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ARTE
Ogni espressione dell'attivit fantastica, creatrice di bellezza, che si esegue nel suono, nel verso, nel colore, nella pietra, ecc. (musica, canto, poesia, pittura, scultura, architettura, danza, cinema): Enciclopedia filosofica dell'Istituto per la Collaborazione Culturale.
Rinaldo Anastasi, "Arte e filosofia"
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KANT
"Bello ci che piace senza interesse".
"Bello ci che piace universalmente e necessariamente ". "La bellezza di un oggetto implica una finalit senza fine e una regolarit senza legge".
Il genio "la natura che d la regola all'arte".
Rinaldo Anastasi, "Arte e filosofia" Liceo "Medi" di Barcellona P.G., 2009
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Questa attivit il giudizio riflettente che ci fa sentire lideale identit fra meccanicismo causale e libera volont. Oltre al potere di conoscere ed al potere di desiderare vi , quindi, il sentimento del piacere e del dolore. Il giudizio del sentimento non determina gli oggetti n estende la loro conoscenza, ma si trova davanti, gi dati dallintelletto, gli oggetti e su di essi riflette per trovare in riferimento ad essi, il loro universale, cio la finalit.
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Per chiarire meglio la differenza, si pu pensare al diverso atteggiamento, poniamo, di un geologo, di un ecologista e di un turista di fronte ad una bella cascata dacqua: per il primo un fenomeno da studiare (Critica della ragion pura), per il secondo una bellezza da salvaguardare (Critica della ragion pratica), per il terzo uno spettacolo che suscita sentimento e piacere indipendente dalla conoscenza scientifica e dalla salvaguardia del fenomeno (Critica del giudizio).
Rinaldo Anastasi, "Arte e filosofia" Liceo "Medi" di Barcellona P.G., 2009
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I GIUDIZI
La Critica del giudizio si configura come unanalisi dei giudizi riflettenti; giudizi riflettenti che sono una facolt che Kant ritiene intermedia tra la conoscenza e la morale.
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Entrambi sono giudizi sentimentali puri, cio derivanti a priori dalla nostra mente
Rinaldo Anastasi, "Arte e filosofia" Liceo "Medi" di Barcellona P.G., 2009
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Riepilogo visivo
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KANT
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Secondo la qualit: "Bello ci che piace senza alcun interesse". Secondo la quantit: "Bello ci che piace universalmente e necessariamente ".
KANT
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Secondo la relazione: "La bellezza di un oggetto implica una finalit senza fine e una regolarit senza legge" (nel senso che la bellezza non rimanda a concetti precisi e non risulta imprigionabile in schemi conoscitivi). Secondo la modalit: Il bello "ci che, senza concetto, riconosciuto come oggetto di un piacere necessario" (nel senso che il bello si presenta come qualcosa su cui tutti debbono essere d'accordo).
Rinaldo Anastasi, "Arte e filosofia" Liceo "Medi" di Barcellona P.G., 2009
Il piacevole ci che piace ai sensi nella sensazione. Il piacere quello che scaturisce dalla sola contemplazione della forma di un oggetto. La bellezza libera quella che piace di per s, in forma pura (i fiori, gli uccelli, le conchiglie). La bellezza aderente quella che presuppone un concetto di scopo, che determina ci che la cosa deve essere (la bellezza di una donna, di un uomo, un edificio) Rinaldo Anastasi, "Arte e filosofia" Liceo "Medi" di Barcellona P.G., 2009