Sei sulla pagina 1di 24

PROGETTO DI UN TELAIO PIANO IN C.A.

STRUTTURA DI RIFERIMENTO

Telaio da progettare

Destinazione d‟uso:
- 1 livello: abitazione
- 2 livello: terrazzo praticabile

FASI PROGETTUALI
- Scelta dei materiali
- Pre-dimensionamento degli elementi strutturali
- Analisi dei carichi
- Modello strutturale
- Analisi delle sollecitazioni
- Progetto e verifica delle armature
- Elaborati grafici

Vincenzo Colotti – Tecnica delle Costruzioni 1


SCELTA DEI MATERIALI: RESISTENZE DI CALCOLO
Si ipotizza l‟impiego dei seguenti materiali:
Calcestruzzo C20/25 (fck=20 MPa; Rck=25 MPa)
Acciaio B450C (fyk=450 MPa)

CALCESTRUZZO
Resistenza di calcolo a compressione:
cc f ck 0.85 x 20
f cd 11.33 MPa
c 1.5
Resistenza media a trazione
f ctm 0.3 f ck2 / 3 0.3 x 20 2 / 3 2.2 MPa

Modulo Elastico
0.3
f ck 8
E cm 22000 30000 MPa
10

ACCIAIO
Resistenza a trazione
f yk 450
f yd 391.3 MPa
s 1.15
Modulo elastico
Es 210000 MPa

Deformazione al limite elastico


f yd 391.3
yd 0.186%
Es 210000

AZIONI ESTERNE AGENTI SULLA STRUTTURA


Carichi permanenti (strutturali e non strutturali): peso proprio di tutte le parti strutturali (solai,
travi, pilastri) e peso proprio delle parti non strutturali (pavimento, massetto, intonaco, tramezzature
interne e tamponature esterne).
Carichi variabili: definiti in funzione delle destinazioni d‟uso della struttura.
Carichi orizzontali: azioni dovute ad eventi sismici.

Vincenzo Colotti – Tecnica delle Costruzioni 2


1. ANALISI DEI CARICHI DEL TELAIO

1.1 CARICHI VERTICALI AGENTI SULLE TRAVI AI VARI LIVELLI (valori caratteristici)

1° livello (Fig.a)
Carico Valore unitario Luce d’influenza Valore
(kN/mq) (kN/m) (m) (kN/m)
solaio 5.00 2.50 12.50
balcone 3.93 1.80 7.07
tamponatura 8.00 1-0.15=0.85 (%vuoti=15%) (b) 6.80
parapetto 3.54 3.54
peso trave (a) 0.3x0.6x25= 4.50 4.50
Totale Gk 34.41

variabile solaio 2.00 2.50 5.00


variabile balcone 4.00 1.80 7.20
Totale Qk 12.20

2° livello (copertura) (Fig.c)


Carico Valore unitario Luce d’influenza Valore
(kN/mq) (kN/m) (m) (kN/m)
solaio (c) 4.00 2.50 10.00
peso trave (a) 0.3x0.6x25= 4.50 4.50
Totale Gk 14.50

variabile copertura 2.00 2.50 5.00


Totale Qk 5.00
(a) Si ipotizza una sezione rettangolare di dimensioni b∙h=30∙60 cm.
(b) Vuoti dovuti alla presenza nel muro di tompagno di finestre e/o balconi.
(c) Si assume per il solaio di copertura un carico analogo a quello del solaio di piano, escludendo solo l’incidenza tramezzi.

1.2 CARICHI VERTICALI AGENTI SUI PILASTRI AI VARI LIVELLI


(contributo dovuto alle sole travi trasversali)

1° livello: Pilastri laterali (Fig.b)


Carico Valore unitario Luce d’influenza Valore
(kN/m) (m) (kN)

peso trave (a) 0.3x0.6x25=4.5 2.50 11.25


parapetto 3.54 1.80 6.37
tamponatura 8.00 2.50x0.85 (%vuoti=15%) 17.00
Totale Gk 34.62

1° livello: Pilastro centrale (Fig.b)


Carico Valore unitario Luce d’influenza Valore
(kN/m) (m) (kN)

peso trave (a) 0.3x0.6x25=4.5 2.50 11.25


Totale Gk 11.25

2° livello (copertura): Pilastri laterali e pilastro centrale (Fig.d)


Carico Valore unitario Luce d’influenza Valore
(kN/mq) (m) (kN)

peso trave (a) 0.3x0.6x25=4.5 2.50 11.25


Totale Gk 11.25
(a) Si ipotizza una sezione rettangolare di dimensioni b∙h=30∙60 cm.

Vincenzo Colotti – Tecnica delle Costruzioni 3


SCHEMI DI RIFERIMENTO PER IL CALCOLO DEI CARICHI SULLE TRAVI E SUI PILASTRI

6.00 6.00

5.00 5.00

1.80 5.00 1.80 5.00

Fig.a – carico travi 1° livello Fig.b – carico pilastri 1° livello

6.00 6.00

5.00 5.00

5.00 5.00

Fig.c – carico travi 2° livello Fig.d – carico pilastri 2° livello

Vincenzo Colotti – Tecnica delle Costruzioni 4


1.3 FORZE ORIZZONTALI (AZIONE DOVUTA AL SISMA)

Dati generali:

Normativa di riferimento: NORME TECNICHE COSTRUZIONI DM 14.01.2008


Sito della costruzione: Comune di Cosenza (coordinate geografiche: Lat N 39.31; Long E 16.25)
Categoria Suolo di fondazione: tipo B
Categoria Topografica: suolo pianeggiante (T1)
Classe di duttilità: CD “B”
Classe d‟uso: II (Cu=1)
Vita nominale : VN=50 anni
Tipologia costruzione: struttura a telaio con 2 piani e 2 campate
Altezza struttura: H=(3.25+3)=6.25 m

Periodo di Riferimento: VR=VNCu = 50x1=50 anni


Stato Limite considerato: Stato Limite Ultimo Vita (SLV)
Probabilità di superamento SLV: PVR=10%
Periodo di Ritorno: TR=-VR/(ln(1-PVR)) = 475 anni
Parametri che definiscono l‟azione sismica: a g, Fo, T*C  dall‟allegato B del DM 14.01.2008, oppure dal
programma Spettri_NTC (*), per Lat= 39.31; Long 16.25; T R=475 anni  ag=0.271g; Fo=2.43; T*C =0.372 s
(*)
scaricabile dal sito: www.cslp.it; Normative tecniche per le costruzioni; Azioni sismiche; Spettri di risposta

Coefficienti per valutazione effetti locali e fattore di struttura:


SS(B) = 1.4-0.4Foag/g=1.4-0.4x2.43x0.271=1.1366 < 1.2
ST (T1)= 1
S= SSST = 1.1366x1 = 1.1366
CC(B) = 1.1(T*C)-0.2 = 1.1x(0.372)-0.2 = 1.34
TC = CCT*C = 1.34x0.372 = 0.499 s
TB = TC/3 = 0.499/3 = 0.166 s
TD = 4ag/g + 1.6 = 4x0.271+1.6 = 2.68 s
Fattore di struttura: q=qoKR
u/ 1 = 1.3 (telaio con più piani e più campate)
qo = 3 u/ 1 = 3x1.3 = 3.9
KR = 1 (struttura regolare in altezza)
q = qoKR = 3.9x1 = 3.9

Primo periodo di vibrazione: T 1=C1H3/4 = 0.075x(6.25)3/4 = 0.296 sec


Accelerazione spettrale: Sd(T1) = ag S Fo/q = (0.271g) x 1.1366 x 2.43/3.9 = 0.192g (T 1>TB)
Coefficiente di combinazione delle azioni: 2 [1° e 2° livello: 2=0.3]

PESI SISMICI DI PIANO


Livello Gk Qk W = Gk+ 2Qk (a)
(kN)
1° Travi: 34.41x(5+6) = 378.51 Travi: 12.2x(5+6) = 134.20 499.26
Pilastri(b): 34.62+34.62+11.25 = 80.49

2° Travi: 14.50x(5+6)= 159.50 Travi: 5.0x(5+6) = 55.00 209.75


Pilastri(b): 11.25+11.25+11.25= 33.75

(a) 1° e 2° livello: 2 = 0.3


(b) Si è trascurato il peso proprio del pilastri.

Peso sismico complessivo: Wt = W1 + W2 = 499.26 + 209.75 = 709.0 kN


Risultante forze sismiche di piano: Fh = Sd(T1) Wt/g = 0.192g ∙ 1 ∙ 709/g ≈136.1 kN ( =1)

Vincenzo Colotti – Tecnica delle Costruzioni 5


FORZE SISMICHE DI PIANO
Livello Wi zi i= Fh Fhi=Fh i
(kN) (m) ziWi/ jzjWj (kN) (kN)
1° 499.26 3.25 0.55 136.1 74.8
2° 209.75 6.25 0.45 136.1 61.3

1.4 COMBINAZIONE DELLE AZIONI (SLU)

a) In assenza di sisma (combinazione fondamentale):


Fd = gGk + qQk

b) In presenza di sisma:
Fd = Gk + 2Qk + E

E = azione sismica di calcolo (forze statiche di piano)


2 = 0.3 (coefficiente per valore quasi-permanente dell‟azione variabile)

2. CONDIZIONI DI CARICO

2.1 AZIONI VERTICALI

3.00

3.25

5.00 6.00

Vincenzo Colotti – Tecnica delle Costruzioni 6


2.2 AZIONI ORIZZONTALI (SISMA)

3.00

3.25

5.00 6.00

3. PREDIMENSIONAMENTO DEGLI ELEMENTI

3.1 TRAVI
Si considera uno schema statico semplificato (trave semi-incastrata) e si considerano solo i carichi verticali
(Combinazione fondamentale).
Trave più sollecitata (1° livello):
pd= gGk+ qQk= 1.4∙34.41+1.5∙12.20 = 66.5 kN/m
L(max)=6 m
Mmax= pdL2/12= 66.5∙62/12 = 199.5 kNm

Si fissa:
- Valore della base: b=300 mm
- Posizione dell‟asse neutro: s=xc/d=0.259
Dalle tabelle per sezioni rettangolari (s-r‟-q), si ricava
s=0.259  r‟=3.48  r=r‟/Rck0.5 = 3.48/250.5 = 0.696
L‟altezza utile d è pari a:
M max 199.5 10 6
d r 0.6976 567 mm d 560 mm
b 300
Si assume
h = d+c = 560+40 = 600 mm (copriferro c=40 mm)

3.2 PILASTRI
Le dimensioni della sezione di calcestruzzo dei pilastri possono essere valutate con riferimento al solo sforzo normale N
dell‟area di carico afferente all‟elemento. Per tener conto del momento flettente (dovuto soprattutto alle forze
orizzontali) si può assumere una resistenza ridotta del calcestruzzo, pari al 40-50% di quella di calcolo.
Pilastro più sollecitato: elemento centrale del 1° livello.
ANALISI DEI CARICHI DEL PILASTRO CENTRALE
Livello Gk (kN) Qk (kN)
1° Travi: 34.41x(5+6)/2 = 189.25 Travi: 12.2x(5+6)/2 = 67.10
Pilastri (*): 11.25
2° Travi: 14.50x(5+6)/2= 79.75 Travi: 5.0x(5+6)/2 = 27.50
Pilastri (*): 11.25
Totale Ng,k= 291.50 Nq,k = 94.60
(*) Carico trasmesso dalle travi trasversali sui pilastri

Vincenzo Colotti – Tecnica delle Costruzioni 7


Sforzo normale di calcolo:
Nsd = g∙Ng,k + q∙Nq,k = 1.4x291.5 + 1.5x94.6 = 550 kN

Area di calcestruzzo strettamente necessaria


N 550 x103
Acsn 121360 mm2
0.4 f cd 0.4 x11.33
Supponendo di adottare una sezione rettangolare, fissando una dimensione B=300 mm, si ricava
Acsn 121360
H 405 mm H 400 mm
B 300
Si assume BxH=300x400 mm per tutti i pilastri, sia al 1° che al 2° livello.

3.3 GEOMETRIA DEL TELAIO PIANO E CONDIZIONI DI CARICO

Travi 30x60 cm

3 6 9

3.00

2 5 8

3.25
Pilastri 30x40 cm

1 4 7

5.00 6.00

Vincenzo Colotti – Tecnica delle Costruzioni 8


COMBINAZIONE: SLU FONDAMENTALE
(Carichi verticali)
TRAVI PILASTRI (kN)
(kN/m) (carico permanente)
Piano Permanenti Variabili Laterali Centrale
1° 1.4x34.41 1.5x12.20 1.4x34.62 1.4x11.25
2° 1.4x14.50 1.5x5.00 1.4x11.25 1.4x11.25

15.75 15.75 15.75


kN 27.80 kN kN
kN/m

48.50 15.75 48.50


3.00 kN 66.50 kN kN
kN/m

3.25

5.00 6.00

COMBINAZIONE: SLU SISMICA


(Carichi verticali e carichi orizzontali)
Carichi verticali Carichi orizzontali (kN)
TRAVI PILASTRI (kN)
(kN/m) (carico permanente)
Piano Permanenti Variabili Laterali Centrale
1° 34.41 0.3x12.20 34.62 11.25 ±74.8
2° 14.50 0.3x5.00 11.25 11.25 ±61.3

11.25 11.25 11.25


kN 16.00 kN kN
kN/m
±61.3
kN
34.62 11.25 34.62
3.00 kN 38.10 kN kN
kN/m
±74.8
kN

3.25

5.00 6.00

Vincenzo Colotti – Tecnica delle Costruzioni 9


Tabella coeff. s-r’-q per progetto/verifica di sezioni rettangolari inflesse in c.a.

xc

As

xc
s
d
As f yd
q
bd f cd
r'
r
Rck
M
d r
b
bd 2 bd 2 Rck
M
r2 r'2

Vincenzo Colotti – Tecnica delle Costruzioni 10


4. ANALISI DELLE SOLLECITAZIONI
Utilizzo del programma SAP 2000 (v.15)

Descrizione Operazioni
1) Fase preliminare - avvio del programma
- selezione unità di misure (in basso a destra): ad es., kN,
m

2) Definizione del modello geometrico - File, New Model, selezionare telaio piano (2D Frames,
Generazione automatica del modello strutturale e Type Portal)
successiva correzione per ottenere lo schema da - specificare i dati:
analizzare. La correzione riguarderà i vincoli e la numero di piani (Stories): 2
lunghezza delle campate. Trattandosi inoltre di una numero campate (Bays): 2
struttura piana (giace tutta nel piano XZ e soggetta a soli altezza dei piani (Story Height): 3 (m)
carichi agenti nel piano XZ, è opportuno rimuovere i lunghezza campate (Bay Width): 6 (m), OK
Gradi di Libertà (GdL) indesiderati. I GdL che interessano - Analyze, Set Analysis Options, deselezionare
sono le traslazioni lungo X e Z (UX, UZ) e la rotazione UY,RX,RZ alla voce Available DOFs, oppure clic su
intorno a Y (RY), mentre quelli indesiderati sono i Plane Frame XZ; OK
rimanenti (UY,RX,RZ). - clic in un punto qualsiasi della finestra a destra (XZ
Plane @Y=0) per renderla attiva
- View, Set Display Options, Joints, Labels (per
numerazione nodi)
- selezionare nodo da correggere, clic tasto destro mouse,
Location, modificare le coordinate del nodo (doppio clic
su coordinata da modificare, immettere nuovo valore).
Possibile definizione delle coordinate compatibile con lo
schema da analizzare:
Nodo X (m) Y (m) Z (m)
1 -5 0 0
2 -5 0 3,25
3 -5 0 6,25
4 0 0 0
5 0 0 3,25
6 0 0 6,25
7 6 0 0
8 6 0 3,25
9 6 0 6,25

- selezionare nodi da correggere (1, 4, 7)


- Assign, Joint, Restraint, scegliere il tipo di vincolo:
incastro; OK
- View, Refresh View (per rigenerare lo schermo)
- View, Show Grid (per eliminare/visualizzare linee di
griglia)

3) Definizione del materiale - Define, Materials, Add New Material, Material Name,
Occorre definire le proprietà del materiale (calcestruzzo, inserire CLS; Material Type, selezionare concrete,
acciaio, o altro) Compressive strength, inserire 20000 (kN/mq); OK

4) Definizione degli elementi - Define, Section Properties, Frame Sections, Add New
Occorre specificare delle sezioni e poi assegnarle agli Property; Select Property Type, selezionare concrete;
elementi della struttura da analizzare. clic su Rectangular; Section Name: R30x40; Material:
Nell‟esempio, si definiranno due tipi di sezione, di forma CLS; Depth=0,4; Width=0,3; OK;
rettangolare, di dimensioni 30x40 (per i pilastri) e 30x60 Add New Property; Select Property Type concrete; clic su
(per le travi), denominate R30x40 e R30x60. Rectangular; Section Name: R30x60; Material: CLS;
Depth=0,6; Width=0,3; OK; OK.
- selezionare gli elementi trave (clic su di essi)
- Assign, Frame, Frame Section, scegliere la sezione
desiderata (R30x60), OK
Vincenzo Colotti – Tecnica delle Costruzioni 11
- selezionare gli elementi pilastro (clic su di essi)
- Assign, Frame, Frame Section, scegliere la sezione
desiderata (R30x40), OK

5) Definizione dei modelli di carico - Define, Load Patterns


Occorre specificare anzitutto i modelli di carico (Load Load Pattern Name: PERM, Type DEAD, (Self Weigth
Patterns) individuati per tipologia: permanenti (Dead), M.=0), Add New Load;
variabili o accidentali (Live), sismici (Quake), ecc. Per il Load Pattern Name: VAR, Type: LIVE, Add New Load;
caso in esame può essere utile definire 3 modelli di carico Load Pattern Name: EQX, Type: QUAKE, Add New
(Load Patterns): Load; OK
PERM (permanente) – Dead
VAR (variabile) - Live
EQX (sisma lungo X) - Quake
Successivamente dai modelli (e casi di carico) si
definiranno le combinazioni dei carichi.

6) Assegnazione dei carichi - selezionare le travi del 1° piano (clic su di esse)


Occorre assegnare agli elementi della struttura i valori dei - Assign, Frame Loads, Distributed
carichi, precedentemente definiti per nome (Load) e per - scegliere PERM in Load Pattern Name, opzione Gravity
tipo (Type). in Direction, inserire il valore desiderato in Uniform
I carichi possono essere applicati sugli elementi (Point Load (34,41), confermare con OK (units: kN, m)
and Distributed) oppure in corrispondenza dei nodi (Joint - selezionare le travi del 2° piano (clic su di esse)
Forces). - Assign, Frame Load, Distributed
Nell‟esempio, saranno assegnati i valori caratteristici dei - scegliere PERM in Load Pattern Name, opzione Gravity
carichi; per la trasformazione in valori di calcolo, si in Direction, inserire il valore desiderato in Uniform
assegneranno successivamente i moltiplicatori di carico Load (14,50), confermare con OK
(Scale Factor) uguali a 1,4 (per carichi permanenti) e 1,5 - ripetere le stesse operazioni per il Load Pattern Name
(per carichi variabili). VAR
(i valori da assegnare sono 12,2 e 5,0 per il 1° e 2° piano)
Nota: per i carichi verticali (asse Z) diretti verso il basso,
occorre inserire il valore del carico con il segno negativo, - selezionare un nodo ove è applicata una forza
essendo l‟asse Z positivo verso l‟alto. Solo se la direzione concentrata verticale (ripetere per i nodi 2,3,5,6,8,9)
specificata nell‟opzione Direction è Gravity, va fornito il - Assign, Joint Loads, Forces
valore assoluto del carico.
- scegliere PERM in Load Pattern Name, opzione Force
Global Z in Loads, inserire il valore desiderato:
(nodo 2: -34,62; nodo3: -11,25; nodo5: -11,25;
nodo 6: -11,25; nodo 8: -34,62; nodo 9: -11,25)

- selezionare nodo 2 (o nodo 8)


- Assign, Joint Loads, Forces
- scegliere EQX in Load Pattern Name, opzione Force
Global X in Loads, inserire il valore desiderato (74,8) e
annullare eventuali valori diversi da zero preesistenti
(es., in direzione Z); OK
- selezionare nodo 3 (o nodo 9)
- Assign, Joint Loads, Forces
- scegliere EQX in Load Pattern Name, opzione Force
Global X in Loads, inserire il valore desiderato (61,3) e
annullare eventuali valori diversi da zero preesistenti;
OK
- Display, Show Load Assigns, Joint o Frame (per
visualizzare i carichi nei nodi o sulle travi).

Vincenzo Colotti – Tecnica delle Costruzioni 12


7) Combinazione dei carichi - Define, Load Combinations
Dai singoli casi/modelli di carico (Load Pattern) si - aggiungere una nuova combinazione: Add New Combo;
possono definire le diverse combinazioni di carico (Load nome della combinazione (Load Combination Name);
Combination): carichi che devono essere combinati (Load Case Name);
FOND = PERM + VAR (mod. ADD) moltiplicatori di carico (Scale Factor); tipo di
SISM P = PERM + VAR + EQX (mod. ADD) combinazione (Combination Type): Linear Add o
SISM N = PERM + VAR - EQX (mod. ADD) Envelope:
ENVE = FOND + SISM P + SISM N (mod. ENVE)
Le prime 3 corrispondono agli schemi delle combinazioni FOND PERM (1,4), Add VAR (1,5)
di carico (modalità LINEAR ADD, cioè i carichi vengono (Comb. Type: Linear Add)
sommati), mentre l‟ultima fornisce il diagramma
SISM P PERM (1), Add VAR (0.3), Add EQX (1)
inviluppo (modalità ENVELOPE) delle 3 combinazioni.
(Comb. Type: Linear Add)
FOND: Combinazione SLU Fondamentale
SISM N PERM (1), Add VAR (0.3), Add EQX (-1)
SISM P: Combinazione SLU Sismica (verso positivo)
(Comb. Type: Linear Add)
SISM N: Combinazione SLU Sismica (verso negativo)
ENVE FOND (1), Add SISM P (1), Add SISM N (1)
Nota: nella combinazione di carico è possibile specificare dei (Comb. Type: Envelope)
moltiplicatori di carico (Scale Factor) per consentire la
trasformazione dai valori caratteristici a quelli di calcolo o di
combinazione. Se i valori dei carichi assegnati rappresentano i
valori di calcolo, i moltiplicatori devono avere valore unitario,
altrimenti vanno assunti pari a 1.4 ( g), 1.5 ( q ) e 0.3( 2).
Nella modalità Envelope, ovviamente, i moltiplicatori sono =1.
8) Analisi strutturale - File, Save as, nome del file
Completato il modello e salvato il file di input dei dati, - Analyze, Run Analysis, Run Now
può essere eseguita l‟analisi strutturale.

9) Visualizzazione dei risultati - Display, Show Forces/Stresses, Frames/Cables


E‟ possibile visualizzare un‟ampia gamma dei risultati - definita la combinazione di interesse (Case/Combo
dell‟analisi (spostamenti, diagrammi sollecitazioni, ecc.). Name), scegliere l‟opzione desiderata (Component) (es.
momento intorno all‟asse 3.3: Moment 3-3; taglio
secondo l‟asse locale 2: Shear 2-2; ecc.); OK
- selezionare l‟elemento (clic pulsante destro del mouse su
di esso) per visualizzare il diagramma relativo
all‟opzione selezionata.

10) Modifica del modello - clic sull‟icona LUCCHETTO (nella barra degli strumenti
Eseguita l‟analisi, il programma congela i risultati ed principali)
impedisce qualsiasi modifica dei dati di input del modello.
Per apportare delle modifiche al modello iniziale, occorre
sbloccare il programma (rimozione lucchetto). In tal modo
si perdono i risultati dell‟analisi appena eseguita, ma si
possono modificare i dati per poi ripetere l‟analisi.

11) Verifica dei risultati - controllo dei dati di input (geometria della struttura,
Controllo rapido dei risultati. condizioni di vincolo, condizioni di carico)
- controllo dei risultati di output (sollecitazioni,
spostamenti, ecc.)

12) Progetto delle armature - Options, Preferences, Concrete Frame Design, scheda
Per il calcolo delle armature occorre selezionare le Concrete Frame Design Preferences, clic sulla riga 1
caratteristiche dell‟acciaio da utilizzare e la normativa di (Design Code), nella colonna Value scorrere la lista e
riferimento. selezionare EUROCODE; modificare eventualmente i
valori di alcuni coefficienti (es., Gamma concrete); OK
Nota: la scelta della normativa di riferimento e delle - Define, Materials, selezionare CONC, Modify/Show
caratteristiche dei materiali va fatta prima di eseguire Material, nella scheda Material Property Data digitare i
l‟analisi della struttura. valori fck e fyk dei materiali, OK
- Design, Concrete Frame Design, Select Design
Combos, scheda Design Load Combinations Selection;
selezionare ENVE nella lista a sinistra, clic su Add per
aggiungere la combinazione ENVE alle combinazioni di
Vincenzo Colotti – Tecnica delle Costruzioni 13
progetto; OK
- Design, Concrete Frame Design, Start Design/Check
of Structure (esecuzione del progetto); il programma
mostra i valori delle armature (superiore ed inferiore,
nelle sezioni di estremità e di mezzeria) di ciascun
elemento;
- selezionare un elemento, clic con tasto destro del mouse
per visualizzare la tabella di riepilogo dei dati di
progetto.

Vincenzo Colotti – Tecnica delle Costruzioni 14


5. DIAGRAMMA DELLE SOLLECITAZIONI
Nel seguito sono riportati i diagrammi-inviluppo delle sollecitazioni (Combinazione ENVE)

MOMENTO FLETTENTE (kNm)

TAGLIO (kN)

SFORZO NORMALE (kN)

Vincenzo Colotti – Tecnica delle Costruzioni 15


6. PROGETTO ARMATURE LONGITUDINALI DELLE TRAVI
6.1 PRESCRIZIONI DI NORMATIVA
Traslazione del diagramma dei momenti
La normativa vigente (D.M. 14.01.2008, ¶. 4.1.2.1.3.2) impone che, per tener conto dell‟interazione tra il momento
flettente ed il taglio, le armature longitudinali devono essere progettate su un diagramma dei momenti “traslato” di una
quantità a1 nella direzione che dà luogo ad un aumento del valore assoluto del momento flettente:
a1=0.9d(cot -cot )/2 ≥0
dove =angolo d‟inclinazione delle staffe, =angolo d‟inclinazione delle bielle compresse, d=altezza utile della
sezione.
Percentuale di armatura longitudinale
Nelle travi, la percentuale geometrica di armatura, in zona tesa o compressa, non deve superare il seguente limite:
As ,max 0.04 Ac
dove Ac=area della sezione di calcestruzzo.
In zona tesa, l‟area dell‟armatura minima deve essere pari a:
f
As ,min 0.26 ctm bt d 0.0013bt d
f yk
dove bt=larghezza media della zona tesa, fctm=resistenza media a trazione del calcestruzzo, fyk=resistenza caratteristica
di snervamento dell‟acciaio.
Per strutture in zona sismica, vale inoltre la seguente limitazione, se risulta più restrittiva della precedente:
1.4
As ,min Ac ( f yk in MPa )
f yk

6.2 ESEMPIO DI CALCOLO DELL’ARMATURA LONGITUDINALE DELLE TRAVI


I dati delle travi del 1° piano del telaio precedentemente analizzato sono i seguenti:
b=300 mm; h=600 mm; c=40 mm; d=h-c=560 mm
fck=20 MPa; fctm=0.3fck2/3=0.3x202/3 = 2.2 MPa; fyk=450 MPa
M sd 221.33 kNm (momento sollecitante massimo, per combinazione SLU Fondamentale)

L‟area minima di armatura nella zona tesa deve essere:


f 2.2
As ,min 0.26 ctm bt d 0.26 300 560 213.5 mm 2
f yk 450
As,min 0.0013bt d 0.0013 300 560 218.4 mm2

In zona sismica deve essere:


1.4 1.4
As ,min Ac 300 600 560 mm 2
f yk 450
Infine, l‟armatura minima in grado di assorbire il momento flettente di calcolo M sd si può valutare attraverso la
relazione:

M sd 221.33 106
As (M ) 1122.3 mm2
0.9df yd 0.9 560 450 / 1.15
Tale armatura si può realizzare, ad esempio, con 4 20, avendo così As=4x314=1256 mm2. Il limite superiore risulta
rispettato poiché As=1256 mm2 < As,max=0.04x300x600=7200 mm2.

Vincenzo Colotti – Tecnica delle Costruzioni 16


7. DIAGRAMMA DEI MOMENTI RESISTENTI E DISTINTA DELLE ARMATURE
LONGITUDINALI
7.1 CALCOLO DEI MOMENTI RESISTENTI
Determinate le armature effettive nelle sezioni più significative, è necessario stabilire la disposizione delle barre
metalliche, dove interromperle o aggiungerle. Questa operazione viene eseguita graficamente attraverso il diagramma
dei momenti resistenti. Il momento resistente Mrd relativo ad una sezione armata con un certo quantitativo As di
armatura può essere calcolato, in via approssimata, invertendo la formula semplificata utilizzata per il calcolo di A s:
Mrd = 0.9dAsfyd.
Per le travi del 1° piano, una possibile distinta delle armature longitudinali è riportata nella seguente figura, avendo
ipotizzando di utilizzare barre 16 per l‟armatura inferiore e barre 20 per l‟armatura superiore.

Mrd (2 16) = 0.9x560x402x391.3 x10-6= 79.28 kNm


Mrd (3 16) = 0.9x560x603x391.3x10-6 = 118.92 kNm
Mrd (4 16) = 0.9x560x804x391.3x10-6 = 158.56 kNm
Mrd (5 16) = 0.9x560x1005x391.3x10-6 = 198.20 kNm
Mrd (2 20) = 0.9x560x628x391.3x10-6 = 123.85 kNm (armatura superiore)
Mrd (4 20) = 0.9x560x1256x391.3x10-6 = 247.70 kNm (armatura superiore)

7.2 LUNGHEZZE DI ANCORAGGIO


Le barre devono essere convenientemente ancorate alle estremità. La normativa fornisce la seguente formula per
calcolare la lunghezza di ancoraggio:
f yd
lb
4f bd
dove fbd = 2.25fctk/ c è il valore di calcolo della resistenza di aderenza del calcestruzzo; fyd=fyk/ s = tensione di calcolo di
snervamento dell‟acciaio; = diametro della barra.
Nel caso in esame, si ha:
f ctk 0,7 f ctm 0.7 0.3 f ck2 / 3 0.7 0.3 20 2 / 3 1.54 MPa
2.25 f ctk 2.25 1.54
f bd 2.31 MPa
c 1.5
f yd 391.3
lb 42.35
4 f bd 4 2.31
lb ( 16) 42.35 16 677.6 mm 40( 16)
lb ( 20) 42.35 20 847.0 mm 40( 20)

Vincenzo Colotti – Tecnica delle Costruzioni 17


7.3 DISTINTA DELLE ARMATURE
Le barre devono essere disegnate sotto ad una sezione longitudinale delle travi specificando il diametro dei tondini e le
lunghezze dei ferri. Tale grafico rappresenta la cosiddetta „distinta dei ferri‟. Si ricorda che le barre non possono avere
lunghezza superiore ai 12 m. Qualora occorra ricorrere alla sovrapposizione delle barre (per luci maggiori di 12 m, o per
altre esigenze), tali sovrapposizioni (di lunghezza pari a 2 volte la lunghezza di ancoraggio) vanno realizzate:
- per i ferri inferiori, in corrispondenza degli appoggi/pilastri (zona compressa inferiore);
- per i ferri superiori, in campata (zona compressa superiore).

8. PROGETTO ARMATURE LONGITUDINALI DEI PILASTRI


8.1 PRESCRIZIONI DI NORMATIVA
Armatura longitudinale di un pilastro
Nei pilastri soggetti a compressione centrata o eccentrica deve essere disposta un‟armatura longitudinale di sezione non
minore di:
N
As ,min 0.10 sd
f yd
dove Nsd è la forza normale per combinazione di carico per Stato Limite Ultimo.
L‟armatura totale del pilastro deve avere sezione compresa tra
0.3% Ac As ,tot 4% Ac
dove Ac=area della sezione di calcestruzzo. In zona sismica il limite inferiore di As,tot è 1%Ac, invece di 0.3%Ac.
Ulteriori prescrizioni: il diametro delle barre longitudinali deve essere non minore di 12 mm e l‟interasse tra le barre
non maggiore di 300 mm (250 mm in zona sismica).

8.2 ESEMPIO DI CALCOLO DELL’ARMATURA LONGITUDINALE DEI PILASTRI


I dati del pilastro centrale del 1° piano del telaio precedentemente analizzato sono i seguenti:
b=300 mm; h=400 mm; c=40 mm; d=h-c=360 mm
fck=20 MPa; fcd=0.85fck/ c=0.85x20/1.5=11.33 MPa; fyk=450 MPa; fyd=391.3 MPa

Sollecitazioni pilastro centrale 1° piano


Combinazione (*) Momento Msd Sforzo normale Nsd
(kNm) (kN)
SLU FOND 9.32 605.64
SLU SISM P 81.08 360.51
SLU SISM N 91.71 341.31

(*) A differenza delle travi, per i pilastri non è lecito considerare


come sollecitazioni di calcolo, ai fini del progetto dell’armatura, il
massimo momento e il massimo sforzo assiale. Infatti, poiché in
generale i valori massimi non si verificano simultaneamente (ossia
per una stessa combinazione di carico), occorre considerare
separatamente le diverse coppie di valori (Msd, Nsd) corrispondenti
alle varie combinazioni di carico e procedere per ognuna di esse al
calcolo dell’armatura. Ovviamente, l’armatura richiesta sarà la
massima tra quelle calcolate.

Vincenzo Colotti – Tecnica delle Costruzioni 18


Utilizzo del domini M-N per progetto-verifica
Noto il dominio m-n adimensionalizzato per sezioni rettangolari, si riportano sul diagramma i punti di coordinate
(msd,nsd) corrispondenti alle sollecitazioni valutate per tutte le combinazioni di carico considerate. Si determina la
quantità di armatura necessaria per ciascun stato di sollecitazione. L‟armatura di progetto nel pilastro sarà quella
massima calcolata.

Calcolo percentuale meccanica di armatura


Combinazione msd=Msd/Mo Nsd= Nsd/No q=Asfyd/bhfcd

SLU FOND 0.02 0.45 0.02


SLU SISM P 0.15 0.27 0.06
SLU SISM N 0.17 0.25 0.08
Mo=bh2fcd = 300x4002x11.33x10-6 = 543.84 kNm
No=bhfcd = 300x400x11.33x10-3 = 1359.60 kN

qbhf cd 0.08 300 400 11.33


As 278 mm 2
f yd 391.3
Supponendo di adottare barre 16, l‟armatura calcolata può essere realizzata con 2 16. Pertanto, l‟armatura totale del
pilastro (armatura simmetrica) sarà costituita da 2+2 16. Dovendo rispettare l‟interasse massimo tra le barre (pari a 250
mm in zona sismica), sul lato maggiore del pilastro saranno disposte due ulteriori barre e quindi l‟armatura complessiva
sarà costituita da As,tot=6 16=1206 mm2.
Verifica limiti di normativa
As,min=0.1Nsd,max/fyd = 0.1x605.64x103/391.3 = 155 mm2  As,tot=1206 >As,min=155 mm2  verifica soddisfatta.
1%Ac=1x300x400/100=1200 mm2; 4%Ac=4x300x400/100=4800 mm2  1200 ≤ As,tot=1206 ≤ 4800  verifica
soddisfatta.

Sezione rettangolare presso-inflessa. Dominio d’interazione m-n adimensionalizzato

Vincenzo Colotti – Tecnica delle Costruzioni 19


SEZIONE TRASVERSALE DEL PILASTRO

6 16

300

400

9. STATO LIMITE ULTIMO PER SOLLECITAZIONI DI TAGLIO


9.1 ELEMENTI CON ARMATURE TRASVERSALI RESISTENTI A TAGLIO
La verifica alla SLU per Taglio è soddisfatta se risulta:
VSd VRd min (VRcd ;VRsd )
dove:
VSd = Taglio sollecitante di calcolo
VRd = Taglio resistente di calcolo, pari al minimo tra il valore del taglio “compressione” V Rcd (crisi delle bielle
compresse di calcestruzzo e il taglio “trazione” VRsd (crisi delle bielle di armatura)

Resistenza a Taglio “compressione”


La resistenza delle bielle compresse di calcestruzzo si valuta attraverso la relazione seguente:
0.9d bw c f cd' (cot cot )
VRcd 2
(1 cot )
dove:
bw = larghezza minima della sezione; d=altezza utile della sezione
= angolo d‟inclinazione delle staffe rispetto all‟asse della trave (per staffe verticali, =90°)
= angolo di inclinazione delle bielle di calcestruzzo (21.8° ≤ ≤ 45°  1 ≤ cot ≤2.5)
f‟cd = fcd resistenza a compressione ridotta del calcestruzzo d‟anima, con =0.5
c = coefficiente maggiorativo pari a
1 per membrature non compresse
1 cp / f cd 0 cp 0.25 f cd
c
1.25 0.25 f cd cp 0.5 f cd
2.5(1 cp / f cd ) 0.5 f cd cp f cd
cp = Nsd/Ac = tensione media di compressione della sezione (N sd=sforzo assiale di compressione; Ac=area della sezione
di calcestruzzo)

Resistenza a Taglio “trazione”


La resistenza delle armature trasversali (staffe) si valuta attraverso la seguente relazione:
A
VRsd 0.9d sw f yd (cot cot ) sen
s
dove:
Asw = area dell‟armatura trasversale
s = interasse (passo) tra due armature trasversali consecutive
fyd = resistenza di calcolo dell‟acciaio

Vincenzo Colotti – Tecnica delle Costruzioni 20


9.2 PROGETTO DELLE ARMATURE TRASVERSALI
Per la progettazione delle armature trasversali si procede secondo il seguente schema:

VSd >VRcd (cot =1) SI (CASO 1)

NO

VRcd(cot =2.5) ≤ VSd ≤ VRcd(cot =1) SI (CASO 2)

NO

VSd < VRcd(cot =2.5) SI (CASO 3)

CASO 1: VSd >VRcd(cotq=1)


Se il taglio sollecitante di calcolo VSd risulta maggiore della massima resistenza a taglio-compressione VRcd, ottenuta
per =45° (cot =1), occorre ri-progettare la sezione geometrica del calcestruzzo, oppure utilizzare un calcestruzzo di
resistenza più elevata.

CASO 2: VRcd(cot =2.5) ≤VSd ≤ VRcd(cot =1)


Se il taglio sollecitante di calcolo VSd è compreso fra la minima e la massima resistenza a taglio-compressione, ottenute
rispettivamente con cot =2.5 e cot =1, si ricava l‟inclinazione delle bielle compresse (cot attraverso l‟uguaglianza
tra il taglio sollecitante VSd e quello resistente a taglio-compressione VRcd
V Rcd VSd cot * f (VSd , d , bw , f cd' , )
Noto il valore di cot , l‟armatura trasversale viene determinata attraverso l‟uguaglianza tra il taglio sollecitante V Sd e la
resistenza a taglio-trazione VRsd, dove l‟unica incognita è il rapporto Asw/s
Asw VSd
s 0.9d f yd (cot cot * )sen

CASO 3: VSd < VRcd(cot =2.5)


Se il taglio sollecitante di calcolo VSd risulta minore del valore minimo della resistenza a taglio-compressione ottenuta
per =21.8° (cot =2.5), la resistenza delle bielle compresse risulta sovrabbondante. In tal caso, il progetto dell‟armatura
trasversale (rapporto Asw/s) viene eseguito imponendo l‟uguaglianza tra il taglio sollecitante V Sd e la resistenza a taglio-
trazione VRsd in corrispondenza di cot =2.5
Asw Asw VSd
V Sd V Rsd (cot 2.5) 0.9d (cot 2.5) sen
s s 0.9d f yd (cot 2.5) sen

9.3 ESEMPIO DI CALCOLO DELLE ARMATURE TRASVERSALI

Dati di progetto
VSd =217.57 kN (massima sollecitazione di taglio nelle travi del 1° piano, combinazione SLU FOND)
bw =300 mm; d=560 mm;
f‟cd =0.5fcd = 0.5x11.33=5.66 MPa; fyd =391.3 MPa
c =1; cot =0 (ipotesi di utilizzo staffe verticali, =90°)

Controllo della resistenza massima del calcestruzzo: Caso 1


VRcd (cot 1) 0.9bwd c f cd' (cot cot ) /(1 cot 2 ) 0.9 300 560 1 5.66 (0 1) /(1 1) 427896 N 427.9 kN
Poiché risulta VRcd(cot =1) > VSd, la sezione di calcestruzzo è adeguata, per cui si può effettuare il calcolo delle staffe.

Vincenzo Colotti – Tecnica delle Costruzioni 21


Controllo Caso 2
'
VRcd (cot 2.5) 0.9bw d c f cd (cot cot ) /(1 cot 2 ) 0.9 300 560 1 5.66 (0 2.5) /(1 6.25) 295100 N 295.1 kN
Poiché risulta VSd 217.57 kN V Rcd (cot 2.5) 295.1 kN , la sezione in esame non rientra nel caso 2.

Controllo Caso 3
VSd 217.57 kN VRcd (cot 2.5) 295.1kN
La sezione rientra nel caso 3. Il progetto dell‟armatura a taglio viene eseguito imponendo l‟uguaglianza tra il taglio
sollecitante e quello resistente dell‟armatura (taglio-trazione) in corrispondenza di cot =2.5
Asw VSd 217.57 10 3
0.4413
s 0.9d f yd 2.5 0.9 560 391.3 2.5
Ipotizzando l‟impiego di staffe 8 a due braccia (Asw=2x50=100 mm2) si ha:
Asw 100
s 226.6 mm passo 225 mm
0.4413 0.4413

Prescrizioni regolamentari per l’armatura trasversale (¶. 4.1.6.1 e 7.4.6.2 NTC 2008)
Travi

1.5 bw mm 2 / m 1.5 300 450 mm 2 / m s 220 mm


Asw,min min 3 staffe / m s 330 mm s min 220 mm
s max 0.8 d 0.8 560 s 448 mm

Per strutture in zona sismica (nelle zone critiche)

h/4 600 / 4 150 mm


225 mm ( per CD " B" )
s s min 125 mm
8 long ,min 8 16 128 mm
24 st 24 8 192 mm

Per la trave in esame, in corrispondenza delle zone critiche alle estremità (estese per un tratto pari 1-1.5 volte l‟altezza
della trave), l‟armatura a taglio sarà costituita da staffe 8 a 2 braccia con passo s=125 mm.

Vincenzo Colotti – Tecnica delle Costruzioni 22


10. PRESCRIZIONI DI NORMATIVA
La normativa (NTC 2008, ¶ 4.1.6.1 e 7.4.6.2) fornisce alcune prescrizioni sui quantitativi di armatura longitudinale e
trasversale nelle travi e nei pilastri.

10.1 TRAVI
ARMATURE LONGITUDINALI

L‟area dell‟armatura longitudinale in zona tesa non deve essere inferiore a


f
As ,min 0.26 ctm bt d 0.0013bt d
f yk
dove bt= larghezza media della zona tesa; d=altezza utile della sezione; fctm=valore medio della resistenza a trazione
del calcestruzzo; fyk=valore caratteristico della resistenza di snervamento dell‟acciaio.

La percentuale geometrica di armatura, in zona tesa o compressa, non deve superare il seguente limite:
As ,max 0.04 Ac
dove Ac=area della sezione di calcestruzzo.

Alle estremità delle travi deve essere disposta inferiormente un‟armatura longitudinale, convenientemente ancorata,
in grado di assorbire uno sforzo di trazione pari al taglio
As ,min VSd / f yd

Per strutture in zona sismica valgono infine le seguenti prescrizioni se più restrittive delle precedenti:

Almeno due barre di diametro non inferiore a 14 mm devono essere presenti superiormente e inferiormente per tutta
la lunghezza della trave.

In ogni sezione della trave le percentuali geometriche di armatura tesa e compressa ‟ devono rispettare la
seguente limitazione
'
1.4 / f yk 3.5 / f yk ( f yk in MPa)

dove =As/bh; ‟=A‟s/bh; As=armatura tesa; A‟s=armatura compressa.

Nelle zone critiche della trave deve essere ‟ ≥0.5 e comunque ≥0.25 . La lunghezza delle zone critiche, misurate
dalla faccia del nodo trave-pilastro, è pari a 1 o 1.5 volte l‟altezza della sezione della trave, a seconda della classe di
duttilità (bassa CD “B” o alta CD “A”).

ARMATURE TRASVERSALI

La travi devono prevedere armatura trasversale costituita da staffe con sezione non inferiore a Asw=1.5 b mm/m
essendo b lo spessore minimo dell‟anima in mm, con un minimo di tre staffe al metro e comunque passo non
superiore a 0.8d,

Per strutture in zona sismica valgono queste ulteriori prescrizioni:

Nelle zone critiche devono essere previste staffe di contenimento. La prima staffa di contenimento deve distare non
più di 5 cm dalla sezione a filo pilastro. Le successive devono essere disposte ad un passo non superiore alla minore
tra le grandezze seguenti:
h/4
225 mm ( per CD " B" )
s
8 long ,min
24 st

Vincenzo Colotti – Tecnica delle Costruzioni 23


dove h=altezza della sezione della trave; long,min=diametro minimo delle barre longitudinali; st=diametro delle
staffe.

10.2 PILASTRI
ARMATURE LONGITUDINALI

Nei pilastri soggetti a compressione centrata o eccentrica deve essere disposta un‟armatura longitudinale di sezione
non minore di:
N
As ,min 0.10 sd
f yd
dove NSd=forza di compressione assiale per Stato Limite Ultimo, fyd=resistenza di calcolo di snervamento
dell‟acciaio.

L‟armatura totale del pilastro deve avere sezione compresa tra


As ,tot
0 .3 % 4%
Ac
dove As,tot=area totale dell‟armatura longitudinale; Ac=area della sezione di calcestruzzo.

Il diametro delle barre longitudinali deve essere non minore di 12 mm e l‟interasse tra le barre non maggiore di 300
mm.

Per strutture in zona sismica valgono queste ulteriori prescrizioni:

La percentuale geometrica di armatura deve essere compresa entro i seguenti limiti


As ,tot
1% 4%
Ac

L‟interasse tra le barre non deve essere maggiore di 250 mm.

ARMATURE TRASVERSALI

Le armature trasversali devono rispettare le seguenti limitazioni

12 long , min 6 mm
s st
250 mm long,maz / 4

dove long,min e long,max rappresentano rispettivamente il diametro minimo e massimo delle barre longitudinali;
st=diametro delle staffe.

Per strutture in zona sismica valgono queste ulteriori prescrizioni:

Nelle zone critiche devono essere previste staffe di contenimento e legature di diametro non inferiore a 6 mm ed il
loro passo deve essere non superiore alla minore delle quantità seguenti:

min (b; h) / 2
s 175 mm (CD " B" )
8 long ,min

Asw f cd bst
0.08
s f yd

dove b e h=dimensioni della sezione del pilastro; bst=distanza tra i bracci più esterni delle staffe.

Vincenzo Colotti – Tecnica delle Costruzioni 24

Potrebbero piacerti anche