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LEZIONE 3

Filtro a pettine (Comb Filter):


Il filtro a pettine, o Comb Filter, è un fenomeno acustico che si origina ogni volta che due raggi di
propagazione di uno stesso suono si incontrano in un punto dello spazio dopo aver percorso due
tratti di lunghezza diversa.
A causa di ciò, alcune delle frequenze che compongono il suono in oggetto si troveranno ad avere
la stessa fase (1), altre ad essere sfasate di 180° (2) ed altre ancora, la maggior parte, ad avere uno
sfasamento “intermedio” (3).
Le frequenze che si incontreranno in fase tra loro, di conseguenza, avranno un’ampiezza pari alla
somma delle due, quelle sfasate di 180° avranno un’ampiezza pari alla loro differenza e quelle che
si troveranno a un livello di sfasamento intermedio tra le prime due, avranno ampiezze intermedie
tra le due tipologie precedenti.

Principali cause del comb filter:


E’ importante conoscere le cause di questo fenomeno per poter evitare le sue conseguenze
negative.
Il comb filter si verifica, principalmente, in tre situazioni:

A) Presenza di una parete riflettente e conseguente incontro di suono diretto + suono riflesso
in un punto, per cui “tragitto riflesso” – “tragitto diretto” = Δl

Soluzione: trattamento acustico delle


pareti per ridurre l’energia delle riflessioni, o allontanamento dalle pareti.
B) presenza di due diffusori audio che riproducono lo stesso suono e i trovano a distanze
diverse dal punto di ascolto.
Questa classe ha due sottoclassi.
B1) Posizione non equidistante dai due diffusori di un ascolto stereofonico, per cui
“tragitto right” – “tragitto left” = Δl

Soluzione: correzione della posizione del punto


d’ascolto per rendere “tragitto right” = “tragitto left”

B2) Presenza di due fronti sonori nella diffusione audio di un concerto o altro
evento, per cui “tragitto far” – “tragitto near” = Δl

Soluzione: ritardare il segnale audio in uscita dal fronte sonoro


più vicino agli ascoltatori, per cui, pur rimanendo invariato il Δl, si andrà ad annullare il Δt.

C)Doppia microfonazione di una sorgente audio,


per cui “tragitto mic 2” - “tragitto mic 1” = Δl

Soluzione (solo in caso di registrazione): spostamento a sinistra del


file audio creato con mic 2 per allineare le due forme d’onda e annullare il Δl.
Catena audio:

Segnale audio bilanciato:

Si tratta di un “artefatto” ideato per eliminare disturbi di origine elettromagnetica che


potrebbero essere captati dai cavi che trasportano segnale audio.

E’ costituito da due segnali che viaggiano isolati tra loro ma sullo stesso cavo, uno è il
segnale audio “originario”, l’altro è una sua copia di fase opposta.

Se per caso il cavo captesse un disturbo elettromagnetico, anch’esso si trasformerebbe in


segnale audio e diventerebbe udibile, una volta amplificato e mandato a un diffusore
audio.
La presenza di due cavi isolati in un “unico cavo” che trasportano due segnali in controfase
tra loro sta alla base del sistema “segnale bilanciato”
Entrambi i cavi, infatti capteranno il disturbo che, quindi andrà a modificare il profilo di
antrambi i segnali.
Perché il sistema possa eliminare il disturbo è necessario che il dispositivo che riceve tale
segnale sia in grado di operare una “differenza” tra i due segnali, ovvero inverta la fase a
uno dei due e poi li sommi. Segnale A + segnale (-B)

La parte di circuito deputata a fare la “differenza” dei due segnali si chiama “amplificatore
differenziale” e, trova in tutti gli ingressi preposti a ricevere segnale bilanciato ed è
rappresentato graficamente nei diagrammi a blocchi nel seguente modo:

Quindi perché funzioni il sistema del segnale BILANCIATO è necessario che:


- il dispositivo in uscita sia in grado di generare segnale bilanciato
- il cavo che trasporta tale segnale possegga tre parti (due per i segnali positivo e negativo e
una per la massa)
- i connettori siano a tre contatti
- il dispositivo in ingresso possegga un “amplificatore differenziale
-
LA MANCANZA DI UNO DEI 4 REQUISITI SU ESPOSTI RENDERA’ VANO TUTTO IL SISTEMA DI
BILANCIAMENTO E SARA’ COME AVERE UN SEGNALE SBILANCIATO

Cavi e connettori:
Per convenzione, il connettore Cannon maschio ha funzione di uscita, mentre il connettore
femmina ha funzione di ingresso.
Il connettore Cannon può trasportare anche segnale digitale stereo in formato AES/EBU (Audio
Engineering Society/European Brodcast Union), in questo caso ogni connettore porterà due
segnali denominati left e right.

Il connettore JacK TRS (da ¼ di pollice) possiede tre contatti e può trasportare:
1 segnale mono bilanciato
2 segnale stereo sbilanciato
3 segnali di ingresso e di uscita sbilanciati (nel caso dell’insert point)
Al contrario del connettore Cannon, non c’è una convenzione di uso tra maschio e femmina,
quindi possono avere entrambi sia funzione di ingresso che di uscita.

Il connettore RCA possiede solo due contatti e quindi può


veicolare solo segnale mono sbilanciato. Può essere utilizzato anche per segnale stereo digitale in
formato S/P-DIF (Sony Philips Digital Interface Format), in questo caso ogni connettore porterà
due segnali, denominati left e right.
Il connettore Speakon viene utilizzato per il
segnale di potenza (ovvero proveniente da un finale di potenza)

Il connettore DIN (Deutsches Institut für Normung, ovvero istituto


tedesco per la definizione di standard) possiede 5 contatti (cioè è “pentapolare”). Esso era
utilizzato nelle apparecchiature audio casalinghe (Hi-Fi) per trasportare segnale stereo sbilanciato
in ingresso e in uscita. Ora è utilizzato per il segnale MIDI, anche se vengono utilizzati solo i primi 3
contatti. Per questo motivo, viene spesso chiamato connettore MIDI.

Principali dimensioni dei connettori Jack. Il più usato in ambito


professionale è quello da 1/4 di pollice di diametro ovvero, 6,3mm.
Il connettore Bantam è leggermente
diverso da un classico Jack da ¼”. Possiede sempre 3 contatti e inizialmente fu progettato per i
centralini telefonici quindi aveva caratteristiche di resistenza all’usura molto superiori al Jack

Esistono molti tipi di connettori multipolari, i più usati sono i seguenti:

Il connettore multipolare EDAC possiede 56 contatti, di questi ne vengono usati 48 per portare 8
input e 8 output bilanciati.

Il connettore DB-25 è usato dalla tascam per portare 8 in e 8


out digitali nel formato TDIF (Tascam Digital Interface Format). Viene anche utilizzato, in alcune
schede audio, per portare 8 segnali analogici bilanciati in uscita o in entrata.

Questo tipo di connettore è usato soprattutto in ambito live per portare molti segnali insieme
Il connettore TOSLINK (Toshiba Link) porta un segnale
ottico, quindi è unito a una fibra ottica e non a un normale cavo. Può veicolare 8 input o 8 output
nel formato ideato dalla Alesis per i suoi registratori digitali ADAT (Analog Digital Audio Tape) e
ormai in uso nella maggior parte delle schede audio e dei convertitori, ma può portare anche solo
2 in e 2 out nel formato stereo S/P-DIF OPTICAL. Da notare che, se il dispositivo e acceso, l’uscita è
illuminata.

Principi di funzionamento dei microfoni:


1^ Classificazione
Trasduttore a pressione/ trasduttore a gradiente di pressione
Nel trasduttore a pressione, la chassis della capsula microfonica è chiuso dalla membrana
microfonica e un solo lato della stessa è soggetto alla perturbazione creata dal suono. In questo
caso, la membrana entrerà in vibrazione, e di conseguenza farà avvenire la trasduzione, per suoni
provenienti da qualsiasi direzione.

Nel trasduttore a gradiente di pressione, la chassis della capsula microfonica ha una struttura
diversa e non è chiuso dalla membrana microfonica, quindi entrambi i lati della stessa sono
soggetti alla perturbazione creata dal suono. In questo caso, la membrana entrerà in vibrazione, e
di conseguenza farà avvenire la trasduzione, solo quando il gradiente (o differenza) di pressione
tra i suoi due lati sarà diverso da 0.
Questo avverrà massimamente per sorgenti poste frontalmente o posteriormente alla membrana
e in maniera via via minore per sorgenti poste lateralmente, fino ad arrivare a una totale
immobilità della membrana, conseguente e assenza di trasduzione, per sorgenti poste
perfettamente di lato.
2^ e 3^ Classificazione
Sono due classificazioni che viaggiano parallelamente.
La prima tiene conto della soluzione tecnologico-costruttiva adottata, mentre la seconda guarda la
proprietà fisica del materiale impiegato o il principio di funzionamento.
Così si hanno:
2^ classificazione 3^ classificazione
- trasduttori a carbone piezoresistivi
- trasduttori a cristallo piezoelettrici
- trasduttori ceramici elettrostrittivi
- trasduttori a bobina mobile dinamici
- trasduttori a nastro dinamici
- trasduttori a condensatore elettrostatici

Di questi, quelli attualmente più in uso sono quelli a bobina mobile, a nastro e a condensatore,
ovvero dinamici ed elettrostatici.

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