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A) Presenza di una parete riflettente e conseguente incontro di suono diretto + suono riflesso
in un punto, per cui “tragitto riflesso” – “tragitto diretto” = Δl
B2) Presenza di due fronti sonori nella diffusione audio di un concerto o altro
evento, per cui “tragitto far” – “tragitto near” = Δl
E’ costituito da due segnali che viaggiano isolati tra loro ma sullo stesso cavo, uno è il
segnale audio “originario”, l’altro è una sua copia di fase opposta.
La parte di circuito deputata a fare la “differenza” dei due segnali si chiama “amplificatore
differenziale” e, trova in tutti gli ingressi preposti a ricevere segnale bilanciato ed è
rappresentato graficamente nei diagrammi a blocchi nel seguente modo:
Cavi e connettori:
Per convenzione, il connettore Cannon maschio ha funzione di uscita, mentre il connettore
femmina ha funzione di ingresso.
Il connettore Cannon può trasportare anche segnale digitale stereo in formato AES/EBU (Audio
Engineering Society/European Brodcast Union), in questo caso ogni connettore porterà due
segnali denominati left e right.
Il connettore JacK TRS (da ¼ di pollice) possiede tre contatti e può trasportare:
1 segnale mono bilanciato
2 segnale stereo sbilanciato
3 segnali di ingresso e di uscita sbilanciati (nel caso dell’insert point)
Al contrario del connettore Cannon, non c’è una convenzione di uso tra maschio e femmina,
quindi possono avere entrambi sia funzione di ingresso che di uscita.
Il connettore multipolare EDAC possiede 56 contatti, di questi ne vengono usati 48 per portare 8
input e 8 output bilanciati.
Questo tipo di connettore è usato soprattutto in ambito live per portare molti segnali insieme
Il connettore TOSLINK (Toshiba Link) porta un segnale
ottico, quindi è unito a una fibra ottica e non a un normale cavo. Può veicolare 8 input o 8 output
nel formato ideato dalla Alesis per i suoi registratori digitali ADAT (Analog Digital Audio Tape) e
ormai in uso nella maggior parte delle schede audio e dei convertitori, ma può portare anche solo
2 in e 2 out nel formato stereo S/P-DIF OPTICAL. Da notare che, se il dispositivo e acceso, l’uscita è
illuminata.
Nel trasduttore a gradiente di pressione, la chassis della capsula microfonica ha una struttura
diversa e non è chiuso dalla membrana microfonica, quindi entrambi i lati della stessa sono
soggetti alla perturbazione creata dal suono. In questo caso, la membrana entrerà in vibrazione, e
di conseguenza farà avvenire la trasduzione, solo quando il gradiente (o differenza) di pressione
tra i suoi due lati sarà diverso da 0.
Questo avverrà massimamente per sorgenti poste frontalmente o posteriormente alla membrana
e in maniera via via minore per sorgenti poste lateralmente, fino ad arrivare a una totale
immobilità della membrana, conseguente e assenza di trasduzione, per sorgenti poste
perfettamente di lato.
2^ e 3^ Classificazione
Sono due classificazioni che viaggiano parallelamente.
La prima tiene conto della soluzione tecnologico-costruttiva adottata, mentre la seconda guarda la
proprietà fisica del materiale impiegato o il principio di funzionamento.
Così si hanno:
2^ classificazione 3^ classificazione
- trasduttori a carbone piezoresistivi
- trasduttori a cristallo piezoelettrici
- trasduttori ceramici elettrostrittivi
- trasduttori a bobina mobile dinamici
- trasduttori a nastro dinamici
- trasduttori a condensatore elettrostatici
Di questi, quelli attualmente più in uso sono quelli a bobina mobile, a nastro e a condensatore,
ovvero dinamici ed elettrostatici.