenze
tendo ed organizzando fughe, tutto
e sempre a sua completa responsabi-
lità. Nascondeva inoltre nel suo isti-
tuto armi, esplosivi e documenti di
Risolto il giallo delle teste di bronzo
altissima importanza, sfidando sere-
namente e con fulgido amor patrio di TIMOTHY VERD ON ria è un vero giallo: capolavori di evidente no perfezionata la loro cattedrale, la cui ulti- Il foglio d’oro ora parzialmente tornato in
tutti i pericoli del caso. Prendeva ispirazione ellenistica, nel tardo Ottocento si ma componente strutturale era stata appun- luce sulle due teste suggerisce una chiave di
inoltre attiva parte al movimento in- Dopo un restauro di cinque anni a cura trovarono al Museo Nazionale del Bargello to la “tribuna maggiore” ossia cupola. lettura affascinante. Secondo un documento
surrezionale, cessando la sua infati- dell’Opificio delle Pietre Dure, sono ora tor- dov’erano ritenute antiche. Secondo un’altra Fu poi l’allusione romana della cupola, il del periodo, questa doratura risale al 1456,
cabile attività soltanto a vittoria con- nate al Museo dell’Opera del Duomo di Fi- ipotesi, però, erano di periodi diversi: una cui diametro è uguale a quello della cupola cioè diciassette anni dopo l’ultimazione del-
seguita». renze due grandi teste di bronzo apparte- antica, e la compagna quattrocentesca, forse dell’antico Pantheon, a suggerire il linguag- la cantoria. Donatello era ancora in vita e
Difatti, il 22 settembre 1944, in se- nenti alla cantoria realizzata da Donatello quella a cui si riferisce un documento del gio classicheggiante in cui Luca e Donatello verosimilmente fu lui stesso a suggerire l’ag-
guito agli arresti indiscriminati com- tra il 1433-1439 per la cattedrale. La loro sto- 1439 che autorizza la consegna a Donatello concepirono l’architettura e lo stile figurale giunta dell’oro: le fonti insistono sull’atten-
piuti dai nazifascisti per sgominare di una quantità di bronzo per «una certa te- delle loro cantorie. zione del maestro all’impressione visiva tra-
le varie formazioni partigiane ope- sta» per la sua cantoria, precisando che L’approccio dell’uno e dell’altro artista nel smessa dalle sue opere, sottolineando nel ca-
ranti nella zona, il leader del Comi- l’opera dovrà assomigliare «all’altra testa», rievocare il mondo antico era tuttavia diver- so della cantoria che la sua scelta di non
tato di liberazione nazionale (Cln) senza specificare o l’autore o la provenienza so. Luca della Robbia riprodusse l’armonio- portare i rilievi allo stesso livello di finitura
veneto, il professor Egidio Mene- di quelli di Luca della Robbia fu dovuta ap-
dell’«altra testa». Oggi gli studiosi assegna- so ordine del classicismo augusteo, associan-
ghetti, era riuscito a sfuggire per un punto all’intuizione che, viste come doveva-
no ambedue, somiglianti sì ma non identi- do la rinascenza fiorentina con l’età d’oro
pelo all’imboscata trovando rifugio no essere da lontano, le figure avrebbero
che, al primo Rinascimento, anche se non della cultura romana; Donatello invece, più
all’Antonianum, dove furono accolti, funzionato meglio se lasciate solo abbozza-
tutti concordano sull’attribuzione di ambe- anziano e con conoscenze archeologiche più te. Rientra in questa logica anche la decisio-
oltre ad alcuni ebrei perseguitati e due a Donatello: incertezza, questa, forse complete, spaziò liberamente dall’arte greca ne di impreziosire di tessere dorate lo sfon-
spie filtrate dal Sud, anche diversi destinata a scomparire alla luce del recente ed etrusca allo stile dell’Impero maturo, in- do su cui i putti danzanti si stagliano: lad-
cospiratori antifascisti, tra cui spicca- restauro, che rende possibile un’attribuzione serendo elementi in oro e colore, porfido e dove gli sfondi marmorei di Luca assorbiva-
vano i professori universitari Norber- di una delle teste al collaboratore di Dona- mosaici che sembrano ricordare le basiliche no la luce, questi mosaicati con l’oro ripren-
to Bobbio, Giuseppe Bettiol, Ettore
to, Michelozzo. paleocristiane di Roma. Al momento d’inco- devano il riflesso delle candele sistemate nel-
Bolisani, Dino Fiorot, Alberto Tra-
Donatello aveva avviato la sua cantoria minciare la sua cantoria, Donato era infatti le parti alte del sottostante coro. Così infine
bucchi, Lanfranco Zancan e il co-
poco più d’un anno più tardi di Luca della reduce da un soggiorno nell’urbe, e i putti anche le teste di bronzo modellate come se
mandante della brigata «Silvio Tren-
Robbia, il maestro a cui nel 1431 la Fabbrice- danzanti della sua cantoria adattano al tema guardassero giù verso l’altare e la liturgia.
tin», l’ingegnere Otello Pighin.
Un altro episodio, finora inedito, ria commissionò un «perghamo» o loggia cristiano lo spirito estatico e i drappeggi Nel 1439 Donatello aveva inserito questi per-
che vide protagonista padre Messori, aggettante a supporto di un nuovo organo aderenti di baccanti pagane viste in opere sonaggi antichi come spettatori della messa,
fu quello che riguardò la salvezza di allora in corso di realizzazione; l’analoga grecoromane. e, tornando diciassette anni dopo era forse
una giovane protestante di origini struttura commissionata a rimasto deluso che i suoi
berlinesi, tale Elena Niechiol che, Donatello era invece de- “pagani” erano quasi invi-
come risulta dalle pagine del qua- stinata all’organo vecchio, sibili nella penombra del-
derno di memorie stilate da una suo- e tutte e due le micro-ar- la cattedrale. Così nel 1456,
ra della comunità di Este delle Figlie chitetture dovevano servire quando verosimilmente sta-
del Sacro Cuore di Gesù, «visse na- anche da piattaforme per i va scolpendo la Maddalena
scosta nella nostra casa dall’agosto al cantores che avrebbero ac- penitente per il Battistero, ap-
dicembre 1944». compagnato la liturgia in profittò del rinnovato rap-
Ma chi era in realtà questa donna duomo. porto con la Fabbriceria per
che, all’improvviso, si presentò dalle Le due opere, commissio- suggerire la doratura dei due
suore circondata da un alone di mi- La testa scolpita da Donatello (foto Antonio Quattrone) nate (come il nuovo organo) volti bronzei, che così diven-
pochi anni prima dell’ulti- tavano non solo visibili ma
mazione della cupola, erano drammatici nel bagliore vivo
intese come arredi per l’area delle torce.
liturgica, per le posizioni in Le teste sono ora esposte al
Ad Amsterdam il 1° maggio cui oggi vediamo le cantorie Museo dell’Opera, di fronte al-
neo-gotiche realizzate alla me- la cantoria di Donatello e alla
Riapre il Museo Van Gogh tà dell’Ottocento: la cantoria
di Luca della Robbia andava a
sottostante Maria Maddalena
Penitente; sistemazione sugge-
Per quasi dieci anni il Rijksmuseum di e permette di osservare da vicino il suo nord, sopra l’ingresso della Sa- stiva, questa, che permette di
Amsterdam ha subito una ristrutturazio- sviluppo artistico analizzando circa due- crestia delle messe, e quella di intuire l’originaria ispirazione el-
ne radicale, che si è conclusa il 13 aprile cento opere, vedendo quali materiali ve- Donatello a sud, sopra la porta lenistica del verismo patetico del-
scorso. Dal 1° maggio riaprirà anche il nivano utilizzati, le condizioni di lavoro, della cosiddetta Sacrestia nuova. lo stile tardivo del maestro. Ma
Museo Van Gogh, dopo i recenti lavori da dove traeva ispirazione, con quali ar- Nell’intenzione della Fabbriceria, La Cantoria realizzata per il lato sud del duomo anche negli anni Trenta del
di ristrutturazione che hanno reso neces- tisti si confrontava e dove si riforniva poi, le cantorie dovevano essere Quattrocento, quando modellò
sario il temporaneo trasferimento delle per reperire il materiale. Saranno inoltre già montate nelle rispettive posi- una di queste teste di bronzo,
opere in esposizione presso l’Hermitage, esposti anche disegni su carta, lettere e zioni quando, terminata la cupola, sarebbe È nell’ambito di questo suo enciclopedi- Donatello era attratto da prototipi antichi,
nella stessa città. Rientrando nella loro oggetti personali dell’artista. stata finalmente resa agibile questa zona del smo archeologico che le due teste di bronzo come è chiaro se si confrontano le teste de-
sede originale si avrà la duomo, sin dal 1380 separata dalle navate da ora restaurate vanno collocate. Riconosciute gli Evangelisti modellati in stucco per la
possibilità di ammirare un divisorio di mattoni che isolava il cantie- nel 1909 come opere quattrocentesche, furo- medicea Sagrestia vecchia della basilica di
anche la mostra «Van re brunelleschiano dalle navate della chiesa, no trasferite dal Bargello al Museo San Lorenzo con le teste della cantoria.
Gogh at work», proget- già in uso. dell’Opera negli anni Trenta e montate nella L’esposizione delle due teste terminerà a fi-
tata dopo sette anni di Ambedue le cantorie furono consegnate posizione indicata nel documento del 1439, ne maggio visto che l’intero primo piano del
ricerca e allestita in oc- con qualche anno di ritardo rispetto all’ulti- così completando la ricostruzione dell’opera Museo dell’Opera fiorentino verrà chiuso
casione dei centoses- mazione della cupola e alla solenne consa- fatta alla fine del secolo precedente. Come per permettere l’avanzamento dei lavori
sant’anni dalla nascita crazione del duomo nel 1436. Il loro rappor- le vediamo oggi, le cantorie sono infatti as- sull’attigua sezione, grande come l’intera
dell’artista e dei qua- to con la cupola e la consacrazione rimane semblaggi tardo-ottocenteschi dei pezzi ri- struttura vecchia.
rant’anni del museo. tuttavia una chiave di lettura essenziale: la mossi dalla cattedrale in due fasi: le parti L’apertura dell’amplissimo nuovo museo è
Un’esposizione che in- gioia espressa nei rilievi donatelliani raffigu- superiori nel 1688 per permettere la realizza- prevista per l’autunno del 2015. E nel nuovo
tende far conoscere le ranti bambini danzanti, e in quelli robbiani zione di piattaforme più ampie per i musici, Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore,
principali tappe evoluti- di bambini e adolescenti che cantano e suo- e le mensole e le parti inferiori negli anni le due teste torneranno nelle loro posizioni
ve della produzione del nano strumenti, traduceva il tripudio dei fio- 1842-1843 per far posto alle cantorie neo-go- originarie, nei due tondi di porfido della zo-
grande pittore olandese rentini che, dopo centoquarant’anni, vedeva- tiche che vediamo oggi. na inferiore della cantoria donatelliana.
mercoledì-giovedì 24-25 aprile 2013
L’episcopato francese preoccupato per le norme sui “matrimoni omosessuali” e le adozioni
Incapaci
di un progetto comune
PARIGI, 24. La legge sui “matrimoni
omosessuali” spacca la Francia ed è
indice della deriva di una società
«incapace di armonizzare le diffe-
renze in un progetto comune»: è
questo il parere dell’arcivescovo di
Parigi e presidente della Conferenza
episcopale, cardinale André Vingt-
Trois, a proposito del provvedimen-
to che martedì è stato definitiva-
mente approvato dal Parlamento
francese, con 331 voti a favore e 225
contrari. Una decisione che ha pro-
fondamente diviso l’opinione pub-
blica: infatti, almeno il 50 per cento
dei francesi ritiene dannosa l’ado-
zione, che pure è stata consentita
nell’ambito del “matrimonio omo-
sessuale”. La Conferenza episcopale
francese in numerose occasioni ha
espresso la propria contrarietà alla
legge. Lo stesso ha fatto nel corso
dell’ultima assemblea dell’organi-
smo. «In un momento in cui molti
dei nostri compatrioti guardano con
profonda angoscia il loro futuro, noi
vogliamo essere per loro testimoni
di speranza», ha detto il cardinale
Vingt-Trois a margine della plenaria,
appena conclusa. Parlando di spe-
ranza a una Nazione che su vari
fronti, dalle questioni politiche della
legge sul “matrimonio per tutti”, a
quelle legate alla recessione econo-
mica, è profondamente divisa al suo
interno e attraversata da proteste e
manifestazioni di piazza.
«La nostra convinzione — ha det-
to il cardinale — è che ciascuno e
ciascuna dei nostri contemporanei
può e deve fare qualcosa per l’altro.
Noi conosciamo uomini e donne
che affrontano difficoltà della vita
rifiutandosi di ripiegarsi nel loro so-
lo interesse personale. Conosciamo
attori politici onesti e sinceri che so-
no animati da convinzioni che han-
no il coraggio di difendere anche se
ciò costa. Conosciamo persone che
sono animate dalla preoccupazione
per il bene comune che accettano
generosamente di offrire per questa
causa il loro tempo».
Nel suo intervento l’arcivescovo
di Parigi ha parlato anche delle fa-
miglie e dei giovani «che cercano
con passione il cammino della rea-
lizzazione della loro vita e che non
scelgono la violenza per esprimere
le loro convinzioni. Questi uomini e
queste donne, noi vogliamo incorag-
giarli nella testimonianza che rendo-
no al Vangelo».
Durante l’assemblea i presuli, che
hanno dedicato un documento alla
recessione economica e ai piani di
ristrutturazione avviati dalle grandi
aziende, hanno proposto la via del
dialogo sociale tra tutte le parti
coinvolte per uscire dalla crisi.
Negli ultimi mesi — spiegano —
anche in Francia si respira un’aria
pesante soprattutto dopo l’annuncio
di piani di ristrutturazione da parte
di grandi aziende come Peugeot-
Psa, Goodyear e Renault che metto-
no a rischio migliaia di posti di la-
voro. Da tempo la polizia francese
afferma di temere l’emergere di vio-
lenze sociali e anche il ministero
dell’Interno, Manuel Valls, ha più
volte parlato del rischio di una radi-
calizzazione dei movimenti di prote-
sta. Incombe il ritorno dei casseurs e
l’allarme fu lanciato tempo fa pro-
prio dal ministro che ha collegato
questo rischio al livello che ha rag-
giunto la crisi nel Paese. «La collera
sociale come conseguenza della crisi
economica e finanziaria, la precarie-
tà, la disoccupazione e i piani di li-
cenziamenti c’è e sta lievitando da
anni. In questa primavera 2013 —
hanno proseguito i vescovi — i piani
di ristrutturazione delle imprese
sembrano accelerare e aumentare. I
ripetuti annunci di ridimensiona-
menti dei posti di lavoro e di licen-
ziamenti fanno piombare i lavorato-
ri e le loro famiglie nella paura del
futuro».
Su questa situazione pesano an-
che le previsioni al ribasso delle
prospettive di crescita per il 2013.
Previsioni che lasciano presagire al-
tri licenziamenti e un peggioramen-
to dello stato di salute delle azien-
de. Al riguardo, la Chiesa ha deciso
di scendere in campo: dal 9 all’11
maggio prossimo si terrà un incon-
tro a Lourdes dal titolo «Diaconia
2013: serviamo la fraternità. Vivere
una Chiesa con i poveri».
«Oggi — si legge in un documen-
to del consiglio per la famiglia — è
sempre più necessario che la Chiesa
prenda la parola per esprimere la
sua solidarietà a coloro che sono
colpiti dalla crisi e a coloro che, a
diversi livelli, esercitano le loro re-
sponsabilità per scongiurarla o cor-
reggerne gli effetti negativi».
I vescovi invitano a «guardare
più lontano» per cercare soluzioni
ai gravi problemi. E la via indicata è
quella del “dialogo sociale”. «Di
fronte ai piani di ristrutturazione in
atto nelle imprese e al rischio che
tutto ciò comporta sull’occupazione
— sottolineano i presuli — non si
può dimenticare che l’impresa è una
comunità umana. E secondo l’inse-
gnamento sociale della Chiesa, l’im-
presa esiste come comunità umana
di lavoro dove i lavoratori, i dirigen-
ti e gli azionisti vivono in una di-
mensione d’interdipendenza per cui
devono poter cercare insieme i mez-
zi per servire il bene comune
Nelle sedi della Schola Europaea per la revisione dei piani di studio
A rischio
i corsi di religione e morale
BRUXELLES, 24. Preoccupa l’annun-
ciata riduzione delle ore dedicate
allo studio delle religioni nelle
quattordici sedi della Schola Euro-
paea, proposta formativa dalla ma-
terna al baccalaureato, presente in
sette Paesi, con 24.000 studenti. In
questi giorni, infatti, è in atto una
revisione del piano di studi su ini-
ziativa dell’Unione europea e degli
Stati membri. Queste scuole, di al-
to livello formativo, sono frequen-
tate soprattutto dai figli dei dipen-
denti delle istituzioni comunitarie.
Sul tema della riorganizzazione
delle lezioni nelle Scuole europee
si sta concentrando l’attenzione
delle autorità religiose a livello eu-
ropeo e di una parte delle famiglie
degli studenti. La richiesta è di
prendere parte a una riflessione più
generale sull’apporto pedagogico
dell’insegnamento della morale e
delle religioni. Occorre notare co-
me le ore di lezione di religione in
queste scuole siano svolte secondo
il regime plurilingue, che rende
piuttosto complessa la formazione
delle classi. Le Scuole europee
(www.eursc.eu) sono istituti creati
congiuntamente dagli Stati aderen-
ti e dalla Ue, sin dall’inizio del
processo di integrazione: il primo
istituto fu aperto sessanta anni an-
ni fa, nell’ottobre 1953, in Lussem-
burgo.
«La vocazione delle Scuole euro-
pee — si legge nel sito ufficiale — è
di impartire un insegnamento mul-
tilingue e multiculturale a ragazzi
delle materne, primarie e seconda-
rie. Sono destinate prioritariamente
ai figli del personale delle istituzio-
ni Ue». Le scuole si trovano a Bru-
xelles (quattro sedi), Alicante,
Francoforte sul Meno, Mol, Ber-
gen, Karlsruhe, Monaco di Baviera,
Varese, Culham, Lussemburgo
(due istituti).
«Posso formulare — ha dichiara-
to a Sir Europa monsignor Gianni
Ambrosio, vice presidente della
Commissione degli episcopati della
Comunità europea (Comece) — un
auspicio: che la riorganizzazione
delle lezioni nelle Scuole europee
venga attuata tenendo conto
dell’importanza della dimensione
religiosa e del valore pedagogico e
culturale della religione e della mo-
rale».
L’OSSERVATORE ROMANO
dell’impresa stessa». Riduzioni di
personale e licenziamenti rappresen-
tano «uno choc, una sofferenza»
per le persone coinvolte e i vescovi
chiedono a imprenditori e azionisti
di «prenderli in considerazione per
assumere misure adeguate». Allo
stesso tempo, invitano imprenditori
e sindacalisti a prendere atto di
quelle ristrutturazioni che le evolu-
zioni tecnologiche e le tendenze di
mercato rendono inevitabili. L’ap-
pello è quello di promuovere il
«dialogo sociale in vista del bene
comune, in uno spirito di giustizia
dove gli sforzi sono proporzionati
alle capacità di ognuno».
In queste scuole, infatti, chi non
segue l’insegnamento della religio-
ne è tenuto a frequentare l’insegna-
mento di etica. «La dimensione re-
ligiosa e morale — ha proseguito
monsignor Ambrosio — aiuta a ri-
trovare, al di là delle singole cono-
scenze, un senso unitario alla vita
di cui i giovani hanno particolar-
mente bisogno. Inoltre sarebbe im-
portante tenere in debita considera-
zione il contributo che le famiglie
degli studenti possono esprimere in
proposito, come pure i pareri delle
autorità religiose a livello euro-
peo».
Sulla scia del dibattito avviatosi,
un gruppo di eurodeputati ha dif-
fuso da Strasburgo, in occasione
della seduta del Consiglio superio-
re delle Scuole, una nota in cui fra
l’altro si legge: «Siamo fermamente
convinti che i corsi di religione e
morale, come qualsiasi altra disci-
plina, siano pienamente integrati
nel processo educativo generale, se-
condo quanto affermato dagli
obiettivi del programma di religio-
ne». Per tale ragione i deputati ri-
Intervento dei vescovi irlandesi sul riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso
Il beneficio
delle nozze fra uomo e donna
DUBLINO, 24. «Il risultato della
convenzione costituzionale è delu-
dente, ma solo gli abitanti dell’Ir-
landa potranno emendare la Costi-
tuzione. La Chiesa cattolica conti-
nuerà a promuovere e a cercare di
proteggere l’unicità del matrimonio
tra un uomo e una donna, che me-
glio può servire i nostri bambini e la
nostra società». È quanto afferma
un rappresentante dell’ufficio stam-
pa della Conferenza episcopale ir-
landese, all’indomani del voto della
Convenzione in favore del matrimo-
nio omosessuale.
La Conferenza episcopale aveva
sottoposto alla Convenzione un do-
cumento, insieme ad altri contributi
sul tema del matrimonio tra persone
dello stesso sesso. Nel loro docu-
mento i vescovi hanno chiesto che
«venga dato un tempo sufficiente
per una discussione ad ampio rag-
gio nella società sull’importanza
fondamentale della famiglia fondata
sul matrimonio» prima che avven-
gano modifiche di legge circa l’isti-
tuto esistente del matrimonio, «per
valutare non solo gli aspetti etici e
legali di tale cambiamento, ma an-
che l’impatto potenziale che esso
avrà sui rapporti tra famiglia e Stato
e in particolare sui diritti dei bam-
bini».
Nel testo, inoltre, si legge che
«l’argomentazione per il cambia-
mento di definizione del matrimo-
nio si basa a volte sulla percezione
che il matrimonio sia fondamental-
mente una questione di amore e
d’impegno reciproco tra due perso-
ne». Tuttavia «il matrimonio è mol-
to più che amore e impegno, dentro
o fuori riferimenti legali; il peculiare
riconoscimento legale dato al matri-
monio dallo Stato nasce innanzitut-
to dal fatto che questa istituzione
rende possibili benefici qualitativa-
tengono che eventuali decisioni in
materia «debbano essere prese in
accordo con i genitori e con il con-
tributo di tutte le comunità dei cre-
denti».
Le valutazioni in corso negli or-
ganismi direttivi di queste scuole,
per giungere a una nuova struttura
degli studi del ciclo secondario, sa-
rebbero intese a qualificare flessibi-
lità ed efficienza dei corsi, con
un’attenzione specifica agli aspetti
di bilancio. Anche per tale ragione,
l’attenzione si è concentrata sulle
lezioni di religione e morale nelle
prime tre classi del ciclo superiore,
dove, per ragioni linguistiche e di
rispetto dei diversi orientamenti
degli studenti (è possibile scegliere,
per esempio, tra insegnamento cat-
tolico, protestante, anglicano, orto-
dosso, islamico, ebraico), si sono
verificate composizioni di classi
molto esigue. Le valutazioni in cor-
so devono comunque tenere in
considerazione la risoluzione del
Parlamento dell’Unione europea
sul sistema scolastico approvata il
27 settembre del 2011.
mente unici per i figli di quel matri-
monio e per la società».
Il 79 per cento dei membri della
Convenzione costituzionale si è pro-
nunciata affinché «la Costituzione
venga modificata per consentire il
matrimonio civile alle coppie dello
stesso sesso e vengano incluse modi-
fiche riguardo la parentalità, la cura
e l’allevamento dei figli».
La proposta, assieme a un pac-
chetto di altre proposte di modifica
costituzionale, passa ora al Gover-
no, che entro quattro mesi dovrà di-
scuterla ma non necessariamente le-
giferare al riguardo. Se tuttavia si
arriverà a una proposta di modifica
costituzionale, questa dovrà essere
sottoposta a referendum popolare.
Nel dibattito che si è svolto nel
Nell’ultimo triennio
In crescita le vocazioni
nel Regno Unito
LONDRA, 24. Cresce il numero degli
ingressi di uomini e donne nelle
congregazioni religiose e delle ordi-
nazioni di sacerdoti nelle diocesi in
Inghilterra e Galles: è quanto emer-
ge da una statistica del National
Office for Vocation, l’Ufficio per le
vocazioni della Chiesa cattolica, che
periodicamente pubblica studi e
promuove altre iniziative per soste-
nere le varie forme di vita consacra-
ta. Si tratta di una crescita, si sotto-
linea, che compensa sostanzialmente
alcune fasi di declino delle vocazio-
ni che hanno caratterizzato il passa-
to. Un aumento di religiosi e di sa-
cerdoti si registra a partire dall’ulti-
mo triennio. Nel 2010, sono state
ventinove gli uomini e le donne ac-
colti nelle congregazioni; questo nu-
mero è poi salito a trentasei, nel
2011 e cinquantatré nel corso del
2012.
Per quanto concerne, invece, le
ordinazioni sacerdotali diocesane
(escluse quelle di religiosi e dell’O r-
dinariato che accoglie gli ex anglica-
ni), queste sono state venti nel 2011,
trentuno nel 2012; mentre altre qua-
rantuno sono previste nel corso del
corrente anno. Le ordinazioni sacer-
dotali, secondo la ricerca, risultano
soprattutto in crescita rispetto agli
anni Cinquanta del secolo scorso.
Dopo, in particolare, un ciclo di de-
cremento delle ordinazioni rilevato
tra la fine degli anni Novanta e i
primi del ventunesimo secolo, le or-
dinazioni sono quindi attualmente
in aumento.
Nel 2012 la Conferenza episcopa-
le d’Inghilterra e Galles ha promos-
so un piano per promuovere le vo-
cazioni tra i giovani. Si tratta del
National Vocations Framework, che
come è stato spiegato, intende dare
a ogni giovane che lo desideri, la
possibilità di far parte di un gruppo
di discernimento e di avere, in par-
rocchia, una guida spirituale che lo
pagina 5
quadro della Convenzione sono in-
tervenuti anche il vescovo di
Kilmore, Leo Philip O’Reilly, presi-
dente del Consiglio episcopale per
il matrimonio e la famiglia, e Breda
McDonald, membro dello stesso
consiglio. Entrambi hanno ribadito
che «la famiglia fondata sul matri-
monio è la più importante istituzio-
ne di qualsiasi società e cambiare la
natura del matrimonio significhereb-
be minacciarla in quanto pietra
d’angolo della nostra società».
«L’amore — ha precisato il vesco-
vo — chiede sempre che rispettiamo
la dignità di ogni persona umana,
per questo la Chiesa cattolica insiste
che le persone omosessuali vengano
sempre trattate con attenzione e ri-
spetto».
aiutino a trovare la sua vocazione.
Anche le vocazioni sacerdotali in
Inghilterra e nel Galles sono in au-
mento. Nel settembre 2010, per
esempio, si è avuto il più alto nu-
mero di ingressi nei seminari cattoli-
ci rispetto all’ultimo decennio. Cin-
quantasei giovani, infatti, hanno ini-
ziato il loro cammino verso il sacer-
dozio.
Per favorire la nascita delle voca-
zioni nelle scuole sono stati distri-
buiti diversi strumenti di informa-
zione sull’opera della Chiesa, men-
tre da tempo gli agenti pastorali
continuano a elaborare nuove mo-
dalità e strumenti per portare con-
cretamente il Vangelo nella vita di
ogni giovane.
†
Il Cardinale Gran Maestro Edwin
O’Brien anche a nome del Gran Magi-
stero e dei colleghi di ufficio esprime il
suo profondo cordoglio per la prema-
tura scomparsa di
FABIO BO CCIARELLI
del quale ricorda l’assiduo impegno
profuso nel suo lavoro e la fattiva col-
laborazione alle attività dell’O rdine
Equestre del Santo Sepolcro di Geru-
salemme.
pagina 6 L’OSSERVATORE ROMANO mercoledì-giovedì 24-25 aprile 2013

Nella Cappella Paolina il Pontefice celebra con i cardinali nel giorno del suo onomastico

Tra croce e risurrezione

Negoziando con il mondo non avremo mai la consolazione del Signore
«Mi sento bene con voi, e a me piace questo». Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti dà la fede, Madre che ci dà l’identi-
Papa Francesco ha manifestato così la sua gratitudine con gli Stati, Lorenzo Baldisseri, segretario del Collegio tà. Ma l’identità cristiana non è una
ai cinquantasei cardinali che nella mattina di martedì cardinalizio, e Georg Gänswein, prefetto della Casa carta d’identità. L’identità cristiana è
23 aprile, memoria liturgica di san Giorgio martire, Pontificia; il vescovo Giuseppe Sciacca, segretario generale un’appartenenza alla Chiesa, perché
hanno voluto rendergli omaggio nel giorno del del Governatorato; e i monsignori Leonardo Sapienza, tutti questi appartenevano alla Chie-
suo onomastico concelebrando con lui la messa reggente della Prefettura della Casa Pontificia, Alfred sa, alla Chiesa Madre, perché trovare
nella Cappella Paolina. Tra i cardinali erano il decano Xuereb, della segreteria particolare del Papa, e Fabián Gesù fuori della Chiesa non è possi-
del Collegio, Angelo Sodano, e il segretario di Stato, Pedacchio Leaniz. All’inizio della messa il cardinale Angelo bile. Il grande Paolo VI diceva: è
Tarcisio Bertone. Hanno concelebrato anche gli arcivescovi Sodano ha rivolto al Papa alcune parole augurali a nome una dicotomia assurda voler vivere
Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, dei cardinali. Questa l’omelia pronunciata dal Pontefice. con Gesù senza la Chiesa, seguire
Gesù fuori della Chiesa, amare Gesù
senza la Chiesa (cfr. Esort. ap. Evan-
Ringrazio Sua Eminenza, il signor proclamavano la Parola (cfr. At 11, Ma a Gerusalemme, qualcuno, gelii nuntiandi, 16). E quella Chiesa
Cardinale Decano, per le parole: 19). Avevano questo fervore aposto- quando ha sentito questo, è diventa- Madre che ci dà Gesù ci dà l’identi-
grazie tante, Eminenza, grazie. lico dentro; e la fede viene diffusa to un po’ nervoso e hanno inviato tà che non è soltanto un sigillo: è
Ringrazio anche voi che avete vo- così! Alcuni, gente di Cipro e di Ci- una Visita apostolica, hanno inviato un’appartenenza. Identità significa
luto venire oggi. Grazie! Perché io rene — non questi, ma altri che era- Barnaba (cfr. At 11, 22). Forse, con appartenenza. L’appartenenza alla
mi sento bene accolto da voi. Gra- no diventati cristiani — giunti ad un po’ di senso dell’umorismo, pos-
Chiesa: questo è bello!
Antiochia, incominciarono a parlare siamo dire che questo sia l’inizio teo-
zie! Mi sento bene con voi, e a me La terza idea che mi viene in
anche ai Greci (cfr. At 11, 20). È un logico della Congregazione per la
piace questo. mente — la prima: era scoppiata la
passo in più. E la Chiesa va avanti, Dottrina della Fede: questa Visita
La prima lettura di oggi mi fa così. Di chi è questa iniziativa di apostolica di Barnaba. Lui ha osser- missionarietà; la seconda: la Chiesa
pensare che, proprio nel momento parlare ai Greci, cosa che non si ca- vato, e ha visto che le cose andavano Madre — è che quando Barnaba ha
in cui scoppia la persecuzione, scop- piva, perché si predicava soltanto ai bene (cfr. At 11, 23). E la Chiesa così visto quella folla — dice il testo: «E
pia la missionarietà della Chiesa. E Giudei? È dello Spirito Santo, Colui è più Madre, Madre di più figli, di una folla considerevole fu aggiunta
questi cristiani erano arrivati fino al- che spingeva di più, di più, di più, molti figli: diventa Madre, Madre, al Signore» (At 11, 24) — quando ha
la Fenicia, a Cipro e ad Antiochia, e sempre. Madre sempre di più, Madre che ci visto quella folla, ha avuto gioia.
«Quando questi giunse e vide la
grazia di Dio, si rallegrò» (At 11,
23). È la gioia propria dell’evange-
lizzatore. È, come diceva Paolo VI,
L’omaggio della Guardia Svizzera Pontificia «la dolce e consolante allegria di
evangelizzare» (cfr. Esort. ap. Evan-

Torta alle fragole per il Papa gelii nuntiandi, 80). E questa gioia
incomincia con una persecuzione,
con una tristezza grande, e finisce
Nelle parole di augurio del cardinale Sodano

con la gioia. E così la Chiesa va

Al termine della messa cele-
brata nella Cappella Paolina,
il Papa ha ricevuto l’omaggio
della Guardia Svizzera Ponti-
ficia, che ha voluto fargli festa
in occasione del suo onoma-
stico offrendogli un breve in-
trattenimento musicale. Nel
cortile di San Damaso, alla
presenza dei cardinali che ave-
vano concelebrato con il Pon-
tefice, una rappresentanza del-
la banda del corpo ha esegui-
to un brano del suo reperto-
rio. Al termine il cappellano,
monsignor Alain de Raemy,
ha offerto al Santo Padre una
torta di fragole preparata da
una delle guardie.
Disseta la nostra sete con le onde della pietà
di MANUEL NIN
«Nel mezzo della festa, disseta con le onde
della pietà, o Salvatore, l’anima mia assetata.
Poiché tu stesso hai detto a tutti: Chi ha sete
venga a me e beva. Tu sei la fonte della vita, o
Cristo, gloria a te». La liturgia del periodo pa-
squale è carica di temi importanti per la vita
cristiana: per tre domeniche, Pasqua, domenica
di Tommaso e domenica delle Mirofore, la li-
turgia ci confronta con la realtà e la verità del
risorto; per altre tre domeniche, quella del Pa-
ralitico, quella della Samaritana e quella del
Cieco nato, ci mette di fronte alla centralità
del battesimale nella vita cristiana; infine se-
guono l’Ascensione, la domenica dei Padri di
Nicea, e la Pentecoste.
Inoltre, nel mercoledì della quarta settimana
si trova la festa detta di mezza Pentecoste. È
una celebrazione che non ha un collegamento
né con una apparizione del Risorto, né con il
battesimo, né con un altro fatto storico concre-
to; l’unico testo evangelico a cui si può colle-
gare, letto nella festa, è quello di Giovanni (7,
14): «Quando ormai si era a metà della festa,
Gesù salì al tempio e vi insegnava». La mezza
Pentecoste è già testimoniata da Anfilochio di
Iconio, vescovo nel IV secolo, che ne fa una fe-
sta ponte tra la Risurrezione, l’Ascensione e la
Pentecoste; in qualche modo rimette al centro
Il mercoledì di mezza Pentecoste nella tradizione bizantina
del periodo di Pasqua e della vita di ogni cri-
stiano, la presenza, la vita di Cristo.
Il vespro e il mattutino della festa sono di
san Giovanni Damasceno e di sant’Andrea di
Creta, due dei grandi innografi bizantini, e
sottolineano il collegamento che questa cele-
brazione stabilisce tra la Pasqua e la Penteco-
ste: «Eccoci giunti alla metà dei giorni che ini-
ziano con la salvifica risurrezione e ricevono il
loro sigillo con la divina Pentecoste. Questo
giorno risplende dei fulgori che riceve da en-
trambe, congiunge le due feste ed è venerabile
perché annuncia la gloria dell’Ascensione del
Signore. Si avvicina la ricca effusione su tutti
dello Spirito divino, come sta scritto: la an-
nuncia il giorno presente, che si pone a metà
tra la verace promessa di Cristo ai discepoli,
fatta dopo la sua morte, sepoltura e risurrezio-
ne, e la manifestazione dello Spirito che essa
annunciava».
Il tropario della festa citato all’inizio ne of-
fre la chiave di lettura. Come tutti i testi della
liturgia, il tropario ha un retroterra biblico. In
primo luogo il testo di Giovanni già citato
(«Quando ormai si era a metà della festa, Ge-
sù salì al tempio e vi insegnava») inquadra la
festa e ne diventa il retroterra. Allo stesso mo-
do che Gesù sale a Gerusalemme non per l’ini-
zio o la fine della festa, ma a metà, anche qui
lui si presenta nella vita della Chiesa a metà
del suo cammino pasquale.
avanti, come dice un Santo, fra le
Giorgio il soldato
persecuzioni del mondo e le conso-
lazioni del Signore (cfr. Sant’Agosti-
che indossò la corazza della fede
no, De Civitate Dei, 18, 51,2: PL 41, All’inizio della celebrazione il cardinale Lasciando la corazza del militare,
614). Così è la vita della Chiesa. Se Angelo Sodano, decano del Collegio san Giorgio indossò così la corazza
noi vogliamo andare sulla strada della fede e della carità, nel solco
cardinalizio, ha formulato al Papa gli
della mondanità, negoziando con il
auguri di buon onomastico a nome dei del monito già rivolto dall’apostolo
mondo — come volevano fare i Mac-
porporati. Paolo ai cristiani di Tessalonica,
cabei, che erano tentati in quel tem-
perché fossero: «Rivestiti della fede
po — mai avremo la consolazione
Venerato e amato successore di Pie- e della carità come d’una corazza e
del Signore. E se noi cerchiamo sol-
tro, della speranza della salvezza come
tanto la consolazione, sarà una con-
In Oriente e in Occidente oggi si di un elmo» (1 Tessalonicesi, 5, 8).
solazione superficiale, non quella
celebra la festa di san Giorgio, il Con lei, Padre Santo, implorere-
del Signore, sarà una consolazione
umana. La Chiesa va sempre tra la soldato romano che rinunziò ad es- mo anche il dono della fortezza cri-
Croce e la Risurrezione, tra le perse- sere tribuno dell’imperatore per en- stiana per coloro che ancor oggi
cuzioni e le consolazioni del Signo- trare nella milizia di Cristo, come soffrono per la fede, come ai tempi
re. E questo è il cammino: chi va abbiamo letto oggi nella liturgia di san Giorgio. In realtà, solo pochi
per questa strada non si sbaglia. delle ore, nel bel testo dell’omelia giorni fa ella ci ha ricordato che
di san Pier Damiani. non è finito il tempo dei martiri!
Pensiamo oggi alla missionarietà Con questi propositi noi oggi ci
della Chiesa: questi discepoli che so- Padre Santo, in questa ricorrenza
stringiamo intorno a lei e con le pa-
no usciti da se stessi per andare, e i confratelli cardinali presenti in
role della colletta diremo: «O Si-
anche quelli che hanno avuto il co- Roma hanno desiderato stringersi
gnore, per intercessione di San
raggio di annunciare Gesù ai Greci, intorno a lei che porta il bel nome
Giorgio sostieni la nostra debolezza
cosa in quel tempo scandalosa, qua- di questo santo, per ringraziare in- e fa risplendere su di noi la tua po-
si (cfr. At 11, 19-20). Pensiamo alla sieme il Padre che sta nei cieli per i tenza».
Madre Chiesa che cresce, cresce con doni che finora le ha concesso e per Padre Santo, questa è la pre-
nuovi figli, ai quali dà l’identità del- implorare per il futuro grazie ab- ghiera che eleviamo al Signore per
la fede, perché non si può credere in bondanti sul suo ministero petrino.
Gesù senza la Chiesa. Lo disse Gesù lei e per tutti noi in questo fausto
Con questo spirito di comunione giorno!
stesso nel Vangelo: Ma voi non cre- fraterna, i cardinali qui presenti le
dete, perché non fate parte delle mie augurano ogni bene in questo suo
pecore (cfr. Gv 10, 26). Se non sia- giorno onomastico e chiedono per
mo “pecore di Gesù”, la fede non
lei e per se stessi quel dono della
viene; è una fede all’acqua di rose, Due tweet di @Pontifex
fortezza cristiana, che lo Spirito
una fede senza sostanza. E pensia-
mo alla consolazione che ha avuto Santo infuse nei martiri di ogni
Barnaba, che è proprio “la dolce e tempo. Con un desiderio
In realtà, fu il dono della fortez-
consolante allegria di evangelizzare”.
E chiediamo al Signore questa par- za, che lo Spirito Santo aveva infu- d’amore
so nel cuore del giovane ufficiale
resia, questo fervore apostolico, che
ci spinga ad andare avanti, come dell’esercito romano, a portarlo ad nel cuore
fratelli, tutti noi: avanti! Avanti, affrontare ogni difficoltà nell’ab-
portando il nome di Gesù nel seno bandonare la sua vita militare, fa- «Ciascuno di noi ha nel cuore il
della Santa Madre Chiesa, come di- cendosi discepolo di Cristo e do- desiderio dell’amore, della verità,
ceva Sant’Ignazio, gerarchica e cat- nando i suoi beni ai poveri. della vita… e Gesù è tutto que-
tolica. Così sia. sto in pienezza!». Lo ha scritto
Papa Francesco in un tweet po-
stato sull’account @Pontifex lu-
nedì pomeriggio, 22 aprile, vigi-
lia della sua festa onomastica.
L’indomani, martedì 23, nella
memoria liturgia di san Giorgio
martire, Papa Bergoglio ha dedi-
cato un cinguettio alla Vergine.
«Maria — è scritto nella versione
Il testo del tropario prosegue con la frase: Cristo, cioè in una vita in cui il nostro rappor- italiana della pagina ufficiale su
«Disseta con le onde della pietà, o Salvatore, to con Dio, con gli altri e con noi stessi ci vie- Twitter — è la donna del “Sì”.
l’anima mia assetata», che è un riferimento al ne dato da Cristo, dal suo Vangelo. Maria, aiutaci a conoscere sem-
testo evangelico di Giovanni (7, 37) poi citato: «Disseta con le onde della pietà, o Salvato- pre meglio la voce di Gesù e a
«Se qualcuno ha sete, venga a me e beva». Il re, l’anima mia assetata» canta ancora il tropa- seguirla».
retroterra è quello di alcuni testi veterotesta- rio. Il testo liturgico richiama alla nostra situa-
mentari, specialmente dei salmi, in modo par- zione di uomini assetati; assetati di vita, di ve-
ticolare quelli in cui il desiderio dell’uomo ver- rità, di Dio. La nostra sete viene dunque disse-
so Dio viene presentato con l’immagine della tata dalle «onde della pietà» (eusebèìas nàmata)
sete: «L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vi- dice letteralmente il testo, utilizzando un ter- Lutto nell’episcopato
vente» (41, 2); «Dio, Dio mio, te cerco fin
mine greco che può essere tradotta come “pie-
dall’aurora; di te ha sete l’anima mia; verso di tà”, “devozione”, “rispetto”, “amore verso”. Monsignor José de Jesús Castillo
te anela la mia carne, come una terra deserta, Rentería, vescovo emerito di
L’uso che i Padri, soprattutto i Padri Apostoli-
arida, senz’acqua» (62, 2). Il tropario, di segui- Tuxtepec, in Messico, è morto
ci, fanno di questa parola è appunto nel senso
to, cita il testo giovanneo («Se qualcuno ha se- martedì 23 aprile in una clinica
della “pietà”, “devozione”, “amore” di Cristo
te, venga a me e beva») e si conclude con la della capitale messicana, dopo
verso il Padre, sottolineando proprio la eusèbeia
ripresa di un tema che ricorre nell’Antico e nel una breve malattia.
di Cristo verso il Padre.
Nuovo Testamento, quello del Signore come Il compianto presule era nato
Il tropario si conclude con una dossologia
fonte della vita: «Tu sei la fonte della vita, o a Città del Messico il 2 luglio
(«Tu sei la fonte della vita, o Cristo, gloria a
Cristo, gloria a te». 1927 ed era stato ordinato sacer-
te») che riporta alla centralità di Cristo: è lui
Il tropario ci mette poi di fronte ad alcuni dote l’11 giugno 1950 per la con-
infatti che si fa presente nel mezzo della nostra
aspetti importanti della vita cristiana. Il Signo- gregazione religiosa locale della
re infatti si fa presente nella vita della Chiesa e vita. È vero che noi andiamo incontro a lui, Natività di Maria. L’8 gennaio
ma è soprattutto vero che lui viene verso di
nella vita di ognuno di noi nel mezzo, cioè co- 1979 con l’erezione della nuova
me qualcuno che ne assume la centralità e noi. La liturgia pasquale, il Pentecostarion, e la diocesi di Tuxtepec ne era stato
l’importanza. La mezza Pentecoste ricorda nostra vita hanno un loro ritmo, ma Cristo lo nominato primo vescovo. Il suc-
questa centralità di Gesù nella vita di ogni cri- spezza e si fa presente nel mezzo di questo cessivo 22 aprile aveva ricevuto
stiano: nel battesimo siamo stati immersi nella cammino. Lui che «disseta con le onde della l’ordinazione episcopale. Aveva
vita di Cristo, nella sua morte e nella sua risur- pietà l’anima nostra assetata, lui che è «la fon- rinunciato al governo pastorale
rezione, e siamo anche immersi nella vita in te della vita». della diocesi l’11 febbraio 2005.
mercoledì-giovedì 24-25 aprile 2013
Messa del Pontefice a Santa Marta
In mezzo
a una storia d’amore
Perché la Chiesa non è una organizzazione
La Chiesa è una storia d’amore e
noi ne facciamo parte. Ma proprio
per questo, quando si dà troppa
importanza all’organizzazione,
quando uffici e burocrazia assumo-
no una dimensione preponderante,
la Chiesa perde la sua vera sostanza
e rischia di trasformarsi in una sem-
plice organizzazione non governati-
va. La storia d’amore cui Papa
Francesco si è riferito durante la
messa celebrata mercoledì mattina,
24 aprile, nella cappella della Do-
mus Sanctae Martahe, è quella pro-
pria della maternità della Chiesa.
Una maternità, ha detto, che cresce
e si diffonde nel tempo «e che an-
cora non è finita», spinta com’è
non da forze umane ma «dalla for-
za dello Spirito Santo».
Intorno all’altare con il Papa
c’erano, tra gli altri, il cardinale
Javier Lozano Barragán, monsignor
Dominique Rey, vescovo di Fréjus-
Toulon, e monsignor Luigi Renzo,
vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea.
A partecipare alla messa una rap-
presentanza del personale dell’Isti-
tuto per le Opere di Religione.
Come di consueto il Pontefice ha
commentato le letture del giorno,
tratte dagli Atti degli apostoli (12, 24-
13, 5) e dal vangelo di Giovanni (12,
44-50). «La prima lettura — ha no-
tato — incomincia con queste paro-
le: “In quei giorni, la Parola di Dio
cresceva e si diffondeva”. È proprio
l’inizio della Chiesa, quando cresce
e va dappertutto, in tutto il mon-
do». Un fatto che, ha spiegato,
qualcuno potrebbe valutare in ter-
mini meramente quantitativi, com-
piacendosi perché in questo modo
si fanno più «proseliti» e si riuni-
scono più «soci» per l’impresa. An-
zi, si arriva persino a fare «patti per
crescere».
Invece «la strada che Gesù ha
voluto per la sua Chiesa — ha detto
il Pontefice — è un’altra: è la strada
delle difficoltà, la strada della cro-
ce, la strada delle persecuzioni». E
anche questo ci fa pensare: «Ma
cosa è questa Chiesa? questa nostra
Chiesa, perché sembra che non sia
un’impresa umana, ma un’altra co-
sa». La risposta è ancora una volta
nel Vangelo, nel quale Gesù «ci di-
ce una cosa che forse può illumina-
re questa domanda: “Chi crede in
me, non crede in me ma crede in
Colui che mi ha mandato”». Anche
Cristo, ha spiegato, è stato «man-
dato, è inviato di un altro!». Dun-
que quando indica il programma di
vita, il modo di vivere ai dodici
apostoli, lo fa «non da se stesso»
ma «da Colui che lo ha mandato».
È l’inizio della Chiesa, che — ha
proseguito il Papa — «incomincia
là, nel cuore del Padre, che ha avu-
to questa idea. Non so se ha avuto
un’idea: il Padre ha avuto amore. E
ha incominciato questa storia di
amore, questa storia di amore tanto
lunga nei tempi e che ancora non è
finita. Noi, donne e uomini di
Chiesa, siamo in mezzo a una storia
d’amore. Ognuno di noi è un anel-
lo in questa catena d’amore. E se
non capiamo questo, non capiamo
nulla di cosa sia la Chiesa. È una
storia d’amore».
Del resto, ha ricordato il Pontefi-
cie, lo dice Gesù stesso: «Il più
grande comandamento è questo:
l’amore». In esso si ritrovano la
Chiesa, la Legge, i profeti. «Ma —
ha aggiunto — la Chiesa non cresce
con la forza umana». Anzi «alcuni
cristiani hanno sbagliato, per ragio-
ni storiche, hanno sbagliato la stra-
da; hanno fatto eserciti; hanno fatto
guerre di religione. Ma quella è
un’altra storia, che non è questa
storia d’amore. Anche noi imparia-
mo con i nostri sbagli come va la
storia d’amore».
Ma allora, si è chiesto, come cre-
sce la Chiesa? «Gesù l’ha detto
semplicemente: come il seme della
senape, come il lievito nella farina,
senza rumore. La Chiesa cresce —
per dire — cresce dal basso, lenta-
mente». E quando si vanta «della
sua quantità», dell’organizzazione e
degli uffici e «diventa un po’ buro-
cratica, la Chiesa perde la sua prin-
cipale sostanza e corre il pericolo di
trasformarsi in una ong. E la Chie-
sa non è una ong. È una storia
d’amore».
Poi, rivolgendosi ai presenti, ha
spiegato: «Tutto è necessario, gli uf-
fici sono necessari», ma «sono ne-
cessari fino ad un certo punto»,
cioè «come aiuto a questa storia
d’amore». Quando invece «l’orga-
nizzazione prende il primo posto,
l’amore viene giù e la Chiesa, pove-
retta, diventa una ong. E questa
non è la strada».
«Ma come si fa questa crescita
della Chiesa?» è tornato a chiedere.
«Non con i militari, come quel ca-
po di Stato che ha chiesto quanti
eserciti ha il Papa» ha risposto. La
Chiesa, ha ripetuto, non cresce per
il suo esercito: la sua forza «è lo
Spirito, lo Spirito Santo, l’amore.
Proprio il Padre invia il Figlio e il
Figlio ci dà la forza dello Spirito
Santo per crescere, per andare
avanti».
Dunque la Chiesa non è un’orga-
nizzazione, ma «è madre». E no-
tando la presenza alla messa di tan-
te mamme, Papa Francesco si è ri-
volto a loro direttamente e ha chie-
sto: «Che sentite voi, se qualcuno
dice: “Ma lei è un’organizzatrice
della sua casa”?», anticipando la lo-
ro ovvia risposta: «“No: io sono la
mamma!”. E la Chiesa è madre». E
noi, con la forza dello Spirito, «tut-
ti insieme, siamo una famiglia nella
Chiesa che è la nostra madre. Così
si può spiegare questa prima lettu-
ra: “La Parola di Dio cresceva e si
diffondeva”. Cresce così. Lì si spie-
ga quello che dice Gesù: “Chi crede
in me, non crede in me ma in Colui
che mi ha mandato”. Il Padre che
ha incominciato questa storia
d’amore».
«Chiediamo alla Madonna, che è
Madre — ha concluso — che ci dia
la grazia della gioia, della gioia spi-
rituale di camminare in questa sto-
ria d’amore».
L’OSSERVATORE ROMANO
Gruppi di fedeli all’udienza generale
All’udienza generale di mercoledì 24 aprile,
in piazza San Pietro, erano presenti i se-
guenti gruppi:
Da diversi Paesi: Clarisse Francescane
Missionarie del Santissimo Sacramento
Suore Teatine dell’Immacolata Conce-
zione Figlie di San Paolo.
Dall’Italia: Pellegrinaggio dalla Dio-
cesi di Mondovì, con il Vescovo Lucia-
no Pacomio; Pellegrinaggio dalla Dio-
cesi di Forlì-Bertinoro, con il Vescovo
Lino Pizzi; Pellegrinaggio dalla Diocesi
di Pisa, con l’Arcivescovo Giovanni
Paolo Benotto; Pellegrinaggio dalla
Diocesi di Ascoli Piceno; Pellegrinaggio
dalla Diocesi di Trivento, con il Vesco-
vo Domenico Scotti; Pellegrinaggio dal-
la Diocesi di Teano-Calvi, con il Vesco-
vo Arturo Aiello; Pellegrinaggio dall’XI
Decanto della Diocesi di Napoli; Pelle-
grinaggio delle Figlie di Nostra Signora
al Monte Calvario; Seminaristi dell’Ar-
cidiocesi di Bologna. Gruppi di fedeli
dalle Parrocchie: Sant’Ilario e Maria
Nascente, in Marnate; Nostra Signora
della Guardia, in Genova; Santi Pietro
e Paolo, in Pogliano Milanese; Santa
Maria alla Fontana, in Milano; Santa
Maria Assunta, in Silvi; San Francesco,
in Montegranaro; Santa Maria delle
Grazie, in Monterotondo; Santa Maria
Maggiore, in Sant’Arcangelo Trimonte;
Santissimo Nome di Gesù, in Calcata;
Santi Vito e Modesto, San Lorenzo, in
Lusia; San Pio X, in Conegliano;
Sant’Apollinare, in Bonaldo; San Gio-
vanni Battista, in Lumezzane Pieve;
Santa Maria Assunta, in Cologno al Se-
rio; San Leone Magno, in Milano; San-
ta Maria Bianca della Misericordia, in
Milano; Santo Stefano, in Novate
Brianza; San Lorenzo, in Tavoleto; San-
ti Nazario e Celso, in Monte Cremasco;
Santa Maria del Bosco, Sacro Cuore di
Gesù, Cuore Immacolato di Maria,
Santa Maria della Pieve, San Paolo
Sant’Ambrogio, San Rocco, San Gio-
vanni Bosco, in Cuneo; San Giovanni
Battista, in Casabianca; Beata Vergine
degli Angeli, in Asti; Assunzione di
Maria Vergine, in Volvera; San Michele,
in Pegazzàno; San Giovanni Battista, in
Casalecchio di Reno; Madonna del
Poggio, in San Giovanni Persiceto; San
Benedetto Abate, in Ferrara; Gesù Re-
dentore, in Porto San Giorgio; San
Martino, in Pietrasanta; San Pietro a
Vico, in Lucca; San Giovanni, in Salso-
maggiore Terme; Maria Santissima Ma-
dre della Chiesa, in Marina di Massa;
Santa Maria della Visitazione, in Sub-
biano; San Giuseppe, in Chiusi della
Verna; Maria Santissima Addolorata, in
Grosseto; San Pio X, in Prato; Santa
Maria a Capezzana, in Prato; Santo
Stefano, in Ugnano; San Martino, in
Rùfina; San Leo, in San Leo Bastia;
San Pietro, in Montecastelli; Maria
Santissima del Carmine, in Niccone;
San Nicola da Tolentino, in Tolentino;
Spirito Santo, in Tolentino; Santi Stefa-
no e Giacomo, in Potenza Picena; San
Tommaso di Canterbury, in Fermo; San
Michele Arcangelo, in Mercatale; San
Lorenzo, in Tavoleto; Cristo Divino La-
voratore, in Ancona; Santa Maria delle
Grazie, in Ancona; Santo Sepolcro, in
Acquapendente; Sant’Ermete, in Ischia
di Castro; San Giorgio, in Oriolo Ro-
mano; Santa Maria Nuova, in Toffia;
Santa Maria Assunta, in Piglio; Gesù
Divino Operaio, in Ciampino; Santi
Silvestro e Martino ai Monti, in Roma;
San Tommaso, in Vallemaio; San Lo-
renzo, in Isola del Liri; Santa Maria di
Pugliano, in Paliano; San Giovanni
Battista, e San Giovanni Evangelista, in
Fontechiari; Santa Maria Assunta, in
Sora; Santa Maria Assunta, in Piedi-
monte San Germano; Santissima An-
nunziata, in Sabaudia; Beata Vergine
Maria Madre della Chiesa, in Montesil-
vano; Santa Maria Assunta, in Monto-
ni; San Rocco, in Poggio Morello; San-
ta Maria della Valle, in Scanno; Santa
Maria de Lapide, in Roccamontepiano;
Maria Santissima Immacolata, in Foro
di Ortona; San Rocco, in Roccamonte-
piano; San Vincenzo, in Atessa;
Sant’Antonio, in Termoli; Cattedrale, di
Trivento; San Giovanni Battista, in San
Giovanni in Caldo; Santa Maria Mag-
giore, in Roccamonfina; Nostra Signora
di Lourdes, in Caserta; Santa Maria
della Vittoria, in Casagiove; Sacra Fa-
miglia, in Apricena; San Clemente, in
Caserta; San Secondino, in Bellona;
Santi Vitaliano ed Enrico, in Caserta;
Madonna di Fatima, in Ariano Irpino;
Maria Santissima del Carmine, in Mu-
gnano del Cardinale Santa Maria di
Loreto, in Paduli; Santa Maria Maggio-
re, in Sant’Arcangelo di Trimonte; San
Martino, San Mauro, in Solopaca; San-
tissimo Rosario della Beata Vergine
Maria, in Beltiglio di Ceppaloni; Maria
Santissima del Carmine, in Tufara Val-
le; San Rocco e San Sebastiano, in Ar-
paise; Santi Cosma e Damiano, in Ter-
ranova di Arpaise; Santa Maria dei Mi-
racoli, Santa Maria di Tutti i Santi, San
Liborio alla Carità, Santa Maria Ogni-
bene ai 7 Dolori, Concezione a Monte-
calvario, in Napoli; Santi Ciro e Gio-
vanni, in Vico Equense; San Felice in
Pineis, in Cimitile; Sant’Anna, in San
Giorgio a Cremano; Immacolata e
Sant’Antonio, in Cercola; San Marcelli-
no, in Laus Domini; San Giuseppe e
San Michele Arcangelo, in Campagna;
San Nicola, in Pòllica; Santi Vincenzo e
Martino, in Mercato San Severino; San-
ta Maria degli Angeli, in Acerno;
Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, in Sar-
no; Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, in
Foggia; San Giuseppe Artigiano, in San
Severo; Beata Vergine Maria del Monte
Carmelo, in Cerignola; Santa Chiara,
San Magno, in Trani; Santa Maria di
Passavia, San Vincenzo de’ Paoli, in Bi-
sceglie; Santa Famiglia, in Bari; Santa
Caterina d’Alessandria, in Bitonto; San
Nicola, in Adelfia; Santi Medici, in Al-
berobello; Sant’Antonio, in Monopoli;
Santa Maria del Campo e della Pietà,
in Ceglie del Campo; San Francesco
d’Assisi, in Triggiano; Soccorso, in Noi-
càttaro; San Giovanni Battista, in Gra-
vina di Puglia; San Rocco, in Valenza-
no; Cuore Immacolato di Maria, Santis-
simo Crocifisso, in Rutigliano; Santa
Maria Assunta, in Guagnano; Spirito
Santo, in Francavilla Fontana; Santa
Maria del Carmine, in Pezze di Greco;
Cuore Immacolato di Maria, in Brindi-
si; Sant’Anna, in Paràbita; Beata Vergi-
ne Maria del Perpetuo Soccorso, in
Porto Cesareo; Sant’Agata, in Gallipoli;
Sacro Cuore di Gesù, in Ugento; Maria
Santissima Immacolata, in Palagiano;
Cristo Re, in Matera; San Michele, in
Potenza; San Nicola, in Vietri di Poten-
za; Maria Santissima degli Angeli, in
Pantano; San Nicola, in Lagonegro;
San Michele, in Cuturella di Cròpani;
Sant’Aniello, in Cosenza; Santa Maria e
Dodici Apostoli, in Bagnara Calabra;
Sant’Eusebio, in Cagliari. Gruppi di Fe-
deli dalle Parrocchie di: Serra de’ Con-
ti; Città di Castello; San Leo; Pratanti-
co; Borgo San Siro; Buia Colloredo di
Montalbano; Rutigliano; Ponterosso
Pietrasanta; Pogliano Milanese; Assago;
Castelgoffredo. Gruppi di fedeli dalle
Unità Pastorali di: Caprona; Uliveto
terme; Zambra; Albizzate; Sumirago;
«Venerabile Nilde Guerra» di Faenza-
Modigliana; Delegazione dell’O sserva-
torio Permanente Giovani-Editori; Asso-
ciazione Fatima, di Stornarella; Associa-
zione Terza età, di Sapri; Associazione
I Cittadini, di Villafranca Tirrena; Asso-
ciazione I Giullari, di Minturno; Asso-
ciazione nazionale Anziani e Pensionati;
Associazione Nardino, di Giovinazzo;
Associazione Antares, di Serracapriola;
Associazione volontari ospedalieri, di
Foggia; Associazione Il punto, di Baro-
nissi; Associazione Federcasalinghe, di
Marigliano; Associazione Nehemia, di
Tusa; Associazione Agape, di Sant’Eu-
femia; Associazione La collina di Santa
Cecilia, di Francavilla al Mare; Associa-
zione Insieme per la solidarietà, di Ar-
dea; Associazione Giovanile Forense, di
Barletta; Associazione Il nostro bazar,
di Pompei; Associazione San Nicola, di
Carbonara; Associazione Handi-Turi-
smo, di Roma; Associazione Apindu-
stria, di Vicenza; Associazione La Fede-
lissima, di Latina; Associazione Santa
Maria Goretti, di Nettuno; Associazio-
ne Il Sole, di Talsano; Associazione
Scuola calcio Sabatella, di Riccia; Asso-
ciazione Calcio Nereto 2000, di Nereto;
Associazione Panathlon, di Spezzano
della Sila; Associazione sportiva, di
Caggiano; Associazione nazionale Alpi-
ni, di Novi Ligure; Associazione Mari-
nai d’Italia, di Barbarano; Associazione
nazionale Carabinieri, di Benevento;
Associazione italiana sicurezza ambien-
tale, di Somma Vesuviana; Associazione
nazionale Polizia di Stato, di Beneven-
to; Associazione nazionale Marinai
d’Italia, di Bàcoli; Gruppi delle Miseri-
cordie, da Massarosa; Torre del Lago
Puccini; Lido di Camaiore; Gruppi
dell’Unitalsi da Margherita di Savoia, e
Forlì; Gruppi della Banca di Credito
Cooperativo, di Ostra e Morro d’Alba;
delle Marche; e di Forlì; Gruppi Agesci
di Reggio Calabria, e di Termoli; Grup-
pi di preghiera da Porto Cesareo; Cava
de’ Tirreni; Porto Recanati; Montemi-
letto; Soci dei Lions Club di Lecce;
Università della terza età, di Francavilla
Fontana, e di Montesilvano; Cooperati-
va Universiis, di Latina; Cooperativa
Beautiful days, di Vittoria; Cooperativa
La Gru, di Milano; Fondazione Centro
Murialdo, di Taranto; Casa famiglia
Stelloni, di Bologna; Casa Isola della
carità, di Palermo; Centro Pegaso, di
Francavilla Fontana; Centro Anziani, di
Antrodoco; Centro Anziani Noschese,
di Napoli; Centro Pensionati, di Parete;
Gruppo Quattro Mori, di Capoterra;
Gruppo Indesit, di Fabriano; Gruppo
Divina Provvidenza, di Vasto; Gruppo
Pro Loco, di Gragnano; Comunità cari-
smatica Gesù Risorto; Foyer de Charité
Marthae Robin, di Ronciglione; Opera
Baldo, di Chioggia; Unione italiana
Ciechi, di Cosenza; Azione cattolica ita-
liana dalla Diocesi di Sessa Aurunca, e
da Grottolella; Comando Polizia Muni-
cipale, di Casalnuovo di Napoli; Grup-
po Simpatiche Canaglie, di Termoli;
Convitto Fabriani, di Roma; Gruppo
della Drogheria, di San Piero a Sieve;
Gruppo Medh Center, di Giugliano in
Campania; Gruppo della Asl di Franca-
villa Fontana; Gruppo della Comunità
cattolica Cinese, di Milano; Mini Ban-
da Città di Bellona; Gruppo di fedeli
dalla Diocesi di Perugia - Città della
Pieve; Operai della Società E.ON, con
l’Arcivescovo di Sassari, Paolo Atzei;
Centro Giovanni Paolo II, in Caserta.
Gruppi di studenti: Istituto San Pardo,
di Larino; Scuola Fieramosca, di Barlet-
ta; Scuola Sacro Cuore, di Siracusa;
Collegio San Carlo, di Milano; Liceo
Caro, di Sarno; Liceo Plinio, di Roma;
Liceo Fermi, di Montesarchio; Liceo
Torricelli, di Roma; Liceo Nobel, di
Torre del Greco; Liceo D’Aquino, di
Montella; Liceo Pagano, di Campobas-
so; Liceo Grassi, di Latina; Liceo Gali-
lei, di Macomer; Liceo Torricelli, di
Somma Vesuviana; Liceo De Caprariis,
di Solofra; Liceo Galilei, di Mondrago-
ne; Liceo Mancini, di Avellino; Liceo
Virgilio, di Pozzuoli; Istituto Lombardo
Radice, di Roma; Istituto Trentin, di
Lonigo; Istituto Comite, di Maiori; Isti-
tuto Marvasi-Vizzone, di Rosarno; Isti-
tuto Pareto, di Pozzuoli; Istituto Nitti,
di Napoli; Istituto Milani, di Galàtone;
Istituto comprensivo, di Ortona; Istitu-
to Calamatta, di Civitavecchia; Istituto
Pascal, di Cesena; Istituto Champagnat,
di Genova; Istituto Belmesseri, di Pon-
tremoli; Istituto Caramia-Gigante, di
Locorotondo; Istituto Piria, di Rosarno;
Istituto Cecere, di Marcianise; Istituto
Siani, di Casalnuovo di Napoli; Istituto
Volta, di Perugia; Istituto Manzoni, di
Catanzaro; Istituto Colozza-Bonfiglio,
di Palermo; Istituto Pacifici, di Sezze-
Bassiano; Istituto Matteotti, di Pome-
zia; Istituto Melone, di Ladispoli; Isti-
tuto Giannone, di Pulsano; Istituto
Cassino, di Cassino; Istituto tecnico, di
Lucera; Istituto Croce, di Avezzano;
Istituto Poerio, di Foggia; Istituto De
Cupis, di Roma; Istituto Smaldone, di
Roma; Istituto comprensivo, di Oppido
Mamertina; Istituto Volta, di Frosinone;
Istituto San Benedetto, di Borgo Piave-
Latina; Istituto Roncalli, di Manfredo-
nia; Istituto Padre Pio, di Magliano
Romano; Istituto Amendola, di Saler-
no; Istituto D’Amico, di Rosolini; Isti-
tuto Rossi Doria, di Marigliano; Istitu-
to comprensivo, di Tricarico; Istituto
Don Milani, di Guidonia Monte Celio;
Istituto Maria Ausiliatrice, di Livorno;
Scuola Oxford, di Lecce; Scuola Regi-
na Pacis, di Tavernelle; Scuola Micarel-
li, di Santa Maria degli Angeli; Scuola
Piccola Accademia, di Olbia; Scuola
Madonnina del Duomo, di Oggiono;
Scuola Santa Patrizia, di Napoli; Scuo-
la Don Vitale, di Lago Patria; Scuola
San Domenico Savio, di Lecce; Scuola
Tacchi Venturi, di San Severino Mar-
che; Scuola elementare, di Cerignola;
Scuola Santa Dorotea, di Lucca; Scuola
secondaria, di Buseto Palizzolo; Scuola
Don Milani, di Monte Urano; Scuola
Colombo, di Taranto; Scuola Santa
Maria Vetere, di Andria; Scuola Lugli,
di Carpi; Scuola Salita Ripa, di Eboli;
Scuola Moro, di Barletta; Scuola Mar-
tin Pescatore, di Torvajanica; Scuola Il
girotondo, di Vasto; Scuola San Gio-
vanni Bosco, di Mottola; Circolo didat-
tico De Curtis, di Villaricca; Scuola ma-
terna Russolillo, di Pianura; Studenti di
scienze infermieristiche del Campus-
Biomedico, di Roma. Gruppi di fedeli
da Massafra, Arielli, Guardiagrele, Tele-
se Terme, Torre del Greco, Orta Nova,
Benevento, Trinitapoli, Santeramo in
Colle, Montignoso, Ferentino, Bellona,
Corato, Motta Visconti, Bari, Isola
d’Elba, San Martino in Strada, Ro-
tondi.
Dalla Repubblica di San Marino:
Parrocchia San Lorenzo Martire, in
Montegiardino.
Dalla Svizzera: Parrocchia Santi Si-
mone e Giuda, in Vacallo; Oratorio San
Giovanni Bosco, di Zurigo; Parrocchie
di Poschiavo.
Coppie di sposi novelli.
Gruppi di fedeli: Repubblica Slovac-
ca, Ungheria, Croazia.
I polacchi: Pielgrzymi z parafii:
Najświętszego Serca Jezusowego z Ło-
dzi, św. Wawrzyńca z Wodzisławia, Nie-
pokalanego Poczęcia Najświętszej Ma-
ryi Panny z Nieporętu, Wniebowzięcia
Najświętszej Maryi Panny ze Strachów-
ki; Polska Misja Katolicka z Metzu we
Francji; Wyższa Szkoła Kultury
Społecznej i Medialnej z Torunia; Sale-
zjańskie Liceum Ogólnokształcące z
Rumi; pracownicy Poczty Polskiej w
Radomiu i Urzędu Gminy Wohyń; gru-
py turystyczne z Łodzi i z Częstocho-
wy; pielgrzymi indywidualni.
De France: Séminaire de la Societé
Jean-Marie Vianney; Filles de la Chari-
té, de Marseille; Ecole de Charité et de
Mission, Sainte-Anne d’Auray; pèlerins
Fraternité Saint-Pierre, Besançon; grou-
pe de pèlerins du diocèse d’Autun;
groupes de pèlerins de Savoie, et du
Mans; groupe d’étudiantes de l’Arqui-
diocèse de Cambrai, avec S.Exc. Mgr
François Garnier; Paroisse Bienheureux
Amédee IX de Savoie, de La Trinité; Pa-
roisse Sainte-Bernadette, de Montpel-
lier; Paroisse Saint-Ferréol, de Sainte-
Colombe; Paroisse de Chambly; Parois-
se de Challans; Paroisse de Charolles;
Paroisse Saint-Laurent, de Verre; Parois-
se Saint-Nabor, de Saint-Avold; Ser-
vants d’Autel de la Communauté des
Paroisses du diocèse de Metz; Aumône-
ries du diocèse d’Auch; Aumôneries du
diocèse de Belley-Ars; Centre Madelei-
ne Daniélou, de Rueil-Malmaison; Col-
lège Gerson, de Paris; Collège Saint-Jo-
seph, de Lectoure; Collège Sainte-Marie
de Saint-André, de Cubzac; Collège
Saint-Jullien, de Brioude; Collège Bon-
Sauveur, de Paris; Internat Notre-Da-
me, du Puy; Collège Félix Aunac; Ly-
cee Saint-Jacques de Compostelle, de
D ax.
De Belgique: groupe de pèlerins de
D iest.
De la Republique Démocratique du
Congo: groupe de pèlerins.
From various Countries: Marist
Brothers participating in a Spiritual Re-
newal Programme.
From England: Pilgrims from St
Lawrence Parish, Feltham, Westminster;
Students and staff from South Downs
College, Waterlooville, Hampshire; a
group from Cambridge Muslim Col-
lege.
From Ireland: St Benin Parish,
Shankill, County Dublin.
From Norway: Theology students at
the Baptist University College, Oslo.
From Australia: Students and staff
from Iona Presentation College, Perth,
Western Australia; a pilgrim group from
Sydney.
From South Korea: A delegation
from the PBC Catholic Newspaper.
pagina 7
From Vietnam: Pilgrims from the
Archdiocese of Hochiminhi Ville, ac-
companied by Cardinal Jean Baptiste
Pham Minh Man.
From the United States of America:
Pilgrims from the following parishes: St
Cajetan in the Archdiocese of Denver,
Colorado; St Nicolas, O’Fallon, Illinois;
St Genevieve, Lafayette, Louisiana; St
Stephen, Framingham, Massachusetts;
Our Lady of the Lake, Sparta, New
Jersey; St Paul Chong Hasang, Austin,
Texas; St John, Dallas, Texas; Patrons
of the Arts in the Vatican Museums,
California Chapter and Florida
Chapter; Pilgrims from the Southeast
Lieutenancy of the United States
Equestrian Order of the Holy Sep-
ulchre of Jerusalem; Members of the
Catholic Health Association, St Louis,
Missouri; students and faculty from: St
John’s University, Queens, New York;
Furman University, Greenville, South
Carolina; Los Altos High School, Cali-
fornia.
Aus verschiedenen Ländern: Deutsch-
sprachige Pfarrgemeinde St. Maria,
Madrid; Pilgerreise der pallottinischen
Gemeinschaften in Österreich und
D eutschland.
Aus der Bundesrepublik Deutsch-
land: Pilgergruppen aus den Pfarrge-
meinden Hl. Herz Jesu, Augsburg; St.
Johann Baptist, Bergisch Gladbach; St.
Bartholomäus, Biblis; St. Otto, Cadolz-
burg; Heilige Familie, Dresden; St. An-
na, Heiligkreuztal; Zu den heiligen
Schutzengeln, Hennigsdorf, Velten,
Oberkrämer und Kremmen; St. Martin,
Hutthurm; St. Maternus, Köln; St. Jo-
hannes Evangelist, Lochham; St. Vin-
cenz, Menden; St. Wolfgang und St.
Pankratius, Mudau; St. Georg, Neun-
burg vorm Wald; St. Peter und Paul,
Oberstaufen; St. Adolfo, Osnabrück;
Zur Hl. Dreifaltigkeit, Ostfildern; St.
Martin, Unterwössen; St. Dionysius,
Recke; St. Philippus und Jacobus,
Recke-Steinbeck und St. Georg, Hei-
den; Propstei St. Patrokli, Soest; Pilger-
gruppen aus dem Bistum Münster; Erz-
bistum Paderborn; Bistum Rottenburg-
Stuttgart; Pilgergruppen aus Erlangen;
Dieterskirchen; aus dem Oldenburger
Münsterland; Stuttgart; Evangelischer
Lutherischer Kirchenkreis, Brunsbüttel;
Evangelische Georgs-Kirchengemeinde,
Dortmund und Katholischer Pastoral-
verbund Dortmund-Aplerbeck; Pilger
der Fokolare, Hamburg und Hannover;
Kirchenchor St. Katharina, Immendorf;
Evangelisches Dekanat Nürnberg-Mitte;
Evangelische-Lutherische Kirchgemein-
de, Welzow; Schülerinnen, Schüler und
Lehrer folgender Schulen: Mariengym-
nasium, Bocholt; Humboldt-Schule,
Kiel; Realschule, Lahnstein; Jugendor-
ganisation, Landkreis Passau.
Aus der Republik Österreich: Pilger-
gruppen aus den Pfarrgemeinden St.
Anna, Berg bei Wolfsthal; St. Nikolaus,
Egg; Hl. Jakobus, Leibnitz; St. Ursula,
Linz; St. Peter, Salzburg; St. Aegidius
und St. Koloman, Steyr; Hl. Romedius,
Thaur; St. Vitus, Passail; Hl. Valentin,
Weyregg; St. Hubertus, Wien; St. Jo-
hann Nepomuk, Wien; Katholische
Bäuerinnen aus dem Dekanat St. Jo-
hann im Pongau; Schülerinnen, Schüler
und Lehrer folgender Schule: Bundes-
gymnasium und Bundesrealgymnasium,
Judenburg; Höhere Technische Bundes-
lehranstalt, Hallein.
Aus der Schweizerischen Eidgenos-
senschaft: Pilgergruppen aus den Pfarr-
gemeinden; Hl. Michael und Mauritius,
Bonstetten; St. Paulus, Dielsdorf; St.
Katharina, Horw; Schülerinnen, Schü-
ler und Lehrer aus der Kantonsschule
Limmattal, Zürich; Ministranten, Firm-
linge und Firmanden aus folgenden
Pfarreien: Hl. Dreifaltigkeit, Adliswil;
Leuggern und Kleindöttingen; St.
Mauritius, Oberengstringen; St. And-
reas, Uster; St. Marien, Wädenswil; Der
gute Hirte, Zug; Knabenkantorei, Ba-
sel.
Aus der Provinz Bozen in der Repu-
blik Italien: Kolpingwerk Südtirol.
De España: Parroquia San Martin
de Porres, de Burgos; Parroquia San
Juan Bautista, de Béjar; Parroquia
Nuestra Señora de Fátima, de Cáceres;
Parroquia San José, de Cáceres; Parro-
quia La Magdalena, de Valladolid; Co-
legio Salesiano, de Badajoz.
De México: grupo de peregrinos.
De Colombia: grupo de peregrinos.
De Argentina: grupo de peregrinos
de la Arquidiócesis de Córdoba.
De Portugal: grupo de visitantes.
Do Brasil: Paróquia Divino Pai Eter-
no, de Goiânia; Paróquia São Pedro, de
Vila Rica; grupo de Bauru.
pagina 8
Non c’è spazio
per cristiani tristi o addormentati
Un invito a «non addormentarci,
per non dimenticarci di Dio» — perché
«la vita dei cristiani addormentati
è una vita triste» — è stato rivolto
dal Papa agli oltre centomila fedeli che
stamane, mercoledì 24 aprile, hanno
partecipato all’udienza generale
in piazza San Pietro.
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
nel Credo noi professiamo che Gesù
«di nuovo verrà nella gloria per giu-
dicare i vivi e i morti». La storia
umana ha inizio con la creazione
dell’uomo e della donna a immagine
e somiglianza di Dio e si chiude con
il giudizio finale di Cristo. Spesso si
dimenticano questi due poli della
storia, e soprattutto la fede nel ritor-
no di Cristo e nel giudizio finale a
volte non è così chiara e salda nel
cuore dei cristiani. Gesù, durante la
Un incontro
durato
oltre tre ore
«Abbiamo pregato con Papa
Francesco per i nostri nipoti e gli
abbiamo chiesto di aiutarci a
trovare i quattrocento
desaparecidos che ancora mancano
all’appello». Non nasconde «la
commozione di stare accanto a
un Papa argentino» Estela
Carlotto, leader storica
dell’associazione Abuelas de
Plaza de Mayo. Il Pontefice l’ha
stretta in un abbraccio e le ha
dato un bacio sulla guancia per
esprimere la sua vicinanza. Poi ha
benedetto il foulard con lo
stemma dell’associazione. E lo
stesso ha fatto con Buscarita Roa,
un’altra storica abuela de plaza de
Mayo, e con la religiosa francese
Geneviève Jeaningros, nipote di
suor Léonie Duquet uccisa in
Argentina nel 1977.
«Con il Papa abbiamo vissuto un
momento storico per tutto il
popolo argentino, per la nostra
storia e per la nostra speranza»
dice Estela Carlotto. «Siamo
venuti — prosegue — per
assicurare a Papa Francesco la
nostra preghiera e il nostro
sostegno per la sua missione». È
la terza volta che partecipa a
un’udienza papale: «Ho già
incontrato Giovanni Paolo II e
Benedetto XVI». La donna ha sul
petto una spilla con l’immagine
della figlia Laura, uccisa nel 1978,
che in prigione aveva partorito il
figlio. Avrebbe voluto chiamarlo
Guido. «Oggi — racconta — mio
nipote ha trentaquattro anni ma
non so dove sia. Non so chi sia».
Finora hanno ritrovato 108
ragazzi. Uno di loro era
all’udienza «per rappresentarli
tutti» ci ha detto. Si chiama Juan
Cabandié, ha trentacinque anni, e
oggi è deputato a Buenos Aires.
Per salutare il maggior numero
possibile di persone, il Papa ha
iniziato il percorso sulla jeep alle
10, con mezz’ora di anticipo sul
programma. E stavolta ha anche
potuto personalmente esprimere
sostegno e solidarietà a 45 operai
sardi di una multinazionale che
stanno vivendo una difficile
stagione. Mercoledì scorso, per
un ritardo aereo, non avevano
potuto partecipare all’udienza. Il
Papa aveva voluto comunque
ricordare la loro situazione. «Si
vede che oggi l’aereo è arrivato in
orario» ha detto stamani prima di
stringerli in un abbraccio. Ad
accompagnargli l’arcivescovo di
Sassari, Paolo Atzei.
All’udienza c’erano alcuni cugini
della famiglia francese Moulin-
Fourier, sequestrata in Camerun e
liberata il 19 aprile dopo due
mesi. Tra i presenti anche i
rappresentanti dell’O sservatorio
permanente Giovani - Editori,
con Emanuele Linfa e Francesca
Migotto, vincitori del concorso
«Valori in corso: stiamo
lavorando per noi» promosso
nell’ambito del progetto «Il
quotidiano in classe», con la
collaborazione del nostro
giornale. «L’incontro con il Papa
è un’occasione importante per
rilanciare il nostro lavoro» dice il
presidente Andrea Ceccherini.
E al termine dell’udienza il Papa
si è fermato a lungo tra la gente,
soprattutto tra i malati
e i disabili.
All’udienza generale il Papa parla del giudizio finale nella storia
vita pubblica, si è soffermato spesso
sulla realtà della sua ultima venuta.
Oggi vorrei riflettere su tre testi
evangelici che ci aiutano ad entrare
in questo mistero: quello delle dieci
vergini, quello dei talenti e quello
del giudizio finale. Tutti e tre fanno
parte del discorso di Gesù sulla fine
dei tempi, nel Vangelo di san Mat-
teo.
Anzitutto ricordiamo che, con
l’Ascensione, il Figlio di Dio ha por-
tato presso il Padre la nostra umani-
tà da Lui assunta e vuole attirare
tutti a sé, chiamare tutto il mondo
ad essere accolto tra le braccia aper-
te di Dio, affinché, alla fine della
storia, l’intera realtà sia consegnata
al Padre. C’è, però, questo “tempo
immediato” tra la prima venuta di
Cristo e l’ultima, che è proprio il
tempo che stiamo vivendo. In que-
sto contesto del “tempo immediato”
si colloca la parabola delle dieci ver-
gini (cfr. Mt 25, 1-13). Si tratta di
dieci ragazze che aspettano l’arrivo
dello Sposo, ma questi tarda ed esse
si addormentano. All’annuncio im-
provviso che lo Sposo sta arrivando,
tutte si preparano ad accoglierlo, ma
mentre cinque di esse, sagge, hanno
olio per alimentare le proprie lampa-
de, le altre, stolte, restano con le
lampade spente perché non ne han-
no; e mentre lo cercano giunge lo
Sposo e le vergini stolte trovano
chiusa la porta che introduce alla fe-
sta nuziale. Bussano con insistenza,
ma ormai è troppo tardi, lo Sposo
risponde: non vi conosco. Lo Sposo
è il Signore, e il tempo di attesa del
suo arrivo è il tempo che Egli ci do-
na, a tutti noi, con misericordia e
pazienza, prima della sua venuta fi-
nale; è un tempo di vigilanza; tem-
po in cui dobbiamo tenere accese le
lampade della fede, della speranza e
della carità, in cui tenere aperto il
cuore al bene, alla bellezza e alla ve-
rità; tempo da vivere secondo Dio,
poiché non conosciamo né il giorno,
né l’ora del ritorno di Cristo. Quello
che ci è chiesto è di essere preparati
all’incontro — preparati ad un incon-
Una soluzione politica alla crisi in Siria
Il Papa ha invocato la fine delle
violenze in Siria e ha chiesto una
soluzione per la grave situazione
occupazionale in Sardegna e in tutta
l’Italia. I due appelli sono stati
lanciati al termine dell’udienza, al
momento dei saluti ai vari gruppi
presenti. Il Pontefice ha parlato in
italiano e in spagnolo, e le sue parole
sono state tradotte dai lettori, che
hanno anche riassunto la catechesi
nelle diverse espressioni linguistiche.
Un cordiale saluto ai pellegrini di
lingua francese venuti da Belgio,
Francia e Repubblica Democratica
del Congo! In particolare saluto i
pellegrinaggi parrocchiali e diocesa-
ni, le Figlie della Carità, i seminari-
sti e i numerosi studenti venuti ad
ascoltarmi e salutarmi. Vi incoraggio
tutti a mantenere viva la vostra fede
attraverso la fervida preghiera, la
partecipazione ai sacramenti e la ca-
rità. In questo periodo di crisi, non
dimenticate coloro che sono nel bi-
sogno materiale e spirituale! E voi,
cari giovani, pensate ai talenti che
Dio vi ha dato e abbiate sempre un
animo generoso! Buon pellegrinag-
gio!
Saluto cordialmente i pellegrini
vietnamiti dell’Arcidiocesi di Hôchi-
minh Ville, sotto la guida del Cardi-
nale Jean-Baptiste Pham Minh Mân.
Saluto inoltre i Fratelli Maristi che
seguono un corso di rinnovamento
spirituale. Porgo anche un cordiale
benvenuto al gruppo del Cambridge
Muslim College in Inghilterra. Su
tutti i pellegrini di lingua inglese
presenti all’odierna Udienza, spe-
cialmente quelli provenienti da In-
ghilterra, Irlanda, Norvegia, Austra-
lia, Sud Corea e Stati Uniti, invoco
la gioia e la pace del Signore Ri-
sorto.
Rivolgo un cordiale saluto a tutti
i pellegrini di lingua tedesca, in par-
ticolare alla Knabenkantorei di Basel.
Cristo ha dato a tutti noi — proprio
ad ognuno — talenti di grande valo-
re. Egli conta che noi li facciamo
fruttificare. Soprattutto voi, cari gio-
vani, che siete presenti così numero-
si: vorrei incoraggiarvi a non sotter-
rare i vostri talenti, ma a pensare co-
me potete cooperare alla costruzione
del Regno di Dio. La Chiesa ha bi-
sogno di voi. Dio vi benedica tutti.
L’OSSERVATORE ROMANO
tro, ad un bell’incontro, l’incontro
con Gesù —, che significa saper ve-
dere i segni della sua presenza, tene-
re viva la nostra fede, con la pre-
ghiera, con i Sacramenti, essere vigi-
lanti per non addormentarci, per
non dimenticarci di Dio. La vita dei
cristiani addormentati è una vita tri-
ste, non è una vita felice. Il cristiano
dev’essere felice, la gioia di Gesù.
Non addormentarci!
La seconda parabola, quella dei
talenti, ci fa riflettere sul rapporto
tra come impieghiamo i doni ricevu-
ti da Dio e il suo ritorno, in cui ci
chiederà come li abbiamo utilizzati
(cfr. Mt 25, 14-30). Conosciamo be-
ne la parabola: prima della partenza,
il padrone consegna ad ogni servo
alcuni talenti, affinché siano utilizza-
ti bene durante la sua assenza. Al
primo ne consegna cinque, al secon-
do due e al terzo uno. Nel periodo
di assenza, i primi due servi molti-
plicano i loro talenti — queste sono
antiche monete —, mentre il terzo
preferisce sotterrare il proprio e con-
segnarlo intatto al padrone. Al suo
ritorno, il padrone giudica il loro
operato: loda i primi due, mentre il
terzo viene cacciato
fuori nelle tenebre,
perché ha tenuto
nascosto per paura
il talento, chiuden-
dosi in se stesso.
Un cristiano che si
chiude in se stesso,
che nasconde tutto
quello che il Signo-
re gli ha dato è un
cristiano... non è
cristiano! È un cristiano che non rin-
grazia Dio per tutto quello che gli
ha donato! Questo ci dice che l’atte-
sa del ritorno del Signore è il tempo
dell’azione — noi siamo nel tempo
dell’azione —, il tempo in cui mette-
re a frutto i doni di Dio non per noi
stessi, ma per Lui, per la Chiesa, per
gli altri, il tempo in cui cercare sem-
pre di far crescere il bene nel mon-
do. E in particolare, in questo tem-
po di crisi, oggi, è importante non
L’appello lanciato dal Pontefice al termine dell’incontro
Saludo cordialmente a los peregri-
nos de lengua española, en particu-
lar al grupo de la Arquidiócesis de
Córdoba, Argentina, así como a los
provenientes de España, Colombia,
México y los demás países latinoa-
mericanos. Invito a todos a vivir este
tiempo presente que Dios nos ofrece
con misericordia y paciencia, para
que aprendamos cada día a recono-
cerlo en los pobres. Muchas gracias.
Carissimi pellegrini di lingua por-
toghese, benvenuti! Saluto con affet-
to i gruppi del Portogallo e del Bra-
sile, in particolare i fedeli delle par-
rocchie «Divino Pai Eterno» in
Goiânia e «São Pedro de Vila Rica»,
incoraggiandovi tutti a scommettere
su ideali grandi, ideali di servizio
che allargano il cuore e rendono fe-
condi i vostri talenti. Fidatevi di
Dio, come la Vergine Maria!
Cari fratelli e sorelle, il giudizio fi-
nale non ci faccia mai paura; ci
spinga piuttosto a vivere meglio il
presente. Dio ci offre, con misericor-
chiudersi in se stessi, sotterrando il
proprio talento, le proprie ricchezze
spirituali, intellettuali, materiali, tut-
to quello che il Signore ci ha dato,
ma aprirsi, essere solidali, essere at-
tenti all’altro. Nella piazza, ho visto
che ci sono molti giovani: è vero,
questo? Ci sono molti giovani? Do-
ve sono? A voi, che siete all’inizio
del cammino della vita, chiedo: Ave-
te pensato ai talenti che Dio vi ha
dato? Avete pensato a come potete
metterli a servizio degli altri? Non
sotterrate i talenti! Scommettete su
ideali grandi, quegli ideali che allar-
gano il cuore, quegli ideali di servi-
zio che renderanno fecondi i vostri
talenti. La vita non ci è data perché
la conserviamo gelosamente per noi
stessi, ma ci è data perché la donia-
mo. Cari giovani, abbiate un animo
grande! Non abbiate paura di so-
gnare cose grandi!
Infine, una parola sul brano del
giudizio finale, in cui viene descritta
la seconda venuta del Signore,
quando Egli giudicherà tutti gli es-
seri umani, vivi e morti (cfr. Mt 25,
31-46). L’immagine utilizzata dal-
l’evangelista è quella del pastore che
separa le pecore dalle capre. Alla de-
Manteniamo viva la nostra fede
con la preghiera,
con i Sacramenti; siamo vigili
per non dimenticarci di Dio
(@Pontifex_it)
stra sono posti coloro che hanno
agito secondo la volontà di Dio, soc-
correndo il prossimo affamato, asse-
tato, straniero, nudo, malato, carce-
rato — ho detto “straniero”: penso a
tanti stranieri che sono qui nella dio-
cesi di Roma: cosa facciamo per lo-
ro? —; mentre alla sinistra vanno co-
loro che non hanno soccorso il pros-
simo. Questo ci dice che noi saremo
giudicati da Dio sulla carità, su co-
me lo avremo amato nei nostri fra-
dia e pazienza, questo tempo affin-
ché impariamo ogni giorno a ricono-
scerlo nei poveri e nei piccoli, ci
adoperiamo per il bene e siamo vigi-
lanti nella preghiera e nell’amore. Il
Signore, al termine della nostra esi-
stenza e della storia, possa ricono-
scerci come servi buoni e fedeli.
«Maranathà! Vieni Signore Gesù»
(Ap 22, 20). A tutti imparto la Bene-
dizione Apostolica!
Saluto i pellegrini polacchi. Ieri
abbiamo commemorato sant’Adal-
berto Vescovo e Martire, apostolo e
patrono della Polonia. Ringraziando
Dio per il dono della fede che que-
sto Santo ha portato nella terra po-
lacca e ha confermato con l’offerta
del sangue, affido la Chiesa in Polo-
nia alla sua protezione. Questo se-
me, che lungo i secoli ha portato ab-
bondanti frutti di santità, continui a
crescere nei cuori di tutti i polacchi.
Vi benedico di cuore!
Il rapimento dei Metropoliti gre-
co-ortodosso e siro-ortodosso di
mercoledì-giovedì 24-25 aprile 2013
telli, specialmente i più deboli e bi-
sognosi. Certo, dobbiamo sempre te-
nere ben presente che noi siamo giu-
stificati, siamo salvati per grazia, per
un atto di amore gratuito di Dio che
sempre ci precede; da soli non pos-
siamo fare nulla. La fede è anzitutto
un dono che noi abbiamo ricevuto.
Ma per portare frutti, la grazia di
Dio richiede sempre la nostra aper-
tura a Lui, la nostra risposta libera e
concreta. Cristo viene a portarci la
misericordia di Dio che salva. A noi
è chiesto di affidarci a Lui, di corri-
spondere al dono del suo amore con
una vita buona, fatta di azioni ani-
mate dalla fede e dall’amore.
Cari fratelli e sorelle, guardare al
giudizio finale non ci faccia mai
paura; ci spinga piuttosto a vivere
meglio il presente. Dio ci offre con
misericordia e pazienza questo tem-
po affinché impariamo ogni giorno a
riconoscerlo nei poveri e nei piccoli,
ci adoperiamo per il bene e siamo
vigilanti nella preghiera e nell’amo-
re. Il Signore, al termine della no-
stra esistenza e della storia, possa ri-
conoscerci come servi buoni e fedeli.
Grazie.
Aleppo, sul cui rilascio ci sono noti-
zie contrastanti, è un ulteriore segno
della tragica situazione che sta attra-
versando la cara Nazione siriana,
dove la violenza e le armi continua-
no a seminare morte e sofferenza.
Mentre ricordo nella preghiera i due
Vescovi, affinché ritornino presto al-
le loro comunità, chiedo a Dio di il-
luminare i cuori e rinnovo il pres-
sante invito che ho rivolto nel gior-
no di Pasqua affinché cessi lo spar-
gimento di sangue, si presti la neces-
saria assistenza umanitaria alla po-
polazione e si trovi quanto prima
una soluzione politica alla crisi.
Rivolgo un cordiale benvenuto ai
pellegrini di lingua italiana. In parti-
colare saluto i fedeli dei diversi pel-
legrinaggi diocesani, accompagnati
dai rispettivi Vescovi, convenuti alla
Sede di Pietro in occasione dell’Anno
della fede. Saluto inoltre i sacerdoti,
le religiose — specialmente le Figlie
di Nostra Signora al Monte Calvario
a 10 anni dalla canonizzazione della
Fondatrice Virginia Centurione Bra-
celli —, i seminaristi, i gruppi parroc-
chiali, i fedeli dell’undicesimo Deca-
nato di Napoli e i numerosi anziani
dell’Associazione Nazionale Pensio-
nati. La visita alle tombe degli Apo-
stoli rafforzi in tutti la fede nel Cri-
sto Risorto!
Un pensiero speciale rivolgo
all’Arcivescovo di Sassari e agli ope-
rai della Società “E.ON” — si vede
che oggi l’aereo è arrivato in orario;
grazie tante! —, ed auspico che la
grave congiuntura occupazionale
possa trovare una rapida ed equa so-
luzione, nel rispetto dei diritti di
tutti, specialmente delle famiglie. La
situazione in Sardegna e nell’intero
Paese è particolarmente difficile. È
importante che ci sia un incisivo im-
pegno per aprire vie di speranza.
Infine, un pensiero affettuoso ai
giovani, ai malati e agli sposi novel-
li. Cristo Buon Pastore dia sicurezza
a ciascuno di voi, cari giovani, so-
prattutto agli studenti così numerosi,
perché seguendo la sua voce non
sbaglierete; sostenga voi, cari amma-
lati, nel portare la vostra croce quo-
tidiana; e aiuti voi, cari sposi novelli,
a costruire la vostra famiglia sul-
l’amore di Dio. Grazie!
Nomine episcopali
in Brasile
Le nomine di oggi riguardano la
Chiesa in Brasile.
Moacir Silva, arcivescovo
di Ribeirão Preto
Nato il 16 luglio 1954 a São Jo-
sé dos Campos, nello Stato di São
Paulo, ha frequentato il seminario
minore di Taubaté, il seminario
Bom Jesus di Aparecida e l’Istitu-
to Teologico Sagrado Coração de
Jesus di Taubaté. Formato in dirit-
to canonico, ha conseguito anche
la licenza presso la Pontificia Fa-
coltà di Teologia Nossa Senhora
da Assunção a São Paulo, e la
laurea alla Pontificia Università
Lateranense a Roma. Ordinato sa-
cerdote il 6 dicembre 1986 e incar-
dinato a São José dos Campos, è
stato coordinatore diocesano della
pastorale giovanile (1983-1986) e
della pastorale della salute (1986),
vicario parrocchiale della cattedra-
le diocesana (1986-1988), parroco
del Coração de Jesus (1988-1993),
membro del consiglio presbiterale
e del collegio dei consultori (1991-
2003), coordinatore diocesano del-
la pastorale della famiglia (1993-
1999), amministratore della par-
rocchia della cattedrale diocesana
(1992-1993), vicario generale della
diocesi (1993-2003), direttore della
scuola diaconale (1992-2004), giu-
dice del tribunale interdiocesano
di Aparecida (dal 1993), parroco
della cattedrale diocesana (1993-
2004), amministratore diocesano
(2003-2004). Il 20 ottobre 2004 è
stato nominato vescovo di São Jo-
sé dos Campos e ha ricevuto l’or-
dinazione episcopale l’11 dicembre
successivo. Dal 2008 è membro
della Commissione episcopale na-
zionale per i tribunali ecclesiastici
di seconda istanza e dal 2011 è vi-
ce presidente della Conferenza
episcopale regionale dello Stato di
São Paulo.
Liro Vendelino Meurer
vescovo di Santo Ângelo
Nato il 13 luglio 1954 a Salvador
do Sul, nell’arcidiocesi di Porto
Alegre, ha studiato presso la facol-
tà di filosofia Nossa Senhora da
Imaculada Conceição in Viamão e
presso l’Istituto di teologia della
Pontificia Università Cattolica di
Porto Alegre. Presso il seminario
di Viamão ha conseguito la licen-
za nella Facoltà di Filosofia Nossa
Senhora da Imaculada Conceição
e ha poi frequentato il corso per
formatori del seminario. Il 12 di-
cembre 1981 è stato ordinato sacer-
dote a Porto Alegre, dove è stato
vicario parrocchiale di São João
Batista (1980-1982) e di Santo An-
tônio (1982-1983), direttore spiri-
tuale del seminario minore di Gra-
vataí (1983-1990), parroco di Nos-
sa Senhora de Montserrat (1990-
1991), rettore del seminario di
Bom Princípio (1991-1996), parro-
co di São João Batista (1996-
2007), vicario episcopale del vica-
riato di Camaquã-Guaíba dell’ar-
cidiocesi (2001-2008), parroco di
São Geraldo in Porto Alegre
(2007-2008). Il 14 gennaio 2009 è
stato nominato vescovo titolare di
Tucca di Numidia e ausiliare
dell’arcidiocesi di Passo Fundo. Il
22 marzo successivo ha ricevuto
l’ordinazione episcopale.