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Premessa
Con questa dispensa, si vogliono dare delle procedure operative che si collocano su scenari dove
sono presenti linee aeree di trasporto persone. Si analizzano una serie di contesti ricondotti a scenari
di massima ma possono essere ricondotti ad una ampia serie di contesti. Quello che riveste
importanza e la filosofia che deve essere applicata che la continuit logica con il progetto SAF che
come sappiamo non trascende, nelle valutazioni di rischio, la messa in opera di adeguate iniziative
tecniche atte alla risoluzione del problema mantenendo elevate le attenzioni di sicurezza rivolte agli
operatori ed ai pericolanti. Quindi non praticabile la strada che prevede la realizzazione di P.O.S
rigide nei contenuti, poich, in termini pratici le situazioni possono cambiare radicalmente dovendo
operare su impianti di diversa costruzione. E la conoscenza e la padronanza tecnica delloperatore
abbinata alle linnee guida Saf (esempio la corda di sicurezza sempre) che interagiscono nel
ambiente mettendo in atto manovre specifiche. Inoltre nelle prove eseguite in concomitanza con
altre organizzazioni, si potuto dimostrare che non vi nessun rallentamento delle operazioni
mettendo in atto le sicurezze appropriate .
Soccorso in linea sugli impianti a fune
Il mondo degli sport invernali ha suscitato sin dal suo inizio un interesse particolare che con gli anni
si sviluppato esponenziale.
Le risorse che permettono questo sono gli ambienti naturali montani che opportunamente attrezzati
con impianti di risalita raggruppati in comprensori offrono al cliente varie possibilit di discesa e di
svago sia invernale che estivo.
Gli impianti di risalita si sono adeguati di pari passo a questa crescente richiesta e da una portata di
poche centinaia di persone ora, sono passati a trasportare migliaia di persone nello stesso tempo, di
conseguenza la tecnologia innovativa degli impianti permette una sicurezza maggiore, limitando al
minimo il fermo degli stessi a causa di guasti, ma se ugualmente limpianto si arresta, scatta
lemergenza e questa tipologia di soccorsi, a volte richiedono limpegno di molti soccorritori con il
concorso di pi Enti e Corpi, in quanto si deve evacuare limpianto (ritenuto omogeneamente
carico), in poco tempo, massimo da una a tre ore a seconda della tipologia dellimpianto come da
D.M. 08/03/1999.
Tra le varie tipologie dimpianto quella che richiede maggiore attenzione sotto laspetto del
soccorso, sono le seggiovie aperte, perch in caso di blocco dellimpianto per avverse condizioni
meteo avverse (caso pi probabile), i passeggeri non hanno la possibilit di ripararsi in alcun modo.
Le azioni di soccorso si possono attuare con diverse procedure, partendo dallutilizzo delle
attrezzature in dotazione e procedure dellimpianto, alle metodologie che impiegano attrezzature di
derivazione alpina e speleologica, alluso dellelicottero.
A titolo di promemoria si possono elencare le seguenti procedure:
1. Utilizzo di scale in lega leggera con appositi attacchi sommitali per agganciarsi alle seggiole
ed aprire la barra di sicurezza, tutto questo in seggiovie fino ad una altezza limitata di pochi
metri.
Capacit persone: 65
Portata
P/h: 1200
Velocit
m/s: 10
Soccorso su fune separata
Capacit persone: 70
Portata
P/h: 1200
Velocit
m/s: 10
Soccorso cabina parallela
Stabilit al vento maggiore
Capacit persone:
Portata
P/h:
Velocit
m/s:
Peso massimo Kg:
Soccorso su fune separata
Cabina girevole
Capacit persone:
Portata
P/h:
Velocit
m/s:
Peso massimo Kg:
Soccorso su fune separata
Le cabinovie sono date da cabine con capienza pi limitata rispetto alle funivie, da sei posti in su,
generalmente ad agganciamento automatico, distribuite omogeneamente lungo il percorso, a
secondo della richiesta. Vengono movimentate su di una o pi funi che svolgono sia la funzione di
portanza che di trazione. La velocit di trasferimento di 4 5 m/sec, mentre la velocit di transito
in stazione limitata a 0,3 0,4 m/sec.
Le portate indicative vanno dalle 2000 alle 3000 persone ora.
Le seggiovie sono date da sedili aperti da 1,2,3,4,6,8 posti, di tipo fisso con velocit di 2,5 m/sec.
Le portate indicative sono di:
per monoposto 720 P/h.
per biposto
1200 P/h
per triposto
1800 P/h
per quadriposto 2000 P/h.
Attualmente si stanno affermando impianti da 4,6,8 posti di tipo ad agganciamento automatico con
la possibilit di avere oltre alla barra di sicurezza e di appoggio anche una cupola in plexiglas
trasparente di protezione.
Le portate indicative sono di:per 4 posti 2040 P/h - velocit 5 m/s.
per 6 posti 2700 P/h velocit 5 m/s
per 8 posti 4000 P/h velocit 6 m/s
Le sciovie sono impianti ad anello con fune unica, sulla quale sono collegati dei dispositivi di
avvolgimento cavo automatico con vincolato allestremit inferiore di questo due metri di asta
rigida, che pu terminare a L, a T o con un O per il trascinamento di uno o due sciatori.
Questi tipi dimpianto non danno problemi a meno che il loro percorso non sia interessato da tratti
di pendio molto ripido, che con la superficie ghiacciata od altre concause, potrebbero creare qualche
problema di soccorso, la cui risoluzione prevedibile e fattibile con le normali pattuglie ordinarie di
soccorso su pista.
Gli impianti ad impulso sono caratterizzati generalmente da cabine pi piccole delle cabinovie e
possono essere distribuite lungo la linea in modo raggruppato.
Sotto laspetto del soccorso si ripropongono le stesse problematiche per le cabinovie viste sopra.
Alti impianti quali ovovie aperte (bidonvie) generalmente per due persone sono in disuso e
comunque necessitano delle stesse attenzioni delle seggiovie.
Il compito di ottemperare allevacuazione dellimpianto nei tempi previsti dalla normativa spetta
allesercente di questo, che per i motivi sopradescritti (notevole numero di persone da evacuare in
poco tempo e casistica remota), si avvale delle risorse umane del luogo, di immediata reperibilit,
che svolgono soccorso e partecipano alle esercitazioni di sgombero dellimpianto che avviene in
concomitanza dei collaudi periodici.
Quindi:
Un piano di emergenza adeguato allimpianto (disegno di sviluppo ed altimetrico con
i vari accessi ai piloni numerati)
Un piano di allertamento adeguato alle risorse umane necessarie
Un posto di coordinamento avanzato asservito anche di piazzola per elicottero
Attrezzature in numero adeguate suddivise per squadra (minimo due radio per sq.)
Organizzazione delle squadre (Coordinatore, Operatore aereo, Operatore a terra.)
Assegnazione della campata di lavoro
Gestione del trasporto in quota delle squadre operative in linea e di supporto a terra
Personale a terra per la gestione rientro passeggeri
Termine operazioni di scarico e rientro operatori
Riconsegna attrezzatura
Sopralluogo impianto
Fine intervento
I VV.F. per tale tipologia di interventi, dovrebbero raccogliere le copie dei singoli piani
demergenza esistenti sul proprio territorio e redigere una cartina tematica provinciale, sulla quale
riportare lubicazione dei vari impianti, con numero progressivo alla quale fa capo il rispettivo
piano di soccorso con le notizie tecniche dettagliate.
Oltre a questo lavoro di base, si dovr redigere una procedura operativa standard condivisa tra il
Comando e il gestore dellimpianto di volta in volta attuata in concomitanza dei collaudi iniziali e
periodici quindi il piano redatto potrebbe contenere anche alcuni punti generali quali:
Agire in conformit alle normative:LeggiCircolari-Ordini di Servizio-Piano di soccorso-Altro
Muoversi con quali mezzi ?
Quante persone qualificate SAF o meno?
Quali attrezzature?
Quali Autorit ed Enti da informare e/o avvisare?
Si fa notare che alcuni impianti al momento della costruzione vengono forniti a richiesta anche di
attrezzature specifiche per lesecuzione di tali eventualit e che le maestranze dellimpianto si
devono attenere alluso (a volte ingombranti e reperite nel mondo del lavoro).
A differenza delle maestranze che a volte non hanno dimestichezza e conoscenza di tecniche di
evacuazione oltre a quelle adottate dallesercente dellimpianto, i vigili del fuoco possono
intervenire applicando tecniche e manovre di derivazione speleo alpinistica correlate anche a quelle
dellimpianto se ritenute opportune
o
o
o
o
o
Qualora non si disponga della pinza apposita, utilizzare la procedura di salita autonoma con due
collegamenti di aggancio su dissipatore assicurarsi ai gradini, oppure adottare la progressione in
sicurezza con due rinvii che di volta in volta vengono portati in alto.
Su alcuni piloni viene adottato il cavo di sicurezza in acciaio al posto del profilato rigido
Pulsante di blocco impianto
Pedane di trasferimento antiscivolo e tientibene con possibilit di vincolo
Rulliere
Falcone con attacchi sulla verticale delle funi
Se
Si ribadisce il concetto che loperatore a terra ad alzare il passeggero, tramite taglia e lo cala a
terra, in questo modo i passeggeri acquisiscono fiducia nel sistema, perch si sentono sollevati
anzich essere sbalzati fuori dalla seggiola (sentirsi mancare anche se di poco prima che entrino in
tensione le corde di calata pu indurre timori in passeggerei ).
Adottare un bloccante sulla corda del passeggero con limitato effetto di attrito nella fase di
scorrimento, sicurezza al passeggero, cos facendo si limita lattrito di scorrimento pur mantenendo
la sicurezza. Limpiego di ulteriore discensore in questo caso, renderebbe difficoltosa la calata in
quanto si verrebbe a creare troppo attrito (due discensori per una persona su taglia).
I carrelli pi idonei sono quelli che permettono la loro gestione rimanendo in piedi sulla seggiola,
altrimenti costringono loperatore aereo a doversi arrampicare e cambiare pi volte gli attacchi di
vincolo con probabilit di avere dei vuoti di sicurezza.
Se si opera sul tratto in discesa, loperatore aereo dovr passare il carrello a valle prima di operare
lo sgombero dei passeggeri, quindi si dovr prevedere uno spezzone che vincoli il carrello al
montante della seggiola, allaltezza del morsetto , per evitare che questo scivoli verso valle e
annullare il pi possibile gli effetti pendolo, stabilizzando il carrello.
Qualora si adotti il sistema di pi operatori su unica campata, questi verranno issati con una taglia
applicata ad un gancio o carrello collegato alla fune con il sistema gi spiegato.
Quando loperatore aereo si trova in posizione sulla vettura, si vincola alla struttura, si svincola
dalla taglia che viene fatta scorrere sino a terra. Successivamente fatta passare da monte a valle in
modo che trasli alla successiva seggiola.
Con questo sistema loperatore aereo sempre affiancato da quello a terra, autonomo con le
attrezzature necessarie al seguito sia per lo sgombero che per la discesa in doppia. (dis. n2 e n3).
Manovra base di soccorso in linea su cabinovia tramite carrello con un operatore aereo per
cabina
MAPING
Impianto fermo
Attrezzare la squadra
Portarsi sul pilone a monte della tratta assegnata corrispondente al numero del pilone
Salita in sicurezza delloperatore su pilone con cordino di servizio
Aziona il pulsante di emergenza
Si posiziona allestremit della pedana a valle
Recupero carrello con cordino di servizio
Aggancio carrello sulla fune portante dellimpianto bloccando lo scorrimento
Gestione carrello tramite corda rinviata a terra
Collegamento operatore aereo su carrello
Trasferimento controllato del carrello e operatore fino alla prima cabina
Creazione punti di sicurezza
Vincolo di sicurezza delloperatore aereo su struttura portante cabina
Trasferimento del carrello da monte a valle con la taglia a terra
Trasferimento carrello alla prossima cabina gestito da personale a terra
Predisposizione attacchi di manovra sulla struttura portante cabina
Predisposizione discesa operatore per aperture porte e bloccaggio
Entrata operatore in cabina
Si collega alle strutture interne
Predisposizione barriere di sicurezza sulla luce delle porte
Predisposizione corda di lavoro e sistema di rinvio
Predispone corda di sicura e sistema di controllo
Vestizione imbraco di soccorso a persona volontaria
Collega imbraco di soccorso a corde
Dove necessita, per evitare rotazioni causa vento, altezza rilevante o suolo impraticabile sottostate
Applicare la corda di guida sullimbraco di soccorso
Inizio discesa controllata
Persona a terra
Comporre ulteriori nodi a otto con asola per secondo attacco sui rami scarichi di lavoro e sicura
Vestizione imbraco di soccorso seconda persona
Predispone correttamente la corda di sicura nel sistema di controllo
Collega imbraco di soccorso a corde
Inizio discesa controllata
Persona a terra
Si prosegue a ripetizione lo sgombero sino a necessit
Al termine dello sgombero rimozione del materiale non necessario
Risalire sul tetto della cabina
Rimuovere materiale non necessario dalle strutture
Predisporre corda doppia su struttura portante cabina
Chiusura porte cabina
Discesa al suolo in doppia
Recupero corda doppia
Manovra base di soccorso in linea su cabinovie tramite carello con un operatore aereo per
campata
MAPPING
OA operatore aereo
OT operatore a terra
1. Impianto fermo
2. Attrezzare la squadra
3. Portarsi sul pilone a monte della tratta assegnata corrispondente al numero del pilone
4. Salita in sicurezza degli operatori sul pilone con dispositivo anticaduta lungo la scaletta di
servizio
5. Azionare il pulsante demergenza posizionato alla sommit della scaletta
6. Portarsi allestremit della pedana a valle
7. Recupero del carrello di soccorso dal basso con il cordino di servizio
8. Predisporre un ancoraggio sul pilone
9. Inserire il carrello di soccorso sulla fune portante dellimpianto
10. Inserire la pinza di sicurezza sul cavo
11. Tramite uno spezzone di svincolo trasferisce il peso di OA al carrello di soccorso
12. OT cala in modo controllato OA sino alla cabina
13. OA stacca il paranco dallimbraco e lo installa alla struttura di sostegno della cabina
14. OT si porta sotto la cabina da evacuare
15. OT solleva tramite il paranco OA che allunga lo spezzone di sicurezza e si stacca dal
carrello di soccorso
16. OT cala OA sino al tetto della cabina che blocca lapertura completa delle porte prima di
azionare il dispositivo di apertura
17. OA predispone un ancoraggio per la corda di sicura
18. OT cala OA fronte cabina permettendogli lingresso nella stessa
19. OA tranquillizza gli occupanti invitandogli a portarsi sul lato opposto e fa indossare i
triangoli devacuazione
20. OA collega il paranco e la corda di sicura al triangolo devacuazione
21. OT provvede a sollevare il pericolante mentre OA ne facilita luscita dalla cabina
22. OT cala in modo controllato il pericolante mentre OA gestisce la corda di sicura
23. La manovra si ripete dal punto 20 per il numero di occupanti presenti
24. OA si riaggancia al paranco e OT lo porta sul tetto della cabina
25. OA apre completamente le porte e recupera tutto il materiale
26. OT porta OA in prossimit del carrello di soccorso permettendogli di riagganciarsi a questo
27. OA accorcia le spezzone di autosicura e porta la pinza di sicurezza verso valle
successivamente sposta il carrello di soccorso
28. OA scollega il paranco dalla struttura agganciandolo allimbraco e sulla corda di
questultimo confeziona un nodo che collegher al carrello di soccorso
29. OT provvede a calare OA verso la successiva cabina ed a ripetere la manovra dal punto 13
fino allevacuazione completa delle cabine del tratto assegnato
30. OT porta OA tramite il carrello di soccorso in battuta sulle pulegge di scorrimento del cavo
del pilone a valle
31. OT risale sul pilone si porta allestremit della pedana a monte e con uno spezzone di corda
aiuta OA a risalire sulla pedana, recuperando successivamente il carrello di soccorso e pinza
di sicurezza, la manovra riprende dal punto 6.
Personale impiegato:
1 operatore A ( livello 1-A)
1 operatore B (livello 1-B)
Ancoraggi:
Si utilizzano gli ancoraggi sul posto, dati essenzialmente dalla struttura
Avvertenze:
Verificare a priori il fermo dellimpianto con contatto diretto alla stazione di comando dellimpianto
con gli adetti della stazione, lasciando sul posto un nostro operatore che comunicher via radio con
il personale che opera sulla linea (prevedere batterie di scorta).
Si valutano attentamente gli ancoraggi controllando che non vi siano parti taglienti o
eccessivamente sporchi di sostanze grasse o oleose, se presenti formazioni di ghiaccio sulla struttura
che impediscono un buon ancoraggio provvedere ,se possibile,al distacco delle stesse. Fare
attenzione alla manovrabilit delle corde se queste ghiacciate (problemi di scorrimento sui sistemi
discensori e di controllo della calata). Controllare attentamente il punto di calata del pericolante,
pendii ripidi, ghiacciati, su strapiombi, ecc, o in qualsiasi caso dove vi siano rischi collaterali dati
dallambiente (prevedere corrimano, o sistema di messa in sicurezza se non vi alternativa diversa).
Laltezza potrebbe provocare reazioni di panico sui pericolanti soprattutto su bambini e persone di
una certa et , prospettarci in modo adeguato, consideri amo che questi possono trovarsi sul posto
da molto tempo esposti a probabile stress dato anche dalle condizioni atmosferiche che molto
probabilmente risultano essere avverse. Laccompagnamento a terra deve essere praticato solo in
estreme condizioni .
Note:
E consigliabile avere a disposizione del personale operativo supplementare, pi squadre, per
permettere una pi veloce calata a terra dei pericolanti, lavoro a settori, e permettere una eventuale
rotazione dei soccorritori soprattutto in riferimento alloperatore che dovr agire in altezza.
Esecuzione:
Preventivamente si costruisce il sistema di scorrimento sul cavo in acciaio mediante carrucola e
pinza di sicurezza collegate entrambe alla piastra multiattacco. Sulla piastra viene vincolato, tramite
connettore, uno spezzone di 5 m che permetter la movimentazione verticale del soccorritore in
assetto 1-B, il quale sar fissato allo stesso mediante discensore autofrenante bloccato in prossimit
del multiancoraggio.
Il primo operatore 1-B sale sul traliccio, portandosi il materiale occorrente ed una fune di lavoro,
assicurandosi al cavo di acciaio della linea guida con sistema meccanico anticaduta.
Alla sommit rinvia la fune di lavoro sullapposito anello di servizio posto in alto sul traliccio, o se
mancante costruisce un punto rinvio, collega un capo della corda allimbracatura tramite connettore
e cala la sacca contenente la orda alloperatore alla base del traliccio facendo attenzione che la fune
lavori sulla parte esterna delle rulliere di scorrimento dei cavi dellimpianto.
Loperatore in assetto 1-A, recuperata la sacca con la corda, assicura laltro, il quale si
avvicina alla fune dacciaio dellimpianto di risalita.
Loperatore A prende in carico loperatore B ,il quale si sar gi vincolato alla carrucola di
salvataggio e alla pinza di sicurezza tramite lo spezzone da 5 mt. Con il discensore
autofrenante bloccato a circa 30-50-cm dallattacco della piastra, accordatosi con loperatore
A, si svincola e si lascia calare portandosi in prossimit del cavo dove inserisce la carrucola
di salvataggio e a monte di questa la pinza di sicurezza (per impedire il di stanziamento tra
la carrucola di soccorso e la pinza di sicurezza, consigliabile la solidarizzazione tra i due
elementi tramite un vincolo di circa 20-30-cm) sul cavo portante dellimpianto di risalita
collegata alla piastra multi attacco rimanendo in carico sulla carrucola di salvataggio ,a poco
a poco si trover ad essere in carico sul suo discensore bloccato. Comincer la discesa
controllata dalloperatore A,tramite la corda di lavoro, verso il seggiolino che terminer
giungendo in battuta sullattacco di questo.
Giunti a questo punto recuperata la corda lasciata libera dalloperatore A (che avr cura di
disfare il nodo di fine corda) se la lascia cadere sulla sua verticale dove verr ricollegata
alloperatore A, che dalla posizione a monte avr raggiunto la perpendicolare del seggiolino.
Il soccorritore B rinvia sul connettore libero posto sul multiattacco la fune di lavoro e
possibile utilizzare un paranco montato in seconda per le calate dei pericolanti: Questo
permette di utilizzare al meglio i materiali ,evitando eccessivi attriti nel passaggio corda
connettore in fase di discesa soprattutto se le persone da svincolare sono molte. Il paranco
suddetto sar gi costruito e verr trasportato dalloperatore B, inoltre permette di evitare il
fastidioso effetto bilancino alloperatore A se la differenza di peso tra questi ed il pericolante
fosse apprezzabile.
A fine scarico loperatore B smonta il sistema costruito per la sicura,si ricollega alla fune di
lavoro e, lasciando il discensore bloccato,risale verso il cavo assicurato dal basso
dlloperatore A
Si vincola costruendosi un punto di attacco sul cavo
Al traliccio a valle
Loperatore B viene portato in battuta sul rullo di sostegno del cavo posto sul traliccio
stesso e messo in carico sulla corda di lavoro
Si svincola dal discensore autofrenante e viene calato a terra
Un altro operatore risalir sul traliccio ,con le attenzioni descritte in apertura della P.O.S
recuperando il sistema di rinvio e lo posizioner su quello a valle, ci facendo pu
riprendere loperazione di soccorso fin qui descritta sino a scarico impianto completo.
Le operazioni descritte si possono mettere in atto anche sui seggiolini che procedono in senso di
discesa , i quali normalmente si presentano scarichi.