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La MEMORIA

o le memorie?

Emanuele Coluccia 1 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

Natura multicomponenziale della memoria


Ci che chiamiamo ricordo il risultato di un insieme di sistemi di
memoria differenti ma in interazione tra loro

Un sistema un insieme di elementi collegati a formare una totalit


strutturale e funzionale

Argomenti a favore della visione multicomponenziale della memoria


Lesioni cerebrali possono danneggiare un sistema ma non gli altri
Sovraccaricare un sistema lascia intatti gli altri sistemi

Emanuele Coluccia 2 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

La memoria a brevissimo termine (registro sensoriale)


E uno dei "magazzini" di memoria in cui transitano le informazioni
provenienti dall'ambiente esterno. I registri sensoriali sono associati ai
vari organi di senso e conservano per alcune frazioni di secondo (circa
1/4) un'immagine esatta dello stimolo, come se la stimolazione stesse
ancora continuando.
l Dobbiamo a Sperling (1960) l'ipotesi secondo la quale esistono dei
magazzini (registri) dove vengono depositate per un tempo brevissimo
gli input ambientali, nella forma sensoriale con cui si presentano al
soggetto.
l Questi magazzini sono in grado di conservare l'informazione per un
tempo limitatissimo, al termine del quale, se non intervenuta una
ulteriore fase di elaborazione che ha permesso di riorganizzare il
materiale in unit significative per il soggetto, decade.
l

Emanuele Coluccia 3 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

Gli stimoli ambientali vengono analizzati dai REGISTRI


SENSORIALI i cui codici sono molto aderenti alle caratteristiche
fisiche dello stimolo e le tracce hanno una durata estremamente breve
(250 msec per la memoria ICONICA e 2000 msec per la memoria
ECOICA)
lLinformazione passa attraverso il magazzino di MBT (ricordo
fedele di info che, appena presentate, devono essere rievocate
immediatamente) per accedere a quello a MLT (apprendeimento e
recuoero di informazioni).
l

MBT, magazzino cui giunge linformazione proveniente dai vari


canali sensoriali. Dispone di un processo di ripasso
dellinformazione che ne consente il mantenimento temporaneo e
favorisce il passaggio in MLT.
lPossiede inoltre processi di controllo che consentono di dirigere il
flusso dellinformazione e di prendere decisioni.
l

Emanuele Coluccia 4 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

Emanuele Coluccia 5 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

Emanuele Coluccia 6 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

Risultati dellesperimento di Sperling


I soggetti si dimostravano capaci di rispondere. Ma ci solo a
condizione che lo stimolo discriminante indicante la riga pertinente
arrivava entro 1 secondo dalla scomparsa della matrice di lettere.
Con tempi di latenza pi ampi, i soggetti perdevano la loro capacit di
risposta.
Memoria iconica e Memoria ecoica
E' stato rilevato che esiste un registro sensoriale connesso alla
percezione di stimoli acustici (memoria ecoica). La durata di
conservazione di questi stimoli superiore a quella del registro
visivo. Ci porta a ribadire una importante caratteristica del registro
sensoriale: il suo essere specifico per il tipo di modalit sensoriale
implicata.
Emanuele Coluccia 7 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

La memoria a breve termine (MBT)


La MBT una memoria di lavoro che mantiene ed elabora le
informazioni durante lesecuzione di compiti cognitivi
E la capacit di mantenere presenti e attive informazioni, provenienti
dallesterno o richiamate dalla memoria a lungo termine, per il tempo
necessario per LESECUZIONE DI OPERAZIONI MENTALI
COMPLESSE sullinformazione stessa (es. articolare un discorso,
risolvere mentalmente compiti aritmetici, organizzare un programma
operativo).
Tale memoria ha capacit limitata e pu mantenere
linformazione solo per un breve periodo di tempo
Memoria visuo-spaziale a breve termine (la cui traccia dura
circa 2 secondi)
Memoria uditivo-verbale a breve termine (la cui traccia
dura da 2 a 20 secondi)

Emanuele Coluccia 8 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

SPAN DI MBT
La MBT LIMITATA anche nella CAPACIT ovvero
nella quantit di informazione che in grado di ritenere e
nella DURATA della traccia mnesica (velocit di
decadimento), quando questa non venga ripassata.
Dopo un breve periodo, se la traccia non viene ripassata, si
verifica OBLIO (perdita dellinformazione) per il materiale
presentato.

Emanuele Coluccia 9 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

EFFETTI primacy e recency


Gli elementi che occupano una posizione centrale vengono
invece rievocati in numero inferiore e con minor
accuratezza.
Se la rievocazione viene differita di pochi secondi in cui il
soggetto viene occupato in compiti interferenti
scompare leffetto recency, mentre permane leffetto
primacy.
Gli eventi recenti della lista provengono dalla MBT e se il
ripasso viene impedito la traccia decade rapidamente
Gli stimoli iniziali e centrali provengono dalla MLT dove la
traccia non soggetta a rapido decadimento e vengono
quindi conservati.
Emanuele Coluccia 10 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Emanuele Coluccia 11 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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La capacit di MBT influenzata dalla capacit dei soggetti


di raggruppare in pezzi o ricodificare linformazione in
unit di livello superiore

la capacit di costruire raggruppamenti di informazione


consente di aumentare le capacit di contenimento
dellinformazione
Emanuele Coluccia 12 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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La MBT come memoria di lavoro


La MBT comprende una serie di processi di controllo che
consentono di prendere decisioni, risolvere problemi e
dirigere il flusso dellinformazione. In tal senso pu essere
considerata una memoria di lavoro WORKING
MEMORY.
Memoria di lavoro (working memory) = sistema deputato al
mantenimento e allelaborazione temporanea
dellinformazione durante lesecuzione di differenti
compiti cognitivi.
Emanuele Coluccia 13 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Definizioni di Memoria di Lavoro


Baddeley e Hitch (1974): Il termine memoria di lavoro
implica un sistema per il mantenimento temporaneo e per
la manipolazione dellinformazione durante lesecuzione di
differenti compiti cognitivi
Vallar e Cornoldi (1990): Il termine memoria di lavoro si
riferisce a quelle parti del sistema di memoria umano che
vengono usate per trattenere temporaneamente
linformazione e operare su di essa, al fine di effettuare
unampia gamma di attivit mentali.
Emanuele Coluccia 14 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Il modello di Baddeley e Hitch (1974)


l

Il concetto di una ML implica un sistema a limitata capacit di


memorizzazione e di elaborazione limitato

Se una quantit considerevole della capacit limitata della ML viene


assorbita da un compito secondario la prestazione del compito
primario risulter deteriorata.

La MBT non unitaria: sottosistemi controllati da un sistema


esecutivo centrale.

Sistema tripartito: un sistema supervisore di controllo, lesecutivo


centrale, aiutato da due sistemi SLAVE, specializzati
nellelaborazione di materiale linguistico, il loop articolatorio, e di
materiale visuo-spaziale, il visuospatial sketch pad (taccuino visuospaziale).
Emanuele Coluccia

15 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Il modello di Baddeley (2000)

Emanuele Coluccia 16 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Lesecutivo centrale
l
l
l

Componente centrale del sistema di ML


Ruolo attentivo. Sistema di controllo dellattenzione.
Supervisore o programmatore in grado di selezionare strategie e di
integrare le informazioni provenienti da fonti diverse.
Somiglianza con il modello dellattenzione di Norman e Shallice
(Supervisor Attentional System = SAS), dove le azioni in corso possono
essere controllate in due modi differenti.
1. Interviene nel caso di attivit consolidate che si svolgono in modo
automatico. Quando due attivit entrano in conflitto necessario
decidere a quale delle due dare priorit. Questa decisione presa
sulla base di un catalogo delle decisioni che definisce le regole
relative all'importanza delle varie attivit.
2. La seconda componente per controllare le azioni in grado di
interrompere volontariamente una delle attivit. Questo
meccanismo di controllo superiore coinvolto nell'attivit
decisionale e consente una risposta flessibile alle situazioni nuove.
Emanuele Coluccia 17 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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ESECUTORE CENTRALE
l E simile allattenzione, ha capacit limitata, viene
impiegato nei compiti impegnativi che richiedono
pianificazione o attivit decisionale.
l Ha
il compito di selezionare le strategie pi
adatte e programmare le sequenze operative pi
corrette per il tipo di compito in base alle esigenze
contingenti e alle esperienze passate,
l Fornisce le risorse di elaborazione necessarie ai
processi di codifica dellinformazione in entrata e
nella selezione degli item in compiti di richiamo
attivo
dellinformazione essendo in rapporto
diretto con il magazzino di MLT.
Emanuele Coluccia 18 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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LEsecutivo Centrale: ha la funzione di regolare, coordinare


e dislocare risorse attentive a diversi processi cognitivi che
operano sulle informazioni temporaneamente immagazzinate
nei sistemi di mantenimento (loop articolatorio, taccuino visuospaziale)
Sistema Attentivo Supervisore: Sistema di controllo adibito
allimpiego duttile e intenzionale degli schemi cognitivi o
comportamentali precostituiti per far fronte a problemi nuovi.
La costruzione e lattuazione del piano operativo richiede
tempo ed impegno attentivo ma consente soluzioni che sono
flessibili e affidabili proprio in grazia del controllo continuo e
delle eventuali correzioni esercitate prima e durante la sua
attuazione.
Emanuele Coluccia 19 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Il loop articolatorio (o fonologico)


l

Immagazzinamento e ritenzione attiva dellinformazione uditivoverbale.


2 sotto-componenti: un magazzino fonologico passivo (phonological
store) e un meccanismo attivo di ripetizione (articulatory rehearsal).
L articulatory rehearsal (subvocalizzazione) evita il decadimento del
materiale memorizzato nel phonological store attraverso la
ripetizione (Baddeley 2001).
Effetto di somiglianza fonologica. Conrad e Hull (1964):
Rievocazione immediata per sequenze di consonanti
fonologicamente dissimili (G, L, N, R, S) maggiore di quella per
sequenze fonolog. simili (B, V, P, D, T)
Leffetto della somiglianza fonologica dimostra lesistenza di un
magazzino accessibile per mezzo della presentazione uditiva o
tramite la codifica verbale-aricolatoria del materiale.
Emanuele Coluccia 20 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Effetto di lunghezza della parola.


l

Effetto di lunghezza della parola. Baddeley, Thomson e


Buchanan (1975): Rievocazione immediata per sequenze di
bisillabi (cane, faro, mela) maggiore di quella per sequenze di
trisillabi (angelo, coniglio, partito).
Linfluenza della lunghezza della parola riflette il processo di
ripetizione articolatoria, ed basata sul semplice fatto che le
parole pi lunghe richiedono pi tempo per essere pronunciate
(anche nella subvocalizzazione) e riducono la velocit con la quale
un item pu essere ripetuto.
Leliminazione del processo di ripetizione attraverso la
soppressione articolatoria sufficiente a rimuovere questo effetto.

Emanuele Coluccia 21 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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SOPPRESSIONE ARTICOLATORIA

Si verifica nel caso in cui il soggetto sia impegnato in


unattivit articolatoria anche irrilevante (es. ripetizione
continua di la; la-la-la), il meccanismo di articolazione
comune al processo di reiterazione, viene meno la capacit di
mantenere linformazione, e in questo caso tende a
scomparire leffetto associato alla lunghezza del materiale.

Emanuele Coluccia 22 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Con laumentare dellet si realizza un aumento della velocit


articolatoria e di conseguenza dello span verbale (crescita
lineare).
Per lo stesso motivo con lo sviluppo si evidenziano gli effetti
di
somiglianza fonologica (lo span pi basso per stimoli
fonologicamente simili)
lunghezza della parola
(item pi lunghi richiedendo pi
tempo per essere articolati producono uno span minore)
Gli effetti di somiglianza fonologica e lunghezza della parola
sono gi osservabili in et prescolare per input uditivo e
compaiono pi tardivamente, in et scolare, per input visivo

Emanuele Coluccia 23 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Funzioni dello span uditivo-verbale


conservazione della capacit di estrarre informazioni on-line
di una frase ascoltata
registrazione
testuale
dellinformazione
linguistica
(importante nella risoluzione di problemi o nellelaborazione di
informazione ordine-dipendente)
risorsa dappoggio, ricorso per ripetere un messaggio a voce
nel caso in cui fallisca la normale comprensione
Attraverso
il meccanismo di reiterazione articolatoria
inoltre possibile tradurre materiale verbale scritto nel codice
fonologico.
Lassenza del processo di ripasso articolatorio ovvero la
SOPPRESSIONE ARTICOLATORIA impedisce di fissare il
materiale nel magazzino fonologico e di ricodificare il
materiale visivo in codice fonologico. Impedisce la conversione
fonologica
Emanuele Coluccia 24 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Loop fonologico e acquisizione di vocaboli


Il funzionamento della memoria di lavoro uditivo-verbale
costituisce un importante supporto per lo sviluppo linguistico
in particolare nella ripetizione e nellacquisizione del
vocabolario, contribuendo al trasferimento dalla memoria a
breve termine a quella a lungo termine della forma fonologica
di nuove parole (Gatercole e Baddley, 1981):
Bambini con disturbo specifico del linguaggio mostrano un
deficitario sviluppo della memoria di lavoro.
Pazienti con deficit del sistema di memoria a breve termine
incontrano difficolt nellimparare nuovi vocaboli
La facilit di apprendimento di parole pu essere predetta
nei bambini e nei poliglotti sulla base delle capacit di
memoria fonologica

Emanuele Coluccia 25 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Il Taccuino Visuospaziale o MLVS


l

Sistema in grado di manipolare linformazione VS.


due sottocomponenti distinte: una visiva e una spaziale (Logie, 1995).
1. La componente visiva un sistema passivo che immagazzina linformazione visiva
e le posizioni spaziali in una rappresentazione visiva e statica.
2. La componente spaziale un sistema attivo di ripetizione spaziale che mantiene le
posizioni spaziali e i movimenti e che serve anche a rinfrescare linformazione
contenuta nella componente visiva.
Ungerleider e Mishkin (1982): Due vie (a livello retinico e celebrale) per la codifica
dellinformazione VS: informazioni relative alla posizione nello spazio (WHERE) e
informazioni relative alle caratteristiche delloggetto (WHAT).
Componenti attive e passive nella MLVS (Vecchi e Cornoldi, 1998).
1. Componenti passive: immagazzinamento e recupero di informazioni VS che non
richiedono ulteriore elaborazione. il ricordo passivo di stimoli modalit specifico
non richiede lintervento di componenti centrali di elaborazione
2. La componente attiva sarebbe invece implicata nella rielaborazione, integrazione e
modificazione del materiale. Quanto pi gli stimoli debbano essere integrati,
modificati, trasformati tanto pi il livello di elaborazione muoverebbe verso
componenti di tipo centrale, ad altro carico attentivo.
La distinzione attivo\passivo un continuum di elaborazione
Emanuele Coluccia 26 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Modello riassuntivo di Atkinson e Shriffin (1971)

Linfo passa dalla MBT alla MLT tramite un processo


di REITERAZIONE (ripetizione).
La quantit e la qualit della ripetizione
determinerebbero la forza della traccia mnestica.
l

Il flusso dellinfo tra sistemi controllato dai processi


di attenzione e ripetizione.

Emanuele Coluccia 27 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

27

1971

Emanuele Coluccia 28 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Il modello di Vecchi & Cornoldi (1998)


BASSO
Costo Attentivo
(processi passivi)

Spaziale
Visivo

Verbale

Esecutivo Centrale

ALTO
Costo Attentivo
(processi attivi)

Emanuele Coluccia 29 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Distinzioni tra MBT e MLT


Memoria a Breve
Termine (MBT)
Funzione Elabora linformazione
e la passa alla MLT

Memoria a Lungo
Termine (MLT)
Trattiene linfo in
modo permanente

Capacita Limitata (7 + o -2)

Illimitata

Durata

Corrisponde al tempo di Illimitata?


elaborazione (pochi
secondi)
Oblio
Decadimento
Interferenza o
inesistente
Richiamo Immediato
Quando serve
Emanuele Coluccia 30 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Dati a favore di differenti


modalit di codifica in MBT/MLT
In MBT il materiale risulta codificato soprattutto in termini
FONOLOGICI: Registra le caratteristiche fisiche dello
stimolo ed poi in grado di rievocarle esattamente.
l

La MLT utilizza un sistema di codifica prevalentemente di


tipo SEMANTICO: Opera estraendo i contenuti semantici
essenziali delle informazioni.
l

La similarit acustica tra elementi da ricordare influenza in


modo determinante compiti di MBT, mentre la similarit
semantica influenza il ricordo di MLT.
Emanuele Coluccia 31 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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La memoria a lungo termine spiega i fenomeni di ricordo permanente


Memoria a lungo termine visiva

Studi sul riconoscimento visivo mostrano livelli di riconoscimento


molto alti anche parecchio tempo dopo la presentazione degli stimoli
La Memoria visiva a lungo termine non sempre perfetta: Parte del
riconoscimento di una scena frutto di processi di ricostruzione e
riorganizzazione (E. Loftus)

Memoria a lungo termine uditivo-verbale

Riguarda la dimensione semantica del linguaggio ma anche


caratteristiche sensoriali come voci e toni
Il riconoscimento arriva a livelli molto alti (95% per le voci e 90% per i
suoni)

Emanuele Coluccia 32 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Memoria dichiarativa e memoria procedurale


Distinzione tra sapere cosa e sapere come (G. Ryle, 1949)

La memoria dichiarativa si riferisce alla conoscenza


esplicita di fatti, come la definizione di una parola o le
circostanze in cui abbiamo conosciuto una persona.
E un tipo di conoscenza direttamente accessibile alla
coscienza
La conoscenza dichiarativa quando si riferisce a fatti che
possono esser acquisiti in un unico tentativo e che sono
direttamente accessibili alla coscienza, ovvero
dichiarabili verbalmente (Cohen, Squire, 1980; Squire,
1987).
In questa prospettiva, memoria episodica e memoria
semantica rientrano entrambe tra le conoscenze
dichiarative.
Emanuele Coluccia 33 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Memoria a LUNGO

TERMINE

Memoria DICHIARATIVA

mi ricordo che .
M. EPISODICA

Eventi

so che..
M. SEMANTICA

Conoscenza

Emanuele Coluccia 34 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Memoria episodica e memoria semantica


Secondo Tulving (1972, 1983, 2002), la MLT contiene due
distinti sistemi di memoria: un sistema episodico ed uno
semantico.
Memoria semantica
La memoria semantica trascende dalle condizioni in cui la
traccia stata formata ed sganciata dal contesto
dell'originale episodio di apprendimento.
Es. voi sapete che Parigi la capitale della Francia, ma molto
probabilmente non ricordate i tempo ed il luogo in cui
avete appreso questa informazione, n questo ha rilevanza
per la vostra conoscenza concettuale.
Emanuele Coluccia 35 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Memoria semantica
Bagaglio di conoscenze (organizzate) sul mondo e sui
simboli verbali (significati, relazioni, regole), svincolate
da aspetti situazionali ovvero non direttamente riferibili
al contesto spazio-temporale di acquisizione
(CONOSCENZA ENCICLOPEDICA).
Si riferisce a conoscenze astratte e generali
Trascende le condizioni temporali e spaziali in cui la
traccia si formata
E organizzata in modo tassonomico e associativo

Emanuele Coluccia 36 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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LE RETI SEMANTICHE (Collins e Quillian, 1969)

Organizzazione gerarchica dei concetti.


Principio di economia cognitiva: le propriet condivise sono
rappresentate solo una volta e al livello piu alto possibile.

Emanuele Coluccia 37 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

37

Emanuele Coluccia 38 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Problemi del modello di Collins e


Quillian (1969)
Effetto della plausibilit non previsto dal modello
Allinterno delle risposte negative..
le frasi plausibili:
Un leopardo ha la criniera.
RT(msec) = 1700
mostrano tempi di risposta maggiori
delle frasi non plausibili:
Un leopardo un serpente. RT(msec) = 1200

Emanuele Coluccia 39 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

39

Il modello della diffusione dellattivazione


(Collins e Loftus, 1975)

Diffusione dellattivazione: lattivaz. di uno dei legami attiva parzialmente i


nodi connessi. Il grado di attiv. cala con la distanza. Lattivazione decresce
nel tempo.
MODELLO Non gerarchico: la lunghezza dei legami rappresenta il grado di
relazione. Il tempo di ricerca dipende dalla lunghezza delle connessioni
Emanuele Coluccia 40 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Emanuele Coluccia 41 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Memoria episodica e memoria semantica


Memoria episodica
La memoria episodica si riferisce a specifici eventi ed
esperienze della vita di ognuno e contiene informazioni
spazio-temporali che definiscono "dove" e "quando" il
sistema ha acquisito la nuova informazione. Ad esempio,
voi ricordate il giorno in cui avete conseguito il diploma di
scuola superiore o la prima volta che avete baciato la
persona di cui siete innamorati come episodi a s stanti,
legati a particolari condizioni o avvenimenti.
Si riferisce a specifici eventi ed esperienze di vita
Contiene informazioni spazio-temporali che specificano dove
e quando si verificato levento
E organizzata cronologicamente
Emanuele Coluccia 42 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Memoria episodica
Tulving (2002) ribadisce limportanza della memoria episodica e la
sua assoluta autonomia e unicit, spingendosi ancora oltre e
dichiarando che proprio la memoria episodica ci che
contraddistingue gli esseri umani, capaci di viaggiare nel
tempo rimanendo consapevoli che si tratta solo di un viaggio
mentale e non della realt.
Oggi, i risultati che provengono dalle neuroscienze cognitive
sembrano contraddire lipotesi di un unico sistema che elabora
informazioni episodiche e semantiche e sembrano invece
indicare lesistenza di sistemi neurologici relativamente
indipendenti i quali mediano tipi differenti di memoria (Tulving,
2002; vedi par. 5.2).
Emanuele Coluccia 43 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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La memoria autobiografica
La memoria autobiografica riferita al ricordo di informazioni
legate al s.
Come avete trascorso il giorno del vostro ultimo compleanno?
Chi era il vostro migliore amico quando avevate 18 anni?
Come si chiamava il vostro insegnante di matematica di allora?
l Avere accesso alle esperienze autobiografiche essenziale per
condurre una vita normale. Per sapere chi siamo o immaginare chi
diventeremo necessario che tempo e memoria si intreccino in una
dinamica che integri passato e presente.
l In alcune forme di amnesia non si in grado di rievocare larga parte
del proprio passato: la vita quotidiana seriamente compromessa.
l Ricordi personali come un complesso e ricchissimo mosaico composto
da pezzi di esperienza e ricostruzioni. I ricordi autob. come
costellazioni, costruzioni o composizioni di conoscenze.
l

Emanuele Coluccia 44 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Il sistema dei ricordi autobiografici comprende tre livelli


organizzati gerarchicamente (dal + generico al + specifico)
l

Estesi periodi della vita


Es.: quando vivevo con Maria e lavoravo a Firenze, quando andavo al liceo,
quando ero fidanzato con Carlo
livello astratto della conoscenza autobiografica che incorpora conoscenze di
persone significative, stati danimo, scopi che investono periodi lunghi della vita.

Eventi generali (giorni o settimane)


Si riferisce ad episodi ampi ed eterogenei misurati in giorni o settimane e non in
periodi lunghi. Gli eventi generali prendono la forma di riassunti di eventi
ripetuti come le vacanze estive o un periodo di malattia o un viaggio di lavoro.

Eventi specifici (ore)


Rappresenta la conoscenza percettiva e sensoriale che pu durare da alcuni secondi
ad alcune ore (Conway e Rubin, 1993; Neisser, 1986), come il primo bacio
damore o il primo vero litigio!

Ciascun livello di conoscenza autobiografica svolge specifiche funzioni


e sembra governato da strutture cerebrali specifiche. Tuttavia, quello
che ciascuno di noi vive come memoria autobiografica il
risultato della confluenza di questi tre livelli in una struttura unica.
Emanuele Coluccia 45 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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La memoria riepisodica
I ricordi autobiografici hanno carattere ricostruttivo. Neisser (1981) ha
coniato il termine memoria ri-episodica (repisodic memory) per
riferirsi a situazioni nelle quali la rievocazione di alcuni eventi non
altro che lintegrazione di dettagli estratti da molti episodi simili.
I ricordi delle proprie esperienze di vita sono ritenuti accurati e
affidabili. In realt, solo il senso generale di un ricordo
autobiografico accurato. Il ricordo dei dettagli pi fini va incontro a
distorsioni sistematiche (Barclay, 1986).
Natura ricostruttiva dei ricordi di esperienze di vita: la distorsione dei
dettagli data dalla naturale tendenza a riempire i buchi nel ricordo
con dettagli probabili.
Le persone usano degli schemi che forniscono la base per organizzare e
conservare i ricordi di episodi della propria vita che hanno
caratteristiche comuni.
Emanuele Coluccia 46 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Lamnesia infantile
Il fenomeno dell amnesia infantile (difficolt o incapacit di
rievocare eventi che sono avvenuti nei primi 2-3 anni di vita)
dimostra come molti dei nostri ricordi pi lontani abbiano una
natura ricostruttiva. Quello che crediamo di ricordare (spesso
con molta convinzione) una ricostruzione di ci che ci viene
raccontato su di noi.
Lindebolimento dei ricordi riflette ladattamento della memoria.
Se fossimo continuamente travolti da uninfinit di ricordi che
non riusciamo ad arginare sarebbe altrettanto impossibile vivere
che se non avessimo alcun ricordo del nostro passato. Tutto ci
di cui abbiamo bisogno un quadro coerente ed accurato delle
caratteristiche generali degli eventi che ci sono capitati.

Emanuele Coluccia 47 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

47

Da episodico a semantico
Nonostante la separazione tra i due sistemi, alcuni
autori ritengono che la memoria semantica si
formi a partire dalla memoria episodica tramite un
processo di progressiva decontestualizzazione e
ricodifica dellinformazione.
Conoscenze che nascono come episodiche vengono
progressivamente rielaborate e spogliate dei loro
aspetti spazio-temporali e trasformarsi mondo e
sui simboli verbali (significati, relazioni in
conoscenza concettuale).

Emanuele Coluccia 48 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Memoria a LUNGO

TERMINE

Memoria PROCEDURALE
so come si fa .

Abilit
Emanuele Coluccia 49 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Memoria dichiarativa e memoria procedurale


La memoria procedurale (sapere come) legata alla reale attuazione
del compito e non altrimenti accessibile e valutabile se non compiendo
praticamente l'azione. Es. Come si va in bicicletta?. Come si
pronuncia la parola inestricabilmente? Non ci sarebbe altro modo di
dimostrare che sapete se non facendo.
E un tipo di conoscenza tacita (non consapevole) e automatica.
Manifestazione di apprendimento senza ricordo di come si fa
una cosa (Schacter, 1996).
Non riguarda solo le abilit motorie. La risoluzione di problemi
richiede di recuperare modi di procedere e sequenze di azioni
dei quali la persona non consapevole.

Emanuele Coluccia 50 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

50

Memoria memoria procedurale: dati su pazienti neurologici


La distinzione tra memoria procedurale e dichiarativa confermata da dati su pazienti
neurologici (Paller, 2001; Poldrack, Packard, 2003; Schacter, 1996, tr. it. 2001).
Vi sono lesioni cerebrali che danneggiano selettivamente la memoria
dichiarativa: i pazienti non sono in grado di apprendere nuove conoscenze ma
sono in grado di apprendere nuove procedure.
Se si chiede ad un amnesico di esercitarsi in un compito motorio-percettivo (ad
esempio comporre un puzzle) e gli si richiede a distanza di qualche minuto o di
qualche giorno di ripetere lo stesso esercizio, si noter che il compito viene
svolto la seconda volta pi rapidamente e con meno errori, anche se il paziente
non ricorda per nulla la circostanza di essere stato in precedenza sottosposto
allo stesso test.
Se uno stimolo capace di produrre una risposta riflessa (ad esempio uno sbuffo
d'aria sulla cornea) viena fatto precedere da uno stimolo neutro (ad esempio
una luce), l'amnesico, come il soggetto normale, apprender dopo poche prove
ad associare i due stimoli ed ammiccher alla stimolazione luminosa, senza
attendere lo sbuffo d'aria e lo stesso far il giorno successivo (condizionamento
classico), anche se non rammenta di aver effettuato la stessa prova il giorno
precedente.
Emanuele Coluccia 51 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

51

MEMORIA
PROCEDURALE

E la memoria pi duratura, pu conservarsi immutata per


tutta la vita
Dopo aver imparato ad andare in bicicletta
non si dimentica pi

Funziona meglio in mancanza di associazioni con altri ricordi


Pi pensiamo a come colpire una palla, pi
rischiamo di commettere errori

Emanuele Coluccia 52 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

52

Memoria esplicita e memoria implicita


La distinzione tra Memoria esplicita (recupero cosciente)
e memoria implicita (recupero non cosciente) basata sulla
distinzione tra test di memoria espliciti e impliciti
Nei test espliciti le istruzioni fanno specifico riferimento al
recupero cosciente dellinformazione
Nei test impliciti la memoria uno strumento per lo
svolgimento di un compito non direttamente connesso con il
recupero cosciente dellinformazione

Emanuele Coluccia 53 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

53

ESPLICITA (dichiarativa)

coinvolta nel richiamo e nel riconoscimento intenzionale


e/o consapevole di esperienze e informazioni

IMPLICITA (procedurale)

Si manifesta come facilitazione (miglioramento della


prestazione) in compiti di tipo percettivo, cognitivo e
motorio in assenza di consapevole riferimento a esperienza
precedenti

Emanuele Coluccia 54 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

54

Nellambito della patologia


possibile
osservare
una
dissociazione
tra
conoscenza dichiarativa compromessa e
conoscenza procedurale relativamente
conservata.
Tale dissociazione dimostrata dal
miglioramento nella qualit o nella rapidit
nellesecuzione di prestazioni (motorie,
operative, sequenziali) in seguito a training
di cui i pazienti non conservavano alcun
ricordo.
Emanuele Coluccia 55 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

55

Memoria retrospettiva e memoria prospettica


Contrapposizione tra memoria retrospettiva (di eventi passati) e
memoria prospettica (di azioni future).
l Possiamo recuperare dalla memoria fatti o episodi del passato
(memoria retrospettiva) oppure possiamo ricordare piani, intenzioni
e azioni che svolgeremo in futuro (memoria prospettica).
l Basata su eventi (event based): es. quando vedo Giovanna devo
dirglielo
l Basata sul tempo (time based): es. alle 6 devo prendere la medicina
l

Provvede alla PROGRAMMAZIONE di azioni che dovranno


essere compiute A DISTANZA DI TEMPO e alla
RIEVOCAZIONE delle stesse.
Emanuele Coluccia 56 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

56

Nel processo che porta al ricordo di unintenzione si possono distinguere 5 aspetti


1. Formazione e codifica di unintenzione e dellazione associata
2. Intervallo di ritenzione

intervallo tra la codifica dellintenzione e linizio dellintervallo


potenziale di prestazione

3. Intervallo di prestazione

Periodo di tempo in cui lintenzione deve essere recuperata

4. Inizio ed esecuzione dellazione


5. Valutazione del risultato
Qualsiasi compito di memoria prospettica ha componenti retrospettive: i soggetti che
partecipavano agli esperimenti dicevano di ricordare esattamente cosa dovevano
fare, ma di aver semplicemente dimenticato di compiere l'azione quando l'eventotarget appariva. Il cosa, il contenuto dell'azione, rappresenta proprio la componente
retrospettiva del compito prospettico.
Molti fallimenti nel ricordo prospettico avvengono a causa del mancato recupero
della componente retrospettiva (McDaniel & Einstein, 2000).
Emanuele Coluccia 57 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Emanuele Coluccia 58 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Emanuele Coluccia 59 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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Emanuele Coluccia 60 - Psicologia dellapprendimento e della memoria.

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