Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
MIXER
In tutti i moderni ricevitori è presente un blocco non lineare che realizza la traslazione in frequenza
del segnale dalle radio frequenze alle frequenze intermedie: generalmente questo blocco è
Il mixer effettua la conversione realizzando il prodotto tra il segnale RF e quello dell’ oscillatore
locale,in maniera tale da ottenere le componenti a frequenza somma e differenza; in ricezione siamo
interessati alla frequenza differenza, per cui si utilizza un filtro passabasso in uscita.
Questo tipo di ricevitori sono detti supereterodina e possono essere anche a doppia o tripla
conversione.
Lavorare a frequenze intermedie consente una più semplice realizzazione degli amplificatori,
maggior efficienza e maggior guadagno, dato che si può lavorare a banda stretta essendo fissata la
frequenza del segnale in uscita dal mixer; infatti nel ricevitore, in base al canale da ricevere, si varia
la frequenza dell’ amplificatore RF e parallelamente quella dell’ oscillatore locale in maniera tale
Per tali motivi i ricevitori T-RF (tuned radio frequency), caratterizzati dalla presenza di diversi stadi
Un mixer può essere realizzato attraverso l’ uso di una particolare cella non lineare detta cella di
vy
i x = i x1 − i x 2
io = io1 − io 2
io = ic1 − ic 2 + ic 3 − ic 4
nell’ ipotesi che la cella lavora in condizioni di ampio segnale, vale la seguente relazione ingresso-
uscita
vy
io = α F i x ⋅ tanh .
2VT
Per rendere l’ uscita indipendente dall’ ampiezza di v y ,deve valere la seguente relazione
v y >> 2VT
vy ⎡ sin n π ⎤
tanh = 2⋅ ∑ ⎢ 2 ⋅ cos(nω t )⎥
2VT n =1, 3,.., 2 k −1 ⎢ n
π y
⎥
⎣ 2 ⎦
e considerando che
i x = Ax cos ωx t
dal prodotto tra i due segnali si ottengono componenti a frequenza somma e differenza tra ω x ed
nω y .
Tra queste la componente che ci interessa è, considerando che v y è il segnale prodotto dall’
2 2
v IF = ARF cos[(ωRF − ωLO )t ] = ARF cos ω IF t
π π
Per avere ingressi e uscite in tensione bisogna inserire un convertitore tensione-corrente in ingresso,
In questo caso
g m1, 2
iRF = iRF 1 − iRF 2 = ⋅ v RF
1 + g m1, 2 RE
e il segnale d’ uscita è
2 g m1, 2
v IF = ⋅ ⋅ A ⋅ cos(ω IF t ) ⋅ RL .
π 1 + g m1,2 RE RF
espressione semplificata
2 RL
v IF = ⋅ ⋅ A ⋅ cos(ω IF t ) .
π RE RF
che è simmetrica ad ωRF rispetto ad ωLO , in corrispondenza della quale può trovarsi del rumore.
Il problema nasce poiché, quando si effettua la traslazione, viene traslato anche l’ eventuale rumore
presente a questa frequenza, che si sovrappone al segnale a frequenza intermedia e che, se di elevata
Il problema può essere risolto inserendo un filtro ad elevata selettività e bassissima attenuazione ,
dato che non si può tollerare un significativo abbassamento di potenza, a monte dell’ amplificatore
RF, che però ha un costo elevato, oppure inserendo un filtro ad elevata selettività a valle dell’
In applicazioni in cui non sono richieste grosse specifiche di rumore si può anche utilizzare un filtro
Tuttavia se la frequenza immagine è molto vicina alla banda di interesse queste soluzioni non sono
Il mixer a reiezione d’ immagine è costituito da due mixer in quadratura, all’ ingresso dei quali è
presente lo stesso segnale e le cui uscite dopo essere state riportate in fase vengono sommate.
Se il segnale d’ ingresso è
v LO , I = ALO cos(ω LO t )
v LO ,Q = ALO sin(ωLO t )
In uscita dai due modulatori, considerando che ωRF − ωLO = ωLO − ωIM = ωIF , si ottengono i segnali
In uscita dal primo mixer è presente uno sfasatore di novanta gradi, la cui uscita è
Quindi in teoria è infinita la reiezione della frequenza immagine ma nella pratica, a causa degli
errori di fase e della non perfetta uguaglianza tra i mixer, per i quali si dovrebbero considerare dei
E’ stato progettato un mixer con ingressi e uscita in tensione, realizzato mediante cella di Gilbert,
considerando come ingressi il segnale RF ad 1.5 MHz e il segnale dell’ oscillatore locale ad 1.4
I EE = 1mA
VCC = 5V
RE = 100Ω
RL = 1KΩ .
Utilizzando per il segnale RF un’ ampiezza di 1mV e per il segnale dell’ oscillatore locale
E’ possibile osservare la non linearità del dispositivo ed effettuando un’ analisi dello spettro
frequenziale del segnale,tramite FFT (trasformata di Fourier veloce), è possibile verificare come
questo contenga le frequenze somma e differenza tra quella del segnale RF e quelle delle armoniche
del segnale dell’ oscillatore locale e tra queste la frequenza 100 kHz.
Si è utilizzato un filtro passabasso realizzato mediante cascata di tre celle RC con i seguenti valori
R = 100 KΩ
C = 10.6 pF
quindi con frequenza di taglio di 150 KHz, ottenendo in uscita il segnale mostrato in figura.
ampiezza del segnale dell’ oscillatore locale fino a 500 mV : questo è il valore al di sopra del quale
l’ uscita del mixer è indipendente dall’ ampiezza del segnale dell’ oscillatore locale.
Figura 4.11 segnale in uscita dal filtro con ampiezza del segnale dell’ oscillatore di 500 mV
E’ possibile aumentare l’ ampiezza del segnale filtrato abbassando il valore delle resistenze RE e
aumentando la corrente I EE .
RE = 1Ω
I EE = 10mA