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Dopo la lunga stagione invernale è giunta la primavera, le brezze di Zefiro portano un dolce tepore.
E’ ora di lasciare i campi di Friga, di lasciare Nicea (la capitale della Bitinia dove il poeta ha passato
l’inverno) ; è ora di volare alle illustri città dell’Asia.
La prima parte della poesia (la prima terzina in particolare) potrebbe intitolarsi “E’ arrivata
Primavera”, da quanto la descrizione del mutare della natura è accurata.
Nella seconda parte della poesia le frasi sono molto più veloci che nella prima: esprimono l’ansia di
conoscere nuovi posti.
Vi è inoltre un bilanciamento tra gioia di partire e la tristezza di lasciare i luoghi dove ha passato
l’inverno.