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ESTETICA_SECONDA LEZIONE 12-03-2021

> Nozioni preliminari Estetica


> Premessa saggio sull'opera d'arte , in che modo Benjamin pensa di rifondare la disciplina
dell'estetica e come lo fa? Perche' pensa ce ne sia bisogno?

La disciplina chiamata Estetica nasce in Germania e trova un primo momento di grande fioritura in
questo paese. La cultura filosofica e asrtistica e letteraria raccoglie tra le altre cose la nascita
dell'estetica.
-Libro l'estetica antica , Lombardo. La dicitura estetica antica e' abusiva, ne' platone ne' aristotele ne'
qualsiasi altro greco non avrebbe utilizzato questo termine per riferirsi all'arte.

Nasce come termini durante la meta' del 1700. E' una disciplina esclusivamente moderna.
Nasce quando ad un corso univeritario si dedica il nome greco Aesthetica. ( BaumgartenAlexander
Gottlieb Baumgarten)
Ci troviamo nel pieno dell'iluminismo, che non e' solo un'eta' dell'illuminismo ma anche della critica.
( Cassirer '' una certa idea di filosofare che si concepisce come critica della realta' sociale , politica, delle
teorie scientifiche , della religione, dello stato assuluto, del feudalesimo ecc..) Culmina in Kant '' spazio e
tempo non sono ne' forme ideali assolute che appartengono all'universo grazie ad un'intelligenza che ha
fondato il mondo
ma spazio e tempo non sono nemmeno pure relazioni e rapporti tra le cose,
nel primo caso sarei capace di attingere ad un iperuranio che non sono in grado di conoscere.
nel secondo non avrei concezione astratta di tempo e spazio ma penserei sempre al tempo impiegato o
allo spazio che mi separa.
Spazio e tempo non sono altro che forme a priori della mia sensibilita' .
Spazio a tempo appartengono a me, non al mondo . E non e' possibile priscindere da cio' per
comprendere il mondo.
Tutto cio' che e' un limite e' anche condizione
Posso pensare Dio ma non conoscere, distinzione fondamentale , la percezione sensibile, che e' una
condizione del conoscere ma anche un limite.
L'uomo data la simmetria del corpo umano concepisce il mondo come oriente ed occidente
Non e' una novita' puramente lessicale ma anche di carattere teorico.

Uno dei terreni in cui il 700 esercita questo attegiamento critico e' stato l'arte. E' stato un secolo in cui la
filosofia si e' interrogata sulle condizioni a partire dalle quali posso giudicare il bello e le opere d'arte. Il
tema del gusto e' al centro di questa riflessione.
Fino al secolo precedente , nel 1600, il termine gusto si usa in tutta altra eccezione.E' una facolta' il gusto
che appartiene agli uomini di corte, gusto nel vestire, nel mangiare, nel coltivare i rapporti con gli altri.

Baltasar Graciàn , gesuita spagnolo che scrive due manualetti '' oracolo manuale'' , il nome del primo
come comportarsi in societa'. Eticopolitica del gusto, lo scrive pensado alla vita di societa' e di corte
nonostante ci siano dei protocolli definiti ci si interroga su come interrogarsi quando non vi sono regole
precise.
La corte francese, piena di regole, da una parte la loro vita e' molto codificata, ES. Luigi 14~ la prima
notte di nozze viene assistito da persone addette, Il re viene assistito da persone addette per il risveglio.
Tutta la vita di papi e re viene simbolizzata. Luigi 14 e' consapevole che la vita di corte, che non e' solo
cerimoniale ma vive soprattutto di eventi informali come feste, la caccia, i giochi in generale, gli
spettacoli. Il problema posto dai teorici barocchi e' come ci si comporta durante gli eventi informali. Il
problema del gusto nel 600 e' molto pratico
Viceversa gli uomini del 700 cominciano a restringere la nozione di gusto in direzione esclusivamente del
giudizio sul bello. Come faccio a giudicare cosa e' bello e cosa non lo e'?
Ripropone il problema di non avere regole a cui appellarsi riformulato in un nuovo contesto.

La questione del gusto e' '' come faccio a giudicare le cose belle quando esse sono varie e non c'e' una
regola comune a tutte?'' Perche' la gioconda di Leo Da vinci non ha una regola comune di bellezza con il
paesaggio visto dal vivo e la quinta sinfonia di Beethoven? Sono completamente oggetti etereogenei
l'uno dal l'altro. L'uomo ha la pretesa di giudicarli come belli .
Canone e tentativo di trovare una regola attuabile della bellezza.
Le epoche in cui i canoni sono stati applicati troviamo delle persone piu' stereotipate e canonizzate
esteticamente nelle opere d'arte ( es rinascimento, la venere di botticelli)
Ma possiamo escludere le opere di Rembrant che non rientrano negli stessi canoni estetici
rinascimentale ?

Come mai il mio gusto sembra muoversi immediatamente verso qualcosa di bello, che mi provoca un
sentimento di piacere?
C'e' qualcosa dell'ordine sentimentale che mi comanda senza alcuna razionalita'?
Perche' alcune cose sono trovate belle o brutte?

IL gusto viene considerato un'innata reazione sensibile sentimentale a cio' che e' bello.
La bellezza non e' una proprieta' insita negli oggetti, la varieta' delle bellezze vuol dire da una parte che
non c'e un canone . Dall'altra e' che dopo un'analisi di oggetti belli la bellezza non puo' essere un fattore
materiale. Quando ci occupiamo della varieta' di cose belle non c'e' una qualita' che ci guida come dolce-
amaro. Non posso fare riferimento ad una qualitaà materiale degli ogetti. Il gusto riferito al bello e' fare
un uso metaforico della parola .

Estetica e' questione di Sensibilita' .

Differenza tra sensazione e sentimento, la sensazione e' il Blu della borraccia, la durezza della cattedra. Il
sentimento e' una predisposizione in rapporto alle cose che ci circondano ma che avvertiamo come
nostra e non oggettivamente appartenente alle cose. La nostalgia guardando il cielo e' un sentimento.
Si puo' poi infinitamente ragionare su quanto si puo' oggettivare un sentimento . Le cose sono occasioni
di provare sentimenti ma non sono depositi di sentimenti. "
Mentre per le emozioni e passioni posso ragionare sul fatto che possono esserci disposizioni permanenti
nell'uomo . Se l'uomo ha desideri le sue passioni saranno regolate da bisogno .
Sembra esserci inclinazione spontanea e naturale verso determinate cose . Il bello non comporta
beneficio come il brutto non comporta danno. Abbiamo una predisposizione spontanea di fronte la
gratuita' di questo sentimento. Se ragioniamo con Darwin non possiamo riscontrare dei benefici dal
sentimento del bello.

Baumgarten - il rapporto con le cose che giudichiamo belle e' il rapporto con delle cose che si
presentano alla nostra percezione con una particolare vividezza.
Che differenza c'e' tra un rumore e un ritmo? Vivido, si impone nella sua unicita'. Il ritmo non e'
monotono e' vivido , impone ordine ma al tempo stesso non ha a che fare con nessuna comprensione
logica dell'esperienza. Il rumore non ci permette di cogliere nessun ordine, puo' cessare o scoppiare
all'improvviso.

E' unita' di tipo armonico e non logico, non vi e' una regola per un paesaggio perfetto .
Cio' che sa il giardiniere che cura la rosa ha a che fare con essa a livello materiale e non con il mio
giudizio personale su la rosa.
Significa a livello di sistema filosofico che tutta la conoscenza , l'esperienza umana, si divide in due macro
aree, la logica , che fa riferimento alla conoscenza superiore ovvero razionale, conoscenza attraverso
idee , introdurre concetti nella realta' per conoscerla. ( conoscenza scientifica, principi logici)
Ricondurre tutta l'esperienza ad idee chiare e distinte, ideale cartesiano della conoscenza.

Poi vi e' il piano della percezione. Strato inferiore '' conoscenza sensibile ovvero inferiore''
Non posso priscindere dallo strato sensibile, nella conoscenza razionale lo riduco ad idea.
Nel modo in cui il soggetto fa esperienza vi e' qualcosa di intermedio tra oscurita' e luce. Ovvero quando
le cose pur essendo puramente sensibili mi si mostrano con un grado di chiarezza, che non e' quella
logica delle leggi scientifiche, ma una semplice chiarezza sensibile, che e' il bello. Stadio intermedio tra la
mera percezione empirica e la pura conoscenza razionale

Le cose belle sono belle non in virtu' di un'idea razionale ma di come esse si presentano a noi tramite i
sensi sono belle sempre grazie alla loro unicita'.
L'opera d'arte ci pone in piu' la questione di essere un oggetti non solo piacevole ma e' intenzionalmente
fatta con questo scopo. Il problema dell'opera d'arte fatta intenzionalmente con questo scopo e' che
sarebbe una cosa fatta intenzionalmente senza le regole per farla . Come ha fatto Rembrant a fare un bel
quadro? Come ha fatto Mozart a comporre una melodia senza quella regola universale che non
appartiene alla bellezza?

-Ci troviamo in una circolarita' di ispirazione classica e avanguardia. La questione rimane aperta

-Come si rapporta Benjamin a questo pensiero?

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