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Analisi Divisione
Stampo
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1 - INTRODUZIONE ............................................................................................................5
1.1 Concetti.................................................................................................................. 5
2 - PROGETTO DI DIVISIONE............................................................................................9
2.1 Creazione del nuovo progetto di divisione ............................................................ 9
2.2 La barra di divisione ............................................................................................ 10
3 - DIVISIONE DEL MODELLO.........................................................................................13
3.1 Divisione.............................................................................................................. 13
3.2 Attributi delle geometrie...................................................................................... 18
3.3 Angolo di sformo................................................................................................. 22
3.4 Analisi direzione di divisione .............................................................................. 24
3.5 Direzione oggetto ................................................................................................ 26
4 – CURVE E SUPERFICI DI DIVISIONE.........................................................................28
4.1 Curve di divisione................................................................................................ 28
4.2 Superfici di divisione........................................................................................... 29
4.3 Attacca attributi ................................................................................................... 33
5 – IL GREZZO..................................................................................................................36
5.1 Generazione del grezzo ....................................................................................... 36
6 – ESPORTA....................................................................................................................38
6.1 Esporta ................................................................................................................. 38
6.2 Apertura dei documenti esportati ........................................................................ 39
6.3 Aggiornamento dell’intero progetto .................................................................... 42
6.4 Comparazione...................................................................................................... 42
6.5 Gestione modifiche.............................................................................................. 44
7 - GUIDA IN LINEA ..........................................................................................................47
7.1 Uso della guida .................................................................................................... 47
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1 - INTRODUZIONE
1.1 Concetti
Il presente manuale prende in esame le funzioni che Cimatron E mette a disposizione per il
rapido ottenimento delle varie componenti dello stampo (classicamente: matrice – punzone
– carrelli) a partire da un modello matematico già presente; in pratica l’utilizzo di queste
funzioni si colloca in una posizione intermedia tra la modellazione CAD e la
programmazione CAM in un normale processo produttivo.
Per chiarire quantomeno a grandi linee quali sono le operazioni necessarie per
l’ottenimento dei componenti di uno stampo si può ricorrere ad un semplice esempio
fingendo di non disporre di alcuna funzionalità dedicata, ma solo di un buon software
CAD:
Avendo come obbiettivo finale la realizzazione di uno stampo adatto alla fabbricazione
dell’oggetto è necessario inizialmente stabilire quali di queste superfici dovranno fare parte
della matrice, quali del punzone e quali di eventuali carrelli (non necessari in questo caso).
Si tenga presente, a questo proposito che, una volta accoppiati, la matrice e il punzone
presentano una cavità corrispondente al pezzo da produrre che viene riempita – iniezione
– con il materiale di cui esso sarà composto opportunamente riscaldato perché si presenti
allo stato fuso; compiuta l’iniezione la matrice e il punzone vengono separati permettendo
così l’estrazione del prodotto preventivamente raffreddato e, quindi, solido.
Il CAM potrebbe essere dedicato inizialmente alla matrice perciò si prenderanno in esame
le sole superfici associate ad essa provvedendo alla definizione di un grezzo che la
contenga completamente tramite, ad esempio, una semplice operazione di estrusione
solida:
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La superficie di separazione dello stampo potrebbe essere costituita da una superficie piana
corrispondente, come dimensioni, ad una faccia del grezzo tagliata dal contorno di base
della matrice che, nell’esempio, coincide con la curva di divisione.
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2 - PROGETTO DI DIVISIONE
Nonostante nel menù divisione contenuto nella normale interfaccia CAD di Cimatron E
siano presenti tutte le funzioni descritte nell’introduzione e che quindi sia possibile
accedervi direttamente durante le fasi di modellazione senza avviare un nuovo file, è
consigliabile iniziare il lavoro con la creazione di un nuovo progetto di divisione tramite
l’utilizzo del tasto funzione
Nota:
L’utilizzo della funzione di nuovo progetto di
divisione genera, di fatto, un nuovo documento che
viene aggiunto all’archivio.
La procedura scavalca, per così dire, i comandi
classici per la generazione di nuovi progetti operando automaticamente in relazione alla
compilazione della finestra descritta sopra; la selezione del documento da elaborare
avviene all’interno del browser di Cimatron E, tale documento verrà copiato nel nuovo
progetto mantenendo comunque la dipendenza con il modello originale e dando la
possibilità di aggiornare i componenti divisi in accordo ad eventuali modifiche apportate
alla parte.
Come accennato il lavoro in ambiente divisione si svolge con l’aiuto fornito da una
comoda barra (guida) degli strumenti che racchiude le varie funzioni suggerendo un ordine
di esecuzione e agevolando significativamente il processo.
Nota:
Il programma genera di default la barra dedicata alla progettazione rapida degli
stampi che differisce da quella commentata nel presente manuale per la
presenza di alcuni tasti funzione specifici; la barra propria della sola divisione
dello stampo si può visualizzare mediante la voce visualizza / pannelli / guide /
guida divisione.
Carica lavoro: tasto funzione non attivo che permette l’acquisizione del
modello da analizzare contestualmente alla creazione di un assieme stampo.
L’argomento viene trattato in un altro manuale
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Angolo di sformo: accesso alle funzioni di analisi degli angoli di sformo, della direzione
di divisione (applicazione di colorazioni diverse alle parti del modello in relazione
all’angolo formato con la direzione indicata per la verifica della presenza di eventuali zone
sottosquadro) e della direzione oggetto (controllo ed eventuale modifica della direzione
delle normali delle facce del modello evidenziate da una colorazione scura in contrasto al
colore chiaro assunto automaticamente dal modello).
Curve divisione: funzione di anteprima per l’analisi della possibile curva di divisione
esterna, accesso al comando curva composta per la sua realizzazione e funzione di
modellazione automatica delle eventuali curve interne.
Parti attive: la funzione è classicamente utilizzata nei file generati dal processo di
divisione e accede ai comandi di unione delle superfici di divisione, al taglio del grezzo
con queste ultime e ad altre opzioni. Nella barra la voce compare due volte poiché quella
non attiva, in associazione a crea parti attive, agisce nei progetti che prevedono il calcolo
di divisione già dall’interno di un assieme stampo
Strumenti: tasto di accesso alle funzioni di calcolo del ritiro, definizione del grezzo ecc.
illustrate alla pagina seguente
Esporta componenti stampo: strumento che determina la generazione di nuovi file parte
quanti sono i componenti individuati dal processo di divisione. I nuovi documenti saranno
salvati nella stessa cartella in cui attualmente si trova il file di analisi aperto
Alcuni dei tasti illustrati in precedenza (quelli contrassegnati con la freccia a destra)
provocano la comparsa di ulteriori barre menù che verranno commentati nel corso dello
svolgimento del processo di divisione e del presente manuale.
Le figure seguenti mostrano il contenuto delle tendine relative a tasto parti attive e a quello
strumenti.
Taglia: operazione booleana di taglio del grezzo con le superfici di divisione e con quelle
della figura.
Nuovo grezzo: creazione di un solido a partire da uno sketch cui verrà associato
automaticamente l’attributo grezzo.
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Una volta caricato nel progetto il modello da processare si procede con l’operazione di
divisione vera e propria ovvero con l’attribuzione automatica delle superfici che
compongono l’oggetto ai vari componenti lo stampo.
Parte di esse, quindi, come visto in precedenza, verranno associate alla matrice, parte al
punzone, parte ad uno o più carrelli.
Il modello appena caricato e posto in immagine isometrica potrebbe presentarsi come
riportato di seguito.
Particolare attenzione in questa fase va prestata alla direzione di estrazione proposta dal
vettore blu con il disco alla base; essa identifica il verso di apertura dello stampo ed è in
base ad essa che verrà effettuato il calcolo di divisione ( in sostanza il sistema provvede ad
un’analisi degli angoli formati dalle superfici del modello rispetto alla direzione indicata
stabilendo quali di esse rimarranno “sopra ” – matrice - quali “sotto” – punzone- e quali
dovranno essere estratte con una direzione differente – carrelli -).
L’indicazione della direzione di estrazione, in questo caso, è identificata con l’asse Z del
sistema di riferimento (default), ma naturalmente è possibile fornire al programma la
direzione ritenuta migliore grazie alla tendina delle direzioni che compare dopo aver
selezionato con il 1° tasto del mouse il disco blu alla base del vettore sopra citato.
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Tramite per angolo è possibile impostare la direzione voluta sia come prodotto della
combinazione dei due angoli specificati sopra (settore superiore della finestra), sia come il
prodotto del calcolo di un angolo da un asse specifico (settore inferiore).
Nota:
La direzione di estrazione potrebbe essere naturalmente fornita da una retta appositamente
realizzata in sede di progettazione o anche a questo punto del lavoro e, come è naturale,
potrebbe essere parametrizzata ovvero inclinata con un angolo variabile rispetto ad uno
degli assi di riferimento dando così la possibilità di provare diverse operazioni di divisione
Nota:
La qualità e il livello di precisione dell’operazione di divisione è influenzata dalla voce
Qualità divisione (velocità) contenuta nel gruppo modellazione – generale del menù
strumenti – preferenze. In relazione alla complessità e alle dimensioni del modello
potrebbe essere utile imporre al sistema comportamenti diversi nello svolgimento della
funzione. Eventuali “errori” possono essere eliminati ricorrendo ad un fattore di precisione
più elevato.
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Decisamente degna di nota è la presenza dello slider orizzontale agendo sul quale è
possibile visualizzare una simulazione di apertura dello stampo che permette il controllo
dell’attribuzione delle superfici (a questo proposito puntualizziamo che il lavoro di
divisione può dirsi concluso quando tutte le superfici del modello siano state indirizzate al
corretto gruppo di appartenenza).
L’utilizzo dello slider permette una rapida visualizzazione delle facce del modello non
attribuite o erroneamente attribuite dal sistema che dovranno essere associate manualmente
ai gruppi già individuati oppure a nuovi gruppi ricorrendo all’opzione Nuova Direzione
disponibile anche come tasto singolo nella guida (nell’esempio nuova direzione è
indispensabile per la generazione dei gruppi appartenenti ai carrelli).
L’esempio in oggetto mostra la necessità di intervento da parte dell’utente per quel che
riguarda alcune facce associate alla matrice e non al punzone o viceversa e, in particolare,
per quanto riguarda le facce dei due rilievi laterali che dovranno necessariamente
appartenere a due carrelli. Esse, per il momento, appartengono al gruppo sbagliato di
geometrie e dovranno essere private dell’attuale attributo di appartenenza.
3.2 Attributi delle geometrie
Il flusso di operazioni che vengono svolte all’interno di un progetto di divisione ha, come
unico scopo, quello di individuare i componenti, o gruppi di superfici, che potranno
comporre lo stampo e di associare tutte le geometrie presenti in modo corretto. Inoltre i
comandi disponibili permettono di generare nuove geometrie che a loro volta verranno
associate ai gruppi necessari.
Esistono due categorie di facce in un progetto di questo tipo: le facce che compongono la
figura e quelle che fanno parte delle geometrie di divisione.
Nell’esempio, per il momento, sono presenti le sole facce della figura in quanto non è stata
ancora modellata alcuna geometria di divisione.
L’analisi automatica dell’apertura del modello (quick split) ha prodotto la comparsa di una
nuova cartella sottostante l’albero delle features nell’interfaccia di Cimatron E.
Tale cartella contiene l’elenco dei componenti individuati e alcuni strumenti di controllo
della loro visualizzazione come mostrato in figura.
Controllo di visualizzazione:
Nell’analisi delle facce svolta sopra si è notata la presenza di alcune imperfezioni che
richiedono l’intervento da parte dell’utente per quel che riguarda la corretta distribuzione
delle geometrie nei vari gruppi.
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Nota:
Una rapida alternativa per l’attribuzione manuale consiste nella selezione con il 1° tasto del
mouse delle geometrie desiderate, uno spostamento del cursore sopra una geometria del
gruppo di destinazione voluto (zona libera dello schermo per la rimozione degli attributi) e
una pressione in questa posizione del 2° tasto del mouse (questa modalità è operativa solo
dopo aver attivato il comando dividi).
Una volta uasciti dalla funzione quick split, la pressione del 3°tasto del mouse su una voce
dell’elenco dei componenti provoca la comparsa del menù seguente
Al termine di dette operazioni il risultato presentato dallo slider di quick split dovrebbe
essere il seguente:
Si tenga conto del fatto che i nomi indicati in elenco saranno quelli che Cimatron E
utilizzerà per nominare i file prodotti dal progetto di divisione nella sua fase finale.
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L’attribuzione manuale delle facce del modello può comportare, specie nel caso di parti
complesse, il rischio di ottenere componenti con superfici in sottosquadro, in altre parole ci
si potrebbe trovare nella condizione in cui il processo di divisione abbia avuto luogo
regolarmente e la sua simulazione (apertura) non desti sospetti di sorta, mentre la
correttezza del progetto è in realtà compromessa dalla presenza di facce sottosquadro
(facce che risultano inclinate di un angolo minore di 90° rispetto alla direzione di
estrazione dello stampo che non possono essere lavorate con percorsi utensili a 3 assi).
Spesso accade che la superficie che si trova in questa condizione sia molto piccola o che
solamente parte di essa sia sottosquadro e perciò rintracciare le zone del modello che
presentino questo problema risulta piuttosto complesso.
Cimatron E possiede due funzioni di ulteriore analisi delle parti divise delle quali la prima,
angolo di sformo, si incarica di compiere esattamente la funzione di confronto delle facce
dell’oggetto con la direzione di estrazione procedendo ad una mappatura cromatica delle
matematiche che, applicando il principio colore = valore angolo, permette una facile
lettura del modello in questo senso.
Le facce classificate dal programma come in sottosquadro verranno marcate in colore
rosso.
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Nota:
In caso di riscontro di zone in sottosquadro sarà necessario
intervenire con opere di correzione del modello, tramite la
variazione di parametri previsti durante la modellazione
oppure tramite la divisione delle facce parzialmente
sottosquadro mediante l’utilizzo della funzione facce -
silhouette divisione che si incarica di operare divisioni di
facce secondo una curva ottenuta dalla “sagoma” delle
superfici da dividere visualizzate da una direzione specificata
(in questo caso la direzione di estrazione).
L’analisi della funzione di analisi degli sformi descritta in precedenza diventa operativa
solamente dopo la generazione di almeno un gruppo di superfici ed elabora tutte le facce
del pezzo.
Un ulteriore comando per la determinazione della correttezza geometrica del modello dal
punto di vista delle direzioni di estrazione è l’analisi direzione di divisione che prescinde
dalla presenza di gruppi di superfici generati da dividi e che opera sulle sole geometrie
selezionate; la direzione in base alla quale effettuare il calcolo di controllo viene indicata di
volta in volta.
In questo modo è possibile verificare anche prima di iniziare a dividere il modello la
direzione in base alla quale operare in seguito.
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In tutti i sistemi CAD per ogni superficie generata è prevista la determinazione di una
direzione esterna e di una interna detta verso delle normali, utile a certi sistemi in
particolar modo per ciò che riguarda funzionalità legate al rendering (creazione di
immagini fotorealistiche) e, comunque, rilevanti per il corretto svolgimento delle
operazioni booleane tra solidi.
E’ intuitivo immaginare che un oggetto solido chiuso abbia la direzione esterna delle
normali coerente per tutte le facce che lo compongono, mentre questa situazione non è
scontata per gli oggetti generati da superfici non unite tra loro.
La direzione delle normali può influire sulle operazioni booleane di taglio che l’oggetto
dovrà essere in grado di operare una volta esportato in un file di componente stampo o una
volta inserito in un progetto di assieme più complesso. In questo senso è opportuno
lavorare con oggetti la cui direzione delle normali sia corretta.
In normale ambiente di modellazione la visualizzazione del verso delle normali può essere
richiamata dalla funzione analizza – informazioni entità e, applicata ad una faccia del
modello in esempio, restituirebbe la seguente immagine:
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Le facce che dovessero avere il verso delle normali invertito si presenterebbero di colore
grigio scuro.
L’inversione del verso delle normali delle superfici avviene semplicemente tramite la loro
selezione con il 1° tasto del mouse.
4 – CURVE E SUPERFICI DI DIVISIONE
4.1 Curve di divisione
Possiamo intendere la curva di divisione dello stampo come quella curva che separa i vari
gruppi di superfici ottenuti nel processo di divisione.
Tale curva (o curve nel caso di presenza di contorni interni come nell’esempio che stiamo
esaminando) è di importanza rilevante perché essa verrà utilizzata dal sistema per la
generazione delle superfici di divisione che potrà avvenire in modo totalmente automatico
o manuale secondo i casi e delle necessità dell’utente.
Alla funzione si accede tramite il tasto visualizzato di seguito, la cui selezione comporta la
comparsa di altri 3 tasti sulla barra di divisione, oppure tramite il menù divisione.
Curva Composta: definizione di una curva composta che verrà intesa dal sistema come
curva valida di divisione, la selezione del concatenamento appropriato può avvenire
mediante l’utilizzo del modale lungo bordo aperto che ricerca automaticamente, dopo la
selezione del 1° e dell’ultimo bordo di superficie, il concatenamento adatto lungo il lato
aperto del gruppo di facce in oggetto; in alternativa sono proposti i classici metodi per la
costituzione di una curva composta riscontrabili in ambiente CAD.
La ricerca lungo un bordo aperto del concatenamento desiderato è facilitata dallo
spegnimento, mediante il controllo della visualizzazione del componente presente in
elenco (lampadina), degli altri gruppi di geometrie.
Curve divisione interne: definizione automatica delle curve di divisione interne modellate
nei bordi di congiunzione dei gruppi di facce individuati dal comando dividi.
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Può capitare che la modellazione diretta di una superficie unica che venga poi tagliata dal
contorno della curva di separazione risulti più conveniente, ad ogni modo è indubbiamente
interessante la funzione di creazione automatica di cui il programma dispone e che verrà
esposta in seguito:
Il comando si richiama tramite menù o tramite il tasto funzione della barra che determina
la comparsa di altri tasti inerenti l’oggetto in questione.
Si noterà che sono disponibili tutti i fondamentali comandi di modellazione di facce la cui
spiegazione maggiormente dettagliata è consultabile nel manuale di modellazione ibrida.
.
Esterne: creazione delle superfici di divisione originate dalle curve composte esterne
Regione: comando del tutto identico al comando contenuto nel menù facce per la
modellazione manuale di regioni derivanti da contorni chiusi.
Isole: rimozione di isole di taglio dalla superficie di separazione in stretta somiglianza alla
funzione disponibile nel menù facce alla voce modifica – bordo (in effetti, si tratta di una
sua precisa opzione di funzionamento)
Estendi Facce: estensione delle superfici a partire da un bordo selezionato di uno specifico
delta e secondo le modalità presenti nell’analogo comando di estensione del menù facce
(naturale, tangente,ecc.).
Modifica in sketch: ripresa della funzione di modifica dei contorni di taglio di una
superficie presente nel menù facce che interviene mediante la proiezione dei bordi in un
piano di sketch definito automaticamente dal sistema.
Nota:
Il ricorso ai comandi classici di modellazione CAD si può rendere necessario nel caso in
cui le superfici di separazione non siano correttamente generate in automatico o nel caso in
cui parte di esse sia migliorabile con interventi di tipo manuale.
Sarà cura dell’utente verificare la corretta attribuzione di tali superfici che devono essere
viste come appartenenti al gruppo superfici di divisione. La verifica può avvenire tramite lo
slider del comando dividi e l’eventuale correzione mediante il comando attributi divisione.
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dove si nota la presenza del parametro relativo allo spessore della superficie (da intendere
come larghezza) che dovrà essere impostato in modo da garantire in ogni sua parte il
superamento delle dimensioni del grezzo che verrà modellato in seguito. Lo spessore
imposto è, comunque, parametrico e quindi passibile di modifica.
Allo stesso modo, nel settore opzionale del comando esterne, è presente il comando per
l’inserimento di un angolo di sformo calcolato dal sistema in riferimento alla direzione che
normalmente le facce avrebbero.
La modellazione manuale delle superfici di divisione non implica, nella maggior parte dei
casi, l’assegnazione manuale delle stesse al gruppo superfici divisione presente in albero.
Infatti, il sistema riconosce automaticamente la tipologia delle geometrie e propone una
loro distribuzione che può essere verificata con il comando quick split ed, eventualmente,
modificata.
In esempio è intuitivo che le superfici di divisione dei due carrelli non potranno essere
ottenute mediante lo stesso comando perché non è possibile indicare al sistema una
direzione corretta in base alla quale generare le geometrie appropriate (il comando esterne
ricava la direzione di sviluppo delle facce in modo globalmente normale ad una direzione
fornita). Il problema può essere risolto efficacemente con la funzione di estrusione presente
nella barra dei comandi (la direzione di estrusione sarà la stessa indicata a Cimatron E per
la generazione dei carrelli e cioè normale a piano/faccia).
Una volta generate le geometrie il modello si presenta come in figura alla pagina seguente.
Ad un controllo con lo slider del comando dividi l’insieme dovrebbe apparire come di
seguito:
Si noti la visualizzazione
contemporanea delle superfici di
divisione che vengono riportate
per ogni singolo gruppo
nonostante siano state realizzate
una sola volta e non ne siano
state ricavate copie di alcun
tipo.
Cimatron E permette, in ogni
caso, di realizzare superfici di
divisione complesse le cui facce
devono appartenere ad uno solo
dei gruppi. La loro realizzazione
è del tutto simile a quella vista
differenziandosi esclusivamente
nella fase di associazione ad uno
dei gruppi identificati.
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In base a quanto detto nel paragrafo riguardante gli attributi delle geometrie ci si trova ora
ad aver generato delle facce che non appartengono alla categoria figura, ma a quella
divisione. Le superfici esterne modellate per prime dovranno essere contenute sia nel file
esportato matrice che nel file punzone e quindi dovranno avere associati gli attributi
corretti di appartenenza. Cimatron E associa spontaneamente gli attributi corretti nella
maggior parte dei casi (in figura ne è riportato un esempio), ma è opportuno puntualizzare
la modalità di funzionamento del comando attacca attributi che è specificatamente rivolto
a questo tipo di entità.
Si ponga a titolo di esempio il caso visualizzato nell’immagine che evidenzia (slider del
comando quick split) alcune entità di divisione non assegnate.
Allo stesso modo è possibile vincolare una o più facce ad un solo gruppo di geometrie
semplicemente chiudendo l’operazione sopra descritta dopo la selezione della faccia di un
solo gruppo.
Si ottengono così con facilità le corrette attribuzioni anche in caso di entità di divisione
complesse che prevedono offset e diverse curvature in fase di accoppiamento (chiusura
dello stampo). La modellazione di geometrie di divisione può essere fatta ricorrendo a
qualsiasi comando CAD sia di modellazione solida che ibrida; è sufficiente porre
attenzione agli attributi di divisione che devono mostrare correttamente le geometrie una
volta esaminati con quick split o con l’elenco componenti.
Nota:
Si è sicuramente notato l’alto numero di facce di cui la superficie di divisione è composta
e, all’inizio del capitolo riguardante le facce di divisione, si è fornita la spiegazione
riguardante il metodo con cui Cimatron E genera quel tipo di geometria in modo
automatico a partire da ogni singolo bordo della curva composta selezionata per la
funzione.
A tale proposito è bene ricordare che i comandi merge del menù solido e faccia composta
del menù facce permette di “fondere” più facce in un’unica geometria a patto che esse
siano tangenti tra loro.
Quindi, alla luce di questo, dopo aver separato le facce generate dal comando esterne in
modo da ottenere singoli solidi aperti, si può procedere all’operazione merge per ottenere il
risultato mostrato in seguito.
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5 – IL GREZZO
5.1 Generazione del grezzo
Il grezzo è inteso come un corpo solido che ingloba completamente il pezzo da lavorare e
che verrà successivamente diviso in parti corrispondenti “fisicamente” alla matrice, al
punzone e ai carrelli dell’oggetto.
Il comando richiede la selezione dello sketch per procedere allo sviluppo del solido.
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La pressione sul 3° del mouse alla voce grezzo in elenco determina la comparsa della
tendina proposta di seguito che offre le seguenti opzioni:
Ognuno di questi documenti sarà caratterizzato dalla presenza del grezzo così come
impostato dalla funzione descritta in precedenza, dalle sole superfici del gruppo cui il
documento si riferisce più, naturalmente, le relative superfici di separazione.
E’ importante per il corretto esito delle operazioni di sottrazione booleana che la superficie
di separazione esterna risulti essere costituita da un unico solido (condizione verificabile
tramite il filtro di selezione ), se così non dovesse risultare può rendersi necessario operare
per la rimodellazione delle parti di superficie che dovessero risultare disgiunte tramite i
comandi CAD di modellazione di superfici visti nel paragrafo 4.2 o contenuti nel menù
facce.
Nota:
Cimatron E comunica, a questo punto, la mancata indicazione di origine stampo che
dovrebbe essere inserita tramite la funzione richiamata dall’apposito tasto della barra di
divisione. Tale funzione ha destinazioni specifiche nell’utilizzo di quella parte di software
dedicata alla progettazione complessiva di uno stampo denominata Mold Design che, come
specificato nel paragrafo 2.2 , non è oggetto di questo manuale.
Come indicato dal sistema nel messaggio, comunque, Cimatron E provvede
automaticamente ad associare al sistema di riferimento attivo gli attributi di origine stampo
e a procedere comunque nella funzione esporta.
Al termine dell’operazione Cimatron E elenca in una finestra di dialogo i nomi dei nuovi
documenti creati che vengono ricavati automaticamente dal nome attribuito ai vari gruppi
nell’albero divisione.
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necessaria al sistema per la creazione di un solido aperto da congiungere con le facce del
pezzo; la somma di quest’ultimo solido con quello costituito dal pezzo creano il “corpo” da
sottrarre al volume del grezzo. La selezione delle facce da unire avviene automaticamente.
Nell’esempio, alla sua apertura, il file nominato matrice si presenta come visualizzato
nell’immagine seguente dopo essere stato opportunamente ruotato per mostrarlo come
apparirebbe posizionato sul banco di lavoro di un NC. Cimatron E definisce in modo
automatico un sistema di riferimento con l’asse Z orientato lungo la direzione indicata
durante la generazione del gruppo di superfici nel documento di divisione.
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Dopo l’elaborazione delle singole parti e dopo il loro salvataggio, il programma modifica
l’icona del file prodotto dalla divisione come mostrato nella figura di seguito.
A questo punto può essere avviato un eventuale processo CAM per ogni singolo
documento (a titolo di esempio mostriamo qui una sgrossatura a spirale del punzone).
6.3 Aggiornamento dell’intero progetto
Come accennato nel paragrafo 6.1 la struttura ad albero dell’intero progetto consente la
ripercussione in tutti i documenti derivati di eventuali modifiche che dovessero essere
applicate al modello.
Nota:
se le modifiche apportate riguardano solamente valori dimensionali parametrici
l’aggiornamento del documento primario di divisione può dirsi concluso, sarà
necessario verificare che comunque le nuove dimensioni non risultino incompatibili
con quelle del grezzo intervenendo eventualmente su quest’ultimo per renderlo
nuovamente adatto.
Se invece le modifiche riguardano la creazione di nuove features con conseguente
aggiunta al modello di nuove facce si renderà necessario associare queste ultime al
corretto gruppo di appartenenza (matrice, punzone ecc.) mediante l’utilizzo delle
funzioni descritte nel paragrafo 3.2 del presente manuale.
La “mancata attribuzione”, per così dire, delle geometrie è evidenziata dal sistema
mediante una diversa colorazione.
• salvare il nuovo stato del documento e aprire i prodotti finali della funzione esporta
utilizzando, per ognuno, il comando aggiorna cui si riferisce il tasto funzione mostrato
sopra.
6.4 Comparazione
Cimatron dispone di una funzione il cui scopo è quello di individuare con precisione le
eventuali modifiche apportate ad un modello a valle del processo di divisione (caso in cui
si riceve un aggiornamento del pezzo una volta già realizzata la procedura di divisione
dello stampo.
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Inserendosi nell’albero delle feature al di sopra del feature di generazione del SR di Lavoro
(che viene generato dalla funzione di esportazione dei componenti dello stampo) e
attivando la funzione compara evidenziata sopra si ottiene l’apertura del browser di
archivio nel quale va indicato il file con le geometrie del modello modificato.
La funzione opera presentando inizialmente una finestra di dialogo che chiede la selezione
del modello da comparare.
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Con la pressione di OK si passa all’indicazione del nome e della posizione su disco del
nuovo documento (Cimatron propone un nome in base ai documenti coinvolti).
Se aperto singolarmente, il file si presenta come mostrato in figura è cioè con le sole facce
modificate posizionate correttamente rispetto al sistema di riferimento principale.
Il procedimento comporta la
possibilità di inserire le superfici del
file di differenza in un qualsiasi altro
documento di E se ritenuto
opportuno; ad esempio la figura
mostra il suo inserimento nel file di
divisione del solo punzone.
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7 - GUIDA IN LINEA
7.1 Uso della guida