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David Warren Brubeck, detto Dave (Concord, 6 dicembre 1920 – Norwalk, 5

dicembre 2012), è stato un pianista e compositore statunitense. È


considerato uno dei migliori pianisti nella storia della musica jazz ed è noto al
grande pubblico per aver lanciato con il suo quartetto lo standard jazz Take
Five, sebbene l'autore del brano sia in realtà il sassofonista del gruppo, Paul
Desmond

Indice
1
Infanzia e adolescenza (1920-1950)
2
La fondazione del Dave Brubeck Quartet (1951-1952)
3
Il periodo cool jazz (1953-1957)
4
Il festival di Newport e gli ultimi anni (1958-2012)
5
Onorificenze
6
Note
7
Voci correlate
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Altri progetti
9
Collegamenti esterniInfanzia e adolescenza
(1920-1950)[modifica | modifica wikitesto]
Nato a Concord[1], in California, da padre statunitense di origini per metà
svizzere (il cognome originario della famiglia paterna era Brodbeck) e per
metà modoc[2] e da madre statunitense di origini inglesi e tedesche[3][4],
inizialmente studiò musica classica con la madre, che aveva studiato
pianoforte in Inghilterra ed avendo mancato la carriera di concertista si era
dedicata all'insegnamento. Brubeck, però, preferiva il jazz alla musica
classica, così cominciò con l'improvvisazione e a comporre istintivamente.
Al College of the Pacific di Stockton, dove si iscrisse per assecondare il
desiderio dei famigliari malgrado una iniziale ritrosia verso il mondo della
musica professionale, rivelò una spiccata inclinazione per il contrappunto e
l'armonia, ma rischiò di essere espulso quando si scoprì che non sapeva
leggere gli spartiti - e fu diplomato, vuole la leggenda, solo dopo aver
solennemente promesso che non avrebbe mai insegnato. Durante gli studi,
tuttavia, cominciò ad esibirsi con frequenza crescente in alcuni jazz club dei
dintorni, incoraggiato da Harold Meeske.
Nel 1942, uscito dalla University of the Pacific, fu subito chiamato alle armi e
destinato in Europa agli ordini del generale George Patton; evitò di essere
inviato al fronte e fece parte delle compagnie musicali militari. Al ritorno dal
servizio militare perfezionò gli studi classici con il compositore francese
Darius Milhaud al Mills College di Oakland, presso il quale studiava anche
Burt Bacharach.
Nel 1947, dopo un breve esperimento con un ottetto, in cui figurava Cal
Tjader e nel quale aveva ritrovato Paul Desmond, già conosciuto sotto le
armi, seguì quest'ultimo quando organizzò una jazz band a San Francisco, i
Geary Cellar. Due anni dopo lo seguì anche nel Paul Desmond Trio che si
esibiva al Bard Box di Palo Alto, ma l'uscita dopo brevissimo tempo proprio di
Desmond, lo fece ritornare con un suo trio ad Oakland. Desmond seguiva i
progressi del trio dall'esterno e cominciò a "corteggiare" Brubeck per esservi
ammesso, ma quando il leader stava cominciando ad attenuare la sua
riluttanza, un incidente che lo immobilizzò per molti mesi sciolse di fatto il trio
e la speranza di Desmond.
La fondazione del Dave Brubeck Quartet
(1951-1952)[modifica | modifica wikitesto]
Nel giugno 1951, ripresosi dall'incidente, Brubeck mise in piedi il Dave
Brubeck Quartet, in cui figuravano Paul Desmond (sax alto), Bob Bates
(contrabbasso) e Joe Dodge (batteria).
Inizialmente fisso al Black Hawk di San Francisco, il quartetto cominciò a farsi
notare anche grazie all'interessamento di alcune radio locali, sollecitate dalla
moglie di Brubeck Iola, che lavorava in quel settore. I quattro cominciarono
quindi ad esibirsi anche in trasferta (Desmond, per suo conto, suonò per un
periodo in giro per gli Stati Uniti con la Jack Fina Orchestra, ma soprattutto si
ricordano le serate del Quartet al celebre Birdland di New York, a cavallo fra il
1951 ed il 1952, dalle quali vengono alcune delle più antiche incisioni live del
gruppo). Sporadicamente vi furono sostituzioni di alcuni elementi (ad esempio
alla batteria Herb Barman e al basso Wyatt "Bull" Ruther o Fred Dutton). Nel
1952 fu inciso Jazz at The Blackhawk.
Il repertorio del gruppo comprendeva la maggior parte degli standard del
tempo e qualche incisione uscì con piccole variazioni nel nome del quartetto,
ad esempio New Dave Brubeck Combo o semplicemente Brubeck-Desmond.
L'accoglienza della critica non fu inizialmente unanime, essendovi taluni che
segnalavano una certa forzosa spettacolarità di alcune interpretazioni, mentre
altri manifestarono immediato apprezzamento. Lo stile di Brubeck veniva
talvolta descritto con riferimenti classici (a Bach, a Chopin, anche a Béla
Bartók) accendendo la leggenda di un pianista "classico" prestato al jazz,
sebbene Brubeck non avesse in fondo mai amato la musica classica.
Il quartetto crebbe di spessore e di popolarità nella California degli anni
cinquanta in cui altri grandi talenti si incrociavano sugli stessi palchi, e fra
questi spiccano Chet Baker e Gerry Mulligan, con i quali si ebbero numerose
estemporanee esibizioni e si formò la cosiddetta scuola del West Coast cool
jazz.
Il periodo cool jazz (1953-1957)[modifica | modifica wikitesto]
Nell'ottica di incrementare ulteriormente la sua popolarità presso le audience
che gli si mostravano più calorose, Brubeck decise di preferire
sistematicamente le esibizioni presso i campus universitari, dinanzi a giovani
ascoltatori potenzialmente più aperti alle sue innovazioni; il Quartet si
spostava allora freneticamente, a bordo della "familiare" del leader (col
contrabbasso sul tetto), di università in università, diffondendo la versione
brubeckiana del cool jazz. La stessa parola inglese cool (fresco) assunse una
connotazione positiva nel gergo studentesco, divenendo per questo in
seguito anche nel parlare comune attributo di genialità.
Il successo venne, seppure gradualmente, e Brubeck poté pensare ad una
propria etichetta, la Fantasy records, con la quale far uscire il primo album:
Jazz at Oberlin (registrato alla Finney Chapel dell'Oberlin College di Oberlin,
Ohio, nel marzo del 1953), in assoluto uno dei primi album live di tutto il jazz.
Cinque soli brani lo componevano (di cui tre erano standard di massima
fama), che si segnalarono per uno stile sufficientemente autonomo da
suscitare molte discussioni nella critica. A questo seguì, sempre per Fantasy
records, Jazz at Wilshire-Ebell, registrato al Wilshire-Ebell College di Los
Angeles, ed anche questo come il precedente con Ron Crotty al
contrabbasso e Lloyd Davis alla batteria; anche in questo vi era una
esecuzione della notissima Stardust ("Polvere di stelle"), un brano che
Brubeck avrebbe più volte incluso in opere successive.
Sempre nel 1953, uscì anche Jazz at the College of the Pacific, stavolta con il
ritorno di Joe Dodge alla batteria, album ovviamente registrato presso lo
stesso istituto nel quale Brubeck si era diplomato.
Il disco di Oberlin, più che gli altri, colse l'interesse della Columbia records,
che l'anno successivo fece uscire il loro Jazz Goes to College, nei numeri e
nei contenuti un grande successo discografico. Conteneva registrazioni
effettuate presso l'Università Ann Arbour del Michigan, presso quella di
Cincinnati e brani scelti da Oberlin.
"JGC", come con gusto acronimico tutto anglosassone l'incisione divenne
presto nota, resta una delle opere più significative del jazz della decade, sia
per l'intrinseco valore artistico, sia per il passaggio ad una concezione più
aperta di questo genere musicale, comprendente in qualche misura una sorta
di "sdoganamento" di una musica sino ad allora ritenuta folkloristica e di
ambito relegato alla sola fruizione di alcune fasce sociali disagiate,
eminentemente nere.
Il "jazz dei college", grazie a questo disco, raggiunse infatti notorietà
nazionale ed in quello stesso 1954 la rivista TIME dedicò a Brubeck, primo
jazzista ad averla meritata, la copertina del numero dell'8 novembre, e ne
parlò declamando senza riserve "the birth of a new kind of jazz age in the
U.S." (la nascita di una nuova era del jazz americano); forse occhieggiando la
complessità delle tematiche sociali riguardanti il mondo del jazz, in
maggioranza animato da musicisti e cantanti di colore in tempi ancora di
sperequazioni razziali, Brubeck vi fu ritratto con un singolare colore brunastro
della pelle. Da molti critici (ma anche da osservatori esterni al mondo della
musica) già si sosteneva che alla musica nera nulla avesse mai giovato come
il successo di questo giovane musicista bianco, e di qui l'allusione grafica
utilizzata dal disegnatore Boris Artzybasheff.
La copertina di TIME fu poi ripresa per la copertina di Brubeck Time, disco di
fine 1954, prima registrazione in studio (New York e Los Angeles) per la
Columbia records. A questo disco seguirono registrazioni al newyorkese
Basin Street Club ed una nota partecipazione al Newport Jazz Festival di
Newport (Rhode Island), insieme a Chet Baker, Clifford Brown e Gerry
Mulligan.
Nel 1956 Brubeck ingaggiò il batterista Joe Morello, che con le sue capacità
di improvvisazione poteva arricchire la composizione di un terzo spazio di
virtuosismo, presto imposto al quartetto, di cui resta prima memoria nella
registrazione al "The Blue Note" di Chicago (1957). La sostituzione dell'opaco
Dodge creò però delle tensioni all'interno del quartetto, il quale - testimoniò lo
stesso Brubeck - si divise in due fazioni, una delle quali vedeva Desmond e
Bates irrigidirsi contro le pretese aperture di spazi per la batteria. Desmond
intensificò le sue attività indipendenti dal Brubeck Quartet ed incise per la
Fantasy diversi album con un suo quintetto (in cui lo seguivano Bates e
Dodge), con collaborazioni delle più varie, da Barney Kessel a Don Elliott.
Brubeck comunque gli produsse The Paul Desmond Quintet with Voices, un
disco più noto per la rarità collezionistica di essere stato rimasterizzato in
analogico nel 1987 su un inusitato vinile rosso.

Dave Brubeck (1990)


Sempre nel 1957 fu registrato Reunion, un disco per il quale il gruppo di
Brubeck si espanse a quintetto, affiancando a Desmond il sax tenore di David
Van Kreidt, autore dei brani eseguiti (fra i quali un arrangiamento da una
Corale di Bach). L'apprezzamento di questo disco è rimasto per il più
circoscritto all'ambiente degli addetti ai lavori, che a più riprese ne
utilizzarono richiami e citazioni, sino a Gary Burton che ne riutilizzò il titolo per
un omonimo album con il giovanissimo Pat Metheny. Ancora con tensioni
interne alla formazione, venne Jazz Goes To Junior College, registrato a Los
Angeles al Fullerton College ed al Long Beach Junior College". Fu poi la volta
di Dave Digs Disney, serissimo divertissement sulle melodie delle colonne
sonore dei film di Disney.
Il festival di Newport e gli ultimi anni (1958-2012)
[modifica | modifica wikitesto]
Ben presto comunque Bates dovette essere anch'egli avvicendato, e l'arrivo
nel 1958 di Eugene Wright ricreò l'armonia nel gruppo. Prima di Wright, per
un breve tempo Brubeck provò al basso Joe Benjamin, che apparve in
formazione al festival di Newport del luglio/agosto 1958; questo festival si
distinse per l'insolita prestazione delle band di Duke Ellington e di Brubeck,
alle quali per motivi di diretta radiofonica venne richiesto di suonare con
pochissimo preavviso, esse sole, prima dell'apertura della manifestazione. La
circostanza consentì a Morello di farsi conoscere da una vasta platea ed al
brano di Brubeck "The Duke" di divenire uno standard.
La parificazione di rango del quartetto alla band ellingtoniana, allora la più
famosa ed autorevole del jazz, veniva insieme, e forse in parte in ossequio, ai
successi ottenuti in tournée in Europa, come a Copenaghen, ove registrò In
Europe; dal confronto musicale con il pubblico del Vecchio Continente
sarebbe poi nato Jazz Impressions of Eurasia, registrato in studio a New
York.
Il crescendo di successo non poté però sopraffare la discriminazione contro
Wright, che era di colore, e Brubeck respinse molte offerte di esibizione
condizionate alla sua sostituzione, ed annullò un programma televisivo nel
quale si prevedeva di non inquadrare il bassista; la tendenza discriminatoria
però non era affatto isolata nell'ambiente musicale, in simili ambasce versava
infatti anche il grande produttore Norman Granz (patron della Verve
Records), costretto ad analoghe radicali scelte di principio in difesa, ad
esempio, di Ella Fitzgerald o Oscar Peterson.
Da sinistra Joe Morello, Eugene Wright, Dave Brubeck e Paul Desmond (1967)
Il 1959 fu l'anno di Brubeck. Iniziato in primavera con Gone With the Wind
(Via col vento), nel quale il quartetto, acquisita la collaborazione del
produttore Teo Macero, si sperimentava sulle colonne sonore dell'omonimo
film elevandole a standard, l'annus mirabilis toccò il suo apice sul far
dell'estate quando pubblicò il disco Time Out, che immediatamente ebbe un
enorme successo di critica e di pubblico, restando il suo album più importante
anche grazie al suo brano più noto: Take Five.
La reale ideazione di Take Five è variamente attribuita a Brubeck, Morello e
Desmond, ma di fatto è quest'ultimo che ne figura come autore, sebbene sia
a tutti gli effetti distintivo del quartetto. La versione "storica" del brano
sarebbe stata seguita da dozzine di successive riprese e rivisitazioni, con
formazioni successive e con alternanza di strumenti (Desmond è stato infatti
anche un grande clarinettista).
Time Out, registrato agli 30th Street Studios di New York, contiene anche un
altro conosciutissimo standard di Brubeck, Blue Rondò à la Turk (ispirato ai
temi dello zeybeği, della tradizione turca) che insieme a Take Five fu
presentato su un 45 giri (uscito ad insaputa del quartetto mentre era in
tournée in Inghilterra) che in brevissimo tempo superò il milione di copie
vendute, primo caso nella storia discografica del jazz. Time Out è il disco dei
"tempi inconsueti" di Brubeck, andando dal 5/4 di Take five al 9/8 di Blue
Rondò à la Turk, passando per il doppio valzer (Kathy's Waltz) ed episodici
sprazzi di 4/4 delle altre composizioni; ed è anche l'album della batteria
solista di Morello. Con Time Out Brubeck inizia anche ad usare opere di arte
contemporanea per le sue copertine, per questa usando un'opera di Neil
Fujita.
Il quartetto rimase unito fino al 1967. Successivamente Dave Brubeck si
dedicò alla composizione, scrivendo balletti, messe, oratori e cantate.
Egli applicò con successo ed originalità alcune forme musicali della musica
classica al jazz (come le fughe ed i rondò, ad esempio Blue Rondo a la Turk).
Contribuì inoltre a diffondere i tempi dispari nel jazz degli anni cinquanta e
sessanta (ad esempio Take Five che è in 5/4, Unsquare Dance in 7/4, e Blue
Rondò à la Turk in 9/8).
Da segnalare anche la composizione Dialogues for Jazz Combo and
Orchestra, composta dal fratello di Dave Brubeck, Howard, eseguita per la
prima volta il 10 dicembre 1959, con il Dave Brubeck Quartet e la New York
Philharmonic orchestra, diretta da Leonard Bernstein, divisa in quattro
movimenti, la composizione vuole creare un dialogo tra orchestra sinfonica e
quartetto jazz.
È scomparso il 5 dicembre 2012, il giorno prima del suo 92º compleanno, al
Norwalk Hospital, in Connecticut, a causa di u

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